UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 27 settembre 2016

Martedì 27 settembre 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 settembre 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
La Settimana della scienza: dibattiti per coinvolgere i giovani
L’UNIVERSITÀ APRE LE PORTE ALLA NOTTE DEI RICERCATORI

Obiettivo, incuriosire. È così che l’Università gioca la sua carta per aprirsi sempre di più alla città e acchiappare , al contempo, un numero crescente di estimatori. Coinvolgendo i giovani, le loro famiglie nel nome di una reciproca contaminazione.
«Perché non è vero, come spesso si dice e come altrettanto spesso si legge, che un laureato ha le stesse possibilità di trovar lavoro di chi la laurea non l’ha conseguita. Lo stipendio, poi, sarà assolutamente diverso». La rettrice Maria Del Zompo non ha dubbi. Ed è anche per questo che l’Ateneo ha confermato l’adesione alla “Notte dei ricercatori”, la manifestazione inserita nella Settimana della scienza che coinvolge 300 città d’Europa e che si svolgerà giovedì e venerdì tra via Università e la Cittadella di Monserrato.
RETTORATO Tra gli eventi, “Coccodrilli, squali e tartarughe”: preziosi fossili recuperati dai ricercatori nell’area urbana di Cagliari. Ancora, dibattitisu l’esistenza degli dei; il ballu tundu fa bene al cuore; l’infinito; arte filosofia e matematica; l’identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane; sai cosa mangi?, cibo e scienza si incontrano. Momenti coinvolgenti che si terranno in via Università. Attenzione anche alle tematiche di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica. Previste tavole rotonde, Caffè Scienza e Gazebo tematici.
A MONSERRATO Alla Cittadella di Monserrato resteranno aperti i laboratori. I visitatori si tufferanno in un mondo sconosciuto per scoprire i segreti della matematica, della natura al microscopio, degli animali, della comunicazione delle cellule nervose. «Puntiamo ad avvicinare la città e i nostri giovani al mondo della ricerca umanistica, tecnologica e scientifica. Mi piace pensare a una interazione reciproca, una contaminazione», ha sottolineato Del Zompo. Un percorso che piace anche al Cagliari calcio: una delegazione del club sarà venerdì sera in rettorato.
SPOSTAMENTI «L’Arst ha garantito biglietti della metro gratuiti e via Università sarà chiusa al traffico. Abbiamo creato un concorso per gli studenti, con in palio 500 euro, per il miglior reportage video di due minuti da postare su Youtube e unica.it», ha ricordato la pro rettrice per la ricerca scientifica, Micaela Morelli.
DAL COMUNE «C’è una forte intesa con l’Università, abbiamo siglato diversi protocolli con varie facoltà, tra questi quello firmato dalla rettrice e dal sindaco Massimo Zedda sull’Orto botanico quale raccordo con l’Anfiteatro e primo passo per un parco storico che si apre da Buoncammino fino a piazza Yenne», ha concluso l’assessore Paolo Frau.
Andrea Piras


 

L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 settembre 2016 / Provincia Sulcis (Pagina 25 - Edizione CA)
SANT’ANTIOCO
Il Mu.Ma. aderisce alla Notte europea dei ricercatori

Anche il Mu.ma, il museo del mare di Sant’Antioco, aderisce alla “Notte europea dei ricercatori 2016”. Organizzato da Centro di educazione ambientale “Isola di Sant’Antioco", dal Museo del mare e dai maestri d’ascia, si svolgerà nei locali sul lungomare venerdì 30 settembre, dalle 18, nell’ambito della Settimana della scienza: previste attività di laboratori e visite guidate. (t. s.)

 

 
 
L’UNIONE SARDA
 
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Nuovi corsi
PRIMA LAUREA A DISTANZA IN ECONOMIA

Gianpaolo Zammarchi, 34 anni, è il primo studente dell’Ateneo cagliaritano ad aver conseguito la laurea a conclusione di un corso di blended e-learning. Si è laureato in economia e gestione aziendale discutendo una tesi in statistica.
I blended e-learning sono le lauree a distanza realizzate per chi non può seguire i corsi tradizionali. In città sono attivi il corso di laurea in Economia e gestione aziendale ma anche i corsi di laurea in Amministrazione e Organizzazione, Beni culturali e Spettacolo e Ingegneria elettrica, elettronica e Informatica, di più recente istituzione. L’Università ha investito in tale modalità didattica negli ultimi anni. La laurea di Zammarchi è stata resa possibile anche grazie alla società in house Unitel che realizza attività ad alta formazione.


 

L’UNIONE SARDA
 
4 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 settembre 2016 / Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
Domani la presentazione a Cagliari Bandi per la ricerca I nuovi bandi nazionali dedicati ai progetti di ricerca e sviluppo delle imprese saranno presentati domani a Cagliari, nel corso di un convegno promosso dal ministero dello Sviluppo economico-Invitalia, nell’ambito del programma “Pon Imprese e competitività 2014-2021”. L’incontro, che avrà inizio alle 14.30, sarà ospitato nella sede della Confindustria Sardegna Meridionale, in viale Colombo 2, e sarà proprio il presidente dell’associazione, Maurizio De Pascale, a fare gli onori di casa e introdurre i lavori.
All’iniziativa, aperta alla partecipazione di tutti gli interessati e intitolata “I nuovi bandi del Mise per i progetti di ricerca e sviluppo-I fondi Ue per le imprese del Mezzogiorno”, interverranno anche l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci e il prorettore per la Ricerca dell’Università di Cagliari, Micaela Morelli. Il dirigente della divisione Interventi per ricerca e sviluppo del ministero dello Sviluppo economico, Giuseppe Incardona, terrà una relazione su “I meccanismi che regolano i bandi per agevolare i progetti in R&S con utilizzo dei fondi Ue per il Mezzogiorno”. Al termine concluderà i lavori il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu.
 
 
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA

5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 27 settembre 2016 / Pagina 7 - Cagliari 24ore
Una delegazione del Cagliari parteciperà all’evento dell’Università
I CALCIATORI ALLA NOTTE DELLA RICERCA
CAGLIARI La scienza racconta se stessa e lo fa scendendo in strada grazie anche alla collaborazione col Comune che chiude al traffico la via Università nella giornata clou della Settimana della Scienza, venerdì 30 settembre,la “Notte dei ricercatori”. Ieri il rettore Maria Del Zompo, il pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli e l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, hanno presentato la Notte europea dei ricercatori, l’evento che si svolge in contemporanea in 300 città europee ed è stato ideato affinché atenei e centri di ricerca presentino le proprie attività per contribuire alla crescita del tessuto produttivo, sociale e culturale. In Italia il progetto coordinato da Frascati Scienza si snoda in 29 città con 350 tra spettacoli, workshop ed eventi di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità. «Con la “Notte” - ha spiegato il rettore - puntiamo ad avvicinare la città e i nostri giovani al mondo della ricerca umanistica, tecnologica e scientifica. Mi piace pensare a una interazione reciproca, una contaminazione che susciti curiosità e attenzioni: l’Università crede fortemente nel fare sistema. Un percorso che piace anche al Cagliari calcio: una delegazione di primo piano del club sarà con noi venerdì in rettorato». “La Notte” ospita tavole rotonde, Caffè scienza e gazebo su temi quali “Coccodrilli, squali e tartarughe: fossili a Cagliari”, “Esistenza degli dei”, “Il Ballu tundu fa bene al cuore”, “Infinito, arte filosofia e matematica”, “Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane” e “Sai cosa mangi? Morelli ha ringraziato Arst che non farà pagare il biblietto del metrò e la Fondazione Banco di Sardegna. C’è anche un concorso: il miglior reportage video di due minuti sarà premiato con 500 euro. L’assessore alla Cultura, Paolo Frau, ha salutato la «forte intesa con l’Università», grazie alla quale, tra le altre cose, si sono gettate le basi per un parco storico da Buoncammino fino a piazza Yenne.
 


 

LA NUOVA SARDEGNA
 
6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 27 settembre 2016 / Prima pagina
SCUOLA, SCHIAFFO ALL’ISOLA
Concorsone, “strage” di docenti. E al test per Medicina sardi ko
Non abbastanza preparato per meritarsi la cattedra, ma preparatissimo per continuare a insegnare le sue materie da supplente. È l’identikit dell’insegnante tipo che viene fuori dall’ultimo concorso della scuola. Nell’isola il risultato è impietoso, con un altissima percentuale di bocciati. Brutte notizie anche per gli studenti: nei test d’ingresso a Medicina, Sassari è al penultimo posto in Italia. ALLE PAGINE 2 E 3
 
Pagina 2 - Primo piano
segue dalla prima
LO SPECCHIO DI UN PAESE DIVISO A METÀ
di EUGENIA TOGNOTTI
NORD E SUD  Gli atenei settentrionali guidano la classifica con i risultati più alti e il Mezzogiorno sprofonda
FORMAZIONE Questi dati ci dicono che gli studenti del Sud hanno livelli inferiori di apprendimento
Raccontano un Paese diviso anche i risultati dei test di accesso alle facoltà a numero chiuso di Medicina e di Odontoiatria. Divulgati questi giorni, per ora solo in forma anonima, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, hanno preso il posto dei tradizionali indicatori economici o socio-sanitari nel suggerire i titoli di alcuni giornali sul divario Nord-Sud. In effetti, in un contesto in cui si registra un notevole incremento della percentuali degli idonei, rispetto al massacro dell’anno scorso - grazie anche a domande più facili - i punteggi medi misurano una differenza assai netta tra le due sezioni territoriali del Paese, con gli Atenei settentrionali che fanno la parte del leone e guidano la graduatoria di quelli più elevati . Fanalino di coda - ahimè - Sassari seguita da Catanzaro, mentre Cagliari, pur non svettando, in questa speciale classifica, si lascia indietro Messina, Foggia, Molise, dove il punteggio medio non arriva neppure a 40, al di sotto, e di parecchio, del punteggio medio nazionale registrato fra gli idonei che è di 48,36. In attesa di conoscere, il prossimo 4 ottobre, la graduatoria nazionale di merito nominativa, con i punteggi minimi per essere ammessi nelle varie Facoltà di Medicina, la distribuzione geografica degli idonei è il dato che s’impone subito ad un primo esame dei punteggi, spingendo qualche riflessione a chi commenta, a caldo, le performances del piccolo esercito degli aspiranti medici che hanno sostenuto le prove per accedere a 9.224 posti disponibili. La media più alta tra gli idonei è appannaggio degli Atenei del Nord ( Udine, Pavia, Milano Bicocca, Padova, Milano Statale, Verona, Bologna, Modena e Brescia ). A Udine si registra il punteggio medio più alto a livello di ateneo ( 54,55) , a Pavia la percentuale più alta di idonei (97,84). La migliore del Sud è Palermo che si ferma però a 47,35 . Proseguendo nel rosario dei dati che confermano la forbice, si trovano quelli relativi ai primi cento classificati (uno dei quali a Cagliari), distribuiti in 37 atenei. Ebbene, quasi la metà si addensa tra tre Atenei: Padova (17), Milano (15), Pavia (11). Ancora. Tra i nove superbravi con 90 punti (su 90), otto sono riconducibili ad atenei del Nord, tre a Milano, uno per ciascuno a Udine, Firenze, Trieste, Padova e Piemonte Orientale: l’unico superbravo/a del Sud ha sostenuto la prova a Salerno: ed è una curiosa coincidenza che sia stata la sede della più antica Scuola di Medicina del mondo. Che dire, aspettando i nomi dei vincitori e mentre nei siti specializzati si fanno ipotesi sui punteggi minimi per essere ammessi in relazione al numero di posti disponibili? Lo scarto Nord-Sud non è in controtendenza rispetto agli scorsi anni ed è in genere collegato, anche se non rigidamente, alla minore preparazione media degli studenti del Mezzogiorno, dimostrata da diversi indicatori, tra cui i risultati inferiori in prove basate sui test alle scuole superiori, come accade per le rilevazioni Invalsi. I risultati ci dicono che gli studenti del Sud e Sud isole, pur con qualche progresso, raggiungano livelli di apprendimento inferiori, e in misura rilevante, rispetto alla media italiana. C’è però un altro dato di cui tener conto, anche se difficilmente quantificabile: che un certo numero di ragazzi brillanti e motivati, provenienti dal Mezzogiorno continentale me insulare, abbia anticipato in qualche modo l’emigrazione in cerca di migliori opportunità di formazione e di lavoro, scegliendo di sostenere la prova presso le Università del Nord, contribuendo, forse, a sollevare il loro punteggio medio. Comunque sia - e non è un altro discorso rispetto ai risultati dei test di Medicina - c’è di che riflettere .
 
Pagina 2 - Primo piano
UNIVERSITÀ. La Sardegna non supera il quizzone per aspiranti camici bianchi: meglio Cagliari ma i punteggi sono tra i più bassi d’Italia
TEST DI MEDICINA: L’ISOLA KO
Sassari precipita in coda alla graduatoria: solo 36 ammessi su 675 iscritti
di Alessandro Pirina
SASSARI Futuro nero per gli aspiranti camici bianchi. Solo una minima parte della valanga di idonei riuscirà a varcare il portone della facoltà di Medicina. In particolare a Sassari, dove appena 36 iscritti su 675 hanno superato la prova. Numeri che fanno precipitare l’ateneo turritano al penultimo posto a livello nazionale. Va meglio a Cagliari, con 149 ammessi su 1445 partecipanti al test, ma comunque in rosso rispetto agli anni scorsi. Ma è in generale il Mezzogiorno a uscire con le ossa rotte dal test di Medicina. Tra Nord e Sud la differenza dei risultati è netta. A Milano Bicocca il numero degli ammessi doppia quello dei posti disponibili, mentre a Sassari tre quarti dei posti saranno destinati ad aspiranti medici e dentisti che non hanno trovato spazio nell’ateneo di casa e arriveranno da oltre Tirreno. Il quizzone. Il test di Medicina e Odontoiatria si è svolto in tutta Italia il 6 settembre e i risultati ufficiali si conosceranno il 4 ottobre. Ai nastri di partenza nei 37 atenei a numero chiuso 56.537 potenziali camici bianchi. Tremila di in più del 2015, con un incremento pari al 6,21 per cento. A Sassari hanno partecipato al quiz in 675, a Cagliari in 1.445. In palio 8.372 posti in Medicina e 843 in Odontoiatria, diverse centinaia in meno rispetto a 12 mesi fa. Questo non ha però scoraggiato gli iscritti, che anzi hanno presentato più domande del passato. Valanga di idonei. Un boom di richieste premiato da un test alla portata di tutti, o quasi. Basta dare uno sguardo ai risultati per rendersene conto. Il 93,8 per cento è risultato idoneo. Quasi il doppio di un anno fa, quando a superare il test fu solo il 48 per cento dei partecipanti. Solo 3.514 iscritti sugli oltre 56mila sono stati esclusi dalle graduatorie. Il numero degli idonei è stato altissimo ovunque. A Pavia la percentuale ha sfiorato addirittura quota 98, mentre Sassari è terzultima con “appena” l’87,54 per cento di concorrenti idonei. Peggio hanno fatto solo Catanzaro - che ha registrato anche il voto più basso in assoluto, meno 15,6 - e Foggia, rispettivamente ferme a 84,42 e 85,71. Leggermente sotto la media nazionale Cagliari, con il 92,87 per cento di idonei. Test facile. Un rendimento che mette in luce come in questa tornata il quizzone non fosse così ostico. Per superarlo era sufficiente superare il punteggio di 20 novantesimi. Solo in nove in tutta Italia hanno raggiunto il punteggio massimo di 90/90, un risultato mai ottenuto negli anni passati. Nel 2015 il voto più alto era stato 80,9, mentre i voti sotto le 0 erano stati 985 contro i soli 53 di quest’anno. Tra i più bravi aspiranti medici e dentisti solo uno ha tentato la prova in Sardegna, a Cagliari, mentre Padova da sola ne conta 17. Missione impossibile. L’idoneità rischia però di non avere nessuna influenza sul futuro dei partecipanti al quiz. Dei 52mila e passa che hanno superato la prova solo 9.215 potranno avere un futuro con il camice. Per potersi iscrivere è necessario aver ottenuto il punteggio minimo di 64,1, il doppio esatto di quanto bastasse un anno fa. Isola in coda. Un dato questo che svantaggia la Sardegna, dove la media dei punteggi si è fermata a quota a 42,05 a Sassari - penultima in Italia, due posizioni in meno in 12 mesi - e 47,54 a Cagliari, che scende dal 24esimo al 27esimo posto. E, infatti, per iscriversi nei due atenei sardi sarà sufficiente avere ottenuto il punteggio minino di 64,1, mentre a Milano Bicocca sotto il 74,05 si può già parlare di sogno infranto. Pochi ammessi. In numeri veri significa che solo 36 giovani sui 675 che hanno tentato la sorte a Sassari potranno vedere realizzato il loro sogno di immatricolarsi in Medicina. E i restanti 89 posti disponibili nell’università turritana saranno destinati ad altri studenti che hanno fatto il test in diversi atenei in forte esubero. Come Milano Bicocca, dove sono stati ammessi 422 iscritti, ma i posti a disposizione sono solo 153. Migliore la situazione di Cagliari, dove gli idonei sono 149 su 203 e i posti per gli studenti ospiti sono 54. Sul numero di ammessi in 12 mesi Sassari è precipitata dal 32esimo al 35esimo posto, Cagliari 15esimo al 20esimo.
 
Pagina 3 - Primo piano
L’ateneo turritano: «Risultati soddisfacenti
ma serve una riflessione sulla formazione»
Sassari si lecca le ferite. L’ateneo turritano è tra quelli che hanno ottenuto i punteggi più bassi d’Italia. Penultimo per punteggi raggiunti e terzultimo per numero di ammessi alla immatricolazione. In piazza Università nessuno ne fa un dramma, ma si ammette che forse c’è qualcosa da ritoccare nella formazione. scolastica. «Innanzitutto è utile precisare che gli studenti ammessi hanno comunque ottenuto risultati soddisfacenti nel test d’ammissione – scrive in una nota l’Università di Sassari –. Ciò detto, le significative differenze nei voti medi conseguiti dai partecipanti ai test d’ammissione nelle varie sedi costituiscono certamente un dato che merita un’attenta riflessione da parte nostra e di tutte le istituzioni che, a livello regionale e nazionale, si occupano dei processi formativi dei nostri ragazzi ad iniziare dalla scuola materna, proseguendo con le scuole elementari, medie e secondarie. L’università di Sassari – conclude la nota – è pronta per guidare questo processo di riflessione coordinandosi con le istituzioni regionali coinvolte».

 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 27 settembre 2016 / Pagina 17 - Sassari
Via libera della giunta al preliminare dell’accordo di programma
Nuovo passo per il Campus Ersu
SASSARI Muove un altro passo il progetto Campus universitario da 280 posti letto nei terreni di San Lorenzo, di fronte all’orto botanico con il Polo bionaturalistico universitario di via Piandanna. In attesa dell’approvazione del progetto definitivo la giunta Comunale ha infatti approvato nei giorni scorsi lo schema di accordo di programma che dovranno firmare Regione, assessorato alla Pubblica Istruzione regionale, Comune di Sassari, dall’Università di Sassari ed Ersu, con il quale il Comune di Sassari si impegna a provvedere alla modifica del Puc mediante variante al fine di assicurare la fattibilità dell’intervento incrementando l’indice territoriale rispetto a quanto attualmente previsto dal piano. Intervento che vale oltre 20 milioni di euro. Di cui 13 milioni e 650mila per i lavori veri e propri e il resto da spendere fra progettazione, esecuzione delle opere, direzione dei lavori, oneri di sicurezza e Iva. Di questi fondi, già in mano all’Ersu, 848mila serviranno per acquistare dall’Università di Sassari il terreno di 26mila e 700 metri quadrati su cui sorgerà la residenza per studenti. Si tratta di un’area attualmente inutilizzata e per circa la metà classificata nel Puc come zona agricola. Dal punto di vista paesaggistico il terreno ricade in un’area sottoposta a vincolo ministeriale, fissato per salvaguardare la veduta, dichiarata di notevole interesse pubblico, che si gode dalla terrazza della chiesa di San Pietro in Silki. In ragione di questo vincolo la costruzione della residenza per studenti dovrà superare la valutazione di compatibilità paesaggistica. Inoltre il terreno che l’Ersu acquisterà dall’Università, e per il quale lo scorso 20 aprile è già stato sottoscritto un contratto preliminare di vendita, ricade parzialmente in area sottoposta a vincolo idrogeologico, a causa dell’elevata pericolosità idraulica della zona. Per questo motivo il progetto dovrà rispondere a tutte le prescrizioni di sicurezza previste. Oltre ai posti letto il progetto dovrà prevedere la realizzazione di spazi aperti e chiusi per attività culturali e di intrattenimento, attrezzature sportive e aree verdi. Entro marzo 2017 l’Ersu, secondo il cronoprogramma dei lavori, dovrà pubblicare la gara d’appalto per la realizzazione della nuova residenza per studenti, che dovrà essere consegnata, chiavi in mano, entro dicembre 2018.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 27 settembre 2016 / Pagina 20 - Sassari
ESONERATI DALLA PRIMA RATA
GLI STUDENTI CON BORSA ERSU
L’Università e l’ente hanno trovato un accordo per venire incontro alle famiglie
Soddisfatta l’Udu che aveva caldeggiato l’intervento. Ma qualcuno ha già pagato
SASSARI Gli studenti lo avevano chiesto ripetutamente e finalmente da quest’anno accademico gli universitari beneficiari e idonei ad ottenere una borsa di studio Ersu (l’ente regionale per il diritto allo studio) non dovranno pagare la prima rata della tassa di iscrizione ai corsi di studio. Invece del rimborso, avranno, infatti, un esonero preventivo. Così non dovranno aspettare come avveniva in passato. Una vittoria per gli studenti che puntavano all’esonero perché taglia completamente i tempi lunghi della burocrazia e avvantaggia le famiglie che non devono anticipare soldi per l’iscrizione. Già da giorni sulla pagina facebook dell’Udu, l’unica associazione studentesca universitaria presente nell’accademia sassarese, si rincorrevano commenti di soddisfazione per l’iniziativa andata in porto di cui la stessa Unione ha dato la notizia, informando così gli iscritti. In una nota diffusa ieri dall’Università sassarese si spiega che «gli studenti che hanno richiesto le borse dell’ Ersu saranno esonerati dall’ateneo sulla base delle graduatorie provvisorie (studenti idonei in possesso del numero di matricola che hanno regolarmente effettuato l’immatricolazione e che hanno rinnovato l’iscrizione Sassari), e successivamente sulla base delle graduatorie definitive (studenti beneficiari e idonei non beneficiari)». Dovranno invece «pagare tutte le rate previste dalla normativa tasse dell’Ateneo – si specifica nella nota – gli studenti esclusi o ammessi con riserva nelle graduatorie definitive per borsa di studio e servizi abitativi che saranno pubblicate dall’Ersu il 28 ottobre. Resta il fatto che tutti gli studenti, compresi i beneficiari di borsa di studio, sono tenuti al pagamento della marca da bollo da 16 euro. Nel frattempo c’è stato chi la tassa universitaria la ha già pagata, ma il rimborso sarà automatico non appena verrà ufficializzata la graduatoria definitiva, la cui pubblicazione è prevista per il 28 di ottobre. «Non possiamo che essere soddisfatti per quella che è da considerarsi un’importante vittoria degli studenti idonei di borsa di studio Ersu, che fino all’anno scorso erano comunque tenuti ad anticipare come prima rata una somma gravosa, da 306 a 366 euro» commenta l’Unione degli Universitari di Sassari. «Un risultato da leggere anche come un’indiscutibile traguardo nel proficuo dialogo tra le due amministrazioni Uniss ed Ersu. È da considerarsi però solo come un primo passo e un buon punto di partenza per tante proposte future, a patto che le due amministrazioni siano disposte a impegnarsi ancora per il bene degli studenti».
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 27 settembre 2016 / Pagina 20 - Sassari
Sono 108 le borse per studiare all’estero
Sono 108 le borse semestrali che L’Università degli Studi di Sassari mette a disposizione dei suoi studenti per la mobilità internazionale nell’ambito del programma Erasmus+. Sul sito dell’ateneo, al link https://www.uniss.it/bandi/bando-erasmus-sms-20162017, è consultabile il bando per l’assegnazione dei finanziamenti destinati allo svolgimento di un periodo di studio all’estero in una delle numerose università europee con le quali l’ateneo ha stipulato accordi di mobilità studentesca. Le mobilità, da compiere nel secondo semestre 2016/17, dovranno avere durata minima di tre mesi. Il bando è rivolto agli iscritti ai corsi di laurea, master, dottorato e scuole di specializzazione dei dipartimenti dell’Ateneo che hanno aderito al bando. Le scadenze per presentare le candidature variano a seconda del dipartimento di appartenenza: la prima in ordine di tempo riguarda Architettura (29 settembre, ore 13) mentre il termine più lontano è di Agraria (9 ottobre ore 13).

 
 
 

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