Domenica 7 agosto 2016

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07 agosto 2016
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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di  domenica 7 agosto 2016 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
MONT’E PRAMA. Dal cranio i bioarcheologi sono risaliti ai tratti somatici
Ricostruito il volto del cavaliere con le trecce

Con le trecce, sbarbato e dai lineamenti molto delicati. Per la prima volta in assoluto è stato ricostruito il volto di uno degli eroi di Mont’e Prama, così lo chiamano gli esperti. Dall’unico cranio intatto che lo scorso anno la terra del Sinis ha restituito, i bioarcheologi dell’Università di Sassari sono riusciti a ricreare l’identità precisa di un ragazzo di circa 25 anni che era sepolto all’interno delle tombe nella collina di Mont’e Prama. Lo scheletro è rimasto per diversi mesi sotto la lente d’ingrandimento degli studiosi.
Un’operazione complessa portata avanti grazie a tecnologie all’avanguardia, le stesse che vengono utilizzate per identificare i corpi delle fosse comuni.
Gli studi effettuati sui resti riportati alla luce durante l’ultima campagna di scavo iniziano quindi a dare i primi risultati.
«Sul cranio è stata eseguita una vera e propria Tac - spiega il bioarcheologo Salvatore Rubino, responsabile del progetto - poi i risultati sono stati portati in un centro di ricostruzione facciale in Inghilterra dove abbiamo ottenuto un’immagine tridimensionale».
Grazie a questi risultati e agli studi effettuati sui resti, gli esperti hanno potuto ricostruire virtualmente la cute della testa, i muscoli del viso, la forma degli occhi, della bocca e il naso. Il volto per ora rimane un mistero.
L’immagine verrà svelata solo il prossimo 12 agosto a Stintino, all’interno del museo della Tonnara. Una vera fototessera arcaica che mostrerà il viso del cavaliere con le trecce.
Oltre al bioarcheologo Salvatore Rubino ci sarà l’archeologo oristanese Momo Zucca e tutti gli studenti dell’Università di Sassari che hanno partecipato alla ricostruzione del primo volto di un guerriero di Mont’e Prama.
Sara Pinna
 

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LA NUOVA SARDEGNA

 

2 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 7 agosto 2016 / Pagina 25 - Provincia di Nuoro
BITTI Morra tra gioco e scienza: via allo studio
BITTI Venerdì sera a Bitti, diverse ore di registrazione delle gare tra i migliori giocatori sardi, hanno costituito un importante dossier audio-video che lo studioso Franco Delogu (al centro nella foto), della Lawrence Technological University del Michigan (Usa), e Carla Meloni dell’Università di Cagliari, elaboreranno e decodificheranno per quello che si può definire il primo studio interdisciplinare che analizza gli aspetti cognitivi, antropologici e storici del gioco della morra. «In attesa dell’analisi dei dati numerici possiamo dire che il linguaggio, lo slang, le singole parole usate dai giocatori, costituiscono già di per se un affascinante universo dove il “codice comunicativo” è, per i profani della materia, estremamente misterioso e al contempo affascinante» ha dichiarato Franco Delogu. Oltre agli esperti giocatori bittesi Franco Contu, Diego Casedda e Peppe Basile, si sono alternate diverse coppie di giocatori giunti da diverse località dell’isola. Da Padru Marco Gusino e Elia Leoni, che nella finale hanno sconfitto i campioni regionali Alex Garau e Matteo Moreddu di Lula. Al tavolo libero si sono distinti due bittesi, Francesco Pira e Antonio Bulloni. (p.f.)
 
 
 

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