Lunedì 11 aprile 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 aprile 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 11 aprile 2016 / Cultura (Pagina 34 - Edizione CA)
AGENDA. Ospite la senatrice Anna Finocchiaro
IL VOTO ALLE DONNE 70 ANNI FA
oggi alla Fondazione di Sardegna
IL VOTO ALLE DONNE Settanta anni fa le donne andavano a votare per la prima volta e sempre settanta anni fa nasceva la Repubblica italiana. “1946 -2016. 70 anni dalla #Repubblica, 70 anni #voto alle donne” è il tema della conferenza che si tiene questo pomeriggio alle 17,30 nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, 2 a Cagliari. Il dibattito sarà introdotto e coordinato da Francesca Ghirra, presidente della commissione cultura del Comune di Cagliari. Intervengono Romina Mura, sindaca di Sadali e deputata; Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna; Maria Del Zompo, Magnifico Rettore dell'Università di Cagliari, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e Anna Finocchiaro, presidente della Commissione affari costituzionali al Senato.
 EMIGRAZIONE FEMMINILE Il secondo incontro sul tema “Al di là del mare: storie di emigrazione al femminile in Sardegna” si terrà venerdì 15 aprile alle 17 al Liceo Classico Dettori di Cagliari. Sono due i libri dai quali si prende spunto per indagare un fenomeno che ha segnato in modo profondo la Sardegna: “La bimba di madama fransè” di Anna Castellino e “Le ragazze sono partite” di Giacomo Mameli. L'incontro, al quale saranno presenti i due autori, è promosso dal Centro di iniziativa democratica. Coordina Maria Rosa Giannalia. Intervengono Marcello Garbati, dirigente scolastico del Liceo Dettori e Maristella Curreli, presidente dell'associazione Cidi di Cagliari.
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 11 aprile 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
SANITÀ. Nuovo progetto
Un'alleanza fra pazienti e Istituzioni
Pazienti, familiari di pazienti, associazioni di tutela insieme agli operatori per fare buona sanità in Sardegna: prende il via il progetto Accademia del cittadino, voluto dall'assessorato regionale alla Sanità e messo in piedi dall'Azienda mista ospedaliero-universitaria. La presentazione oggi alle 14 nell'aula Thun dell'ospedale Microcitemico: ci saranno l'assessore della Sanità, Luigi Arru, il direttore sanitario dell'Aou, Oliviero Rinaldi, il risk manager dell'assessorato della Sanità, Rita Pilloni, e il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi. Interverranno anche Paola Mosconi, responsabile per il progetto “Partecipasalute”, Riccardo Tartaglia, direttore Gestione rischio clinico della Regione Toscana, Salvatore Porcu, presidente Cittadinanza attiva Sardegna e l'Ordine dei medici.
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 11 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Il settore dà lavoro a 120 persone e mobilita centinaia di volontari. Archeologico al top
SE LA CITTÀ SCOPRE I SUOI MUSEI
In un anno 220 mila visitatori: è l'effetto dell'ingresso gratis
Vi siete ricordati che domenica 3 aprile era la prima domenica del mese e, quindi, nei musei si entrava gratis? Sappiate che centinaia di cagliaritani se l'erano segnato sull'agenda o sul calendario e non se lo sono dimenticato. «Quel giorno abbiamo avuto 800 visitatori», racconta Donatella Mureddu, direttrice del museo più importante della città, l'Archeologico. Un assalto che si ripete ogni mese: «In genere, in quelle giornate registriamo 400-600 ingressi», spiega Antonello Tocco, “uomo dei numeri” dell'altro museo nazionale di Cagliari, la Pinacoteca, che con l'Archeologico da un anno fa parte del polo museale della Sardegna (una sorta di soprintendenza indipendente che riunisce siti archeologici e spazi espositivi di primo rilievo nell'isola).
L’UNIONE SARDA di lunedì 11 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
GIORNATE SPECIALI Negli ultimi anni ci siamo abituati a questi bagni di folla: manifestazioni come Monumenti aperti o le Giornate di primavera del Fai richiamano migliaia di persone anche nei musei. Per molti, anche in virtù del fatto che in quelle occasioni non si paga, sono l'unica forma d'accesso: «Degli 11.045 visitatori che abbiamo avuto nel 2015, ai quali vanno però aggiunti quelli che hanno fatto il biglietto cumulativo Archeologico + Pinacoteca (8 euro, ndr) , ben 9.542 sono stati gratuiti», prosegue Antonello Tocco.
 L'OFFERTA Ma, giornate speciali a parte, quali sono i numeri del sistema museale di Cagliari? Innanzitutto va detto che la città è ricca di musei: dai più conosciuti ai più piccoli e meno frequentati (come i vari musei dell'università che espongono in gran parte reperti raccolti nel Gabinetto di storia naturale voluto da Carlo Felice), da quelli che aprono regolarmente a quelli visitabili solo su appuntamento (per esempio il museo della Confraternita dei Genovesi, in via Gemelli, accanto alla chiesa dei Santi Martiri Giorgio e Caterina, che ha una pregevole collezione di dipinti, sculture e oggetti liturgici), la lista è lunga. Il settore, complessivamente, impiega circa 120 persone (la gran parte con contratto di portierato) più un numero imprecisato e variabile di volontari e l'anno scorso ha attirato oltre 220 mila visitatori. Molti saranno pure entrati gratis, ma non sono numeri da buttar via.
 I NUMERI Quanto a visitatori, il 2015, per i musei italiani, è stato un anno d'oro (definizione del ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini): 43 milioni di persone, 155 milioni di euro. Una manna. Per Cagliari, non è stato un anno così brillante. Il museo archeologico, che è quello che fa i numeri più grandi e trascina tutto il blocco Cittadella (dove si trovano anche Pinacoteca, Etnografico e museo delle cere anatomiche), ha sofferto il confronto con un 2014 che, trascinato dalla mostra sui Giganti di Mont'e Prama, ha fissato l'asticella a quota 85 mila visitatori. Un exploit difficile da replicare: nel 2015, infatti, i visitatori sono stati 70.826 secondo la direttrice Donatella Mureddu, anche se sugli elenchi ufficiali del Ministero ne risultano 66.938, per un incasso di 157.803 euro e 50 centesimi.
BRONZI Molti? Pochi? Dipende: l'archeologico di Reggio Calabria, per fare un raffronto, ne ha avuti 164 mila ma può contare su due superstar come i Bronzi di Riace, decisamente più celebri dei nostri Giganti.
 CANDIDATURA D'altro canto, però, a Cagliari la coda lunga della candidatura della città a Capitale europea della cultura, nonostante la sconfitta, ha gonfiato i numeri dei musei civici: nel Palazzo di città e nella Galleria comunale d'arte contemporanea gli eventi e le iniziative hanno trascinato 15 mila visitatori in più rispetto ai 20 mila e 22 mila visitatori “normali”. Cifre che mettono il buonumore all'assessora alla Cultura Enrica Puggioni e alla direttrice dei musei civici, Anna Maria Montaldo. «Siamo stati aperti anche per Pasqua e Pasquetta», racconta la seconda: «Solo a Pasquetta la mostra Eurasia, a Palazzo di città, ha avuto 600 visitatori».
Marco Noce
 
I PROBLEMI
Il progetto: biglietto unico  in Cittadella
Ufficialmente sono addetti alla vigilanza. Nella realtà, fanno di tutto: compiti amministrativi, visite guidate, comunicazione sui social (per esempio su Twitter, nella recente Settimana dei musei). Sono i dipendenti dei due musei nazionali, archeologico e pinacoteca: contratti da portieri e, giurano le direttrici Donatella Mureddu e Marcella Serreli, dosi massicce di buona volontà. Poi ci sono gli studenti che al museo si impegnano nell'ambito dei progetti di alternanza scuola/lavoro. Ma gli organici restano un problema: i due presìdi cittadini del Polo museale della Sardegna dovrebbero essere dotati di direttori amministrativi, curatori e altre figure previste nelle piante organiche ma mai assunte.
Non sono gli unici problemi, alla Cittadella. Per i visitatori è un po' disorientante muoversi fra musei gestiti da enti diversi: Polo museale, l'università col museo delle cere anatomiche, l'Isre col museo etnografico che raccoglie la splendida collezione di Pietro Cocco, il Comune col museo d'arte siamese “Stefano Cardu”. «Si sta lavorando alla prospettiva di un biglietto unico», dice Donatella Mureddu, direttrice dell'Archeologico.
Certo, la collaborazione è preziosa. A lamentarne la mancanza da parte del Comune, è Alessandro Riva, professore emerito di Anatomia e da anni direttore (in procinto di passare la mano) del museo delle cere anatomiche: «Andiamo avanti con una dotazione di 4 mila euro da parte dell'università, lavoriamo io e un portiere e facciamo 8 mila visitatori l'anno. Abbiamo chiesto tante volte un po' di supporto al Comune, ma non ci hanno mai risposto». (m. n.)
 
 

redazioneweb@unica.it
 

 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
4 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 11 aprile 2016 / Sassari - Pagina 15
ATENEO
Fsi: «Anomalie nell’appalto di portierato dell’università»
SASSARI C’è preoccupazione nella Federazione Sindacati Indipendenti per la gestione da parte dell’università dell’appalto di portierato e vigilanza delle strutture universitarie. Secondo la Fsi l’ateneo avrebbe disdetto improvvisamente “motu proprio” il servizio di portierato-guardiania da tempo affidato all'istituto di Vigilanza S.G.S. s.r.l. che è risultato vincitore della recente gara d’appalto. «Siamo disponibili ad individuare una soluzione condivisa per tutelare i lavoratori ed invertire la tendenza che riteniamo congiunturale alla più vasta crisi che attanaglia il nord Sardegna - si legge in una nota del segretario territoriale dell’Fsi Mariangela Campus - mettendo in campo tutte le iniziative per consentire un'immediata valorizzazione delle potenzialità che l'Università di Sassari ha sempre avuto al suo interno. Al contempo però non escluderemo forme più dure di protesta se vedremo che non vi è alcuna volontà da parte dell’Ateneo di porre rimedio. Per questo motivo chiediamo l'immediato annullamento del provvedimento di rescissione del contratto rendendoci disponibili per un eventuale incontro».
 
 
 
5 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 11 aprile 2016 / Cultura e spettacoli - Pagina 20
Si conclude con successo a Nuoro la rassegna dell’Isre
Premiata la storia di un artista anticonformista
ISREAL, CINEMA DEL REALE
Vince Jordi Morató con “Sobre la marxa”
di Fabio Canessa
NUORO «Per aver voluto dare voce a una vicenda che, attraverso l'arte, si propone come un atto di difesa etica universale contro il conformismo e gli squilibri del mondo contemporaneo, per la capacità di reinterpretare lo stile documentario in maniera personale e riflessiva, non meno attraverso un utilizzo originale e ironico del film amatoriale». Con questa motivazione la giuria – formata dal regista Giovanni Columbu, dal ricercatore Simone Moraldi e dalla critica Mireia Iniesta Navarro – ha deciso di assegnare il primo premio di IsReal (3.500 euro) a "Sobre la marxa" di Jordi Morató. Il giovane regista catalano, 27 anni, ha conquistato tutti con questo particolarissimo film incentrato su un incredibile personaggio di nome Garrell, artista outsider in moto perenne. Il secondo premio (duemila euro) è andato invece a Irene Dionisio, regista torinese che a Nuoro ha presentato "Sponde" con il quale ha convinto la giuria «per la capacità di trattare la grande tragedia della contemporaneità in modo poetico per il tramite dei due protagonisti, testimoni di una guerra che si consuma ai confini del mondo, e per esser stata capace di metterne in luce la profonda umanità e la tensione universale attraverso una forma narrativa essenziale ed efficace». Lo fa raccontando le storie di due uomini, diversi, separati da 60 miglia di mare, ma legati da un destino simile. Vincenzo Lombardo, custode del cimitero di Lampedusa, offre degna sepoltura ai corpi dei migranti che hanno perso la vita. Mohsen Lidhabi, a Zarzis in Tunisia, conserva indumenti dei cadaveri e oggetti riportati sulla spiaggia dal mare. Un terzo riconoscimento (mille euro) è stato inoltre assegnato dalla giuria giovani, composta da otto studenti dell'università di Cagliari e Sassari (Chiara Atzori, Carla Foddis, Stefania Gessa, Emanuele Mallocci, Maria Federica Piana, Alberto Piras, Daniel Sappino, Gilda Satta) che hanno scelto di premiare "Triokala" di Leandro Picarella con questa motivazione: «Dall'oralità del camino, alla sala del cinema: emana il calore di una piccola comunità che vive di contrasti tra esotismo e religiosità. La regia è contemplazione, è analisi spaziale e sociale». Parole che riescono a cogliere l'essenza del film del regista siciliano girato nel suggestivo paese di Caltabellotta con uno spirito che sembra attingere dalla lezione di antropologia visuale del grande Vittorio De Seta, ma con uno sguardo contemporaneo di lavoro sull'immagine, gli spazi, la composizione delle inquadrature che richiama a maestri di oggi come Tsai Ming-liang e Lav Diaz. La cerimonia di premiazione all'auditorium Giovanni Lilliu ha chiuso un intenso viaggio di cinque giorni all'interno del cinema del reale, genere dai confini aperti come dimostrato dai film visti a Nuoro. Scelti dal direttore artistico Alessandro Stellino che, a fine festival si può dire, ha vinto la sua scommessa. Sempre un bel numero di persone ha raggiunto l'auditorium anche per le proiezioni a orari più complicati come la mattina e il primo pomeriggio. «Il pubblico ha accolto bene la nostra proposta – sottolinea Stellino – e il gradimento sulla qualità dei film trasmessi gratifica gli sforzi di tutti quelli che hanno lavorato per il festival. Con delle piccole migliorie, penso per esempio al Dcp per la proiezione, l'auditorium dell'Isre può diventare un punto di riferimento per tutta l'isola con eventi cinematografici anche durante l'anno ai quali sarei felice di collaborare». Molto soddisfatto, ovviamente, anche il presidente dell'Isre Bruno Murgia che ha puntato su Alessandro Stellino: «Tantissime persone hanno seguito le giornate del festival – sottolinea Murgia – L'Isre si conferma come istituto che produce cultura, usando in questo caso un mezzo potente come il cinema per raccontare il mondo che cambia attorno a noi. Speriamo quindi che questa sia stata soltanto la prima edizione e il percorso di IsReal continui».
 
 

 


redazioneweb@unica.it

RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI

Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie