Giovedì 24 marzo 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 marzo 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 marzo 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
CORSO DI TEATRO
Dal 2 aprile gli studenti dell'Università, regolarmente iscritti, potranno partecipare al corso di teatro gratuito, realizzato con i contributi Ersu e organizzato da UniCa Lgbt. Il laboratorio si svolgerà ogni sabato dalle 15 alle 18, alla Mem in via Mameli.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 marzo 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Il mosaico dell'Orfeo a noi?
L'ignoto articolista che il 17 marzo in cronaca di Cagliari, parlando del mosaico dell'Orfeo, ha scritto che è stato depredato (addirittura!) dai piemontesi e deportato (sic!) a Torino, dovrebbe chiedersi: se i piemontesi ci chiedessero indietro le cose che hanno lasciato o donato alla città di Cagliari, come reagiremmo? Penso ai minerali di grande valore, custoditi nella facoltà di Scienze Naturali: appartenevano a Carlo Felice di Savoia, che li donò all'Università. Penso alle opere anatomiche di Clemente Susini, invidiate in tutto il mondo, che sono a Cagliari (ora alla Cittadella) per volontà dei Savoia. E vogliamo aggiungere gli acquerelli e le stampe di grande valore storico che il re Umberto II volle donare alla Città, tra il 1967 e il 1969? Certe volte noi sardi manchiamo di lucidità nei giudizi. Spariamo a zero ma colpiamo chi non c'entra nulla. Come in questo caso.
Corrado Pecci
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Studenti delle superiori
Olimpiadi di Neuroscienze, tre finalisti sardi

Luca Caffiero, del liceo scientifico Euclide e Octavian Vatavu del Pacinotti, a pari merito al secondo posto con uno studente del classico Gramsci di Olbia, Omar Dlakic, sono i primi tre sardi classificati che accederanno alla fase nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze, il 30 aprile a Brescia, dove verrà individuato il vincitore nazionale. Insieme ai tre arrivati in finale, alla quarta prova, altri sette studenti che hanno ottenuto il punteggio maggiore nelle tre prove precedenti.
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 marzo 2016 / Cronaca Italiana (Pagina 14 - Edizione CA)
Le salme delle ragazze in Italia
ROMA Le salme di Francesca Bonello, Francesca Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza, morte in Spagna per un incidente stradale, sono rientrate martedì sera in Italia. I funerali della Bonello sono stati celebrati ieri a Genova nella chiesa del Gesù, mentre si terranno oggi a Torino le esequie della Saracino. Gli altri quattro corpi rientreranno in Italia questa mattina. Si tratta di Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini e Lucrezia Borghi, tre toscane e una friulana.
È tornato a casa ieri anche uno dei ragazzi feriti nella tragedia del bus in Spagna. Il giovane, che ha riportato la frattura del setto nasale, ha annunciato che tornerà a Barcellona quanto prima, per portare a termine il suo periodo Erasmus. Le vittime totali accertate del tragico incidente di domenica sull'autostrada Ap-7 all'altezza di Freginals, vicino Tarragona, sono 13, di diverse nazionalità. Trentaquattro i feriti, dei quali 3 molto gravi. Le vittime erano di età compresa tra i 19 e i 25 anni. Il conducente del bus ha perso il controllo del mezzo per un colpo di sonno.
 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 marzo 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 12 - Edizione CA)
I libri de L'Unione
Torna in edicola
“Storie di donne speciali”
Domani 25 marzo torna in edicola il volume “Sardegna al femminile. Storie di donne speciali”, uscito in prima edizione l'8 marzo ed esaurito in pochi giorni. Frutto della collaborazione fra L'Unione Sarda e il magazine online La Donna Sarda, fondato e gestito da Francesca Columbu, il libro è proposto dalla “Biblioteca dell'identità” diretta da Gianni Filippini che firma la nota di presentazione. Le donne sarde speciali sono trentaquattro: regine, giudicesse, sante, imprenditrici, professioniste, docenti universitarie, pubbliche amministratrici, narratrici, poetesse e anche una sindaca da record.
«Sono donne che hanno dimostrato la loro eccellenza in vari campi», sottolinea Filippini, direttore editoriale de L'Unione Sarda, «intelligenza, creatività e coraggio le hanno fatte emergere. Impegno, determinazione e lungimiranza ne fanno significativi punti di riferimento. Sono scienziate, insegnanti, imprenditrici, intellettuali, politiche, donne di fede e di solidarietà».
A raccontarle con rigorosa documentazione e stile divulgativo sono nove giovani giornaliste del magazine.
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA

17 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 24 marzo 2016 / Ediz. Nazionale - Pagina 35
«Parlare sardo e gaelico aiuta il nostro cervello»
di Paolo Curreli
Antonella Sorace è titolare della cattedra di Linguistica Acquisizionale e direttore del centro di ricerca Bilingualism Matters, dell’università di Edimburgo, ateneo che fonda il suo prestigio internazionale anche sulle ricerche sull’apprendimento delle lingue. Secondo l’Observer –il domenicale del quotidiano The Guardian di Londra– la professoressa Sorace è una di quelle persone che possono salvare le lingue minoritarie da un inesorabile declino. «Ci sono una serie di forze che accelerano questo processo – ha detto la studiosa, che ha origini sarde sua madre è di Pozzomaggiore – così un giorno il gaelico, lingua celtica che si parla in Irlanda e Scozia, scomparirà, come il sardo, anche se sono lingue ancora relativamente diffuse e parlate». La studiosa sta portando avanti un progetto per promuovere il bilinguismo che ha avuto grande successo non soltanto in Gran Bretagna ma anche in Europa e negli Usa. Progetto che si inserisce nel quadro della legislazione dell’Unione europea, che ormai da tempo riconosce e tutela le lingue minoritarie. Antonella Sorace ha condotto uno studio su un gruppo di pensionati nell’isola di Skye che hanno seguito un corso intensivo di gaelico. «Siamo in attesa di precisare meglio i risultati – dice la studiosa– ma rispetto ad altri anziani abbiamo notato un miglioramento nell’attenzione». Che rischi corrono oggi le lingue minoritarie e che cosa perdiamo con la loro scomparsa? «Le lingue minoritarie tendono ad essere in declino perché vengono imparate da sempre meno bambini. Una lingua che non viene trasmessa da una generazione all’altra alla fine scompare. In un mondo sempre più globalizzato, le lingue minoritarie vengono spesso considerate “inutili” e quindi viene fatta la scelta di non parlarle ai propri figli». Quali sono i vantaggi culturali e quelli legati alla salute secondo le ultime scoperte? «I vantaggi culturali sono legati alla trasmissione dei valori e le tradizioni legati a ciascuna lingua. Da questo punto di vista, la diversità linguistica è fondamentale per l’umanità intera: la scomparsa di ciascuna lingua significa anche la scomparsa di una cultura e di un pezzo di umanità. I benefici del bilinguismo sono stati riscontrati in vari settori: in una maggiore comprensione del funzionamento del linguaggio, e quindi migliori abilità di apprendimento linguistico; in una maggiore comprensione del fatto che gli altri possono avere prospettive diverse dalla propria; e in una maggiore flessibilità mentale in alcune situazioni in cui bisogna gestire informazioni complesse o conflittuali. Alcuni studi hanno trovato benefici per l’invecchiamento, in cui il bilinguismo agirebbe come “riserva cognitiva”. Va detto che abbiamo bisogno di molta più ricerca per vedere se questi risultati si estendono al bilinguismo con lingue minoritarie. Il bilinguismo è salutare come altre esperienze, quella musicale per esempio, ma il vero vantaggio di parlare due lingue è che è un’esperienza cognitiva molto più accessibile di altre. Spesso la si può fare nell’ambito familiare, insomma imparare a parlare in sardo per un bambino o un adulto è più a portata di mano che imparare a suonare il violino». Il gaelico e il sardo cosa hanno in comune? «Entrambe le lingue sono in declino. Il gaelico è parlato da molte meno persone del sardo, ma e’ più tutelato dal governo locale. C’è per esempio un’agenzia nazionale scozzese per la promozione del gaelico, che è parzialmente finanziata dal governo. Inoltre il gaelico è lingua di istruzione in diverse scuole, a differenza del sardo, e molto genitori che non lo parlano mandano i figli in queste scuole per poi, a loro volta, imparare l’antica lingua del nord-ovest della Scozia. È una lingua così profondamente differente dall’inglese che non si è mai creato l’equivoco del sardo abbastanza simile all’italiano da essere considerato un suo dialetto». Ci sono anche buone notizie? «Il gallese stava morendo, le politiche degli ultimo 20 anni lo hanno salvato, si studia nelle scuole ed è diventato lingua d’istruzione». Le politiche per la tutela del sardo? «La lingua unificata da usare nelle istituzioni è un ottima idea, ma il sardo si deve usare a tutti i livelli. Una lingua viva deve essere percepita come tale specialmente dai giovani. La celebrazione esclusiva delle tradizioni del passato, può avere un effetto controproducente, in quanto la lingua viene associata al passato e non al presente. I bambini dovrebbero avere la consapevolezza che si può parlare di tutto sia in sardo che in italiano, ma questo richiede una modernizzazione della lingua e una creazione di molti più materiali, canali di comunicazione, spazi creativi. Il nostro centro Bilingualism Matters aveva una filiale anche in Sardegna; Bilinguismo Creschit, ma il contratto non è stato rinnovato dalla Regione Sardegna. Speriamo che si possa riprendere presto, le premesse erano ottime. Noi siamo degli studiosi e ci consideriamo al di sopra delle parti, il nostro lavoro serve a scoprire quali capacità nei confronti dell’apprendimento delle altre lingue hanno i bambini sardofoni. Abbiamo già abbattuto il prenconcetto che parlare il sardo allontana i bambini da una padronanza completa dell’italiano e vorremo mettere le persone in grado di scegliere se parlare il sardo, se lo desiderano. Le lingue minoritarie parlate in famiglia sono uno strumento eccezionale e a portata di mano per provare a migliorare le capacità cognitive ad ogni età».

 

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