Domenica 24 luglio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 luglio 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 24 luglio 2016 / Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
Iscritti in crescita, arrivi da tutto il mondo. Moro: «Corsi di qualità in un ambiente ideale»
CAGLIARI, CULLA DEI FUTURI MANAGER
Successo internazionale per la scuola estiva di studi economici
Format americano, successo isolano. La summer school in “Quantitative Economics”, organizzata dal dipartimento di Economia dell'Università di Cagliari, ha chiuso giovedì la seconda edizione con un bilancio più che positivo. Iscritti aumentati e corsi più che raddoppiati per uno dei primi programmi estivi nati in Europa e dedicati a materie economiche.
«Questi corsi sono molto diffusi negli Stati Uniti - spiega Alessio Moro, professore associato di Economia e organizzatore dell'evento - ma stanno prendendo piede anche nel vecchio continente. Esperti e studenti hanno un'occasione di approfondire e specializzarsi in determinati argomenti approfittando, a libri chiusi, di location suggestive per i momenti di svago. Un'opportunità, per attirare risorse e presenze da tutto il mondo, ancora poco sfruttata dagli atenei italiani».
La scuola cagliaritana quest'anno ha deciso di fare le cose in grande. I corsi rispetto all'anno scorso sono aumentati da due a cinque, gli iscritti da 25 a 35. «Anche nel 2016 abbiamo avuto studenti provenienti da ogni parte del mondo», dice Moro, «dal Canada alla Turchia, dalla Germania alla Nigeria, nonché alcuni rappresentanti della Banca Centrale Europea e del Meccanismo di stabilità europea, il fondo finanziario comunitario che è noto anche come Salva-Stati».
La didattica si è concentrata su diversi aspetti della macroeconomia. Cinque corsi da sedici ore ciascuno, spalmati su tre settimane. Tutti in aula dalla mattina al pomeriggio, parlando rigorosamente in lingua inglese. In cattedra si sono alternati nomi importanti del mondo accademico: Cristiano Cantore dell'Università del Surrey, Andrea Carriero della Queen Mary University of London, Marco Maffezzoli della Bocconi di Milano, Vincenzo Merella, in rappresentanza dell'ateneo cagliaritano, Andrea Moro della Vanderbilt University e Galo Nuño, incaricato del Banco de España.
«L'appuntamento di Cagliari ha attirato molti partecipanti grazie all'alta professionalità del corpo docenti», assicura l'organizzatore: «La città e la sua posizione suggestiva hanno poi favorito la scelta, una tra le tante oggi offerte da università ben più grandi e prestigiose come quelle di Londra e Barcellona».
Gli iscritti stranieri fin dallo scorso febbraio hanno potuto pianificare un soggiorno di studio e relax e in tanti hanno proseguito la vacanza nell'Isola anche dopo la campanella di fine corso. Quest'anno sul sito web della scuola un video dell'ufficio di Cagliariturismo, scandito dallo slogan “Cagliari. The Life you want”, ha mostrato le attrazioni della città. «Non è facile portare avanti un progetto formativo a luglio - ammette Moro - nonostante l'entusiasmo del rettore, il personale amministrativo è infatti occupato nelle sessioni di esami estive».
Il percorso di internazionalizzazione dell'università isolana ha comunque preso il giusto slancio. Nel 2017 è atteso un ulteriore salto di qualità quando a fine luglio il capoluogo ospiterà un importante convegno internazionale di finanza, quest'anno con base a New York. «L'obiettivo è sfruttare i canali e le conoscenze acquisite durante l'organizzazione dell'evento per richiamare sempre più iscritti e arricchire la nostra summer school».
Luca Mascia
 
 

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 24 luglio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
Domani riprendono le trattative sulla riorganizzazione della sanità
Asl unica, cambia il nome
Resta la guerra delle poltrone
Un fine settimana di riflessione prima di riprendere già da domani le trattative in vista del dibattito sulla Asl unica regionale (Asur). In questi ultimi giorni ha tenuto banco principalmente il derby tra nord e sud per accaparrarsi la sede dell'Azienda, ma con 561 emendamenti qualcosa nella legge cambierà. Si tratta soprattutto di bilanciare i poteri del direttore generale, assicurare a Consiglio regionale e Giunta garanzia di controllo e organizzare le diramazioni territoriali per garantire i servizi su tutto il territorio.
IL NOME Eppure, tra le tante cose sulle quali si deve intervenire c'è spazio anche per decidere di cambiare il nome della Asl unica regionale. C'è l'ipotesi, contenuta in un emendamento della Giunta, che propone un nuovo nome, Azienda per la tutela della salute, e un nuovo acronimo: Ats.
IL MANAGER Dovrà amministrare una macchina complessa che vale quasi metà del bilancio regionale: per questo la scelta del direttore generale dell'Azienda è una figura sulla quale consiglieri e Giunta hanno ragionato. Da un lato il presidente Pigliaru ha sempre ribadito che «dovrà avere gli strumenti necessari per svolgere il difficile compito al quale è chiamato», ma allo stesso tempo serve un bilanciamento. Si cerca di garantire a Giunta, Consiglio regionale e commissione competente la possibilità di controllare l'operato del direttore generale e strumenti tali per poterlo rimuovere qualora non riuscisse a portare a termine gli obiettivi. Il direttore generale sarà affiancato da un direttore sanitario e uno amministrativo, ma c'è la proposta (Partito dei sardi) di istituire una quarta figura: il direttore socio sanitario.
I TERRITORI L'Azienda unica ha le sue diramazioni territoriali nelle Aree socio sanitarie locali (Assl). Inizialmente dovrebbero operare sui territori corrispondenti alle ex otto Asl. Originariamente la legge prevedeva che nell'atto aziendale dell'Asur venissero individuati i territori di competenza sulla base del riordino degli Enti locali. Sarà una legge regionale a cambiare la geografia delle Aree, mentre entro il 2019 verrà istituita l'Area socio sanitaria metropolitana per la Città metropolitana di Cagliari. Ancora più capillare sarà la funzione dei distretti che dovrebbero integrare assistenza sanitaria e sociale. Con l'obiettivo di tutelare le zone più periferiche, è stato presentato un emendamento che propone l'istituzione dei distretti sanitari delle isole minori di Sant'Antioco, San Pietro e La Maddalena.
IL DIBATTITO Già da domani riprenderà il confronto per capire quanto margine di trattativa ci sia all'interno del centrosinistra, soprattutto del Pd, per la scelta della sede. Senza accordo potrebbe essere un passaggio difficile per il centrosinistra. Una prova di forza aprirebbe una spaccatura che mette a rischio la votazione della legge: le diplomazie trattano e martedì si torna in aula.
Matteo Sau
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 24 luglio 2016 / Provincia Sulcis (Pagina 33 - Edizione CA)
IGLESIAS. Lo storico Minerario scelto per la sfida promossa dal Fai
I voti al gioiello di casa
Scuola Asproni in gara a “I luoghi del Cuore”
Bastano pochi istanti per esprimere un voto a sostegno della salvaguardia del patrimonio storico. Di quello, in particolare, rappresentato dall'Istituto Minerario “Giorgio Asproni”. La storica scuola - nata nel 1871 per volere del ministro Quintino Sella e ancora attiva, pur con diversi indirizzi - è candidata al progetto “I luoghi del cuore”, promosso a livello nazionale dal “Fai”, il Fondo ambientale italiano in collaborazione con Banca Intesa.
LA VOTAZIONE L'obiettivo è coinvolgere i cittadini, affinché segnalino (attraverso il voto che può essere espresso anche on line) i luoghi che rappresentano una parte importante della loro vita, affinché possano essere salvaguardati e valorizzati.
Iglesias ha scelto la scuola di via Roma: quella che nel corso degli anni ha formato generazioni di tecnici minerari, i quali hanno “esportato” le loro competenze, frutto di una formazione sempre riconosciuta di altissimo livello, in diverse parti del mondo. Ad appoggiare l'iniziativa portata avanti sotto gli auspici della presidenza regionale del Fai Sardegna, del Miur e del Mibac, nonché dell'Università di Cagliari, c'è in prima linea il comitato «Perché l'istituto Minerario, memoria della storia mineraria della Sardegna e dell'Europa diventi il tuo luogo del cuore», ospitato nella sede dell'Associazione mineraria sarda, tra i primi soggetti sostenitori. Non manca il supporto del Consorzio Ausi, dell'Associazione periti minerari e minerari geotecnici e dell'amministrazione comunale.
L'APPELLO «Chiediamo il sostegno di tutti affinché il Minerario riceva il maggior numero di voti possibile - esorta Giampaolo Atzei, delegato Fai e tra i componenti il comitato - siamo convinti che tutti riconoscano l'importanza della scuola e auspichiamo diano il loro contributo concreto per fare in modo venga valorizzata». Non è difficile, né dispendioso, dare il proprio contributo. Basta avere un indirizzo di posta elettronica, collegarsi al sito http://iluoghidelcuore.it/luoghi/88372, registrarsi ed esprimere la preferenza. Chi non fosse avvezzo all'uso di sistemi informatici, ha un'altra possibilità: esprimere il proprio voto firmando i moduli che può trovare in Biblioteca, all'Archivio storico comunale, all'Informagiovani e in diverse attività commerciali. «Un semplice gesto per sostenere la nostra storia e l'identità del territorio. Insieme possiamo fare tanto», osserva il vice sindaco Simone Franceschi.
Martedì 26 luglio, alle 19, si svolgerà in piazza Pichi un convegno per la presentazione ufficiale dell'iniziativa. Il titolo è “Iglesias memoria della storia mineraria della Sardegna e dell'Europa”.
Cinzia Simbula
 
 

redazioneweb@unica.it
 

 
 
 

LA NUOVA SARDEGNA
 
 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 24 luglio 2016 / Pagina 28 - Sassari
UNIVERSITÀ
Iscrizioni ai corsi a numero programmato
SASSARI Le scadenze sono ormai imminenti per chi vuole iscriversi ai corsi a numero programmato nazionale e ad alcuni corsi a numero programmato locale dell'Università di Sassari. Per partecipare alle selezioni nazionali di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina Veterinaria, Scienze dell'Architettura e del progetto, è necessario registrarsi sul sito www.universitaly.it improrogabilmente entro le 15 del 26 luglio e sul portale www.uniss.it entro le 20 del 26 luglio (informazioni: https://www.uniss.it/didattica/offerta-formativa/corsi-numero-programmato-nazionale). Per i corsi ad accesso libero e gli anni successivi al primo, le iscrizioni on line sono aperte dal primo agosto 2016 al 17 ottobre (da perfezionare entro il 21 ottobre). L'intera offerta formativa 2016-2017 dell'Università di Sassari è disponibile su www.uniss.it/offertaformativa. Quello delle selezioni nazionali per le facoltà di Medicina, Veterinaria e Architettura, rappresenta uno dei momenti cruciali per il futuro degli studenti, oltre che una delle prove più temute all’indomani (quando è possibile) dell’esame di maturità.


 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 24 luglio 2016 / Pagina 15 - Attualità
In Turchia firmata l’emergenza: fermi di polizia per un mese
Scarcerati 1.200 soldati semplici all’oscuro del tentato golpe
Mannaia di Erdogan
Chiusi duemila enti
Preso nipote di Gulen
ISTANBUL Fermi di polizia per un mese e chiusura di oltre 2mila scuole e università vicine a Gulen. I primi decreti firmati dal presidente Recep Tayyip Erdogan dopo l’approvazione dello stato d’emergenza confermano il pugno durissimo contro amici e seguaci dell’imam, che Ankara ritiene la mente del fallito golpe. «Se non li elimineremo, pagheremo un caro prezzo», assicura Erdogan. In manette è finito ieri anche il nipote, Muhammet Sait Gulen. Preso in custodia a Erzurum, città natale e roccaforte del “grande nemico”, è il primo parente a essere arrestato dopo il tentato putsch. La mannaia di Erdogan è caduta ieri su centinaia di istituzioni educative. Tra queste, ci sono 15 università, compresa quella di Fatih a Istanbul, a lungo pensatoio di riferimento della confraternita di Gulen, Hizmet. Colpiti anche 1.043 tra scuole private e dormitori studenteschi e 1.229 fondazioni e associazioni, oltre a 35 ospedali e 19 sindacati. Una resa dei conti che continua a prendere di mira il mondo accademico. Almeno 560 professori universitari sono stati sospesi da 17 università, insieme a 137 membri del personale degli atenei. Nel mirino, c’è l’intellighenzia gulenista, che negli anni era servita a sdoganare l’islam nel mondo dell’istruzione superiore in Turchia, prima totale appannaggio dei laici. Il decreto firmato da Erdogan stabilisce anche che i dipendenti pubblici di cui verrà accertato il legame con la rete di Gulen saranno licenziati e non potranno più essere assunti nel settore pubblico. Intanto, la procura di Ankara ha deciso le prime scarcerazioni di 1.200 soldati semplici, per il momento “graziati” perché non avrebbero avuto informazioni in anticipo sul golpe, obbedendo soltanto agli ordini dei superiori, e per non aver sparato sulla folla. A pagare, potrebbero essere presto anche vertici militari non infedeli. Nonostante le dure critiche alle falle dell’intelligence, Erdogan ha confermato la fiducia in corsa al responsabile degli 007, Hakan Fidan, e al capo di stato maggiore, Hulusi Akar («noi abbiamo un detto: non si cambia cavallo a metà strada»). Ma giovedì si svolgerà un cruciale Consiglio di sicurezza nazionale anticipato, in cui molte teste potrebbero saltare. Per sottolineare la nuova catena di comando, Erdogan lo riunirà per la prima volta nella sua residenza presidenziale piuttosto che allo Stato maggiore. In attesa della grande «manifestazione per la democrazia» di oggi pomeriggio a piazza Taksim a Istanbul, organizzata dall’opposizione socialdemocratica con la partecipazione del partito Akp di Erdogan, resta alta la tensione tra Ankara e l’Ue.
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 24 luglio 2016 / Pagina 17 - Lettere e commenti
RICERCA SCIENTIFICA
Sperimentazione animale, un sacrificio che si può ridurre
di Andrea Sarria
Presidente Ordine dei medici veterinari del Nord Sardegna.
Ho partecipato nei giorni scorsi in qualità di relatore, al convegno organizzato dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna e dall'Università di Sassari sulla “Tutela del benessere nella sperimentazione animale”. Due giornate intense di lavoro, con interventi avvincenti dei rappresentanti del ministero della Salute, dell'Istituto superiore di sanità, delle associazioni animaliste, della Asl e dell'Università, i quali hanno illustrato lo stato dell'arte della sperimentazione animale in Italia. Questi temi trovano tuttora uno spazio piuttosto limitato nel dibattito etico contemporaneo. La liceità della sperimentazione è una pratica oggetto di discussione, sulla cui utilità linee di pensiero e opinioni si dividono. Il dibattito implica riflessioni di natura sia etica che scientifica. Se la scienza rivendica ancora oggi la necessità di ricorrere a una disciplina che richiede l'impiego del modello animale per il proprio progresso, sull'altro versante ci si interroga su quanto ciò possa essere considerato moralmente accettabile. È proprio questo il punto. La storia e la filosofia sul tema si sono sbizzarrite nel corso dei secoli da Aristotele a Cartesio (il diavolo per gli animalisti di ogni epoca) passando per Voltaire, Rousseau, Darwin e non ultimi Singer e Regan il quale dichiarò che «i diritti degli animali non sono per le persone dal cuore tenero». Ma senza la sperimentazione con modelli animali a che punto sarebbe lo stato di salute dell'umanità? Sarebbe stato possibile sviluppare nuovi vaccini, farmaci antirigetto, psicofarmaci, anestetici, antipertensivi, farmaci inalanti per l'asma, la chemioterapia per i tumori, i trattamenti ormonali per il cancro della prostata o del seno, l'uso clinico dell'insulina e tanti altri farmaci? Penso proprio di no. Per fortuna i progressi scientifici vanno avanti facendo passare forse inosservati dati fondamentali come quello che gli animali coinvolti nella ricerca sono infinitamente meno numerosi di quelli abbattuti nei macelli e di quelli uccisi o feriti dai cacciatori annualmente. Il convegno ha evidenziato un complessivo miglioramento delle condizioni di vita degli animali da laboratorio. Il principio delle 3R ha ispirato questi miglioramenti creando protocolli di buona pratica sperimentale e riducendo al minimo il sacrificio di animali. Rimpiazzare: sostituire il modello animale con un modello alternativo costituito per esempio da colture cellulari e/o modelli ingegneristici. Ridurre: gli animali impiegati nel protocollo sperimentale, per esempio armonizzando le metodologie nei paesi della comunità per non ripetere test risultati inefficaci. Raffinare: adoperarsi per ridurre al minimo il livello di sofferenza con l'utilizzo di analgesici e/o anestetici negli animali sperimentali. In questo contesto, essendo chi scrive un uomo di parte, il veterinario è la figura professionale che riveste il difficile ruolo di mediatore tra le differenti – e spesso confliggenti – istanze che coinvolgono l'uomo e l'animale nella sperimentazione. Il D.Lgs. 26/2014, dice: «ciascun allevatore, fornitore, utilizzatore deve disporre di un medico veterinario designato, esperto in medicina degli animali da laboratorio, in possesso di requisiti di esperienza e formazione specifica, che prescrive le modalità per il benessere e il trattamento terapeutico degli animali». In Italia gli ultimi dati statistici riportano un numero di animali adoperati per la sperimentazione in continua diminuzione, in linea con i principi previsti dalle norme vigenti. La scienza non deve confondersi con l'etica, o meglio, la sperimentazione animale dev'essere scientificamente indispensabile e moralmente lecita.


redazioneweb@unica.it

 

redazioneweb@unica.it


RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI

Link: rassegna stampa MIUR


 

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie