Domenica 20 marzo 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 marzo 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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 L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di domenica 20 marzo 2016 / Cagliari (Cronaca) - Pagina 23
San Giovanni di Dio
Cerimonia in ricordo di Virgilio Costa
Domani, alle 17, nell’aula “Virgilio Costa” dell’Istituto di anatomia patologica del San Giovanni di Dio, viene commemorato il ventennale della scomparsa del professor Virgilio Costa, pioniere dell’anatomia patologica in Sardegna. Alla cerimonia è prevista la partecipazione della moglie, Luisa Valdes e di Renato, figlio dell’illustre specialista scomparso il 21 marzo del 1996. Sua, da direttore dell’Istituto di anatomia patologica, la fondazione della Scuola di specializzazione e la progettazione dei reparti del Santissima Trinità e del Brotzu.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 20 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
VIA AZUNI. Pienne nella prima Giornata di primavera del Fondo ambiente italiano
FAI, ECCO I GIOIELLI DI STAMPACE
Le visite all’ex ospedale militare e alla chiesa di San Michele
Ore 10 e trenta: si aprano i cancelli. È come se Maria Antonietta Mongiu, presidentessa del Fai Sardegna - regista e madrina di questa full immersion nella cultura, nell’arte e nella bellezza cittadina - avesse dato l’ordine: fuori, in via Azuni, la gente è già in fila, in un weekend che sa tanto di primavera, e non solo perché è quello del Fai. Doveva essere il turno riservato alle autorità, il primo di ieri mattina, invece tanti cagliaritani sono usciti di casa per venire ad esplorare, come dice una “stampacina doc”, «queste meraviglie che non si vedono tutti i giorni», ma solo ieri e oggi, per due intere giornate che vedono aperti 900 siti in tutta Italia, luoghi che solitamente non si possono visitare. Il miracolo lo rifà il Fai aprendo al pubblico (1400 presenze contate) le porte dell’ex ospedale militare (chiuso nel 2005, con la fine della leva obbligatoria, è oggi sede di uffici del Comando militare della Sardegna) e la chiesa di San Michele, due gioielli separati nel 1848 ma che il Fai riunisce in un unico percorso, così com’erano ai tempi del Noviziato dei gesuiti, sorto nel dodicesimo secolo. Eccoli «i nostri gioielli», dice la Mongiu. E allora via al taglio del nastro, sotto i flash dei fotografi, la benedizione di un’invitata d’onore, Nereide Rudas (che si raccomanda «imparate la città») e i saluti delle autorità, la prefetta Giuliana Perrotta, la rettrice dell’Università Maria Del Zompo, il direttore scolastico provinciale Luca Cancelliere.
LA VISITA Senza i militari e i Gesuiti l’impresa non sarebbe riuscita così bene. I punti di riferimento, oltre alla presidente Fai, sono il generale Giovanni Pintus, comandante militare della Sardegna, e il superiore dei gesuiti, padre Guglielmo Pireddu, rettore della chiesa di San Michele. La visita parte dall’ex ospedale militare. C’è da accogliere tanta gente nei corridoi di questo edificio a tre piani, oggi Dipartimento militare di medicina legale e un tempo sede dei reparti di degenza (chirurgia, ortopedia e medicina): ora, al terzo e secondo piano, restano gli uffici dei militari e gli ambulatori per le visite specialistiche dei Corpi armati dello Stato. I ragazzi apprendisti-ciceroni guidano i visitatori: questa è la vecchia farmacia («dove si acquistava il chinino per combattere la malaria»), questi sono i cimeli, queste le sculture in bronzo di fanteria, artiglieria, cavalleria, le giubbe grigio verde dei soldati. Nel chiostro c’è una trincea della prima guerra mondiale. E, intanto, arrivano anche i turisti stranieri, sbarcati da una nave crociera. «Come here», per gli apprendisti ciceroni la lingua non è un problema.
Carla Raggio


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LA NUOVA SARDEGNA
 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 marzo 2016 / Sassari - Pagina 24
Primavera dedicata al diritto allo studio
SASSARI Anche l’università di Sassari domani aderisce alla "Primavera dell’Università", giornata di riflessione sul sistema universitario italiano indetta in tutti gi atenei italiani dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane. A partire dalle 10.30, l’aula Magna dell’Ateneo sarà animata da interventi e dibattiti finalizzati a riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione: hashtag ufficiale #primaverauniversità. Dopo il raduno dei partecipanti, alle 10.30 è previsto il saluto del rettore Massimo Carpinelli. A seguire, sarà trasmesso un video realizzato dalla Crui e la RoadMap 2014-2018 nel decennale della Dichiarazione di Messina sull’accesso aperto alla ricerca. Poi il prorettore vicarioLuca Deidda, Daniele Tedde in rappresentanza del Personale tecnico amministrativo e Marco Pilo in rappresentanza degli studenti. Al termine degli interventi programmati, si terrà la tavola rotonda "L’Università bene comune". L’evento continua nel pomeriggio con una sorta di edizione universitaria di "Monumenti aperti": dalle 13 alle 20 saranno disponibili le visite guidate ai luoghi dell’università.
 
 
 
4 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 marzo 2016 / Sassari - Pagina 24
Cooperazione e sicurezza diventano corso di laurea
SASSARI Dal prossimo anno accademico l’università attiva un nuovo corso di laurea triennale in “Sicurezza e cooperazione internazionale”, novità assoluta nel panorama nazionale e unico in Sardegna. «Il corso - riferisce il rettore, Massimo Carpinelli - nasce dalle conoscenze maturate dall’università di Sassari nelle attività di ricerca sui temi della sicurezza e cooperazione internazionale. L’esperienza ci suggerisce un profilo del corso con un forte carattere interdisciplinare e, per questo motivo, coinvolgerà specialisti afferenti ad almeno 8 dipartimenti dell’ateneo. Intendiamo così intercettare, con un mirato percorso di formazione professionale, le molteplici e articolate necessità di intervento che gli attuali, complessi problemi della sicurezza civile (ambientale, alimentare, sanitaria, umana), impongono ai decisori pubblici e alle organizzazioni internazionali. Il Dipartimento di Giurisprudenza (proponente), insieme al Dipartimento di Agraria e al Dipartimento di Scienza della Natura e del Territorio, quali dipartimenti associati, hanno elaborato un progetto culturale altamente innovativo nel panorama dell’istruzione universitaria italiana, che si discosta nettamente dai corsi imperniati unicamente sulle scienze sociali o di quelli di Scienze della Difesa e della Sicurezza a indirizzo militare». Declinando il concetto di sicurezza nelle sue diverse connotazioni e nei conseguenti ambiti operativi, il corso di laurea in Sicurezza e Cooperazione Internazionale integra nel progetto formativo discipline appartenenti all’area socio-politologica-economica-giuridica con discipline dell’area tecnico-scientifica. L’obiettivo di integrazione interdisciplinare promosso dal corso, tuttavia, non si limita ai soli aspetti della formazione e della didattica, poiché interessa altrettanto sensibilmente il campo della ricerca scientifica. Un’iniziativa di questo genere propone infatti una serie di domande di ricerca di carattere trasversale e interdisciplinare che scardinano i tradizionali steccati accademici e alimentano l’interazione, entro un preciso disegno strategico, tra scienze sperimentali e scienze sociali, i cui incroci possono fertilizzare campi di ricerca autenticamente innovativi. «I potenziali fruitori del corso - spiega il Professor Gian Paolo Demuro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza - appartengono a tre categorie: oltre agli studenti provenienti dalle scuole superiori e motivati da una spiccata sensibilità nei confronti di temi quali il rispetto dei diritti umani, la cooperazione internazionale, la sicurezza interna ed esterna, il corso potrà accogliere chi ha già maturato esperienze di carattere operativo anche in ambito militare, che desideri acquisire competenze specifiche sul coordinamento, gestione e direzione di sistemi organizzativi-funzionali in ambito civile, come quelli tipici dei progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo, oltre che di operazioni di supporto alla pace e interventi di tutela delle popolazioni colpite da calamità naturali. Il corso sarà certamente di interesse anche per il personale operante presso la Pubblica Amministrazione che desideri acquisire una specializzazione nel settore della protezione civile». Alla fine del triennio, che verrà attivato gradualmente anno dopo anno, già si pensa all’avvio di un corso di Laurea Magistrale, ancora da definire nei dettagli.
 

 
5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 marzo 2016 / Ediz. nazionale - Pagina 29
Studio sulle etnie che vissero all’Asinara
STINTINO L’obiettivo è trovare in tempi brevi i fondi per dare il via alla campagna di scavo archeologico e consentirne l’avvio entro la fine della primavera, un’occasione per far proseguire il progetto “commemorazioni di pace”. Il Comune di Stintino ci crede fermamente nel progetto che, avviato nel 2013 con partner Comune di Porto Torres, Parco nazionale dell’Asinara, Università di Sassari e Soprintendenza archeologica della Sardegna, tra il 2014 e il 2015 ha già permesso la realizzazione di due importanti convegni, una ricerca storica e un primo studio di bioarcheologia basato sulla genomica. Adesso si aprono le prospettive per un ulteriore studio che punta, attraverso l’analisi del Dna a individuare le malattie che hanno condotto alla morte molti dei prigionieri che, nei tristi anni del primo conflitto mondiale, furono deportati sull’isola dell’Asinara. Non solo, lo studio diretto dal professore Salvatore Rubino, che vede impegnati anche Paolo Francaleoni e Vittorio Mazzarello dell’Università di Sassari oltre agli esperti dell’Università di Belgrado, ha anche un altro obiettivo: individuare con precisione le etnie che vissero in quegli anni sull’isola. Tra queste, oltre a quella serba, una sicura presenza fu quella ungherese. E proprio a Budapest la notizia del progetto ha trovato notevole interesse. «A maggio - afferma il sindaco di Stintino Antonio Diana - sull’isola dell’Asinara sarà installato un monumento al quale stanno lavorando alcuni artisti ungheresi. Sarà riprodotto una parte del “piccolo blasone d’Ungheria” che è anche presente nella bandiera. È intenzione del presidente della Repubblica Janos Ader inaugurare la stele nella seconda metà di maggio. Sarà anche l’occasione per una visita all’ossario austro-ungarico di Campu Perdu». La campagna di scavi archeologici, secondo quanto previsto dal progetto, sarà diretta dalla responsabile della Soprintendenza archeologica della Sardegna, Gabriella Gasperetti, sarà realizzata nelle aree dove erano localizzati i campi di prigionia, identificati sulla base delle fonti e della cartografia storiche. Saranno ricercati materiali biologici utili alle analisi. Questo studio arricchisce quello storico curato dalla professoressa Assunta Trova del Dipartimento di Scienze politiche. Un passo futuro sarà quello della creazione di un parco museo scientifico e storico volto a fondare il passato e il futuro nei luoghi dove si svolsero gli eventi. Potrà essere attivato un laboratorio permanente nel quale vivere esperienze scientifiche e culturali volte alla conoscenza, tutela e valorizzazione di quei luoghi e della loro memoria.
 
 
 
6 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 marzo 2016 / Olbia - Pagina 26
Turismo, domani si parla dei rapporti Sardegna-Svizzera
OLBIA Domani, l’aula magna Robert Engle dell’università ospita la giornata di dibattito “Le caratteristiche della domanda turistica in Svizzera”. Apriranno i lavori alle 10 Gavino Sini, presidente della Camera di commercio Nord Sardegna; Agostino Cicalò, presidente Unione regionale Camera di commercio Sardegna; Silvio Pippobello, ad Geasar e l’assessore al turismo Francesco Morandi. Spazio poi agli interventi dei rappresentanti svizzeri del turismo, marketing e Camera di commercio.
 
 
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 marzo 2016 / Ediz. nazionale - Pagina 30
Il Ministro nomina Wheeler e Vannini nel Consiglio
PORTO TORRES Il Consiglio direttivo dell’Ente Parco Asinara è stato integrato - con decreto del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - dalle figure del sindaco di Porto Torres Sean Wheeler e dal docente della facoltà di Scienze economiche dell’università di Sassari Marco Vannini. I due membri prendono il posto dell’ex sindaco Beniamino Scarpa e dell’ex assessore provinciale all’Ambiente Paolo De Negri, e potranno sedersi al tavolo del Consiglio direttivo sin dalla prossima riunione. (g.m.)
 
 
 
 

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