Giovedì 7 luglio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 luglio 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Borsa (Pagina 11 - Edizione CA)
Studio di ricercatori sardi
Come la crisi modifica paesaggi e contesti urbani
 
I territori e i paesaggi possono essere un sismografo sul quale leggere gli effetti della crisi economica. Questo il filo conduttore della ricerca ideata e portata avanti da quattro ricercatori dell'Università di Cagliari e pubblicata su un numero monografico di J-Reading , prestigiosa rivista internazionale. L'indagine è di Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu, impreziosita da un intervento dell'economista e filosofo francese Serge Latouche.
Muovendo da una prospettiva interdisciplinare, lo studio si concentra sui riflessi dell'attuale crisi socio-economica sul paesaggio. La congiuntura è infatti capace di mutare profondamente panorami e contesti urbani, con conseguenze anche per le persone. Gli impatti della crisi intervengono pesantemente sulle dimensioni ambientali e paesaggistiche dei territori, alterandone o cancellandone in maniera spesso irreversibile equilibri e forme. Da anni sono in atto trasformazioni messe in moto da alcuni processi di globalizzazione, indifferenti alle qualità e alle identità dei luoghi e alle loro dotazioni socioculturali e paesaggistiche. Dinamiche in grado di avere ripercussioni biologiche, simboliche, estetiche e politiche. Lo studio è scaricabile gratuitamente dal sito internet della rivista J-Reading .
Matteo Mascia
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Nuove valutazioni per i dirigenti
Mancuso al vertice dell'Ersu di Cagliari
 
Sarà Michela Mancuso, già dirigente regionale, la direttrice generale dell'Ersu di Cagliari. La Giunta ha approvato la delibera su proposta dell'assessore del Personale, Gianmario Demuro, che ha presentato anche una delibera sulla valutazione dei dirigenti di vertice. Sarà un organismo esterno alla Regione a verificare le relazioni dei direttori generali sul raggiungimento degli obiettivi.
Con una delibera dell'assessore del Lavoro, Virginia Mura, vengono modificati i criteri per i contributi regionali alle cooperative ed ai loro consorzi. L'obiettivo della Giunta è semplificare i procedimenti, garantire la certezza dei finanziamenti e ridurre i tempi di attesa, grazie alle procedure a sportello. Approvate anche le linee guida per la gestione della poseidonia negli arenili per permettere agli enti locali e a chi opera nei litorali di impostare le necessarie azioni nel rispetto dell'ambiente.
Non ci saranno, almeno per ora, altri ribaltoni in Consiglio regionale: il Tar ha respinto il ricorso presentato da Gianni Lampis (Fdi) nei confronti di Giovanni Satta (Uds). Esprime molti dubbi sulla sentenza il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Salvatore Deidda, perché «ancora oggi riteniamo che non esista legge che possa sovvertire il voto democratico». Poi, aggiunge: «Daremo battaglia per avere giustizia vera». (m. s.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
Controanalisi negative, da oggi riapre solo l'impianto di via Trentino
La Asl chiude tre mense I batteri nell'acqua forse la causa dei malesseri 
 
Era tutto un problema d'acqua. Non perfettamente pulita e con qualche colibatterio di troppo. È anche per questo che la Asl, dopo una prima indagine biochimica chiusa con segno positivo, ha deciso di fermare le mense universitarie per vederci chiaro ed evitare che potessero sorgere problemi sanitari per la popolazione studentesca.
LA SCELTA Una serrata necessaria ma che ha comunque procurato un bel po' di disagi tra gli universitari e in particolare tra i fuorisede. I tecnici dell'azienda hanno ripetuto le analisi e ieri pomeriggio sono arrivate le controdeduzioni. Stop ai divieti e riapertura, già da stamani, almeno della mensa di via Trentino, dove - come ha comunicato l'Ente regionale per il diritto agli studi universitari - che resterà in funzione da mezzogiorno e osserverà i consueti orari di erogazione dei pasti.
IL DIRIGENTE È stato il presidente Antonio Funedda, in contatto con il Dipartimento di Igiene della Asl 8 sin dalle prime avvisaglie. In particolare dal 28 giugno scorso quando diversi studenti furono colti da malore dopo aver mangiato nella mensa di via Premuda. Immediati accertamenti da parte del Servizio di igiene alimentare stabilirono che non tutti gli universitari avevano consumato i pasti nella stessa struttura e che addirittura non si erano neppure serviti delle altre tre presenti in città.
Insomma, i pasti distribuiti dagli impianti dell'Ersu non erano i responsabili dei malesseri. Restavano però i dubbi e la necessità di ulteriori approfondimenti.
CONTAMINAZIONI È anche per questo che la Asl ha proseguito le verifiche riscontrando problemi nell'acqua di via Premuda dove, tra l'altro, si preparano i pasti che poi vengono erogati nella Cittadella di Monserrato. Ieri, verso le tredici, la Asl ha comunicato al presidente Funedda, la revoca della sospensione cautelativa del servizio. Dagli uffici del Corso la riapertura della mensa di via Trentino la notizia ha raggiunto l'assessora regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino. «La sospensione di questo importante servizio per gli studenti - ha detto l'assessore - è un fatto gravissimo che incide pesantemente sulla vita degli universitari e sul quale stiamo cercando di fare chiarezza ma teniamo a precisare che il provvedimento da parte della Asl è stato emesso in ogni caso a tutela degli stessi universitari».
LE DEDUZIONI Se le controanalisi della Asl hanno fatto rientrare l'emergenza consentendo la riapertura della mensa di via Trentino, resta da capire quale sia stata la causa scatenante dei malesseri subiti dagli universitari nei giorni scorsi. E ancora quale il problema sull'acqua. L'ipotesi, visto che la rete idrica cittadina gestita da Abbanoa non è stata interessata da alcun tipo di inquinamento, è che i batteri che hanno fatto scattare l'emergenza per le mense di via Premuda, via Trentino e piazza Michelangelo sia un problema tutto interno agli impianti. Ipotesi su cui si stanno ancora svolgendo ulteriori accertamenti per capire la possibile correlazione tra l'acqua non perfettamente salubre delle condotte interne oltre i contatori e i cibi preparati nelle cucine.
GLI STUDENTI Tra gli studenti c'è alquanto sconcerto anche per la mancanza di risposte certe sull'origine dei guai. Resta lo stop ai pasti al Policlinico e in via Premuda dove - come ha ricordato il presidente Ersu, Antonio Funedda - si dovranno mettere in sesto i seminterrati non perfettamente a norma.
Andrea Piras
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
Grave disagio in periodo di esami
«Potevano informarci»: la rabbia degli studenti rimasti senza pranzo
 
Ore 13,30, il cancello della mensa di via Premuda è aperto. Qualche passo dentro il cortile ed ecco apparire una guardia: «È chiuso», dice sbrigativamente rivolgendosi a due studenti accaldati e affamati appena arrivati sul posto. «Si può sapere per quale motivo? In via Trentino ci hanno detto la stessa cosa», replicano i due. «Stanno facendo lavori», taglia corto l'addetto alla sicurezza che in mezzo secondo sparisce nel suo gabbiotto.
Poco dopo è la volta di due dottorandi. La scena si ripete identica, seguita dalle proteste davanti alle strutture blindate. Tre delle quattro gestite dall'Ersu. «Arriviamo dalla mensa di via Trentino, nessuno sapeva niente, tanto meno è stata data comunicazione della chiusura», commenta stizzita Claudia Atzori. «Certamente per tutti gli universitari è un disservizio enorme: è giusto che si facciano i controlli ma almeno ci venga data la comunicazione per evitarci di vagare inutilmente da una parte all'altra della città», osserva Giordi Crespo, spagnolo: «Avrebbero potuto cercare di garantire almeno il servizio in una delle tre mense».
In via Trentino il malumore aumenta: «È vergognoso, si parla di probabile contaminazione del cibo, mi domando come sia possibile, ciò che mi viene da pensare che non si facciano i controlli periodici», osserva Laura Corda, studentessa di Lingue. «A farne le spese siamo sempre noi studenti, soprattutto i pendolari». Marco Chessa alza gli occhi al cielo: «Che vuole che le dica? Hanno chiuso tutte le mense senza degnarsi di darne informazione. Sarebbe bastato pubblicare l'avviso sul sito, o almeno mettere un cartello fuori», commenta. «Ma forse è chiedere troppo», aggiunge rassegnato.
Interviene anche Giuseppe Esposito, rappresentante degli studenti nel Senato Accademico, di Unica 2.0. «Stiamo aspettando che l'Ersu si esprima sulla probabile contaminazione degli alimenti, certo la chiusura di tutte le mense rappresenta un danno al diritto allo studio», commenta. «È un disservizio enorme: luglio è mese di esami. Questa decisione, per quanto comprensibile, sta creando numerosi disagi agli studenti. Oltretutto non è la prima volta che la mensa di via Trentino viene chiusa. Denunciamo pertanto la precarietà del servizio, augurandoci una ripresa possibilmente tempestiva».
Francesco Pitirra, del Consigli di amministrazione dell'Ersu, si accoda: «Una situazione spiacevole che mette in difficoltà gli studenti. È buono che ci sia mossi subito, procedendo con analisi e campionamenti della Asl che hanno permesso la riapertura di via Trentino già da oggi: ora restano le due mense ancora chiuse, al Policlinico di Monserrato e in via Premuda».
Sara Marci
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
Controllo di velivoli senza pilota,
un sistema made in Sardinia
 
Il progetto è ambizioso e ha i numeri giusti per rivoluzionare i cieli. Della Sardegna e di tutto il mondo. «Si tratta sostanzialmente di realizzare un sistema inerziale che possa essere installato su aeromobili, elicotteri e velivoli senza pilota e sia in grado di fornire informazioni sulla posizione del velivolo anche in assenza del sistema Gps», spiega con palese entusiasmo Giacomo Cao, presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna: «Un meccanismo già certificato e utilizzato in ambito navale e terrestre, ma per quanto riguarda la sua applicazione nei cieli si tratta di una novità assoluta», sottolinea.
«Il fatto che parta dalla nostra Isola è ovviamente motivo di grande orgoglio per tutti noi», aggiunge Cao. «È un'attività che stiamo cercando di sviluppare: già ieri siamo stati ricevuti dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci, a cui due aziende socie del Distretto, Gem elettronica e Nurjana tecnologies, hanno illustrato questo innovativo e bel progetto. Oltre a informarsi sui regimi di aiuto previsti dalla normativa per questo settore», chiarisce.
«La nostra idea è di installare il componente su un velivolo senza pilota, sfruttando le infrastrutture aeroportuali disponibili nel territorio sardo e attualmente inutilizzate o poco operative. Chiaramente mi riferisco a Fenosu e Tortolì-Arbatax».
Il piano d'azione sembra essere già pronto. Manca solo il finanziamento, anche se pare ci siano già alcune realtà isolane pronte a investire nella bella scommessa made in Sardinia, che coinvolge anche un colosso dell'aerospazio: l'Airbus defence and spaces, una divisione di Airbus group nata nel 2014 che si occupa di tecnologia spaziale e militare. (sa. ma.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Cagliari – pagina 6
ricerca
Distretto aerospaziale sardo, accordo col colosso degli aerei
di Alessandra Sallemi
 
CAGLIARI Il colosso europeo Airbus Defence and Space ha siglato ieri un accordo quadro col Distretto aerospaziale sardo (Das) per studiare e poi sperimentare un sistema inerziale applicato agli aerei. Il sistema inerziale è un modo per riconoscere la posizione di un oggetto in qualunque punto della calotta terrestre sfruttando l'asse di rotazione della Terra.
 Tradotto nell'utilità pratica: un sistema inerziale può indicare la posizione di un oggetto in ogni momento se ne abbia necessità e non, come succede per il notissimo Gps, se ci sono le condizioni giuste, vale a dire se è garantita la copertura da parte del satellite. Il sistema inerziale ha anche un'altra caratteristica: indica la posizione dell'oggetto cercato con precisione millimetrica. Insomma: ha una grande utilità e infatti viene già applicato in mare e sulla terra. Per gli aerei occorre uno studio, una "reingegnerizzazione" del sistema come l'ha definita Alessio Bucaioni, amministratore delegato della West, coordinatore del progetto. Al progetto concorrono Gem Elettronica (sede a San Benedetto del Tronto) e Nurjana Technologies (che ha sede a Elmas), società entrambe socie del Das già da tempo. I rappresentanti di questi tre gruppi di ingegneria più il produttore di aerei Airbus Defence and Space, assieme al presidente del Distretto aerospaziale sardo, Giacomo Cao, ieri mattina hanno presentato il progetto al vicepresidente della giunta regionale, Raffaele Paci. La Regione ha indicato nell'aerospazio un settore strategico per lo sviluppo della Sardegna e sostiene il Distretto aerospaziale (cui partecipa direttamente e indirettamente attraverso Sardegna Ricerche e Crs4), ieri i manager hanno rappresentato modalità, scopi e tempi del progetto.
Nel giro di due anni si vorrebbe sperimentare la rimodulazione avionica del congegno e quindi certificarla, l'obbiettivo non remoto è quello di inserire il sistema inerziale nella produzione di serie dei velivoli. «Servono test traiettografici preliminari alla qualifica avionica – ha spiegato ieri Pietro Andronico, l'ingegnere sardo amministratore delegato di Nurjana – l'ipotesi è quella di appoggiarsi agli aeroporti di Fenosu e di Tortolì». Il lavoro dei tecnici, molti dei quali sardi, durerà dai nove mesi ai due anni, il futuro è ben chiaro: «Possiamo arrivare a produrre in Sardegna sistemi inerziali – tira le somme Giacomo Cao – e possiamo mettere in moto un centro di sperimentazione».
Nella conversazione in margine i tecnici evidenziano le qualità del sistema inerziale: «È indispensabile per avere un posizionamento accurato, preciso, in tempo reale – dice Silvia Merlini responsabile di marketing e relazioni esterne per Gem elettronica –. Il sistema inerziale garantisce un'accuratezza di rilevamento continua anche per oggetti infinitamente piccoli, è già molto utilizzato in oceanografia nell'esplorazione dei fondali e nella conduzione dei mezzi unmanned, senza equipaggio».

Questionario e social

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