Lunedì 25 aprile 2016

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25 aprile 2016
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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 25 aprile 2016 / Salute (Pagina 12 - Edizione CA)
Artrite psoriasica Il reumatologo Alberto Cauli
La terapia? Finalmente è “sartoriale”
Non riuscire a sbucciare una mela o a togliere il tappo dalla bottiglia. Dover rinunciare a una passeggiata o a una serata fuori con gli amici. Cambiare lavoro o, addirittura, perderlo. E quel dolore, a volte insopportabile, che non se ne va. Tutto rischia di diventare un percorso a ostacoli per coloro che soffrono di artrite psoriasica se non ricevono cure adeguate dopo una diagnosi precoce.
«Si tratta di una patologia infiammatoria cronica che colpisce indistintamente uomini e donne», anche in età pediatrica, e «interessa le grandi e piccole articolazioni ma anche la colonna vertebrale», spiega Alberto Cauli, professore associato di Reumatologia all'Università di Cagliari, che insieme ai colleghi americani ha scritto le nuove linee guida internazionali che hanno rivoluzionato l'approccio terapeutico dei reumatologi in tutto il mondo.
Se fino a oggi ogni specialista aveva la sua “ricetta”, adesso con le linee guida esiste un protocollo unico internazionale che è in grado di stabilire una “terapia sartoriale” diversa e adattabile per ogni paziente. «Si tratta di eseguire interventi più idonei in base al particolare quadro clinico e analizzare le possibili co-patologie o manifestazioni extra-articolari e il loro impatto nella prognosi e nella terapia del paziente», afferma il professor Cauli.
L'esordio delle malattie reumatiche è spesso subdolo: compare rigidità articolare, dolore e tumefazione delle articolazioni. Spesso colpisce in modo simmetrico, su entrambi i lati: mani, ginocchia, gomiti. Sono malattie sistemiche, perché coinvolgono l'intero organismo. «Negli ultimi dieci anni è cresciuta la conoscenza sui meccanismi di predisposizione genetica e disregolazione del sistema immunitario che sono alla base dell'artrite psoriasica. Ma si sa molto di più anche delle altre forme comuni di artriti croniche, quali l'artrite reumatoide e le spondiloartriti che comprendono oltre la forma psoriasica anche la spondilite anchilosante e l'artrite associata alla malattia di Crohn dell'intestino», spiega ancora Cauli.
Per quanto possano apparire malattie distinte, infatti, la ricerca ha evidenziato che lo sviluppo di una forma di artrite, più o meno associata a malattie immuno-mediate di altri organi (psoriasi per la pelle, morbo di Crohn per l'intestino, l'uveite per gli occhi) dipende anche dal patrimonio genetico.
«Di fronte a un'artrite», che può essere psoriasica, reumatoide o anchilosante, «è importante arrivare alla diagnosi precisa in tempi brevi per intraprendere un appropriato trattamento che mira a spegnere il processo infiammatorio, evitare il danno alla cartilagine e all'osso sottostante, preservando l'integrità dell'articolazione, evitando il possibile instaurarsi di un deficit permanente che causa disabilità», osserva Alberto Cauli.
La diagnosi deve essere precoce, l'intervento terapeutico rapido «ma non frettoloso», spiega ancora il professor Cauli. «Occorre eseguire una valutazione clinica, di laboratorio e strumentale, periodica, modulando la terapia farmacologica in relazione alla risposta del paziente». C'è infine un'ultima e imprescindibile condizione che deve essere soddisfatta per raggiungere gli obiettivi proposti dalle nuove linee guida: «È necessaria una collaborazione tra i medici di famiglia, gli specialisti e i reparti ospedalieri di terzo livello», in Sardegna presenti nelle Aou di Cagliari e Sassari, «per arrivare a quella rapidità della diagnosi, quindi della terapia, nonché per monitorare meglio il paziente».
Mauro Madeddu
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 25 aprile 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
OUR GENOCIDES
Dal 28 aprile al 29 luglio la Mem ospita la mostra itinerante “Our Genocides, il viaggio nella memoria”, a cura di Giulio Barrocu e Pamela Sau. L'inaugurazione della mostra si terrà il 28 aprile, alle 17.30 nella Pinacoteca nazionale: in quell'occasione si svolgerà la conferenza a ingresso libero dal titolo “Our Genocides, il viaggio nella memoria, l'arte e la storia come strumenti di informazione”. Interverranno Giovanna Damiani, direttrice del Polo museale della Sardegna, Marcella Serreli, direttrice della Pinacoteca nazionale, Annamaria Baldussi, docente di Storia e Istituzioni dell'Asia dell'Università di Cagliari, Bepi Vigna, direttore del Centro internazionale del fumetto, Stefania Costa, autrice dell'illustrazione sulla Cambogia, Mariya Stepanyuk, consigliere dell'associazione Oci, e Giulio Barrocu, artista e autore delle installazioni in mostra.


 
 
4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 25 aprile 2016 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
La nutrizionista: meglio a km zero
«Acquisti consapevoli»

«Quel che il consumatore può fare per tutelare la propria salute è consumare frutta e verdura a chilometri zero; o quantomeno, anche per evitare i conservanti, coltivate il più vicino possibile». Anna Maria Giulia Farci, già direttore della struttura dipartimentale di Nutrizione clinica del policlinico di Monserrato, avvisa che «gli effetti degli inquinanti sull'organismo sono talmente tardivi rispetto all'assunzione» che è impossibile stabilirne cause e dirette conseguenze. Sicché quando andiamo a fare la spesa è bene tenere alta la guardia. «Non dico che bisogna consumare solo prodotti biologici, perché basta una folata di vento e i fitofarmaci spruzzati nel terreno vicino arrivano direttamente nei campi di chi invece non usa pesticidi chimici. Sappiamo che in Italia e in Europa, dove i limiti alle sostanze chimiche sono stringenti, possiamo essere abbastanza sicuri. Non sappiamo invece cosa utilizzano gli altri Paesi». (p. s.)
 
 


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