Venerdì 18 marzo 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 marzo 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 18 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Conferenza Rettori
MOBILITAZIONE CONTRO I TAGLI ALL'UNIVERSITÀ
Università mobilitata per la manifestazione di lunedì, che si terrà contemporanea in tutt'Italia, indetta dalla Conferenza dei Rettori. L'Ateneo è stato tra i primi a sollevare il problema dei tagli lineari e progressivi in atto dal 2008. Sono state perse oltre diecimila posizioni di ruolo in tutta Italia per docenti e ricercatori, con tagli superiori al 13 per cento del totale. La media nel settore pubblico è del 5 per cento. I fondi statali per l'Università cagliaritana sono crollati del 10 per cento negli ultimi due anni, sulla base di indicatori iniqui più volte denunciati dalla rettrice, Maria Del Zompo.
Lunedì alle 10,30 corteo in centro: docenti, studenti e personale distribuiranno volantini. In Municipio i partecipanti saranno accolti dal sindaco Massimo Zedda e dal presidente del Consiglio comunale Goffredo Depau. Alle 16, nell'Aula magna del Rettorato, la conferenza “Per una nuova primavera dell'Università in difesa del diritto all'alta formazione e del ruolo strategico della ricerca pubblica”. Modera Pietro Ciarlo. All'iniziativa hanno aderito le Rsu dell'Ateneo.
 
 


 
2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 18 marzo 2016 / Provincia Medio Camp (Pagina 34 - Edizione CA)
San Gavino
Lo zafferano Dop in una tesi di laurea
San Gavino è la capitale del fiore viola e Genziana Corongiu, una giovane studentessa universitaria, si è laureata in scienze dell'amministrazione con una originale tesi di laurea sullo zafferano Dop di Sardegna tra cultura, normative e opportunità di sviluppo. La Dop, la denominazione di origine protetta, è il massimo riconoscimento di qualità europeo: «La coltura dello zafferano - spiega la neodottoressa - rappresenta un valore molto importante non solo per la conservazione delle tradizioni locali, ma anche perché racchiude in sé un grande potenziale di sviluppo territoriale. La Sardegna importa e spende 19 milioni di euro annui per le piante officinali, di cui 2 milioni di zafferano. È molto importante colmare questo gap di mercato perché ci sono gli spazi per far bene». Da qui l'idea di una promozione del turismo locale che sfrutti l'enogastronomia locale, le bellezze culturali e ambientali esistenti e le tradizionali legate allo zafferano. ( g. pit. )
 
 


 
3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 18 marzo 2016 / Cronaca di Oristano (Pagina 38 - Edizione CA)
ORISTANO
La psicologia aristotelica nell'opera di Diego Zucca
L'anima del vivente - Vita, cognizione e azione nella psicologia aristotelica. È il titolo dell'opera che verrà presentata oggi alle 18 al Centro servizi culturali; autore è il docente universitario oristanese Diego Zucca. «Il libro esplora tutti gli aspetti rilevanti dell'indagine aristotelica sull'anima» spiega l'autore, «considerando in particolare il rapporto con la teoria della natura, il De anima e altri testi chiave del corpus. Uno studio critico aggiornato alle ricerche più recenti, che costituisce una valida guida per esaminare un paradigma teorico “classico” il cui impatto è tuttora imponderabile». Diego Zucca è ricercatore e docente in Storia della filosofia antica presso il Dipartimento di storia, scienze dell'uomo e della formazione dell'Università di Sassari. Ha studiato e svolto attività di ricerca a Venezia, Parigi, Berlino, Edimburgo, New York, Buenos Aires. I suoi principali ambiti di interesse sono la filosofia antica (specialmente Aristotele) e la filosofia della mente.
 
 


 
4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 18 marzo 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Missione di amicizia e cooperazione a un anno dalla strage jihadista
Pigliaru a Tunisi per ricordare il Bardo
Sarà la Sardegna a guidare, oggi, la delegazione delle regioni italiane in missione in Tunisia per la commemorazione al museo del Bardo, a un anno dell'attentato. Il presidente Francesco Pigliaru, coordinatore del sistema regionale Italiano nella cooperazione internazionale in seno alla Conferenza delle Regioni e Province autonome, e gli altri rappresentanti delle Regioni saranno ricevuti dall'ambasciatore De Cardona. Nel corso della giornata la delegazione incontrerà Youssef Chahed, ministro degli Affari Locali, Yassine Brahim, ministro per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale, Néji Jalloul, ministro dell'educazione, Moufida Jaballah, direttrice generale della Cooperazione transfrontaliera con l'Unione europea, e i rettori delle Università tunisine.
La missione, oltre che un segnale di amicizia e vicinanza alle autorità tunisine, sarà l'occasione per discutere di collaborazione tra i territori. Tutto nasce all'interno della Conferenza delle Regioni che ha approvato, il 17 dicembre, un documento sulle relazioni con la Tunisia, finalizzato a contribuire al processo di riequilibrio territoriale, a sostenere il decentramento, e a rafforzare la cooperazione in settori come l'agricoltura, lo sviluppo rurale e l'istruzione.
Pigliaru, insieme al ministro tunisino Brahim e a un rappresentante della delegazione Ue in Tunisia, parteciperà anche alla riunione per l'avvio operativo del programma Eni Cbc Med, di cui la Regione è autorità di gestione e che coinvolge 13 Paesi e oltre 95 territori dove vivono circa 185 milioni di persone. ( mar.pi. )


 


 
5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 18 marzo 2016 / Cultura (Pagina 48 - Edizione CA)
CONVEGNO
Un anno dopo la strage al Museo del Bardo è la cultura il baluardo contro il terrorismo
L a cultura come baluardo di civiltà contro la barbarie del terrorismo. È la finalità del convegno in programma oggi, giorno della commemorazione della strage al Museo del Bardo, all'Istituto italiano di cultura di Tunisi. Intitolato “Archeologia e tutela del patrimonio di Cartagine: lo stato dell'arte e le prospettive della collaborazione tuniso-italiana”, ha nei lavori di studio e ricerca promossi dall'Università di Sassari la colonna portante.
Tra gli esperti ospiti della manifestazione anche Attilio Mastino, già rettore dell'Ateneo sardo e docente nel Dipartimento di storia, scienze dell'uomo e della formazione. «Anche nelle condizioni difficili e terribili di questi trent'anni e in particolare tra l'11 settembre 2001 e le primavere arabe», dice, «abbiamo proseguito il nostro impegno di costruire ponti fra le due rive del Mediterraneo, con il senso di un'attenzione e di un rispetto che vogliamo affermare, il desiderio di un incontro e di una speranza».
In occasione dell'evento verranno presentate le campagne di scavo tuniso-italiane che sono attualmente in corso e finanziate dal Ministero degli Affari Esteri e della Coperazione Internazionale. Sarà poi presentato il XX volume della serie “L'Africa romana”, che sarà dedicato alle vittime del terrorismo e al popolo della Tunisia libera e democratica. L'opera raccoglie gli Atti del XX Convegno internazionale “L'Africa romana” tenutosi ad Alghero dal 26 al 29 settembre 2013 dedicato a “Momenti di continuità e rottura: bilancio di Trent'anni di convegni, L'Africa romana”.
Verrà infine presentata la società scientifica “Scuola Archeologica Italiana di Cartagine” che si è di recente costituita a Sassari. Il progetto, realizzato in collaborazione col Cnr italiano, avrà come scopo quello di stabilire contatti forti tra le istituzioni culturali italiane e tunisine.
La prima tappa è l'apertura, in seno alla scuola, di una biblioteca pubblica e l'organizzazione di attività culturali alle quali prenderanno parte universitari tunisini e italiani. ( m . a. )
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 
 


6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 18 marzo 2016 / Ediz. nazionale - Pagina 22
Università, cooperazione con il Cairo
SASSARI Nei giorni scorsi è stato ufficialmente inaugurato nella Facoltà di Agraria dell’Università del Cairo (9000 studenti iscritti nella Facoltà e 400.000 studenti iscritti nell’università) un nuovo progetto internazionale dell’università di Sassari grazie al coordinamento del Nucleo di ricerca sulla desertificazione (Nrd). Il progetto denominato interuniversity learning in higher education on advanced land management (Ilham), finanziato dall’Unione Europa all’interno del programma erasmus+ capacity building, mira ad istituire in Egitto un master sul tema della gestione sostenibile del territorio insieme a quattro università egiziane: l’università di Alessandria, l’università del Cairo, l’università di Damanhur e quella di Zagazig. Al progetto partecipano inoltre la school of earth and environment dell’università di Leeds, il dipartimento di scienze agroalimentari dell’università di Salonicco, Unimed, un’associazione di università che si affacciano sul Mediterraneo e un’impresa, la advanced computer system che svilupperà, insieme alle università partner del progetto, applicazioni informatiche dedicate all’introduzione di nuovi strumenti di didattica. Il progetto ha una durata di tre anni. L’obiettivo finale del progetto è l’istituzione di un nuovo master congiunto tra le università egiziane partner del progetto dove saranno formati studenti capaci di affrontare e trovare spazi nel mercato del lavoro sul tema legato alla gestione sostenibile del territorio, tema quanto mai attuale in tutti paesi e, in particolare, nel Nord Africa.
 
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 18 marzo 2016 / Fatto del giorno - Pagina 3
IL JOBS ACT NELL’ISOLA
Lavoro, boom dei voucher
ma crollano le assunzioni
di Alessandro Pirina
SASSARI Flop act. La riforma del lavoro nata con l’obiettivo di stabilizzare i lavoratori a termine rischia di creare un nuovo esercito di precari. Il popolo dei voucher. Il jobs act sembra aver perso i suoi effetti mirabolanti. Con il taglio degli sgravi fiscali per i datori di lavoro il numero dei contratti a tempo indeterminato è crollato in tutta Italia. Un segno meno che in Sardegna supera il 45 per cento. Sei punti in più della media nazionale. Eppure l’anno scorso l’isola era stata la regione con il più alto numero di assunzioni con sgravi fiscali. Dal 1 gennaio, però, la musica è cambiata. Gli incentivi governativi sono stati più che dimezzati, passando da 8.060 euro ad assunzione per tre anni a un massimo di 3.250 euro all’anno per due. E quasi dimezzate sono anche le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Il boom dei voucher. Un crollo che ha favorito il ricorso ai voucher. I buoni dell’Inps dal valore di 10 euro all’ora. Rispetto al gennaio 2015 quest’anno in Italia ne sono stati venduti tre milioni in più. Un boom pari al 36,6 per cento. Più o meno la stessa media dell’isola, dove l’aumento sfiora le 70mila unità. Dai 193mila del 2015 agli oltre 262mila di 12 mesi dopo. Dall’agricoltura al turismo. Il voucher nasce come strumento per pagare le prestazioni occasionali nel settore della agricoltura. In particolare per le vendemmie, la raccolta delle olive, della frutta, del tabacco. Ognuno vale 10 euro, 7,5 vanno al lavoratore e gli altri 2,5 all’Inps. Un mezzo innovativo adottato per eliminare il lavoro nero. O perlomeno, questa era l’intenzione del governo, per ridurlo ai minimi termini. Dalla agricoltura, però, il buono è stato esteso a numerosi altri comparti, soprattutto quello turistico-ricettivo. Con il rischio che da eccezione il voucher diventi la regola. E che i datori di lavoro ne abusino. Il rischio abusivismo. È proprio questo il timore dei sindacati, che hanno più volte denunciato il fenomeno. Ci sono infatti aziende e datori di lavoro che usano i voucher per mascherare il nero. Pagano una parte con il buono, magari solo una prima ora, e il resto lo saldano sottobanco. Il ricorso ai voucher è ormai inarrestabile. Nel gennaio del 2014 nell’isola non superavano i 100mila, dodici mesi dopo sono diventati quasi il doppio, 193mila, che agli inizi di quest’anno sono lievitati fino a quota 262mila. Stipendi anomali. Numeri che indicano la nascita di un nuovo esercito di precari che ha ancora meno tutele delle già poche previste per i vecchi co.co.co. Con i buoni trasformati in stipendi irregolari, senza la previsione di ammortizzatori sociali e con contributi pensionistici irrisori. Un fenomeno nazionale. La Sardegna è in linea con la media nazionale. Anzi, la percentuale dei voucher venduti è leggermente al di sotto, 35,6 a 36,4. Una via di mezzo tra la Campania, dove i buoni hanno registrato un balzo in avanti che supera il 65 per cento, e la Calabria fanalino di coda, ferma al 18,3. Stop alle assunzioni. Il boom dei voucher è l’unico segno più - e non per forza positivo - registrato in questo primo scorcio del 2016. Per il resto, infatti, l’Osservatorio sul precariato dell’Inps ha rilevato solo segni meno. Dodici mesi fa in Italia furono firmati 176mila contratti a tempo indeterminato, ventimila in più di un anno prima. Nel 2016 le firme sono scese a quota 106mila, un crollo pari al 39,5 per cento. Contratti dimezzati. Un trend che ha contagiato anche la Sardegna, che è passata, in pochi mesi, da prima regione d’Italia per numero di nuove assunzioni agevolate da sgravi fiscali a terzultima.
Peggio hanno fatto solo Sicilia e Calabria. Nell’isola, infatti, nel gennaio 2015 sono stati portati a casa 3.542 contratti a tempo indeterminato. Quest’anno la riduzione dei generosi incentivi del governo ha comportato il loro dimezzamento, o quasi. Nel gennaio 2016 infatti le nuove assunzioni sono state 1.946, pari a un meno 45,1 per cento. Gli altri contratti. Sono in generale le nuove assunzioni a registrare una frenata, anche se meno brusca di quelle a tempo indeterminato. I contratti a termine passano nell’isola da 5.732 a 4.536, mentre quelli in apprendistato registrano un leggerissimo aumento. Nel complesso, dunque, in Sardegna le nuove assunzioni sfiorano un meno 30 per cento, una cifra molto più alta del resto d’Italia, dove la media si ferma al 22. Calano operai e impiegati. Il segno meno nelle assunzioni non fa differenza di qualifica. A calare sono indistintamente operai, impiegati, quadri e dirigenti. I primi, che nel 2015 erano passati da 111mila contratti a 125mila, quest’anno sono scesi a quota 73mila. Brusco calo anche per gli impiegati: da 40mila a 47mila nel 2015, nel gennaio 2016 ne sono stati assunti appena 30mila. Più limitate le contrazioni per quadri e dirigenti, mentre fra gli apprendisti si registra l’unico segno più. Ma nulla a che vedere con il boom dei voucher.

 

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