Giovedì 17 marzo 2016

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17 marzo 2016
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 17 marzo 2016 / TV e Radio (Pagina 47 - Edizione CA)
Videolina
 “Facoltà di scegliere”
“Monitor”, oggi si parla di Università. I tagli imposti dal Governo rischiano di far sparire i nostri Atenei. Ospiti di Simona De Francisci, il rettore Maria Del Zompo Rettore e il presidente di Confindustria Alberto Scanu.
 
 


 
2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 17 marzo 2016 / Quartu Sant'Elena (Pagina 21 - Edizione CA)
È diventata tetraplegica nell'88, dopo un incidente stradale: è dottoressa in Psicologia
«UNA LAUREA CONTRO IL PREGIUDIZIO»
Alessandra Serra: successo conquistato con la forza di volontà
«Laurearmi era nei miei progetti fino dai tempi del liceo. Volevo studiare, finire le superiori e completare l'università. L'incidente che mi è successo ha solo rallentato il percorso, non l'ha bloccato». L'incidente di cui parla Alessandra Serra, 47 anni, da lunedì dottoressa in psicologia, è avvenuto nel 1988 quando un'auto l'ha travolta in vespa e le ha causato una lesione all'altezza del collo. Diagnosi dura da digerire per tutti, figuriamoci per una ragazza diciottenne: tetraplegica.
 LA LAUREA «Beh, l'obiettivo l'ho raggiunto» sorride, dopo aver discusso martedì pomeriggio la tesi in Scienze e Tecniche Psicologiche, «ora stacco per un po' con lo studio e mi dedico al lavoro e ad altri progetti». Non ha nulla in contrario al fatto che si racconti la sua storia, ma pretende che non diventi una valle di lacrime. «Nonostante abbia una disabilità grave dovuta a una lesione spinale molto alta (alla quinta vertebra cervicale, ndr)» chiarisce subito, «sono riuscita ad ottenere questo risultato grazie alla forza di volontà, all'esperienza e, fondamentale, è stato anche il supporto di alcune colleghe, in particolare Antonella Casula e Francesca Vargiu».
 LA TESI E per capire il carattere di questa donna, basta anche solo leggere la prima pagina della suo lavoro di laurea, discusso martedì a Sa Duchessa davanti alla commissione della Facoltà di Psicologia. «Il titolo?» prosegue, «La lesione spinale traumatica. Esiti fisici e psicologici e il ruolo dello psicologo nel periodo immediatamente successivo al trauma». Un tema concordato con al professoressa Rachele Fanari, docente associato di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione. «Per quanto riguarda l'argomento che ho scelto» aggiunge, senza necessità di girarci troppo attorno, «ho pensato al tema della disabilità e, nello specifico, al ruolo e al supporto che può dare uno psicologo nel caso di una lesione spinale. Purtroppo io non ne ho potuto beneficiare».
L'INCIDENTE Alessandra Serra è stata travolta da un'auto nel 1988 in viale Colombo, a Quartu. Ricoverata all'ospedale Marino per due mesi, poi era stata trasferita per un anno e mezzo in Lombardia, con tappe a Magenta e Passirana di Rho per la riabilitazione. «Non ho potuto usufruire del supporto psicologico» racconta ancora, «ma parliamo di quasi trent'anni fa e, in quell'epoca, l'approccio riabilitativo era più concentrato sull'aspetto fisico che su quello psicologico. Eppure sarebbe stato importante perché, come sottolineo nel mio lavoro, bisogna affrontare esiti fisici devastanti: come la perdita dei movimenti, della sensibilità e della funzionalità di importanti organi interni. Una condizione che ha ripercussioni sulla sfera psicologica della persona».
 LA SCELTA Da una decina d'anni, la neo dottoressa lavora al consorzio Camù di Cagliari, occupandosi di amministrazione al centro culturale d'arte ExMà. «Volevo laurearmi in biologia», sottolinea, ma senza nemmeno un accenno di malinconia, «ho pensato che avrei avuto maggiori difficoltà pratiche visto le difficoltà di movimento delle mani. Ma questo non significa che la facoltà di Psicologia sia stata un ripiego. Ora, come ho già detto, vorrei prendermi un piccolo periodo di pausa dallo studio, proseguire col lavoro e dedicarmi ad altri progetti che ho in mente».
LA DEDICA Una trentina di amici e parenti hanno assistito alla cerimonia di laurea, conclusa con la tradizionale corona d'alloro. «La mia famiglia e i miei amici hanno condiviso con me questa gioia» sospira Alessandra, «un momento che arriva subito dopo quello di immenso dolore che purtroppo resterà per sempre dentro di noi». Poco più di tre mesi fa, il 6 dicembre scorso, il fratello maggiore di appena 51 anni è morto per un infarto durante una partita a tennis nei campi del Margine Rosso. Nella tesi di laurea c'è anche lui, con l'unica dedica incisa con un ricamo nero su sfondo bianco: «...a Roberto».
Francesco Pinna
 
 


 
3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 17 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. La partecipata conferenza dell'ex ministro di Grazia e Giustizia
«VI RACCONTO LA VITA DEI LIBRI»
Diliberto: nelle biblioteche ci sono pezzi di storia
Nasce per custodire e tramandare storie e cultura. Ma il libro ha anche la sua, di vita. Intrecciata a epoche e vicende personali, talvolta destinate all'oblio. Sempre che un appassionato bibliografo non colga tra le pagine dettagli, postille, timbri e note di possesso che rendono quel volume unico, e ne ricostruisca i viaggi tra biblioteche, librerie antiquarie, guerre e mani. Come accaduto alla sterminata collezione del grande studioso tedesco Theodor Mommsen, smembrata dopo la sua morte e raccontata nel suo vagare tra Europa e Stati Uniti ieri al Magistero da Oliviero Diliberto.
La conferenza Storie di testi, storie di libri: itinerari di ricerca tra librerie e biblioteche , ispirata al suo fortunato saggio La Biblioteca Stregata, ha offerto agli studenti cagliaritani un'occasione inedita e preziosa di incontro con il politico cagliaritano, ministro di Grazia e Giustizia tra il 1998 e 2000, professore di Storia del diritto all'Università degli Studi di Roma La Sapienza e, come ha voluto puntualizzare, da vent'anni concentrato nello studio del '400, secolo fortunato per l'incrocio tra la nascente stampa, la riscoperta dei classici, l'arrivo a Roma degli intellettuali bizantini. «Avere una biblioteca è importante», ha ricordato agli studenti, «ma molto più interessante provare a ricostruire quelle che non esistono più: vengono a galla pezzi di storia e percorsi inaspettati». Il tomo antico e profumato d'inchiostro, ma anche il catalogo che spesso viene gettato via ignorando il suo ruolo di interprete delle strategie editoriali e culturali di un'epoca, assumono così nuova dignità. E nemmeno lo spray al profumo di libro made in USA, spruzzato sullo schermo di un tablet, può conferire all'ebook il potere evocativo, il calore e, perché no, la seduzione di un foglio stretto tra le mani.
Clara Mulas
 



 
4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 17 marzo 2016 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Il piano da 7,4 miliardi approda in Aula, ora si dovranno limare molti capitoli di spesa
Finanziaria, vincono i sindaci: salvi gli 8 milioni per i Comuni
È salvo il Fondo unico degli Enti locali: non verrà utilizzato per aggiungere risorse alla Finanziaria. Consiglio e Giunta evitano la guerra con i sindaci, ma sono costretti a rivedere i conti. Infatti, senza gli 8 milioni di euro vincolati nel salvadanaio destinato ai Comuni, la somma a disposizione dei consiglieri scende da 33 a 25 milioni. Significa che si dovrà affinare un lavoro di cesello, per colmare gli 8 milioni, su alcune voci di spesa previste negli emendamenti. Non si placa, dunque, l'effetto “coperta corta” di una Finanziaria che, ieri pomeriggio, ha iniziato il suo viaggio in aula.
 I CONTI Su una manovra complessiva di 7,4 miliardi di euro, al netto dei fondi per le spese fisse, i 3,5 miliardi per la Sanità e i 41 milioni per il sociale, la massa manovrabile per il Consiglio era di 33,6 milioni. Una cifra che ha costretto maggioranza e opposizione a utilizzare il bilancino (non senza qualche problema) per gli emendamenti. Adesso questa cifra, salvo altri nuovi capitoli sui quali intervenire, si è ulteriormente ridotta e in Consiglio regionale si lavora per capire dove e in che modo intervenire.
 LE VOCI Gli emendamenti sui quali i consiglieri regionali hanno fatto sintesi spaziano un po' in tutti i settori. Prima della rinuncia agli 8 milioni del Fondo, i soldi sono stati ripartiti in una quarantina di voci. Tra queste spiccano i 4,4 milioni destinati al Consiglio regionale che potrebbe decidere per una decurtazione interna. Quasi sicuramente verranno ridotti i 3 milioni per i cantieri verdi che dovrebbero essere 2 e mezzo. Nei vari emendamenti sono contenuti stanziamenti per lingua sarda (1 mln), borse di studio Ersu (4 mln), emittenti radio (200 mila), televisioni (400 mila), Pro loco (750 mila) e Distretto aerospaziale (800 mila).
 «MANOVRA BILANCIATA» Ieri sera è cominciato l'iter della manovra con le relazioni di maggioranza e opposizione. Per il centrosinistra è stato il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, a presentare la manovra. Dopo aver ricordato che «le tasse non sono state aumentate», Sabatini ha evidenziato le difficoltà di un Bilancio che «non può permettersi di accantonare 680 milioni per la finanza pubblica. Dobbiamo rimettere in discussione l'articolo 8 dello Statuto». Tutto sommato l'esponente del Pd difende una manovra «equilibrata in un momento difficile soprattutto a causa dei costi della sanità che stiamo monitorando».
 L'ATTACCO Dai banchi dell'opposizione è il consigliere di Forza Italia, Ignazio Locci, a puntare il dito sul bilancio. «In due anni di governo è stata prodotta solo una montagna di carta, incapace di produrre risultati». Secondo il consigliere azzurro la Finanziaria non sarà in grado di risolvere i problemi ma «farà pagare ai sardi il prezzo della visione politica miope di una Giunta che non riesce a capire la società». Stamattina riprenderà il dibattito.
 Matteo Sau
 
 


 
5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 17 marzo 2016 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
SAMATZAI
Tesi di laurea per valorizzare il patrimonio comunale
Al via con la valorizzazione delle ricchezze del territorio. L'amministrazione comunale scommette sui giovani laureati con “Progetto cultura”, l'iniziativa che verrà presentata domani alle 17 nella sala consiliare. «È nostra intenzione valorizzare e pubblicare le tesi di laurea dei cittadini samatzesi», hanno detto il sindaco Agostina Boi e l'assessore alla Cultura, Angela Baldussi, «per questo invitiamo a partecipare tutti i laureati che hanno fatto studi sul nostro paese, di qualsiasi ambito, da quello scientifico a quello umanistico». (m.p.)
 
 


 
6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 17 marzo 2016 / Provincia di Sassari (Pagina 39 - Edizione CA)
SASSARI. Francesco Marincola riceve il premio Alvaro 2016
L'Ateneo loda lo scienziato-scrittore
È il secondo scienziato più citato al mondo negli studi sul melanoma e ieri era ospite all'Università di Sassari per ricevere dal rettore Massimo Carpinelli il premio Alvaro 2016 "Scienza e Cultura". Francesco Marincola, arrivato a Sassari come visiting professor del Dipartimento di Scienze Biomediche, è il responsabile del Sidra Medical and Research Center di Doha (Qatar), con un passato come direttore della Sezione di Immunogenetica del prestigioso National Institute of Health di Bethesda (USA).
Non è solo un medico e un uomo di laboratorio, ma anche uno scrittore (autore del romanzo "The wise man of Pizzo"). Per questo e per la sua brillante carriera scientifica, la Fondazione Corrado Alvaro, presieduta da Aldo Morace, ha deciso di attribuirgli il premio che l'anno scorso era toccato a Eugenio Gaudio e Giuseppe Novelli, rettori, rispettivamente, dell'Università La Sapienza e di Tor Vergata. L'evento è stato introdotto dalla Lucia Gemma Delogu, ricercatrice del Dipartimento di Chimica e Farmacia, che collabora da diversi anni con Francesco Marincola.
Sono intervenuti anche Andrea Montella, direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, Pierfranco Demontis, responsabile del Dipartimento di Chimica e farmacia, e Aldo Morace del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali. ( c. fi. )
 
 


 
7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 17 marzo 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 35 - Edizione CA)
NUORO. Prima nazionale al teatro Eliseo per i settant'anni della Repubblica
Il Requiem di Zuccante per la Brigata Sassari
Sarà Nuoro, sabato al teatro Eliseo (ore 19), ad ospitare le celebrazioni regionali dell'Unità d'Italia e dei 70 anni della Repubblica. Lo farà con la prima nazionale dell'opera “Requiem in Tempore Belli” composta dal maestro Mauro Zuccante e dedicata al sacrificio degli uomini della Brigata Sassari durante la guerra.
Concerto diretto da Franca Floris, interpretato dal coro vocale di Nuoro, con le musiche al pianoforte di Andrea Ivaldi e percussioni di Luca Piana e Andrea Bini. Evento a carattere regionale, organizzato da Comune, Regione ed Ente musicale, presentato ieri in municipio.
«Si tratta di una composizione creata da un veneto innamorato della nostra isola - ha ricordato il sindaco Andrea Soddu -, il fatto di ospitare nella nostra città una prima nazionale ci dà lustro, e la possibilità di unire un importante momento celebrativo con un grande appuntamento culturale». Sabato, davanti al sottosegretario alla difesa Domenico Rossi, e al comandante della Brigata Sassari Arturo Nitti, ad aprire le celebrazioni sarà la banda musicale della Brigata Sassari. Sull'importanza dei valori che portano con sè le celebrazioni sull'Unità d'Italia e del 70 esimo anniversario della Repubblica, ha puntato il prefetto di Nuoro Giovanni Meloni, che ha ricordato come in questo particolare momento storico «è importante che i messaggi arrivino ad una platea di giovani e nelle scuole perché è quello il luogo dove si formano i cittadini di domani». Il prefetto ha anche ricordato il referendum del 1946 che sancì la nascita della Repubblica italiana, e la conquista del voto per le donne, con la Sardegna che nel marzo dello stesso anno fu la prima regione ad usufruire del nuovo spazio di democrazia appena conquistato eleggendo a Borutta il primo sindaco donna d'Italia.
«Il Requiem in Tempore Belli è un'opera tonale, di impatto emotivo forte che può suscitare grande interesse nel pubblico», sottolinea il docente dell'università di Cagliari Aldo Accardo, presidente del Comitato sardo per le celebrazioni dei grandi eventi «una nostra produzione, che va tutelata e fatta crescere». Dopo la prima nazionale di sabato a Nuoro, si replica il 9 aprile a Cagliari.
Il presidente dell'Ente musicale di Nuoro, Angelo Palmas, assicura: «C'è già il progetto per portare l'opera di Zuccante, uno tra i più grandi compositori contemporanei, nei luoghi della Grande guerra». ( f. le. )
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 
 
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 17 marzo 2016 / Sassari - Pagina 29
Scienziato e romanziere, premio a Francesco Marincola
SASSARI Fra le provette ha trovato l’ispirazione per scrivere un romanzo ambientato a Pizzo Calabro, suo paese d’origine. E anche nel campo della letteratura, sua grande passione da sempre, Francesco Marincola, scienziato di fama mondiale nel campo della biogenetica e massimo studioso del melanoma, si è preso le sue soddisfazioni. In ragione dell’opera “I saggi di Pizzo” ieri Marincola è stato insignito, in un’aula magna dell’università strapiena di studenti e colleghi, del premio Alvaro di cui è presidente il direttore del dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Aldo Maria Morace. A consegnare la targa il rettore Massimo Carpinelli mentre ad aprire l’incontro e presentare questo ospite straordinario era stato il direttore del dipartimento di Scienze biomediche Andrea Montella. Francesco Marincola attualmente è responsabile del Sidra Medical Center di Doha in Quatar con un passato come direttore della Sezione immunogenetica del National Institute of Health negli Stati Uniti dove ha lavorato per 30 anni in vari centri di ricerca. «Nei momenti liberi mi dedico alla scrittura - ha detto - perché mi piace affrontare sempre nuove avventure». E poi c’è il richiamo delle radici: «Ho raccontato una storia ambientata nei luoghi della mia famiglia di origine. Perché un domani non escludo di tornare a vivere in una casa da dove si possa vedere il vulcano di Stromboli. (g.g.)
 
 
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 17 marzo 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 2
Sanità, spesa in crescita isola ancora maglia nera
CAGLIARI Camici d’oro. La spesa sanitaria nell’isola non smette di crescere. La cifra monstre da 3,2 miliardi di euro continua la sua corsa inarrestabile. Alimentare la macchina della Salute costa oltre la metà del bilancio della Regione. Perché l’isola si paga da sola le spese per ospedali e assistenza. Una scelta che si potrebbe rivelare vincente solo se si tagliassero gli sprechi e si riducesse la spesa sanitaria. In questi mesi la Regione ha varato una serie di misure taglia-costi. Per ora il risultato è sconfortante. Almeno secondo la classifica di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. La Sardegna è tra le regioni sprecone. In particolare l’indagine mette in evidenza due opere. La prima i letti dell’ospedale Marino di Cagliari. Costati 5 milioni di euro, ma troppo grandi per entrare negli ascensori dell’ospedale. L’altro nodo messo in evidenza nella ricerca è il reparto di Emodinamica dell’ospedale di Lanusei. Una struttura all’avanguardia, ma mai aperta. Ottimismo. In realtà la giunta Pigliaru ha ereditato dal passato queste due emergenze. Ma sarebbe riduttivo pensare che tutte le difficoltà si riducano a due situazioni complicate. Il gigante sanità ha bisogno di un’azione profonda di revisione. La Regione ci lavora su diversi piani. Da una parte porta avanti una complicata rivoluzione della rete ospedaliera che nelle intenzioni dell’assessorato dovrebbe ridurre i costi e migliorare il servizio. Dall’altro ha messo rigidi tetti di spesa a tutte le Asl. La Commissione. Ma in consiglio c’è anche una commissione d’inchiesta ad hoc il cui ruolo è proprio sfidare l’impossibile: ridurre la spesa sanitaria. Il suo compito è studiare il sistema e cercare di capire dove sono gli sprechi e quali sono le spese. Perché in tutti questi anni la macchina sanitaria si è complicata tanto da rendere impossibile capire quante e dove sono le uscite. Un mostro ingovernabile. La spesa. Per comprendere quanto sia complicato gestire la macchina basta leggere i dati che arrivano dalle spese delle Asl. L’ultimo anno disponibile è il 2014. L’Azienda di Nuoro ha accresciuto la sua spesa di oltre il 6%. È passata da 305 milioni a 324 milioni di euro. Inseguita da quella di Sassari che ha visto crescere sia i costi di gestione dell’Asl, da 568 a 588 milioni, più 3,5%. Sia con l’Aou con la spesa cresciuta del 4,8%. Tutte le altre Asl hanno incrementato la spesa intorno all’uno per cento rispetto all’anno prima. Le uniche due Asl virtuose sono quelle di Sanluri -0,2 e Carbonia -1,7. Effetto dieta. Il tetto imposto alla spesa non è bastato ad arginare l’emorragia. Nel 2014 il costo della macchina sanitaria è aumentato di 57 milioni di euro. Con molta probabilità gli effetti delle scelte della giunta Pigliaru si potranno vedere solo tra un paio di anni, se la Regione riuscirà a portare a termine il doppio processo di riforma. La centralizzazione della spesa e la riforma della rete ospedaliera. Ma in questo caso il percorso sembra molto accidentato perché si scontra con la difesa dei presidi nei territori. In molti Comuni l’ospedale è rimasto l’ultimo baluardo, l’ultimo segno di identità in un’isola sempre più abbandonata. (l.roj)
 
 

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