UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 15 giugno 2016

Mercoledì 15 giugno 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 giugno 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 15 giugno 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Università, nuova tecnica
per eliminare l'arsenico trivalente
Una nuova nanotecnologia capace di rimuovere l'arsenico trivalente, sostanza in grado di danneggiare il Dna e considerata molto pericolosa dall'Organizzazione mondiale della sanità, è stata messa a punto da un team di ricercatori dell'Università di Cagliari in collaborazione con quelle di Calcutta, in India, di Milano e di Roma Tre, e con il centro ricerche Elettra spa di Trieste.
A guidare gli studiosi sardi il docente di Mineralogia ambientale Giovanni De Giudici, del dipartimento di Scienze chimiche e geologiche.
L'arsenico trivalente è un inquinante che viene difficilmente rimosso dalle tecniche comuni per trattare le acque per uso potabile e risulta facilmente biodisponibile: l'epidemia di arseniosi più vasta è stata registrata in Bangladesh dove circa 57 milioni di persone hanno bevuto per decenni acqua da pozzi con concentrazioni di questa sostanza sensibilmente al di sopra dei limiti consentiti. In Italia questo problema interessa il Lazio. In Sardegna, la mobilizzazione dell'arsenico trivalente può verificarsi in alcuni pozzi dove le rocce presentano un'anomalia di arsenico e «le condizioni redox dell'acqua sono riducenti (anossiche)». Di recente, il Cnr ha lanciato l'allarme per alcune zone d'Italia fortemente contaminate dall'arsenico e in cui si sono registrati preoccupanti picchi di tumori nella popolazione.
La ricerca, pubblicata sulla rivista “Scientific Reports”, dimostra che questo pericoloso inquinante naturale può essere sottratto dalla soluzione e concentrato in grani di minerale di dimensioni micrometriche, aprendo una via innovativa per lo sviluppo di tecnologie di abbattimento nelle acque destinate a usi potabili domestici.
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 15 giugno 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
L'azienda Brotzu batte cassa alla Regione per riempire il buco di bilancio
OSPEDALI, GRANDI MANOVRE
Microcitemico e Businco ora incassano 14 milioni
Grandi manovre finanziarie in corso al Brotzu. Da una parte l'azienda di via Peretti batte cassa con la Regione, per riempire un buco di 41 milioni. Dall'altra incassa: 14 milioni per lavori su Microcitemico e Businco che, a leggere le carte, non andranno a ingigantire ancora il costoso - e già stroncato dai tecnici - contratto di project financing sui due ospedali di via Jenner.
IL BUCO I conti, prima di tutto. La commissaria Graziella Pintus ha approvato quelli del 2015: il rosso è di 40.989.000 euro. “La perdita - si legge - potrebbe essere coperta solo mediante appositi provvedimenti regionali di ripiano della stessa (…) In assenza di eventuali contributi per il ripiano, la perdita andrebbe a erodere il patrimonio netto”.
Insomma, mamma Regione deve intervenire per tappare le falle.
Dall'azienda segnalano un problema che incide sulle casse. In ospedale molte cure si sono evolute, si fa ricorso a macchinari e specializzazioni costose. Ma le tariffe per il pagamento a carico delle casse pubbliche sono vecchie e non aggiornate. Tanto che nel bilancio si legge che è stata “condotta un'approfondita analisi per individuare le prestazioni ospedaliere rese, parzialmente o totalmente non remunerate”.
La medicina si evolve, la ragioneria no: “L'utilizzo di procedure ad alta complessità, ad alto costo, non trova una corrispondenza nelle tariffe attualmente in vigore in Sardegna, risalenti al 2009”. Altre regioni si sono adeguate a un decreto del ministero del 2012, che ha riorganizzato il settore. Non è successo da questa parte del Tirreno. “Sarebbe auspicabile”, scrivono dal Brotzu, “che la Regione adottasse il decreto”. Non solo: nel bilancio si sottolinea anche che per molte prestazioni ambulatoriali si fa riferimento, per i rimborsi alla struttura, a costi calcolati nel 1998.
I TRAPIANTI E mentre i vertici aziendali sono stati alle prese con i conti da far quadrare, viene registrato “un discreto calo” dei trapianti, soprattutto nel primo semestre: 31 interventi sul rene contro i 34 del 2014, zero trapianti di rene da vivente contro 2 dell'anno prima. Tredici di fegato, nel 2014 erano stati 29, solo 3 di cuore contro i 6 dei dodici mesi precedenti. Crollo per gli interventi sul pancreas.
MICROCITEMICO E BUSINCO . La gestione aziendale, è ribadito anche nel bilancio, è stata resa più difficile dall'incorporazione degli ospedali Cao e Businco, fino al primo luglio di competenza dell'Asl 8.
Ed è su questi due presidi che ha lavorato ieri anche la giunta regionale, con uno stanziamento di 13,8 milioni: «Serviranno», spiega l'assessore alla Sanità Luigi Arru, «per l'ammodernamento di tecnologie, macchinari, per la riqualificazione dei locali della Medicina nucleare e Radiologia dell'Oncologico e di strutture esistenti del Microcitemico». Soldi spostati dall'Asl al Brotzu, c'erano già: nel 2013 erano stati destinati - con un atto integrativo ancora da approvare in via definitiva - alla già ricca torta del contratto di project financing, in vigore dal 2005 sul polo sanitario di via Jenner, gestito dalle società Siemens e Tepor.
L'obiettivo principale dell'intervento era la creazione del Polo pediatrico al Microcitemico: un unico ospedale per i bambini. Ma nella delibera approvata ieri si legge che “si opera nel contempo una rivisitazione delle modalità attuative, anche con riferimento allo strumento contrattuale utilizzato per la realizzazione degli investimenti”.
Da via Peretti Dal Brotzu fanno sapere che gli interventi verranno affidati con gara pubblica. Come consigliato dall'Università di Bologna, che con una consulenza aveva stroncato la gestione del contratto di concessione da oltre 100 milioni sui due ospedali.
Enrico Fresu


 
 
3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 15 giugno 2016 / Spettacoli e Società (Pagina 35 - Edizione CA)
Accordo fra il Conservatorio di Cagliari e l'Università di Vaasa: doppia laurea
La Sardegna e la Finlandia unite dalla musica
D a Cagliari a Vaasa in Finlandia e viceversa in nome della musica, per un'esperienza di studio che dà diritto a due lauree in un colpo solo. È l'accordo firmato ieri tra Elisabetta Porrà, preside del Conservatorio di Musica di Cagliari, il presidente dell' Università “Novia” di Vaasa, Örjan Andersson, e il preside della Facoltà d'Arti di Vaasa, Sören Lillkung. Il protocollo d'intesa avrà efficacia dal prossimo anno accademico, consentirà agli studenti di entrambi gli atenei di passare un periodo in Sardegna e in Finlandia e di ottenere alla fine una laurea in entrambi i paesi. «Questo risultato ci rende orgogliosi, è il frutto di una collaborazione già avviata», ha dichiarato Elisabetta Porrà. «Abbiamo iniziato attività di scambio culturale di studenti nel 2003: ormai ci conosciamo bene, e siamo sempre rimasti molto favorevolmente colpiti dal Conservatorio di Cagliari», ha aggiunto Andersson. Il Conservatorio di Cagliari diventa la terza istituzione accademica italiana ad offrire un “double degree”, dopo quelle di Cosenza e Foggia; c'è anche quella di Città del Vaticano, che però non è in Italia. «Il piano accademico sarà attentamente concordato, e per il momento potranno accedere gli studenti del terzo anno», spiega Porrà, «a breve sarà pubblicato il bando». Per sostenere le spese gli studenti usufruiranno di una borsa di studio Erasmus +, ma all'inizio solo un numero limitato potrà accedervi: «faremo richiesta per poter avere più fondi». «Condividere le conoscenze sarà la nostra forza, abbiamo tanto da imparare», continua Lillikung; tante le materie che i ragazzi potranno studiare, visto che l'ateneo finlandese è all'avanguardia anche nelle nuove tecnologie; ugualmente, la composizione italiana suscita grandissimo interesse nelle terre nordiche. Sarà possibile approfondire l'inglese, la lingua delle lezioni. «Un'esperienza utile per la carriera ma che rimarrà nel cuore», ha commentato Mats Granfors, docente a Vaasa; «non vediamo l'ora di accogliere i vostri studenti e mandarvi i nostri», ha concluso Andresson.
Giovanni Lorenzo Porrà

 

 
 
4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 15 giugno 2016 / Provincia di Nuoro (Pagina 30 - Edizione CA)
Orotelli
Conferenza sull'arte romanica di San Pietro di Oddini
“Alla scoperta delle nostre chiese romaniche” è il tema della giornata di studio di sabato a Orotelli. Organizza l'associazione “San Pietro di Oddini” che prende il nome dalla chiesetta del dodicesimo secolo, gioiello di architettura romanica all'interno del vecchio complesso monastico dei camaldolesi. L'evento, coordinato da Matteo Marteddu, prevede alle 10 la visita alla chiesa e ai resti del monastero con Andrea Pala, docente dell'università degli studi di Cagliari. Nel pomeriggio visita alla parrocchiale. Alle 18 conferenza nel centro culturale Pintus. Intervengono Francesco Corrias e Andrea Pala.


 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 15 giugno 2016 / Quartu Sant'Elena (Pagina 17 - Edizione CA)
SANT'ELENA
L'asilo Dessì festeggia i cento anni
L'asilo Dessì compie cent'anni, e la Fondazione che porta il suo nome organizza per l'occasione quattro giornate ricche di avvenimenti.
Da domani a domenica, l'auditorium della Basilica di Sant'Elena ospiterà un convegno commemorativo dal tema “Una storia che ci riguarda”, che è anche il titolo del libro con documenti inediti, della memoria del centenario che sarà presentato per l'occasione per la prima volta.
Si comincia domani alle 17 con il saluto dell'arcivescovo Arrigo Miglio, presidente della Fondazione Asilo Giovanni Battista Dessì. Subito dopo Luca Lecis, ricercatore di storia contemporanea dell'Università di Cagliari parlerà degli antefatti e gli echi di guerra in Sardegna. Toccherà poi al tenente colonnello Sandro Porqueddu trattare della Brigata Sassari e dei suoi reggimenti storici: il 151° e il 152°.
Venerdì i protagonisti del convegno saranno Giovanni Battista Dessì e sua madre Aurelia di cui la coordinatrice della fondazione, Maria Grazia Pau traccerà la storia. (g. da.)
 
 
 
 
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA 
 
  
6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 15 giugno 2016 / Pagina 51 – Ed. Oristano
I CAMPIONATI NAZIONALI UNIVERSITARI
Il primo alloro arriva dalla boxe
Mereu (Cus Sassari), bronzo nei 56 kg. Si punta su atletica e basket
MODENA Settantasei studenti sardi a caccia del podio in Emilia. Missione complicata ma ambiziosa per le rappresentative degli atenei isolani. Ai campionati universitari primaverili - 2500 in gara in 21 discipline fino a domenica tra Modena e Reggio Emilia - primi applausi per Luca Mereu dell'Università di Sassari. Originario di Ierzu, Mereu è iscritto a scienze forestali a Nuoro, corso gemmato dalla facoltà di agraria, e ha conquistato il bronzo nella boxe, categoria 56 kg al PalaFanticini di Reggio. Sul ring anche Silvia Calciati (giurisprudenza) categoria 54 kg, eliminata al primo turno. La squadra sassarese, guidata dal segretario del Cus, Andrea Cossu, attende ora i colpi del golfista Diego Cantatore, sul green da domani, mentre da venerdì a domenica si mettono in moto atletica e arti marziali. In pista e pedana Luminosa Bogliolo (100 hs), Nadia Neri (100 e 200), Elisa Pintus (peso e disco), Angelo Marvulli (lungo), Piergiorgio Pilo (200 e 400) e Giovanni Tamponi (100 e 200, in forse per problema schiena). Per il taekwondo gareggiano Simona Truddaiu e Camilla Cannas (forme), Luca Sanna (combattimento). "Siamo mancati con gli sport a squadra ma chiuderemo al meglio l'annata" dice Gianni Ippolito, vice presidente nazionale Cusi e storico ex numero uno del Cus Sassari. Tra impianti e palestre dei Cus di Modena e Reggio sono impegnati anche 65 atleti del Cus Cagliari. In corsa per il titolo la formazione del calcio a 5 guidata da Andrea Siddi. Il quintetto di Sa Duchessa ha battuto 3-2 il Cus Pisa, adesso, terzo turno contro Caserta. Nel basket il Cus Cagliari di coach Restivo ha macinato Trieste 72-51 e gioca oggi contro Brescia. Nel tennis. Alessandro Cannavera e Matteo Casula sono caduti al primo turno opposti alle teste di serie 1 e 2: Lago (Cus Padova) ha battuto Casula 61 63, Caligiani (Cus Bologna) ha sconfitto Cannavera 63 63. Il duo cagliaritano può riscattarsi nel doppio. Oggi, trova il duo Lago/Degani (Padova). A Modena sabato si apre con l'atletica. Il dirigente Stefano Caneo guida un team di dieci atleti. Tra questi, Giulia Innocenti (800 e 1500) e Alessandra Marceddu (100 e 200).
 
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 15 giugno 2016 / Pagina 19 – Ed. Oristano
Mario Da Passano e la storia del diritto
SASSARI Domani alle 17.30, nell’aula magna dell’università, gli Atenei di Sassari e Genova ricorderanno con una manifestazione dal titolo "Mario Da Passano e la storia del diritto penale" l’illustre studioso, scomparso nel 2005. L’occasione è offerta dalla pubblicazione di una raccolta di saggi “Omicidi, rapine, bardane. Diritto penale e politiche criminali nella Sardegna moderna (XVII-XVIII secolo)”, a cura di Antonello Mattone (Carocci, Roma 2015), che comprende 12 studi sulla storia della criminalità sarda redatti tra il 1980 e il 2004. Si tratta di studi innovativi e per certi versi anticonformisti, che respingevano le ormai vecchie interpretazioni della storiografia locale che consideravano i fenomeni criminosi come manifestazioni di "resistenza" nei confronti dei dominatori esterni. Viene fuori un’immagine inedita della criminalità sarda, a cui si aggiunge una profonda trattazione della normativa sette-ottocentesca e delle politiche in materia penale seguite dal governo sabaudo e da quello unitario. Da Passano è stato considerato da Mario Sbriccoli "il più grande storico della legislazione penale che l’Italia abbia avuto". E’ stato direttore anche del dipartimento di Storia dell’Università di Sassari dal 1995 al 2004 e preside della Facoltà di Scienze politiche dal 2004 al 2005. Dopo i saluti del rettore Massimo Carpinelli, dell’assessore alla cultura del comune di Sassari, Raffaella Sau, del direttore del dipartimento di Storia, Marco Milanese, della direttrice del dipartimento di Scienze politiche, Antonietta Mazzette, e del direttore del dipartimento di Giurisprudenza Gian Paolo Demuro, seguiranno gli interventi di Manlio Brigaglia, di Riccardo Ferrante e Giorgio Rebuffa dell’università di Genova, di Marco Nicola Miletti dell’università di Foggia. La manifestazione sarà presieduta dal rettore emerito Attilio Mastino.
 
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 15 giugno 2016 / Pagina 18 – Nuoro
Alla scoperta delle chiese di Orotelli
Viaggio alle origini del Romanico
di Federico Sedda
OROTELLI “Alla scoperta delle nostre chiese romaniche”. Questo il tema della giornata di visite guidate e di studio dell’architettura religiosa che si terrà sabato prossimo, 18 giugno 2016, a Orotelli, per iniziativa dell’associazione culturale “San Pietro di Oddini”, il sodalizio che prende il nome dall’omonima chiesetta del XII secolo, situata a circa otto chilometri dal paese, non lontana dalla sponda sinistra del Tirso. La manifestazione, coordinata da Matteo Marteddu, prenderà il via alle 10 con la visita alla chiesa campestre e ai resti del monastero. I partecipanti saranno guidati da Andrea Pala, titolare della cattedra di Storia dell’arte medievale dell’università degli studi di Cagliari, che illustrerà la storia e l’architettura della chiesa. Nel pomeriggio, visitatori e convegnisti si sposteranno nel centro storico del paese per la visita alla chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista, anch’essa costruita nel XII secolo in stile romanico. La chiesa fu sede vescovile per alcuni decenni. La giornata si concluderà con la conferenza e il dibattito che si terrà alle 18 nel centro culturale “Franco Pintus”. Sono previste le relazioni del presidente dell’associazione “San Pietro di Oddini”, Francesco Corrias, che illustrerà il ruolo dell’associazionismo nella tradizione della festa rurale orotellese e di Andrea Pala che parlerà sul tema “La chiesa di San Pietro di Oddini, preziosa testimonianza del romanico in Sardegna”. Mentre la chiesa parrocchiale di Orotelli è molto conosciuta anche dagli itinerari turistici religiosi, quella di san Pietro di Oddini è stata valorizzata solo negli ultimi anni grazie all’impegno dell’omonima associazione che da oltre un decennio organizza la sagra campestre. La chiesetta, di architettura romanica, sorge all’interno del vecchio complesso monastico dei camaldolesi. La piana di Oddini, dove si trova anche una fonte termale, sino alle pestilenze del ’600 era ricca di piccoli insediamenti, le cui tracce, ancora visibili, sono oggetto di ricerca da parte degli studiosi di storia medievale. La chiesetta, ristrutturata qualche decennio fa, mantiene intatta la sua struttura architettonica. Da secoli è un luogo caro agli orotellesi per i momenti di coinvolgimento religioso e comunitario che si tengono nel sito. L’associazione organizza i festeggiamenti di san Pietro, salvaguardando il mantenimento della tradizione di origine agricola e contadina. Stavolta, ai riti civili e religiosi, che si terranno a fine mese, è stata abbinata anche una giornata culturale che, si spera, venga ripetuta anche nei prossimi anni, abbinando così fede, festa e cultura.

 
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