Lunedì 20 marzo 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 marzo 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 marzo 2017/ Agenda Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
CITTADELLA. Giovedì al via le giornate dell’orientamento
L’Università si presenta a diecimila studenti

L’Università si presenta ai suoi futuri studenti nelle giornate dell’orientamento. Dal 23 al 25 marzo, alla Cittadella universitaria di Monserrato, verranno illustrati i nuovi corsi di laurea e i nuovi servizi agli universitari attivi da quest’anno. Nella tre giorni, secondo le previsioni della rettrice Maria Del Zompo, arriveranno circa diecimila studenti provenienti da tutta la Sardegna. Sarà l’occasione per conoscere l’offerta formativa programmata per il 2017-2018 anche con i possibili sbocchi occupazionali e con le opportunità lavorative di ogni corso universitario. Non solo: durante le giornate di orientamento gli studenti delle scuole superiori verranno informati anche sulle principali competenze che bisogna possedere per seguire uno specifico corso di laurea e le difficoltà riscontrate dagli universitari negli anni precedenti.
Durante la tre giorni saranno a disposizione dei ragazzi i docenti di ciascuna facoltà e dipartimento. Ci saranno delle postazioni per l’accoglienza, con la consegna della guida per lo studente e materiale informativo. Sarà possibile visitare alcune strutture di ricerca dell’Ateneo e ci saranno dei seminari con la partecipazione di referenti del mercato del lavoro con testimonianze dirette sui possibili sbocchi occupazionali. Giovedì le scuole che raggiungeranno la Cittadella universitaria arriveranno da Alghero, Assemini, Cagliari, Carbonia, Carloforte, Guspini, Iglesias, Nuoro, Oristano, Ozieri, Sassari, Senorbì, Siniscola, Sorgono, Tempio, Thiesi e Villaputzu. Nei giorni scorsi la rettrice ha avuto degli incontri al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca sui criteri di ripartizione dei fondi agli atenei italiani. Quello di Cagliari contesta la distribuzione e lo ha fatto anche in questi nuovi incontri con la richiesta di un intervento della ministra Valeria Fedeli.
 
 


2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 marzo 2017/ Agenda Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
PREMIAZIONE POETI
È in programma domani (alle 17,15) nella Biblioteca universitaria in via Università 32, la cerimonia di premiazione del quarto concorso di poesia per gli universitari di Cagliari. Giuria composta da Gonaria Floris, Giovanna Caltagirone, Isabella Fois e Andrea Garau.
 
 


3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 marzo 2017/ Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Via Da Horta
Fondazione di Sardegna: incontro con Davigo
Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo sarà a Cagliari per una lectio magistralis che mercoledì si svolgerà nell’aula magna del Rettorato in via Università. Il giorno prima, però, il magistrato del pool di Mani Pulite parteciperà all’incontro nell’ambito della rassegna “Costituzione via Maestra - Letture del nostro tempo” organizzata dall’Anpi insieme al Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria. Appuntamento domani alle 19 nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta 2 per il confronto pubblico dal titolo “Con disciplina ed onore” in cui verrà presentato il libro “Il sistema della corruzione” scritto dal magistrato. Il dibattito sarà presentato dal giurista Andrea Pubusa, del Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria. Sono previste le letture degli attori Piero Marcialis e Stefania Adamu e alla conclusione della presentazione seguirà il dibattito.
Provincia di Nuoro (Pagina 23 - Edizione CA)
OLIENA. Laboratorio con 45 allievi giunti da Milano e l’architetto Giuseppe Boi
Il centro storico ai raggi X del Politecnico
In mano hanno la documentazione cartografica del centro storico di Oliena messa a disposizione dal Comune. L’ampio e suggestivo agglomerato del tempo che fu, con i suoi 99 isolati, spalmati in 27 ettari, per sei mesi sarà oggetto di studio di un laboratorio per 45 allievi della Scuola di urbanistica e ingegneria delle costruzioni del Politecnico di Milano. Il centro storico sarà messo sotto la lente di ingrandimento.
L’obiettivo è quello di testare diverse soluzioni per riqualificarlo e rivitalizzarlo. «Lo scopo non è quello della sua musealizzazione - dice Giuseppe Boi, 38 anni, architetto, olianese doc, collaboratore didattico del laboratorio - ma farlo resuscitare per tornare a essere un motore della vita sociale e dello sviluppo oltre a testarlo per nuovi stili di vita e attività produttive legate all’artigianato e alla filiera agroalimentare e turistica». L’idea della riqualificazione del centro storico è nata durante l’ultima edizione di “Cortes apertas” che nell’antica dimora Canudu-Medde ha ospitato la tavola rotonda “Innesti urbani” (di cui Boi era coordinatore scientifico), promossa dall’associazione Paesaggi urbani e sposata dall’amministrazione comunale. Un simposio che ha visto la partecipazione di docenti dell’università di Cagliari e Sassari e del Politecnico di Milano: due docenti dell’ateneo lombardo, Laura Daglio e Roberto Podda, hanno dato il via al laboratorio di progettazione. Non solo: tra i presenti c’era anche il farmacologo di fama mondiale Silvio Garattini dell’Istitito Mario Negri di Milano, che aveva proposto la sua visione. «Aveva auspicato la possibile trasformazione del centro storico in una residenza sanitaria protetta diffusa per sostenere i nostri anziani senza ospedalizzarli - continua Boi -. Si testerà la fattibilità anche di questa funzione». Gli allievi del Politecnico sono al lavoro da qualche giorno. Fra sei mesi doneranno plastici e tavole grafiche al Comune.
«Sono certo che queste iniziative, sviluppate in ambito accademico - dice Boi - possano essere uno stimolo per rilanciare la condizione urbana e che siano funzionali alla creazione di progetti che favoriscano l’accesso a strumenti di finanziamento regionale ed europeo, dedicati alle aree interne». Non finisce qui. «Proporremo al Comune di organizzare un workshop internazionale - conclude Boi - in modo che i partecipanti abbiano un confronto diretto con il contesto urbano, paesaggistico e con gli abitanti».
Rosangela Erittu
 
 


4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 marzo 2017/ Provincia Sulcis (Pagina 20 - Edizione CA)
IGLESIAS. Dovrà prendere il posto di Francesco Usalla
Cercasi direttore per il geoparco

Dopo la destituzione di Francesco Usalla, il Parco Geominerario volta pagina e cerca un nuovo direttore. Il bando è on line sul sito dell’ente di ricerca. Usalla era stato sollevato dall’incarico all’inizio marzo perché, sul tavolo del nuovo commissario Giovanni Pilia, era arrivato l’esito del consulto a Direzione generale per la protezione della natura e del mare, Avvocatura di Stato di Cagliari e Collegio dei revisori chiesto dal suo predecessore, Francesco Mascia. Al centro della bufera c’era la proroga quinquennale concessa dall’amministratore nel 2016 dall’altro commissario straordinario Gian Luigi Pillola. Per enti super partes era necessaria una nuova selezione. La questione della legittimità era stata più volte sollevata anche dalla Consulta delle associazioni. Ora il nuovo vertice tecnico di Villa Pertusola che, se tutto va bene, amministrerà insieme al nuovo Consiglio direttivo (di cui si attende l’insediamento) e al presidente (che il Ministero non ha ancora nominato) sarà scelto in base al curriculum: i canditati devono essere laureati e dimostrare di essere esperti manager. Per partecipare c’è tempo fino alle 13 del 13 aprile. Chi vincerà guiderà l’unico ente che nel territorio dispone di svariati milioni di euro da investire in progetti per dare gambe al sogno da cui era nato il Consorzio.
Miriam Cappa
 
 


5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 marzo 2017/ Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Sarda-marocchina?
Fuori dall’Aula

Ihlam Mounssif, di origini marocchine, ma residente a Bari Sardo, e ormai sarda nell’anima, voleva visitare l’Aula di Montecitorio, dopo aver ricevuto un premio come studentessa modello. Ma i commessi, inflessibili, le hanno sbattuto la porta in faccia perché extracomunitaria. «Deu seu sarda», ripete lei con orgoglio. La presidente Laura Boldrini ha rimediato alla clamorosa gaffe invitandola a visitare la Camera dei Deputati. «Ihlam è italiana tanto quanto noi. Mi dispiace per quello che le è successo». FALCHETTO A PAGINA 7
 
Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Ihlam vive da 20 anni a Bari Sardo: riceve un premio a Montecitorio, poi la clamorosa gaffe
SARDA-MAROCCHINA, CAMERA CHIUSA
Studentessa modello fuori dall’Aula perché è extracomunitaria
Il semaforo rosso si è acceso quando Ihlam Mounssif ha mostrato il documento d’identità che ha svelato la sua origine marocchina. Alla soglia di Montecitorio la commessa l’ha bloccata perché è extracomunitaria. Ihlam ha 22 anni e da venti risiede in Italia. Vive a Bari Sardo, in Ogliastra, e non fa mistero di sentirsi italiana e sarda a tutti gli effetti. «Deu seu sarda». Lo ripete con orgoglio identitario, Ihlam, che giovedì scorso era a Roma per ricevere l’ambito riconoscimento della fondazione Italia-Usa per i neolaureati più brillanti nelle discipline di interesse dell’ente. Si è laureata in Scienze politiche, indirizzo relazioni internazionali, con 110 e lode all’Università di Sassari. Il divieto di accesso alla Camera, perché originaria del Marocco, ha scatenato le polemiche, visto che lei e la sua famiglia (padre, madre e quattro fratelli) vivono nell’Isola dal ’97. Ieri Laura Boldrini, presidente della Camera, nel suo discorso all’Aula in occasione dell’iniziativa “Montecitorio porte aperte”, ha precisato: «Ihlam è italiana tanto quanto noi. Mi spiace per ciò che le è successo».
LA CERIMONIA Giovedì Ihlam Mounssif si è presentata a Montecitorio per ricevere il premio. «La cerimonia - racconta la neolaureata - è andata benissimo. Per accedere all’aula dei gruppi parlamentari ho mostrato la mia carta d’identità e sono entrata senza problemi». Per lei è stata una grande soddisfazione: «È un attestato di merito importantissimo, anche perché mi dà la possibilità di frequentare uno dei loro master». Oltre alla ragazza sono stati premiati anche altri cinque studenti provenienti dalla Sardegna.
LA DELUSIONE «La cerimonia si è conclusa all’una - prosegue Ihlam - quindi insieme a un’amica ho deciso di continuare la visita al palazzo istituzionale e mi sono recata all’ingresso che s’affaccia su piazza del Parlamento di Montecitorio». La giovane ha superato i controlli di sicurezza e compilato i moduli di richiesta per effettuare il tour (come fanno tutti i visitatori). Ha consegnato il formulario e il documento d’identità alla commessa della Camera che, però, ha storto il naso e intimato l’alt. «Mi ha impedito l’accesso perché sono una cittadina extracomunitaria. In quel momento mi è crollato il mondo addosso. Mi sono state chiuse le porte in faccia in uno dei simboli della nostra democrazia». La delusione è stata tanta per una ragazza che, nonostante le origini marocchine, si sente italianissima. Anzi, sarda. «Deo allegu su sardu, non ci funti problemas po mei», ha scherzato Ihlam. «Sono cresciuta a Bari Sardo, qui ho trascorso la mia esistenza».
L’INGIUSTIZIA La commessa della Camera ha spiegato alla studentessa che si trattava di una prassi applicata anche ai cittadini americani. «La commessa mi ha detto che i cittadini non comunitari, e quindi non appartenenti all’area Schengen, possono essere ammessi con un permesso speciale e mi è stato consigliato di recarmi in ambasciata per ricevere il pass. Ero delusa e ho rinunciato». La ragazza si è quindi sfogata con i componenti dell’associazione italiana per la cittadinanza che hanno riferito il fatto al deputato Andrea Maestri, che ha informato Laura Boldrini.
LA RIVINCITA La presidente della Camera ha quindi cercato di rimediare alla figuraccia invitando in Aula la neolaureata, premiata proprio tra le mura del palazzo istituzionale. Ieri mattina, nel corso della manifestazione “Montecitorio porte aperte”, Ihlam è stata ricevuta dalla Boldrini. «Era felicissima di accogliermi», conclude la ragazza.
Lo scrigno dei desideri di Ihlam Mounssif è colmo di sogni e auspica di lavorare nell’ambito della cooperazione internazionale. Ora sta svolgendo un’esperienza da cooperante grazie al servizio civile italiano, dove sta lavorando anche per il suo paese d’origine.
Giovanna Falchetto (ha collaborato Marco Pisanu)
 
 
 


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LA NUOVA SARDEGNA
 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 20 marzo 2017 / Agenda - Pagina 12
APICOLTURA
La dolce magia delle api e del miele, i segreti e le paure per gli alveari
TRAMATZA L’apicoltura italiana ha un patrimonio di un milione 127mila alveari e di 70mila apicoltori. Gli apicoltori sardi sono circa duemila con 50mila alveari e una produzione media di 20 chili di miele per alveare. L’apicoltura richiede bassi investimenti di capitale, scarso apporto di manodopera e fonti alimentari disponibili dall’ambiente: è in grado dunque di favorire la nascita di piccole aziende, anche a livello amatoriale. Negli ultimi anni si è registrata in Italia una sensibile flessione della produzione di miele per lo spopolamento degli alveari causato da problemi di natura patologica e ambientale. L’apicoltura, infatti, è pienamente eco-compatibile, ma anche fortemente sensibile all’inquinamento ambientale. Un’ulteriore minaccia arriva da altri nemici patogeni e parassiti: in particolare dai nuovi fitofagi che minacciano gli eucalipti che costituiscono una delle più importanti risorse per la produzione di miele. Solo in Sardegna gli eucalipti occupano una superficie di 22mila ettari, distribuiti, in prevalenza, nella province di Oristano e di Cagliari. A questi temi è dedicato il convegno “Problematiche fitosanitarie dell’eucalipto”, curato dai professori Ignazio Floris e Pietro Luciano organizzato dal Dipartimento di Agraria dell’Università Sassari a conclusione del programma triennale di controllo biologico della psilla lerp dell’eucalipto e del monitoraggio fitosanitario dell’eucalipto, finanziato dall’assessorato regionale all’Ambiente. Il convegno è in programma venerdì e sabato al centro congressi Hotel Anfora di Tramatza dalle 9. Ricercatori ed esperti delle più importanti università italiane faranno il punto sulla situazione e illustreranno le possibili soluzioni per cercare di allontanare la minaccia che incombe sulla produzione mellifera, in particolare su quella sarda.
 
 
 
 

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