Lunedì 29 agosto 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 agosto 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di  lunedì 29 agosto 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 11 - Edizione CA)
SANTA GILLA. Salinità troppo alta, sviluppo limitato di arselle e cozze
Laguna avara di pesci
Produzioni in calo senza l'apporto di acque dolci
Invocano la pioggia come fossero indiani. Non lo sono, sono pescatori di laguna e ben sanno, loro che lavorano sulle sponde di Santa Gilla, che per produrre, per raccogliere pesci e molluschi da questo specchio di mare che si addentra nell'entroterra, c'è bisogno d'acqua dolce. Perché è questa che crea la magia, la miscela che fa grandi i muggini, le spigole, i saraghi e ingrassa le cozze e le arselle.
 L'ALLARME «Siamo disarmati», ammette Emanuele Orsatti, il presidente del Consorzio ittico che su concessione della Regione governa gli impianti di pesca e lo stabulario di questo immenso “stagno” che dovrebbe essere salmastro e che invece ha percentuali di salinità che lo accomunano quasi al mare aperto. «Non sappiamo più a quale santo rivolgerci, ascoltiamo parole, idee, promesse. Eppure siamo ancora al punto di partenza».
 L'ECONOMIA Concetti che tradotti vogliono dire rilancio di un compendio di pesca capace di cancellare la povertà e dare dignità ai 140 pescatori soci delle sette cooperative del Consorzio. «In questo periodo stiamo lavorando poco e male. Il problema è vecchio, legato agli anni in cui rio Mannu e il rio Cixerri, gli unici apporti di acqua dolce, sono stati dirottati fuori dalla laguna per via dell'inquinamento. Peccato che da allora (ovvero trent'anni fa) non è mai stata trovata l'alternativa e la laguna è diventata mare. Per questo ogni estate aspettiamo le piogge», spiega Orsatti.
Un quadro desolante che stride con l'impegno e la fatica dei pescatori, con la loro voglia di crescere, di camminare al fianco degli studiosi del Dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente dell'Università di Cagliari per maturare nuove conoscenze e applicarle al loro lavoro.
 IL COMUNE «Recentemente - racconta il presidente del Consorzio - abbiamo incontrato l'assessore comunale Francesca Ghirra confrontarci sull'idea di attivare a Santa Gilla l'attività di ittiturismo. Sta di fatto che mentre pensi a qualche novità spuntano gli impedimenti. Per esempio i caseggiati. Sono di proprietà del Cacip, la Regione ha chiesto al consorzio industriale di accatastarli per poi affidarglieli e qui nascono le difficoltà. Così riuscire a sentirsi ottimisti è veramente difficile. Ho un'idea che non mi abbandona da tempo, e cioè che vogliano far di tutto per farci sentire inadeguati. Non siamo geni, ma incapaci proprio no».
 IL LIMBO Insomma, nonostante tanti progetti (in testa la trasformazione di Santa Gilla-Molentargius nel parco unico delle zone umide annunciata dal sindaco Massimo Zedda e condivisa dai sindaci di Quartu, Stefano Delunas, di Capoterra Francesco Dessì, di Assemini Mario Puddu e di Elmas Antonio Ena e dalla stessa Regione), la laguna cagliaritana resta nel limbo.
 LA RICHIESTA Al di là dei grandi propositi, i pescatori del Consorzio vorrebbero almeno vedere avviati i primi passi del rilancio. La mancanza di apporti d'acqua dolce è ormai una vera emergenza economico-ambientale, responsabile del crollo netto della produzione. «Per questo abbiamo chiesto al Cacip di consegnarci l'acqua trattata negli impianti di Macchiareddu così da poter ricreare quelle condizioni ottimali di salinità della laguna. Tra l'altro - spiega Emanuele Orsatti - si potrà in ogni momento interrompere o aumentare le immissioni in funzione delle analisi chimiche sule acque del compendio, evitando sbalzi dannosi della percentuale dei cloruri».
 Andrea Piras
 
 

2 - L’UNIONE SARDA Edizione di sabato 27 agosto 2016 - Provincia Ogliastra
LANUSEI L'ateneo di Sassari illustra i suoi progetti martedì
Nuovi corsi universitari in Ogliastra
Si alza il sipario sull'università in Ogliastra. Tutor e docenti del dipartimento di Giurisprudenza di Sassari, il più antico ateneo dell'Isola, incontreranno aspiranti studenti, amministratori e curiosi per illustrare nei minimi dettagli come e dove presentare le domande di iscrizione ai corsi, la data di inizio delle lezioni e come pagare le tasse universitarie. L'assemblea, organizzata dall'amministrazione comunale della cittadina con la collaborazione dell'Ordine degli avvocati del foro ogliastrino, è convocata per martedì prossimo, dalle 10.30, nel museo civico Ferrai a Lanusei.
L'anno accademico inizierà a settembre e ci si potrà iscrivere ai corsi di laurea magistrale in Giurisprudenza, laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici (per l'amministrazione, l'ambiente e il patrimonio culturale) e alla scuola di specializzazione per professioni forensi. Alle lezioni, che si terranno nelle aule della struttura di via Mameli, si alterneranno convegni e video conferenze in versione tridimensionale. L'accordo triennale tra amministratori e ateneo è stato firmato alcuni mesi fa. Alle casse del Comune di Lanusei il servizio costerà 20 mila euro, spesa alla quale si farà fronte anche grazie alla collaborazione con il Consiglio dell'ordine degli avvocati.
Giovanna Falchetto
 
 

3 - L’UNIONE SARDA Edizione di mercoledì 24 agosto 2016 - Provincia di Oristano (Pagina 27)
TERRALBA Videoconferenza con Giurispridenza di Sassari
Università: corsi on line al Classico
Ritorna a Terralba l'università on line. Gian Paolo Demuro, del dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Sassari, ha infatti firmato un accordo con i sindaci dell'Unione dei Comuni del Terralbese e con il dirigente dell'Istituto superiore “De Castro” Pino Tilocca. La sede dell'università on line sarà proprio nell'istituto superiore di Terralba in via Rio Mogoro.
Saranno trasmesse in diretta, in videoconferenza dall'ateneo sassarese, le lezioni dei corsi della laurea in giurisprudenza, triennale in Scienze dei servizi giuridici, con indirizzi per l'amministrazione e per l'ambiente e il patrimonio culturale e del nuovo corso di sicurezza e cooperazione internazionale.
Saranno trasmessi inoltre tutti i convegni della scuola di specializzazione per le professioni legali e del dottorato di ricerca in Scienze giuridiche. La responsabile per la sede terralbese sarà la professoressa Rosanna Ortu.
«Si arricchisce così l'offerta formativa scolastica per i ragazzi che scelgono di studiare nel nostro territorio», hanno sottolineato i sindaci Pietro Paolo Piras di Terralba, Manuela Pintus di Arborea, Gerardo Casciu di Uras, Andrea Santucciu di Marrubiu ed Emanuele Cera di San Nicolò d'Arcidano all'atto della firma dell'accordo.
Antonello Loi
 
 

4 - L’UNIONE SARDA Edizione di martedì 23 agosto 2016 - Cronaca di Cagliari (Pagina 14)
UNIVERSITÀ Al via da ieri mattina la scuola estiva sulle disabilità psichiche
Diritti umani: giovani di mezzo mondo a lezione
Pazienti legati ai letti, maltrattati, picchiati: le cronache, anche quelle sarde, ogni tanto riportano notizie come queste. Quale spazio hanno i diritti umani nella cura delle disabilità psichiche e nell'assistenza a chi ne soffre?
È la domanda cui da ieri cercano risposte i 25 giovani che, nel complesso universitario di via San Giorgio, ai piedi del Bastione Santa Croce, partecipano alla prima Summer School organizzata dall'Università di Cagliari per approfondire la questione. Sono in un'aula al primo piano, l'unica occupata nei caseggiati deserti, e seguono attentamente la lezione (in inglese) di Peter McGovern e Nathalie Drew. Le slide proiettate sullo schermo fanno domande radicali: «È vero che gli esseri umani nascono tutti liberi e uguali?». Su una lavagna è stato tracciato uno schema che illustra tutto ciò che rende piena una vita: amore, salute, lavoro, sicurezza, viaggi, relazioni, denaro.
Sono i valori (spesso non garantiti) elencati dai partecipanti alla scuola estiva: studenti, psicologi, operatori, volontari. Vengono da mezzo mondo: Spagna, Portogallo, Regno Unito, Libano, Canada, perfino dalla Malesia. Mauro Carta, direttore del centro psichiatrico del San Giovanni di Dio, è gongolante: «È la prima volta che l'Organizzazione mondiale della Sanità dedica un incontro a Quality Rights, un modello che non soltanto permette di valutare il livello di rispetto dei diritti umani nelle strutture sanitarie che si occupano di disabili psichici ma propone anche un percorso per migliorare quel livello».
La situazione attuale non è allegra, spiega Carta. La crisi ha portato con sé un taglio alla spesa pubblica, quindi anche a quella sanitaria, inclusi gli investimenti nel campo delle disabilità psichiche. Certo, «ci sono posti nel mondo dove, come in alcuni Paesi dell'Africa occidentale, i malati mentali vengono legati agli alberi perché si crede che questo sia uno dono gradito agli dei della pioggia. Ma anche in Italia, primo Paese a chiudere gli ospedali psichiatrici, assistiamo a violazioni terribili dei diritti umani».
Carta è convinto che sia decisivo l'entusiasmo dei giovani, motivati e determinati a cambiare il mondo: «Per questo abbiamo puntato sul modello della scuola estiva». Un modello molto apprezzato: sui social network, l'Università ha ricevuto numerose richieste ed è intenzionata a replicare l'esperienza. (m. n.)

 
 

5 - L’UNIONE SARDA Edizione di lunedì 22 agosto 2016 - Cronaca di Cagliari (Pagina 17)
CLINICA ARESU I migliori esperti mondiali per tre giorni alla scuola estiva dell'Università
Diritti umani negati ai malati mentali
Difficilmente sono rispettati i diritti umani delle persone che soffrono di patologie psichiatriche, dunque serve un nuovo approccio per evitare le violazioni di questi diritti. Se ne parla stamattina, nella Clinica Aresu in via San Giorgio, durante la scuola estiva sui diritti umani e la salute mentale organizzata dall'Università cittadina e dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).
Alle 10 introdurranno i lavori della prima giornata Mauro Carta, docente dell'Ateneo cagliaritano, e Michelle Funk, capo dell'Unità service development and human rights dell'Oms. A seguire gli interventi di Peter McGovern (Who consultant )e di Nathalie Drew, dell'Unità Who di Ginevra. Nel pomeriggio interverrà Soumitra Pathare, capo del Qr Gujarat project (India). Nei prossimi giorni parlerà Maths Jesperson, capo dell'Ombudsman service in Svezia. All'iniziativa interviene ufficialmente anche l'Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Le persone con disabilità psicosociale sono spesso discriminate. La maggior parte dei servizi di salute mentale non ha un approccio basato sui diritti umani e nega ai pazienti l'opportunità di essere coinvolti nelle decisioni sui loro trattamenti e su altre situazioni che li riguardano. Condizioni di vita deprecabili, mancanza di igiene e sovraffollamento sono comuni in molte strutture, così come la violenza, l'abuso, l'uso di pratiche coercitive e la negligenza.
Al centro dei lavori della Summer school ci sarà quindi la relazione tra diritti umani e qualità della vita. Per tre giorni, l'iniziativa farà di Cagliari la capitale mondiale del settore: operatori e professionisti, membri di organizzazioni che promuovono i diritti umani, sono arrivati da tutto il mondo per discutere di servizi di cura per la salute mentale. L'iniziativa, curata dal docente Mauro Carta, mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani.
 
 

6 - L’UNIONE SARDA Edizione di domenica 21 agosto 2016 - Cronaca di Cagliari (Pagina 19)
L'INIZATIVA A chent'annos in salude: sarà esportato il progetto del Coni regionale
Quando lo sport è per la terza età Gli over 65 e le attività motorie
Si chiama “A chent'annos in salude” il progetto che il Coni Sardegna sta portando avanti in collaborazione con l'Università di Cagliari, la Regione Sardegna, l'Ordine dei medici e un team di medici sportivi. Il protocollo, della durata di dodici settimane, è riservato agli over 65, e punta a migliorare visibilmente le condizioni di salute fisica e psicologica di uomini e donne che aderiranno all'iniziativa. Il programma prevede esercizi studiati ad hoc sulla base di criteri scientifici e frutto dei test effettuati tre anni fa dal docente dell'ateneo cagliaritano Mauro Carta: attività anaerobica, step e piccoli attrezzi per rimettere in forma fisici sedentari e indeboliti dagli anni che avanzano.
Problema diffuso e comune, infatti, sono le fratture, che sono il principale segnale dell'invecchiamento fisico e della perdita di forza della struttura corporea, forza che attraverso questo protocollo verrà recuperata. Il progetto inizialmente è stato avviato tramite un bando di gara cui hanno risposto circa duecento persone, un risultato più che positivo che fa ben sperare nel lungo periodo ad una ottima riuscita del progetto.
«L'unico requisito richiesto è che i partecipanti non abbiano problemi di salute», specifica Gianfranco Fara, presidente regionale del Coni, orgoglioso del progetto dal momento che il protocollo era stato sospeso per diverso tempo e ora sarà riportato in vita. Per il momento hanno aderito al progetto diverse palestre private dell'hinterland, convenzionate con il Coni, tra le quali l'Himalaya a Su Planu, Step&fitness a Genneruxi, Aquasport ad Assemini, Dimensione Danza al Cep Fonsarda, Fitness Center a San Michele e Kanazawa a Quartu, con istruttori tutti laureati in scienze motorie.
L'obiettivo è coinvolgere più di duemila over 65, e questo grazie ai prezzi competivi che verranno proposti e grazie alla professionalità e al fatto che ognuno verrà seguito personalmente con grande cura», ha sottolineato Gian Mario Migliaccio, direttore scientifico della Scuola regionale di sport e responsabile del progetto.
Si partirà il 12 settembre: sono aperte le iscrizioni. Gli interessati dovranno contattare il numero 070-660951, operativo da lunedì, muniti di prescrizione medica e visita medico-sportiva. Il progetto, considerato come modello dal Coni Nazionale, mira a far ottenere risultati già dopo quattro settimane e verrà nel 2017 esportato in tutta Italia.
Valeria Casu
 


7 - L’UNIONE SARDA Edizione di domenica 21 agosto 2016 - Provincia Gallura
Iscrizione all'Università
A partire dal 1 Agosto e fino al 17 Ottobre è possibile effettuare l'immatricolazione e l'iscrizione al corso di laurea in Economia e Management del Turismo. Le domande di immatricolazione e di iscrizione dovranno essere compilate unicamente online. L'¦immatricolazione sarà poi perfezionata recandosi presso lo Sportello Unico del Polo Universitario di Olbia che si trova al primo piano dell'aeroporto ed è aperto con il seguenti orario: dal lunedi al venerdi - mattina dalle 9 alle 13; pomeriggio dalle 14 alle 18.
 
 

8 - L’UNIONE SARDA Edizione di venerdì 19 agosto 2016 - Cultura (Pagina 34)
Mont'e Prama L'archeologo Raimondo Zucca confuta la scoperta della Soprintendenza «Ma quel muro del tempio Lilliu lo scoprì 40 anni fa»
È diventato il tempio della discordia. La scoperta di quel muro nuragico rinvenuto nella collina di Mont'e Prama è rivendicata da più parti. Un cumulo di pietre lungo 15 metri che, a detta degli esperti, potrebbe essere parte di un tempio antico ancora nascosto sotto la terra del Sinis. La scoperta è stata resa nota la settimana scorsa dall'archeologo della soprintendenza Alessandro Usai, direttore scientifico della campagna di scavo in corso nel Sinis per conto del Ministero. Ma l'annuncio ha innescato subito un caso. La contestazione arriva da Raimondo Zucca, l'archeologo oristanese che partecipò allo scavo a Mont'e Prama negli anni 70. Quel filare di mattoni di basalto e arenaria, secondo lui, sarebbe una vecchia scoperta. Un ritrovamento che risale a 40 anni, già documentato in diversi testi con tanto di foto.
«Il primo che ipotizzò l'esistenza di una struttura che poteva essere parte di un tempio fu Giovanni Lilliu, decano degli studiosi dei nuraghi - tiene a precisare Zucca -. Nel 1977, esattamente durante la prima campagna di scavo che consenti il ritrovamento dei primi Giganti, il padre dell'archeologia sarda vide dei blocchi in arenaria cubici, cilindrici e prismatici che potevano appartenere a un tempio. Il tutto è documentato anche da diverse foto aeree scattate il 10 luglio del 77». Per questo lo studioso oristanese bacchetta la Soprintendenza: «Sarebbe corretto raccontare bene tutto ciò che venne scoperto molto prima di questi ultimi lavori di scavo».
Non è tutto. Rincara la dose il geofisico dell'Università di Cagliari Gaetano Ranieri, che nel 2014, grazie a strumenti sofisticati studiò la collina del Sinis riuscendo a individuare alcune curiosità nel sottosuolo. «Anche dove ora è riemerso il muro nuragico - spiega Ranieri - abbiamo, grazie all'uso degli elettrodi in grado di emettere energia nel sottosuolo, ottenuto importanti risultati: una mappa geofisica che ha evidenziato la presenza di questi blocchi». I dati poi sono stati consegnati alla Soprintendenza. «Ecco perché sarebbe giusto - continua Ranieri - raccontare che la scoperta non è solo frutto dell'intuizione della Soprintendenza. Le analisi geofisiche hanno poi svelato che c'è tanto altro ancora, tombe e Giganti. Non capiamo ancora perché si continua ad affermare che in quella zona non c'è stato alcuno studio scientifico.Grazie a questi importanti risultati io ho potuto parlare del muro nuragico in tutto il mondo». A breve, intanto, la Soprintendenza, grazie a 18mila euro stanziati recentemente dal Ministero, inizierà dei saggi archeologici nei terreni che circondano l'area di scavo. Pare infatti che il muro nuragico vada oltre la recinzione, come del resto aveva affermato lo stesso Lilliu 40 anni fa. Anche lo studioso Raimondo Zucca, con le Università sarde, inizierà presto una nuova campagna di scavo, grazie a un finanziamento di 400mila euro da parte della Fondazione Banco di Sardegna: «I nostri archeologi però saranno al lavoro in un'altra zona. Non sarebbe più fruttuoso unire le forze per una comune ricerca scientifica anziché alzare antistoriche barricate?».
Sara Pinna
 
 

9 - L’UNIONE SARDA Edizione di venerdì 19 agosto 2016 - Agenda Cagliari
SUMMER SCHOOL Da lunedì
Diritti umani e salute mentale
Comincerà lunedì 22 agosto alle 10, nei locali della ex Clinica Aresu, in via San Giorgio, la Summer school sui diritti umani e la salute mentale organizzata dall'Università di Cagliari e dall'Organizzazione mondiale della sanità. Alla Summer school, che si concluderà la mattina del 25 agosto, parteciperà ufficialmente anche l'alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani.
L'iniziativa, curata per l'Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta, mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell'area mediterranea, in cui l'Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell'Oms.
 
 

10 - L’UNIONE SARDA Edizione di mercoledì 17 agosto 2016 - Cronaca di Sassari
Sassari
Addio a Giulio Rosati, tra i maggiori esperti nella ricerca sulla sclerosi multipla
Si sono svolti ieri alle 11, nella chiesa di Fertilia, i funerali del professor Giulio Rosati, colto da infarto alle 6 del mattino di Ferragosto nella sua abitazione estiva. La moglie ha chiamato immediatamente il 118 ma il cuore si era definitivamente fermato. Rosati, 74 anni, direttore dell'Istituto di Clinica Neurologica di Sassari e uno dei maggiori esperti nella ricerca sulla sclerosi multipla, sei anni fa era stato colpito da un gravissimo aneurisma addominale dell'aorta. A salvargli la vita fu il suo amico ed eccellente chirurgo, Pinotto Dettori, con un intervento di rara difficoltà. Da allora era solito dire "sono un sopravvissuto". Nativo di Parma si era trasferito a Sassari nel 1969 dove aveva cominciato come assistente fino ad arrivare alla direzione della Clinica Neurologica. Ha dedicato molti anni della sua attività alla ricerca sulle cause della sclerosi multipla. Politicamente era un uomo di sinistra, vicino al Pd, ma padrone delle sue scelte. Con l'assessore regionale alla sanità, Nerina Dirindin, che pure politicamente parlava la sua stessa lingua, ebbe duri contrasti. Rosati l'accusava di "voler spostare su Cagliari il centro di gravità della ricerca e della didattica". Moltissimi i colleghi e gli amici presenti al rito funebre. All'Università è venuto a mancare una personalità di altissimo livello. Non sarà facile sostituirlo. (g.b.p.)
 
 

11 - L’UNIONE SARDA Edizione di domenica 14 agosto 2016 - Agenda Cagliari
CONCORSI ALL'UNIVERSITÀ
L'Università ha bandito quattro concorsi per altrettante figure professionali. Un tecnico esperto in biologia cellulare, un tecnico in tecnologie e metodologie chimiche e uno esperto di tecnologie e metodologie fisiche saranno selezionati per le esigenze dei laboratori del Centro per i servizi di Ateneo per la Ricerca, di prossima attivazione nella Cittadella di Monserrato. Il quarto concorso è invece prioritariamente riservato alle categorie di militari e riguarda un posto di funzionario, profilo avvocato, per le esigenze dell'Ufficio legale. Domande entro il 12 settembre. Info su “concorsi e selezioni” del sito www.unica.it.
 
 

12 - L’UNIONE SARDA Edizione di domenica 14 agosto 2016 - Provincia di Oristano (Pagina 35)
Mogoro
Un premio per le tesi migliori
A Mogoro ancora un premio per le migliori tesi di laurea. L'amministrazione ha pubblicato di nuovo il bando per l'assegnazione di quattro riconoscimenti in denaro per le tesi discusse nel 2015. «L'obiettivo è sostenere e favorire gli studi universitari, ma anche premiare il merito ed incentivare lo studio del territorio mogorese», ha spiegato il sindaco Sandro Broccia. Tre premi da 2000, 1500 e 1000 euro per neolaureati in qualsiasi università italiana o straniera residenti a Mogoro o figli di genitori residenti. Infine un quarto premio di 1500 euro per una tesi che ha avuto come temi storia, economia, cultura, ricerca, scienza e tecnologie relative al territorio ed alla comunità di Mogoro. Domande in municipio entro il 31 agosto. I moduli per la presentazione delle candidature sono disponibili nell'ufficio dei servizi sociali o si possono anche scaricare dal sito Internet www.comune.mogoro.or.it. ( an.pin. )
 
 

13 - L’UNIONE SARDA Edizione di venerdì 12 agosto 2016 - Cronaca di Cagliari (Pagina 13)
Università
Iscrizioni entro il 26 agosto solo online
C'è tempo fino al 26 agosto per scegliere uno dei 77 corsi di laurea dell'Università. Le iscrizioni sono già aperte. Gli studenti potranno scegliere fra 37 corsi di laurea triennale, 34 magistrale, 6 di laurea magistrale a ciclo unico. Com'è noto, per alcuni è prevista una prova preselettiva (quelli a numero programmato, a livello nazionale o locale), per tutti è necessario sostenere un test di verifica della preparazione iniziale. La procedura è completamente online: allo studente è sufficiente collegarsi con il sito dell'Ateneo www.unica.it e seguire le istruzioni che appaiono sull'homepage. A disposizione online anche il materiale informativo su ciascun corso di laurea e i test per esercitarsi – nel caso di corsi a numero programmato – con le prove degli anni scorsi.
L'Ateneo eroga un corso completamente online (Scienze della comunicazione) e quattro corsi in modalità doppia (convenzionale in presenza/online): Beni culturali e spettacolo, Ingegneria elettrica ed elettronica, Amministrazione e organizzazione, Economia e gestione aziendale. Per questi ultimi quattro, in sostanza, lo studente può scegliere se seguire il canale tradizionale o il canale via web. La formazione comprende anche un'articolata offerta post-lauream, con 15 dottorati di ricerca, 44 scuole di specializzazione, 15 master.
Anche quest'anno gli studenti sono sostenuti da un'intensa attività di orientamento sia in ingresso, sia in itinere, sia in uscita. Sono presenti una serie di servizi e tra questi la tessera baby e le stanze attrezzate per studenti-genitori.

 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 


14 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 29 agosto / Pagina 23 - Provincia di Oristano
GHILARZA
Summer school su Gramsci
GHILARZA Anche ques’anno, dal 5 al 10 settembre, si svolgerà la Ghilarza Summer school, la scuola internazionale di studi gramsciani fondata tre anni fa e dedicata all’analisi del pensiero e dell’insegnamento del filosofo e politico sardo. Al seminiario parteciperanno dieci docenti di altrettante università americane, londinesi, italiane (Napoli, Pavia, Urbino) e francesi, e i quindici vincitori delle borse di studio, in arrivo anche dall’America del Sud. La sessione conclusiva sarà a Cagliari il 10 settembre, su iniziativa dell’associazione Casa Museo Gramsci con cui hanno collaborato la Fondazione Istituto Gramsci di Roma e l’International Gramsci Society dell’Università di Cagliari. In occasione del secondo corso intensivo l’attenzione degli studiosi si focalizzerà sulla ridefinizione del concetto di ideologia elaborata da Gramsci nei “Quaderni del carcere”. «La Ghilarza Summer School – spiegano gli organizzatori – vuole essere un luogo d’incontro e di collaborazione dei più importanti studiosi di Gramsci ma anche lo spazio in cui la tradizione storico-filologica italiana possa dialogare con l’approccio teorico e analitico dominante nel mondo anglofono».
 
 

15 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 27 agosto 2016 / Pagina 37 – Ediz. Oristano
Gli studenti di Giurisprudenza in visita a Strasbrugo
SASSARI Con il contributo dell’Ersu, andranno in visita alle istituzioni europee e internazionali di Strasburgo i partecipanti al laboratorio di Tutela europea dei diritti fondamentali del dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Sassari. Il Dipartimento infatti si è aggiudicato un importante contributo economico dell’Ersu che consentirà ai 24 studenti che hanno partecipato al laboratorio giuridico di recarsi a Strasburgo per una settimana a ottobre. Molto soddisfatto il direttore del Dipartimento Gian Paolo Demuro, per il quale «L’Ersu ha riconosciuto la qualità della nostra proposta, che va nella direzione di formare moderni giuristi europei». Gli studenti di Sassari e Nuoro avranno la possibilità di entrare in contatto con le principali Istituzioni europee (Parlamento) e internazionali (Consiglio d’Europa e Corte europea dei Diritti dell’Uomo). Incontreranno i parlamentari europei e alti funzionari italiani con i quali potranno confrontarsi su aspetti fondamentali del processo d’integrazione europea e sui valori dell’Unione Europea. Appare di tutta evidenza il carattere di eccezionalità di questa esperienza formativa, in quanto gli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza avranno l’opportunità di visitare le Istituzioni in un momento particolarmente delicato del cammino europeo, conseguente alle problematiche connesse all’evento Brexit. «Proporremo l’iniziativa ogni anno - conclude Gabriella Ferranti, titolare della cattedra di Diritto internazionale dell’Università di Sassari che ha organizzato il Laboratorio giuridico - contribuendo così a una formazione più consapevole del concetto di cittadinanza europea che gli studenti di Giurisprudenza devono conoscere e diffondere».


 
16 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 27 agosto 2016 / Pagina 37 – Ediz. Oristano
Università, via alle domande per i dottorati di ricerca
SASSARI Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione per i corsi di dottorato di ricerca del XXXII ciclo dell’università di Sassari (anno accademico 2016/2017). Il bando è pubblicato sul sito dell’Ateneo. Le domande dovranno essere presentate on line entro le 13 del 5 settembre dalla pagina uniss.esse3.cineca.it (previa registrazione), ed entro le 12 del 7 settembre all’Ufficio Protocollo. Quest’anno sono stati attivati otto Corsi di dottorato: Archeologia, Storia e Scienze dell’uomo; Architettura e Ambiente (in convenzione con l’Università di Karabuk); Life Sciences and Biotechnologies; Lingue, Letterature e Culture dell’età moderna e contemporanea; Scienze Agrarie; Scienze Biomediche; Scienze Giuridiche; Scienze Veterinarie. Inoltre, l’università di Sassari ha attivato in convenzione con l’università di Cagliari i corsi di dottorato in Scienze Economiche e Aziendali e Scienze tecnologie chimiche (bando sul sito dell’università di Cagliari). Tra le 53 borse di studio messe a concorso, 25 sono finanziate con fondi Por Fse 2014/2020. Tutte le informazioni sono su www.uniss.it.
 
 

17 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 25 agosto 2016 / Pagina 18 Ediz. Oristano
Attacco con kamikaze terrore nell’università americana di Kabul
ROMA Un commando armato di origine sconosciuta, accompagnato da kamikaze, ha attaccato ieri il campus dell’American University of Afghanistan (Auaf) di Kabul, riuscendo a penetrare al suo interno e a prendere in ostaggio, a quanto risulta, un numero imprecisato di studenti e insegnanti. Un funzionario del ministero dell’Interno afghano ha confermato che «numerosi uomini armati hanno attaccato l’Università americana di Kabul e vi sono notizie di spari ed esplosioni». La stessa fonte ha poi aggiunto che i terroristi «si trovano all’interno del compound. Vi sono anche professori stranieri insieme a centinaia di studenti». Per affrontare l’emergenza sono intervenuti gli uomini della Unità di risposta alle crisi (Cru) che hanno circondato il compound, ingaggiando poi uno scontro a fuoco con i membri del commando. Il portavoce del ministero dell’Interno, Sidiq Siddiqi ha indicato alle 22.30 locali (le 20 italiane) che «l’emergenza non è ancora terminata e che i corpi speciali sono entrati nel campus a caccia dei terroristi». Il bilancio provvisorio dell’attacco, che in serata non era ancora terminato, secondo l’agenzia di stampa Pajhwok, è di 20 feriti. Ma molti media, fra cui 1TvNews, evocano «molti morti», fra 7 e 12. Almeno cinque dei feriti, si è appreso, sono stati trasferiti nell’ospedale di Emergency, la ong presieduta da Gino Strada. Stando ai media nella capitale afghana, i terroristi sono entrati in azione alle 19, quando un attentatore suicida si è fatto esplodere davanti a uno dei cancelli di ingresso dell’Università, una struttura fortificata che si trova nel quartiere occidentale di Darulaman. L’esplosione suicida, una tecnica ripetutamente utilizzata negli attentati in Afghanistan e Pakistan, ha permesso l’apertura di un varco attraverso cui un numero imprecisato di militanti è entrato nel campus prendendo possesso di uno degli edifici dove erano in corso alcune lezioni. Il primo a dare l’allarme è stato il fotografo della AP Massoud Husseini che si trovava in una delle aule. «Siamo bloccati dentro Auaf», ha twittato, aggiungendo: «Esplosione poi spari. Forse il mio ultimo tweet». Per sua fortuna poi Husseini è riuscito a fuggire insieme ad una decina di suoi compagni attraverso un’uscita di emergenza. Ma in serata non si aveva alcuna notizia attendibile di quanti studenti e professori fossero rimasti intrappolati insieme ai terroristi. Lo stesso Husseini ha raccontato all’Ap: «Mentre correvo ho visto persone in terra con la faccia in giù. Sembrava avessero sparato loro alla schiena». Due professori dell’Università americana sotto attacco erano stati rapiti a Kabul il 7 agosto scorso e di loro non si è saputo più nulla.
 
 

18 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 25 agosto 2016 / Pagina 20 – Ediz. Oristano
Pubblica amministrazione ecco la stretta sui dirigenti
ROMA Arriva in Consiglio dei ministri la riforma della dirigenza pubblica, una rivoluzione nelle intenzioni del Governo, con incarichi a tempo, limiti ai rinnovi, collegamento stretto agli obiettivi e progressivo decalage degli stipendi per chi resta senza ufficio. L’appuntamento, dopo il rinvio di due settimane fa, è per il Cdm di oggi in cui grande spazio dovrebbe essere dedicato all’emergenza terremoto. Il testo, che attua la delega Madia, non può infatti più aspettare. Per l’attuazione il tempo scade a giorni, ma alcuni nodi da sciogliere restano, dalla licenziabilità alle garanzie da riconoscere ai super-capi, in ballo ci sarebbero circa 530 posizioni apicali. Seguirà l’iter parlamentare per ottenere i pareri di Camera e Senato, nonché quelli del Consiglio di Stato e della Conferenza Stato Regioni. Quindi c’è margine per correzioni. In rampa di lancio, se ci sarà l’opportunità in un Cdm che si preannuncia denso, anche altri tre decreti targati Madia: il riordino delle Camere di Commercio, la disciplina ad hoc per gli enti di ricerca e lo scorporo del Comitato paralimpico dal Coni. Il piatto forte sul fronte della P.a. è di certo la riforma della dirigenza, che prevede un tetto alla durata degli incarichi: quattro anni rinnovabili una sola volta per due anni, dietro valutazione positiva. Niente più automatismi quindi, con tutti i dirigenti, 32 mila gli interessati, parte di un ruolo unico. Ognuno chiamato a conquistare l’incarico passando per una selezione, con tre Commissioni a vigilare (una per ogni livello: statale, regionale, locale). Per i direttori generali l’ingresso nel ruolo dovrebbe essere reso più soft, con il riconoscimento di una priorità, una corsia preferenziale, negli interpelli a quanti hanno maturato la prima fascia (con 5 anni di servizio). Si arricchisce il capitolo sulla valutazione e su tutte le fattispecie che determinano il mancato raggiungimento degli obiettivi (si fa riferimento a rilevazioni esterne, alla differenziazione delle pagelle del personale sottoposto e anche al mancato controllo sulle presenze). Pena la possibile revoca dell’incarico. E in questi casi si decade, se non si riesce a ottenere un nuovo affidamento in un anno. In generale, chi resta senza ufficio riceve per il primo anno una paga base, dopo di che c’è un progressivo decalage, fino alla riduzione ’all’ossò nell’arco del triennio successivo. Per evitare la fuoriuscita si può fare domanda per un posto di fascia più bassa o la stessa amministrazione può assegnare una funzione ’d’ufficiò. Il decreto poi fissa dei paletti per il trattamento accessorio collegato ai risultati (di norma deve costituire almeno il 30% della retribuzione complessiva).
 
 
19 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 23 agosto 2016 / Pagina 44 - Edizione nazionale
Via al progetto “A chent’annos in salude” per duemila over 60
CAGLIARI Duemila giovanotti e giovanotte in pantaloncini e scarpe da running. Un piccolo grande club di ultrasessantacinquenni che sfidano innanzi tutto loro stessi. E lanciano con entusiasmo il cuore oltre l'ostacolo della sedentarietà, di un'esistenza troppo spesso pigra, del vorrei ma non posso. Duemila scommesse vinte. E non saranno le ultime. "A chent'annos in salude" prende il volo. Il progetto del Coni Sardegna incassa i complimenti del Comitato romano e taglia un altro traguardo. «La prima fase risale al 2013. Dai temi del benessere degli over 65 a un rigoroso protocollo basato su evidenze scientifiche internazionali. I risultati? Superiori alle aspettative. Le pubblicazioni specialistiche del team ci hanno consentito di guardare oltre» dice Gianfranco Fara, numero uno del Coni sardo. Dalle prime selezioni degli atleti all'estensione del progetto. «L'iniziativa diretta da Gian Mario Migliaccio è pronta per coinvolgere il territorio regionale. Partiamo dall'Area metropolitana di Cagliari e mettiamo in movimento circa 2000 partecipanti entro la fine dell'anno». Presentato all’università di Cagliari la scorsa primavera, il progetto nasce da una riflessione chiave. «Sedentarietà, inattività fisica e i ritmi odierni portano a una perdita di qualità della vita. Per gli anziani, un elemento di criticità. L'inversione di tendenza delle aspettative di vita è fattore di riflessione che deve portare all'azione immediata con obiettivi garantiti» rimarca Migliaccio, direttore della Scuola dello sport. Da qui, "Chent'annos". Per ridare nuova vita, autonomia e libertà all'anziano. Il progetto attua un programma di attività fisica ad alto impatto con evidenti benefici scientifici. A settembre si parte in dieci centri della provincia di Cagliari. Tutti con standard di riferimento curati dai laureati in Scienze motorie coordinati da Andrea Loviselli. L'ateneo supporta la fase scientifica anche con Mauro Carta e Massimiliano Pau, specialisti di medicina e ingegneria. Intanto, è in chiusura un protocollo di agevolazioni fiscali studiato con il direttore dell'Agenzia delle entrate, Rossella Rotondo. «Ogni mese, previo accordo del medico di base e dello sport, possono accedere al programma centinaia di Over 65. Si parte - conclude Gianfranco Fara - con l’attività fisica nelle palestre pre-selezionate».
Mario Frongia
 
 

20 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 21 agosto 2016 / Pagina 25 - Ediz. Oristano
Nuovi corsi universitari all’Unione del Terralbese
di Cristina Diana
ARBOREA L’università di Sassari rafforza la sua presenza nell’unione dei comuni del Terralbese. È stato firmato ad Arborea, alla presenza dei 5 sindaci, del Direttore Gian Paolo Demuro e del preside Pino Tilocca il nuovo accordo tra l'Unione dei comuni del Terralbese, il Dipartimento di Giurisprudenza di Sassari, e l'istituto di istruzione superiore De Castro di Oristano che permetterà di trasmettere in diretta in videoconferenza (nella sede di Terralba in via Rio Mogoro) le lezioni di diversi corsi universitari dell’Università di Sassari. Un’iniziativa già avviata negli anni scorsi e che ora va a potenziarsi: si tratta dei corsi di laurea magistrale in Giurisprudenza, laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici (con indirizzi per l’Amministrazione e per l'Ambiente e il patrimonio culturale e del nuovo corso in “Sicurezza e cooperazione internazionale. Saranno trasmessi inoltre tutti i convegni della Scuola di specializzazione per le professioni legali e del dottorato di ricerca in Scienze giuridiche. Secondo Manuela Pintus, presidente dell’Unione dei comuni del Terralbese, si tratta di «Un accordo importante che permette di arricchire l'offerta formativa universitaria dei ragazzi che scelgono di restare nel nostro territorio, siamo molto felici di poter offrire questa ulteriore possibilità ai agli studenti – spiega –. Rispetto al passato col potenziamento delle linee si avrà una maggiore qualità delle trasmissioni, oltre all’ampliamento dei corsi. Inoltre vogliamo far aumentare gli iscritti, che negli ultimi anni erano poche decine, e certamente la nuova sede darà un vantaggio anche in questa direzione». Un’opportunità soprattutto per gli studenti che non possono trasferirsi: «La videoconferenza dà la possibilità di interagire, di fare domande e avere risposte come chi segue in presenza. Garantiremo anche un tutorato e un docente di riferimento a ognuno degli iscritti. Per dare a tutti la possibilità di studiare, anche a chi non può o non vuole muoversi» commenta il direttore Demuro. Anche il dirigente del De Castro, Pino Tilocca commenta positivamente la firma del nuovo accordo: «Oltre ai due corsi universitari di carattere giuridico avremo la possibilità di offrire agli studenti anche il nuovo corso di Laurea interdipartimentale in Sicurezza e cooperazione internazionale, novità assoluta nel panorama nazionale”. Gli studenti potranno immatricolarsi online accedendo al sito web dell'Università di Sassari entro il 17 ottobre. Info al numero 079 213113, mail all'indirizzo mpatta@uniss.it.
 
 

21 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 12 agosto 2016 / Pagina 18 - Ediz. nazionale
Addio a Giulio Rosati uno dei padri della neurologia
SASSARI C’erano i familiari, gli amici, ex pazienti e tantissimi colleghi dell’università sassarese a dare l’ultimo saluto a Giulio Rosati, professore emerito, neurologo di fama, stroncato il giorno di ferragosto da un male improvviso, a 73 anni. Nella “sua” Fertilia, che aveva scelto da tempo come luogo di vacanza. La chiesa di San Marco non è riuscita ieri a contenere quanti hanno voluto partecipare al funerale di un medico noto a livello internazionale che alla passione per la scienza univa l’impegno politico e sociale. Sui social la sua morte è rimbalzata da una home all’altra. Centinaia le manifestazioni di affetto e di stima di allievi, malati che ha curato nel corso della sua lunga professione a Sassari, e di chi ha vissuto accanto a lui nell’Accademia, come quelle che gli ha dedicato l’ex rettore Attilio Mastino: «Lo voglio ricordare oggi come mio delegato alla sanità, con tante idee, tante proposte, tanti impegni. Soprattutto tanta generosità. Sognava un'Azienda Ospedaliero Universitaria più efficiente e davvero al servizio del territorio. Lasciatemi dire che con lui scompare una figura storica, un punto di riferimento forte, un amico leale, che sapeva parlare chiaro con tutti. Condoglianze di cuore alla sua famiglia, ai suoi allievi, ai suoi colleghi, ai suoi pazienti», sono state le parole commosse dell’ex Magnifico su Facebook. Nato a Parma nel 1943, Rosati era approdato a Sassari nel 1969 per il primo incarico da assistente. Dopo la laurea si era specializzato in Malattie Nervose e Mentali. Un incarico a Ferrara e poi il ritorno a Sassari dove divenne professore associato tra il 1982 e il 1986, e quindi ordinario di Neurologia e direttore dell'Istituto di Clinica Neurologica fino alla pensione. Il riconoscimento che l’ateneo gli tributò come professore emerito lo aveva accolto con grande soddisfazione, e il legame con l’università non si era mai interrotto. Quando arrivò in Sardegna cominciò ad occuparsi di sclerosi multipla evidenziando nel 1982 che l’isola era un’area ad alto rischio presentando, a livello mondiale, la percentuale maggiore di malati di sclerosi. I suoi studi in questa branca non si sono mai interrotti. Le sue conoscenze nel campo della malattia lo hanno portato alla nomina a direttore regionale del Centro sclerosi multipla e le sue competenze scientifiche a collezionare in seguito altri titoli importanti e collaborazioni con prestigiose università di tutto il mondo: da Oxford ad Harvard, dall’istituto Karolinska di Stoccolma al Max Planck tedesco. Le sue ricerche hanno spaziato in molti campi, con particolare attenzione alle neuroepidemiologia, alla epidemiologia genetica per continuare con la neurofisiologia clinica e l’epilessia. Negli anni in cui era preside della facoltà di Medicina si impegnò per la nascita dell’Azienda mista, che sta vedendo solo da pochi mesi la sua nascita. A lungo tesserato del Partito comunista, era rimasto vicino al Pd anche se non più militante attivo e con un certo distacco verso le sue ultime scelte in tema di sanità regionale. Uomo schietto, non lesinava critiche quando qualcosa non gli andava, nella politica come nel campo in cui operava. E con una forte tempra. Aveva affrontato il dolore per la morte precoce di un figlio e superato un grave momento di salute. Era battagliero. Da giovane era un appassionato rugbista. Una “scuola” che gli è servita nella vita.
 
 

22 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 12 agosto 2016 / Pagina 18 - Ediz. nazionale
Scienze chimiche diventa internazionale
SASSARI In base ad un accordo siglato con l’università polacca di Wroclaw, dal prossimo anno accademico l’università di Sassari attiverà un corso di laurea magistrale internazionale in Scienze Chimiche. Gli studenti potranno scegliere se seguire il tradizionale corso nazionale o il nuovo percorso internazionale, entrambi della durata di due anni. I due percorsi saranno paralleli ma quello internazionale rilascerà un doppio titolo, novità assoluta nel panorama sardo. Il programma del percorso internazionale, denominato Swiminchem: “Sassari - Wroclaw international master in chemistry: an international double degree to swim in the world of chemistry”, prevede che gli studenti sassaresi frequentino un semestre a Wroclaw e, al termine degli studi, consentirà loro di ottenere la Laurea italiana congiuntamente a quella polacca. Allo stesso modo, gli studenti polacchi trascorreranno a Sassari un periodo di sei mesi e otterranno il doppio titolo. «Siamo davvero lieti - dicono il direttore del dipartimento di Chimica e Farmacia, Pierfranco Demontis, e il presidente del corso di laurea in Chimica, Antonio Zucca – di poter proporre il nuovo programma del corso di laurea magistrale internazionale. Wroclaw è una delle città più fiorenti della Polonia e la sua Università è una delle più prestigiose del Paese, per cui riteniamo che possa costituire un'esperienza educativa, personale e professionale di sicuro rilievo per i nostri studenti». Il corso di laurea in Chimica è attivo all’università di Sassari dal 1972, a testimonianza dell’importanza di questo settore in Sardegna. Nonostante la crisi economica, la chimica è ancora al centro dello sviluppo economico e sociale sia in settori tradizionalmente caratterizzanti la storia del nostro Paese sia in ambiti completamente nuovi e avanzati. Il dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università di Sassari ha voluto rinnovare il proprio corso di laurea magistrale in Scienze Chimiche anche offrendo tre curriculum di studi: Chimica verde, Chimica dei materiali e Chimica applicata ai beni culturali. Secondo i dati dell’ultima indagine Alma Laurea (XVII Indagine, 2015) mostrano che a tre anni dal conseguimento del titolo nessun laureato magistrale in Scienze Chimiche di Sassari si dichiara disoccupato.
 
 
 

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