Giovedì 31 marzo 2016

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31 marzo 2016
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 31 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Manifesti anonimi sui muri di Ingegneria
Il professore universitario Giacomo Cao nuovamente nel NUOVO BLITZ CONTRO GIACOMO CAO
mirino degli antimilitaristi. Un gruppo di persone ieri ha raggiunto l'aula al secondo piano della facoltà di Ingegneria - dove il docente ha poi svolto la sua lezione di ingegneria chimica - attaccando alle pareti dei manifesti contro il lavoro di Cao in qualità di presidente del distretto aerospaziale sardo (Dass). Un blitz simile a quello dello scorso ottobre. La lezione si è poi tenuta in un clima surreale alla presenza di due agenti della Digos.
La notizia è stata data dal presidente della facoltà di Ingegneria e Architettura, Corrado Zoppi. «Il collega Giacomo Cao è stato fatto oggetto di un grave atto intimidatorio con dei manifesti anonimi. Un gesto anche vigliacco perché chi ha agito lo ha fatto senza firmarsi», ha spiegato Zoppi. Il presidente della facoltà ha poi parlato di «metodi intimidatori propri dell'approccio squadristico al dibattito e alla lotta politica», aggiungendo che il «rettore deve considerare questo grave episodio, non il primo, con grande attenzione».
A ottobre dell'anno scorso erano stati lasciati dei volantini contro Cao e contro il distretto aerospaziale nella facoltà di Ingegneria e nelle vicinanze della sede di Sardegna ricerche, socia del distretto. Secondo i contestatori, l'attività del Dass fiancheggia l'industria bellica in Sardegna. (m. v.)


 
 
2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 31 marzo 2016 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Bilancio da quasi 7,4 miliardi. Pigliaru: «Un piano per rilanciare la Sardegna»
LA FINANZIARIA 2016 È LEGGE
Metà va a sanità ed enti locali
È arrivata al traguardo ieri mattina la maratona per approvare la Finanziaria regionale del 2016.
Una manovra di circa 7,4 miliardi che tra le sue uscite più imponenti ha la spesa sanitaria che pesa per 3,3 miliardi, il finanziamento delle autonomie locali con il fondo unico da 600 milioni e una quota da versare allo Stato per il risanamento della Finanza pubblica che costringe la Regione a versare 681 milioni di euro.
FONDI EUROPEI Sarà circa un miliardo di euro fondi europei a incrementare la disponibilità di spesa della manovra. Si tratta di finanziamenti che la Giunta ha distribuito sulle diverse strategie di intervento.
Sono comunque fondi che hanno regole diverse rispetto a quelli stanziati in bilancio perché impongono il funzionamento della macchina amministrativa su progettazione e rendicontazione. Considerando i fondi europei la manovra ammonta a 8,4 miliardi di euro.
I CONTI Nel capitolo istruzione rientrano sia l'Università che le scuole. Con i fondi europei le diverse voci di bilancio verranno incrementate. Per l'istruzione si avrà un totale di 257,1 milioni, mentre per il lavoro l'incremento permetterà di avere 217,7 milioni.
Il sistema produttivo, all'interno del quale ricadono imprese, agricoltura, turismo, cultura e sport, avrà un totale di 523,7 milioni, la sanità 3,42 miliardi e l'inclusione sociale una cifra di poco al di sotto dei 300 milioni. Il capitolo ambiente verrà finanziato con 453,6 milioni, le infrastrutture e l'agenda digitale ne avranno 512,4. La quota che si potrà utilizzare per la mobilità e i trasporti è di 537,8 milioni.
 I RISCHI Per cercare di recuperare risorse e favorire lo sviluppo ci sono state alcune forzature da parte del Consiglio. Non a caso l'assessore del Bilancio, Raffaele Paci, ha ricordato durante il dibattito alcuni provvedimenti possano finire nel mirino del Governo. Si tratta del divieto di pignoramento dei finanziamenti pubblici concessi ai Consorzi di bonifica, la mancata sanzione per i Comuni che sfiorano il patto di stabilità e l'utilizzo degli avanzi di amministrazione da parte delle amministrazioni comunali.
 I TEMI Una manovra condizionata da spese obbligate e dalla necessità di frenare la voragine del deficit sanitario. Temi che hanno caratterizzato l'iter di una manovra che ha impegnato consiglieri e Giunta nella ricerca di fondi aggiuntivi rispetto al testo originale. Dopo numerosi confronti, è stato possibile trovare 70 milioni di euro per congelare (almeno per quest'anno) l'aumento di Irpef e Irap per contribuire al risanamento del deficit sanitario e trovare 31 milioni di fondi aggiuntivi per il sociale. Si tratta di fondi europei che potranno essere immediatamente disponibili. Per quanto riguarda le spese libere il Consiglio regionale ha potuto disporre di circa 26 milioni di euro.
 IL PORTAFOGLIO Con 26,5 milioni di euro da distribuire il Consiglio regionale non è riuscito a coprire tutte le richieste contenute negli emendamenti. È stato possibile aggiungere risorse in alcuni capitoli di spesa come i 5 milioni di euro per l'università e 5,5 milioni per il lavoro. Quattro milioni di euro sono stati aggiunti per l'inclusione sociale, sei milioni aggiuntivi andranno alla Cultura e ulteriori sei milioni sono stati destinati alle imprese. Questi sono stati i fondi che il Consiglio regionale ha potuto gestire durante il dibattito in aula.
 «RISORSE IMPORTANTI» Il presidente Pigliaru difende la manovra, definendola «strategica e in grado di mettere in campo risorse importanti». Il governatore, però, ribadisce il concetto che la Finanziaria è un punto di partenza e chiama a raccolta la maggioranza chiedendo «una forte accelerazione per le riforme, a partire dalla Asl unica e la rete ospedaliera: passaggi fondamentali per assicurare risparmi e migliore qualità della sanità». L'assessore Paci ricorda tutti i passaggi di due mesi di lavoro, dal mancato aumento delle tasse al pacchetto per le politiche sociali. «Abbiamo previsto diversi stanziamenti per affrontare i temi più delicati e le priorità individuate assieme alla maggioranza». Per il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd) la manovra «non taglia fuori nessuna categoria e alla fine il Consiglio ha messo in circolo circa 127 milioni». Il problema, però, rimangono gli accantonamenti «troppo onerosi».
 L'ATTACCO L'opposizione attacca: per il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, «la Finanziaria è il monumento dell'immobilismo della maggioranza». Poi, aggiunge: «La battaglie storiche del centrosinistra non esistono. Ormai penso che l'unica bussola sia pensare in chiave autonomista».
 Matteo Sau


 
 
3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 31 marzo 2016 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Aggiunte con gli emendamenti. Oltre 71 milioni per il funzionamento del Consiglio
RISORSE PER UNIVERSITÀ E LINGUA SARDA
Gli emendamenti hanno permesso di avere più risorse per la promozione e la tutela della lingua sarda per cui sono previsti 930 mila euro complessivi. Per l'Università sono stati messi a disposizione 5 milioni aggiuntivi che verranno suddivisi tra Ersu, ricerca e Università diffusa.
Il Consiglio regionale, però, ha approvato un ordine del giorno che prevede di rivedere i parametri di reddito per l'assegnazione delle borse di studio fino a raddoppiare il numero degli aventi diritto. Sempre in ambito culturale, 1,6 milioni andranno ai teatri della Sardegna, 500 mila euro alle biblioteche, mentre per finanziare le scuole civiche di musica, bande e Proloco, gli enti locali avranno quasi un milione e mezzo di euro. Infine, per l'acquisto dei defibrillatori andranno alle società sportive 400 mila euro.
Scontro sulla dotazione per il Lirico di Cagliari che quest'anno avrà 6,7 milioni: critica l'esponente di Forza Italia, Alessandra Zedda, per «la scarsa considerazione per un ente così importante». Sono stati stanziati 71,2 milioni di euro per garantire il funzionamento del Consiglio regionale. Inizialmente la dotazione prevedeva circa 4 milioni in meno che sono stati aggiunti con un emendamento. Qualche polemica ha suscitato la spesa di 10 milioni di euro per il fondo di garanzia per i contenziosi della Regione, tanto che la consigliera del Centro democratico, Anna Maria Busia, ha annunciato il voto contrario all'emendamento.
Ai circoli dei sardi andranno due milioni di euro che hanno scatenato la protesta del capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, nei confronti dell'assessore Paci: «In due anni l'esecutivo è riuscito ad azzerare il sistema dei circoli, tagliando tutti i ponti con i sardi emigrati». All'attacco anche il consigliere di Fratelli d'Italia, Paolo Truzzu, convinto che «senza i fondi europei la Sardegna dovrebbe chiudere per fallimento».
 M. S.
 

 
4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 31 marzo 2016 / Provincia di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
SESTU. Un nuovo studio
Strade alternative e piste ciclabili contro il traffico
Gli esperti dell'università chiamati per realizzare una rete di piste ciclabili in centro e un circuito che elimini lo storico imbuto a ridosso del ponte di via Gorizia, dove ogni giorno si creano code di auto nelle ore di punta. Sono solo alcuni dei punti su cui lavora il Dipartimento di ingegneria dell'Università di Cagliari voluti dal Comune per la redazione del piano urbano della mobilità sostenibile.
«Vogliamo individuare», fa sapere il vice sindaco Massimiliano Bullita, assessore all'Urbanistica, «gli interventi necessari a soddisfare i fabbisogni di mobilità di tutti i cittadini, contribuire alla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, aumentare la sicurezza della circolazione stradale e valutare nuovi sistemi di mobilità». I cittadini saranno chiamati a rispondere a un questionario preparato dagli esperti. (fr.pi.)
 

 
 
5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 31 marzo 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 34 - Edizione CA)
NUORO
All'università domani inaugurazione del master con Bottazzi
All'università lectio inaugurale della terza edizione del master in Politiche per lo sviluppo locale con Gianfranco Bottazzi su “Lo sviluppo tra locale e globale”. Interviene M. Giuseppina Cireddu, direttore del servizio Sviluppo dei territori dell'assessorato regionale all'Agricoltura. L'incontro in via Salaris, domani ore 10.


 
 
6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 31 marzo 2016 / Economia (Pagina 10 - Edizione CA)
Il modello sarà scaricabile dal 15 aprile sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate
Arriva il nuovo 730 precompilato, detrazioni più facili
Sono numerose le novità che porta in dote il nuovo 730 precompilato. La principale è che, rispetto al modello precedente, conterrà molte più informazioni: risulterà così più facile ottenere in automatico alcune detrazioni, a partire da quelle per le spese sanitarie.
Potranno utilizzare il modello 2016, che sarà scaricabile dal 15 aprile sul sito dell'Agenzia delle Entrate, i lavoratori dipendenti, i pensionati e chi riceve un'indennità sostitutiva da lavoro dipendente (ad esempio la cassa integrazione); i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di aprile a quello di luglio 2016; i lavoratori con contratti di collaborazione continuativa che durino almeno dal mese di giugno a quello di luglio 2016 e una serie di categorie particolari, ad esempio sacerdoti della Chiesa cattolica e personale della scuola.
Sono esentati, invece, i lavoratori dipendenti e pensionati che hanno redditi corrisposti da un unico sostituto d'imposta e non usufruiscono di particolari detrazioni. Il modello Uni.Co. è infine il punto di riferimento di lavoratori autonomi - ad esempio le partite Iva - e di chi ha redditi d'impresa.
Nella sua versione 2016, la dichiarazione dei redditi precompilata godrà di una dote - una sorta di tesoretto - di 14,5 miliardi di sconti relativi alle spese sanitarie. Si tratta di un radicale cambio di rotta rispetto al passato, se non di una vera svolta. In sostanza, verranno inseriti ben 520 milioni di informazioni, di cui 400 milioni sono stati recuperati dal Sistema Sanitario Nazionale (per un valore di 1,5 miliardi di euro), mentre i residui 120 milioni sono stati ricavati dal sistema Tessera Sanitaria: il loro valore ammonta a 13 miliardi di euro. Complessivamente, fanno 14,5 miliardi di spese da indicare nello spazio per le detrazioni, che consentono di disegnare un quadro fedele e preciso delle spese mediche di 50 milioni di cittadini. Come sottolinea l'Agenzia delle Entrate, «il dato è ragguardevole, tenendo conto che vi restano escluse le sole spese sanitarie per i farmaci da banco».
Altre novità di rilievo sono l'indicazione delle spese universitarie, di quelle funebri e i dati della previdenza complementare.
Da segnalare, infine, l'arrivo di Spid, il nuovo sistema pubblico di identità digitale che permette ai cittadini di accedere con credenziali uniche a tutti i servizi online delle pubbliche amministrazioni e delle imprese aderenti.
 Matteo Bordiga
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 31 marzo 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 6
Distretto aerospaziale, manifesti contro il presidente
CAGLIARI Giacomo Cao è presidente del Dass, il distretto aerospaziale sardo: ieri nella facoltà di Ingegneria sono comparsi manifesti nei quali il docente (è ordinario di Principi di ingegneria chimica) viene indicato in modo esplicito come il sostenitore di sperimentazioni di tipo militare che prima si facevano a Quirra (secondo gli anonimi accusatori) e adesso sarebbero programmate a Porto Torres. In realtà il Dass è partner nel progetto (fra gli altri) per la costruzione del lanciatore Vega, il “pezzo” che serve per lanciare i missili nello spazio, uno dei progetti della società aerospaziale italiana. I manifesti erano già comparsi a ottobre e gli anonimi si sono rifatti vivi ieri mentre il docente era a lezione. Immediata la reazione del presidente della facoltà di Ingegneria che ha condannato il gesto di affiggere manifesti anonimi e soprattutto i contenuti intimidatori nei confronti del docente. I manifesti sono stati segnalati alla Digos e due agenti hanno atteso nei corridoi che il professore concludesse la sua lezione.
 
 
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 31 marzo 2016 / Ediz. Oristano - Prima pagina
La maggioranza: favorirà lo sviluppo. L’opposizione: manovra senza idee e pochi soldi
SÌ ALLA FINANZIARIA DA 7,4 MILIARDI
Licenziata. Ieri a mezzogiorno la Finanziaria 2016 è stata approvata dal Consiglio regionale. Ha votato sì il centrosinistra, compatto, no tutta l’opposizione. Appena sarà pubblicata sul bollettino ufficiale, la manovra contabile della Regione diventerà legge e la Giunta potrà cominciare a spendere i quasi 7,4 miliardi previsti dal bilancio, più un altro miliardo di fondi europei, inevitabile stampella (viste le scarse entrate) per «sostenere la ripresa e lo sviluppo». Per la maggioranza una finanziaria che finalmente favorirà la crescita, per l’opposizione una «manovra senza idee e con pochi soldi». AIME A PAGINA 2

 
 
Ediz. Oristano - Pagina 2
CAGLIARI Il centrosinistra vota compatto, contro tutta l’opposizione
L’incubo resta il deficit delle Asl. Si riparla di rimpasto
LA FINANZIARIA 2016 APPROVATA DALL’AULA: 7,4 MILIARDI PER L’ISOLA
di Umberto Aime
Licenziata. A mezzogiorno e qualcosa la Finanziaria 2016 è stata approvata dal Consiglio regionale. Ha votato sì il centrosinistra, compatto, no tutta l’opposizione. Appena sarà pubblicata sul bollettino ufficiale, a giorni, la manovra contabile della Regione diventerà legge. A quel punto la Giunta potrà cominciare a spendere e investire i quasi 7,4 miliardi previsti dal bilancio, più un altro miliardo di fondi europei, inevitabile stampella (viste le scarse entrate) per «sostenere la ripresa fino a credere nello sviluppo». Sarà subito, in alcuni casi, oppure entro dicembre per i «progetti di più largo respiro», come da sempre dice il presidente Pigliaru, e allora si conosceranno gli effetti sui bisogni dei sardi e sull’economia reale. Per il centrosinistra «saranno buoni e speriamo addirittura ottimi visto che i segnali di risalita già ci sono, a cominciare dall’aumento dei posti di lavoro». Per il centrodestra invece «non accadrà nulla, perché questa maggioranza ha fatto l’attaccabrighe all’inizio, per poi subire il volere di una Giunta senza idee e zero soldi».

Il diario. Cominciato mercoledì 16 marzo, giorno d’ingresso della Finanziaria in aula, lo scontro fra i poli è andato avanti per due settimane abbondanti senza grandi sussulti e molti siparietti, alcuni gustosi altri noiosi, per concludersi proprio a ridosso del terzo e ultimo mese di esercizio provvisorio. Se la legge non fosse stata approvata entro la fine di marzo, sarebbe stato un disastro. Ma se il dibattito è stato poco avvincente, i numeri di solito non fanno sorridere, a riempire i taccuini è stato più che altro l’iniziale dialettica (eufemismo) all’interno del centrosinistra al governo. Nonostante fosse attraversata dalla crisi del Pd, il partito di maggioranza relativa c’è ancora dentro fino al collo, la coalizione prima ha gestito bene il confronto aspro con la Giunta e poi è riuscita a ottenere quello che voleva. Non più soldi e infatti anche da questi banchi non sono mancate le critiche per i «rapporti fin troppo leali con il Governo», ma almeno non è scattato l’aumento delle tasse regionali, sarebbe stata una iattura elettorale. Oppure ha recuperato al volo una trentina di milioni per far fronte al dramma sociale e grazie in extremis ad altri 26 università, lavoro e cultura avranno più finanziamenti a disposizione. Dire che la maggioranza è al settimo cielo è troppo (oggi lo si capirà meglio: i capigruppo hanno convocato la conferenza stampa finale) ma certo «è andata meglio del previsto».
Quello che accadrà. Molto se non tutto, finanziamenti a parte, dipenderà da come la Giunta riuscirà a raddrizzare i conti della sanità. A parte i 681 milioni che lo Stato s’è tenuto per sè, leggi i micidiali accantonamenti, l’incubo resta il deficit delle Asl. Con oltre tre miliardi di spesa anche quest’anno divorerà la metà del bilancio regionale. È troppo, un’esagerazione. Basta pensare cosa potrebbe accadere se in futuro il risparmio fosse anche solo del 10 per cento. La Regione potrebbe investire altri 300 milioni in investimenti per lo sviluppo. Ecco perché il piano di rientro, insieme a tutto il resto della riforma, da oggi in poi è la scommessa su cui la Giunta si gioca gran parte del futuro. Non può fallire, ha giurato che riuscirà in tre anni a cancellare il disavanzo di 700 milioni. Certo, c’è anche il resto ed è tanto, compresa una parolina che nessuno pronuncia più ma è ancora nella testa di molti: rimpasto.

 

 


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