Martedì 3 maggio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 maggio 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 3 maggio 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
UNIVERSIDAD DE LA HABANA
Oggi, alle 12, nella ex biblioteca (piano terra) del Campus Aresu, in via San Giorgio 12, Mariana Fernández Campos, docente di latino all'universidad de La Habana e vicedirettrice dell'Ufficio per le relazioni internazionali della stessa università, terrà una conferenza dal titolo “Tre secoli della universidad de La Habana”. Organizza l'università di Cagliari. Modera la conferenza la docente Maria Cristina Secci.
 
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 3 maggio 2016 / Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
Fatture onorate in media dopo 35 giorni: prima erano 103. Confartigianato: «Passi avanti»
ENTI PUBBLICI, PAGAMENTI SPRINT
Più che dimezzati in Sardegna i tempi di attesa per le aziende
Tempi tre volte più rapidi e direttive europee quasi rispettate: le pubbliche amministrazioni dell'Isola si scoprono più veloci nel pagare i propri debiti. Sono 35 in media i giorni di attesa che un'azienda creditrice deve aspettare prima di vedere saldata la fattura, contro i trentuno della media italiana. Cinque in più rispetto al tempo massimo di un mese fissato da Bruxelles. Un buon risultato che è valso anche il piazzamento di 16 enti isolani tra i 500 più virtuosi del Paese.
I dati diffusi dal ministero dell'Economia ed elaborati dall'ufficio studi di Confartigianato si riferiscono alle fatture trasmesse al ministero fino al 31 dicembre 2015 da amministrazioni periferiche dello Stato, enti del servizio sanitario nazionale, enti Locali, Regioni e Province autonome. «I 35 giorni della Sardegna sono quasi in linea con la media nazionale e sono un enorme passo avanti rispetto ai 103 giorni della passata rilevazione - ha sottolineato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti -, ma teniamo sempre conto che si tratta dei migliori enti pagatori a livello nazionale: per questi virtuosi, ne abbiamo tantissimi altri che impiegano ancora mesi».
Tra le amministrazioni comunali più celeri spicca quella di Selargius. Gli uffici del centro alle porte di Cagliari hanno impiegato in media 23 giorni per saldare ciascuna delle 2.023 fatture ricevute, per un ammontare di 7.898.220 euro.
Seguono il Comune di Elmas, con una media di 29 giorni, e - staccato di una settimana - quello di Sinnai, dove sono occorsi 36 giorni per onorare 1.248 fatture per circa 4,2 milioni di euro. Chiudono San Sperate (43 giorni) e Ozieri (49). Pratiche rapide anche nelle altre amministrazioni. L'Università di Cagliari ha saldato fatture per 29.872.439 di euro con una media di 27 giorni. Poi l'Ersu, che ha regolato 4.310.906 di euro in 30 giorni e la Provincia di Carbonia-Iglesias che ha impiegato lo stesso tempo per pagare 6.494.150 di euro. Chiude l'Istituto Zooprofilattico della Sardegna: 5.636.903 di euro pagati entro 49 giorni di media. «I ritardi ci sono ancora, nonostante il miglioramento dei tempi di pagamento», ha detto ancora Folchetti. «Se alcuni enti sono riusciti a rispettarli, vorremmo che lo facessero tutti gli altri».
Bisogna comunque ricordare che le statistiche hanno riguardato soltanto gli enti che hanno comunicato i dati al ministero. Il resto delle oltre ventimila amministrazioni ha invece registrato in tutta Italia tempi medi di pagamento di 44 giorni. Attualmente a Roma arriva soltanto il 60% delle informazioni sulle fatture registrate entro il 2015. L'obiettivo del governo è raggiungere il 90% entro il 2016 e il 99% entro metà 2017. «I numeri richiedono ancora cautela nell'analisi - ha ammesso lo stesso ministero - perché il tempo medio di pagamento effettivo del totale delle fatture è con ogni probabilità più lungo di quello registrato tra gli enti che comunicano i dati».
Da qui l'appello della rappresentante degli artigiani: «Purtroppo ancora tante imprese rinunciamo a partecipare ai bandi pubblici per paura dei tempi di pagamento e dei contenziosi. In questo periodo, dove si parla tanto di un più facile accesso delle micro-imprese agli appalti, non si considera il problema dei pagamenti tardivi».
 Luca Mascia
 
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 3 maggio 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
APPALTI PUBBLICI
Nuovo codice degli appalti pubblici: linee portanti ed elementi di innovazione: se ne discuterà oggi, a partire dalle 8,30, nei locali della facoltà di Ingegneria,in via Marengo 2, nel corso di un seminario formativo organizzato dall'Ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari assieme ai colleghi di Oristano. Dopo la registrazione dei partecipanti e i saluti istituzionali, l'avvocato Gianni Marco di Paolo illustrerà “Le linee portanti del nuovo Codice, gli elementi di innovazione per i professionisti, gli operatori economici e le pubbliche amministrazioni e le delicate problematiche relative alla gestione del periodo transitorio”. Quindi l'avvocato Mauro Barberio parlerà della figura del nuovo responsabile unico del procedimento prevista dal codice. Agli ingegneri presenti verranno assegnati 5 crediti.
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 3 maggio 2016 / Oristano - Pagina 18
La borsa di studio dello scienziato
ORISTANO Una borsa di studio, di 3mila euro, per meriti scolastici, destinata ad uno studente diplomatosi presso il Liceo scientifico “Mariano IV”, iscritto al primo anno di Università per ricordare il fratello maggiore, scomparso a 27 anni, il 30 aprile del 1992 a seguito di un incidente stradale sulla Carlo Felice. Graziano Pinna, lo scienziato oristanese (attualmente docente all’University of Illinois di Chicago), ha voluto ringraziare così la Città che nei giorni scorsi gli ha conferito la “Maschera d’argento-oristanesi nel mondo”. Graziano Pinna ricorda con affetto il fratello: «un ragazzo di viva intelligenza, dedito allo studio, con molteplici interessi ed entusiasta della vita, per certi versi introverso, con predilezione per le scienze informatiche, l’ingegneria meccanica dell’aviazione e la fotografia. Un modello di correttezza e uno stimolo a spingere le capacita’ intellettive per raggiungere nuovi traguardi, fossero essi universitari oppure relativi ai propri interessi e passioni – dice – Passato a stento lo shock della sua scomparsa, a un solo mese dalla morte di nostro padre, sviluppai l’abilità di vedere la figura di mio fratello solo in maniera positiva e non relativa al trauma, un arricchimento alla mia esistenza e un esempio da tenere sempre dentro di me. Sviluppai la vitale resilienza, diventata la mia materia di studio e di cui all’epoca ignoravo l’esistenza». La borsa di studio, finanziata da Graziano Pinna, è prevista per un solo anno e non è rinnovabile. Il beneficiario della borsa di studio sarà individuato con una graduatoria.
 
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 3 maggio 2016 / Sardegna - Pagina 4
A Cagliari ha sollevato diversi dubbi sulla riorganizzazione dei posti letto proposta dalla Giunta
Il sindaco Sanna: pari dignità fra gli ospedali
CAGLIARI La riorganizzazione degli ospedali va bene, «è necessaria per migliorare la qualità e ridurre gli sprechi», ma «dovrà avvenire con la certezza di pari dignità fra i territori e la sicurezza che il diritto alla salute e le istanze della gente non siano messi in discussione». È la sintesi delle audizioni, in Consiglio regionale, del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, e dei presidenti delle commissioni sanità dei comuni di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. Si ma con dubbi. Il riordino è indispensabile, ma la proposta della Giunta va rivista. Ha detto il sindaco Sanna nell’aula della commissione Salute del Consiglio presieduta da Raimondo Perra (Psi). «Chiediamo – ha detto – che l’ospedale d’eccellenza di Sassari, il cosiddetto Hub assegnato all’Azienda universitaria, abbia pari dignità con quello di pari livello di Cagliari. Nell’attuale proposta – ha aggiunto – ci sia uno squilibrio non giustificabile. A partire dalla ripartizione dei posti letto ogni mille abitanti: Cagliari ha un a media di 4,4 posti, mentre Sassari avrà, 3,2: perché c’è questa differenza». Sanna è stato critico anche sulla possibilità che il reparto di chirurgia pediatrica sia trasferito da Sassari nella struttura privata convenzionata del Mater Olbia. «È una struttura d’eccellenza e deve restare a Sassari – ha detto Sanna – soprattutto perché, a Olbia, non è prevista invece l’apertura del reparto di terapia intensiva neonatale e quindi ci sarà il rischio che due reparti in simbiosi siano alla fine lontani». Sanna ha sollecitato anche che, nel Nord Sardegna, «intorno all’eccellenza di Sassari non ci sia il deserto ma una rete sanitaria capillare fra Case della Salute e Ospedali di Comunità». La richiesta. Secondo i presidenti delle commissioni «gli ospedali di Alghero e Ozieri devono essere classificati di primo livello (nella bozza della gìGiunta non è così) come previsto dalla legge nazionale, per i bacini d’utenza di oltre 150mila abitanti. Se il problema è l’assenza della Rianimazione, il reparto può essere aperto subito nelle strutture già disponibili nel territorio». E infatti le commissioni hanno rilanciato la proposta di un sistema integrato tra gli ospedali di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. I primi due potrebbero garantire prestazioni più complesse, mentre Ittiri e Thiesi essere inquadrati, in via sperimentale, come Ospedali di Comunità. Thiesi lo è già ma ha bisogno di un reparto per i lungodegenti». Da chiarire, infine, la questione punti-nascita: «È impensabile – hanno detto i consiglieri comunali – chiuderli senza che, allo stesso tempo, ci sia il potenziamento dei percorsi-nascita». Infine dalle commissioni è arrivato un no all’annunciato ridimensionamento del Centro trasfusionale di Alghero: «Non può essere certo declassato a emoteca».
 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 3 maggio 2016 / Sassari - Pagina 28
Progetto di Comune, garante dei detenuti, casa circondariale, università e camera penale
La realtà carceraria entra dentro le scuole
SASSARI Vuole essere una proposta culturale di riflessione e, al tempo stesso, un’occasione di dialogo e confronto e si inserisce nelle iniziative di educazione alla legalità che in questi anni hanno coinvolto molti istituti scolastici e hanno visto la partecipazione di molti studenti. Si aprirà sotto questi auspici il progetto “Legalità e carcere, una riflessione a più voci”, il progetto che vede l’amministrazione comunale di Sassari, con il sindaco, la presidente del consiglio comunale e il garante dei detenuti, quindi la Casa circondariale di Bancali, l’Uepe, l’università e la Camera penale impegnate ad avvicinare l’istituzione carceraria alla cittadinanza, a partire dagli studenti, per far sentire il carcere parte integrante della vita sociale e culturale della città. La proposta, così come è stata concepita, vuole offrire agli studenti dei riferimenti di ordine generale per affrontare la relazione tra legalità, reato e privazione della libertà. In questo ciclo di incontri saranno coinvolti gli studenti del liceo Azuni, del liceo Spano, dell’Ipsar e dell’istituto professionale Pellegrini. Il primo incontro è in programma per oggi al Pellegrini alle 10,30. A seguire, domani, al liceo classico Azuni 11,30 quindi giovedì all’istituto alberghiero alle 11,30 e venerdì al liceo scientifico Spano alle 9,30. Quattro gli argomenti che saranno trattati durante gli incontri: il rapporto reato e pena, il carcere: organizzazione e vita quotidiana, l’uscita dal carcere e il reinserimento sociale quindi la presentazione di un video sulla vita in carcere e dibattito. Al primo incontro è prevista la presenza dell’attore Carlo Valle che terrà un monologo "Ora d’aria" e proporrà il ripensamento di un detenuto sulle motivazioni del suo reato e la pena comminata, con la vita in carcere. La professoressa Luciana Goisis al liceo Azuni, la professoressa Paola Sechi all’Ipia e all’istituto alberghiero, al liceo Spano il professor Gian Paolo Demuro del Dipartimento di Giurisprudenza approfondiranno il rapporto tra reato e pena. È previsto un secondo incontro il 20 maggio al liceo Spano con la direttrice della casa circondariale di Bancali, Patrizia Incollu, e l’avvocato Gabriele Satta, presidente della Camera penale. In questo istituto e negli altri il progetto proseguirà anche il prossimo anno con altri incontri.
 
 

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