Sabato 8 ottobre 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 ottobre 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 ottobre 2016 - Agenda Cagliari
RETTORATO Libro sullo storico
Il ricordo e l’opera di Boscolo
La figura e l’opera del docente e storico Alberto Boscolo, studioso in particolare della Sardegna medievale (nel 1959 ottenne la cattedra di professore ordinario di Storia medievale e fu rettore nel 1970 per poi passare all’Università degli Studi di Milano e poi alla Sapienza) sarà ricordata lunedì alle 17 nell’aula magna del Rettorato in via Università 40 con la presentazione del volume “Ricordando Alberto Boscolo. Bilanci e prospettive storiografiche” (Viella, 2016) a cura di M. G. Meloni, A. M. Oliva e O. Schena. Presenteranno l’opera Flocel Sabaté i Curull (Università di Lleida) e Pietro Corrao (Università di Palermo). Saluti di Maria Del Zompo (rettrice dell’Università), Francesco Atzeni (direttore del Dipartimento di Storia, Beni culturali e territorio) e Marcello Verga (direttore dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea-Cnr).
 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 ottobre 2016 - Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
LA COSTITUZIONE
Con “Diritti sociali: il lavoro”, proseguono lunedì alle 17.30 le letture della Costituzione dell’Anpi all’Hostel Marina, nelle scalette Santo Sepolcro. Intervengono Marco Sini, il docente di Diritto amministrativo dell’Università Andrea Pubusa e Mariano Carboni, segretario regionale della Fiom.
 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 ottobre 2016 - Borsa (Pagina 14 - Edizione CA)
Chiude il Salone delle aziende che puntano sulla tecnologia: «Un salto di qualità»
Sinnova saluta col record
Oltre tremila visitatori nelle due giornate alla Manifattura
Oltre tremila persone in due giorni rappresentano un grande successo per una manifestazione che punta i fari sulle imprese. SI conferma che «la Sardegna ha una forte propensione all’innovazione e all’alta tecnologia», come ha detto Raffaele Paci, vicepresidente della Regione, inaugurando Sinnova 2016. Il quarto salone dell’innovazione, promosso da Regione e Sardegna Ricerche, ha chiuso ieri con un bilancio più che positivo. C’erano le imprese, oltre 130, tra cui i colossi Amazon, Accenture, Microsoft e Huawei; c’erano le idee, le banche, le istituzioni, le università.
 LA CRESCITA «Quest’anno Sinnova ha fatto un salto di qualità», ha sottolineato il direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu. «Il Salone non è più solo una vetrina per le imprese sarde innovative, ma un’occasione di confronto e di collaborazione con alcune delle più grandi realtà mondiali dell’industria digitale». «La scommessa - ha spiegato Paci - è accompagnare il cittadino dalla nascita dell’idea fino al posizionamento sul mercato. Le istituzioni non si cambiano da un giorno all’altro, ma vogliamo fare della Regione una macchina veloce, rapida, che segue in tempo reale i cambiamenti».
Nei quasi seimila metri quadrati allestiti all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, le protagoniste sono state le aziende: esperienze diverse per l’età degli innovatori, molte imprese sono guidate da under 35, e per settore, con l’agrifood che per la prima volta è entrato a Sinnova e l’Ict a fare da padrone (65 imprese). Tra queste “Destination 4 you” di Maurizio Battelli, applicazione gratuita per iOs e Android che geolocalizza i turisti e, sulla base del tempo disponibile e degli interessi scelti, propone percorsi culturali, enogastronomici, oltre che turistici in senso lato. E ancora “Pinguin”, di Salvatore Murru, un macchinario a bassissimo consumo energetico che, utilizzando anidride carbonica allo stato liquido, in appena 3 minuti rinfresca le bevande, portandole da 22-23 gradi sino a 4-5 gradi.
INEDITO La novità in questa edizione è stato il Forum sull’internalizzazione: «Aver portato al Forum settanta aziende isolane e una cinquantina di operatori stranieri qualificati, dà la misura di quanto sia importante nel mondo e nella nostra regione il settore dell’Ict», ha spiegato Maria Grazia Piras, assessore regionale all’Industria. «Gli strumenti che abbiamo messo in campo col programma di internazionalizzazione stanno dando riscontro. Dopo i bandi destinati alle reti di impresa e alle associazioni di categoria, nelle prossime settimane lanceremo quelli per le singole imprese».
Mauro Madeddu
 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 8 ottobre 2016 - Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Notti in bianco con l’Università
Ancora frastornati per il baccano (pomposamente chiamato concerto) proveniente dalla facoltà di Lettere a Sa Duchessa, iniziato verso le 21.30 del 26 settembre e protrattosi fino alle piccole del 27, giorno lavorativo in cui - non avendo potuto dormire la notte precedente - la maggior parte degli abitanti della zona hanno svolto le loro mansioni in condizioni deplorevoli, ecco il bis. Questa volta dalla facoltà di Ingegneria, in piazza d’Armi, nella notte tra il primo e il 2 ottobre: altro baccano (pomposamente chiamato concerto), protrattosi con urla altissime in via Marengo, fino a circa le quattro e cessato grazie all’arrivo di due volanti della polizia. Alla faccia dell’articolo 659 del codice penale, che punisce chi disturba il riposo e le normali occupazioni altrui. È possibile che chi autorizza l’uso di quei locali per simili iniziative (i presidi? il rettore?) non si renda conto dell’enorme disagio che recano a centinaia di famiglie con molte persone anziane o in condizioni di salute precarie, che non hanno certo bisogno di questi cosiddetti concerti per tirarsi su il morale?
Andrea Pirodda
 

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LA NUOVA SARDEGNA

5 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 8 ottobre 2016 / Pagina 14 - Economia Sardegna
Progetto sul fotovoltaico, 2 milioni in arrivo dalla Ue
L’iniziativa porta la firma dall’università di Cagliari
Costruita una rete di cooperazione che coinvolge le istituzioni locali e 7 partner europei
CAGLIARI Una rete di cooperazione tra le istituzioni locali e 18 partner di 7 diversi Paesi europei costruita dall’Università di Cagliari ha reso possibile l’approvazione e il finanziamento con quasi 2 milioni di euro del Progetto StoRES, ottenuta nell’ambito del programma di cooperazione transnazionale “Interreg Mediterranean” rivolto agli stati membri della Ue che si affacciano sul Mediterraneo. L’obiettivo della iniziativa – che durerà due anni e mezzo - è aumentare il livello del fotovoltaico nel mix energetico delle regioni del Mediterraneo (in particolare nelle isole e nelle zone rurali) attraverso l’integrazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo di energia nell’ambito di una politica ottimale di mercato, superando i vincoli di affidabilità della rete e i problemi di intermittenza delle fonti di energia rinnovabile. L’idea di StoRES è da un lato aumentare nelle persone la consapevolezza dei vantaggi derivanti dall’utilizzo delle nuove tecnologie, dall’altro promuovere politiche di efficienza energetica, facilitando un maggiore impiego di energia sostenibile. In tal modo si vuole promuovere la crescita sostenibile nell’area mediterranea rafforzando idee e pratiche innovative, un uso ragionevole delle risorse energetiche e sostenendo contemporaneamente l’integrazione sociale attraverso una cooperazione integrata e basata sul territorio. Uno dei cinque siti pilota per testare le soluzioni proposte sarà proprio in Sardegna. Un ruolo chiave per centrare il prestigioso risultato è stato svolto dall’Unità operativa “Impianti e sistemi elettrici per l’energia” del dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica diretto da Fabrizio Pilo, capace di coinvolgere nei lavori anche partner di Paesi come Cipro, Spagna, Portogallo e Slovenia. In particolare, il progetto è seguito nel dettaglio da Susanna Mocci, assegnista di ricerca del Dipartimento: il team sardo include, oltre al Diee, il Comune di Ussaramanna e la Regione.
 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 8 ottobre 2016 / Pagina 12 - Ediz. nazionale
Trieste dimentica Regeni Il sindaco leva lo striscione
di Fiammetta Cupellaro
ROMA «C’era il rischio di assuefazione visiva». Con questa motivazione, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza ha rimosso dalla facciata del municipio lo striscione dedicato al giovane ricercatore torturato e ucciso al Cairo ad appena 26 anni. “Verità per Giulio Regeni”, c’era scritto ricordando che la famiglia sta lottando da febbraio per sapere chi ha ucciso il proprio figlio, inviato in Egitto come ricercatore dall’università di Cambridge. Due operai del Comune di Trieste ieri mattina hanno arrotolato quello striscione giallo e nero che per mesi ha ricordato alla città la tragica morte del giovane concittadino e la richiesta di giustizia. Nessun passo indietro da parte del sindaco, nemmeno una telefonata ai genitori del ragazzo che abitano a Fiumicello, per avvertirli della decisione. Così si giustifica Dipiazza: «Quello striscione era diventato un fatto politico. Con tutti i problemi che abbiamo nel paese, con i problemi di occupazione per i giovani che ho in città, se devo occuparmi anche di queste cose... Questa mattina mi sono alzato, ho visto il giornale (il Piccolo, ndr) e ho detto: “bene lo tolgo”. Così mi sono tolto il dente cariato e non ci sono più polemiche». Ma su quel balcone spoglio si è scatenata la rivolta di quella parte dei cittadini di Trieste che stanno lottando assieme alla famiglia Regeni. E da Trieste il caso è diventato nazionale. Per Roberto Dipiazza, quello striscione è sempre stato un problema. Già a febbraio dopo i primi giorni di cordoglio, lo striscione ha cambiato più volte di posto. Ieri è sparito. «Premessa la mia completa solidarietà alla famiglia per quello che è successo al figlio e per le torture che ha subito, lo striscione era diventato un fatto politico. Il Pd cavalca questa cosa allora a questo punto se loro lo cavalcano, io lo tolgo», questa la logica del sindaco. Insomma, per Dipiazza non era più un “simbolo” condiviso dalla città intera, ma una sorta di manifesto politico solo del Pd. A fargli saltare i nervi ieri mattina, ha spiegato, il quotidiano il Piccolo che ha scelto di dedicare l’intera prima pagina a manifesto per Giulio Regeni. Un modo per lanciare l’appello al sindaco a non rimuovere quel simbolo di giustizia. Lunedì i consiglieri di centrodestra avrebbero presentato una mozione per togliere la scritta dalla facciata del municipio. Il sindaco ha giocato d’anticipo cancellando qualsiasi possibilità di discussione all’interno del consiglio comunale. Prima di dare l’ordine di rimuoverlo Dipiazza ha diffuso una nota in cui ha parlato di «strumentalizzazioni da parte del Pd» e di simboli che servono «a lavarsi la coscienza di fronte alla situazione di stallo in cui è piombato il caso». Il triestino Gianni Cuperlo, esponente del Partito democratico, ha deciso di appellarsi direttamente ai suoi concittadini: «Sarebbe bello se questa mattina, con la città invasa dai turisti della regata più partecipata del mondo, su decine di balconi e finestre comparissero un segno giallo, una foto, un richiamo a quella tragedia e quello splendido ragazzo. Più che bello sarebbe giusto».
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 8 ottobre 2016 / Pagina 22 Ediz. nazionale
L’Ateneo dà il benvenuto agli studenti dell’Erasmus
Brutte notizie per gli amanti della birra e delle atmosfere bavaresi. L’Oktoberfest in programma per tutta la giornata di oggi ai giardini pubblici di Sassari è stato rinviato alla settimana prossima a causa del maltempo previsto. Gli organizzatori hanno preferito non mettere a rischio la riuscita della manifestazione, che si svolge tutta all’aperto, e che sarebbe stata martoriata dall’attesa pioggia. Il ricco cartellone di avventimenti sarà comunque riprogramamto, tempo permettendo, il prima possibile.SASSARI Un caloroso benvenuto, tributato come tutti gli anni agli studenti internazionali ospiti dell’università di Sassari L’occasione è stato l’evento che si è tenuto ieri sera nella storica aula magna dell’Ateneo, organizzato dall’associazione Erasmus Student Network (ESN) Sassari in collaborazione con l’ufficio relazioni internazionali dell’univeristà. Presenti il prorettore Luca Deidda, il sindaco Nicola Sanna e il Delegato del Rettore per l’internazionalizzazione, il Programma Erasmus e la mobilità studentesca, Luciano Gutierrez, che hanno accolto ben 155 studenti Erasmus. Numero in crescita rispetto ai 119 del primo semestre dello scorso anno). Benvenuto anche ai 25 studenti in mobilità per tirocinio nell’ambito del progetto Erasmus Traineeship in Sardinia (in aumento rispetto ai 14 dello stesso periodo dello scorso anno) e i 13 giovani maghrebini giunti a Sassari con il progetto Sardegna Formed, sostenuto da Unimed e Fondazione Banco di Sardegna. A coordinare la serata ha pensato Michele Usai, presidente dell’Esn, che ha dovuto fare “i conti” con l’intervento del Pontifex Maximus dell’Associazione Goliardica Turritana, Piccione I ’’Il Sintetico’’. Ad accompagnare l’evento gli interventi musicali a cura del Conservatorio Canepa. L’Erasmus Welcome Day rappresenta il culmine della Welcome Week, una settimana densa di eventi culturali e sportivi dedicati agli studenti incoming. La mobilità internazionale all’Università di Sassari ha raggiunto negli ultimi anni risultati eccellenti, sia in termini quantitativi, testimoniati da un numero di studenti in ingresso e in uscita in costante crescita, sia in termini di qualità delle esperienze formative e dei servizi offerti agli studenti in mobilità. Nel 2016 l’Ateneo ha ottenuto importanti riconoscimenti da parte della Commissione Europea per le buone pratiche sviluppate nell’ambito della gestione e organizzazione delle esperienze di mobilità internazionale. I risultati conseguiti sono il frutto dell’impegno profuso dal Comitato Erasmus di Ateneo, dall’Ufficio Relazioni Internazionali, dai Delegati e referenti amministrativi di dipartimento, dai tutor Erasmus e, naturalmente, dall’Associazione Erasmus Student Network, che offre un servizio di accoglienza, integrazione e intrattenimento agli studenti che in numero sempre maggiore decidono di trascorrere una parte del loro percorso formativo nell’Università di Sassari.
 
 

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