Lunedì 14 marzo 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 marzo 2016
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 14 marzo 2016 / Provincia Gallura (Pagina 26 - Edizione CA)
OLBIA. Programma di scouting da oggi in tutta la Sardegna
Anche il Cipnes a caccia di startup
Il Barcamper sbarca in Sardegna. Nell'anteprima di Olbia, il promotore Gianluca Dettori, fondatore della società di venture capital Dpixel e guru del digitale, l'ha presentato in partnership col Cipnes. Anticipato a Genova, durante il Salone nautico, il programma di scouting per strartup toccherà, dal 14 al 18 marzo, Sassari, Oristano, Cagliari, Nuoro e Olbia. Caccia a nuove idee imprenditoriali con un occhio di riguardo ad agroalimentare e nautica. A questo punto parte il Cipnes Barcamper Challenge. La rete innescata dal Consorzio industriale fa sistema con gli enti interessati, dal Comune all'Università di Olbia. La Dpixel supporterà il Cipnes durante le fasi progettuali. Dopo una prima selezione, i venti migliori team verranno inseriti in una startup school. Dieci i team che parteciperanno all'evento finale di Olbia, in programma entro la fine dell'anno: solo allora i progetti verranno presentati agli investitori. In palio premi in denaro (15mila euro ciascuno) e un periodo di supporto all'interno del Cipnes. L'iniziativa si colloca all'interno del progetto strategico che prevede l'avvio, entro il 2016, della PTE (Piattaforma Tecnologica Europea)-Sardinia Enterprise. Il progetto è stato presentato dal presidente del Consorzio Mario Gattu e dal direttore Aldo Carta.
Ilenia Giagnoni
 
 


 
2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 14 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
L'avvocato, per tutti il “professore”, tra aneddoti e un appello ai giovani: aggiornatevi
«TANTI COLLEGHI POCO CAPACI»
Luigi Concas, sessant'anni trascorsi nelle aule dei tribunali
Lo spartiacque di una carriera cominciata a metà anni Cinquanta fu il processo «agli avvocati». Non il colpo di pistola col quale il giudice Luigi Lombardini si tolse la vita nel '98 al palazzo di giustizia, e neanche la baraonda (pure mediatica) che ne scaturì e lo vide in qualche modo protagonista. No. Il segno principale in una carriera costellata di cause anche clamorose è stato lasciato dal “caso Manuella”, il legale scomparso nel 1981 (mai più ritrovato) la cui vicenda aveva portato quattro colleghi nel vortice della carcerazione preventiva prima di un'assoluzione piena due anni dopo. «Mi fece riflettere sui rischi della nostra professione. Sui rapporti che intratteniamo con persone non rispettabili e a volte disposte a qualunque cosa». Quella causa «era stata ricostruita grazie ai pentiti» con dichiarazioni rivelatesi inconsistenti.
Docente in pensione di diritto penale alla facoltà di Giurisprudenza, una vita trascorsa a insegnare il mestiere a centinaia di studenti e giovani (non solo all'Università) e una toga come seconda pelle, Luigi Concas per tutti in Tribunale è il “professore”. Stimato, da tanti riverito, da qualcuno criticato anche ferocemente. Comunque parte integrante della storia dell'avvocatura sarda, della quale fa parte da sessant'anni. Un traguardo da sabato inciso in una targa ricordo consegnatagli al palazzo di giustizia dal Consiglio dell'ordine forense (altre cinque, per i 50 anni di attività, sono finite nelle mani dei legali Lucia Pagella, Carlo Porceddu, Alberto Miglior, Luigi Piroddi e Paolo Roccabianca). In una sala che ha ospitato, oltre ad avvocati e parenti, anche qualche giudice (a loro volta studenti del prof), Concas ha ritirato il riconoscimento e lanciato un appello ai giovani: «Arricchitevi, studiate, aggiornate le vostre conoscenze per un compito istituzionale gravoso ma estremamente utile per la collettività». Oggi gli iscritti a Cagliari sono 2.687. Le donne sono 1.449.
 Ha fiducia in chi comincia ora la professione?
 «Ci sono troppi avvocati per un bacino limitato. Una grossa percentuale di colleghi non conosce il mestiere».
 Addirittura.
 «Si commettono errori incredibili. Sento spesso le proteste di clienti che si sentono imbrogliati».
 Forse è colpa anche dei docenti.
 «Anche loro, certo».
 O magari anche della poca voglia, e dell'incapacità di qualcuno, di prepararsi. Oggi l'avvocatura in cosa è diversa rispetto a quella di 60 anni fa?
 «È stata abbandonata l'oratoria forense. Ora si punta solo sulle argomentazioni, si cercano dettagli che il giudice possa inserire nelle motivazioni della sentenza. In qualche modo è cambiata la professionalità».
 È peggiorata?
 «Non è stata sminuita, ma le citazioni e i richiami sono spariti. Sono lontani i tempi in cui nei processi potevo anche fare riferimento ai brani dei Promessi sposi».
 Ma è cambiato anche il processo: dal sistema inquisitorio si è passati a quello accusatorio. Un altro mondo.
 «È indubbiamente cambiato, la sua struttura è diversa. In passato il giudice andava in aula dopo aver letto gli atti, come il pm e la difesa. Tutti partivano da una posizione identica. Il Tribunale sapeva di cosa si stava parlando. Oggi invece conosce solo l'imputazione. La prova si forma nel processo? Una balla. Basta che un testimone già sentito dagli inquirenti cambi anche una virgola in aula e subito si sollevano le eccezioni, le contestazioni».
 Meglio prima?
 «Ho sempre creduto al contraddittorio, ma la riforma è stata solo apparente. Ciò che al giorno d'oggi è diventato molto rilevante invece è la prova scientifica. Periti e consulenti sono diventati determinanti. I giudici non possono avere un così ampio campo di competenze».
 E il cliente? Paga?
 «Non posso parlare ( sorride ). La gran parte delle volte non paga. Anche se i miei sono principalmente dirigenti di azienda, pensano a tutto le società. Ma la gente a seconda del risultato resta riconoscente per tutta la vita. Ancora oggi mi portano regali per processi vecchi vent'anni».
Oppure fanno la sorpresa. Come quella volta che, negli anni Ottanta, un latitante suo cliente lo fermò in mezzo alla strada di rientro da Lanusei. Fucile spianato, lo fece scendere e...Un aneddoto che si può ascoltare in un video pubblicato sul sito Unionesarda.it.
Andrea Manunza
 
 


 
3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 14 marzo 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Il confronto con le altre regioni. E oggi Pigliaru è ad Ajaccio per il patto con Simeoni
Raggiunti e superati dalla Corsica nella sfida del Pil
Nel 2003 la Sardegna poteva guardare la Corsica dall'alto in basso: il suo Pil era leggermente maggiore (di 4 punti) e si avvicinava alla media europea. In poco più di dieci anni le parti si sono invertite. L'isola francese ha iniziato a recuperare posizioni mentre la nostra economia si è piantata: l'ultimo confronto fatto dall'osservatorio Seo parla di un distacco di 17 punti percentuali.
Non ci ha superato solo la Corsica: «Ormai hanno preso il largo anche le repubbliche baltiche, che fino a poco tempo fa consideravamo Terzo mondo», fa notare il fondatore di Seo Francesco Sanna. Sorpassati anche sul piano culturale: «La Lituania ha il 50% dei laureati nella fascia giovanile, la Sardegna appena il 17. C'è un problema di formazione. Nel confronto con la Corsica e le altre isole del Mediterraneo emerge che noi ci siamo fermati negli ultimi dieci anni. Mentre gli altri, prima meno competitivi, si sono evoluti. Oggi ci troviamo a inseguire».
Le differenze aumentano se la Sardegna si confronta con le repubbliche baltiche emergenti. «Le politiche fiscali di Estonia e Lituania hanno attirato capitali da tutto il mondo. I giovani sono agevolati nella costituzione delle imprese. In Sardegna questo non succede». Poi ci sono i tempi di realizzazione delle politiche: «In Estonia il piano per la mobilità elettrica è diventato realtà nel giro di due anni. In autostrada ci sono colonnine per ricaricare le auto ogni 20 chilometri. Da noi i piani non si realizzano o ci vogliono 20 anni per farlo».
A proposito di Corsica, oggi il governatore sardo Francesco Pigliaru e alcuni assessori saranno ad Ajaccio per rendere al presidente Gilles Simeoni la visita di un mese fa in Sardegna. Sarà firmato un protocollo di collaborazione istituzionale ed economica. Ieri la trasferta della Giunta è stata preceduta da alcuni incontri politici tra il leader del Partito dei sardi, Paolo Maninchedda, e il presidente dell'associazione Sardegna-Corsica, Modesto Fenu, con lo stesso Simeoni e i rappresentanti del partito Femu 'a Corsica. ( m.r. )
  


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LA NUOVA SARDEGNA
 
 
 
4 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 14 marzo 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 19
Incontro a Sassari con Pietro Clemente
SASSARI Proseguono gli incontri seminariali all’interno del corso di Metodologia della ricerca antropologica della professoressa Martina Giuffrè (Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e della formazione). L’obiettivo è quello di dare un quadro delle potenzialità del metodo etnografico e dei diversi ambiti di ricerca che può abbracciare. Dopo gli incontri del 1° marzo con Flavia Cuturi e con Cristiano Tallè dell’Università Orientale di Napoli sul tema “Il fragile equilibrio fra oralità e scrittura: esperienze e metodologie di ricerca nel Messico indigeno”, e dopo l’incontro del 9 marzo con Giacomo Mameli su “Fonti orali nel giornalismo. Tecniche di intervista e di scrittura in un paese della Sardegna di dentro”, domani dalle 9 alle 11 nell’ Aula Umanistica sarà la volta dell’antropologo Pietro Clemente, dell’Università di Firenze, che tratterà il tema “Ascoltare le voci. Le parole degli altri come metodo, come poetica, come politica”. Introduce Marco Milanese, dell’Università di Sassari. Prossimo incontro martedì 22 marzo, alle 9 nell Aula Umanistica, con Marinela Constantin, Fiore Manzo e Irene Baule. Tema: “Fare ricerca insieme: peer research e contro-narrative del “mondo rom”».

 


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