Lunedì 17 ottobre 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 ottobre 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 17 ottobre 2016 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Folla per la maratona del Fai
Sorpresa: a Cagliari, Iglesias e Monserrato la domenica dedicata alla scoperta dei luoghi della scienza ha attirato 3.500 visitatori. È stata un successo, ieri, la Fai marathon d'autunno. Dalle 9 alle 20, undici ore per visitare le collezioni di strumenti scientifici d'epoca conservate in alcuni istituti superiori, o i piccoli ma suggestivi musei di alcune facoltà universitarie, e il planetario de L'Unione Sarda. Le guide? Studenti e volontari. La presidente regionale del Fai: «Pronti a rifarlo una volta al mese». NOCE A PAGINA 13
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Strumenti d'epoca, animali impagliati, meteoriti: giornata all'insegna della cultura
SE LA SCIENZA DÀ SPETTACOLO
Fai marathon: 3.500 visite nei musei e nelle scuole aperte 
Questa volta non c'è una fila chilometrica da raccontare o da fotografare: non è come quando si aprì per la prima volta al pubblico l'ex carcere di Buoncammino né come quando c'era da scoprire l'ex ospedale militare. Stavolta i luoghi da esplorare erano tanti, e solo alcuni aprivano dalla mattina alla sera: altri solo la mattina e altri ancora solo la sera. Risultato: i visitatori sono stati tanti (3.500, il dato fornito alle 20 dai volontari del Fai) ma erano sparsi. Niente colpo d'occhio, quindi, bensì tante file piccole ma costanti da un capo all'altro della città, a Iglesias (dov'era aperto l'istituto minerario Asproni) e Monserrato.
UN SUCCESSO La maratona Fai d'autunno è stata un successo. Non era scontato che migliaia di persone facessero avanti e indietro da un museo universitario a una scuola, dal planetario dell'Unione Sarda alla cittadella di Monserrato, per vedere antichi strumenti scientifici, animali impagliati o conservati sotto formaldeide, straordinari reperti geologici o le pagelle dello studente di Liceo Antonio Gramsci. La scommessa è stata vinta.
IN FILA Alle due e mezza di ieri pomeriggio, nella hall del centro polifunzionale del gruppo Unione editoriale, decine di persone con tanti bambini al seguito aspettavano di poter vivere l'esperienza emozionante della visita al planetario: cinque minuti di video per raccontare i 13,7 miliardi di anni di storia dell'universo, poi venti minuti sotto una cupola sulla quale vengono proiettati, in alta definizione, il cielo stellato, la Luna, il Sole, le galassie. Stesse scene di mattina al liceo Dettori, dove a fare la parte del leone è stata la straordinaria collezione di strumenti scientifici, e all'istituto nautico Buccari, dove gli studenti hanno brillantemente guidato i visitatori sia nel loro planetario (dove le stelle vengono studiate per la loro utilità nella navigazione) sia in un'aula che riproduce la sala comandi di una nave, con radar, timone e radio di bordo.
REPERTI Ma tanti hanno colto l'occasione per incantarsi davanti allo scheletro di un elefante o a un formichiere impagliato nel museo di Zoologia (dipartimento di Biologia animale ed Ecologia, sotto ponte Vittorio), o alla collezione di tubi a raggi X nel museo di Fisica (cittadella universitaria a Monserrato) o, nel pomeriggio, ammirare i resti di meteoriti o il fossile di coccodrillo nel museo di Geologia e Paleontologia di via Trentino. Tesori di cui molti ignoravano l'esistenza. E, fra i tesori, vanno segnalati l'entusiasmo e la preparazione degli studenti-ciceroni: segni di speranza per il futuro.
Marco Noce
 
 
 
L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 17 ottobre 2016 / Cultura (Pagina 28 - Edizione CA)
Ambiente Fichi d'India e agavi,
importati due secoli fa, lasceranno il posto a elicriso e lentisco
L' immagine delle coste sarde deve essere ridisegnata. Quello skyline vegetale di fichi d'India e agavi che siamo abituati ad associare all'Isola è un falso storico creato da un'importazione botanica di due secoli fa e, picconi e rastrelli alla mano, sarà sostituito da quello originale. Fondali compresi, dove le praterie di posidonia sono state devastate da alghe killer sconosciute ai nostri mari sino agli anni '80. Il progetto, cofinanziato dall'Unione Europea col programma Life+, si chiama Res Maris ed entro sei mesi recupererà l'area marina Capo Carbonara, ma negli obiettivi dei suoi organizzatori dovrebbe estendersi a tutta l'Isola. L'operazione subacquea si è già conclusa. È stata la prima in Sardegna di questo tipo e ha ripristinato tutta l'area da Porto Sa Ruxi a Serpentara. Sabato scorso al porto di Villasimius due classi della vicina scuola elementare coinvolta hanno iniziato l'opera a terra con la rimozione del fico degli Ottentotti, una pianta grassa ornamentale conosciuta come “unghie di strega”.
L'idea che un progetto ambientale preveda lo sradicando di piante così belle e diffuse sembra un controsenso. «Non lo è - spiega Gianluigi Bacchetta, coordinatore scientifico del progetto e direttore del Centro conservazione biodiversità dell'Università di Cagliari - Queste piante esotiche sono nocive per molti aspetti, dalla distruzione delle dune di sabbia alla capacità di impedire la crescita di altri vegetali, come nel caso del fico degli Ottentotti. Una volta estirpate, vengono integralmente sostituite con piante autoctone come rosmarino, lentisco ed elicriso che ripristinano l'habitat naturale, sono aromatiche e mellifere, con tutti i vantaggi per l'ecosistema del venir bottinate dalle api, e sostituiscono egregiamente la funzione estetica per le quali queste piante aliene sono state introdotte». Hotel e privati della zona possono partecipare al progetto ricostruendo i loro giardini. Piante e semi per sostituire i vegetali sradicati li fornisce gratuitamente l'Ente Foreste che, con Regione, Provincia di Cagliari, Centro di Conservazione Biodiversità, Comune di Villasimius e associazione Tecla, ha realizzato il progetto.
Cristina Muntoni
 

redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA
 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 17 ottobre 2016 / Pagina 9 - Attualità
Cresce il Fondo sanitario. Soldi per nuove medicine e cure anti cancro
FARMACI INNOVATIVI E ASSUNZIONI
ROMA Il Fondo sanitario nazionale per il 2017 arriverà a 113 miliardi con una previsione di 114 miliardi per il 2018. Dal 2013 al 2017 il finanziamento del Fondo sanitario nazionale è aumentato di 6 miliardi di euro, passando da 107 a 113 miliardi, con un incremento del 5,5%. Ma cambia il paradigma della distribuzione della spesa. Il Fondo viene finalizzato a impegni precisi: assunzioni di personale, nuovi farmaci, e vaccini, solo per citarne alcuni. Queste le misure nella sanità area per area.
Farmaci innovativi. Il fondo da temporaneo diventa strutturale e garantisce che ogni anno saranno disponibili 300 milioni di euro per l’acquisto di medicinali finalizzati anche alla cura di patologie gravi o fino ad oggi incurabili. Negli anni 2015-2016 con questo fondo sono stati curati pazienti con Epatite C.
Nuovi farmaci oncologici. Viene per la prima volta costituito un fondo specifico per il finanziamento dei farmaci oncologici innovativi, per il quale sono stanziati 500 milioni di euro.
Assunzioni e stabilizzazioni dei precari. Sarà garantito un primo sblocco del turnover, con la possibilità di 10mila nuove assunzioni nella pubblica amministrazione, che andranno a colmare anche le carenze di personale che caratterizza il Servizio Sanitario Nazionale.
Piano nazionale vaccini. Viene istituito un fondo per il concorso al rimborso alle Regioni per l’acquisto dei vaccini previsti dal Nuovo piano nazionale vaccini. Il fondo è finanziato con 99 milioni di euro per il 2017 e 186 a decorrere dal 2018.
Non autosufficienze. Il fondo è finanziato con 50 milioni e serve per l’assistenza dei malati non autosufficienti come quelli che soffrono di Sla.
Piani di rientro aziendali. Viene stabilito un rafforzamento della disciplina già introdotta lo scorso anno con la legge di Stabilità. In particolare, i piani di rientro si applicheranno alle Aziende ospedaliere universitarie, agli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico o agli altri Enti pubblici che erogano prestazioni di ricovero e cura che abbiano uno scostamento pari al 5% dei ricavi o a 5 milioni di euro in valore assoluto (rispetto allo scostamento del 10% o di 10 milioni di euro ora previsto).
Efficientamento. Le amministrazioni obbligate a ricorrere a Consip o agli altri soggetti aggregatori possono procedere, se non ci sono i contratti con questi e in caso di «motivata urgenza» allo svolgimento di autonome procedure di acquisto. In questo caso l’Anac rilascerà un codice identificativo per partecipare alla gara.
Programmi di miglioramento e riqualificazione. Le Regioni, anche quelle commissariate e con piani di rientro possono presentare programmi di miglioramento del livello delle prestazioni che saranno approvati dalla Commissione LEA del ministero della Salute entro il prossimo marzo. Le Regioni che attuano questi programmi potranno avere un premio pari allo 0,1% del Fondo sanitario nazionale (oltre 112 milioni di euro).
 
 
 

redazioneweb@unica.it


Link: rassegna stampa MIUR

RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie