Martedì 21 marzo 2017

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21 marzo 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. La rettrice Del Zompo presenta l'offerta formativa per il 2017-2018
SEI NUOVI CORSI E PIÙ SERVIZI: «ECCO QUANTO VALE L'ATENEO»
Questione di appeal. Anche nel caso dell'Università. Per essere attraenti bisogna mostrarsi all'altezza della sfida che riguarda tutti gli atenei. Così, ecco che arrivano sei nuovi corsi di laurea, pronti ad accogliere gli studenti dal prossimo anno accademico. La risposta di Cagliari non si fa attendere e, prima ancora di finire l'anno, arriva per bocca della rettrice Maria Del Zompo, da mesi impegnata, nella battaglia col Governo, a far capire che questo Ateneo, «sì che vale», purché si riconoscano alcune peculiarità.
L'APPELLO «Vogliamo indicatori che tengano conto del nostro isolamento e della bassa densità di popolazione - spiega la rettrice - la nostra scarsa valutazione dipende da criteri che per la nostra Università diventano una zavorra, come quello che si basa sul numero di iscritti da regioni confinanti e di laureati assunti dalle imprese, parametri che non dipendono da noi. Se non ci mettono nelle stesse condizioni degli altri atenei, tutti i nostri sforzi saranno inutili». Il risultato sono i drastici tagli ai finanziamenti che l'Università è costretta a sopportare, circa 25 milioni in sei anni, oltre un milione e 700mila euro soltanto l'anno scorso.
NOVITÀ L'appello è rimbalzato anche sul tavolo della Crui (Conferenza dei rettori) ma al momento, pur confidando nei segnali di apertura del ministero, l'Ateneo cagliaritano deve fare da sé. E per incassare punti e catturare matricole che altrimenti andrebbero fuori a studiare lancia un'offerta formativa ampia e variegata, per dimostrare che «non è vero che gli altri sono migliori di noi». Presentati i corsi di laurea, ieri mattina, è stato quindi ribadito l'impegno dell'Università a offrire un percorso di studi completo e innovativo, con stage e tirocini che accompagnino i laureandi nel mondo del lavoro. Impegni garantiti dal prorettore Ignazio Putzu e da Pina Locci, dirigente della direzione didattica. Su tutte le novità studenti e famiglie saranno informati durante le tre Giornate di orientamento, da giovedì a sabato prossimi, alla Cittadella universitaria di Monserrato, dove sono attesi più di diecimila studenti delle scuole superiori.
 «OFFERTA VINCENTE» Cagliari si presenterà nel prossimo anno accademico con 79 corsi di laurea (39 triennali, 35 magistrali e 5 a ciclo unico), 2 in più rispetto a oggi, grazie a 6 nuovi corsi di studio, come la laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche e tre corsi in Igiene dentale, Logopedia e Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Molto atteso anche il corso di laurea magistrale in Turismo sostenibile, senza il quale si era costretti a completare gli studi fuori dall'Isola. Aumentano anche i servizi di supporto agli studenti, sulla scia di quelli già avviati, come le stanze rosa per le mamme che studiano. Quest'anno, invece, sarà firmato col Coni un accordo per gli atleti agonisti. Tante piccole idee (come la carta prepagata) per rendere più facile la vita da studente.
 Carla Raggio
 
 


2 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
ORIENTAMENTO
Tre giornate per informare le matricole  e le famiglie
Anche quest'anno l'Università organizza le “Giornate dell'Orientamento” rivolte agli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori della Sardegna. La manifestazione - che si terrà da giovedì a sabato prossimi - è un appuntamento fisso e ormai imprescindibile per i ragazzi e le loro famiglie al fine di compiere le giuste scelte per il futuro. Negli spazi della Cittadella universitaria di Monserrato è attesa la presenza di circa 10mila studenti provenienti da 96 istituti dell'Isola.
Sarà l'occasione per illustrare la guida su tutti i corsi triennali 2017-2018, redatta da docenti, studenti e personale di Unica. «È stato fatto un lavoro intensissimo - ha detto il prorettore alla Didattica, Ignazio Putzu - per migliorare i corsi di laurea anche nell'organizzazione». Da metà luglio sarà possibile iscriversi a tutti i corsi di laurea, mentre per i corsi di Ingegneria e Architettura i test cominceranno già a partire dal 12 aprile, con la possibilità di ripetere la prova di accesso in caso di insuccesso.
 
 


3 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
IL PROGETTO
Salute e stili di vita: monitorati cento “atleti”
INIZIATIVA DI MATEMATICA E SCIENZE MEDICHE CON UNA SOCIETÀ DI UNICA
Si è conclusa la prima edizione del progetto “Cagliari Wellness”, ideato dall’Università di Cagliari (dipartimenti di Matematica e informatica e Scienze mediche) con la collaborazione a titolo gratuito della spin off di UniCa Everywhere Sport. L’evento, iniziato il 10 settembre scorso con il patrocinio del Comune, è nato per promuovere, motivare e supportare i cagliaritani verso uno stile di vita attivo, salutare e sano. È stato un successo, con un numero di adesioni superiore ai cento partecipanti previsti.
Salvatore Mario Carta e Fabrizio Mulas (docente e specialista dipartimento Matematica e informatica), Andrea Loviselli e Fernanda Velluzzi (docente e specialista dipartimento Scienze mediche, Scienze motorie e sportive) sono stati i riferimenti accademici e scientifici del progetto. Un tecnico con laurea in Scienze motorie ha valutato i partecipanti che in due mesi hanno seguito le schede di allenamento con la supervisione a distanza del tecnico.
 
 


4 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
PREMIAZIONE POETI
Oggi, alle 17,15, nella Biblioteca universitaria, in via Università 32, è in programma la cerimonia di premiazione del quarto concorso di poesia per gli universitari di Cagliari. Giuria composta da Gonaria Floris, Giovanna Caltagirone, Isabella Fois e Andrea Garau.
 
 


5 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
ERSU, CANDIDATO DI UNICA 2.0
Giovedì, alle 15, nell'Hostel Marina, scalette Santo Sepolcro, è in programma la presentazione del candidato di Unica 2.0 al consiglio d'amministrazione dell'Ersu, Federico Orrù.
 
 


6 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
I bandi premieranno chi usa le nuove tecnologie “Bim”
ISCOL@, VIA AI PROGETTI IPERDIGITALI
L'utilizzo delle tecnologie digitali nella progettazione degli edifici (in particolare quelle orientate alla condivisione delle informazioni) potrà essere considerato elemento premiale per i prossimi bandi di Iscol@. È una possibilità emersa ieri dal workshop che si è svolto a Cagliari nell'aula magna della facoltà di Ingegneria, alla presenza dei responsabili del progetto per l'edilizia scolastica, di progettisti e rappresentanti degli enti locali e della scuola.
Si chiama Bim (Building information modeling), ed è inteso come un metodo di gestione digitale del processo edilizio. La modellazione informativa dell'edificio consente di avere una visione integrata delle diverse fasi del ciclo di vita degli stabili scolastici durante le fasi di pianificazione, progettazione, costruzione e gestione. L'obiettivo è quello di realizzare infrastrutture in cui sussista una piena coerenza tra l'idea progettuale e le effettive esigenze di studenti, docenti e operatori.
In questo modo il Bim diventa parte integrante del piano straordinario promosso dalla Giunta Pigliaru, e finalizzato alla riqualificazione e al miglioramento delle infrastrutture scolastiche. Intanto prosegue il confronto tra l'unità di progetto, costituita presso la presidenza della Regione, e gli amministratori locali e i progettisti, sui progetti e gli interventi già realizzati nei comuni della Sardegna.
 
 


7 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
L'iniziativa di Maullu
Europarlamento: un tirocinio per dieci giovani
Silvia, Chiara, Mauro e altri ancora: tutti sardi, laureati col massimo dei voti, con master e specializzazioni, qualcuno già con un'esperienza all'Onu. Hanno tra i 25 e i 30 anni: sono loro una parte della “meglio gioventù” dell'Isola. Li ha premiati Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia, lombardo ma di origini sarde, che ha selezionato i migliori dieci per un tirocinio di un mese, retribuito, all'Europarlamento.
Andranno a scoprire cosa accade nel cuore d'Europa, a misurarsi con un ambiente internazionale e a mettere a fuoco quel che sarà il proprio percorso professionale dentro e fuori i confini nazionali. «Lavoreranno negli uffici di Bruxelles, a livello internazionale, su temi importanti per l'Isola, dalla continuità territoriale alla tutela delle tradizioni, fino al lattiero-caseario. Tutto ciò che crea economia», spiega Maullu. In particolare, si occuperanno di mandare avanti la procedura per il riconoscimento della Sartiglia patrimonio dell'Unesco, e per la valorizzazione e tutela del pecorino romano, «un marchio importantissimo e un prodotto unico che oggi si vuole mettere a rischio con il cacio-romano», aggiunge l'eurodeputato.
I prescelti sono Mauro Canu, 27 anni di Dorgali, laurea in Giurisprudenza, Stefano Piroddi, 25 di Sassari, e Chiara Serri, 26 di Cagliari, esperti di Relazioni internazionali, Gian Nicola Marras, 30 anni di Cagliari, due lauree in Storia contemporanea e in Sociologia, Vera Sanna, 28 anni di Sassari, Giurisprudenza, Adriano Nieddu, 25 anni di Bosa, esperto in mediazioni linguistiche e culturali, Arianna Garofalo, 27 anni di Cagliari, laurea in Economia, Silvia Carta, 25 anni di Sedilo, Agraria, Silvia Casu, 28 anni di San Gavino, avvocato, e Giulia Flore, 25 anni di Cagliari, Giurisprudenza. «Sono preparati e meritevoli», conclude Maullu, «e faranno un'esperienza unica».
 Mauro Madeddu
 
 


8 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 28 - Edizione CA)
NARCAO. Progetto per potenziare l'offerta culturale e attirare i turisti
Un museo dei minerali nell'antico sito di Rosas
La vedette, inutile negarlo, è lei: la “rosasite”. Dentro una teca, illuminati da luci soffuse, i microscopici cristalli verde azzurro di carbonato basico di rame e zinco, raccontano di un minerale unico nel suo genere a cui, dopo la scoperta nel 1908, il geologo e professore universitario Domenico Lovisato dette tale nome in onore della località tra i monti di Terrubia, a Narcao. Ma soprattutto racconta di un nuovo museo, interamente dedicato ai minerali estratti dalle viscere della terra di quell'Ecomuseo villaggio minerario di Rosas che, perfettamente recuperato e testimone dell'epopea mineraria del Sulcis, sta coltivando sempre nuove idee per sfruttare l'inesauribile filone del turismo culturale.
 IL MUSEO Inaugurato nel 2009 dopo vent'anni di lavori e quattordici miliardi di vecchie lire spese per la sua riconversione, il sito di Rosas, scoperto nel 1832, è oggi un piccolo gioiello di archeologia mineraria e industriale, incastonato in un contesto di assoluto pregio naturalistico. Nella laveria i mulini, perfettamente funzionanti, riportano ad un passato di duro lavoro. Le casette degli ex minatori (con una trentina di posti letto) offrono confortevoli e apprezzati soggiorni low cost. «Anche questo fine settimana siamo al completo. E così è già per Pasqua e Pasquetta», conferma Gianfranco Tunis, ex sindaco di Narcao e oggi presidente dell'Associazione miniere Rosas, la società mista tra Comune e Parco geominerario.
 NUOVO PROGETTO Ma a cullarsi sugli allori a Rosas proprio non ci riescono. Soprattutto quando da inseguire c'è un mercato turistico che, negli ultimi tempi, sta regalando attenzioni e soddisfazioni. «Nell'ultimo anno abbiamo avuto intorno ai 12 mila visitatori. Numeri di tutto rispetto, merito anche di particolari pacchetti “tutto compreso”. Ma - sottolinea Tunis - si può sempre fare meglio». Così ecco che, accanto al ristorante spunta la pizzeria (ricavata in un'ex officina), e insieme alle vecchie casette ecco aperta la foresteria che, con i suoi 80 letti, ha portato il villaggio a una capacità ricettiva di oltre un centinaio di posti letto. E ora, aperta di recente, l'esposizione mineralogica permanente dove, in un'ala dell'ex Laveria, insieme ad alcune centinaia di minerali («Tutti di Rosas, estratti in loco o donati da privati che li collezionavano», precisa il presidente) e antiche mappe della miniera, sono stati riprodotti (con pezzi tutti originali e perfettamente restaurati) l'ufficio postale, il laboratorio chimico e l'officina meccanica e rimesse a nuovo, e in grado di funzionare, vecchie perforatrici e lampade a carburo, quasi a voler illuminare il nuovo corso turistico-culturale.
 Maurizio Locci
 
 


9 - L’UNIONE SARDA di martedì 21 marzo 2017 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
«Mi chiamo Ilham. E sono sarda»
«Sono sarda e italiana. È la burocrazia a farmi sentire straniera». Ilham Mounssif, studentessa modello di Bari Sardo cacciata da Montecitorio per il passaporto marocchino, ha avuto la sua rivincita. «L'invito della presidentessa Boldrini è stata una gioia immensa». Italianissima ma non sulla carta: diploma a Lanusei e laurea a Sassari, ama i culurgiones e sogna di fare l'ambasciatrice. Ma c'è un però. «Senza la cittadinanza non posso neppure attaccare francobolli in Comune».  CAREDDU A PAGINA 7
 
Speciale (Pagina 7 - Edizione CA)
«Io sono Ilham, sarda come voi»
L'Italia, tutta, ha avuto il suo volto per quattro giorni. I suoi occhi neri, i suoi modi gentili. La sua forza di giovane donna. Lei, ambasciatrice del Bel Paese al Rome Mun 2017, nella sessione simulata dell'assemblea delle Nazioni Unite per il progetto dedicato agli studenti più meritevoli. Finita la “recita” Ilham Mounssif, ventiduenne di Bari Sardo nata da genitori marocchini, è tornata alla realtà. E non è stato per nulla piacevole. «È stato come ricevere una porta in faccia. Io mi sento italiana e sono sarda». La differenza tra l'essere e il sentire è un passaporto che certifica una cittadinanza che ancora non c'è. È quel che passa tra la libertà e la non libertà. «In mezzo alla gente non ho mai avuto problemi. Solo la burocrazia mi fa sentire straniera». Eccola la differenza per nulla sottile nella vita di una ragazza diventata in meno di 24 ore un caso nazionale. Catapultata al centro del dibattito sull'integrazione e passata dalla porta secondaria di Montecitorio (dalla quale è stata costretta a uscire) alle braccia della presidentessa della Camera Laura Boldrini che ha definito l'accaduto un torto intollerabile.
Piccolo riassunto delle puntate precedenti. Ilham Mounssif è una studentessa modello di 22 anni che vive a Bari Sardo fin da quando di anni ne aveva due. Figlia di immigrati marocchini, papà commerciante e mamma casalinga: entrambi da più di vent'anni in Italia, eppure ancora stranieri. Lei ama i culurgiones, la musica pop, parla italiano, sardo, inglese, francese, darija, arabo e studia tedesco. Diploma a Lanusei e laurea nella facoltà di Scienze politiche di Sassari con il massimo dei voti e una tesi su “Il Marocco delle donne”. Da sempre culla il sogno di una carriera diplomatica per rappresentare «la nazione che sento mia ma dalla quale sono esclusa perché non sono cittadina italiana». Il 16 marzo scorso Ilham si trovava a Roma. Finiti i lavori dell'assemblea Onu avrebbe voluto far visita al Palazzo di Montecitorio. «Quando ho compilato il modulo la commessa all'ingresso mi ha detto che essendo marocchina, quindi di un paese extra-europeo, io non potevo entrare. Al limite avrei potuto aspettare fuori la persona che era con me. Per accedere serviva una richiesta speciale. Mi è crollato tutto».
Nessun tentativo di mediare?
 «No, non potevo. La legge è quella e deve essere rispettata. Sulla carta aveva ragione lei. Tutto quel che ho potuto fare è stato andare via e raccontare l'accaduto all'associazione “Italiani senza cittadinanza”. Sono stati loro e l'onorevole Andrea Maestri a scatenare tutto questo».
 Tutto questo, compreso l'invito della presidentessa della Camera Laura Boldrini a Montecitorio.
 «Si, è stato bellissimo. È stata la mia rivincita. Quando mi hanno chiamato dalla sua segreteria quasi non ci credevo. E poi mi hanno fatto entrare dalla porta principale e non da quella sul retro. La presidentessa Boldrini è una donna straordinaria che spesso è ingiustamente bersaglio di persone che non hanno rispetto per la sua storia e il suo lavoro. È inaccettabile».
 Discriminazione, razzismo e bullismo. Com'è stato per una giovane donna, musulmana e figlia di immigrati, crescere in un piccolo paese cattolico della Sardegna?
 «Con le persone comuni non ci sono mai stati problemi. Mai. È la burocrazia a ricordarmi che non ho un passaporto rosso con il quale sentirmi libera».
 Qual è la differenza?
 «La cittadinanza significa moltissimo. Anche nelle piccole cose. Significa non poter viaggiare liberamente perché il passaporto del Marocco mi consente di entrare senza visto solo in 55 Paesi, mentre con quello italiano sarebbero 198. Significa non poter prendere parte alla vita pubblica che, però, decide delle nostre vite. Anche della mia. Significa dover programmare tutto e non correre mai il rischio di restare più di un anno fuori dall'Italia, perché allora perderei il permesso di soggiorno».
 Molto più di un pezzo di carta.
 «Ovviamente sì, anche nel lavoro. Carriera diplomatica a parte, non avere la cittadinanza significa non poter partecipare a nessun concorso. È una delusione continua. Vedere un bando, sapere di avere tutti i requisiti giusti, ma essere costretta a lasciar perdere. Vale per i posti di lavoro come per gli stage».
 Negli altri concorsi, quelli non riservati, sembra che le cose vadano meglio.
 «Ho partecipato al bando per il servizio civile e sto lavorando in Marocco per il progetto Mondo Mlal a Beni Mellal».
Com'è stato andare in Marocco dopo vent'anni? Un ritorno a casa?
 «Non proprio. È stato strano, avevo immaginato questo momento ed ero curiosa di vedere la terra in cui hanno origine le tradizioni e la cultura della mia famiglia. Ma neppure lì mi sento a casa. Da quando ho iniziato, nell'ottobre scorso, non ho trovato neppure un amico. Perchè anche se le origini sono le stesse, io sono diversa. Io sono cresciuta qui. È questa la mia cultura. Il mio Paese».
A questo punto accade una cosa del tutto inattesa. Ilham Mounssif, un fiume di parole tra le quali è difficile inserire qua e là qualche domanda, si ferma e tace. I 22 anni che fino a quel momento ha tenuto nascosti dietro a una preparazione fuori dall'ordinario affiorano insieme alle lacrime. Forse è stata la parola «casa» o quel «sono diversa» a restituirle il diritto di essere una ragazza qualunque, di piangere come una ragazza normale, lei che da giorni si porta dietro il peso straordinario di una battaglia davanti alla quale non si è tirata indietro.
La legge in realtà consente di richiedere la cittadinanza. Che cosa non funziona?
 «Raggiunta la maggiore età si può fare richiesta, ma è necessario dimostrare di avere avuto un reddito minimo e stabile per almeno tre anni. E avviare così un procedimento lungo e complicato. Come si fa a chiedere a uno studente una cosa del genere»?
Le cose possono essere migliorate?
 «Assolutamente sì, e molto. Credo che i parametri da prendere in considerazione non dovrebbero essere quelli economici ma quelli culturali. Bisognerebbe valutare l'appartenenza al Paese. È la cultura la chiave di tutto».
 L'incontro con la presidentessa Boldrini è servito da ispirazione?
 «Da qualche tempo mi sono iscritta all'associazione “Italiani senza cittadinanza”, ma quel che è accaduto mi ha dato più forza. È ora di smetterla. Siamo tutti maledettamente umani. Tutti con i nostri maledetti pregiudizi. Non cerchiamo di metterci muri perché noi siamo la dimostrazione che questi muri non esistono. Noi, noi tutti, siamo la prova vivente che queste divisioni non ci porteranno lontano. E io ai miei sogni non intendo rinunciare».
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 21 marzo 2017 / Sardegna - Pagina 4
LE GIORNATE DELL’ORIENTAMENTO
Università di Cagliari, aumentano i corsi
CAGLIARI Anche quest’anno l’università di Cagliari organizza le Giornate dell’orientamento rivolte agli studenti del quarto e quinto anno delle superiori sarxde. La manifestazione – che si terrà dal 23 al 25 marzo - è un appuntamento fisso e ormai imprescindibile per i ragazzi e le loro famiglie al fine di compiere le giuste scelte per il futuro. Negli spazi allestiti nella Cittadella universitaria di Monserrato è attesa la presenza di circa 10mila studenti provenienti da 96 istituti scolastici di tutta la Sardegna. Per l’anno accademico 2017/2018 l’università di Cagliari si presenta con 39 corsi di laurea triennali, 35 corsi di laurea magistrale, 5 a ciclo unico. Complessivamente sono 79 i corsi di laurea attivati, due in più rispetto al totale dell’anno scorso, tra i quali spiccano sei nuovi corsi di studio. Nell’ambito della facoltà di Medicina e Chirurgia verranno attivati il corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche e 3 corsi di laurea: Igiene dentale, Logopedia e Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Nella facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche verranno attivati ex novo i corsi di laurea magistrale in Management e monitoraggio del turismo sostenibile e in Data science, business analytics e innovazione, che si affiancheranno a quelli consolidati e sempre apprezzati, per offrire una formazione al passo con la ricerca più moderna e le nuove richieste del mondo del lavoro. Tra le novità dell’offerta per il 2017/18 spicca anche l’attivazione di un indirizzo internazionale nell’ambito del corso di laurea in Economia e gestione aziendale, organizzato e gestito con l’Università di Bielefeld, che prevede il rilascio del doppio titolo in Economia e Gestione aziendale e in International Studies in Management. «Sono molto contenta del lavoro che l’ateneo sta compiendo nonostante le difficoltà economiche – commenta il rettore Maria Del Zompo – per rendere l’offerta formativa vincente nella sua multidisciplinarietà. Sono convinta che il diritto costituzionale allo studio universitario e all’alta formazione venga soddisfatto infatti soltanto quando permettiamo ai nostri giovani di scegliere sulla base delle proprie motivazioni. È quanto l’Ateneo di Cagliari persegue con convinzione e determinazione».
 
 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 21 marzo 2017 / Attualità Pagina 12
Francesco abbraccia i genitori delle 13 studentesse morte nel 2016
Strage Erasmus, a messa dal Papa
CITTÀ DEL VATICANO «Abbiamo chiesto al Papa di pregare per le ragazze, ma anche per noi. L’abbraccio con il Santo Padre è stato un’emozione forte». Anna Bedin, la mamma di Elisa Valent, la studentessa friulana, laureanda a Padova, una delle 13 vittime della strage del bus Erasmus, ha partecipato ieri alla Messa a Santa Marta in cui Papa Francesco ha ricordato gli studenti deceduti nell’incidente in Spagna del 20 marzo 2016. «Ha avuto la sensibilità di fare la celebrazione per loro proprio oggi», nel primo anniversario della loro morte. I familiari hanno consegnato al Papa un’icona e le foto delle 13 vittime.
 
 
 

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