UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 13 dicembre 2016

Martedì 13 dicembre 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 dicembre 2016
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA
 
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 13 dicembre 2016 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Ladri di piante all’orto botanico
Piante grasse, pesci, attrezzi da lavoro rappresentano il bottino dei ladri che in più occasioni hanno visitato l’Orto botanico di via Sant’Ignazio. Sono almeno cinque i furti registrati nell’ultimo anno. Il direttore Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica all’Università di Cagliari, ha denunciato gli episodi ai carabinieri. «Dispiace che il lavoro per promuovere l’Orto, venga svilito da gesti simili», dice amareggiato. Nel frattempo, si pensa di installare delle videocamere di sorveglianza.
V. FIORI A PAGINA 17
 
 

Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Nel corso dell’anno almeno cinque i furti denunciati ai carabinieri dal direttore
LADRI SERIALI ALL’ORTO BOTANICO
Nel mirino non solo piante ma anche pesci e tartarughe
Appartengono alla famiglia delle cactacee, le piante succulente - comunemente definite grasse - diventate l’ultima frontiera dei ladri. Che non vanno a rubarle negli appartamenti o nei giardini delle ville. No, questi balordi super specializzati in razzie floreali, da un po’ di tempo in qua hanno scoperto che nell’Orto botanico possono trovare ogni genere di pianta. E non solo. Nel mirino, piano piano, sono finite le tartarughe della vasca romana, i pesci rossi dell’altra vasca, le “pietre vive” (lithops) e gli attrezzi da lavoro (cesoie, seghe, cacciaviti).
FURTI E RICORRENZA Nel corso del 2016 i furti sono stati almeno cinque, tutti regolarmente denunciati ai carabinieri, concentrati in particolare durante le giornate dedicate al 150° compleanno dell’Orto di via Sant’Ignazio da Laconi. «Forse è stata l’occasione per effettuare dei sopralluoghi - ha spiegato Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica all’Università e direttore dell’Orto - per poi entrare in azione. L’ingresso in quei giorni era gratuito e l’afflusso di visitatori è stato enorme. Certo non potevamo prevedere niente di simile».
PROFESSIONISTI Nessuno avrebbe potuto immaginare l’esistenza di una banda tanto spregiudicata quanto organizzata. Intanto perché tagliare e portar via le colonne dei cactus, in alcuni casi alte un paio di metri, richiede competenza e attrezzatura adeguata, compresi guanti spessi e borse robuste. E poi, soprattutto, perché non si ruba per il semplice gusto di rubare. C’è un mercato nero di collezionisti che non potrebbero avere quel genere di piante attraverso transazioni legali perché vietate dal Cites (Convenzione sul commercio internazionale di flora e fauna in via di estinzione), un protocollo sottoscritto da oltre 130 Paesi nel lontano 1973 e recepito dall’Ue una ventina di anni fa. Eppure, per avere un tronchetto di cactus messicano o argentino non è complicato trovare chi è disposto a spendere diverse centinaia di euro. Altre specie pregiate, sempre roba per amatori, arrivano a costare alcune migliaia di euro.
IL PEYOTE Chissà quanto è stato pagato il peyote (lophophora il suo nome scientifico), una sorta di fungo che cresce in quasi tutto il Sud America da cui si estrae la mescalina, sostanza allucinogena molto conosciuta, sradicato dalla serra delle piccole cactacee il mese scorso.
L’AMAREZZA «Dispiace che l’impegno e il lavoro quotidiano di tante persone - è il commento amaro di Bacchetta - venga mortificato da questi episodi. Il nostro obiettivo rimane quello di promuovere l’Orto e le specie che racchiude, nonostante tutto». In questo splendido angolo di quattro ettari e mezzo nel quartiere Stampace, di totale competenza dell’Università, lavorano 14 persone, tra tecnici e operai. Non c’è un servizio di guardiania e la notte ladri e vandali possono imperversare liberamente.
I VANDALI «Hanno scritto sulle pareti della cisterna romana, strappato fiori e frutti da piante molto delicate senza rendersi conto del danno che avrebbero potuto provocare. Gesti deprecabili, di fronte ai quali siamo completamente disarmati». I militari della stazione di Sant’Avendrace stanno indagando sui furti. Ma è un lavoro difficile. Il “bottino” non è esattamente dei più rintracciabili.
SORVEGLIANZA Adesso non rimane che concentrarsi sulla prevenzione. E non sarà semplice nemmeno questo. L’idea di un impianto di videosorveglianza è stata accarezzata dal professor Bacchetta e non è escluso che alla fine possa essere installato, anche se il perimetro è lungo e i punti più esposti dell’Orto botanico sono tanti.
Vito Fiori
 
 

L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 13 dicembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Università
Doppio badge per studenti transgender
L’università si apre ai transgender ma i pregiudizi rimangono. «Il 12 aprile abbiamo raggiunto un grande traguardo: il doppio badge», racconta Carlotta Porcu, associata Uni.ca Lgbt e rappresentante del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. «Una sorta di secondo libretto dato ai ragazzi transgender e transessuali che ancora non hanno ottenuto la documentazione con la nuova identità, per consentir loro di iscriversi all’università ed evitare loro di dare spiegazioni e momenti imbarazzanti», spiega.
«Con questo nuovo anno accademico ci sono state le prime richieste, un bel risultato e un segnale molto positivo del nostro Ateneo, tra i primi ad approvare questo strumento che consente di garantire la privacy degli studenti e delle studentesse transessuali che non hanno ancora ultimato la transizione».
I vantaggi sono evidenti: «Possono finalmente frequentare corsi e sostenere esami senza l’obbligo di giustificare la diversità tra l’identità scelta e quella anagrafica, in modo da impedire discriminazione e pregiudizi». Se n’è parlato ieri, nel convegno organizzato al Policlinico universitario. Davanti a una platea affollatissima, e relatori d’eccezione: psichiatri, psicologi, endocrinologi, avvocati, per un approccio multidisciplinare al tema. “CambiaMenti”, il nome scelto per il convegno, perché ottenuto il badge ora resta la parte più difficile, cambiare le menti, di chi continua a vedere la “diversità” come un qualcosa da combattere e non da capire. Il badge è realtà, il cammino ancora lungo.
Sa. Ma.
 

L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 13 dicembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
FONSARDA. Congresso annuale al via giovedì al THotel
Tiroide: nuove terapie a confronto
Non solo un appuntamento per professori ma un’occasione di confronto tra pazienti e medici sulle nuove terapie: si svolgerà al THotel il decimo congresso nazionale dell’associazione italiana della tiroide che prenderà il via dopodomani alle 15. Alla tre giorni parteciperanno esperti provenienti da tutto il mondo, tra loro anche Patrizio Caturegli della John’s Hopkins University di Baltimora. «Questo appuntamento - sottolinea Stefano Mariotti, ordinario di endocrinologia del dipartimento di Scienze mediche e salute pubblica all’Università di Cagliari e presidente del Congresso - costituisce il principale evento italiano che raggruppa specialisti multidisciplinari coinvolti nei molteplici aspetti delle malattie tiroidee che, insieme al diabete mellito, rappresentano le endocrinopatie più diffuse».
In programma le relazioni su “La gestione del carcinoma differenziato della tiroide alla luce delle nuove linee guida”, “Le nuove prospettive della chirurgia tiroidea”, “Ipertiroidismo da adenomi TSH-secernenti” e gli interventi dedicati ai problemi tiroidei che si possono incontrare al pronto soccorso. Il congresso si articolerà in otto simposi durante i quali verranno presentati anche i risultati più recenti delle numerose ricerche provenienti dalle maggiori scuole tiroidee italiane.
Proprio come accaduto durante le scorse edizioni del congresso, verrà individuato uno spazio dedicato alle associazioni dei pazienti, (in particolare al Cape, Comitato delle associazioni dei pazienti endocrini) che nel corso del simposio dedicato alla terapia con radioiodio dell’ipertiroidismo potranno rivolgere agli esperti domande correlate a questo tipo di trattamento. Tutte le informazioni aggiornate sul sito www.congressoait2016.it.
 
 

L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 13 dicembre 2016 / Provincia Ogliastra (Pagina 40 - Edizione CA)
Conferenza sui nuragici
«Le ossa raccontano: frammenti di vita di una comunità nuragica», è il titolo della conferenza che si tiene sabato alle 17 presso il museo naturalistico in via Pascoli. Saranno presenti gli studiosi dell’Università di Cagliari che hanno analizzato i resti della comunità nuragica di Tueri localizzati in territorio di Perdas dal Gruppo Grotte Ogliastra
 
 

L’UNIONE SARDA

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 13 dicembre 2016 / Provincia Gallura (Pagina 42 - Edizione CA)
Olbia
Due studenti del liceo Mossa alla scoperta dei segreti del cosmo
Due giorni tra il radiotelescopio di San Basilio e l’Osservatorio astronomico di Cagliari insieme ad altri 38 ragazzi selezionati tra le scuole sarde per partecipare a una Masterclass organizzata dal dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari nell’ambito del piano lauree scientifiche. Melania Piras e William Bo, studenti eccellenti all’ultimo anno del liceo Mossa, sono tornati a scuola ancora più motivati nelle loro scelte per il futuro. Lei, che unisce alla passione per la fisica delle particelle lo studio al conservatorio, si iscriverà in Fisica, lui è orientato verso Ingegneria aerospaziale.
«Fanno parte di un gruppo di ragazzi attivi nel progetto Galileo della nostra scuola, lavorano in autonomia nel laboratorio di fisica», spiega l’insegnante Mario Sechi: «Sono tutti studenti particolarmente motivati, e interessati alla Fisica e all’Astronomia, non è stato facile quindi individuarne solo due». Melania e William si sono cimentati con esperimenti e prove sul campo come il calcolo della massa di un buco nero, accompagnati da giovani ricercatori. «Mi ha colpito la loro grande preparazione», osserva il ragazzo. «Non solo - aggiunge la sua compagna - hanno la grande capacità di rendere semplici concetti molto complessi». Una strada, quella della ricerca, che vedono anche nel loro futuro.
 
 

L’UNIONE SARDA

6 - L’UNIONE SARDA di martedì 13 dicembre 2016 / Cultura (Pagina 45 - Edizione CA)
ISRE. Convegno a Nuoro: da marzo l’uscita in trenta volumi dell’opera omnia
Grazia Deledda, gli omaggi del suo paese del vento
A vedere quel volto pieno di Grazia riflessiva, della Deledda, riprodotto sulla copertina dell’opera omnia nazionale del premio Nobel alla letteratura dal designer sardo Flavio Manzoni, viene proprio da pensare che la scrittrice è veramente la Ferrari dalla letteratura. Una donna con una marcia in più. Un accostamento che mette modernità e attualità, alla storia, la stessa modernità che nei suoi scritti la nuorese aveva. Un nuovo volto svelato ieri durante la prima giornata del convegno studi “Grazia nel paese del vento”, organizzato dall’Isre, l’assessorato alla cultura del Comune di Nuoro e quello Regionale in cui è stata presentata l’opera Omnia nazionale dedicata alla Deledda. Le Edizioni Nazionali sono emanazione diretta del Ministero dei Beni Culturali.
È orgoglioso dell’enorme lavoro fatto con il team di studiosi Amedeo Maria Morace, docente dell’Università di Sassari, e presidente del Comitato Scientifico per l’Edizione Nazionale dell’Opera Omnia di Grazia Deledda. I primi due volumi verranno pubblicati a marzo, si tratta del primo e dell’ultimo scritto dalla Deledda. Complessivamente il lavoro porterà alla pubblicazione di trenta volumi, ma Morace tiene a sottolineare che come sia la prima volta che un’opera Omnia in quasi duecento anni, è dedicata «ad un sardo, ad una donna e per la Sardegna». Grazia Deledda quindi a novant’anni dalla proclamazione del premio Nobel avvenuta il 10 dicembre del 1926 e a ottanta anni dalla sua morte, abbatte un’altra barriera. Un’opera che avrà un logo, quello firmato da Flavio Manzoni designer della Ferrari e nuorese come la Deledda. «Sono orgoglioso che Flavio Manzoni abbia accettato questa sfida, e credo che il risultato sia eccellente», ammette Morace. Sigillo ad un’opera che inaugura un nuovo approccio nel metodo degli studi, con un sito dedicato on-line così come in rete andranno i documenti. Ha parlato di modernità del Nobel, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, leggendo il discorso fatto a Stoccolma dalla Deledda, mentre il presidente dell’Isre Peppino Pirisi ha chiesto alla Regione di allungare per tutto il 2017 le celebrazioni deleddiane. Proposta accolta dall’assessore regionale alla Cultura Claudia Firino che ha ribadito come la giornata di ieri fosse il punto di partenza per un lavoro di diffusione della scrittrice. «Le celebrazioni sono la semina della conoscenza, ora dobbiamo continuare, anno dopo anno, con un lavoro divulgativo a chi ha avuto difficoltà di accedere alla Deledda». ( f. le. )
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 13 dicembre 2016 /  Pagina 9 - Attualità
NUOVO GOVERNO
Le senatrici Pd Finocchiaro e Fedeli ai Rapporti con il Parlamento e all’Istruzione
Tra i cinque nuovi ministri c’è Lotti, braccio destro di Renzi. Alfano va agli Esteri
Boschi è sottosegretario Solo due le new entry
di Maria Rosa Tomasello
ROMA Le vere “new entry” sono solo due: Valeria Fedeli, vice presidente Pd del Senato ed ex dirigente della Cgil, chiamata a sostituire Stefania Giannini al ministero dell’Istruzione, e Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato ed ex ministro delle Pari opportunità con il governo Prodi, dal maggio 1996 all’ottobre 1998, che assume l’incarico di ministro per i Rapporti con il Parlamento e il compito delicato di gestire i passaggi che dovranno portare alla nuova legge elettorale. Per il resto, la lista di Paolo Gentiloni non contiene nomi nuovi, ma novità importanti, prima fra tutte il cambio della guardia al ministero degli Interni tra Angelino Alfano e il sottosegretario ai Servizi Marco Minniti, con il trasferimento del leader di Ncd al ministero degli Esteri, lasciato libero dal neo-premier. I fedelissimi di Renzi. Con la riconferma di 13 ministri e la promozione a ministro di tre sottosegretari, infatti, il governo Gentiloni rappresenta la continuità dell’esecutivo di Matteo Renzi. Una squadra in cui due fedelissimi del premier uscente, l’ex ministro delle Riforme Maria Elena Boschi e l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, restano in campo in posizioni di forza. Boschi infatti, seppure “depotenziata” è sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio, un ruolo più defilato ma certamente di grande potere, mentre la delega alle Riforme viene depennata dalle competenze del governo. Boschi dà il cambio a Palazzo Chigi a Lotti, il plenipotenziario di Renzi, che assume l’incarico di ministro dello Sport, ma mantiene due deleghe importanti, quella all’editoria e quella al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, determinante per il prossimo giro delle poltrone che riguarderà le grandi quotate pubbliche, da Eni a Enel, da a Poste a Finmeccanica. La titolarità dei Servizi, che Lotti pensava di avere in agenda, resta invece per ora nelle mani di Gentiloni, dopo che lo stesso presidente Sergio Mattarella avrebbe fatto trapelare la sua contrarietà a un eccessiva concentrazione di deleghe pesanti nelle mani del neo-ministro. La staffetta. Il cambiamento più vistoso è certamente il trasloco di Alfano alla Farnesina, un incarico a cui dopo aver guidato il Viminale per quasi quattro anni, il nuovo capo della diplomazia italiana arriva lasciando il posto all’ex sottosegretario ai Servizi Marco Minniti. Ai suoi appuntamenti europei, dove ha già una lunga esperienza nel consiglio degli Interni, Alfano tornerà a occuparsi di immigrazione e, se la vita del governo non sarà troppo breve, si troverà a gestire il G7 del 26 e 27 maggio a Taormina, nella sua Sicilia. I promossi. Con Lotti e Minniti, entra a far parte della squadra dei ministri anche Claudio De Vincenti, 68 anni, chiamato a occuparsi di Coesione territoriale e Mezzogiorno, deleghe che vengono resuscitate dopo essere state tenute a lungo nel cassetto per dare un segnale di attenzione alla parte più sofferente del Paese. Pur non essendo parte del cosidetto “giglio magico” De Vincenti è un collaboratore strettissimo dell’ex premier. Professore di Economia politica all’università di Roma La Sapienza, ex sottosegretario allo Sviluppo economico con i governi Monti e Letta ed ex viceministro allo Sviluppo con Renzi, De Vincenti commenta così l’incarico: «È un grande sfida, Io speriamo che me la cavo...». I confermati. Restano dunque al loro posto Pier Carlo Padoan all’Economia, la cui riconferma viene salutata dai media stranieri come «necessaria» per gestire le pesanti questioni economiche sul tavolo, Andrea Orlando alla Giustizia, Roberta Pinotti alla Difesa, Marianna Madia alla Pubblica amministrazione, Graziano Delrio alle Infrastrutture, Carlo Calenda allo Sviluppo Economico, Maurizio Martina all’Agricoltura, Gianluca Galletti all’Ambiente, Beatrice Lorenzin alla Salute, Giuliano Poletti al Lavoro e Dario Franceschini alla Cultura. La bocciata. Del governo uscente l’unica a non rientrare è il ministro all’Istruzione Stefania Giannini, ex Scelta civica e ora Pd, “sacrificata” dopo le polemiche che hanno investito la riforma della “Buona scuola” per fare posto a Fedeli e assicurare al governo l’apertura a sinistra che Gentiloni aveva già provato a garantire con Gianni Cuperlo, incassando però il rifiuto dell’ex presidente Pd. E Fedeli lancia subito un segnale di apertura: «Convocherò presto tutte le parti per sentire il loro parere sui problemi della scuola».
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 13 dicembre 2016 /  Pagina 19 - Sassari
IL CONVEGNO
Buone pratiche e inclusione dentro l’Ateneo
SASSARI. Si terrà giovedì 15 dalle 9.30, nell’aula magna dell’università, un’intera giornata dedicata al tema “Inclusione e università - Riflessioni, esperienze, buone pratiche per un’università più inclusiva”. L’evento, voluto dalla Commissione di Ateneo per le problematiche degli studenti disabili e con DSA, intende offrire ai professori universitari, ai docenti delle scuole, alla comunità cittadina e a tutti gli interessati un quadro sulla situazione degli studenti disabili all’università. I relatori - docenti provenienti da altri atenei italiani -porteranno le loro esperienze positive e innovative e illustreranno le difficoltà ricorrenti nei percorsi inclusivi accademici degli studenti con disabilità. Tra gli altri, interverranno Roberta Caldin (università di Bologna) che fa parte del Gruppo di lavoro sull’inclusione della Società italiana di Pedagogia (Siped) e Luigi D’Alonzo (università Cattolica di Milano), membro del direttivo ed ex presidente della Società italiana di Pedagogia speciale, oltre che direttore della Scuola di specializzazione per insegnanti di sostegno di Milano e Brescia. Testimonianze qualificate arriveranno anche dalle università di Cagliari, Perugia, Roma Foro Italico, Trento, Roma Tre, Napoli e Sannio. I lavori si apriranno con i saluti del rettore Massimo Carpinelli. Introducono e coordinano le due sessioni, mattutina e pomeridiana, Giuseppe Filippo Dettori, e Stefano Sotgiu.



LA NUOVA SARDEGNA
9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 13 dicembre 2016 /  Pagina 19 - Sassari
Ricordo di Lovisato, il geologo “eroe dei due mondi”
SASSARI In occasione del centenario della morte di Domenico Lovisato, il Museo scientifico dell’università di Sassari (Muniss), in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, con l’università di Cagliari e il Club Alpino Italiano, ha promosso una manifestazione dal titolo: “Domenico Lovisato (1842-1916), un professore universitario di mineralogia dalla Sardegna alla Terra del Fuoco”, che si svolgerà oggi alle 17 nel Polo naturalistico di Piandanna 4. Dopo i saluti del rettore, prenderanno la parola Stefania Bagella (Muniss), “Domenico Lovisato a Sassari”, Gianluigi Pillola (università di Cagliari), “I geo-musei dell’Università di Cagliari: dal gabinetto delle curiosità ad oggi”, Giacomo Oggiano (università di Sassari), “Lovisato e le dispute della geologia positivista”, Giancarlo Nonnoi (università di Cagliari), “Dalla Nurra alla Terra del Fuoco e ritorno”. Presiederà Roberto Furesi, direttore del DipNeT. Domenico Lovisato nacque a Isola d’Istria nel 1842. Fin dalla prima giovinezza aveva aderito al movimento patriottico per la liberazione dall’Austria delle terre "irredente Partecipò come volontario in Trentino alla terza guerra d’indipendenza e strinse una profonda e duratura amicizia con Garibaldi. Si laureò in matematica a Padova nel 1867 e iniziò a insegnare nelle scuole secondarie: fra le sue prime sedi fu il Liceo Ginnasio Azuni di Sassari. Nel 1879 ritornò a Sassari come vincitore del concorso per straordinario di Mineralogia, nell’"isola bella" che sarebbe diventata la sua seconda patria. Impiantò un primo Gabinetto geomineralogico universitario che doveva raccogliere i frutti delle sue esplorazioni nel territorio. Fondò una delle prime sezioni del Club Alpino Italiano, cui aderirono oltre centocinquanta soci e che aveva tra le sue finalità la costruzione sul Gennargentu di una Casa-rifugio dedicata a Lamarmora. A Sassari si schierò con i progressisti, prendendo parte a varie manifestazioni garibaldine e democratiche, e animando dalle colonne della Nuova Sardegna un appassionato dibattito a difesa dell’irredentista Guglielmo Oberdan.

 
 
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