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Giovedì 29 settembre 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 settembre 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Hiv e Zika,
il gotha dei virologi si confronta
Il gotha dei virologi sbarca a Cagliari per la terza edizione della summer school che, coordinata da Enzo Tramontano, aprirà il confronto sui temi dell'Hiv e Zika tra i massimi esperti mondiali. Un evento che vede in prima fila l'Università del capoluogo (dipartimento di Scienze della vita e ambiente) con ricercatori, contributi e partnership ad alto valore aggiunto. Al Parco tecnologico Polaris - Piscinamanna, Pula - i lavori si sono aperti ieri e si concluderanno lunedì.
Dall'Hiv a Zika, il confronto ha per tema chiave lo sviluppo di farmaci antivirali tra esperti e giovani ricercatori di provenienza internazionale. Di rinomanza mondiale il parterre dei partecipanti con interventi di undici scienziati provenienti da Belgio, Germania, Grecia, Italia, Spagna e Stati Uniti, una quarantina di dottorandi e giovani post-doc provenienti da Argentina, Belgio, Italia, Malesia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Taiwan, Ucraina e Stati Uniti.

 
 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Salute (Pagina 14 - Edizione CA)
La carriera del professore, prossimo alla pensione
Paolo Emilio Manconi, una vita
in prima linea contro il virus Hiv
« Sono felicissimo per quanto sono riuscito a realizzare, nonostante molte difficoltà. Ora però farò solo il medico: lo confesso, cambiare mi spaventa un po'. Si diventa dipendenti anche dal lavoro».
Si guarda intorno, Paolo Emilio Manconi e non sa nascondere un velo di malinconia nello studio del Policlinico, ingombro di scatoloni, “ereditato” da uno dei suoi maestri, il professor Sergio Del Giacco. Con lui si è impegnato sul fronte dell'Aids dalla fine degli anni '80.
All'epoca, Del Giacco era componente della Commissione nazionale, quando si cercava una strategia contro una malattia che sconvolgeva il mondo, creando enormi problemi scientifici, etici e sociali. «Insieme, scrivemmo la legge 135 del '90, che ancora oggi difende i diritti del paziente con Hiv. Quelle norme, tra l'altro, vietano che si faccia il test per l'Aids senza il suo consenso o che si licenzino i sieropositivi, come avveniva in passato».
Aids, ma non solo. Manconi lascia al Policlinico un Dipartimento comprendente tre strutture: una di Allergologia e Immunologia clinica e due di Medicina interna. «Ci occupiamo di Epatite C, per la quale siamo uno dei centri di riferimento regionali abilitati a usare i nuovi farmaci, efficacissimi, anche se costosi. L'hanno scorso su questo fronte abbiamo speso venti milioni, per assistere un numero rilevante di pazienti».
Poi c'è la sua creatura, il Centro regionale di riferimento per l'Aids «mai ufficialmente strutturato», che ha sempre collaborato con i reparti Infettivi (SS Trinità di Cagliari e Sassari), dove lavorano a tempo pieno i dottori Ortu e Piano. «Non sono mai stato solo, ho sempre avuto collaboratori validissimi», tiene a precisare Manconi, che ha sempre puntato sullo spirito di squadra. Infatti, considera una grande soddisfazione essere riuscito a ottenere il concorso «per i miei volontari. Dieci medici validissimi, che avevano tutti i titoli per concorrere. Ma non è stato facile avere l'assenso dell'assessore dell'epoca, Nerina Dirindin. Alla fine ho avuto l'ok. E i miei collaboratori lo hanno vinto tutti. Solo perché lo meritavano».
Grandi soddisfazioni, ma anche amarezze nella lunga e fortunata carriera del Professore. Come nel 2003, quando sembrava cosa fatta il suo ingresso al San Giovanni di Dio come direttore della Patologia medica. E invece, all'ultimo, la nomina saltò «causa l'eterna guerra fra ospedalieri e universitari, ma se considero cosa ho avuto qui al Policlinico, non posso proprio lamentarmi». ( l. s. )
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Borsa (Pagina 13 - Edizione CA)
L'assessore Paci: «L'Isola può intercettare una buona fetta di quei finanziamenti»
Imprese innovative: 30 milioni
Il governo inserisce la Sardegna nel piano Horizon 2020
 “Riaccendiamo lo sviluppo”: è lo slogan che il ministero dello Sviluppo economico ha coniato per promuovere i nuovi bandi destinati alle imprese per progetti di ricerca e sviluppo. Per la Sardegna, inserita insieme ad Abruzzo e Molise, tra le regioni “in transizione”, a disposizione ci sono 30 milioni di euro sui 180 totali del programma operativo nazionale. Le risorse maggiori saranno invece incanalate verso il Mezzogiorno e le sue regioni “Convergenza” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Ma «è un'occasione da non perdere», secondo il dirigente della divisione “Ricerca e sviluppo” del Mise, Giuseppe Incardona, ieri a Cagliari per il roadshow di Confindustria, per illustrare gli incentivi finalizzati a promuovere l'innovazione e accrescere la competitività delle piccole e medie imprese.
 PER LO SVILUPPO «L'obiettivo è rilanciare lo sviluppo del Paese, perché ormai è chiaro dalle esperienze passate che le aziende che portano avanti importanti progetti di ricerca, poi hanno un serio sviluppo industriale e risultati importanti in termini di produzione», ha sottolineato il dirigente del Mise. Diversi i bandi nell'ambito del Pon, quello che riguarda la Sardegna è Horizon 2020: aperto alle imprese singole o aggregate, con possibilità di partecipazione ai progetti congiunti da parte di organismi di ricerca, spin-off e liberi professionisti, per investimenti che vanno da 800 mila a 5 milioni di euro.
 LE IMPRESE «Dobbiamo rendere centrale la ricerca, legandola alle necessità delle imprese e alle esigenze di competitività industriale e sviluppo del Paese», ha evidenziato il presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, Maurizio de Pascale. «La Sardegna punta su innovazione e competitività per far crescere le imprese e conta di intercettare una parte rilevante di questi 30 milioni, affiancandoli agli oltre 100 di fondi Por regionali destinati ai progetti di ricerca delle imprese», ha spiegato l'assessore alla Programmazione, Raffaele Paci.
Ma come ha sottolineato il prorettore dell'Università di Cagliari, Micaela Morelli, «è necessaria una forte alleanza tra istituzioni pubbliche e universitarie e le imprese, oltre a un maggiore coraggio verso gli investimenti da parte di chi amministra le aziende».
 RAPPORTI CON L'UNIVERSITÀ «Dobbiamo perfezionare il raccordo tra il mondo delle imprese e quello universitario e favorire il massimo coordinamento tra gli interventi nazionali e regionali, in una prospettiva di crescita e sviluppo legate all'innovazione», ha sottolineato Alberto Scanu, presidente di Confindustria Sardegna.
 Marzia Piga
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Congelata l'iniziativa che prevedeva la richiesta di stato di calamità naturale per Pirri
Difese contro le alluvioni, il Consiglio rinvia il voto
Rinvio di due settimane dopo un lungo dibattito. La mozione riguardante il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le zone colpite dall'alluvione («necessaria per la avere i risarcimenti»), illustrata in Aula dal proponente Antonello Floris e firmata anche da Alessio Mereu, ha avuto il merito di animare il Consiglio comunale. Il nubifragio di venerdì 16 settembre, che ha colpito «tutta la città e in particolare Pirri», ha causato «allagamenti e di conseguenza ingenti danni alle attività commerciali e alle abitazioni ai piani terra». Floris e Mereu chiedevano anche la realizzazione di «paratie antiallagamento all'ingresso dei negozi e delle abitazioni», di integrare alle opere già realizzate «attraverso un nuovo studio idrogeologico, ulteriori opere pubbliche affinché il rischio venga completamente eliminato», e di «dotarsi di sistemi propri di rilevazioni meteo integrativi».
Stefano Schirru, al sindaco Massimo Zedda e all'assessore ai Lavori pubblci Gianni Chessa: «Ci sono responsabilità? Si individuino. I 30 milioni annunciati dalla Regione sono arrivati o no? A Pirri c'è gente che ha perso tutto. I maggiori danni in via Trexenta e via Sanna, con tetti scoperchiati e muri crollati. Nessuno verifica la validità degli interventi di manutenzione». Intervenuti tra gli altri Alessandro Sorgia («l'amministrazione ha fatto una stima dei danni?»), Aurelio Lai («muri crollati? Allarmismo: si è trattato di cartongesso»), Fabrizio Rodin («non mi pare ci siano argomenti di supporto per approvare la mozione»), Alessio Mereu («si completino le opere ancora da realizzare»), Piergiorgio Massidda («il radar non risolverà tutto, occorrerà qualcosa di più») e Loredana Lai («quali le intenzioni del sindaco sulla prosecuzione dei lavori a Pirri?»). Il sindaco, dopo aver chiarito la differenza tra mozione e ordine del giorno, ha ricordato l'importanza dei vasconi realizzati nella Municipalità. Zedda: «Il nostro problema è che non arriva l'allerta. Un radar potrebbe conoscere la reale portata delle nuvole: l'Università ci sta lavorando». La proposta-Zedda è stata poi accolta: integrazioni e voto rinviati. (p. p.)
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CORSO DI LINGUA ARABA
Inizia sabato alle 10 il corso di lingua e cultura araba per principianti assoluti, nella sala Maria Carta dell'Ersu, in via Trentino. Il corso di 30 ore, organizzato dall'associazione studentesca Youth Caravella, accreditata con l'Ersu, è destinato primariamente agli studenti universitari (ma non solo). Per pre-iscriversi ai corsi è necessario seguire la procedura indicata sul sito http://www.youthlab.it/.


 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Cronaca Italiana (Pagina 9 - Edizione CA)
Roma
La scienziata assolta lascia la Camera
ROMA Ilaria Capua, virologa di fama internazionale, non è più deputata: ieri la Camera ha accolto le sue dimissioni da Montecitorio, dove arrivò nel 2013 con Scelta Civica. Prosciolta dall'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla diffusione di epidemie, andrà a dirigere un centro di eccellenza all'Università della Florida.
Per Ilaria Ghizzoni (Pd) Capua è vittima di «una cultura del sospetto praticata anche qui, nelle istituzioni repubblicane, dai colleghi del M5S». I 5 Stelle infatti furono durissimi con Capua ai tempi dell'avviso di garanzia.
La scienziata in una lettera ai deputati ieri ha ripercorso «un incubo senza confini ed una violenza che non solo mi ha segnata per sempre, ma che ha coinvolto e stravolto anche la mia famiglia».


 

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Provincia di Oristano (Pagina 29 - Edizione CA)
Convegno sul referendum
Il Meic, con Movimento focolari, Azione cattolica diocesana, Aimc, Cittadinanzattiva e Centro servizi culturali, organizza domani alle 18.30 nell'auditorium San Domenico in via Lamarmora il convegno “Referendum costituzionale. Le ragioni di una scelta”. Interverranno Pietro Ciarlo (Università di Cagliari) che sosterrà le ragioni del sì e Maria Agostina Cabiddu (Politecnico Di Milano) quelle del no.

 

 

8 - L’UNIONE SARDA di giovedì 29 settembre 2016 / Cronaca Italiana (Pagina 9 - Edizione CA)
Via libera all'Ape (l'uscita anticipata) e alle nuove quattordicesime
Pensioni, pronti 6 miliardi
Accordo governo-sindacati
ROMA Sei miliardi in tre anni, misure per i lavoratori precoci, via libera all'“Ape”, estensione e aumento della quattordicesima per i pensionati con i redditi più bassi. Al tavolo sulla previdenza, tra governo e sindacati c'è già un primo accordo sulle modifiche da introdurre nella legge di stabilità.
LA TRATTATIVA Era stato Matteo Renzi, prima dell'incontro, a tracciare la strada. Spiegando che le misure delle pensioni «non dipendono dalla trattativa con Bruxelles» e che però «non saranno quelle iper miliardarie, ma con la logica dei piccoli passi». E così, dopo una discussione sul possibile pacchetto di interventi, è arrivata la firma del verbale da parte del governo (il ministro Giuliano Poletti e il sottosegretario Tommaso Nannicini) e dei tre segretari Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil).
 LA QUATTORDICESIMA Sarà estesa ai pensionati con redditi fino a mille euro al mese, una platea di 3,3 milioni di persone, un milione e 200mila in più rispetto agli attuali beneficiari (quelli con assegni fino a 1,5 volte il minimo, cioè circa 750 euro, che avranno un aumento dell'importo). Per chi (2,2 milioni) ha già il beneficio, l'importo sarà aumentato, ma non è ancora stato definito il rialzo in base agli scaglioni di contributi versati. Per tutti i pensionati, poi, la no tax area sarà parificata alla soglia fissata per i lavoratori dipendenti, 8.125 euro. Previste detrazioni d'imposta per i pensionati con più di 74 anni fino a 55 mila euro.
 L'APE Confermata l'introduzione dell'anticipo pensionistico che permetterà a chi compie 63 anni (cioè a meno di 3 anni e 7 mesi dall'età di vecchiaia) di lasciare il lavoro prima grazie a un prestito. Non è stata fissata la soglia di reddito al di sotto della quale l'anticipo non avrà costi a carico del lavoratore: si parlava di un tetto di 1.500 euro lordi (1.200 netti) che però i sindacati vorrebbero portare a 1.600-1700 euro lordi. Le fasce più deboli comunque potranno fare ricorso all'Ape senza subire tagli sulla pensione, mentre per tutti gli altri la sforbiciata sarà netta, anche fino al 25 per cento dell'assegno per i vent'anni successivi.
LE ALTRE MISURE Previsti inoltre interventi per i “precoci”, cioè chi ha lavorato 12 mesi effettivi prima del compimento dei 19 anni di età. In questo caso, se si fa parte della categoria di lavoratori in difficoltà la pensione sarebbe anticipata a 41 anni di contributi. Novità anche per la ricongiunzione: sarà possibile cumulare senza oneri tutti i contributi maturati in gestioni previdenziali diverse, compresi i periodi di riscatto della laurea. L'assegno sarà calcolato pro-rata con le regole di ciascuna gestione. (p. st.)


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LA NUOVA SARDEGNA
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 29 settembre 2016 / Pagina 7 – Ediz. nazionale
Detenuto si laurea in Ingegneria
CAGLIARI Scuola e università come strumenti di recupero umano e di riscatto sociale: Renzo, attualmente sottoposto a regime di detenzione nel carcere di Cagliari-Uta, oggi taglierà il traguardo della laurea in Ingegneria civile, discutendo alle 12 la sua tesi con la professoressa Alessandra Carucci. Si tratta di un'esperienza che ha visto coinvolti e partecipi nel percorso di studi compiuto, con il necessario affiancamento e supporto, il personale della facoltà di Ingegneria e Architettura dell'Università di Cagliari, con i prèsidi Carucci e Zoppi che in questi anni si sono succeduti alla guida della Facoltà, e quello del personale del carcere, in testa il direttore GianfrancoPala, per consentire allo studente di raggiungere l'importante risultato. La tesi sarà discussa nell'Aula Magna di via Marengo, in piazza d'Armi. Assisteranno alla discussione anche la rettrice Maria Del Zompo ed il direttore del carcere Pala. La giornata è stata preparata con cura. E’ un risultato per tutti. Per il detenuto certamente, ma anche per l’organizzazione penitenziaria che ha reso possibile la frequentazione delle lezioni e lo studio di diverse materie. I progetti di recupero dei detenuti si scontrano continuamente con le gravi carenze di organico degli agenti di polizia penitenziaria. Assicurare la presenza di un detenuto alle lezioni universitarie significa organizzare accompagnamenti che “pesano” poi sugli agenti che restano nel carcere con gli altri detenuti. La laurea di questo detenuto, insomma, è un successo di un’intera struttura.



10 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 29 settembre 2016 / Pagina 18 – Ediz. nazionale
Ecco i segreti delle biotecnologie Viaggio alla scoperta degli Ogm
di Michela Cuccu
ORISTANO «Il problema non sono tanto gli ogm quanto le monocolture»: quando Paolo Zucca, ricercatore del dipartimento di Scienze biotecnologiche dell’università di Cagliari entra nel merito della diatriba sul consentire o meno l’utilizzo delle sementi ogm in agricoltura, l’attenzione si fa subito alta. Ore 10,30, inizia il secondo turno dell’incontro-dibattito “Oggi parliamo di ogm: non giudicarli prima di conoscerliu” che al Chiostro del Carmine, ieri, ha aperto la “European Biotech Week”; la settimana europea delle biotecnologie organizzata dal Consorzio Uno. Una apertura alla grande: tante le iscrizioni all’iniziativa che ha lo scopo di avvicinare i giovani allo studio delle scienze biotecnologiche. Oltre 16 gli iscritti, studenti dell’ultimo anno degli Istituti superiori delle province di Cagliari e Oristano. Tanta partecipazione che ha imposto appunto la suddivisione in due turni dell’unico momento pubblico dell’iniziativa che durante la settimana continuerà in laboratorio. «Ai ragazzi faremo vedere come, in laboratorio, si riesce a distinguere un ogm da un organismo che non lo è», spiega Paolo Zucca che con il linguaggio semplice e chiaro dello scienziato, per l’intera mattina ha tenuto altissima l’attenzione di un pubblico che nell’arco di poche ore ha sentito abbattere una serie di tabù e pregiudizi. L’analisi, anche verbale, che serve a colmare lacune vaste sulla conoscenza di una questione fra le più dibattute. Appunto capire i motivi delle due filosofie di pensiero sull’utilizzo degli Ogm. Certo che quanto il ricercatore inizia a spiegare che anche il grano duro Senatore Cappelli, oggi quasi un simbolo dell’alimentazione salutare, in realtà era stato ottenuto attraverso la modifica di un grano di provenienza tunisina, i volti di tanti spettatori si illuminano. Non è un caso che durante l’incontro venga citato anche un passo dell’enciclica sull’ambiente di Papa Francesco, che in sostanza codifica il concetto delle modifiche agli organismi avviati dalla natura stessa. L’incontro, aperto dal coordinatore del corso di laurea in Biotecnologie, Enrico Sanjust e dalla professoressa Annalisa Marchi, ieri ha affrontato i temi più scottanti della conflittualità del rapporto fra media e Ogm. Si è parlato della necessità di nutrire il mondo, affrontando il tema della fame scottante della morte per carenze alimentari e vitaminiche di milioni di persone nel Sud del Mondo e della possibilità di sopperire proprio attraverso l’impiego di ogm; dei monopoli delle multinazionali e del la tutela, irrinunciabile, delle biodiversità .

 
 
11 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 29 settembre 2016 /  Pagina 29 – Ediz. Oristano
Un incontro su Efisio Marini Lo scienziato pietrificatore
SASSARI Tutto ruota intorno alla mano pietrificata di giovinetta donata nel 1876 dall'anatomista cagliaritano Efisio Marini alla città di Sassari. Il reperto è ora conservato presso la Collezione Anatomica, Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Sassari. Efisio Marini, nato a Cagliari nel 1835 e morto a Napoli nel 1900, è una controversa figura di scienziato. Laureato a Pisa in Scienze naturali, ha sviluppato un metodo originale e assolutamente personale di pietrificazione dei cadaveri. Alcuni dei suoi preparati vennero presentati nel 1878 all’Esposizione Universale di Parigi. Nella capitale francese venne insignito della Legion d’Onore. Fra i personaggi illustri “pietrificati” figurano il patriota napoletano Luigi Settembrini e il pianista svizzero Sigismund Thalberg. Non riuscendo a vincere un concorso universitario a Cagliari si trasferì a Napoli dove entrò in contatto con Giovanni Bovio e Salvatore di Giacomo. Non spiegò le sue tecniche di pietrificazione che prevedevano anche il processo inverso di ritorno allo stato morbido. Lo scrittore Giorgio Todde ha dedicato alla figura di Marini - detective una serie di romanzi: Lo stato delle anime (2000) Paura e carne (2003), L’occhiata letale (2004), E quale amor non cambia (2005), L’estremo delle cose (2007). Il noir di Todde si basa su una rigorosa ricostruzione dell’ambiente ottocentesco, con una prosa, come è stato osservato da un critico letterario «calibrata ed essenziale, a tratti felicemente lirica». In occasione della Notte Europea dei Ricercatori domani, alle 19 in Piazza Università, si terrà un’iniziativa dal titolo: Efisio Marini il Pietrificatore tra letteratura, anatomia e mistero. Parteciperanno lo scrittore Giorgio Todde, l’anatomista Alessio Pirino responsabile della Collezione anatomica, e Stefania Bagella curatrice del Muniss. L’attore Sante Maurizi leggerà alcune pagine dei romanzi di Todde dedicati a Marini.


 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 28 settembre 2016 / Pagina 21 – Olbia
Manager del turismo, la laurea magistrale che guarda al futuro
di Giandomenico Mele
OLBIA Finanziamenti e nuovi corsi. Inizia con il piede giusto l'anno accademico per la facoltà di Economia e management del turismo del Polo universitario di Olbia. Il Comune, con una delibera della settimana scorsa, ha preso atto della convenzione stipulata con l'università di Sassari per il triennio 2015-2017 per la gestione dei corsi di laurea e le altre attività formative, confermando lo stanziamento di 210 mila euro annui. Una boccata d'ossigeno per le esangui casse dell'università. Da parte sua la facoltà di Olbia conferma l'importanza dell'offerta formativa sul territorio con l'inaugurazione del corso di laurea magistrale in Economia aziendale con curriculum di "Tourism manager". Proprio ieri sono iniziate le lezioni per il conseguimento della laurea specialistica, con un biennio aggiuntivo rispetto ai tre anni canonici della laurea in Economia e management del turismo. A confermare che i soldi del Comune di Olbia sono ben spesi. In base alla convenzione che scadrà il 31 dicembre del 2017, l'ente si obbligava infatti a garantire le attività amministrative e di gestione strutturale e logistica di supporto al regolare svolgimento del corso di laurea. «Il Comune si dimostra ancora una volta vicino alle esigenze della didattica, confermando l'impegno per l'università a Olbia – sottolinea Lucia Giovanelli, preside della facoltà gemmata dall'università di Sassari –. Il supporto delle istituzioni per noi è fondamentale». La facoltà punta all'aumento degli iscritti e cerca di adeguare l'attività didattica proprio alle esigenze dei suoi studenti. Il primo passo è stato quello di modificare l'inizio del calendario didattico, che dal tradizionale avvio previsto per fine settembre slitta al 17 ottobre. Per quanto riguarda la laurea magistrale in Economia del Turismo, da cui usciranno le future figure di Tourism manager, si è arrivati al secondo anno e nel 2015-2016 gli iscritti sono stati 25. Per questo nuovo anno accademico si punta ad arrivare almeno al numero di iscritti dell'anno scorso. «Cerchiamo di creare figure manageriali che possano svolgere una funzione direttiva nel campo del turismo – spiega la Giovanelli – . Parliamo di un settore trainante nell'attuale contesto economico e i dati degli ultimi anni confermano le grandi potenzialità». L'obiettivo della laurea specialistica è quello di allungare la filiera della formazione, consentendo agli studenti di intraprendere un biennio di perfezionamento che completi la loro formazione. «Il nostro obiettivo è quello di aumentare gli iscritti, quindi rafforziamo le azioni di ausilio agli studenti della laurea triennale – conferma la preside –. Per questo abbiamo posticipato l'inizio del calendario didattico, perché i nostri studenti durante l'estate lavorano e spesso la stagione si conclude a metà ottobre. Gli studenti devono avere la mente sgombra per poter affrontare i nostri corsi universitari».



13 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 28 settembre 2016 / Pagina 21 - Olbia
Si punta alla conferma del finanziamento
Resta aperto il fronte dei finanziamenti da parte della Regione. A decorrere dal 2016, la dotazione a favore delle sedi universitarie decentrate della Sardegna è ripartita tra Consorzio per la promozione degli studi universitari di Nuoro, Consorzio Uno di Oristano, Università di Sassari, per i corsi avviati nelle sedi decentrate di Alghero e Olbia. Il fondo per l'anno in corso ammonta a 5 milioni e 900 mila euro. Per l'anno in corso Olbia aveva ricevuto 640 mila euro. In aumento rispetto ai 500 mila euro ricevuti nel 2015, ma inferiori ai 665 mila euro erogati per il 2014. «Auspichiamo che la cifra venga almeno confermata in modo da dare continuità all'offerta formativa - sottolinea la Lucia Giovanelli -. Noi cerchiamo di dare un servizio di livello con le risorse che ci vengono messe a disposizione».
 
 
 

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