Venerdì 17 marzo 2017

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17 marzo 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 marzo 2017/ Agenda Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
IL CAGLIARI ALL'ATENEO
La Cittadella universitaria ospita dalle 9 alle 13 la nona Giornata europea Unistem Day 2017. Ci sono i giocatori del Cagliari
 
 
 


2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 marzo 2017/ Sport (Pagina 48 - Edizione CA)
ALCUNI GIOCATORI OGGI IN CITTADELLA UNIVERSITARIA
Allarme rientrato per i rossoblù Joao Pedro e Murru
Allarme rientrato per Nicola Murru e Joao Pedro ( foto ). Il terzino e il centrocampista hanno ripreso ad allenarsi assieme ai compagni nella seduta svolta ieri dal Cagliari al Sant'Elia e sono pertanto a disposizione in vista della partita di domenica in casa con la Lazio. Ancora out, invece, Luca Ceppitelli, Marco Capuano e Federico Melchiorri. Oggi intorno alle 12.30 i rossoblù Barella, Deiola e Miangue - con il velista Andrea Mura - parteciperanno in Cittadella universitaria alla Giornata europea Unisistem Day con il rettore e il pro rettore Maria Del Zompo e Micaela Morelli. Appuntamento nell'aula magna “Boscolo”a Monserrato. La manifestazione si svolge in simultanea nazionale ed europea. I calciatori del Cagliari incontreranno gli studenti.
 
 
 


3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 marzo 2017/ Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
La Cgil: pochi 240 posti
VIA AI CORSI PER GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO
Al via i corsi di specializzazione per il sostegno. Nell'Isola il Miur ha deciso che 240 docenti potranno prendere l'abilitazione. Due le università formatrici, Cagliari con 140 posti e Sassari con 100. Le prove di accesso si divideranno in test preliminare, prova scritta e/o pratica, prova orale. Le date nazionali sono il 19 e 20 aprile 2017 per tutti gli indirizzi. A Cagliari, i posti per l'infanzia sono 35, per la primaria 35, primo grado e secondo grado 35. A Sassari sono 50 per infanzia, 50 per primaria, e nessun posto è stato bandito per la secondaria. Andrea De Giorgi (Cobas) commenta: «I numeri dicono che in Sardegna ci sono mille posti di sostegno privi di titolari. Occorre un programma di formazione esteso per garantire agli alunni in situazione di handicap un sostegno valido». E la Cgil, insieme alla Flc, denuncia: «Il Miur ha incrementato il numero dei corsi di specializzazione in tutta Italia ma non in Sardegna. Chiediamo un intervento urgente all'assessore all'Istruzione».
Maura Pibiri
 
 


4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 marzo 2017/ Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
GIORNATA DEL SONNO Tra cultura e scienza medica come è cambiato il nostro riposo
Quando tutti dormivano un po' di più e molto meglio
Aveva voglia il buon Shakespeare di predicare, per bocca di Macbeth, che «il sonno è il nutrimento principe al banchetto della vita». Gli italiani lo devono aver dimenticato, se in 14 milioni ogni notte si affannano per chiudere gli occhi, combattendo l'impari lotta contro le angosce della veglia. Per quattro milioni il problema si fa cronico, trasformandosi in una malattia che debilita l'organismo e moltiplica i rischi di ipertensione, diabete e obesità, per non parlare di una vita scandita da un'insidiosa instabilità emotiva. L'altra faccia delle notti a contare pecore sono i costi sociali non indifferenti. L'insonnia degli italiani vale 5 milioni l'anno.
WORLD SLEEP SOCIETY Un problema sociale da affrontare con una giornata dedicata, che si celebra oggi in 70 paesi del mondo per iniziativa della World Sleep Society, fondata dall'associazione mondiale di Medicina del Sonno, e convenzionalmente fissata il venerdì prima dell'equinozio di primavera. Sembra facile parlare di sonno, ma è proprio la notte a dare un senso al giorno. Eppure le balsamiche otto ore di riposo sono un'invenzione recente. Il primo a indagare approfonditamente su come l'Occidente ha cambiato gli «sleep pattern» mondiali è stato lo storico Roger Ekirch, che nel suo saggio del 2001 “Sleep We Have Lost: Pre-Industrial Slumber in the British Isles”, rintraccia nella diffusione della luce elettrica - Edison inventa la lampadina nel 1879 - il punto di svolta della cultura del sonno.
ALTRI CICLI Prima si seguiva l'alternanza naturale luce-buio e il riposo era suddiviso in due parti, intervallate da un'ora di «quieta incapacità di prendere sonno», che in molte culture - si legge nel saggio pubblicato sul New York Magazine - coincideva con rituali dedicati alla fertilità, all'interpretazione dei sogni o alla preghiera. «Spezzate o no, l'importante è dormire quel numero di ore necessarie al cervello per fare pulizia», osserva Carmelo Masala, neurologo dell'Università di Cagliari. Le grandi pulizie cerebrali avvengono nel sonno. «Uno studio condotto alcuni anni fa dalla scienziata Maiken Nedegaard dell'Università di Rochester - prosegue il neurologo - ha scoperto, a livello cerebrale, un nuovo sistema che si comporta come quello linfatico, controllando il flusso del liquido attraverso le cellule gliali, perciò battezzato glinfatico . Questo circuito serve a eliminare le sostanze tossiche che si accumulano nel cervello, e durante il sonno è più attivo». Nei soggetti affetti da Alzheimer, precisa ancora, il salto dei ritmi del sonno «tende a peggiorare notevolmente la demenza».
LA RICERCA Citato come lavacro, desiderato come un balsamo, gli italiani hanno del sonno una percezione non così benefica. Una società (che si occupa di riposo) ha commissionato una ricerca all'Università di Modena e Reggio Emilia dalla quale è emerso che solo il 21,6 per cento lo ritiene importante per il benessere; per il 6,8 per cento è una perdita di tempo, mentre il 30 per cento del campione si sente addirittura in colpa per una tranquilla notte di riposo.
FASE REM Ma il sonno protegge dall'invecchiamento, è un amico prezioso del sistema immunitario, ha un legame benefico con la memoria, aiuta a prevenire le infezioni. Durante la fase Rem, mentre sogniamo, facciamo ordine nei ricordi e nelle informazioni, selezionando, buttando. Uno studio fatto dall'Università di Genova ha stabilito che chi non dorme ha l'1,62 di possibilità in più di avere un incidente. Tutte eccellenti ragioni per coltivare il buon sonno con pratiche semplici: evitare i cibi pesanti, l'alcol e il fumo. Non lavorare fino a tardi al computer o trafficare con il cellulare. L'ideale è avere anche un orario regolare per andare a letto.
IL SAGGIO Bastione insuperabile della nostra vita, il sonno è oggi minacciato dai nuovi ritmi dell'esistenza. Jonathan Crary, critico d'arte e saggista, docente alla Columbia University di New York, ha teorizzato lo scorso anno il furto del tempo come il più insidioso pericolo della nostra società. Nel saggio “24/7” , pubblicato lo scorso anno, ha esemplificato il rischio con un paradosso: il sonno è l'ultimo terreno di conquista del capitalismo del XXI secolo, che ci chiede di restare attivi 24 ore su 24, sette giorni su sette, proprio come accade nei call center, nei siti web, nei negozi di ogni angolo del mondo. Con buona pace del bardo.
Caterina Pinna
 
 
 


5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 marzo 2017/ Cronaca di Nuoro (Pagina 39 - Edizione CA)
Delegazione mediorientale ospite di Ateneo e Comune, oggi visiterà le aziende
L'Università di Nuoro crea un ponte col Libano

Tre giornate all'insegna delle eccellenze di Sardegna, dove il saper fare dell'Isola si mette in vetrina e si fa apprezzare da una nutrita delegazione giunta in Barbagia dal Vicino Oriente. La civiltà fenicia accomuna. Libano e Sardegna insieme, a Nuoro, per un singolare gemellaggio. Ieri il via all'appuntamento.
«Il nostro obiettivo è incentivare gli scambi culturali tra studenti sardi e libanesi», afferma convinto Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio universitario nuorese. «La Sardegna, guidata dalle zone interne, affascina. Gli ospiti sono qui per ammirare le imprese del territorio. Per dare vita a nuove collaborazioni». Scambi culturali, ma non solo. La delegazione libanese, capeggiata dal sindaco di Zouk, Abdou Hajj, ha idee chiare. «Abbiamo tantissime cose in comune», dice convinto il primo cittadino. «La mentalità è molto simile. Vogliamo fare in modo che i rapporti tra Libano e Sardegna si intensifichino».
Analogie ambientali, prima di tutto. «Il quadro climatico è similare. Ci piacerebbe comprendere meglio la vostra vegetazione, le colture della terra sarda», sottolinea Nadine Nassif, docente dell'Università del Libano.
Da una parte legami culturali, dall'altra i rapporti commerciali. Ecco spiegata la giornata di oggi, forse la più attesa, con visite ad alcune imprese di Oliena e Dorgali. «Abbiamo tanto da offrire», conclude il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu.
Gianfranco Locci
 
 
 


6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 marzo 2017/ Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
LAUREATI IN SCIENZE GASTRONOMICHE: ECCO LE RICETTE PER L'ISOLA
Gloria Feurra e Paolo Solinas (di Seneghe), Alice Masi (maddalenina) tra olio, latte, turismo «Sardegna, terra da mangiare»
Non tutto è MasterChef, con annesse ruminazioni. Certo, tra le stanze universitarie dell'antica tenuta reale dei Savoia, immersa nelle Langhe, hanno cucinato alla mensa degli studenti Carlo Cracco ma anche Massimo Bottura e Gennaro Esposito, giusto per buttare tre nomi in cottura. Ma non tutto (e non solo) è pentole e distintivo. All'Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, costola di Slow food plasmata con la terra dei tartufi e dei Barolo, si diventa accademici del cibo. Una specie di sarti dei sapori, architetti di profumi e letterati infusori di eccellenze e alta qualità. Con tanto di laurea magistrale e triennale. Proprio come è accaduto venerdì scorso a Gloria Feurra, Paolo Solinas di Seneghe, e Alice Masi, gallurese di La Maddalena.
IL CAMPUS «Pollenzo è un microcosmo fantastico. Arrivano studenti da tutto il mondo per imparare la cultura del cibo e dell'enogastronomia». Gloria Feurra, ha 25 anni. Ed è finita tra le ottocentesche architetture neogotiche piemontesi dopo una laurea triennale in sociologia a Bologna. Per due anni ha studiato Gestione e valorizzazione del patrimonio gastronomico e turistico: laurea magistrale, discutendo una tesi sperimentale su Latte Nobile. Per una allevata a pane e casizolu è come giocare in casa. «Si tratta di un marchio registrato dall'Alni, associazione latte nobile italiano, e ha come scopo quello di affrancare il latte dalla condizione di materia prima omologata», spiega. «Si tratta di latte di alta qualità che proviene da allevamenti bovini nutriti all'80 per cento con erba. Un latte dal profilo organolettico più interessante, prodotto in allevamenti più sostenibili, e dove l'attenzione al benessere animale è prioritaria». Detto così sembra il pedigree del Montiferru, terra di Bue rosso e di latte della memoria, quello che crea profumati formaggi.
IL RICHIAMO E la voce della Isola è sempre molto insistente per Paolo Solinas, 25 anni, anche lui di Seneghe. Ha discusso una tesi sull'olio extravergine. «Per la precisione - dice - ho analizzato la proposta di risoluzione al Parlamento europeo presentata a febbraio di due anni fa da un parlamentare croato per adottare, in sintesi, criteri più rigorosi di valutazione basati su gusto, aroma e valori nutrizionali». Con la nuova categoria di mercato Premium. Il suo obiettivo? «La Sardegna ha straordinarie ricchezze soprattutto nel settore dell'agroalimentare, e quello dell'olivicoltura ne è un esempio. Manca invece una capacità di marketing adeguata. Qui c'è ancora molto da fare».
GLI EVENTI Il nome è tutto un programma: “Sardegnam”. Qualcosa di più di una semplice onomatopea. È un evento enogastronomico, ideato da Alice Masi, 23 anni, maddalenina sino al midollo, per l'isola nell'Isola. Ha discusso una tesi di laurea su come valorizzare e tutelare il patrimonio culturale ed enogastronomico sardo. «Da questa idea è nato l'evento - racconta - che avrà luogo a La Maddalena. Un progetto nato nel 2015 e che ora ha ottenuto il patrocinio dell'Università di Pollenzo e del Comune di La Maddalena». Nessuna anticipazione al momento. Unica concessione: «Ruoterà su cultura ed enogastronomia sarda». Padre senese e mamma sarda («nonno di Orosei e nonna di Olbia»), Alice ha le idee chiare in fatto di alimentazione, cibo e turismo. «In questi tre anni universitari ho avuto modo di visitare molte aziende internazionali e diverse produzioni in varie parti del mondo. Un bagaglio di esperienze su scelte imprenditoriali e sulle produzioni di qualità».
POLLENZO L'Università è nata nel 2004 su un progetto di Slow food. Da allora si contano oltre 2000 studenti, disseminati in più di 80 Paesi. Il 10 marzo la sesta edizione del Graduation Day con la partecipazione del suo fondatore Carlo Petrini, Emma Bonino, l'architetto Stefano Boeri e l'economista Lucrezia Reichlin: 56 neo dottori da tutto il mondo. Tra loro, le giovani speranze di una Sardegna di qualità.
Roberto Ripa
 
 
 


7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 marzo 2017/ Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
COMUNE. Nuova nomina
È Paola Mura la direttrice dei Musei civici

Sarà l'architetta Paola Mura a dirigere dal primo aprile i musei civici di Cagliari. Sostituirà Anna Maria Montaldo che a metà febbraio era stata scelta per guidare il Polo museale dell'Arte moderna e contemporanea di Milano. Laureata all'Università di Firenze, città dove ha studiato a fondo la progettazione architettonica e il restauro, Mura si è specializzata in architettura del paesaggio al Politecnico di Milano.
Dal 1999 ha ricoperto l'incarico di funzionaria del Comune coordinando l'Ufficio musei, beni culturali e strutture del Servizio lavori pubblici. Ha progettato numerosi interventi di restauro come la chiesa di Sant'Efisio, la Purissima, la Torre dell'Elefante, la riqualificazione dei Giardini pubblici e dei Giardini sotto le mura. Dal 2013 al 2015, Paola Mura si è occupata della direzione artistica della Gallery. Ha anche lavorato al restauro di San Pietro a Terralba, del Piano per il restauro delle Concerie di Bosa e della riqualificazione del Lungomare di Alghero.
«Credo sia una scelta molto felice, il ricchissimo curriculum col quale l'architetto Mura si presenta è una garanzia sulla qualità del lavoro dei prossimi anni», ha detto l'assessore Paolo Frau. «La città sta vivendo un periodo culturalmente vivace e la nuova direttrice saprà interpretare al meglio il suo ruolo dando un grande contributo nell'incrementare l'offerta che cittadini e turisti si aspettano». (a. pi.)
 

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LA NUOVA SARDEGNA

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 17 marzo 2017 / Sassari - Pagina 22
L’ateneo turritano partecipa oggi alla giornata europea “Unisistem day”
CELLULE STAMINALI E RICERCA, 500 STUDENTI IN PRIMA LINEA
Nell’auditorium Dessì-La Marmora ospite d’onore l’olimpionico Luigi Lodde
SASSARI Anche quest’anno l’Università di Sassari partecipa alla IX edizione dell’Unistem Day, giornata europea dedicata alla ricerca sulle cellule staminali, in programma nell’auditorium Dessì-La Marmora oggi a partire dalle 9.30. Con il coordinamento della senatrice Elena Cattaneo e del team di UniStem, il centro di ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Milano, oggi 75 atenei e istituti di ricerca in 7 paesi europei coinvolgeranno contemporaneamente più di 27mila studenti in seminari, discussioni, tavole rotonde e attività in laboratorio, rendendoli i protagonisti di una giornata interamente dedicata alla scienza. Danimarca, Germania, Italia, Spagna, Serbia e Svezia proseguono il loro impegno nella divulgazione scientifica per i ragazzi con UniStem Day e danno il benvenuto ai colleghi dell’Ungheria che partecipano per il primo anno all’iniziativa. Il diritto alla libertà di ricerca, le ultime scoperte nel campo delle cellule staminali e le tecniche per imparare a riconoscere una bufala scientifica: questi saranno alcuni dei temi che verranno affrontati durante la nona edizione di UniStem Day. Sin dalla sua nascita nel 2009, la manifestazione vuole essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e anche divertimento. All’evento organizzato dall’Università di Sassari nell’auditorium Dessì-La Marmora in via Montegrappa 2, quest’anno interverranno il rettore Massimo Carpinelli, i docenti Pier Andrea Serra, Paolo Castiglia, Roberto Antonucci (Dipartimento di Scienze chirurgiche, mirochirugiche e mediche Uniss) e Margherita Maioli, che coordinerà la giornata assieme a Laura Manca e Andrea Montella del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari, e a Nicoletta Puggioni, dirigente scolastico dell’istituto Devilla-Dessì- Lamarmora-Sassari. Si parlerà non solo delle cellule staminali, ma anche dei benefici dei vaccini e dell’utilizzo di modelli animali nella ricerca. Parteciperanno circa 500 studenti provenienti dagli istituti scolastici di Sassari, Nuoro e provincia che avranno l’opportunità di partecipare a un ampio dibattito. Ospite illustre sarà l’olimpionico Luigi Lodde, che parlerà delle doti necessarie per realizzarsi nella vita, così come nella ricerca: impegno costante, dedizione, trasparenza, correttezza e integrità morale. Per l’organizzazione dell’evento locale i promotori hanno voluto ringraziare la Fondazione di Sardegna. L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale video dell’Università degli Studi di Milano alla pagina www.portalevideo.unimi.it.
 
 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 17 marzo 2017 / Sassari - Pagina 22
Nell’aula magna dell’università
CURE PALLIATIVE, LEGGE INAPPLICATA
Oggi convegno con l’associazione Franco Mura e l’Inner Wheel
SASSARI A distanza di sette anni dall’approvazione della legge sulle cure palliative, nel territorio sassarese continua a segnarsi il passo. Per fare il punto sullo stato dell’arte nell’applicazione della normativa, l’associazione Franco Mura Onlus e l’Inner Wheel Club Sassari Centro hanno promosso un convegno che si tiene oggi nell’aula magna dell’Università. È un nuovo momento di riflessione che viene proposto dall’associazione Franco Mura Onlus d’intesa con il sodalizio femminile che si è costituita nel 2012 con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzione sull’esigenza di aprire anche nella nostra provincia un struttura hospice per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. In Sardegna esistono centri spicifici a Nuoro e Cagliari, ma il Nord dell’isola è sguarnito. La richiesta è di rendere il fine vita dignitoso e supportato da un’assistenza sanitaria e psicologica sia per i malati terminali che per le famiglie. Si parla quindi di un altro livello di assistenza rispetto a quella esistente. Al convegno odierno, che si tiene dalle 9 alle 18, partecipano medici, anestesisti, infermieri e psicologi. Dopo l’apertura e i saluti dei presidenti delle due associazioni organizzatrici, Anna Maria Fiorino Meloni ed Enrico Mura, e l’introduzione di Ondina Cossu, specialista in anestesia e terapia del dolore e cure palliative dell’Asl, ci sarà la lectio magistralis di Luca Moroni, presidente della Federazione Cure Palliative e direttore dell’hospice di Abbiategrasso, in Lombardia. Seguiranno gli interventi dei numerosi relatori sui percorsi assistenziali per i malati terminali tra ospedale e cure domiciliari. Dopo la pausa pranzo, l’incontro riprenderà sul tema della bioetica e delle cure di fine vita. Seguirà il dibattito. Il convegno è accreditato con 6,3 crediti formativi Ecm.
 
 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 17 marzo 2017 / Sassari - Pagina 22
COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITÀ
Scienze agrarie, delegazione libanese in visita a Sassari
SASSARI Durerà fino a domenica la visita all’Università di Sassari di una delegazione della “Lebanese University”, composta dalla professoressa Nadine Nassif, direttrice dell’Environmental department of the Lebanese University, faculty of Agriculture and Veterinary Science, e dal professor Georges Hassoun del medesimo dipartimento. Unica università pubblica del Libano, la Lebanese University, con i suoi 70.000 iscritti, è una delle maggiori e più importanti università del Medio Oriente, frequentata anche da un numero molto elevato di studenti stranieri. Nadin Nassif e George Hassoun hanno incontrato il rettore Massimo Carpinelli, alla presenza di Antonello Pazzona, direttore del dipartimento di Agraria, Antonello Cannas, coordinatore del corso di dottorato di ricerca in Scienze Agrarie e Salvatore Madrau, presidente del corso di laurea in Scienze Forestali della sede di Nuoro. È stato deciso di rafforzare la collaborazione tra l’Università di Sassari e la Lebanese University, già in atto dal 2013, e di espanderla ulteriormente, avviando il processo che porterà ad associare le lauree magistrali in Scienze forestali dei due atenei, in modo che diventino lauree internazionali col conferimento del doppio titolo italiano e libanese. Dal 2015, grazie a un accordo ufficiale tra i due atenei, ogni anno all’interno del corso di dottorato vengono riservati alcuni posti a laureati provenienti dalla Lebanese University.
 
 
 

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