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Martedì 6 settembre 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 settembre 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 6 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Sos della studiosa: «Rischiamo il ritorno di malattie come la poliomielite»
DEL ZOMPO CONTRO LE BUFALE
La rettrice: se viviamo più a lungo è grazie ai farmaci
Su cure miracolose e credulità popolare, il messaggio sintetizzato al massimo è: “Attenti alle bufale”. Maria Del Zompo però non ha intenzione di limitare il ragionamento a uno slogan. Immediato ma non sufficiente a spiegare complessità e pericolosità del proliferare di pratiche mediche più o meno alternative, che garantiscono guarigioni miracolose per ogni male. Hanno tutte un motto comune: no ai farmaci. E lei, rettrice dell'Università cagliaritana, medico e docente di Farmacologia, sui farmaci lavora da quarant'anni: «Se l'aspettativa di vita si è allungata, lo dobbiamo alla ricerca in quel settore. Purtroppo però il livello culturale della popolazione è sempre più basso, l'analfabetismo in paurosa crescita».
LA SITUAZIONE Se si aggiunge che, dove manca la salute, anche l'equilibrio psicologico s'indebolisce, aumentano quelli che si affidano a chi promette facili soluzioni. Del Zompo non vuole fare riferimento diretto alle trovate di Gabriella Mereu, medico cagliaritano che sostiene l'efficacia della terapia verbale - per certe patologie basta la parola - di una camminata all'indietro nelle scale per guarire disfunzioni al menisco e afferma che un tumore può sparire con l'autoguarigione: basta che l'anima si riappropri della parte malata del corpo. Il rettore non commenta direttamente nemmeno i casi delle due donne morte di recente perché hanno rifiutato la chemioterapia e preferito fantomatici rimedi naturali.
LE RIFLESSIONI Ma esiste un fenomeno, lei legge i giornali. E dice: «Il problema è vasto e delicato». Alcuni esempi li fa: «Ci sono genitori che non fanno somministrare un antibiotico a figli che soffrono di otite all'orecchio medio. Il rischio di encefalite diventa altissimo». Si parla di una brutta infiammazione al cervello. Ancora in tema di bambini, la rettora continua: «C'è chi sostiene che i vaccini provochino l'autismo, quando le cause di questa patologia sono ancora tutte da ricercare e comprendere. Qui si rischia il ritorno della poliomelite». E per “qui” Del Zompo intende l'Italia: «È un problema che colpisce il nostro Paese più di altri». Attecchiscono troppo in fretta le medicine alternative azzardate: «Purtroppo», aggiunge, «non c'è consapevolezza del metodo scientifico. Come si fa a dire se un un farmaco funziona? Prima che un approdi sul mercato, esistono vari livelli di controllo. Anche sulla tossicità, ovvio. Devono dimostrare di essere efficaci oltre l'effetto placebo». Statistica, non autoconvinzione. «Inoltre le pubblicazioni su un farmaco sono sottoposte al vaglio di altri ricercatori. Esiste un confronto scientifico». Ma se vanno educati i pazienti («E noi ci dobbiamo impegnare a divulgare al meglio»), chi consiglia cure sui generis non sono solo maghi e santoni, ma anche medici: «C'è da chiedersi», afferma Del Zompo, «se lo fanno perché lo sentono davvero in cuor loro, e sono convinti, o perché sanno che c'è mercato». E ne approfittano.
Enrico Fresu


 

L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 6 settembre 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
SUI GENERIS 2016
Pari opportunità e premi Nobel
Giovedì alle 15.30, nell'aula “Maria Lai” della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche di Cagliari, comincia la tre giorni “Sui generis 2016 - Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. Ai lavori interverranno i componenti del Quartetto del dialogo in Tunisia, gli avvocati Monia Abed Ep Taieb e Mohamed Ben Chikh, Premio Nobel per la pace 2015. Tra i temi trattati, migrazione, diritti, accoglienza, disabilità, matrimoni e unioni civili, stepchild adoption, scuola, università e sport. La tre giorni sottolinea i rapporti fra i temi trattati e l'etica, l'inclusione, i valori civici. Al convegno parteciperanno esperti come i pro rettori Francesco Mola e Pietro Ciarlo e gli specialisti Monica Toraldo di Francia, Guido Alpa, Fulvio Giardina, Carmelo Addaris, Gianni Monni.
 
 
 



L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 6 settembre 2016 / Provincia di Oristano (Pagina 28 - Edizione CA)
Ghilarza
Incontri e lezioni da oggi per ricordare la morte di Antonio Gramsci
Da oggi a sabato 10 si rinnova l'appuntamento con la scuola internazionale di studi gramsciani “Ghilarza summer school”. Incontri e lezioni promossi dall'Associazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, in collaborazione con la Fondazione Istituto Gramsci, con la International Gramsci Society e il Laboratorio di studi internazionali gramsciani dell'Università di Cagliari, con il sostegno della Fondazione di Sardegna. L'iniziativa si inserisce nel calendario di eventi previsti per l'anno gramsciano, istituito dalla Regione per celebrare l'80esimo anniversario della morte di Gramsci. ( a.o.)


 
 

L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 6 settembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
PIAZZA D'ARMI. Gara aggiudicata: i lavori finiranno entro l'estate 2017
INIEZIONI CONTRO I CROLLI
Al via il cantiere per rendere sicura la cavità
Come una malata grave verrà curata con iniezioni. Piazza d'Armi sarà messa in sicurezza utilizzando alcune lunghe cannule che immetteranno nel terreno materiali speciali per rinforzare così la gigantesca cavità, spesso causa di pericolosi crolli. Il bando di gara è stato aggiudicato e tra due mesi dovrebbero iniziare i lavori di consolidamento. Prima dell'estate dell'anno prossimo la grande piazza tra Buoncammino e Is Mirrionis sarà sicura e percorribile senza alcun rischio da autobus e camion.
SU STIDDIU Sotto piazza d'Armi si trovano due imponenti cavità: Su Stiddiu (la goccia) e Il Crollo . Una, quella di Su Stiddiu, tra viale San Vincenzo e viale Buoncammino, non crea problemi. L'altra, divisa in due enormi camere con una strozzatura al centro, proprio sotto il Web Bar tra via Is Mirrionis e via Marengo, si estende a 7 metri di profondità. Oltre 400 mq affascinanti, ma pericolosi, dove il silenzio è assoluto. Quell'area era una cava da dove veniva estratto il calcare utilizzato per le costruzioni. Proprio il metodo di estrazione - così spiegano i tecnici - è il motivo principale delle fratture. Per separare i blocchi venivano utilizzati pezzi di legno acuminati che, con l'aiuto dell'acqua, penetravano in profondità nel blocco. Non tutti i blocchi separati sono stati però estratti. Il loro assestamento, nel tempo, ha causato smottamenti: i più importanti nel 2007 e cinque anni fa.
LA CURA Dopo mille riunioni, relazioni e dibattiti alla fine la decisione di riempire la cavità del Crollo con materiale speciale. Abbastanza resistente da sostenere il volume imponente del traffico e facilmente asportabile nel caso in cui un giorno si decidesse di dare nuova vita alla cavità. La reversibilità , attualmente, è offerta da una miscela di argilla espansa e resine espandenti che una volta iniettate nel terreno, aumenteranno di volume solidificandosi.
L'APPALTO La gara per la realizzazione dei lavori è stata aggiudicata all'associazione temporanea d'imprese composta da Costruzioni Ruberto e dalla Trivel Sondaggi che hanno applicato un ribasso di 200mila euro rispetto al capitolato iniziale. Con 600mila, in sei mesi dovranno inserire delle cannule nel terreno e far defluire la miscela rinforzante alternativamente nelle fasce in cui è stata suddivisa la piazza. L'aggiudicazione è completata, rimangono da espletare alcune incombenze burocratiche. Salvo intoppi - nel campo degli appalti pubblici tutt'altro che improbabili - le opere di consolidamento dovrebbero iniziare a ottobre. Nella peggiore delle ipotesi il via dovrebbe comunque avvenire entro la fine di quest'anno e i lavori dovrebbero concludersi entro l'estate del 2017.
IL TRAFFICO L'apertura del cantiere causerà inevitabilmente disagi alla circolazione. Piazza d'Armi collega le arterie più importanti del capoluogo e permette, evitando lunghe percorrenze, di raggiungere Pirri, i centri dell'hinterland e la Statale 131. Una nuova odissea per i dannati del volante che sino a pochi mesi fa trascorrevano tempi infiniti incolonnati nella rotatoria di via Cadello? Dal Comune giurano di no. Certo qualche intoppo è ipotizzabile, ma i tecnici hanno previsto l'intervento di consolidamento a fasce. In pratica la piazza è stata suddivisa in zone che verranno transennate e occuperanno esclusivamente lo spazio necessario per accogliere la macchina perforatrice e i camion che dovranno trasportare le resine e l'argilla.
Andrea Artizzu
 


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LA NUOVA SARDEGNA
 
 
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 6 settembre 2016 / Pagina 12 - Ediz. Oristano
Oggi i test degli aspiranti medici
ROMA Stamattina migliaia di aspiranti camici bianchi faranno i conti con il test d’ingresso a Medicina e Odontoiatria 2016. In 62.695 hanno fatto domanda per la prova di ammissione (erano 60.639 nel 2015). 10.132 i posti disponibili (9.224 a Medicina e 908 a Odontoiatria), 173 in meno in confronto al 2015 (quando quelli di Medicina erano di più, 9.513, e quelli di Odontoiatria di meno, 792). Solo 1 su 6 ce la farà. Il numero dei posti per ciascun corso di laurea è stato stabilito operando una mediazione tra il fabbisogno professionale espresso per ciascuna professione dal ministero della Salute e l’offerta formativa deliberata dagli atenei. La prova comincerà alle 11 in tutta Italia e durerà 100 minuti. Anche quest’anno, come per le prove degli anni scorsi, sono previsti 60 quesiti. Ma quanti punti servono per superare il test? Alla vigilia dell’appuntamento il portale Skuola.net, spulciando i risultati della prova 2015, è arrivato alla conclusione che ne bastano 30.40. Questo, secondo i calcoli del portale studentesco, all’uscita dei primi risultati pubblicati a settembre 2015 (senza considerare, quindi, gli scorrimenti di graduatoria), è stato il punteggio realizzato nel 2015 dall’ultimo candidato in posizione utile per il test di Medicina e Odontoiatria, contando il numero di posti disponibili comprensivi di quelli riservati a studenti non comunitari non soggiornanti. Il punteggio massimo è comunque fissato a 90 punti. Nel 2015 i più bravi, quelli che si sono classificati primi in graduatoria al test di Medicina a pari merito, hanno ottenuto un punteggio di 80.90.

 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 6 settembre 2016 / Pagina 30 - Ediz. Oristano
Al via la Gramsci Summer school
GHILARZA Sono iniziati ieri e andranno avanti fino al dieci settembre gli incontri inseriti nella Ghilarza Summer school, la scuola internazionale di studi gramsciani fondata tre anni fa e dedicata all'analisi del pensiero e dell'insegnamento del filosofo e politico sardo. Al seminiario partecipano dieci docenti di altrettante università americane, londinesi, italiane (Napoli, Pavia, Urbino) e francesi, e i quindici vincitori delle borse di studio, in arrivo anche dall'America del Sud. La sessione conclusiva sarà a Cagliari il 10 settembre, su iniziativa dell'associazione Casa Museo Gramsci con cui hanno collaborato la Fondazione Istituto Gramsci di Roma e l'International Gramsci Society dell'Università di Cagliari. In occasione del secondo corso intensivo l'attenzione degli studiosi si focalizzerà sulla ridefinizione del concetto di ideologia elaborata da Gramsci nei “Quaderni del carcere”. «La Ghilarza Summer School – spiegano gli organizzatori – vuole essere un luogo d'incontro e di collaborazione dei più importanti studiosi di Gramsci ma anche lo spazio in cui la tradizione storico-filologica italiana possa dialogare con l'approccio teorico e analitico dominante nel mondo anglofono».



LA NUOVA SARDEGNA

7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 6 settembre 2016 / Pagina 17 - Lettere e commenti
La parola ai lettori >> Risponde Manlio Brigaglia
Diritto allo studio negato con le nuove tariffe Arst
Sono una studentessa universitaria di un paese del centro Sardegna che ha appreso delle nuove tariffe Arst in vigore da questo primo settembre. Negli scorsi anni accademici potevo disporre di un carnet di 52 corse, che per la tratta che mi riguarda veniva a costare, con lo sconto del 55% per studenti sotto soglia Isee, 140,50 euro. Con le nuove modifiche apportate al tariffario, questo tipo di carnet è stato soppresso, perciò noi studenti siamo costretti a scegliere tra: abbonamento mensile di 186 euro; abbonamento annuale di 1802 euro; carnet da 12 corse semplici di 81 euro; biglietto di una corsa semplice di 8,10 euro. Queste opzioni male si adattano alle esigenze di uno studente fuori sede, in quanto esose per chi prenderebbe il pullman solo il fine settimana. Per me, studentessa a cui il carnet da 52 corse durava anche un anno, queste nuove tariffe non solo sono svantaggiose ma impossibili da sostenere. Come studenti fuori sede siamo già vessati da tasse, affitto, pasti, spostamenti urbani ed extraurbani, libri e materiale universitario; e queste nuove disposizioni renderanno a molti impossibile raggiungere l'Ateneo e proseguire il percorso intrapreso. Alla faccia del diritto allo studio!
Roberta Usai, Bultei
* * *
Protesta legittima. Facendo pochi conti sulle dita di una mano, risulta che 52 viaggi (come quelli del famoso carnet molto popolare fra gli universitari fuori sede) costavano intorno ai 2.70 euro l'uno, ora il biglietto singolo costa 8,10 euro: un jumping di quelli pericolosi e sbalorditivi, anche se la nostra studentessa nei suoi calcoli protestatari si fosse dimenticata di applicare al biglietto singolo per studenti (se è sopravvissuto) quelle riduzioni che si applicavano al carnet da 52 viaggi. Non so se ci sia un qualche rimedio, salvo che non scatti un intervento della Regione proprio in nome del diritto allo studio, una politica che la Regione perseguì come proprio alto dovere sin dalla prima legge di Paolo Dettori negli anni, penso, Cinquanta. Dice: non ci sono i soldi. Quello lo sanno tutti. Ma trovarli è uno dei compiti per i quali vi abbiamo eletti. E l'autonomia di una Regione a statuto speciale è in situazioni come queste che si deve vedere. E poi non parliamo dei giovani come risorsa del futuro, se il futuro glielo inceppiamo
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