Giovedì 23 marzo 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 marzo 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
POLICLINICO. L'operazione simultanea eseguita dall'équipe di Adolfo Pisanu
Doppio intervento a colon e fegato per un tumore
Doppio intervento per un paziente affetto da tumore al colon e al fegato. La delicata operazione è stata eseguita dall'équipe del professor Adolfo Pisanu nel reparto di chirurgia dell'azienda ospedaliero universitaria e ha consentito di eliminare anche le metastasi.
 LA TECNICA «Si stima - spiega il professore - che dal 15 al 25 per cento dei pazienti con carcinoma del colon-retto presenti alla diagnosi metastasi epatiche fin dall'esordio di malattia. La gestione multidisciplinare del trattamento del carcinoma del colon retto con metastasi epatiche ha rappresentato nel passato un problema complesso».
L'équipe di Pisanu - che è direttore della clinica chirurgica generale laparoscopica e d'urgenza del policlinico Duilio Casula - ha eseguito anche un intervento per un tumore al fegato per epatocarcinoma in un «paziente colpito da cirrosi a stretto contatto con la colecisti. In questo caso non era possibile il trattamento con la radiofrequenza per il rischio di perforazione della colecisti».
 CHI È Pisanu sta dedicando particolare cura agli argomenti relativi alla resezione epatica, tanto che per tutto il 2017 è iscritto “open course” per aggiornamento tecnico e tecnologico presso la chirurgia epato-bilio-pancreatica dell'ospedale Maggiore di Bologna e la chirurgia epatica del San Raffaele di Milano.
 


2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 marzo 2017 / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
CITTADELLA DEI MUSEI. Oggi geo-tour
Coccodrilli e squali per le vie di Cagliari
Per le vie di Cagliari sono ancora visibili fossili di coccodrilli, squali e tartarughe. Le storie della loro esistenza e il miracolo della loro sopravvivenza saranno raccontate questa mattina alla Cittadella dei Musei di Cagliari in Castello.
A partire dalle 10,30 e sino alle 20, nella sala delle Mostre temporanee, saranno presentati i primi risultati del progetto realizzato dall'Università di Cagliari, coordinato da Giancarlo Nonnoi e Gian Luigi Pillola, e premiato con un finanziamento dal Ministero dell'Istruzione. Negli stand i visitatori troveranno postazioni per la sperimentazione virtuale del geo-tour urbano e per esplorare le testimonianze storiche (libri, manoscritti, reperti fossili) della geologia e della paleontologia di Cagliari, una mostra didattica di fossili e rocce, giochi enigmistici a tema, presentazioni multimediali realizzate da alcuni partner del progetto. Il pubblico potrà anche scaricare una App per cellulare e un e-book dedicati a fossili e rocce di Cagliari. (m.a.)
 


3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 marzo 2017 / Provincia Ogliastra (Pagina 42 - Edizione CA)
Le creazioni digitali dell'Iti
Le creazioni digitali di due classi dell'Istituto tecnico industriale verranno presentate all'università di Cagliari. Gli studenti della quarta C del liceo scientifico delle Scienze applicate e quelli della quarta A dell'Istituto tecnico commerciale - Sia e i loro insegnanti parteciperanno, oggi, alla presentazione dei primi risultati del progetto “Coccodrilli, squali e tartarughe - Storie di fossili nell'area urbana di Cagliari”, in programma alla Cittadella dei musei. I ragazzi dello Scientifico presenteranno l'e-book “Alla scoperta dei fossili”. Quelli dell'Itc la App per smartphone Android “Lovisato paleontology tour” realizzata nel percorso di alternanza scuola-lavoro Fossili Hi-tech app.


4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CASTELLO. I ragazzi e i volontari del Fai ciceroni a Palazzo Viceregio
APRE LA CASA DEI SARDI
Sabato e domenica le “Giornate di primavera”
Il Fondo ambiente italiano apre la Casa dei sardi . Sabato e domenica, in occasione della 25ª edizione delle “Giornate di Primavera” sarà possibile visitare Palazzo Viceregio, la prima sede della massima assemblea della Regione, dove è stato firmato lo Statuto. La manifestazione è stata presentata ieri dalla presidentessa regionale del Fai Maria Antonietta Mongiu nel Planetario dell'Unione Sarda. Ad ascoltarla, attenti, gli studenti del liceo scientifico Pacinotti e del classico Siotto che per due giorni, nell'ambito del progetto alternanza Scuola - lavoro, si trasformeranno in apprendisti ciceroni.
L'iniziativa interesserà anche Sassari (dove sarà possibile visitare il Palazzo della Provincia) e Nuoro (l'ospedale sanatoriale Cesare Zonchello).
 LA PRESENTAZIONE Nel tavolo con Maria Antonietta Mongiu, il soprintendente per i Beni archeologici Fausto Martino, il preside del Siotto (e dell'Azuni di Sassari) Massimo Sechi e due studentesse: Fatima del Pacinotti e Lucrezia del Siotto. La presidentessa del Fai parte dalla giornata mondiale dell'acqua e dalla necessità di intraprendere «una battaglia per la difesa del suolo, la pelle dell'ambiente. Le Giornate Fai di primavera sono un appuntamento fisso che permette di accendere i riflettori su quanto del patrimonio architettonico, ambientale, dei manufatti di pregio privati e pubblici, la Nazione possiede. In particolar modo, tale manifestazione ambisce a porre in risalto luoghi preziosi che si trovano a non essere totalmente conosciuti dalle comunità che li ospitano, non solo per incuria, ma perché, nella storia, sono stati utilizzati per scopi e finalità non concordi con la frequentazione del grande pubblico».
SCUOLA E LAVORO La delegazione in rappresentanza dei 300 studenti che parteciperanno alle Giornate di primavera è entusiasta. «L'alternanza Scuola lavoro è un'ottima possibilità per immettersi nel mondo produttivo. L'esperienza dell'ex carcere di Buoncammino ci ha permesso di vedere posti non aperti», dice Lucrezia. I ragazzi del Pacinotti si occuperanno di comunicazione. «Realizzeremo video che saranno poi trasmessi su Videolina e aggiorneremo i social», aggiunge Fatima. Un velo di polemica nell'intervento del preside Massimo Sechi: «Prima il progetto Scuola lavoro era solo una delle tante attività che si svolgevano nella scuola. Ora c'è l'obbligatorietà. La legge impone ai ragazzi di dover frequentare per 200 ore».
 LE EMOZIONI Il soprintendente Martino esalta il ruolo dei ragazzi. «Con il progetto Aspiranti ciceroni gli studenti impegnati nel progetto Fai avranno una funzione importante: comunicare emozioni. Non è sufficiente imparare le nozioni storiche a memoria, ma è fondamentale trasmettere la percezione del paesaggio e le sensazioni multisensoriali. Il paesaggio non è solo forma fisica».
 PALAZZO VICEREGIO L'edificio di Castello sarà visitabile sabato dalle 16 alle 19 e domenica dalle 10 alle 19. Durante la visita sarà possibile ammirare opere di arte contemporanea con le sculture di Maria Crespellani e di Gian Franco Pintus che ben dialogano con gli arredi storici; gli abiti tradizionali di Cagliari di Anna Aledda; gli argenti sabaudi della collezione di Beppe Deplano; una parziale ricostruzione che richiami il “Gabinetto di Archeologia e Storia naturale” del viceré Carlo Felice allestito nel 1802 nel Palazzo Viceregio e donato nel 1805 alla Regia Università; alcuni dipinti di Giovanni Marghinotti, pittore di corte, della Collezione di Dante Crobu.
Nel corso delle Giornate Fai di Primavera Lia Careddu leggerà Mercede Mundula e Teresa Mundula Crespellani e si esibiranno due giovani artisti, Maurizio Nieddu e Davide Mascia.
 Andrea Artizzu
 


5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 marzo 2017 / Cultura (Pagina 48 - Edizione CA)
La ricerca scientifica
Piccoli robot crescono e imparano a parlare, all'Università di Sassari presentato iCub
«Tazza gialla» ripete iCub. E poi la indica in mezzo ad altri due oggetti. «Ben fatto» dice lo scienziato. Perché anche i piccoli robot hanno bisogno di gratificazioni nel processo di crescita, stimolato col gioco. Proprio come i bambini. Con gli stessi lenti tempi di apprendimento. Perché un conto è l'assistente digitale vocale degli iPhone, o i robot che risolvono un problema scegliendo la soluzione già installata dal programmatore, un altro è imparare a distinguere un oggetto e utilizzarlo. Il parallelismo educativo tra robot e bambino è la grande intuizione di Angelo Cangelosi, esperto di intelligenza artificiale e docente di Scienze Cognitive dell'Università di Plymouth, che ieri ha tenuto una lezione nell'Aula Magna dell'Università di Sassari per il corso di laurea in “Scienze e tecniche psicologiche dei processi cognitivi” coordinato da Baingio Pinna.
Ha mostrato alcuni esperimenti svolti dall'équipe multidisciplinare con iCub, il piccolo robot realizzato dal cagliaritano Giorgio Metta con l'Istituto di Tecnologia di Genova. «Noi copiamo i sistemi biologici: non ci interessa installare tutto il vocabolario nel robot: il nostro iCub conosce per ora una ventina di parole, ma le sa abbinare correttamente a un oggetto e tra un anno dovrebbe iniziare a formare piccole frasi come “voglio giocare con la palla rossa”, proprio come un bambino a tre anni». La preparazione in Psicologia e Scienze Cognitive ha consentito ad Angelo Cangelosi di applicare nella robotica la psicologia evolutiva del bambino. E viceversa. «Dotare i robot di occhi significa stabilire un contatto più fiducioso con l'umano».
Vietato pensare ai robot con cervello positronico inventati da Asimov o agli androidi di P.K. Dick in “Blade Runner”. «Non credo a chi dice che nel 2020 l'intelligenza artificiale inizierà a superare il cervello umano. Il nostro obiettivo è istruire i robot per compiti limitati ma fatti con consapevolezza come assistere un anziano senza sostituirsi alla adante o aiutare a scuola per insegnare le lingue».
 Giampiero Marras
 


6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 marzo 2017 / Esteri (Pagina 14 - Edizione CA)
IL GIALLO. Aveva 24 anni
Studente italiano morto a Valencia «Strano suicidio»
VALENCIA Lo hanno trovato steso sul letto con un coltello piantato sul cuore. È morto così Giacomo Nicolai, studente universitario di 24 anni di Fermo che da mesi viveva a Valencia, in Spagna, dov'era in Erasmus. A trovare il corpo senza vita del ragazzo sono stati i due coinquilini.
Le autorità spagnole alla luce dei risultati dell'autopsia ritengono quella del suicidio l'ipotesi più probabile. Anzi, ne sono praticamente certi per quanto le modalità siano «strane». «Fin da subito è sembrato trattarsi di un caso di morte violenta e l'autopsia ha effettivamente confermato l'ipotesi di una morte violenta di natura suicida senza intervento di terze persone», ha dichiarato un portavoce della polizia di Valencia. Sempre secondo l'autopsia, Nicolai si sarebbe inflitto «tre colpi con un coltello, l'ultimo dei quali sarebbe stato letale. Non c'è nessuna persona sospettata», ha concluso il poliziotto. Nemmeno i due coinquilini, che sono stati interrogati a lungo ma avrebbero fornito alibi di ferro. Entrambi hanno dichiarato che l'amico la notte precedente la tragedia era nella sua stanza da solo e che in casa non era entrato nessuno. In effetti nell'appartamento non sono stati trovati segni di effrazione.
Giacomo Nicolai era iscritto alla laurea magistrale in Ingegneria al Politecnico di Torino e apparentemente non aveva alcun problema. Figlio di un bancario e di un'avvocatessa, si occupava di politica, era pieno di amici ed era considerato una persona solare. I genitori dello studente sono in Spagna e stanno seguendo da vicino le indagini sulla morte del figlio. La salma potrebbe rientrare in Itlia la prossima settimana.
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 marzo 2017 / Sardegna - Pagina 8
IN BREVE
CAGLIARI Doppio intervento su un paziente
Doppio intervento in simultanea su uno stesso paziente per un tumore al colon e al fegato. Nel policlinico di Monserrato l'equipe del professor Adolfo Pisanu, direttore della Clinica chirurgica generale laparoscopica e d'urgenza ha eliminato il tumore e le metastasi, evitando al paziente un nuovo intervento chirurgico.
 
 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 marzo 2017 / Pagina 6 - Sardegna - Ediz. Oristano
La legge di bilancio 2017
Finanziaria, sono quasi 600 gli emendamenti al testo
CAGLIARI La Finanziaria da 7,6 miliardi ha un altro numero con cui dovrà fare i conti: 597. Sono gli emendamenti presentati alla manovra contabile proposta dalla giunta, a fine dicembre, e passata poi più volte al setaccio dalla commissione bilancio del Consiglio regionale e che a fine mese dovrebbe essere approvata dall’Aula. La minoranza di centrodestra ha presentato il maggior numero di possibili correzioni, ma nessuna ha la possibilità di arrivare in porto. Fra le più curiose l’incentivo di 500 euro per ogni auto con motore elettrico o ibrido acquistata in Sardegna. A proporlo è stato Paolo Truzzu di Fdi-An. I partiti al governo della Regione hanno presentato una decina di emendamenti dell’ultim’ora dopo che nei giorni scorsi erano stati blindati quelli più significativi. A cominciare dai 14 milioni destinati all’acquisto del pecorino romano invenduto e su cui il consigliere regionale de La Base, Gaetano Ledda, ha annunciato un nuovo emendamento. «Deve esserci la certezza che questo contributo extra serva a far aumentare il prezzo del latte e non finisca nelle casse dei caseifici». Una novantina di emendamenti presentati dai consiglieri Francesco Agus e Anna Maria Busia del Campo progressista, gruppo sempre più critico verso la giunta. Tra i nuovi finanziamenti proposti dalla coalizione ufficiale del centrosinistra: i 300mila euro per la promozione della lingua sarda e 200mila destinati all’acquisto di defibrillatori. C’è un milione in più per le università di Cagliari e Sassari, altri 2,5 milioni per i Consorzi di bonifica dell’Oristanese e del Nord Sardegna, 500 mila per combattere il parassita della quercia e un milione che gli artigiani potranno utilizzare per l’acquisto delle scorte. Sono una trentina gli emendamenti presentati dalla giunta e sono soprattutto tecnici.

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 marzo 2017 / Pagina 9 - Sardegna - Ediz. Oristano
Il presidente Attilio Dedoni denuncia un clima ostile alle indagini per trovare gli sprechi nelle Asl
Commissione sanità: la politica ci ostacola
CAGLIARI Il presidente della commissione d’inchiesta del Consiglio regionale sulla spesa sanitaria, Attilio Dedoni dei Riformatori, ha pensato anche di dimettersi. Perché? «È stato troppo forte – scrive – il clima di ostilità verso chi vuole indagare sullo spaventoso deficit delle Asl». Ma insieme agli altri commissari, alla fine, ha deciso di resistere e andare avanti: «Fra breve – sottolinea – entreremo nel vivo dell’indagine e scopriremo gli sprechi di questi anni». Per il capogruppo dei Riformatori non c’è stata solo la resistenza passiva delle ex Asl, ma anche la presidenza del Consiglio ha messo a disposizione solo uno dei due consulenti richiesti dalla commissione per analizzare i dati. «È evidente – scrive Dedoni – che la burocrazia, forte del sostegno di una parte della politica che ha sempre contrastato l’attività della commissione, non vuole che l’inchiesta vada avanti». Nelle prossime settimane i commissari saranno in Gallura per un sopralluogo al cantiere dell’ospedale Mater Olbia e faranno altrettanto nelle sedi delle vecchie Asl. «Per tutti i commissari – conclude Dedoni – è un dovere morale far luce su come sono stati gestiti gli acquisti e le assunzioni del personale interinale nelle ex Asl». Personale. Dalle Asl all’Azienda unica il passaggio non sarà facile neanche per il personale. In attesa della riorganizzazione pensata dal manager Fulvio Moirano e dopo lo sblocco del turn over, l’assessore alla sanità, Luigi Arru, e i sindacati hanno raggiunto un accordo perché ci sia – è scritto in una nota della Regione – «un confronto continuo sugli interventi che riguarderanno il personale». Per la Regione «sono state messe le basi da cui partirà la riorganizzazione del sistema sanitario». I temi principali del confronto fra l’assessorato e sindacati saranno: la mobilità, l’aggiornamento professionale, il trattamento economico e la stabilizzazione del precariato. Bilanci. La giunta ha approvato i bilanci 2015 delle ex Asl di Sassari, Olbia, Nuoro, Lanusei, Oristano, Sanluri, Carbonia e Cagliari, più quelli delle Azienda mista universitarie di Cagliari e del Brotzu. Sono invece ancora da approvare i bilanci del 2016, che tra l’altro saranno gli ultimi della vecchia gestione: da gennaio di quest’anno a governare il sistema è l’Azienda unica. Nuova denuncia. Per il consigliere regionale Edoardo Tocco di Forza Italia: «La sanità è comunque allo sfascio». L’annunciato taglio di 442 milioni del Fondo sanitario nazionale – prosegue il vicepresidente della commissione del Consiglio – «è l’ennesima scelta illogica che si ripercuoterà come una mannaia sui soggetti più deboli». Secondo Tocco finiranno per essere spazzati via le esenzioni per i pazienti affetti da malattie rare e anche i vaccini gratuiti.

10 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 marzo 2017 / Cultura e spettacoli - Pagina 37
Tecnologia
Un misto di umanità e fantascienza illustrato ieri a Sassari dal suo “educatore” Angelo Cangelosi
ICube, il robot bambino che impara
Angelo Cangelosi (nella foto) esperto di intelligenza artificiale di fama internazionale, è professore di Artificial Intelligence e direttore del Centre for Robotics and Neural Systems dell'Università di Plymouth (UK). Il suo campo di ricerca comprende la robotica evolutiva, l'interazione uomo-robot e l'applicazione di sistemi neuromorfici nell'apprendimento dei robot. All'Università di Sassari ha tenuto ieri una lezione intitolata “Dai bambini ai robot: l’apprendimento del linguaggio nella teoria embodied”.di Monica De Murtas
SASSARI Si chiama iCub ed è un bambino robot alto poco più di un metro con mani di metallo e occhi che guardano il mondo attraverso due telecamere. Icub ha microfoni per orecchie, uno speaker al posto della bocca e una sorta di pelle artificiale dotata di sensori di pressione di tipo capacitivo, simili a quelli dei ”touch screen” di smartphone e tablet. Se gli viene chiesto di riconoscere un oggetto lo indica e se sbaglia si corregge fino a quando riesce, perché è progettato per imparare. Un misto di umanità e fantascienza come sintetizza il suo nome I viene da “I robot” (“Io, robot”) la trilogia di racconti di Isaac Asimov, “cub” significa cucciolo ed evoca il personaggio del “Libro della Giungla” di Rudyard Kipling. E’ stato il suo babbo sardo, l’ingegnere robotico Giorgio Metta a battezzarlo con questo nome, il suo “padrino”, come lui stesso ama definirsi, è invece Angelo Cangelosi, psicologo ed esperto di intelligenza artificiale, direttore del centro di “Robotic and neural system” dell’Università di Plymouth. Cangelosi ha presentato nell’aula magna dell’Università un’avvincente lezione dal titolo “Dai bambini ai robot: l’apprendimento del linguaggio nella teoria embodied”. Per entrare nel vivo dell’argomento basta tradurre il termine embodied che significa letteralmente “radicato nel corpo”. «Icub è unico –dice Cangelosi – proprio perché ha embodied, radicata dentro di sè la combinazione tra capacità motorie, sensoriali e computazionali di cui è dotato ogni essere umano. La nostra ricerca si basa sul nuovo approccio interdisciplinare della robotica evolutiva. Nel corso dell’evoluzione umana l’intelligenza si è sviluppata grazie alla possibilità che il nostro corpo ci offriva di interagire con l’ambiente afferrando gli oggetti e manipolandoli, sentendone l’odore e riconoscendone la forma». « Icub è in grado di imparare perché realizza il suo processo di apprendimento proprio come gli esseri umani – ha aggiunto –, partendo da zero e utilizzando le stesse risorse di un bambino. Esistono altri robot in grado di formulare frasi ma sono solo raffinati vocabolari, nessuno di questi è in grado di capire il significato delle parole. In una prima fase della loro evoluzione anche i bambini non sono in grado di conoscer i significati ma acquisiscono suoni, poi imparano a identificare ogni oggetto con il suo nome. Icub ora è nella fase evolutiva di un bimbo di due anni, sa dare un nome alle cose e distinguere un oggetto da un altro in base a colore e forma». Cangelosi ha mostrato al pubblico i risultati della ricerca in un filmato realizzato recentemente nell’università di Plymouth dove iCub è impegnato a distinguere tra loro vari oggetti. Stessa cosa sono invitati a fare alcuni bimbi di circa due anni. Robot e umano si comportano allo stesso modo osservano, manipolano, toccano palline e trenini di gomma e danno la loro risposta. Anche l’aspetto del robot è parecchio simile a quello di un bimbo. «I grandi occhi di Icub – prosegue lo scienziato– sono stati creati perché l’uomo per comunicare ha necessità di creare un rapporto visivo attraverso lo sguardo. La mente del bambino robot è invece molto diversa dalla nostra è suddivisa in moduli, che si occupano di compiti specifici: riconoscere gli oggetti, estrarre l’informazione tattile e così via». L’ambizioso obiettivo scientifico potrebbe portarci tra dieci anni ad avere dei robot domestici evoluti che possano aiutare anziani e bambini. Ma non è solo questo lo scopo degli studiosi: «Insegnare ad un robot ad apprendere –conclude Cangelosi – ripercorrere con lui le fasi della psicologia dello sviluppo ci porta ogni giorno a capire qualcosa di più su come siamo fatti e su come funziona il nostro cervello». Non soltanto robotica, dunque, ma anche un nuovo modo per l’umanità di guardarsi allo specchio e conoscere meglio i meccanismi della mente. Come a suo tempo aveva immaginato il visionario Asimov che nelle “falle comportamentali” dei robot identificava le zone d’ombra dell’animo umano.
 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 marzo 2017 / Sassari - Pagina 21
Aperte tra tutti gli iscritti all’Ateneo le selezioni per i campionati italiani dal 9 al 18 giugno a Catania
Nazionali universitari, il Cus lancia la sfida
SASSARI La sfida è partita, il Cus Sassari è pronto a scendere in campo, in pista e in pedana. Dal 9 al 18 giugno a Catania sono in programma i campionati nazionali universitari individuali 2017 e Sassari non vuole mancare all’appuntamento. Una ribalta nazionale, un’importante occasione di crescita e confronto all’ombra dello sport per gli studenti dell’Ateneo di Sassari e per quelli dell’Italia intera. Proprio per questo sono aperte le selezioni per la formazione degli atleti che rappresenteranno il Centro Sportivo Universitario sassarese in terra siciliana: alfieri di una città, di una Università e di una regione che spera di poter dire la sua. Le gare individuali in programma agli Universitari 2017 riguardano discipline come atletica leggera, canoa, kayak, canottaggio, golf, judo, karate, pugilato, scherma, sci alpino, sci di fondo, taekwondo, tennis, tennistavolo, tiro a segno. Gli studenti dell’Università di Sassari potranno candidarsi per rappresentare i colori del Cus in ognuno dei sora citati sport. Sarà poi la commissione tecnica del Cus Sassari a esaminare le candidature e valutare gli atleti in base ai curricula presentati. Gli idonei faranno parte della rappresentativa chiamata a tenere alto il nome dell’Ateneo turritano. «Un’opportunità per l’Università di Sassari, per i nostri studenti. I Nazionali universitari individuali mettono di fronte alcune delle più interessanti eccellenze dello sport nazionale - spiega il presidente del Cus Sassari Nicola Giordanelli -. Partecipare è già una vittoria. Per questo speriamo di coinvolgere quanti più ragazzi possibile in questa splendida rincorsa alla ribalta catanese. Il Cus Sassari ci sarà, e ci auguriamo possa essere protagonista». La partecipazione è riservata ad atleti di qualsiasi nazionalità purché nati fra gennaio 1989 e dicembre 1999, in possesso della Cus Card 2016-’17 e iscritti ad un corso di studi (laurea triennale, laurea magistrale, laurea a ciclo unico, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, master di I e II livello) presso l’ Università di Sassari, l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Musica, purché in possesso del diploma di scuola superiore di secondo grado o laureati nel 2017. Per informazioni e delucidazioni sulle modalità di partecipazione è possibile rivolgersi alla Segreteria Cus Sassari contattando al numero 079397737 - dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 18,30 - o scrivendo una email a cus@uniss.it.
 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 marzo 2017 / Provincia di Sassari - Pagina 27
Centro equestre a Bonnanaro
Studenti di Agraria a scuola di “doma”
BONNANARO Prosegue il progetto di collaborazione tra il Centro Equestre di Bonnanaro “Sardo Cheyenne” e gli studenti dell’università degli Studi di Sassari. La finalità dell’incontro è quella di sensibilizzare la conoscenza diretta di quello che, da sempre, rappresenta uno degli aspetti più importanti nella preparazione atletica del cavallo: la doma. Frutto di esperienza e lavoro costante che ha reso negli anni la scuola equestre bonnanarese una vera eccellenza sarda. Questa volta ad essere ospiti della scuola di equitazione sono stati gli studenti del secondo anno di corso del Dipartimento di Agraria della sezione di Scienze della Produzione, che per un intero pomeriggio hanno potuto vivere la fantastica esperienza della doma “dolce”, di un esemplare adulto, condotta dall’esperto domatore e titolare dell’attività Angelo Masia. Tramandata sin dall’infanzia dal padre allevatore di cavalli, la passione di Masia si sviluppa col tempo fino alla realizzazione del suo sogno: il Centro Equestre Sardo Cheyenne. Ed è qui che, immerso nella natura ai piedi del monte Pelao, Angelo prepara per gare di salto all’ostacolo numerosi puledri di ogni età e complessità caratteriale. Col tempo e grazie ai numerosi viaggi condotti in giro per il mondo, in particolar modo negli Stati Uniti, Masia ha affinato le proprie competenze, apprendendo tecniche di addestramento non invasive. «Nel nostro centro ho eliminato l’utilizzo della corda al collo del puledrino, - dichiara Masia, per evitare di creare danni alla respirazione dell’animale -. In passato, a parte i casi di problemi di origine genetica, alcuni danni erano cagionati proprio dalla corda che, legata al collo, ostruiva la trachea del cavallino. Per evitare questi inconvenienti, qui nel nostro centro usiamo la “capezza” finimento di cuoio utilizzato per condurre a mano l’animale adoperato nel nord America dai pellerossa». I ragazzi, condotti nell’area deputata all’addestramento, hanno potuto osservare affascinati il rapporto di fiducia tra cavallo e domatore; il costante lavoro di “sottomissione” del cavallo all’uomo nel rispetto totale l’uno dell’altro. Daniela Deriu
 
 

13 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 marzo 2017 / Pagina 12 Attualità
SPAGNA
Studente morto a Valencia, ipotesi suicidio
È l’ipotesi del suicidio lo scenario ritenuto più probabile da fonti qualificate dopo la morte di Giacomo Nicolai (foto), studente 24enne di Fermo, trovato morto nella stanza dell’appartamento nel centro di Valencia dove studiava con il programma Erasmus. A scoprire il corpo, domenica, sono stati i coinquilini, anche loro studenti: al momento del fatto in casa non c’era nessuno e non ci sono segni di effrazione. Il giovane aveva un coltello piantato nel petto, ma si tratterebbe di una ferita autoinflitta. Già eseguita l’autopsia e i familiari del 24enne, iscritto all’Università di Torino, sono già in Spagna. Profondo cordoglio a Fermo, dove la famiglia è ben conosciuta e dove il giovane aveva molti amici.
 
 
 

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