UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 8 settembre 2016

Giovedì 8 settembre 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 settembre 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ, 7 GIORNI DI SCIENZA E CULTURA
Cinquanta gol dell'Università di Cagliari. Dal 24 torna la “Settimana della scienza” che culminerà venerdì 30 con la Notte europea dei ricercatori. In Italia il progetto coordinato da Frascati Scienza si snoda in 29 città con 350 appuntamenti. Il team dell'Università di Cagliari, coordinato dal pro rettore Micaela Morelli, prevede due date clou: giovedì 29 la Cittadella universitaria di Monserrato apre laboratori e musei ai cittadini e ospita varie iniziative. Il 30, tra via Università e il Rettorato (aula magna, chiostro interno, ex seminario tridentino) si tengono Science's cafè e altri eventi divulgativi. La scaletta della due giorni prevede, dalle 17 a mezzanotte, oltre cinquanta appuntamenti che fanno capo alle sei facoltà e ai diversi ambiti disciplinari e scientifici dell'ateneo.
Ampia e variegata attenzione anche a tematiche di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità.
Scienza, appeal e ricerca in ateneo. Tra i vari appuntamenti promossi dai ricercatori cagliaritani ci saranno “Coccodrilli, squali e tartarughe: fossili nell'area urbana di Cagliari”, “L'esistenza degli dei”, “Il Ballu tundu fa bene alla salute”, “Infinito, arte filosofia e matematica”, “Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane” e “Sai cosa mangi? Cibo e scienza si incontrano”.
Per la “Notte dei ricercatori” l'Università cagliaritana ha ottenuto il patrocinio e il supporto della Fondazione di Sardegna e del Comune di Cagliari.
 
 


L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 settembre 2016 / Cultura (Pagina 37 - Edizione CA)
INCONTRO L'avvocato Monia Elabed e l'ingegnere Mohamed ben Cheikh, Nobel per la pace
«LE DONNE TUNISINE COSTRUTTRICI DI DEMOCRAZIA»
M essaggeri di pace in un momento in cui la pace è continuamente minacciata. L'avvocato Monia Elabed, del Consiglio nazionale forense tunisino, e l'ingegner Mohamed ben Cheikh, presidente di Confindustria tunisina, hanno tutte le carte in regola per esserlo: sono componenti del Quartetto per il dialogo nazionale tunisino, insignito del Premio Nobel per la pace nel 2015. Nato nel 2013, il Quartetto vede insieme organismi diversi: dal Sindacato generale tunisino alla Confederazione nazionale per industria, commercio e artigianato, dalla Lega tunisina per la difesa dei diritti all'Ordine degli avvocati: insieme hanno lottato per la costruzione di un pluralismo democratico dopo la Rivoluzione dei gelsomini. L'avvocato Elabed e l'ingegner Ben Cheikh sono ospiti oggi a Cagliari (alle 16 aula Maria Lai, Facoltà di Scienze Politiche) di un convegno organizzato dal Comitato pari opportunità dell'Ordine degli avvocati di Cagliari. Arrivano in Sardegna grazie ai contatti stretti dal presidente dell'Ordine degli avvocati oristanese, Donatella Pau, coi colleghi tunisini. Lo scorso marzo un altro componente del Quartetto, l'avvocato Abdelaziz Essid, ha accolto l'invito della collega oristanese per raccontare nell'Isola la propria esperienza. Quanto mai attuale l'argomento del dibattito: “Al centro del Mediterraneo. Migrazione, diritti, cure accoglienza”.
Ingegner Ben Cheikh come giudica il lavoro dell'Occidente?
«Ritengo necessario un equilibrio tra la difesa dei propri confini e l'accoglienza umanitaria dovuta a chi fugge da fame, persecuzioni e guerre. Quindi né muri, né accoglienza indiscriminata. L'emigrazione dovrebbe essere controllata e organizzata sulla base della necessità di manodopera dei paesi europei».
Terrorismo, tema terribile. Come lo vive la Tunisia dopo le tragedie del Bardo e di Sousse?
«Con grande angoscia, con conseguenze pesantissime sul turismo, da sempre la seconda fonte di introiti nazionale. La crisi economica rischia di mettere in pericolo la nostra neonata, ancora debole democrazia. Ma dobbiamo dare atto all'ultimo governo che ha saputo attuare un piano per la sicurezza rigorosissimo, che sta contrastando il fenomeno all'interno e lungo le frontiere».
Come reagisce il suo Paese?
«Le iniziative sono mirate a ridare fiducia all'estero per ristabilire il flusso turistico e attirare gli investitori. Credo sia necessario dare la priorità allo sviluppo delle zone interne, dove è partita la scintilla della protesta che ha avviato la Primavera araba».
Pace: una parola magica che esprime un grande bisogno dell'umanità. Dall'alto della sua esperienza di uomo che alla pace ha dedicato la propria vita, che cosa si è fatto e che cosa occorre fare perché la pace diventi un fatto reale?
«La soluzione è riuscire a instaurare il dialogo tra tutte le parti. Purtroppo ciò che rende forse utopico questo è la volontà politica quando non è orientata verso il bene comune, ma verso l'interesse partitico o, peggio, personale».
Avvocato Elabed quale è il ruolo delle donne in questa fase delicata per la Tunisia?
«Nella rivoluzione del 14 gennaio 2011 e nel processo di transizione il loro ruolo è di grande importanza. La loro partecipazione nel processo elettorale, in occasione delle elezioni della Costituente e negli altri appuntamenti elettorali che sono seguiti, ha segnato un grande coinvolgimento delle donne nel dibattito e nelle negoziazioni. Sono scese in strada, per esempio nel sit-in del Bardo, una manifestazione politica di grande rilevanza, che ha registrato una presenza di donne impegnate per la democrazia e la libertà».
La presenza femminile è stata importante anche nella redazione della Costituzione e nella lotta al terrorismo.
«Importantissima. Alcune si sono mobilitate e hanno imposto il rispetto dei diritti universali e il riconoscimento della parità. Le donne tunisine hanno segnato una tappa nella storia del Paese per la pace e la democrazia. Il terrorismo che ha frenato il processo democratico nel paese è stato combattuto e questa lotta ha visto protagoniste le donne. Una lotta che ancora oggi costituisce la nostra priorità. Le donne tunisine sono consapevoli che l'uguaglianza si raggiunge attraverso la lotta contro le differenti forme di discriminazione e questa deve essere una lotta dell'intera società senza riserve contro il terrorismo.
Patrizia Mocci


 

L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
MICROCITEMICO. La biologa Maura Mingoia parteciperà negli Usa a uno studio sperimentale
Argiolas: «La talassemia si può sconfiggere per sempre»
Il sogno è grandioso, parte da Cagliari e arriva sino agli Usa: «Vogliamo sconfiggere una volta per tutte la talassemia, ridando una vita normale agli oltre mille sardi affetti da questa patologia», spiega con convinzione Ivano Argiolas, presidente della Thalassa Azione onlus, associazione promotrice e finanziatrice della ricerca che riaccende le speranze di chi combatte con questa malattia. «Grazie a un gemellaggio tra il Microcitemico e il Medical Center californiano siamo pronti a scommettere su una particolare terapia genica», spiega. «Al momento si tratta di uno studio in fase sperimentale, il cui obiettivo è quello di correggere il difetto genetico alla base della beta talassemia», precisa Maura Mingoia, giovanissima biologa cagliaritana. Sarà lei a portare avanti la ricerca, lavorando per un anno al fianco dell'équipe guidata dal professore e scienziato di fama mondiale Yuet Sai Kan. Le valigie sono pronte, il biglietto pure, con partenza fissata per il 17 settembre. «Tutti gli approcci terapeutici alternativi al trapianto di midollo osseo mirano a ridurre o addirittura eliminare la terapia trasfusionale che ha un costo importante per il malato e per il sistema sanitario», sottolinea dalla struttura di via Jenner.
Accanto a lei c'è Gabriella Nardi, direttrice dell'azienda ospedaliera Brotzu: «È l'ennesima tappa di un percorso importante iniziato già nel 1981, con gli studi del professore Antonio Cao e di tante altre figure professionali che si sono battute per trovare una via d'uscita dalla talassemia», osserva. «Certo i soldi sono fondamentali per portare avanti le ricerche, ma anche poter contare su persone valide ed entusiaste che ci credono veramente. Come Maura, Ivano e tutti noi». Fallito il protocollo di New York, che ha visto Argiolas per protagonista insieme ad altri tre talassemici, gli occhi fiduciosi si riposano sugli Stati Uniti. «Nonostante la delusione continuiamo a credere che la ricerca sia fondamentale, siamo sicuri che prima o poi si riuscirà a trovare una cura». E l'ottimismo è contagioso, si sa.
Sara Marci
 
 



L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 settembre 2016 / Esteri (Pagina 11 - Edizione CA)
PARIGI. A Notre Dame un'auto carica di bombole di gas, due arresti
UCCISO STUDENTE ITALIANO
Era arrivato da poco in Francia per l'Erasmus
PARIGI Era andato a Parigi per studiare, allargare i suoi orizzonti, prepararsi al futuro. È morto lì, dopo giorni di agonia, ucciso da un coltellata che gli ha sferrato un criminale che la polizia francese sta cercando di individuare, forse un balordo che voleva rubargli il telefono.
È stato il sito internet del Giornale del Molise ieri a dare notizia della morte di Ciro Ciocca, uno studente ventenne di Riccia, in provincia di Campobasso, che era da poco arrivato nella capitale francese per il progetto Erasmus. Secondo quanto riporta il quotidiano, il ragazzo sarebbe stato aggredito nella notte fra venerdì e sabato: una volta ricoverato in un ospedale parigino, non sarebbe inizialmente apparso in condizioni particolarmente gravi. Ieri però si sarebbe aggravato improvvisamente ed è morto poche ore dopo che suo padre era arrivato dal Molise.
E mentre proseguono le indagini sull'omicidio, la Francia fa nuovamente i conti con la paura di un attentato. Nella notte fra sabato e domenica - ma la Francia lo ha saputo ieri dal sito del quotidiano Le Figaro - nei pressi della cattedrale di Notre Dame la polizia ha trovato un'auto senza targa con cinque bombole di gas nel bagagliaio, oltre a una vuota sul sedile anteriore, e alcuni fogli scritti in arabo. Nessuna traccia di detonatori.
Gli inquirenti hanno fermato sei persone ma ne ha rilasciato rapidamente quattro, trattenendo un uomo di 34 anni e una donna di 29, identificati come proprietari dell'auto, una Peugeot 607 che era stata lasciata in Quai de Montebello, un tratto del lungoSenna, con i lampeggianti accesi. Entrambi erano già sotto osservazione da parte dei servizi di intelligence, nei cui dossier la donna è indicata con la lettera S, che indica elementi potenzialmente eversivi.
 
 



L’UNIONE SARDA

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 settembre 2016 / Cronaca Italiana (Pagina 9 - Edizione CA)
MILANO. Il Consiglio di Stato: giovane in buona fede
Non ha il diploma, laurea valida
MILANO La laurea è valida nonostante l'assenza del titolo di diploma della scuola superiore. È la sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione a un giovane di Torre del Greco che si era visto annullare dalla Statale di Milano tutta la faticosa carriera universitaria e la laurea in Giurisprudenza. L'Ateneo sosteneva infatti che il titolo non era valido perché il ragazzo era senza diploma. Lo studente, che a suo tempo aveva presentato l'autocertificazione di una scuola che rilasciava titoli falsi (ma lui era in buona fede) si è rivolto alla magistratura e il Consiglio di Stato ha riconosciuto la validità della laurea considerandolo vittima di truffa.
La battaglia legale è durata un paio d'anni e alla fine la sentenza ha tenuto conto delle spese e della fatica del corso di studi. Il giovane si era diplomato al liceo Giacomo Leopardi di Torre del Greco, un istituto per il recupero di anni scolastici che rilasciava però titoli non validi. Con il sogno di diventare dottore in Giurisprudenza è partito per Milano, dove si è immatricolato alla Statale e ha superato gli esami fino a laurearsi nel marzo 2013. Dieci mesi dopo la discussione della tesi la segreteria della Statale ha scoperto che la scuola Leopardi di Torre del Greco non esisteva, non era abilitata a rilasciare titoli di studio. La Procura di Torre Annunziata aveva aperto un'inchiesta che si era chiusa nel 2007 con una decina di arresti.
 



L’UNIONE SARDA

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 8 settembre 2016 / Provincia di Sassari (Pagina 34 - Edizione CA)
PORTO TORRES La chimica sostenibile approda nelle scuole
La chimica sostenibile entra nelle scuole. "I luoghi della chimica verde" è un progetto per far conoscere agli studenti il mondo che ruota attorno ai processi produttivi biologici che utilizzano sostanze naturali di origine vegetale. Dodici tra enti pubblici, aziende, associazioni di categoria e scuole hanno firmato il protocollo d'intesa sul progetto educativo. Coinvolti due istituti comprensivi e l'istituto superiore "Mario Paglietti". Matrìca, Novamont e Versalis (Eni) saranno impegnati negli incontri divulgativi presso le scuole o lo stabilimento. La formazione sulla raccolta differenziata verrà garantita da Verde Vita, mentre Sostanze naturali di Sardegna realizzerà attività di laboratorio nel centro di FarmAsinara a Cala Reale.
I processi produttivi verranno illustrati da Coldiretti e il Cnr Sassari parteciperà a seminari sulla chimica verde. Garantito anche il supporto scientifico dai Dipartimenti di Chimica e Farmacia e di Agraria. ( m. p. )
 
 

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