Venerdì 22 aprile 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 aprile 2016
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 22 aprile 2016 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Addio Sulcis, Gallura, Ogliastra e Medio Campidano. E 26 Comuni cambiano territorio
PROVINCE, AL VIA LA RIVOLUZIONE
La novità è la Città metropolitana di Cagliari. Caos sui poteri
Ora che sono definiti i confini esatti, le nuove-vecchie Province possono riprendere vita: come previsto dalla riforma delle autonomie locali si ritorna allo schema dei quattro enti intermedi (Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna), cui si aggiunge la Città metropolitana di Cagliari. Resta però l'incognita sulle risorse disponibili e su come si assesterà, nel concreto, la gestione delle funzioni sovracomunali, dall'ambiente ai trasporti, che spettano - oltre che agli organismi già citati - anche alle Unioni dei Comuni. Queste ultime dovrebbero essere una quarantina: ciascuna avrà non meno di 10mila abitanti e alcune molti di più, come la rete metropolitana di Sassari e le città medie.
Tra le curiosità, 26 i Comuni che - in virtù della scelta delle rispettive assemblee civiche - cambiano territorio rispetto al passato recente o remoto: per esempio Bosa e dintorni hanno preferito rimanere con Oristano anziché costituire di nuovo, com'era fino al 2001, lo sbocco della Provincia di Nuoro sul mar di Sardegna.  ALLE PAGINE 2,3

Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
I sindaci: «Presto i cittadini apprezzeranno i vantaggi»
Città metropolitana, adesso si fa sul serio
Fatta la Città metropolitana, bisogna fare i cittadini. Le elezioni del Consiglio hanno interessato solo gli amministratori dei 17 Comuni, senza che i loro concittadini abbiano compreso quali funzioni avrà l'ente neonato. «Non c'è ancora una percezione reale del cambiamento», conferma il sindaco metropolitano Massimo Zedda, «si comincerà a comprendere meglio col trasferimento formale delle competenze e delle sedi dalla Provincia, solo allora il cittadino avrà un nuovo interlocutore».
Con la nascita della Provincia Sud Sardegna ci sono competenze che verranno condivise con i 17 centri del Cagliaritano e altre che passeranno in toto al nuovo ente. «Un esempio per rendere l'idea dei vantaggi previsti riguarda gli uffici dell'anagrafe», spiega Zedda: «Per i vari documenti ci sarà un unico sito che snellirà le procedure e libererà risorse umane nei 17 Comuni».
L'informatizzazione e lo snellimento della burocrazia sono aspetti evidenziati anche dal primo cittadino di Pula: «L'innovazione tecnologica della pubblica amministrazione sarà un aspetto molto positivo di questa nuova forma di collaborazione», commenta Carla Medau, «saremo tutti dotati di strumenti informatici identici, un modo semplice ed efficace di offrire servizi migliori ai cittadini». Le infrastrutture valgono di più per il centro più defilato della Città metropolitana: «Potremo accedere a finanziamenti che ci consentiranno di completare parti importanti delle infrastrutture. Auspichiamo di avere nuovi servizi e raggiungere tutto il territorio».
IDENTITÀ Strade, trasporti, scuole, cultura, ambiente e programmazione strategica sono alcuni degli obiettivi comuni, ma i vari centri coinvolti difendono la propria diversità all'interno della Conferenza dei sindaci. «Si tratta di una grande opportunità, ma senza coinvolgere i cittadini la Città metropolitana non è vista ancora nella giusta dimensione», spiega Gian Franco Cappai, sindaco di Selargius: «Non è che la nostra città scompare, ogni Comune continua a mantenere buona parte della sua sovranità e andrà a condividere determinate funzioni con gli altri. Bisogna vedere quanta di quella sovranità ogni Comune vuole cedere».
La conferenza nei prossimi giorni presenterà al Consiglio metropolitano la bozza finale dello statuto che sancirà tutti i poteri della grande città. «Si sta lavorando molto bene, senza beghe di partito o di colore, si ragiona in maniera franca e diretta e stiamo valutando tutti gli aspetti positivi dell'unire le forze», assicura il sindaco di Uta Giacomo Porcu. «Siamo la Città metropolitana più piccola e con meno Comuni: un grande valore aggiunto, saremo gli unici a mettere in ogni decisione il punto di vista di tutti».
I NODI Nel Consiglio metropolitano non tutti hanno trovato posto, cosa che crea qualche malumore. «Scendendo da 40 a 14 consiglieri il nostro problema è venuto meno», commenta Mario Puddu sindaco di Assemini, «ora siamo certi che non ci sarà spazio per tutti ma verranno tenute nella giusta considerazione le istanze trattate dalla conferenza dei sindaci». Sulla stessa linea la prima cittadina di Sinnai, Barbara Pusceddu: «Serve omogeneità nel territorio, tutto va condiviso e co-progettato. Anche col Consiglio a 14 occorre garantire a tutti la stessa partecipazione».
 Marcello Zasso


 
2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 22 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Policlinico
Settimana di incontri dedicati alle donne
Porte aperte al blocco Q, nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico nella settimana dell'Open Week (22-28 aprile) degli ospedali “Bollino rosa”. E dato che la struttura diretta da Gian Benedetto Melis è la prima in assoluto in Sardegna e tra le prime in Italia e in Europa, la settimana si svilupperà con diversi appuntamenti ed eventi dedicati alle donne. Oggi, Francesca Congia parla di “Sportello endometriosi” (dalle 16 alle 18, sala riunioni, blocco Q, piano III) sempre con Francesca Congia.
Martedì 26 dalle 11 alle 13 si parla di “Salute della donna in epoca preconcezionale” con Anna Maria Paoletti. Dalle 15 alle 16, “Visita alle sale parto” con Alessandra Meloni e le ostetriche, e dalle 17 alle 19 (Aula direzione medica, blocco C, Ingresso 3, piano I) incontro aperto dedicato alle neomamme: si parlerà di “Allattamento al seno” con Consuelo Ennas e Irene Zuddas. mercoledì, dalle 11 alle 13, si parla di “contraccezione" con Anna Maria Paoletti.
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 22 aprile 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 43 - Edizione CA)
NUORO. Tra le proposte del Comune i corsi per stranieri
«Ora il rilancio dell'università»
Sbattuta la porta in faccia alla Fondazione da parte del Consiglio comunale con il voto di mercoledì, ora - assicura il sindaco di Nuoro - ci «sarà il rilancio dell'università». Andrea Soddu nel suo intervento prima del voto ha ricordato «come per anni Provincia e Comune avessero mantenuto in sospeso l'università per posizioni discordanti - un bisticcio interno alle al Pd - che ha creato un danno all'università, solo poco prima delle elezioni si è trovato l'accordo sulla Fondazione per spartirsi le poltrone». E rispondendo ai consiglieri del Pd Leonardo Moro, Sandro Bianchi e Tore Sulas, che hanno sostenuto che il Consorzio non esiste, il sindaco ha sbattuto in faccia le ultime decisioni della Regione, che non ha riconosciuto la Fondazione, e nella finanziaria ha stanziato 2 milioni di euro al Consorzio. È stato spiegato che la Provincia ha chiesto al Comune di distaccare presso il Consorzio un dipendente, «segno che la Provincia non ha liquidato il consorzio» e che si cercheranno nuovi partner «nelle Unioni dei Comuni del centro Sardegna». Per il piano di rilancio del Nuorese è stato annunciato che il Comune ha mandato alla Regione una scheda «per fare l'università per stranieri», una novità a livello nazionale. Severo l'intervento di Pierluigi Saiu, dell'opposizione: «Nuoro è tornata indietro di 23 anni. Un pasticcio complicato dalla maggioranza che alimenta più dubbi di prima. Sarebbe bastato cambiare lo statuto e tagliare le poltrone». ( f. le. )


 
 
4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 22 aprile 2016 / Cultura (Pagina 48 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
L'archeologia cristiana: atti e convegno
“Isola e terraferma nel primo cristianesimo. Identità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttivi”. È il titolo degli atti dell'XI convegno nazionale di Archeologia cristiana che, pubblicati dalla PFTS University Press, saranno presentati venerdì 29 aprile a Cagliari.
Appuntamento (17,30) nell'aula magna della Facoltà teologica della Sardegna. Alla presentazione interverranno, oltre a Rossana Martorelli, Antonio Piras e Pier Giorgio Spanu che hanno curato l'opera, Silvia Lusuardi Siena (Cattolica di Milano), Massimiliano Spano (Pontificia Facoltà della Sardegna) e Francesco Atzeni, Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell'Università di Cagliari. (m.a.)
 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 22 aprile 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
ANTIFASCISMO
Domani, alle 17, nella libreria Mieleamaro in via Manno 88, la storica Leila El Houssi presenterà “Gli antifascisti italiani in Tunisia tra le due guerre”. Presenti Walter Falgio (Issasco), Patrizia Manduchi e Filippo Petrucci (Università di Cagliari).
 
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 22 aprile 2016 / Cultura (Pagina 49 - Edizione CA)
Premio nazionale Scelte le terne dei finalisti, sabato 7 maggio la premiazione a Orotelli Cambosu: al gran finale tre narratori e tre giornalisti
Una storia di delitti e due di iniziazione alla vita adulta e ai suoi segreti. Due reportage dedicati alle miniere e uno che racconta una tradizione radicata in un paese dell'Ogliastra. Questa la sintesi degli argomenti trattati nelle opere di narrativa e nelle cronache giornalistiche che la giuria del Premio letterario Salvatore Cambosu, quest'anno alla prima edizione nazionale, ha scelto di candidare alla vittoria, tenendo conto della qualità e dell'efficacia della prosa.
Le due terne di finalisti, una per ciascuna delle sezioni in cui si articola la rassegna, così da riflettere la passione per la scrittura a cui il titolare del premio ha dedicato la sua esistenza, sono state rese note ieri. Bisognerà invece attendere il 7 maggio, giornata nella quale oltre alla cerimonia di premiazione si svolgeranno un convegno e un recital letterario, per conoscere i nomi dei due vincitori.
 NARRATIVA Finalisti della sezione dedicata agli autori di romanzi o di raccolte di racconti sono Francesco Costa, con “Orrore vesuviano” (Bompiani), Raul Montanari con “Il regno degli amici” (Einaudi) e Bianca Pitzorno con “La vita sessuale dei nostri antenati”, edito da Mondadori. La terna è stata scelta dalla giuria presieduta da Angela Guiso (che è anche responsabile del Premio) e composta da Renato Minore e Sergio Pent.
GIORNALISMO Per la seconda sezione, riservata a giornalisti professionisti e pubblicisti, la giuria, formata da Maria Paola Masala, Luigi Offeddu e Paolo Piras, ha scelto “Sa Strangìa” di Giacomo Mameli, i reportage “La voce dell'universo dentro la miniera” di Enrico Fresu e “Il futuro sospeso del Sulcis nei segreti della materia oscura” di Pier Giorgio Pinna. I lavori dei professionisti che compongono la terna, così come stabiliva il regolamento del concorso, sono inediti.
 IL CONCORSO Per la prima volta a carattere nazionale, è organizzato dalla Fondazione Salvatore Cambosu, presieduta da Nannino Marteddu, e dal Comune di Orotelli, col patrocinio del presidente del Consiglio regionale e col contributo dell'assessorato regionale della Pubblica istruzione, assegna al vincitore di ciascuna sezione un premio di 2mila e 500 euro. All'esame dei giurati sono state presentate circa 100 opere.
 OSPITE D'ONORE La cerimonia di consegna del premio, che si terrà il 7 maggio al Centro polivalente “Franco Pintus” di Orotelli, paese natale di Salvatore Cambosu (1895-1962), vedrà la partecipazione del musicista Paolo Fresu. Gli sarà conferito il riconoscimento come personalità che si è distinta in campo artistico o letterario.
 IL CONVEGNO La giornata dedicata alla premiazione sarà aperta dal convegno (ore 16) sulla figura del titolare della rassegna. Interverranno Duilio Caocci, docente all'Università di Cagliari, Gianni Filippini, direttore editoriale dell'Unione Sarda e Simona De Francisci, vicedirettrice di Videolina. Chiuderà l'appuntamento il recital letterario da opere di Salvatore Cambosu con Giovanni Carroni e musiche di Battista Giordano. Presenterà la serata Roberto Betocchi.
 Manuela Arca
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 22 aprile 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 30
Campus a Piandanna, il Tar dà ragione all’Ersu
SASSARI Ricorso inammissibile per mancanza di interesse e per difetto di giurisdizione. È una sentenza fotocopia di quella che, poco più di un mese fa, aveva respinto il ricorso della società Zanfarino srl contro l’Ersu, presentato nel 2013, dopo che la società amministrata dall’ex presidente provinciale di Confindustria, Stefano Poddighe, era stata esclusa dal bando per la ricerca di un’area su cui costruire il nuovo campus universitario. Con la differenza che a capitolare di fronte al tribunale amministrativo regionale questa volta sono gli eredi Satta-Branca e la famiglia Segni, proprietari sette ettari di terreni tra il Polo bionaturalistico di Piandanna e la sede dell’Agenzia delle entrate, unitisi per partecipare alla procedura indetta dall’Ersu, questa volta nel 2014, per l'acquisto di un'area dove avrebbe dovuto essere realizzato un campus universitario. Una procedura vinta dai ricorrenti che, dopo avere atteso per otto mesi la ratifica della graduatoria provvisoria che li vedeva vincitori, alla fine si sono rivolti al Tar chiedendo l’annullamento della determina dirigenziale con cui il 21 maggio 2015 il direttore generale dell’Ersu, Maria Assunta Serra, aveva deciso di non aggiudicare il bando per la ricerca dell’area-campus, cancellando di fatto il progetto da 40 milioni di euro per costruire una struttura universitaria con 500 posti letto e tutti i servizi per gli studenti e spostandola sulla proposta alternativa del sindaco Sanna: utilizzare il medesimo finanziamento per realizzare tre case dello studente piuttosto che il campus universitario che dovrebbero sorgere una nella caserma La Marmora in piazza Castello (attuale sede del Comando Brigata Sassari), una nell’ex brefotrofio di via delle Croci, di fronte alla chiesa di San Pietro, struttura ora di proprietà dell’Università, e l’ultima a Piandanna, in un terreno di proprietà dell’Università, proprio di fronte all’orto botanico, all’imbocco della quattro corsie che conduce alla strada provinciale per Ittiri. Il Tar ha però respinto la domanda di annullamento degli atti relativi alla scelta dell’area su cui realizzare il campus universitario, perché, spiegano i magistrati replicando letteralmente la sentenza Poddigeh, da ciò i ricorrenti non trarrebbero alcun vantaggio: «Vedere annullati gli atti di una procedura esplorativa che, in quanto finalizzata alla ricerca di un’area da acquistare, non poteva portare ad alcuna aggiudicazione in capo alla medesima». Inammissibile anche la richiesta di risarcimento danni: «I ricorrenti potranno semmai dolersi di essere stati trascinati in inutili trattative precontrattuali – spiega il giudice –. Questione che peraltro, dovrebbe essere eventualmente conosciuta dal giudice ordinario». Interessante il finale della sentenza, nella quale in giudice sottolinea come «la possibilità che ad un'aggiudicazione provvisoria non segua quella definitiva è un evento del tutto fisiologico e plausibile. Infatti, il passaggio dall'aggiudicazione provvisoria a quella definitiva e, quindi, alla sottoscrizione del contratto, non costituisce un obbligo della Stazione appaltante, né un diritto dell'aggiudicatario provvisorio».
 
 
 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 22 aprile 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 27
Record all’Asinara, 37 nuove specie di organismi marini
di Gavino Masia
PORTO TORRES Una indagine di grande interesse scientifico portata avanti dal dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’università di Sassari sulla meiofauna - organismi di piccole dimensioni che vivono soprattutto nelle sabbie sommerse - ha permesso di mettere in evidenza ben 37 nuove specie che vivono nel mare dell’Asinara. Le nuove specie della meiofauna appartengono principalmente ai gruppi dei cnidari, molluschi, echinodermi e platelminti: l’area dove è stata riscontrata la maggiore percentuale di nuove specie è stata trovata dal professore Marco Curini Galletti a cala Sant’Andrea, e lo stesso studioso ha dichiarato come «il mare dell’Asinara è uno scrigno di biodiversità, una sorta di crocevia di specie straordinarie tipiche dei mari freddi e caldi, che colorano i fondali con cromatismi caratteristici». Le notizie sono trapelate nel corso dell’ultimo consiglio direttivo del parco nazionale dell’Asinara, convocato dal presidente pro tempore Antonio Diana, dove è stato approvato il Piano di gestione dell’Area marina protetta per l’anno 2016. All’interno del Piano sono infatti previste azioni importanti di monitoraggio scientifico, con studi sui fondali per la ricostruzione tridimensionale delle risorse presenti e la promozione di alcuni studi di valutazione qualitativa e quantitativa delle popolazioni ittiche. Il tutto attraverso il visual census, in collaborazione con l’Office de l’Environnement de la Corse, ossia un’indagine per mettere a confronto il mare dell’Asinara con quello dell’arcipelago di La Maddalena, di Lavezzi e delle Bocche di Bonifacio. «L’obiettivo è quello di valutare attraverso la consistenza di alcune specie bersaglio - ha spiegato il responsabile dell’Area marina protetta Vittorio Gazale -, come la cernia bruna e la corvina, il ruolo dell’effetto della protezione del Parco e il beneficio nell’area vasta dell’intero golfo dell’Asinara: parallelamente verranno portate avanti indagini sull’attività di prelievo al fine di migliorare l’attività di gestione delle risorse ittiche, sia all’interno dell’Amp che all’esterno, e questi studi dovranno inoltre quantificare i danni prodotti dalle attività illegali di pesca e permettere interventi di contrasto». Nel disciplinare che indica le regole da seguire all’interno dell’Amp, approvato all’unanimità dal consiglio direttivo, sono state accolte anche le recenti richieste degli operatori economici del mare, come l’incremento del numero di boe per poter garantire servizi di maggiore qualità. «Tra le altre cose verranno messe a bando le ultime concessioni disponibili per le attività di charter a vela - ha aggiunto Diana -, scaricabili dal sito istituzionale del Parco, le visite guidate a mare e il trasporto passeggeri».

 


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