Mercoledì 6 luglio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 luglio 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Venerdì l'incontro ad Ajaccio
Sardegna-Corsica, si insedia la consulta
 
Sarà il capoluogo della Corsica, Ajaccio a ospitare, dopodomani, l'insediamento della Consulta sardo-corsa. Dopo la riunione solenne fatta in Consiglio regionale il giorno di Sa die de sa Sardigna, l'organismo prende forma per rafforzare l'alleanza tra le due isole nel panorama europeo. Il Consiglio regionale sardo aveva votato una mozione dando il via libera all'organismo il 28 aprile così come ha fatto il 16 maggio l'assemblea della Corsica.
A ospitare i rappresentanti del parlamento sardo sarà il presidente dell'assemblea corsa, Guy Talamoni, mentre dall'Isola partirà il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, assieme ai capigruppo dei partiti. «Diamo gambe e forza a quello che, il 28 aprile scorso, è stato un evento storico per le due isole», sottolinea Ganau, «la Sardegna e la Corsica sono alleate nelle rivendicazioni comuni e nelle analoghe difficoltà».
Con l'obiettivo di ampliare il coinvolgimento delle istituzioni, sono stati invitati alla riunione anche i rettori delle università sarde e corse. Quella di venerdì non sarà un'assemblea celebrativa perché verrà approvato il regolamento della Consulta e si discuterà di eventuali azioni per la tutela del patrimonio linguistico e culturale.
Saranno poi i rettori delle rispettive università a discutere e programmare percorsi educativi e formativi da svolgere negli atenei. (m. s.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
CONTRO L'INQUINAMENTO
 
In occasione di un'esercitazione antinquinamento con navi ed elicotteri della Marina Militare, l'Università di Cagliari e la Marina hanno organizzato per questo pomeriggio alle 15 nell'aula magna Boscolo della Cittadella universitaria, un seminario sul contrasto all'inquinamento e la tutela dell'ambiente marino. Tra i relatori i docenti dell'ateneo Marco Schintu ed Elena Tamburini.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Borsa (Pagina 15 - Edizione CA)
Incontro azienda-Università
Concorso Ichnusa, studenti vincitori in marketing e idee
 
Il marketing della birra Ichnusa potrà contare sulle idee degli universitari sardi. Il brand ha comunicato i nomi dei vincitori dell'ottavo concorso in cui protagonista è stata la creatività. A salire sul gradino più alto del podio sono stati Alberto Carboni, Paolo Corda e Andrea Marini - tutti iscritti alla facoltà di scienze economiche, giuridiche e politiche - con il progetto “Su giogu”, che ha unito innovazione e tradizione. Hanno conquistato la giuria composta da Stefano Usai, presidente della stessa facoltà, Antonietta Marra, vicepresidente della facoltà di Studi umanistici, Ignazio Putzu, pro rettore per la didattica e Renato Cossidente, brand manager di Ichnusa.
Secondi e terzi classificati sono stati Martina Garau, Alessandro Viola, Fabio Zaccarelli e Alice Zuddas con il progetto “Ichnusa fest” e Andrea Piroddi, Mauro Pruner, Luca Todde e Thomas Todesco con il progetto “Ichnusa day”. Tutte le campagne hanno sviluppato esperienze volte ad avvicinare il consumatore al mondo Ichnusa. Uno degli studenti tra i primi classificati potrà svolgere uno stage retribuito di 6 mesi nell'azienda. Ignazio Putzu, pro rettore per la didattica dell'Ateneo ha rimarcato l'importanza dell'iniziativa: «È un'opportunità unica che favorisce l'incontro tra università e mondo del lavoro».
Matteo Mascia
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione sarda
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Architettura
Progettare una scuola per il futuro:
mostra e convegno venerdì a Cagliari
 
Se volessimo immaginare la scuola del futuro non potremo fare a meno di concepire un edificio sinuoso, dalle linee morbide, spazi fluidi e flessibili, finestre ampie, arredi colorati e modulari. Una scuola aperta tutto il giorno, punto di riferimento per la città, dove imparare è un'attività spontanea e coinvolgente.
A dirla tutta di scuole così ce n'è già qualcuna, soprattutto nei paesi del Nord Europa, e tuttavia anche in Italia sempre più urgente è il bisogno di progettare gli spazi dell'apprendimento in base ai più moderni criteri pedagogici.
Espressione di questa diffusa sensibilità è la mostra “Di ogni ordine e grado. L'architettura della scuola”, 12 progetti di scuola, allestita a Como dalla Triennale di Milano lo scorso autunno, e, dall'8 al 31 luglio, ospitata al Lazzareto di Cagliari. Ideata e prodotta da una delle maggiori istituzioni culturali italiane, l'esposizione è l'evento che, insieme alla giornata di studi “Immaginare la scuola del futuro” cui intervengono architetti e ingegneri autori dei progetti in mostra, inaugura un percorso riflessioni sui temi della progettazione scolastica avviato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Architettura dell'Università di Sassari, coordinato da Massimo Faiferri.
Il convegno che si svolgerà venerdì (ore 10.30 - 18), nell'Aula Magna del Dipartimento di Architettura di Cagliari, in via Corte d'Appello, 87, cui parteciperà, tra gli altri Alberto Ferlenga, rettore dell'Università Iuav di Venezia, sarà l'occasione, spiega il professor Faiferri, per ragionare sui modelli in mostra, discutere e approfondire soluzioni che facciano dialogare la progettazione architettonica con la pedagogia e la didattica contemporanee, a loro volta chiamate a confrontarsi con le nuove tecnologie digitali. Un'ottica interdisciplinare in cui si muove l'intero progetto di ricerca selezionato e finanziato da Sardegna Ricerche, intitolato “SPIN-APP: spazi innovativi per l'apprendimento”, di cui mostra e convegno sono le prime due iniziative.
F.R.P.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 33 - Edizione CA)
Alla Sotacarbo la Summer School internazionale
CARBONIA. In cattedra docenti universitari e del mondo dell'Industria
 
Favorire lo sviluppo di competenze nella progettazione e gestione di impianti industriali, scegliendo come destinatari coloro che hanno deciso di specializzarsi nel settore: studenti e laureati (italiani e stranieri) in Ingegneria industriale. Ecco la mission della Summer School internazionale Emis 2016 (“Engineering and Management of Industrial Systems”), aperta il 4 luglio, che proseguirà fino a venerdì all'auditorium Centro ricerche Sotacarbo della Grande miniera di Serbariu a Carbonia.
Organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali dell'Università di Cagliari, con un contributo di Alcoa Foundation, la scuola estiva ha incardinato la sua tabella di studi su perni tematici che spaziano dalle frontiere consolidate dell'industria come project management (gestione di progetto), tracking and logistics (tracciatura e logistica), maintenance (manutenzione) ai versanti innovativi come lean production (la cosiddetta produzione snella, contro gli sprechi), smart manufacturing (produzione che si avvale di tecnologie intelligenti) e industry 4.0 (in cui l'industria incontra il cyber). La scelta della sede è ragionata («Ci sarà il coinvolgimento delle realtà produttive che svolgono l'attività nel Sulcis», sottolinea l'organizzazione) e il parterre di relatori è di livello, tra nomi importanti del mondo accademico ed esponenti di punta di quello dell'industria: Alexandar Ostrogorsky (Illinois Institute of Technology), Roberto Pau (Conad del Tirreno), Zied M. Ouertani (Abb) e poi Sergio Cavalieri, Cinzia Dessì, Alessandro Persona , Andrea Volpi, Antonio Casimiro Caputo e Massimo Tronci (rispettivamente delle Università di Bergamo, Cagliari, Padova, Parma, Roma 3 e La Sapienza). Venerdì Emis 2016 chiuderà con la conferenza “Prospettive di sviluppo industriale in Sardegna”.
Serena Cirina
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
La nuova vita del Museo con un centro servizi
PIAZZA INDIPENDENZA. Dopo il restauro mostre, book shop, biglietteria, ristorante
 
Non sarà più il Regio museo archeologico che gli studiosi e gli “investigatori” della storia antica, i cagliaritani e i turisti avevano conosciuto e frequentato per oltre cent'anni fino alla sua chiusura. L'edificio di piazza Indipendenza diventerà un centro servizi collegato al sistema museale della cittadella. È qui che a conclusione del restauro dei locali e la modifica degli ambienti interni dovuta alla diversa destinazione d'uso, sorgeranno la biglietteria, l'ufficio prenotazioni, i negozi e il book shoop, uno spazio dove acquistare libri e guide sul patrimonio culturale dell'Isola e sui preziosi reperti esposti nel museo archeologico nazionale.
«Sarà - spiega la responsabile del Polo museale della Sardegna, Giovanna Damiani - un luogo strategico e un moderno centro dei servizi aggiuntivi, ma anche una struttura per ospitare, nei saloni del piano terra, le mostre temporanee che non possono oggi disporre di spazi adeguati né al Museo archeologico né alla Pinacoteca». Un progetto che il Polo museale sta estendendo a San Pancrazio per esporre pregiatissime collezioni, molte ancora in deposito, che non hanno trovato una giusta collocazione. «Sarà una nuova stagione dinamica per l'intera area della Cittadella del musei che dovrà fondarsi sulla collaborazione con Comune, Regione, Provincia e Università», dice ancora Damiano.
Sempre nell'antico palazzo dell'ex Regio museo archeologico l'obiettivo è anche quello di realizzare una sorta di caffè letterario e un ristorante light, magari sfruttando la terrazza dove la vista spazia sul Golfo degli Angeli. Un servizio aggiuntivo che la cittadella offrirebbe alla città e ai turisti che in questi anni sono notevolmente cresciuti di numero grazie anche allo sviluppo del sistema crocieristico.
Insomma, un programma ambizioso che potrà trovare concretezza dal prossimo anno. La linfa per poterlo realizzare è stata assicurata da fondi Cipe, due milioni e mezzo di euro che sono stati ripartiti in tre distinte voci: il rinnovo del Museo archeologico nazionale e l'allestimento di laboratori didattici; l'ampliamento dell'Ex Regio Museo archeologico che inizialmente avrebbe dovuto ospitare una sezione dedicata al complesso di Monte Prama; la realizzazione di spazi idonei per i servizi aggiuntivi di qualità all'interno del Polo San Pancrazio. Poi le correzioni in corso d'opera.
«I lavori procedono, siamo ormai a buon punto, consideriamo che possano essere conclusi integralmente entro un anno», assicura la direttrice del Polo Museale della Sardegna. «Sarà un luogo magico, per noi un impegno che non tralascia neppure le altre realtà isolane come il Museo etnoantropologico e archeologico Sanna di Sassari, l'Antiquarium turritano, il museo di Garibaldi a Caprera e il museo nazionale archeologico di Nuoro che contiene tesori davvero preziosi».
Andrea Piras
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia Medio Camp (Pagina 31 - Edizione CA)
Arbus
Borse di studio, ritardi e proteste
 
Nel 2015 i genitori di Arbus non hanno avuto un centesimo dei fondi regionali per il diritto allo studio. Borse di studio, spese per l'acquisto dei libri e del materiale didattico sono rimaste imprigionate fra le maglie della burocrazia. Ora, dopo un mese dall'ultima campanella scolastica, le famiglie sono sul piede di guerra. «Che fine hanno fatto i soldi che la Regione ha stanziato per i nostri figli?», incalzano un gruppo di mamme. «Ogni anno - aggiunge Fabiola Caligola - entro maggio, abbiamo ricevuto la somma che ci spetta, siamo a luglio e neanche un euro. A noi non interessa se chi governa il paese sia di destra o di sinistra, importante che rispettino le norme. Mia figlia si deve iscrivere all'Università e aspetta la borsa di studio per pagare i costi". L'assessore alla pubblica Istruzione, Michele Schirru, chiarisce: «Il ritardo in parte è dovuto alla mancata approvazione del bilancio. Siamo al lavoro per accelerare i tempi». (s. r.)
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Sport (Pagina 2 - Edizione IF)
Dessena  conta i giorni «Rieccoci» 
 
Un test superato e la frase che ti ribalta il mondo: «Da oggi sei un ex infortunato». E la vita di Daniele Dessena è tornata a essere a colori. Il giro di boa nel viaggio verso il ritorno alla normalità si chiama “CPtest”, una prova fisica da sforzo per calcolare il massimo consumo d'ossigeno. Il dottor Antonio Crisafulli, responsabile del laboratorio di Fisiologia dello Sport dell'Università di Cagliari, con quel «sei un ex infortunato», ha tracciato la strada da seguire per ritrovare il campo, dopo la frattura di tibia e perone, souvenir di un buio pomeriggio bresciano. Una strada percorsa anche in questo caldo inizio di estate cagliaritana. Tutti i giorni, la mattina in piscina e il pomeriggio sulla sabbia del Poetto, insieme a Federico Melchiorri, l'altro infortunato di casa Cagliari.
E se i compagni chiudono le valigie e le vacanze con un pizzico di malinconia, lui, Dessena, non vede l'ora di ritrovare tutti e iniziare a correre a Pejo. «Sto bene», e lo dice con un sorriso grande così. «Certo, c'è ancora qualche dolorino, ma posso fare tutto». L'urlo e il crac di Brescia sono un ricordo lontano. «Ho forzato, ho faticato. Ringrazio il prof Gianfranco Ibba che mi ha allenato in queste settimane. Dovevo arrivare al limite e ce l'ho fatta. Ora sono un ex infortunato».
Lo dice e lo ripete. Come lo ha detto a Melchiorri, suo compagno di sventura, anche lui pronto a volare in Trentino per tornare a essere un calciatore. «Ci siamo aiutati a vicenda. Quando si è fatto male gli ho detto che nessuno come me poteva capire come stava. Siamo ripartiti con queste vacanze di lavoro, in cui ci siamo allenati insieme».
Resta qualche dolorino, ma non solo. Perché nella gamba destra Dessena ha ancora un ferro e qualche vite. Le altre, quelle già estratte, sono conservate in un barattolo. Ogni tanto un'occhiata, per ricordare la strada fatta per tornare in campo. «Terrò ogni pezzo che ho avuto in corpo. I dolori che sento sono provocati proprio da questi corpi estranei». Si allena e pensa alle prossime tappe, con viti e ferri che verranno estratti: «Non vedo l'ora di arricchire la mia collezione». Il 28 novembre del 2015 è lontanissimo, meglio pensare a un'altra data: «Entro il 20 luglio spero di poter togliere tutto». Un conto alla rovescia giunto ormai agli sgoccioli.
Un ultimo step che Dessena attende senza troppa ansia: «Perché mi hanno detto che, dopo quest'ultimo intervento, dovrò stare fermo 10-12 giorni. Ma non ho paura, mi sono allenato duramente in queste settimane proprio per potermi fermare senza problemi. E poi...». Già. E poi? Il capitano del Cagliari è uno testardo e se si pone un obiettivo lo deve raggiungere. Dopo l'infortunio di Brescia sognava di essere in campo, anche solo pochi secondi, nell'ultima gara al Sant'Elia. E al 90' di Cagliari-Salernitana, ecco l'ingresso del numero 4. Ben lontano dalla palla e dai contrasti, abbastanza, però, per dire «io c'ero» nel giorno della festa, quella del ritorno in Serie A.
«Sono un ex infortunato», ripete. E anche per questo, la prossima meta non è il rientro in campo. Quello avverrà in modo naturale. «Il mio obiettivo? Quello che ho avuto in tutti gli anni in A con questa maglia, la salvezza. Perché per me conta solo il Cagliari. E dobbiamo restare in A, dopo averla riconquistata». Prepara le valigie, Dessena. E a Pejo dovrà spiegare ai nuovi arrivati cosa vuol dire mettersi sulla pelle una maglia rossoblù: «Ma sarà più semplice rispetto allo scorso anno. Era il mio primo anno da capitano, dovevamo vincere per forza. Ora è diverso, ci sono molti ragazzi che erano qui nella passata stagione, sanno cosa vuol dire essere un giocatore del Cagliari. Anche stavolta non sarò solo e avrò il loro aiuto. E insieme conquisteremo la permanenza in Serie A».
Alberto Masu
 

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
Missione in Corsica pensando all’Europa
Venerdì una delegazione del Consiglio sarà ad Ajaccio per il regolamento della macro-regione
 
CAGLIARI Il patto fra Sardegna e Corsica per contare di più in Europa fa un altro passo in avanti. Venerdì, ad Ajaccio, è stata organizzata la prima riunione della Consulta fra i due Consigli regionali. Stavolta sarà la delegazione sarda a restituire la visita ai colleghi corsi, che il 28 aprile avevano partecipato alla seduta solenne in occasione de «Sa die de sa Sardigna». Convocata dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau e da quello dell’Assemblea corsa, Ghjuvan Guidu Talamoni, la Consulta dovrà approvare il regolamento interno e concordare le azioni comuni per tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico e culturale delle due isole.
Ganau. «L’insediamento della Consulta – ha detto il presidente del Consiglio regionale – da ancora maggiore concretezza a quel percorso comune che vedere Sardegna e Corsica alleate in Europa, come una vera e propria macro-regione con la stessa rivendicazione: il riconoscimento dello stato d’insularità». Insularità. È lo stesso obiettivo su cui da mesi punta anche la giunta Pigliaru. Con l’esecutivo corso, ha stretto un patto per presentare le richieste di rivendicazione ai governi italiano e francese ma soprattutto a Bruxelles. Patto di cui fanno parte anche le Baleari. Sono tutte e tre isole che, ad esempio nel regolamento sugli aiuti di Stato, non hanno riconosciuti i benefici concessi alle altre regioni ultraperiferiche europee. Tra l’altro anche di recente è stata proprio la Commissione Europea a ribadire che «la Sardegna avrebbe diritto a ottenere lo status, ma che non c’è stata finora alcuna iniziativa da parte del Governo italiano». Ora la macro-regione Sardegna-Corsica, insieme alle Baleari, vuole fare pressione per avere quello che le psetta.
Prima riunione. La prima seduta ufficiale della Consulta avrà come punto strategico la cultura e infatti interverranno anche i rettori delle università delle due isole, che presenteranno un pacchetto d’iniziative sulla formazione.
Delegazione. Oltre al presidente Ganau, ad Ajaccio saranno presenti i capigruppo in Consiglio del Pd Pietro Cocco, dei Cristiano popolari socialisti Pierfranco Zanchetta, di Sel Daniele Cocco, di Soberania Emilio Usula, dell’Udc Gianluigi Rubiu , del Psd’Az Angelo Carta e dei Riformatori Attilio Dedoni. I gruppi Forza Italia ed Sdl saranno rappresentati dai consiglieri regionali Edoardo Tocco ed Alessandro Unali, quello Misto da Fabrizio Anedda.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
Patto per dialogare col Governo
Pigliaru: le Speciali una ricchezza. Rossi: la riforma non è un rischio
 
CAGLIARI Essere Regioni a Statuto speciale è una «ricchezza» che va difesa, ma anche saputa «utilizzare bene». Lo hanno ribadito i governatori Francesco Pigliaru e Ugo Rossi del Trentino Alto Adige. In un convegno organizzato dall’Università di Cagliari sono state messe a confronto le esperienze delle due Regioni a Statuto speciale. È stato proprio Pigliaru a ribadire che «le esperienze positive non possono essere messe a rischio da meccanismi di centralizzazione». Più volte è stato sostenuto che la riforma della Costituzione potrebbe essere anche per le «Speciali» un pericolo, ma secondo le ricostruzioni dei parlamentari sardi «gli Statuti sono ancora al sicuro».
Concetto che è stato ribadito dal presidente Ugo Rossi: «Abbiamo lavorato insieme al Governo – ha detto – e saremo noi, Regioni speciali, a dover rivedere e aggiornare i nostri Statuti». In altre parole, nessuna decisione sarà calata dall’alto e dovrà essere concordata proprio con l’obiettivo di migliorare i rapporti fra Parlamento, Governo e Regioni. Per Rossi «l’autonomia dev’essere dinamica e non fermarsi solo a quanto previsto dagli Statuti».
Traguardo confermato anche dal presidente Pigliaru: «È vero che il regionalismo italiano ha prodotto in alcuni casi situazioni negative, ma anche performance di eccellenza in termini di qualità dei servizi erogati con efficacia ed efficienza. È proprio questa ricchezza che non può essere messa a rischio da nuove centralizzazioni». Secondo il presidente del Trentino. «Dobbiamo costruire un patto chiaro con lo Stato sui ruoli e sulle funzioni, un accordo politico basato sul reciproco rispetto. Nel quadro della riforma costituzionale ci sono spazi per la specialità da esercitare in chiave propositiva perché un atteggiamento di mera rivendicazione non è utile alla causa».
Per l’assessore alle Riforme Gianmario Demuro, «dobbiamo tenere insieme i diversi mondi della specialità, che significa mantenere unite e coese le regioni speciali del Nord e quelle del Sud. Lo sforzo unitario è necessario per dare nuova linfa alle istanze autonomistiche». Soprattutto anche in chiave europea e con molta attenzione rispetto alle forze disgreganti che, compreso il complicato caso Brexit, sembrano ora minare il concetto fondamentale dell’Unione, mentre proprio attraverso l’Europa delle Regioni più che degli Stati quello storico collante può essere ritrovato. Giuseppe Zorzi, che coordina l'attività di cooperazione tra Alto Adige e Tirolo, si è soffermato sui possibili percorsi comuni. «Le affinità storiche, culturali ma anche economiche sono un patrimonio da difendere e sviluppare».
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 20
Politiche Erasmus: l’ateneo è un fiore all’occhiello
Prestigiosi riconoscimenti per l’attività di internazionalizzazione e per il supporto dato agli studenti
 
SASSARI L'Agenzia nazionale Erasmus Indire ha apprezzato le buone pratiche adottate dall'Ateneo turritano nella promozione delle mobilità Erasmus a fini di tirocinio per i neolaureati e ha chiesto la collaborazione delle Università di Sassari e di Pisa per la redazione di apposite linee guida nazionali.
A questo importante risultato ottenuto in ambito nazionale, si aggiunge il riconoscimento di una best practice da parte della Commissione europea: il Directorate General for Education and Culture ha premiato i risultati ottenuti dall'Università di Sassari nell'organizzazione delle mobilità studentesche con particolare riferimento al supporto che l'Ateneo offre a studenti e staff in ingresso e in uscita prima della mobilità, applicando i principi espressi nella la Carta Erasmus per l’istruzione superiore. Il portale dedicato Eche: Make it work for you, che sarà on line entro la fine dell'anno, pubblicherà anche l'esperienza dell'Università di Sassari tra le buone pratiche a cui altri istituti di istruzione superiore potranno ispirarsi per migliorare le proprie performance. Ottime notizie anche sul fronte della partecipazione dell’Università di Sassari alle nuove azioni varate dalla Commissione europea nell’ambito del Programma generale Erasmus+. E’ stata approvata la candidatura dell'Ateneo per il consolidamento e lo sviluppo dei rapporti di collaborazione con le Università situate nei "Partner Countries" (Paesi europei e, soprattutto, extraeuropei recentemente ammessi a partecipare alle azioni del programma), attraverso la mobilità in ingresso e in uscita degli studenti e dello staff degli atenei partner.
Questi scambi riguarderanno per il 2016-2018 il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università di Sassari e le Université de Tetuan-Tanger e Université Sidi Mohamed Ben Abdellah, in Marocco, e gli atenei Université de Sousse, Université de Monastir, Université de Sfax in Tunisia. Si tratta di un riconoscimento che premia il lavoro di promozione, organizzazione e gestione delle mobilità internazionali condotto dall’intero sistema delle mobilità internazionali, che include il Comitato Erasmus di Ateneo, l’Ufficio Relazioni Internazionali e le commissioni e gli sportelli Erasmus dei dipartimenti dell'Università di Sassari.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Sport – pagina 41
Dessena: «Sono pronto a ripartire»
Il capitano del Cagliari fa passi da gigante nella riabilitazione: «Con la testa sono già in ritiro, non vedo l’ora»
di Mario Frongia
 
CAGLIARI Il primo piccolo grande scudetto giunge dagli ambulatori di medicina dell’ateneo di Cagliari: risposta eccellente alla prova di ossigenazione sotto sforzo. Daniele Dessena si concede un sorriso. «Sì, il test con il dottor Crisafulli è andato molto bene, se mi dicessero di giocare una partita lo farei». Gagliardo, determinato, pronto a rimettersi in gioco. Un capitano che incarna i valori chiave del nuovo Cagliari. Attento ai dettagli e all’esempio: «Chi arriva fin dal primo giorno avverte nello spogliatoio un’aria speciale: sa di dover rispondere alle aspettative della gente sarda. Persone che ci seguono ovunque, spesso con sacrificio, e che da noi si aspettano il massimo».
Il mediano, classe ’87, parmigiano, sta accelerando nella riabilitazione seguito dal preparatore, Gianfranco Ibba. Ma intanto, si gode Tommaso, primogenito che festeggia 6 anni. Rilassato e consapevole che nel calcio tutto può accadere. «Il 28 novembre 2015 non lo scorderò mai. Ma oramai l’infortunio patito a Brescia l’ho dimenticato. Con la testa sono già con la squadra: sabato parto regolarmente in ritiro a Pejo. E aspetto una telefonata importante: entro il 20 luglio gli specialisti mi dicono dove andare per togliere il chiodo e le due viti che ho tra tibia e perone». Insomma, scenario che si colora di rosa. O no? «Il primo intervento l’ho fatto l’1 dicembre. Ora sento qualche dolorino ma è normale. I dottori mi dicono che fisicamente è tutto ok. Per loro non sarei neppure infortunato. Ma vengo da un percorso molto lungo, affrontato da tanti altri. Pensavo fosse una sciocchezza, averlo preso in modo sereno e consapevole mi ha aiutato». Quando vedrà il traguardo? «Dopo l’operazione devo stare fermo 15 giorni. Ma non faccio previsioni, il mio campionato inizia con i compagni fin dalla prima seduta in ritiro. Non ne posso più, non vedo l’ora di correre e giocare». Passo indietro. Qual è il flash dopo la vittoria in B? «Una stagione da record, dal primo all’ultimo minuto primi o secondi. Non sappiamo cosa sia il terzo posto. Il presidente e il d.s. hanno allestito un grande gruppo, con giocatori che si sono migliorati durante l’anno. Penso a Giannetti, Di Gennaro, Tello. Tutti si sentivano il Cagliari addosso. Come il mister Rastelli: ha gestito al top 25 giocatori. Tutti hanno portato un mattone importante». Alves, Ionita, Padoin: la strada è giusta? «Ottima. Conosco bene Padoin, siamo stati assieme in Under 21: gran giocatore, si allena sempre a mille. Ionita è forte e di prospettiva. Alves ha esperienza. Un mix indispensabile in A. Poi, trovano un gruppo motivato: lo spogliatoio è la parte più importante dei grandi risultati». La salvezza è il primo obiettivo? «Sì, e non mi piace dire poi si vedrà. Pensiamo a salvarci».
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Sport – pagina 44
Il Cus Sassari fa festa
Premi per studenti e atleti a San Giovanni
Il presidente Giordanelli: «Sinergia al top fra noi e l’Ateneo»
Obiettivo a lungo termine le Universiadi di Napoli del 2019
di Giovanni Dessole
 
SASSARI Sport, cultura e Università: il trinomio è vincente. Questo in sintesi il racconto della festa di fine stagione del Cus Sassari, ospitata lunedì scorso sul campo da tennis centrale degli impianti di San Giovanni. Una festa fatta di premi e riconoscimenti, ospiti illustri, musica e brindisi finali. Una festa di sport e di sportivi, utile a tracciare il bilancio della attività svolte e dei risultati raggiunti. «Sin dal 1946 dove c’è una Università c’è anche un Cus e il nostro l’anno prossimo festeggerà i suoi primi 50 anni – ha affermato il presidente Nicola Giordanelli –. Siamo ripartiti lo scorso ottobre, le attività coinvolgono oltre 1000 studenti appartenenti all’Ateneo di Sassari e alle sedi gemmate di Olbia, Nuoro e Oristano, sviluppandosi poi su scala locale e nazionale. Importante il rapporto con gli studenti, approfondito attraverso un questionario ad hoc utile a capire quali sono le esigenze e le passioni sportive dei nostri ragazzi – prosegue –. Guardiamo con attenzione al mondo Erasmus, abbiamo un sito internet da 15mila contatti negli ultimi sei mesi. Facciamo sport, ma anche cultura: per questo Cus e Università lavorano in perfetta sinergia». Una festa dedicata alla cultura sportiva, importante momento di aggregazione condiviso dagli atleti con i membri del Senato Accademico, i direttori dei dipartimenti, i rappresentanti di studenti e associazioni e il magnifico rettore Massimo Carpinelli: «I valori dello sport sono condivisi e sinergici con quelli dell’Università e dello studio. Lo sport serve per far sentire gli studenti parte di una comunità. È questo ciò che si realizza al Cus Sassari, che nell’ultimo anno ha mostrato grande dinamismo e fatto molti progressi». Andrea Cossu e Michela Loi sono istrionici padroni di casa. Sul maxi schermo partono le slide e davanti al pubblico sfilano tutti i premiati. Due riconoscimenti speciali “Sport e Cultura”, novità dell’edizione 2016, vanno ad Andrea Garau (atleta Cus dal 1973 al 1985 e oggi procuratore della Repubblica a Nuoro) e a Giommaria Pinna (atleta Cus dal 1976 e oggi amministratore delegato azienda Fratelli Pinna). A consegnarli il rettore Carpinelli e il dottor Ippolito, vice presidente del Cusi e presidente onorario del Cus Sassari.

Questionario e social

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