Domenica 12 marzo 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 marzo 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di domenica 12 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Lectio magistralis del magistrato Davigo all'Università
“Il bilanciamento dei poteri, l'indipendenza della magistratura e il pubblico ministero” è il titolo della lectio magistralis che Piercamillo Davigo, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, terrà mercoledì 22 marzo alle 10,30 nell'aula magna del Rettorato, in via Università 40. Interverranno, tra gli altri, la rettrice Maria Del Zompo, la prefetta Giuliana Perrotta e il presidente del Tribunale Mauro Grandesso Silvestri. Coordina Pietro Ciarlo. L'iniziativa sarà trasmessa in streaming su www.unica.it .
Alle 16, nell'aula magna Maria Lai, in via Nicolodi 102, il presidente dell'Anm presenterà una relazione su “L'anticorruzione: forma o sostanza”. Interverranno, tra gli altri, Stefano Usai, Fabio Botta, Cecilia Novelli. Coordina Pietro Ciarlo.



 


2 - L’UNIONE SARDA di domenica 12 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
CENSIMENTO. I nuclei numerosi sono poco più del 50 per cento: i single in costante aumento
La famiglia? Una sola persona
Negli ultimi quindici anni gli stranieri residenti sono quadruplicati
 
Appena 174 residenti in meno rispetto al 2015. La città non cresce ma questo è un aspetto consolidato ormai da anni e le “perdite” di popolazione sono tutto sommato limitate. I morti sono il doppio dei nati (1.653 contro 766) e raccontano di una Cagliari che sta invecchiando, e pure questa non è una novità. Gli over 65 rappresentano il 26,54 per cento (41.055), in costante crescita da tre lustri a questa parte. Le fughe, cioè le emigrazioni, sono 3.440 mentre le nuove iscrizioni all'anagrafe dei residenti sono 4.589, una compensazione della bassa natalità. E le donne (82.517) superano il numero degli uomini (72.122) di oltre diecimila.
BIMBI E FAMIGLIE Altre fasce di età rappresentative sono quelle dei cinquantenni, 24.745 (16 per cento), e quella dei quarantenni, 24.574 (15,89 per cento). I bambini sino ai 10 anni sono 9.780 (6,32 per cento). In città risiedono 75.561 famiglie, delle quali il 44,9 per cento composte da una sola persona. Le famiglie numerose, quelle con almeno cinque componenti, sono solo il 3,39 per cento. Altra chicca dell'Atlante, l'elenco dei 30 cognomi più diffusi, da Melis (2.030) a Sanna (1.605) e Piras (1499) sino a Zedda (600) e Masala (595).
STRANIERI Sono solo alcuni dei dati che emergono dall'Atlante demografico pubblicato dall'amministrazione comunale sul sito on line. Si scopre che gli stranieri hanno raggiunto quota 8.381, il quadruplo rispetto al 2002, e che la componente più importante risiede a Monte Mixi (1.097), seguita da Stampace (834) e Villanova (813). Stranamente a Marina sono solo 518.
IL SOCIOLOGO «Cagliari non può espandersi, non ha più aree dove poter costruire nuovi insediamenti - spiega il sociologo Gianfranco Bottazzi - a meno che non lo si faccia a Molentargius. Scherzo, è chiaro, però il problema della mancata crescita sta qui. Basta vedere quanto è accaduto nei centri dell'hinterland. Capoterra, Sestu, Monserrato e Assemini, giusto per citarne alcuni, registrano notevoli incrementi demografici legati anche a fattori economici: comprare casa a Selargius costa meno e le giovani coppie, anche di cagliaritani, preferiscono lasciare il capoluogo».
LA RICERCATRICE La città invecchia ma non si vede. «La mancata crescita demografica non è un problema - dice Ester Cois, sociologa e ricercatrice dell'Università - perché Cagliari ormai è passata dall'appartenenza all'area metropolitana a essere città metropolitana. Con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di vivibilità e di fruibilità. Il Poetto, Bonaria e, in generale, il centro storico rendono l'idea della vitalità e del dinamismo che la sta caratterizzando ormai da diversi anni. La distanza, peraltro breve dai 17 centri della cosiddetta area vasta, facilita gli spostamenti».
TRAFFICO Già, infatti i recenti studi sul traffico stradale hanno stabilito che in città, tutti i santi giorni, entrano 150 mila auto, in pratica una per ogni residente. Mezzi che vengono parcheggiati nei tanti spazi attrezzati per consentire gli spostamenti con il servizio di trasporto pubblico. Anche gli amministratori non sono preoccupati dai dati demografici.
L'ASSESSORE «Stiamo notando, anzi, che stanno aprendo bar, ristoranti e tanti negozi - sottolinea l'assessore Danilo Fadda - numeri in netto contrasto con i rilevamenti anagrafici. La ragione è dovuta al fatto che i prezzi delle case in città sono saliti alle stelle da tempo e, nonostante la crisi, non hanno subito grandi flessioni al ribasso. Sappiamo che ci sono migliaia di appartamenti di privati in vendita e che le imprese hanno difficoltà a piazzare il loro costruito. Per esperienza personale posso dire che diversi amici hanno privilegiato la vita tranquilla di un centro vicino a quella un tantino più frenetica di Cagliari. È comprensibile».
L'UNIVERSITÀ Insomma, l'emigrazione, la vecchiaia e le poche nascite non riescono tuttavia a dipingere una città ferma come direbbero le statistiche e i freddi numeri. L'Università, da sola, garantisce la presenza di qualche decina di migliaia di studenti che affollano i locali e le vie dei quartieri storici ravvivandoli e, soprattutto, rianimandoli.
Vito Fiori
 
 
 


3 - L’UNIONE SARDA di domenica 12 marzo 2017 / Quartu Sant'Elena (Pagina 26 - Edizione CA)
CONVEGNO
Le donne e la scuola

C'era il pienone ieri nell'aula magna dell'istituto tecnico Levi, per assistere al convegno dedicato al ruolo della donna nella scuola. Gli studenti dei diversi istituti quartesi hanno sottolineato l'importanza della parità di genere soprattutto nel mondo dell'istruzione e quanto sia importante il ruolo della donna nella scuola. All'iniziativa, organizzata dal Comune hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Stefano Delunas, l'assessore alla Pubblica istruzione Elisabetta Cossu, la presidentessa dell'associazione Donna Ceteris Silvana Maniscalco e la criminologa dell'università di Cagliari Cristina Cabras. (g. da.)
 
 
 


4 - L’UNIONE SARDA di domenica 12 marzo 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 45 - Edizione CA)
NUORO
La Corsica consolida il gemellaggio con la città

Ambiente e Università i temi al centro dell'incontro che ieri, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu e il consiglio comunale hanno avuto con il sindaco di Corte, Antoine Sindali, in città per una visita. Il gemellaggio tra il capoluogo barbaricino e la città corsa nacque nel 2006 sotto la giunta guidata da Mario Zidda, tra due realtà molto simili, cuore delle rispettive isole e che vivono problemi analoghi.
Ieri il primo cittadino corso, che ha ricevuto in dono da Soddu un libro di Nuoro e uno sull'Ortobene, ha sottolineato come questo incontro dopo un momento di stanca nella collaborazione tra le comunità, possa gettare le basi per una proficua collaborazione istituzionale in ambito ambientale ed universitario perché l'Università corsa è a Corte. Oggi Antoine Sindali seguirà il primo e storico incontro che nell'agriturismo di Testone vedrà tutti i cori di Nuoro riunirsi per cantare assieme non Photo reposare, incontro organizzato da Ignazio Corrias diventato cittadino onorario di Corte. ( f. le. )
 
 
 


5 - L’UNIONE SARDA di domenica 12 marzo 2017 /Cultura (Pagina 52 - Edizione CA)
Lo studio Secondo lo storico Aldo Pillittu, Da Vinci scoprì che si trovava a Cagliari
Leonardo cercò in Sardegna il codice segreto di Archimede

Un giorno ci sarà qualcuno che proverà a raccontare di un viaggio di Leonardo da Vinci (1452-1519) in Sardegna. Ricorrendo alla finzione, narrerà della seduzione che le soluzioni statiche sperimentate dagli architetti nuragici esercitarono sul genio del Rinascimento. In attesa che la fantasia si traduca in romanzo, film o albo a fumetti, rigore e metodo degli studi storiografici mettono per la prima volta Leonardo sulle rotte dell'Isola alla ricerca di un tesoro: un manoscritto di Archimede.
LA SCOPERTA È merito di Aldo Pillittu. Storico dell'arte cagliaritano, racconta la straordinaria novità sull'ultimo numero della rivista Archivio storico sardo. Incrociando due diversi lavori di ricerca, lo studioso ha rintracciato in un passo del Codice Atlantico - la più ampia raccolta di scritti e disegni di Leonardo custodita nella Biblioteca Ambrosiana di Milano - un'annotazione che svela l'inedito dettaglio. Non documenta un soggiorno, sia chiaro. Steso con la grafia speculare, tratto caratteristico dell'autore, l'appunto rivela il contatto tra uno degli intelletti più celebrati al mondo e l'élite culturale dell'Isola, regione ritenuta periferica rispetto ai fermenti culturali che, tra Medioevo ed Età moderna, attraversarono l'Europa.
SULLE TRACCE DI ARCHIMEDE La notizia dell'interesse del genio di Vinci per la Sardegna è legata a un manoscritto latino di cui voleva entrare in possesso. Si tratta della traduzione dal greco delle opere di Archimede, l'inventore da cui Leonardo intendeva forse carpire i segreti dei celebri specchi ustori. Accanto alla nota è infatti tracciato il disegno di uno degli strumenti che i Siracusani usarono durante la Seconda guerra punica per incendiare le navi romane. «Al di là delle suggestioni – dice Pillittu –, è evidente che Archimede serviva a Leonardo per studi di matematica e geometria».
IL CODICE DI LEONARDO Ecco il testo attorno a cui ruota la scoperta. Fu scritto da Leonardo durante il soggiorno romano (1513-14): “Archimenide è intero appresso al fratel di monsignore di Sancta Gusta in Roma: disse averlo dato al fratello che ssta in Sardigna; era prima nella libreria del duca d'Urbino... fu tolto al tempo del duca Valentino”.
IL CUSTODE DEL MANOSCRITTO Gli appunti danno alcuni dettagli sull'identità di colui che possedeva l'Archimede: è il fratello di un certo “monsignore di Sancta Gusta in Roma” identificato da Pillittu con Gaspar Torrella eletto vescovo di Santa Giusta (Oristano) il 4 gennaio 1494 da Alessandro VI, il papa Borgia di cui fu medico personale e dal quale ricevette l'incarico di prefetto della Biblioteca apostolica vaticana. Non è dato sapere se il prestigioso personaggio, decano del capitolo di Cagliari, abbia mai raggiunto la Sardegna. Qui è però attestato il suo stemma. L'autore dell'articolo lo ricorda «in due tabernacoli marmorei di officina romana, il primo nella chiesa di San Giacomo, parrocchiale del borgo cagliaritano di Villanova di cui Torrella era canonico prebendato, l'altro nella ex cattedrale di Santa Giusta».
UN MEDICO CULTORE DEL SAPERE A Cagliari viveva invece il custode del manoscritto che Leonardo andava cercando. Si chiamava Ausia. Fratello maggiore di Gaspar Torrella, nella città sarda esercitava la professione di medico. Nel marzo del 1462, aveva inoltre ricevuto, dal re Giovanni II d'Aragona «l'incarico di esaminatore di medici. In Sardegna egli acquisì titoli feudali e possedimenti terrieri, che ne dimostrano il successo sociale».
CHE FINE HA FATTO IL CODICE? Difficile stabilirlo. Se come ipotizza Pillittu il codice ricercato da Leonardo era quello denominato Urbinas Latinus 261, oggi si trova nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Sarebbe giunto in questa collezione nel 1648 dalla Biblioteca dei Duchi di Urbino, dove «è l'unico esemplare di Archimede latino registrato negli inventari (…) prima del saccheggio ad opera di Cesare Borgia». La storia, così ricostruita da Aldo Pillittu, si rivela quindi importante per due ragioni: scorge per la prima volta l'interesse di Leonardo per la Sardegna e documenta il fatto che anche nell'Isola, spagnola a quel tempo, «esistevano élites intellettuali capaci, come quelle che risiedevano a Roma, nelle città dei grandi signori e sede di Università, di leggere testi di straordinaria portata scientifica e di servirsi dei loro contenuti».
Manuela Arca
 
 
 


6 - L’UNIONE SARDA di domenica 12 marzo 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
DIBATTITO AL CONVITTO Mercoledì alle 17, nella sala conferenza del Convitto “Vittorio Emanuele II”, in via Manno 14, conversazione di Gianluca Scroccu e Marcello Tuveri sul tema “La Costituzione della Repubblica romana: una linea di continuità con la Costituzione italiana del 1947”.




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