Martedì 14 marzo 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 marzo 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 14 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
Riconoscimenti a docenti cagliaritani

I docenti di Scienze biomediche e Neuroscienze dell’Ateneo protagonisti nel “Top italian scientists”, sito sui ricercatori. Scienze biomediche: Amedeo Columbano, Irene Messana, Sebastiano Banni, Stefano Mariotti, Giovanni Mantovani, Micaela Morelli e Maria Antonietta Melis. Chimica: Vito Lippolis. Scienze cliniche: Alessandro Zuddas, Gian Benedetto Melis e Mauro Giovanni Carta. Scienze del computer e Ingegneria: Fabio Roli e Giacomo Cao. Astrofisica, Giulia Manca e Nicolò D’Amico. Fisica: Vincenzo Fiorentini e Sandro Massidda. Neuroscienze e psicologia: Antonio Argiolas, Fabio Fadda, Antonio Preti, Marco Pistis e Maria Rosaria Melis. Scienze biomediche: Gian Luigi Gessa, Gaetano Di Chiara e Giovanni Biggio.
 
 


L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 14 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
La Camera sente il professor Pelligra
Il professore in cattedra davanti ai deputati: Vittorio Pelligra, docente di Politica economica dell’Università di Cagliari, è stato sentito in audizione dalla commissione Affari sociali della Camera per esprimere le sue osservazioni su alcune proposte di legge che prevedono misure a favore dell’invecchiamento attivo e della prevenzione del conflitto intergenerazionale. «L’aspetto di maggiore criticità riguarda una non troppo chiara individuazione del bisogno ultimo cui le attività previste nelle proposte vogliono dare risposta. Quale bisogno si vuole soddisfare? Quello economico o quello di inclusione sociale»?, si è chiesto il professore. Il quale vede con favore, tra le varie proposte di legge, il punto che «considera l’utente non come un oggetto passivo ma come soggetto attivo. Ma non si capisce perché il legislatore dovrebbe limitare i campi di intervento. Perché il nonno vigile sì e l’insegnante over 65 no?».
 
 


L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 14 marzo 2017 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
I diabetici: esauriti i misuratori della glicemia, appalto ancora da bandire
LE SPINE DELLA ASL UNICA
La Corte dei conti: scarsa omogeneità negli stipendi

Negli ospedali dell’Isola è stata bloccata la distribuzione dei microinfusori e dei misuratori di glicemia per i diabetici: effetti collaterali dell’Azienda per la tutela della salute, quella Asl unica che da gennaio controlla la sanità sarda. In molte strutture le scorte degli apparecchi sono terminate e l’Ats non ha ancora bandito la gara per le nuove forniture. Protestano i malati e le associazioni. Intanto la Corte dei conti ha rilevato una scarsa omogeneità tra le diverse Asl per i trattamenti economici del personale: nel mirino della sezione di controllo sono finiti i contratti integrativi dal 2013 al 2015. Infine rimane l’incognita sul varo della nuova rete ospedaliera. ALLE PAGINE 2, 3

Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
CORTE DEI CONTI. Scarsa omogeneità negli stipendi. Arru: «Confermati i nostri timori»
E nelle aziende la spesa per il personale è aumentata
Poche risorse destinate al fondo per la retribuzione di risultato e disomogeneità tra aziende sanitarie in materia di contratto integrativo: in un contesto in cui «la spesa complessiva per il personale del servizio sanitario regionale è passata da circa 1,150 miliardi di euro nel 2012 a 1,171 miliardi nel 2015», queste sono le criticità più importanti rilevate dalla sezione di controllo della Corte dei conti sull’andamento dei costi della contrattazione integrativa negli enti del servizio. Il fondo di risultato è pari al 6,7%, «a fronte dell’elevata incidenza media della indennità di posizione (67%) e del trattamento accessorio di poco superiore al 23%». Gli anni di riferimento sono il 2013, il 2014 e il 2015, periodo in cui ancora non esisteva l’Azienda per la tutela della salute.
LA REPLICA «L’analisi conferma la disomogeneità riscontrata al nostro insediamento e che ci ha spinto ad avviare importanti riforme», ha precisato l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, durante l’adunanza pubblica della Corte. «Le criticità riscontrate corrispondono alla nostra percezione di undici modelli differenti di controllo di gestione del personale». Ecco perché «la Giunta ha lavorato ad una serie di provvedimenti per favorire accorpamenti e per riorganizzare il sistema anche con il blocco del turnover, ora rivisto nella sua applicazione con la nascita del nuovo soggetto giuridico, l’Ats».
Sempre in adunanza pubblica, il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, ha annunciato che - forse entro marzo - «chiuderemo un accordo unitario con i dirigenti per poi aprire a quello con il comparto. La nostra proposta è di un dimensionamento degli organici in rapporto al volume di attività e non più basato sui posti letto vuoti. La Corte dei conti ha certificato una situazione che ora è sotto controllo e, grazie all’azienda unica, abbiamo il vantaggio di poter omogeneizzare non solo i fondi contrattuali, ma soprattutto i comportamenti organizzativi». (ro. mu.)

Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
NUOVA RETE OSPEDALIERA,
tagli e trasferimenti: le incognite dell’Ats
Sulla nuova azienda per la tutela della salute (Ats) rischia di abbattersi una tempesta fatta di proteste e critiche. Troppi i ritardi e i sindacati lamentano le scarse informazioni sul destino del personale. Domani i rappresentanti dei lavoratori incontreranno il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano e l’assessore Luigi Arru. Se non arriveranno rassicurazioni su mobilità, trattamento economico e organizzazione è probabile si arrivi a una nuova protesta. Parallelamente c’è lo stallo sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, vincolante per far funzionare il sistema sanitario nell’Isola.
PRONTI ALLA PROTESTA «Stiamo affrontando una riforma pensata al contrario, partendo dalle nuove aziende e non dalla rete ospedaliera». Il rappresentante della Cisl, Davide Paderi, boccia il metodo utilizzato dalla Giunta per rivoluzionare la sanità sarda. «Per ora l’Ats è una chimera, non la conosce nessuno e questo alimenta le preoccupazioni dei lavoratori e dei cittadini». Per Fulvia Murru (Uil) la situazione è «in stallo perché in questi due mesi non abbiamo visto nessun miglioramento». C’è, però, un’apertura di credito nei confronti di Arru e Moirano che si sono dimostrati disponibili a venire incontro ai lavoratori: «Noi abbiamo fiducia, ma vogliamo risposte concrete perché nei territori il malumore aumenta e le liste d’attesa non si sono accorciate». La notizia dello sblocco del turn over è accolta positivamente, ma «i direttori generali non possono approvare delibere di assunzione».
I CONTRATTI Si sofferma sul trattamento economico del personale, invece, il rappresentante della Cgil, Nino Cois. L’Ats prevede un trattamento unico e «chiederemo che questo venga livellato verso l’alto, anche perché i lavoratori della sanità sarda sono quelli che in Italia vengono pagati meno».
LA MISSIONE L’obiettivo della Giunta è risparmiare in questo primo anno di attività 100 milioni. Ma come ha più volte ribadito Moirano, la missione è difficile senza la rete ospedaliera, il decollo dell’azienda per l’emergenza-urgenza e le cure territoriali. Il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Mondo Perra, assicura che «la rete ospedaliera arriverà in aula entro l’estate». Ma il passaggio della rete ospedaliera potrebbe rivelarsi difficoltoso perché interviene direttamente sui territori, col rischio che ogni consigliere perda consensi.
«RIFORMA ZOPPA» Ma non sono soltanto i sindacati ad attendere i benefici che derivano dalla nascita dell’Ats. Per alcuni rappresentanti politici l’operazione Asl unica rappresenta «una riforma zoppa». Almeno secondo il parere del consigliere regionale del Partito dei sardi, Augusto Cherchi: «Era prevista la nascita dell’azienda per l’emergenza-urgenza e, a distanza di tre mesi, non è ancora avvenuta. È un’incongruenza». La sentenza è che «la riforma sanitaria non si può fare a compartimenti stagni perché si creano molti malumori nei territori e nelle strutture».
I DUBBI Il consigliere regionale del Pd, Cesare Moriconi, nelle scorse settimane ha più volte espresso perplessità sul funzionamento della macchina sanitaria. I dubbi sull’efficacia riguardano soprattutto i ritardi di alcuni provvedimenti: «Fino a che la Giunta non approverà le proprie linee guida, l’Ats e le aziende ospedaliero-universitarie non potranno adottare nessun atto aziendale». Sotto il profilo pratico significa «non poter determinare per ognuna di loro l’autonomia gestionale e organizzativa». L’abolizione del blocco del turn over «certo riduce i costi», dice Moriconi, «ma se viene effettuato senza un processo di razionalizzazione non ha effetti sulla qualità del servizio: su questa si tutela l’interesse del cittadino».
Matteo Sau
 
 


L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 14 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Tre giorni su Gramsci tra Ales e Cagliari
Tre giornate sul pensiero pedagogico di Antonio Gramsci, domani, il 18 e il 19 marzo, in occasione dell’Anno gramsciano e di “70 anni in Circolo”. Il Centro regionale Ficc Sardegna, l’associazione culturale Circolo del cinema “Antonio Gramsci” e “Casa Natale” le organizzano tra Cagliari e Ales.
Il pensiero del filosofo sardo ha avuto una ricaduta poliedrica e la sua eredità non conosce confini. Si approfondiranno l’educazione e l’organizzazione della cultura nell’età adulta. Domani, nell’aula magna di Studi umanistici alle 16.30, convegno di studi con Peter Mayo (Università di Malta), Alberto Granese e Claudia Secci (entrambi Università di Cagliari), Valeria Patané (Ficc), Alberto Manzi e Fabio Masala. Coordina Laura Stochino. Sabato proiezione del film “Gramsci44” e incontro degli studenti medi con gli autori Emiliano Barbucci ed Emanuele Milasi alle 11 nel liceo classico-scientifico “Euclide”. Alle 19 in Municipio ad Ales proiezione di “Gramsci44” e incontro con gli autori. Domenica in città alle 17.30, alla Società umanitaria - Cineteca sarda, approfondimento su Gramsci nel cinema. L’operatrice culturale Giulia Mazzarelli dialogherà con Emiliano Barbucci e Emanuele Milasi, oltre che con Daniele Maggioni e Maria Grazia Perria, autori di “Nel mondo grande e terribile”. Poi la proiezione di “Gramsci44”.
Le iniziative sono realizzate in collaborazione con Regione, Ersu, Comune e corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione e in Scienze pedagogiche e dei servizi educativi.
 
 

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5 - L’UNIONE SARDA di martedì 14 marzo 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 28 - Edizione CA)
CARBONIA. Il brand Visit Sulcis diventa tema di una tesi di laurea
Tutto il territorio fa rete alla conquista dei turisti
 
Si muove compatto il Sulcis che crede nel turismo. Quindici Comuni (per ora) e 150 affiliati privati hanno partecipato nello scorso week end alla Fiera di Berlino, attraverso il marchio Visit Sulcis,per promuovere un angolo di Sardegna poco conosciuto, ma molto interessante agli occhi dei tour operator.
LaDopo il bilancio positivo della fiera di Zurigo, il brand unico del Sulcis Iglesiente si è riproposto alla platea di buyers e professionisti del settore vacanze. Altro appuntamento è previsto ad aprile, alla Bit, la Borsa internazionale del Turismo, a Milano. Insomma il marchio si fa strada e persegue l’obiettivo di promuovere un unico territorio.
LA TESI Un’esperienza, quella di Visit Sulcis, che è anche oggetto di una tesi di laurea. Virginia Fenu, 22 anni, di Portoscuso, studentessa di Economia e Gestione aziendale, si è laureata a febbraio con una tesi dal titolo “Marketing territoriale e promozione turistica: il brand Visit Sulcis”. «L’associazione svolge un’ importante attività di marketing territoriale - dice Virginia - portando il brand nelle fiere più importanti. In questo modo tutto il territorio si pone all’attenzione degli operatori, che di solito quando sento parlare di Sardegna immaginano subito altre zone, non di certo la nostra, davvero poco conosciuta nel mercato interno e ancora di meno in quello estero. A livello paesaggistico questa zona non ha nulla da invidiare a nessuno: si tratta di fare sistema , sia a livello di promozione, sia nella fase successiva dell’accoglienza. Ci vuole la mentalità giusta per sfruttare le potenzialità che ha il turismo. Io ho intenzione di farlo, frequenterò un Master a Milano, con l’obiettivo di tornare a Portoscuso, perché è qui che voglio aprire la mia attività».
LE FIERE Visit Sulcis quindi è una nuova strada di pubblicizzare il territorio, presentando tutte le eccellenze per attrarre l’interesse dei turisti e dei tour operator che confezionano i pacchetti dei viaggi, magari facendo leva su tipi di turismo particolari, come quello attivo o religioso. L’ultimo palcoscenico è stato Berlino, pochi giorni fa. «È stato un appuntamento molto produttivo - dice Giuseppe Messina, presidente di Visit Sulcis - la fiera di Berlino è per professionisti, non tanto per visitatori. Quindi ti mette in contatto diretto con i tour operator. Ad esempio abbiamo stretto diversi accordi con operatori tedeschi ed olandesi, per la primavera 2018, perché lì hanno una programmazione più lunga rispetto al mercato italiano. Siamo soddisfatti del riscontro che stiamo avendo nelle fiere internazionali, così come è molto positivo il coinvolgimento sempre crescente delle amministrazioni».
Antonella Pani
 
 

L’UNIONE SARDA

6 - L’UNIONE SARDA di martedì 14 marzo 2017 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Archeologia I risultati della campagna di scavi guidata dall’Università di Cagliari
Ceramiche, carboni e ossa: i nuovi segreti di Su Nuraxi
Due pozzetti con all’interno ceramiche, carboni e ossa animali. È l’importante risultato della campagna di scavo del 2015, fatto nella capanna 197 del villaggio nuragico Su Nuraxi, a Barumini, ricerca guidata dal direttore scientifico Riccardo Cicilloni in tandem con Giacomo Paglietti, entrambi del Dipartimento di storia, beni culturali e territorio dell’Università di Cagliari. «I risultati degli scavi ci fanno ipotizzare che ci sia un antemurale non ancora identificato, più antico ed esterno all’attuale villaggio», ha affermato Paglietti. «Con Cr 14 - ha precisato Cicilloni - possiamo avere date più precise e assolute e svelare così gli ultimi segreti del nuraghe».
UNESCO Sono trascorsi 20 anni dal riconoscimento dell’area archeologica di Su Nuraxi come patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco, unico sito dell’Isola e il sito non smette di regalare sorprese. Il maestoso nuraghe del 1300 avanti Cristo fu scoperto nel 1951, con una campagna di scavi durata sei anni, grazie alla straordinaria intuizione dell’archeologo Giovanni Lilliu. Due anni fa, sotto la direzione scientifica di Riccardo Cicilloni dell’Università di Cagliari, nel monumento simbolo della protostoria sarda si è svolta l’importante campagna di scavi condotta in collaborazione col Comune di Barumini, la Fondazione Barumini Sistema Cultura e la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio.
103 ANNI Così ieri, per festeggiare il 103esimo anniversario della nascita dell’intellettuale e accademico dei Lincei Giovanni Lilliu, cui è dedicata anche la seconda edizione di un omonimo premio, sono stati illustrati, nei locali del Polo museale di Casa Zapata, i risultati della campagna di scavo, cui hanno partecipato assegnisti di ricerca, borsisti e studenti dei corsi di beni culturali, e dottorandi di ricerca dell’Università di Granada, con cui da vari anni sono in corso collaborazioni scientifiche. Chiara Pilo della Soprintendenza archeologica della città metropolitana di Cagliari, e per le province di Oristano, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias, Ogliastra, sostiene che «è molto importante, dopo tanti anni, estendere la ricerca sul sito caposaldo dell’archeologica nuragica. Non escludiamo che in futuro possiamo riprendere altre ricerche in collaborazione con l’Università». Ospite d’onore della serata, l’archeologa Caterina Lilliu, figlia del professore, che si è soffermata sulla seconda edizione del premio intitolato al padre: «Si farà un bando entro l’anno per le migliori tesi di laurea che curano aspetti identitari come archeologia, storia, cultura, tradizioni, paesaggio, campo di studio privilegiato di mio padre. I lavori saranno valutati da una commissione di esperti composta di Attilio Mastino, Alberto Moravetti, Cecilia Lilliu, Paolo Picareddu».
SCUOLA DI RESTAURO Oltre a raccontare la storia dell’Isola, il nuraghe è una fonte di ricchezza e di scambio culturale. Per questa ragione «l’amministrazione comunale - ha precisato il sindaco Emanuele Lilliu - è decisa riaprire la scuola di restauro e scavo archeologico nella struttura del centro storico, e ospitare studenti italiani e stranieri per fare alta formazione in un centro di eccellenza». I presupposti ci sono. In attesa di un’altra campagna di scavi, la Fondazione Barumini Sistema Cultura (azienda culturale con oltre 60 dipendenti), che gestisce i siti archeologici, storici, culturali e monumentali del paese della Marmilla, tra i quali la Reggia nuragica Su Nuraxi, il Polo museale di Casa Zapata con su Nuraxi ’e Cresia, e il Centro culturale Giovanni Lilliu, si prepara a ospitare le decine di migliaia di turisti italiani e stranieri che ogni anno visitano i siti di Barumini. Quest’anno è previsto un ulteriore incremento di visitatori, grazie al flusso turistico legato alle navi da crociera. A trarne beneficio anche gli imprenditori che gestiscono hotel, ristoranti, bed & breakfast.
Carlo Fadda
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA

7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 14 marzo 2017 / Economia Sardegna - Pagina 14
Il crowdfunding è un successo per l’azienda del pavimento che produce energia
PER LA START UP VERANU 184MILA EURO
SASSARI La startup Veranu, attiva nell’energy harvesting attraverso la tecnologia di pavimentazione intelligente, ha chiuso con successo il primo round di investimento in equity crowdfunding promosso da Equinvest, con una raccolta in overbooking di 184mila euro, pari a 2,4 volte il capitale richiesto. Lo ha comunicato Clhub, incubatore di imprese internazionale: «Intendiamo investire in startup green selezionate come Veranu, che ha l’obiettivo di cambiare la concezione del pavimento tradizionale: da oggetto passivo a strumento attivo in grado di generare energia attraverso i nostri passi – ha spiegato Giovanni Sanna, cofondatore e presidente di Clhub – ma in generale di sviluppare stili di vita energeticamente sostenibili. La tecnologia green italiana è sempre più apprezzata a livello internazionale e dopo aver superato la selezione regionale, co-organizzata da Clhub, Veranu è stata selezionata per la finale europea a Bruxelles di “StartUp Europe Awards”». «Siamo soddisfatti del continuo successo di Veranu, vincitore della nostra prima Startup Battle, che coniuga un’idea vincente con un grande e valido team», ha precisato Riccardo Sanna, cofondatore e Ad di Clhub. «Il capitale raccolto sarà destinato all’aumento del team, allo sviluppo della strategia di marketing – ha detto Alessio Calcagni, Ad di Veranu –, all’internazionalizzazione del brand e all’estensione del brevetto a livello globale. Il piano strategico prevede per il 2017 installazioni permanenti dai clienti internazionali che permetteranno alla società di ottimizzare il prodotto, aumentare la conoscenza sul mercato e testare le performance. L’energy harvesting, che include tutti i sistemi di raccolta di energia elettrica pulita da fonti rinnovabili, è la nuova frontiera del mercato energetico».
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 14 marzo 2017 / Sassari - Pagina 20
L’Università aiuta i detenuti nello studio
SASSARI  L’Università di Sassari aiuta i detenuti che vogliono dedicarsi allo studio. E l’ennesima conferma arriva dalla convenzione firmata nei giorni scorsi a Cagliari per il prestito bibliotecario. L’intesa è stata sottoscritta tra l’ateneo e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Sardegna. L’accordo integra il Protocollo d’Intesa già attivo tra l’Università di Sassari e il Provveditorato dal 26 marzo 2014 e regolamenta l’accesso al patrimonio librario dell’ateneo da parte degli studenti in regime di detenzione. Grazie ai fondi erogati annualmente dall’Ente Regionale per lo Studio Universitario (Ersu Sassari), l’ateneo acquisterà una parte dei libri di testo che saranno accessibili nelle biblioteche del Sistema bibliotecario dell’Università tramite il servizio di prestito esterno, da esercitare con delega, e il prestito interbibliotecario. In pratica, i volumi vengono trasferiti nelle biblioteche carcerarie e poi restituite alle biblioteche universitarie alla fine del prestito. La stipula della nuova convenzione, fortemente voluta dalle due istituzioni, è finalizzata a migliorare la fruizione dei servizi didattici da parte dei detenuti che in numero sempre maggiore decidono di iscriversi ai corsi dell’Università di Sassari. Nell’anno accademico 2016/17, sono circa 40 gli studenti detenuti nelle case di reclusione di Alghero, Nuoro, Sassari-Bancali e Tempio-Nuchis iscritti all’ateneo sassarese, in 12 corsi di laurea che interessano 6 dipartimenti (Agraria; Giurisprudenza; Scienze Economiche e Aziendali; Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell’Informazione; Scienze Umanistiche e Sociali; Storia Scienze dell’Uomo e della Formazione).
 
 
 

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