Lunedì 23 gennaio 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 gennaio 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 gennaio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 11 - Edizione CA)
A Pasqua via ai lavori per il Blocco R. In due anni nuovi ambulatori, reparti e sale operatorie
IL POLICLINICO UNIVERSITARIO RADDOPPIA
«Un ospedale che sembra un hotel»
Il Policlinico universitario Duilio Casula raddoppia per diventare l'ospedale più importante della Sardegna. Nuove sale operatorie e reparti di degenza simili a stanze d'albergo, spazi adeguati per gli studenti e ambulatori efficienti e moderni. Nelle quattro palazzine che formeranno il nuovo Blocco R , collegate direttamente alla metro, anche un baby parking per i bambini di dipendenti, pazienti e visitatori, un polo congressi con sale e auditorium.
IL CALENDARIO Per il 6 febbraio Giorgio Sorrentino, commissario straordinario del Policlinico, ha convocato tutti gli enti che a vario titolo sono coinvolti nella fase amministrativa e tecnica dei lavori. Poi, secondo i calcoli dei vertici dell'azienda ospedaliero-universitaria, a metà aprile, subito dopo Pasqua, le ruspe e gli operai della Bacchi, che con un'offerta di 27,5 milioni di euro si è aggiudicata l'appalto, potranno iniziare i lavori. In due anni (nel dettaglio 574 giorni) dovranno aver concluso l'opera.
IL PROGETTO Tre palazzine del nuovo Blocco R sorgeranno davanti ai Blocchi G, M e C (nell'area ora destinata al parcheggio delle auto) e alla destra della stazione della metropolitana che, in pratica, verrà inglobata. La sala d'ingresso del Policlinico sarà anche il capolinea della metro. Chi scenderà dal treno si troverà in un ambiente coperto e confortevole simile alla hall di un albergo. Verranno realizzate 6 sale operatorie collegate direttamente al blocco operatorio esistente. In ogni edificio ci sarà un reparto di degenza per un totale di 135 posti letto e 24 moderni ambulatori. Prevista anche la costruzione di un teatro in stile americano dove gli studenti potranno assistere alle lezioni. Nel nuovo blocco sorgeranno anche la mensa e l'asilo aziendali e il baby parking. Il quarto edificio sarà collegato al Pronto soccorso e ospiterà gli uffici amministrativi e, al pian terreno, il Dipartimento di emergenza. In totale volumi per circa 130 mila metri cubi su un superficie di 30 mila metri quadri.
I NUOVI REPARTI Nel nuovo Blocco R si concentreranno alcuni tra i reparti più importanti della struttura universitaria: Ortopedia e traumatologia, Urologia, Oculistica, Farmacologia Clinica, Genetica, Dermatologia.
L'OSPITALITÀ Quello che contraddistingue il nuovo Blocco R sono le soluzioni architettoniche. La hall, le camere e le corsie sono ambienti che ricordano più un albergo che un ospedale. L'obiettivo dei progettisti è stato di rendere accogliente uno spazio che ospita categorie non omogenee di persone: pazienti, visitatori, medici e studenti. Nelle nuove palazzine è previsto un servizio particolarmente gradito: la rete wifi gratuita per poter navigare gratuitamente su internet.
L'OSPITALITÀ Il commissario straordinario Giorgio Sorrentino non nasconde la soddisfazione: «Con i quattro blocchi R il Policlinico si rafforza ulteriormente, dando ai pazienti servizi e reparti all'avanguardia. Puntiamo molto sulla sicurezza ma anche sull'ospitalità: i nostri pazienti devono sentirsi in qualche modo a casa, protetti non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Essere curati in un posto confortevole e accogliente è una cosa importantissima. Questo è ciò che vogliamo fare con i nuovi Blocchi R, nell'ottica di un ospedale pensato e costruito anche per gli studenti».
Andrea Artizzu
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 gennaio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
CASA DELLO STUDENTE
Questa mattina alle 9,30 partirà da via Trentino il corteo degli studenti universitari. Sfileranno fino a via Roma davanti al palazzo del Consiglio comunale.
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 gennaio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Scrivete a Cagliarilettere@unionesarda.it
L'Ersu, il freddo e le proteste
Il guasto all'impianto di riscaldamento alla Casa dello studente di via Trentino è solo l'ultimo dei disservizi che l'Ersu procura agli studenti “meritevoli ma privi di mezzi”: la situazione di disagio in cui da anni sono costretti ad abitare gli aventi diritto alla casa dello studente, sta degenerando rendendo sempre più difficile la convivenza tra universitari e strutture fatiscenti e pericolanti. Noi universitari abbiamo deciso di dire basta. La protesta oggi alle 9.30 in via Trentino.
Assciazione UniCa 2.0
 

 

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 gennaio 2017 / Esteri (Pagina 9 - Edizione CA)
Caso Regeni
Esperti italiani esamineranno video
IL CAIRO Il procuratore generale egiziano ha dato il via libera agli esperti italiani e a una compagnia tedesca specializzata nel recupero di filmati delle telecamere a circuito chiuso per esaminare alcune immagini girate al Cairo, come parte dell'indagine sull'omicidio di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano rapito e ucciso un anno fa nella capitale egiziana. Secondo quanto riferisce il procuratore, sarà possibile esaminare i filmati girati nella metro del quartiere di Dokki, dove il ricercatore italiano viveva. Regeni, 28 anni, è stato visto l'ultima volta in vita da alcuni amici il 25 gennaio dello scorso anno. Il suo corpo, con evidenti segni di tortura, è stato trovato in un canale alla periferia del Cairo il 3 febbraio.


 

5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 23 gennaio 2017 / Provincia di Nuoro (Pagina 23 - Edizione CA)
Incontro sul progetto Erasmus+
Il Comune e il centro Europe Direct organizzano un incontro sul programma Erasmus+ e sulle opportunità nell'istruzione scolastica. Intervengono Caterina Miniati e Lorenzo Guasti. L'incontro è alle 9,30 di domani nell'aula magna dell'università in via Salaris.
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 23 gennaio 2017 / Pagina 18 – Oristano
ISTRUZIONE >> LA PROTESTA
Scatta la mobilitazione per evitare lo sfratto all’ateneo: a docenti, personale e studenti si affiancano tantissimi cittadini
“GIÙ LE MANI DALLA NOSTRA UNIVERSITÀ”
I COMMENTI SUL WEB È un bene di tutto il territorio che non può essere classificato solo in base alle categorie dei costi di gestione
di Enrico Carta
ORISTANO La sollevazione popolare è iniziata e non ha colori politici. Oristano è pronta a fare le barricate per la sua università e la sensazione è che all’assemblea pubblica in programma mercoledì all’ora del tè pomeridiano non parteciperanno i soliti quattro gatti. La protesta che sarà accolta nelle mura dell’ex convento del Carmine, sede dell’ateneo oristanese che per la sua bellezza architettonica è anche un punto di forza dell’offerta formativa, coinvolgerà persone ben oltre la schiera dei docenti, del personale e degli studenti delle facoltà ospitate nel palazzo che fu dei frati e che oggi appartiene alla Provincia. È l’ente commissariato il bersaglio generale dei molteplici commenti affidati ai vari social network, dove hanno subito trovato spazio gli interventi dei politici di uno schieramento che è trasversale quanto mai. Partiti, singoli esponenti e movimenti più o meno civici hanno immediatamente messo il cappello sulla battaglia per salvare l’ateneo che si può dire ufficialmente cominciata dopo il colpo di cannone sparato dall’amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente. Per evitare di rischiare di pagare di persona il danno erariale sancito dalle nuove leggi ha inviato la lettera di sfratto al Consorzio Uno, debitore di 178mila euro di affitti mai pagati, cifra da saldare entro quindici giorni. La Provincia, che non ha possibilità di coprire di suo quella cifra, era destinata a morte certa sino alla rivoluzione dell’ultimo referendum che, con la vittoria del «no», l’ha di fatto rimessa in piedi fermando il processo di cancellazione. E così, ritrovato ossigeno vitale, l’amministratore in attesa che si riformino gli organi amministrativi, ha portato avanti il procedimento che era stato avviato dall’ultimo presidente (eletto) della giunta provinciale ovvero Massimiliano De Seneen. Si può però tranquillamente dire che l’ateneo ha vissuto come sospeso nel vuoto normativo per vent’anni – giunte provinciali guidate da Gianvalerio Sanna oggi presidente del Consorzio Uno che gestisce l’università, Mario Diana, Pasquale Onida, Massimiliano De Seneen – in cui mai è stato chiarito questo aspetto dell’affitto che ora rischia di mandare gambe all’aria il gioiellino. Di fronte a questa possibilità sono insorti sindaci del territorio. Ad esempio, quello di Arborea Manuela Pintus ha detto: «È necessario che tutti si impegnino a difesa di un’istituzione i cui costi sono nettamente inferiori ai benefici socio-culturali che la sua presenza ha sul nostro territorio». Insomma, un patrimonio di tutti e lo si capisce dai numerosi «Ci sarò» presenti nella bacheca Facebook dello stesso Consorzio Uno sotto il post di invito all’assemblea di dopodomani.


 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 23 gennaio 2017 / Pagina 11 - Sassari
Fine improvvisa dell’ex primario di Radiologia. Università in lutto, cordoglio da tutto il mondo a Eli
Muore a Los Angeles il padre della Canalis
SASSARI Università in lutto per la morte di Giulio Cesare Canalis, 78 anni, per molti anni primario dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Sassari. Il professore si è spento improvvisamente a Los Angeles, dove la figlia Elisabetta Canalis vive con il marito e la figlioletta Skyler. Proprio per trascorrere un periodo con la figlia e la nipotina che Giulio Cesare Canalis e la moglie Bruna si trovavano in California da qualche settimana. Il decesso del radiologo, originario di Tresnuraghes e molto conosciuto a Sassari, risale a sabato. Ieri mattina è stato Attilio Mastino, già rettore dell’Università e grande amico di Giulio Cesare Canalis, il primo a dare la notizia del decesso con un post su facebook. La notizia è stata poi ripresa da tutti i siti con grande rilievo. Centinaia i messaggi di cordoglio del mondo dello spettacolo. Tra i primi a manifestare la propria vicinanza a Elisabetta Canalis e alla sua famiglia è stato Antonio Ricci, che scoprì Elisabetta scegliendola come valletta di “Striscia la notizia”: lo spettacolo che la lanciò nel mondo dello spettacolo. In città la notiziia della morte di Giulio Cesare Canalis è stata accolta con grande commozione negli ambienti medici e accademici, dove il radiologo era molto conosciuto e stimato. La sua brillante carriera e il suo ritratto sono stati tracciati con parole commosse da Attilio Mastino. «Con dolore annunciamo la scomparsa ieri a Los Angeles in California del nostro amico Giulio Cesare Canalis, già primario dell’Istituto di radiologia della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Sassari. Consigliere d’amministrazione dell’Università tra il 2001 e il 2004 – si legge nel post –. Si era appassionato alle nostre ricerche e ci aveva seguito fino a Tozeur nel deserto tunisino per il XV convegno de L’Africa romana del 2002, ai confini dell’impero». «Lo avevamo incontrato a Tresnuraghes in tante occasioni pubbliche, come in consiglio comunale, dove era stato capogruppo di maggioranza già nella amministrazione guidata dal cognato Pippo Lubelli, poi si era ricandidato ma era passato in minoranza, infine con Antonio Cinellu: ci faceva da padrone di casa, offriva la sua malvasia, ci accompagnava a Foghe sul Rio Mannu, a San Marco, all’esibizione degli aeroplani sulla aeropista dell’altopiano – ricorda Mastino –. Metteva a disposizione la sua casa per gli studenti che seguivano il corso di epigrafia a Porto Alabe. Da ultimo l’avevamo incontrato in compagnia dell’inseparabile moglie Bruna nel cortile del nuovo museo della casa Zedda-Athene per la serata sul poeta Orlando Biddau, al quale rubiamo poche parole commosse: “Se il comune sentiero dovesse biforcare, / l’incubo della tua assenza s’addolcirà / nel tempo come sorba o dattero o corbezzolo, / solo per il calore assicurato a una casa“».
 
 
 

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