Sabato 4 marzo 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 marzo 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 4 marzo 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
PATOLOGIE DELLA TIROIDE
È dedicato alle nuove terapie per la cura della patologia neoplastica tiroidea radioiodio refrattaria, il corso regionale in programma al Caesar's hotel in via Darwin il prossimo 11 marzo. Organizzano il Dipartimento di Scienze mediche dell'Università e le strutture complesse di Endocrinologia e Oncologia medica del Policlinico "Duilio Casula". Direzione scientifica di Stefano Mariotti e Mario Scartozzi.
 

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 4 marzo 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
POETTO. Sit-in dei rappresentanti dei lavoratori: subito un incontro con Arru
«La Regione deve ripensarci: ospedale Marino da salvare»

«La Giunta regionale ci ripensi: salviamo il Marino». Sit-in di lavoratori e sindacati per lanciare un appello all'assessore alla Sanità Luigi Arru sull'ospedale del Poetto. Nelle stesse ore in Comune il capogruppo di Popolari e Azzurri per Cagliari Federico Ibba, contestando la riorganizzazione della rete ospedaliera assieme al consigliere metropolitano Davide Galantuomo, ha annunciato che l'esponente della Giunta Pigliaru sarà in Consiglio comunale tra due settimane.
LA PROTESTA Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovati coi camici bianchi tra la piscina abbandonata e i balconi diroccati del Marino per sottolineare la decadenza della struttura. «Occorrono interventi urgenti nelle aree esterne e interne», denuncia Guido Sarritzu della Uil-Fpl. «Da anni lo stabile non viene sottoposto a manutenzione, servizi importanti come la radiologia si trovano a operare in condizioni di grave disagio nonostante la quantità e la qualità delle prestazioni».
I TAGLI Il piano di riorganizzazione degli ospedali prevede un graduale ridimensionamento fino alla chiusura del Marino. «La politica si occupa di tagliare i costi, senza tenere in considerazione il reale valore dei servizi», aggiunge Gianni Sainas della Cisl-Fp. «L'ospedale Marino è un presidio fondamentale per Quartu e per tutto il litorale fino al Sarrabus». I progetti prevedono un accorpamento col Santissima Trinità e il trasferimento dei reparti, ma il Marino non è tutto in mano alla Assl di via Peretti. «Qui ci sono anche le cliniche universitarie che dovranno essere trasferite al Policlinico», precisa Roberta Gessa della Cgil-Funzione pubblica. «Sino a quando non saranno realizzati i blocchi a Monserrato il trasferimento non potrà avvenire. Nel frattempo la Regione non ci ascolta e non vuole capire quali sono i bisogni della sanità. Chiediamo un incontro con l'assessore Arru».
ALTI LIVELLI Anche il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco si schiera in difesa del Marino: «Non è comprensibile la politica di razionalizzazione senza tenere conto dei centri di primo livello inseriti nella struttura come il centro di unità spinale e una camera iperbarica battezzata da pochi mesi».
Marcello Zasso



3 - L’UNIONE SARDA di sabato 4 marzo 2017 / Borsa (Pagina 17 - Edizione CA)
OPEN GOV. Al via le iniziative
Amministrazione, è la Settimana della trasparenza
La Regione sarda aderisce alla prima Settimana dell'amministrazione aperta, in programma da oggi all'11 marzo: un ciclo, promosso dal Dipartimento della funzione pubblica, di seminari, dibattiti e altre iniziative rivolte a cittadini, amministrazioni pubbliche, imprese e associazioni, dedicati alla cultura della trasparenza, della partecipazione, dell'anticorruzione e dell'accountability, come riporta il sito istituzionale Italia Open Gov (http://open.gov.it/).
Anche in Sardegna sono previsti appuntamenti diffusi. Si discuterà del dialogo partecipativo per una pubblica amministrazione di qualità e trasparenza, ma la sfida più importante si giocherà sul campo della comunicazione come strumento di prevenzione e lotta alla corruzione attraverso la diffusione della cultura della legalità nei Comuni e nelle scuole. Verranno rilanciati anche i temi degli open data, dell'Agenda digitale Sardegna e dei Social media 2.0. Si inizia oggi nell'aula consiliare di San Sperate con “Datinanta”, giornata mondiale Open Data; l'8 e 9 marzo, alla Fiera di Cagliari, il convegno su “Nuove visioni della comunicazione” (per partecipare è richiesta l'iscrizione alla piattaforma EventBrite); il 10 marzo, nell'aula magna dell'Università di Sassari, “Le sfide della comunicazione pubblica nell'era digitale”, presentazione dell'Osservatorio di comunicazione pubblica della Regione.
 
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 4 marzo 2017 / Provincia Gallura (Pagina 44 - Edizione CA)
Olbia Via al secondo corso di laurea:
campus in via dei Lidi per gli studenti
Sarà il secondo polo in città dell'Università di Sassari. Dopo il corso di laurea in Economia del Turismo, Olbia si prepara ad ospitare un percorso magistrale di gestione dell'Ambiente e del Territorio. Laddove fino a una decina di anni fa si trovava il quartier generale del Servizio Escavazione Porti in via Dei Lidi, entro il 2018 adesso sorgerà il primo campus rivolto a studenti e ricercatori del mare. Un iter durato anni, con tanti attori chiamati in causa che hanno remato tutti verso la stessa direzione: far rinascere l'area dell'ex SEP, inutilizzata da tempo. Bonificati con una prima fase di lavori di ristrutturazione, i due fabbricati che si estendono per un totale di 450 metri quadri, verranno ulteriormente adattati e riconsegnati alla città. Aule didattiche e una foresteria per gli studenti troveranno spazio in via Dei Lidi.
A stimolare il percorso che ieri ha portato alla firma dell'accordo tra l'Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto e l'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, è stato proprio il Consorzio di gestione dell'Amp che nel mese di ottobre del 2016, supportato dal presidente Giuseppe Meloni e guidato da Augusto Navone, ha avviato le procedure per ottenere in consegna dell'Autorità Marittima i due edifici. Il 30 gennaio scorso dal Ministero delle Infrastrutture è arrivato il via libera. Settecento mila euro i fondi P.O.R già a disposizione per l'adeguamento dei locali in aule e laboratori.
Antonella Brianda


 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 4 marzo 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Conferenza su de Candia
“La Biblioteca di Mario Giovanni de Candia all'asta nel 1903” è il tema dell'incontro di martedì alle 17 in via Università
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 4 marzo 2017 / Sassari - Pagina 18
Sanità, sindacati sul piede di guerra: ne pagano le conseguenze i nostri stipendi
«Carenza di organico e turni massacranti, ma mancano gli oneri aggiuntivi»
FONDI AOU NON CERTIFICATI, ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI
di Nadia Cossu
SASSARI Un lavoro svolto in «condizioni di degrado crescente», dove si continua a fare il proprio dovere solo perché di mezzo c’è la salute delle persone. Perché altrimenti le braccia le avrebbero incrociate da tempo. Porta la firma delle tre sigle sindacali NurSind, Fials e Fsi, la protesta (che coinvolge infermieri, ausiliari, operatori sanitari, impiegati del comparto) per la «mancata certificazione dei fondi contrattuali attraverso i quali è pagata parte della retribuzione». Fondi intoccabili, se non certificati. «Ma i revisori dei conti – spiegano i segretari dei tre sindacati Fausta Pileri, S.Dettori e Mariangela Campus – non hanno chiuso la certificazione lasciando tutti ad assistere a un rimpallo di responsabilità tra loro e l’azienda, accusata di non aver mai fornito la documentazione richiesta e che di fatto ha colpito le tasche dei più deboli a vantaggio delle retribuzioni più alte». Da qui la decisione di presentare un esposto alla Procura della Corte dei conti per denunciare la situazione. I sindacati partono dal 2007 per spiegare come stanno le cose. «È dall’anno di fondazione dell’Aou che ci chiediamo quale sia il senso di due aziende sanitarie a Sassari. Un’operazione che di fatto ha prodotto solo la moltiplicazione di manager e apparato amministrativo, oltre il consentito dalle norme, a discapito di infermieri, ostetriche, operatori socio sanitari al capezzale degli incolpevoli malati, cittadini e contribuenti, fino al blocco del turn over, i cui effetti si pagheranno a lungo, nonostante le aperture di queste ore. Da sempre, sono proprio i lavoratori con il reddito più basso a pagarne le spese». L’esposto è stato un passo dovuto per tentare di sbloccare le cose. «Oggi ci sentiamo oltraggiati dal comportamento dei politici che pur sapendo ogni cosa non hanno ancora mosso un dito e dagli amministratori aziendali che si sono succeduti negli anni e ancora lavorano – loro sì retribuiti con gli stipendi più alti d’Italia – senza atto aziendale, senza pianta organica e senza certificazione dei fondi del comparto». E ne hanno anche per i Revisori dei conti «che nell’ultima, ennesima ed attesissima seduta, finalmente in possesso di tutti i documenti richiesti perché consegnati dal management in carica, hanno lasciato l’azienda rinviando a un’ulteriore riunione (prevista per lunedì) la consegna del verbale contenente il parere, positivo o negativo, sulla certificazione dei fondi. Ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità. Invece al personale sanitario del comparto sono imposti, per carenza di organici, turni massacranti, senza che vengano retribuiti gli oneri aggiuntivi perché i loro fondi non sono certificati. Dieci anni d’attesa per ottenere il dovuto sembrano pochi? Uno sfascio che non permetteremo sia dimenticato per il quale ci riserviamo ulteriori azioni pubbliche e legali».


 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 4 marzo 2017 / Sassari - Pagina 28
Nella gestione del villaggio della cultura presenti anche Università e Accademia
Lavori finiti all’Ex Ma: apertura entro l’estate
L’opera, costata 6 milioni, prevede 7 fabbricati in un’area di 3mila metri quadrati
Arriva un importante segno di spunta nella lista delle incompiute cittadine. Dallo scorso 17 febbraio infatti i lavori di restauro conservativo dell’Ex Mattatoio, curato dagli architetti Sandro Roggio e Gigi Gavini, avviato nel gennaio 2009 con un investimento di circa sei milioni di euro di fondi in gran parte comunitari (il Comune ha messo il 10 per cento del totale) è ufficialmente concluso. Rimangono in realtà da completare due blocchi di opere: edili e impiantistiche. Ma il loro peso complessivo è di meno del 10 per cento del totale (valgono circa 400mila euro) e comunque per eseguirle bisognerà attendere la definitiva divisione degli spazi della nuova struttura, e le esigenze dei gestori. Per cui la giunta ha deliberato di prendere atto che l’intervento denominato “Realizzazione del villaggio della cultura e della scienza – restauro ed adeguamento dell’ex mattatoio” può considerarsi concluso, avviando così l’iter che «con successivi provvedimenti dirigenziali, procederà alla definizione degli aspetti tecnici, economici ed amministrativi». A tradurre il tutto in soldoni ci pensa l’assessore comunale ai Lavori pubblici Ottavio Sanna: «Dobbiamo predisporre il bando di gestione. E poi chiudere questa piccola tranche di lavori rimasta. Considerando che a dare vita alla struttura penseranno anche l’università e l’accademia, con cui abbiamo già attivato apposite convenzioni. E che nei mesi scorsi la Coop archeologica, in un bando a cui hanno partecipato 70 imprese, si è aggiudicata la fornitura di arredi per il teatro e la sistemazione delle aree verdi. Contiamo di fare tutto entro l’inizio dell’estate. E di consegnare alla città una struttura attesa e importante. Felici di aver portato a compimento un progetto strategico iniziato nelle passate amministrazioni. Chiudere quanto iniziato è una delle nostre priorità. E l’Ex Ma non sarà certo l’ultimo grande progetto che porteremo a casa in questi mesi». Entro l’estate dunque dovrebbe tornare la vita nell’area che per tutto il secolo scorso ha ospitato il mattatoio cittadino. Nell’area di 8mila metri quadri, di cui tremila coperti, sono stati completamente restaurati sette fabbricati che ambiscono a diventare un enorme spazio urbano condiviso capace di ospitare laboratori artistici, sale cinematografiche e per spettacoli musicali, una biblioteca, un’aula multimediale e un teatro da 400 posti. Nel complesso, che occupa l’intero isolato tra le vie Zanfarino, Duca degli Abruzzi, Armando Diaz e Torino e collegato alla prospiciente piazza Monica Moretti, nascerà un “Villaggio della cultura e della scienza”, nel quale troveranno casa, l’Università di Sassari per alcune sue attività specifiche legate al vicino dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, ma anche l’Accademia delle Belle arti per l’attivazione di corsi di restauro di opere medievali (anche in prospettiva di in una futura sinergia con la Sovrintendenza e il Centro regionale di restauro di Li Punti) e, ancora, le associazioni culturali della città, con priorità per quelle che svolgono attività cinematografiche, di teatro, musica e astronomia.
 
 
 

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