Sabato 25 marzo 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 marzo 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 25 marzo 2017/ Provincia Sulcis (Pagina 40 - Edizione CA)
IGLESIAS. Parla inglese, non trova spiegazioni: resta a terra due volte
Viaggio incubo in treno per il docente giapponese
Vittima di mille intoppi nelle tratta in treno Cagliari-Iglesias, scopre le enormi differenze che ci sono tra l’organizzazione dei trasporti in Italia e quella del suo efficientissimo e super tecnologico Giappone.
IL DOCENTE «Il treno non lo prendo più», ha detto due sere fa Hitoshi Mizuno, assistant professor del dipartimento di Fisica e Scienza dei materiali della Shimane University, che starà in Sardegna per un mese per un progetto di collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari. Al collega Francesco Quochi, professore associato del medesimo dipartimento, ha spiegato le mille peripezie affrontate già alla partenza da Cagliari quando nessuno è riuscito a dargli spiegazioni in inglese e, per comprare il biglietto, è finito nella tabaccheria della stazione: «Quando è arrivato al binario il treno era già partito - spiega il professor Quochi - e per evitare la “scortesia” di arrivare in ritardo all’appuntamento ai laboratori del Consorzio Ausi di Monteponi ha preso un taxi». Spendendo quasi cento euro è arrivato puntuale ma, la sera, un nuovo intoppo era in agguato: «Non avendo usato il biglietto all’andata e non trovando nessuno in stazione per chiedere informazioni in inglese, è salito sul treno convinto che, trattandosi degli stessi chilometri, non servisse un nuovo biglietto». Invece, il controllore a bordo è stato inflessibile: «Non capiva l’inglese, non potevo spiegare. Vedendo che il biglietto era della tratta opposta mi ha fatto scendere immediatamente dal treno - ha raccontato Mizuno - ho fatto una corsa ma il treno era in partenza e così l’ho perso». Per fortuna un’ora dopo c’era un altra corsa, altrimenti avrebbe dovuto dormire a Iglesias.
IL DISAGIO «Non riusciva a spiegarsi l’accaduto - aggiunge il collega - parla perfettamente l’inglese, una lingua che ovunque ti permette di non avere alcun problema anche se ti muovi in un paese straniero. Ci siamo sentiti in enorme imbarazzo, non sapevamo che spiegazione dargli». Il professor Quochi, che ha voluto raccontare l’accaduto anche nella pagina Fb dei pendolari del Sulcis che ogni giorni segnalano problemi e disservizi ha scritto: «Qualcuno potrà sorridere e pensare che questi problemi nascano semplicemente dall’ingenuità delle azioni di chi non conosce il nostro sistema. Non dimentichiamoci però che questa “ingenuità” è nella mentalità della gente di un paese dove una grande corporation (Toyota) ha inventato e messo in atto in modo proficiente il sistema della “Qualità Aziendale”».
Trenitalia, tramite l’ufficio stampa, precisa che «ci sono delle regole precise e nelle biglietterie automatiche ci sono le istruzioni in tutte le lingue. Chi si muove in un paese straniero deve prevenire intoppi simili muovendosi in anticipo. Il controllore ha fatto il suo dovere: il biglietto non era valido e non poteva, per risparmiargli la multa, che mandarlo in biglietteria».
Stefania Piredda
 
 


2 - L’UNIONE SARDA di sabato 25 marzo 2017/ Cultura (Pagina 54 - Edizione CA)
L’Università ospita Eric Kandel
Nobel della Medicina lunedì a Cagliari
Per i suoi studi sulla memoria dei neuroni ha vinto il premio Nobel per la medicina. Lo scienziato americano Eric Kandel sarà lunedì a Cagliari, ospite dei seminari culturali promossi dal Rettore dell’Università, Maria Del Zompo. Alle 10,30 in Rettorato terrà una lectio magistralis su “Riduzionismo nell’arte e nelle neuroscienze”. I lavori saranno introdotti dal Rettore e dal Prorettore Micaela Morelli. Neurologo, psichiatra e neuroscienziato, Kandel, che sarà presentato dal professor Gianluigi Gessa, è docente di biofisica e biochimica alla Columbia University di New York, ed è uno dei maggiori scienziati del XX secolo.
Nel pomeriggio, alle 17, nella sala congressi della Facoltà di Medicina alla Cittadella di Monserrato, terrà una joint lecture sul tema “L’ipotesi Gateway dell’abuso del farmaco: sviluppi evolutivi, biologici e sociali”. Sarà affiancato da Denise Kandel, docente della Columbia, mentre l’incontro sarà moderato dai docenti Walter Fratta e Paola Fadda dell’Università di Cagliari.
 
 


3 - L’UNIONE SARDA di sabato 25 marzo 2017/ Provincia Ogliastra (Pagina 48 - Edizione CA)
BAUNEI. A sessant’anni dalla prima discesa, gli speleologi studiano Su Sterru
Una spedizione scientifica nel cuore oscuro di Golgo
Missione nel cuore nero di Golgo. La voragine di Su Sterru, tra il 31 marzo e il 2 aprile, sarà al centro di una spedizione scientifica organizzata dal Cissa, (Centro iglesiente di studi speleo archeologici). Per tre giorni un’equipe di oltre venti speleologi, in collaborazione con il professor Antonio Assorgia, ex docente di geologia dell’Università di Cagliari, lavorerà alla ricerca di nuovi dati utili a comprendere al meglio le caratteristiche di una delle voragini più profonde d’Europa - 295 metri - fra quelle a campata unica. «Si tratta di uno studio - sottolineano gli speleologi guidati da Francesco Ballocco - che si inquadra nelle ricerche che i docenti universitari Alberto Marini, Sergio Ginesu e Antonio Assorgia, in collaborazione con l’amministrazione comunale, hanno da tempo intrapreso sugli aspetti morfologici dell’altopiano di Golgo».
L’IMPRESA Gli speleologi che si caleranno all’interno della voragine saranno otto, mentre in superficie altri quindici garantiranno assistenza tecnica e il controllo esterno dell’area. Sono passati quasi sessant’anni dal 28 luglio 1957, giorno in cui Umberto Pintori (scomparso quest’anno all’età di 81 anni), allora giovane studente di architettura, toccò per primo il fondo della voragine, fino ad allora erroneamente ritenuta il cratere di un vulcano spento, tra lo stupore dei baunesi accorsi per l’occasione per vedere da vicino quei temerari ragazzi del Gruppo Grotte Nuorese, accompagnati dal gesuita Padre Furreddu, capaci di sfidare la voragine che a Baunei è sempre stata guardata con un misto di paura e rispetto. Paura perché si dice che sia il prodotto di un epico scontro tra San Pietro e “Sa Serpente”, un terribile mostro, rispetto perché è sempre stato considerato un luogo in qualche modo sacro, e pertanto da non violare.
IL PRIMO BAUNESE E infatti bisogna aspettare il 1978 per vedere il primo baunese capace di sfidare il tabù: quell’anno arrivano a Golgo gli speleologi del Gruppo Speleo Faenza e un ventiseienne del posto, Paolo Muggianu, resta affascinato dai preparativi, e quando gli viene proposto di partecipare in prima persona all’impresa non ci pensa un attimo e si cala lungo l’abisso.
Da allora solo un altro baunese, Mario Muggianu (fratello di Paolo), ha osato sfidare Su Sterru. Il primo aprile fra gli speleologi che collaboreranno alla spedizione scientifica del Cissa ci saranno anche alcuni giovani del posto. Ma solo il giorno si saprà chi parteciperà alla discesa e chi farà assistenza all’esterno.
Giampaolo Porcu
 
 


4 - L’UNIONE SARDA di sabato 25 marzo 2017/ Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
STAMPACE. La processione nell’Orto botanico ispirata alla celebrazione del Santo Sepolcro
Così rivive il calvario di Cristo
Suggestiva Via Crucis dei frati della parrocchia dell’Annunziata
Cagliari come Gerusalemme. L’Orto botanico, per una notte, come il Getsemani. Sono stati i frati della parrocchia dell’Annunziata (gli stessi che sono i custodi della Terra santa), assieme all’Ofs, l’Ordine francescano secolare a organizzare, in questo venerdì di mezza Quaresima, una suggestiva Via Crucis in un ambiente che, anche da un punto di vista naturalistico, richiamasse le ultime ore del Cristo prima della sua crocifissione. Alla luce delle lanterne, la comunità parrocchiale ha ripercorso idealmente - guidata da padre Andrea - la salita al Calvario del Cristo sostando nelle tradizionali quattordici stazioni della Via dolorosa.
LA NOVITÀ «Con una variazione, rispetto a quella che si celebra in tutte le chiese in questo periodo quaresimale», precisa Giovanna, una catechista dell’Annunziata. «Abbiamo seguito lo schema che viene celebrato all’interno della basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme da parte degli stessi religiosi francescani che guidano la nostra comunità parrocchiale». La pia pratica è iniziata dal viale sant’Ignazio quindi, alla luce delle lanterne, fra alberi secolari e vegetazione mediterranea, l’ideale salita al Calvario all’altezza del convento dei Cappuccini. A ogni stazione il silenzio e la meditazione sui momenti che hanno segnato la passione e morte del Cristo: l’ultima Cena, la colonna della flagellazione, la divisione delle vesti, la crocifissione, la morte in croce, l’Addolorata sotto la croce, la pietra dell’unzione, il Sepolcro.
I CANTI SACRI Intanto, a poche decine di metri, nella vicina parrocchiale di sant’Anna, echeggiavano le melodie de Is cantoris dell’Arciconfraternita della Solitudine di san Giovanni che animavano la Via crucis della comunità stampacina. Il centro storico si prepara a trasformarsi in una gigantesca basilica a cielo aperto per accogliere e dar vita ai suggestivi riti e drammatizzazioni della Settimana santa: da Marina a Stampace, da Castello ma, soprattutto, a Villanova - vero cuore di queste tradizioni - sarà il rinnovarsi di un copione che, intatto da secoli, ogni anno richiama cagliaritani e turisti, conquistati da uno spettacolo di fede e di cultura magicamente sempre nuovo.
Paolo Matta
 
 


5 - L’UNIONE SARDA di sabato 25 marzo 2017/ Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Palazzo Viceregio, oggi e domani le Giornate Fai di Primavera
Oggi (dalle 16 alle 19) e domani (dalle 10 alle 19), in occasione della 25ª edizione delle “Giornate di Primavera” del Fondo ambiente italiano sarà possibile visitare Palazzo Viceregio, la prima sede della massima assemblea della Regione, dove è stato firmato lo Statuto. Per la prima volta dopo il restauro sarà aperta la stanza dove nel 1814 nacque la principessa Maria Cristina, poi regina delle due Sicilie.
Durante la visita sarà possibile ammirare opere di arte contemporanea, le sculture di Maria Crespellani e di Gian Franco Pintus, gli abiti tradizionali di Cagliari di Anna Aledda, gli argenti sabaudi della collezione di Beppe Deplano, una parziale ricostruzione che richiama il “Gabinetto di Archeologia e Storia naturale” del viceré Carlo Felice allestito nel 1802 nel Palazzo Viceregio e donato nel 1805 alla Regia Università. Ma anche alcuni dipinti di Giovanni Marghinotti, pittore di corte, della collezione di Dante Crobu. Nel corso delle Giornate Fai di Primavera Lia Careddu leggerà Mercede Mundula e Teresa Mundula Crespellani e si esibiranno due giovani artisti, Maurizio Nieddu e Davide Mascia.
A fare da ciceroni, sotto le direttive della presidentessa del Fai Maria Antonietta Mongiu e dei rispettivi docenti, gli studenti degli istituti Pacinotti, Siotto, Bacaredda, Einaudi e Giua.
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 25 marzo 2017/ Sardegna - Pagina 5
Un gruppo di pazienti affetti da sclerosi multipla denuncia i disagi nel reparto
Binaghi, lettera-appello dei malati
CAGLIARI L’assessore Luigi Arru ha dato rassicurazioni sul futuro del Binaghi, ma per i pazienti, gli oltre 4mila ammalati di sclerosi multipla, le sue parole non bastano. E così un nutrito gruppo di pazienti del centro di Cagliari ha preso carta e penna e ha chiesto ancora una volta che al Binaghi venga ripristinata la situazione esistente fino a qualche settimana fa, con tutto il personale, oggi dimezzato, al proprio posto. «In Sardegna si contano circa 7mila ammalati di sclerosi multipla – scrivono –. L’unico centro di riferimento è quello del Binaghi. Il reparto, oltre a diagnosticare e curare la malattia, si occupa anche della ricerca, a livello internazionale, essendo la nostra regione una delle più colpite al mondo». Secondo i pazienti tutto ha iniziato a cambiare un anno fa, quando la giunta ha tagliato un milione di euro al reparto e la storica direttrice Marisa Marrosu ha rassegnato le dimissioni. «Noi la abbiamo invitata a riflettere perché per noi era una figura molto importante. Lei ha così presentato una richiesta di reintegro in servizio, ma ha ottenuto una netta risposta negativa. Ci siamo rivolti anche al rettore dell’università di Cagliari, ma non era più possibile fare marcia indietro. Stupiti della celerità con cui era stata trattata la pratica, abbiamo chiesto che la professoressa rimanesse nel Centro come volontaria. Come era stato concesso in altre regioni a medici in pensione. Ma dalla Regione non è stata data alcuna autorizzazione». Nel frattempo, nella lettera si riportano le indiscrezioni sulla chiusura del reparto del Binaghi, ma anche l’immediata risposta della Regione, che aveva parlato di notizie infondate. «Ma ai primi di marzo abbiamo scoperto che parte del personale non era più presente e le visite, se non urgenti, venivano rinviate a data da destinarsi. Il reparto è rimasto sguarnito di 8 unità, comportando così una impossibilità, per i pochi medici rimasti, di operare nei modi e nei tempi che questa patologia comporta. Siamo arrivati a un punto che, i pochi rimasti, sebbene lavorino incessantemente, come hanno sempre fatto, di fatto non riescono a sopperire alle richieste e alle esigenze, come prima. E a farne le spese è sempre e solo l’ammalato».

 


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