Sabato 8 aprile 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 aprile 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 aprile 2017 / Esteri (Pagina 12 - Edizione CA)
La riforma dell'istruzione: cambiano anche le modalità per diventare insegnanti
Nuove regole per la maturità
Approvati gli otto decreti attuativi della “Buona scuola”
ROMA Cambia la maturità, dal 2019, e cambiano le modalità per diventare insegnanti. Via libero definitivo in Consiglio dei ministri ai decreti legislativi attuativi della Buona Scuola, otto provvedimenti che ridisegnano il sistema dell'istruzione in Italia. Soddisfatto il premier, Paolo Gentiloni, che parla di «completamento della Riforma». La ministra Valeria Fedeli sottolinea che «i decreti qualificano ulteriormente il sistema di istruzione del nostro Paese».
GLI ESAMI Le novità saranno applicate nel 2018 per l'esame del primo ciclo e nel 2019 per la Maturità. Alla primaria e alla secondaria di I grado cambia la modalità di valutazione. Alla Maturità, addio al quizzone, ci saranno due prove scritte e un colloquio orale. Lo svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro diventa requisito di ammissione, insieme allo svolgimento della prova Invalsi, anche per l'inglese.
L'ACCESSO Tutti i laureati potranno partecipare ai concorsi, a patto che abbiano conseguito 24 crediti universitari in settori formativi psico-antropo-pedagogici o nelle metodologie didattiche. I concorsi avranno cadenza biennale, il primo nel 2018.
LE RISORSE Passano da 10 a 30 milioni: per borse di studio, libri di testo, trasporto. Oltre 600 milioni per gli asili nido, assicurando ai Comuni i fondi per la loro gestione.
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 aprile 2017 / Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
INIZIATIVA. La conferenza di studi stasera (dalle 17) al Centro sociale di Isili
Sempre cari, poeti del Sarcidano
Sono stati fautori di una nuova stagione letteraria, restituendo alla lingua sarda forza e libertà espressiva. I poeti del Sarcidano Benvenuto Lobina (1914-1993), Pedru Mura (1901-1996), il canonico Luigi Matta (1851-1913) e Nino Pucci (1944-1993), saranno al centro di una conferenza che stasera (alle 17) si terrà nel Centro sociale di Isili. Organizzata da sa Sociedadi Amigus de sa poesia, con la collaborazione del Comune, del club per l'Unesco di Isili, dell'Università di Cagliari e del Sistema bibliotecario, è stata pensata per celebrare la Giornata mondiale della poesia.
La riflessione sul ruolo dei poeti del Sarcidano nel processo di rinnovamento della lirica sarda del Novecento sarà affidata a Fernando Pisu (master Lingua sarda), Duilio Caocci (docente di Letteratura sarda all'Università di Cagliari), Elia Pili (studioso di poesia sarda) e Gianni Loy, professore di diritto nell'Ateneo cagliaritano. Modererà Efisio Loi. Alla serata parteciperanno, con i loro canti, il coro maschile Tasis e quello femminile Boghes Solianas. I versi saranno invece letti dall'attrice Adriana Puddu Anedda.
Nella ricostruzione del quadro culturale si terrà conto della centralitàdei poeti Mura e Lobina che - come sottolineano gli organizzatori del convegno - «contribuirono alla valorizzazione culturale della lingua sarda, in ambito nazionale e internazionale, ridandole vigore e prestigio in un'ottica di plurilinguismo e pluriculturalismo». Pedru Mura e Benvenuto Lobina, primo poeta in campidanese a vincere il Premio Ozieri, favorironoinoltre la scoperta di temi sino ad allora trascurati. Procedendo dall'introspezione, dalla soggettività e dalla riflessione sull'identità sarda, cantarono i temi universali della pace e del perdono. (m.a.)
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 aprile 2017 / Economia (Pagina 13 - Edizione CA)
Salta la kermesse musicale: l'Heineken diversifica le strategie d'immagine
Ichnusa, un nuovo marketing
Chiude i battenti “Mondo Ichnusa”. Almeno quest'anno la kermesse di successo che da anni accompagna le estati dei sardi, con concerti gratuiti in riva al mare e la birra che scorre a fiumi, non si farà. Questa scelta, però, non significa un allontanamento dell'azienda dalla Sardegna. Anzi.
«Rivalutare il futuro di Mondo Ichnusa non significa diminuire gli investimenti sul territorio sardo», spiega una nota diffusa da Heineken, la multinazionale proprietaria della birra sarda. «Il nostro obiettivo è portare birra Ichnusa e i suoi valori nel resto d'Italia. Per farlo continueremo a mantenere la produzione in Sardegna, nella sede di Assemini. A fronte di questi progetti, abbiamo dovuto, con rammarico, rinunciare a Mondo Ichnusa, ma non escludiamo che in futuro possa essere ripreso».
«Sin dalla prima edizione», nel 2010 al Poetto di Cagliari, «Mondo Ichnusa è stato costruito e coltivato con passione e orgoglio. La scelta oggi è focalizzare le energie sul rafforzamento dell'identità di Ichnusa con importanti investimenti, a partire da quelli necessari per sostenere il mercato in Sardegna e, in futuro, anche nel resto del Paese. Il legame con l'Isola è un pilastro imprescindibile e si declina in un impegno concreto nel promuovere le eccellenze del territorio. A cominciare dallo sport: un accordo con la Dinamo Banco di Sardegna e, dal 2016, con la partnership triennale che vede insieme Cagliari calcio e birra Ichnusa fino al 2019». Inoltre, «il brand sostiene anche le più importanti feste della tradizione sarda, come la Sartiglia, e promuove i giovani talenti, con il coinvolgimento degli studenti universitari nel Premio Ichnusa per il marketing». ( ma.mad. )
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 aprile 2017 / Primo Piano (Pagina 10 - Edizione CA)
Produttori agricoli, allevatori di cani e micologi fanno squadra con l'Università di Nuoro
L'alba del tartufo di Sardegna
Domani mattina a Oliena il primo raduno dell'associazione
Il primo raduno ufficiale è fissato per domani mattina nella valle di Lanaittu a Oliena. In realtà si sono incontrati tante altre volte in diverse parti dell'Isola, battendo i boschi in cerca di scorzone, bianchetto e nero pregiato. I tartufai sardi hanno fondato un'associazione formata da appassionati, allevatori di cani, cercatori e anche studiosi. Sono riusciti a coinvolgere nel progetto l'Università di Nuoro, che ha messo a disposizione del sodalizio anche una sede. Alle 9, domani, i componenti dell'Associazione Tartufai della Sardegna si troveranno davanti alla fonte di Su Gologone, poi proseguiranno verso Lanaittu.
L'ASSOCIAZIONE «L'iniziativa è di un gruppo di amici che coltivano la passione per i tartufi», spiega Renato Brotzu , il fotografo e micologo, vicepresidente dell'associazione guidata da Enrico Lancellotti. I soci arrivano da Nuoro, Olmedo, Domusnovas, Sassari, Stintino e chiaramente anche da Laconi, la capitale sarda del tartufo. «L'associazione - continua Brotzu - nasce con l'intento di conciliare la passione per i tartufi con la ricerca scientifica. Ci sono allevatori di cani, micologi, docenti universitari, forestali».
IL CENSIMENTO Il punto di partenza resta sempre il Sarcidano, dove c'è una realtà commerciale consolidata da anni. «Una terra fortunata dal punto di vista geologico», spiega il micologo. «Ci sono tante zone calcaree, ideali per i tartufi. Negli anni, si sono diffusi anche gli allevamenti di cani e per i raccoglitori si stanno aprendo nuove prospettive di mercato. Altre aree importanti sono quelle della Nurra, del Supramonte di Oliena, Dorgali, Orgosolo e il Sulcis Iglesiente».
LA LEGGE Tra gli obiettivi dell'associazione c'è anche quello di stimolare le istituzioni per regolarizzare il settore. «Serve una legge di tutela della raccolta dei funghi e degli ecosistemi - dice Brotzu - la mancanza di norme rappresenta un grosso ostacolo. Molti raccoglitori fanno solo danni. Vogliamo evitare che si faccia la ricerca senza i cani e diventare interlocutori privilegiati per la difesa di questo prodotto».
L'ALLEVATORE È un allevatore di cani da tartufo, Mirko Ferralis di Olmedo. Fino a qualche tempo fa era uno dei tanti cercatori di funghi, poi la passione per la micologia è cresciuta. «Ho acquistato un cane in Abruzzo - racconta - un esemplare di lagotto romagnolo. Non ha l'istinto venatorio ed è l'ideale per cercare i tartufi. Ma con un addestramento specifico qualsiasi cane può raggiungere ottimi risultati». Un cucciolo di lagotto romagnolo costa dai 700 ai 1000 euro. «Ma con cifre inferiori - spiega l'allevatore - si possono acquistare esemplari con buoni pedigree e ottime linee di sangue».
I TARTUFI Manca solo il pregiatissimo bianco d'Alba. Per il resto nell'Isola i tartufi ci sono tutti. «In Sardegna quello più diffuso è lo scorzone che matura tra aprile e maggio - sottolinea Renato Brotzu. Poi c'è anche il nero di Norcia». Qualche anno fa sono iniziati i primi esperimenti per la coltivazione. «Ci sono tante persone - continua il micologo nuorese - disposte a fare investimenti per creare delle tartufaie. In Italia queste realtà esistono da tempo. L'associazione promuoverà anche queste attività».
IN CUCINA Nell'Isola sono ormai tantissimi i ristoranti che propongono i tartufi. «Sono apprezzati, ma ancora manca una cultura in tal senso», afferma Marino Cogoni del ristorante Saint Remy di Cagliari. «Nel periodo estivo proponiamo lo scorzone di Laconi, ma purtroppo non c'è continuità nella fornitura. Per soddisfare le richieste dei clienti bisogna rivolgersi ai venditori della Penisola. In Sardegna spesso i raccoglitori cercano di vendere a prezzi assurdi. Mi hanno chiesto 3000 euro per un chilo di bianchetto surgelato, praticamente lo stesso prezzo del prodotto fresco». Come vanificare il lavoro dei cani da tartufo con uno scarso fiuto per gli affari.
Francesco Pintore
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 aprile 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 29 - Edizione CA)
CARBONIA. Il punto sulla vertenza in un convegno organizzato dai sindacati nella Grande miniera
«Eurallumina non è morta, presto la nuova stagione di lotte»
«Il paesaggio industriale ha pari dignità rispetto ad altri paesaggi». E in questo scenario, che caratterizza l'area industriale di Portoscuso con tutte le ripercussioni ambientali al centro di infinite polemiche lontane dall'essere accantonate, Eurallumina continua a combattere per non scomparire. Anzi, il leader della Rsu Antonello Pirotto, è stato premonitore di nuovi conflitti: «Si profila una stagione di nuove lotte». Intanto ieri a Carbonia, a fare il punto fermo sulle ragioni della convivenza ancora possibile fra industrie, ambiente e paesaggio è stato il convegno che la Rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento ha organizzato nella Grande miniera con un parterre di esperti e politici.
Sala gremita, sindaci in prima fila e, per Carbonia, anche esponenti M5S a confermare una volontà di dialogo e ulteriore approfondimento su un tema di rilevanza sociale ed economica per il territorio. Invito al convegno esteso a tutti ma non a chi ha «espressamente dichiarato contrarietà alla ripresa produttiva», recitava il volantino introduttivo. Voce dunque ad altri autorevoli relatori prestigiosi come Pasquale Mistretta, ex rettore universitario. Al centro anche del suo intervento carico di speranze per l'Eurallumina l'ultima conferenza di servizi chiusa con 23 sì e un no (non vincolante) della Sovrintendenza al paesaggio: «Un no figlio di un percorso di relazioni: l'uomo può avere bisogno di modificare il paesaggio».
È invece sulla salute e il lavoro che possono essere compatibili con gli aggiornamenti che lo stabilimento propone si è soffermato Franco Meloni, ex direttore del Brotzu, originario di Carbonia. E anche Paolo Amat ha esaminato il processo per l'estrazione dell'allumina dalla bauxite «che tuttavia ci costa di più ricevere da Olmedo che dall'Australia». Pure Battista Grosso, Antonio Viola, Enrico Manca, Tore Cherchi e l'assessore regionale Cristiano Erriu hanno sottolineato i temi, come da scaletta, della sostenibilità ambientale del settore allumina, l'importanza del premio del paesaggio vinto da Carbonia, la trasformazione dei fanghi rossi da rifiuto a risorsa e le linee guida per i paesaggi industriali.
Sullo sfondo di tutto, l'appello di Pirotto: «Eurallumina non è morta: è un baluardo di resistenza». Intanto attesa in giugno la Via. (a. s.)
 
 
 
redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
 
 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 8 aprile 2017 / Sardegna - Pagina 12
Parlamento europeo
Tajani incontra Pigliaru
CAGLIARI Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani oggi sarà a Cagliari. Accompagnato dall'eurodeputato del Ppe, Salvatore Cicu, Tajani comincerà la sua visita istituzionale alle 9.30. Il primo appuntamento è con il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, prima di spostarsi alle 10.30 nell'aula magna della Facoltà degli studi umanistici i per l'inaugurazione dei corsi dell'Anno accademico 2016-2017 - Master in Management of human and organizational development. Ai saluti del rettore, Maria Del Zompo, seguiranno gli interventi di Tajani e Cicu e l'incontro sarà presentato dal professor Giorgio Sangiorgi. «Per la Sardegna – dice Cicu – si tratta della prima visita di un presidente del Parlamento europeo. È un'occasione che rappresenta una grande opportunità per le istituzioni regionali». Dopo l’appuntamento all’Università il presidente del Parlamento europeo si sposterà a Villa Devoto per un incontro con il governatore Francesco Pigliaru. Nel pomeriggio Antonio Tajani terrà un vertice con le associazioni di categoria, nella sede di Confindustria.

 

redazioneweb@unica.it


RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI


Link: rassegna stampa MIUR

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie