UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 19 febbraio 2016

Venerdì 19 febbraio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 febbraio 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 50 - Edizione CA)
MOSTRA. Da martedì a Cagliari
Le copertine dei libri di Camilleri
 
Una carrellata di copertine pubblicate negli anni da Sellerio e le innumerevoli traduzioni: “Camilleri a prima vista. Giro del mondo con le copertine dello scrittore siciliano” è il titolo della mostra che sarà inaugurata martedì a Cagliari, alle 17 nell'aula Coroneo della Cittadella dei Musei. Si tratta di un'esposizione ideata dal giornalista Stefano Salis per Artelibro Bologna (nel 2014), poi destinata a girare, come una mostra itinerante, in Italia e in Europa. L'inaugurazione cagliaritana sarà coordinata da Paolo Lusci e prevede gli interventi di Maria Del Zompo, Rettore dell'Università di Cagliari, dei professori Salvatore Silvano Nigro (Università Iulm, Milano), Rita Ladogana (Università di Cagliari) e del curatore Stefano Salis.
L'iniziativa rientra nel programma del IV Seminario sull'opera di Andrea Camilleri che prenderà avvio lunedì con la prolusione inaugurale “Romanzi storici, romanzi fantastici”, tenuta dal professor Nigro. ( gr. pi. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Otto start-up alla gara finale
UNIVERSITÀ. Oggi “Contamination Lab”
 
Oggi dalle 15 alle 19, al Conservatorio di musica “Pierluigi da Palestrina” (piazza Ennio Porrino), si disputa la finale della terza edizione del Contamination Lab dell'Università di Cagliari che ha per testimonial il campione di ciclismo, Fabio Aru. Otto start up hanno superato le selezioni per approdare all'atto conclusivo dell'evento, finanziato nell'ambito del progetto Innova.Re e durante il quale sarà presentato un video inedito del campione di ciclismo di Villacidro. Una giuria qualificata valuta le esposizioni delle idee imprenditoriali, di pochi minuti, forgiate dai team, sotto la guida di Luca De Biase (Il Sole24Ore). La partecipazione all'evento è gratuita. Sul sito www.unaveraimpresa.it il form per assistere alla finale.
In palio ci sono 80mila euro, stage e tirocini in aziende ed enti. Tra gli interventi quelli del rettore, Maria Del Zompo, e del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.
Le otto idee in gara: BautifulBox, risolve il problema dei padroni che devono lasciare il cane in casa da solo. Bxtar: sistema integrato di luce posteriore smart pensata per le esigenze di sicurezza e stile del ciclista urbano, Educhair, prima sedia ergonomica intelligente pensata per i bambini in età scolare e con un sistema di sensori che controlla le posizioni, Hexacharge, sistema di basi per la ricarica wireless della batteria degli smartphone, pensata per luoghi pubblici di ristoro o coworking, Jara Urban Farm, vaso automatizzato, Need for Nerd, community di esperti che trova in tempo reale la soluzione ai problemi di programmazione, Phytoness, produce kit per analisi fogliare per agricoltori e agronomi e Yenetics, innovativo test non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Denti nuovi per i sardi
con i fondi del bilancio
 
Sono oltre 600 i sardi trattati con impianti dentali, come previsto dal progetto attuato dal Dipartimento di scienze odontostomatologiche dell'Università di Cagliari e finanziato con un milione di euro stanziato dalla Regione nel 2013. L'ha rivelato ieri il presidente della commissione Bilancio in Consiglio, Franco Sabatini (Pd), che nel 2013 propose l'inserimento del fondo con un emendamento alla Finanziaria. «Ho voluto comunicare i risultati perché, in occasione della delibera che autorizzava la spesa, si parlò di provvedimento “dentiere d'oro”: gli esiti testimoniano l'opportunità data a cittadini non abbienti», ha detto Sabatini. Il direttore del Dipartimento di scienze odontostomatologiche, Vincenzo Piras, ha aggiunto che il progetto «mirava al miglioramento della qualità della vita, con la diminuzione di patologie legate alla condizione di edentulia», e che, oltre ai 600 che hanno beneficiato, «ce ne sono altri in lista d'attesa, l'intenzione è di venire incontro ad almeno mille persone». Ogni impianto è costato alla Regione 600 euro (in uno studio privato si spendono dai 1200 ai 2500 euro). «Il progetto - ha concluso Piras - ha contribuito alla crescita degli specializzandi». (ro. mu.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Visite gratuite in città in difesa della professione 
Domenica 21 si celebra la giornata mondiale della guida turistica
 
Domenica, 27ª giornata internazionale della guida turistica, lavoreranno gratis: condurranno comitive alla scoperta delle più belle città d'Italia. Inclusa Cagliari. Cinque gli itinerari proposti: Villanova, Palazzo viceregio, Museo archeologico, Castello, Cattedrale. Chi vuole aderire, non ha che da andarli a cercare su internet (www.argts.org) o su Facebook (Argts Sardegna) e iscriversi. Sono le guide turistiche della Sardegna che aderiscono all'Associazione regionale guide turistiche Sardegna, impegnata in difesa di una professione minacciata da abusivismo, mancanza di controlli e disimpegno delle istituzioni.
NUMERI Sono un esercito: «Le guide turistiche autorizzate, in Sardegna, sono 2.135», spiega Michela Mura, segretaria regionale dell'Argts. Tante, in un'isola da un milione e 600 mila residenti. «Solo a Cagliari siamo 450. Poi vai a verificare e scopri che molti non sono in grado di accompagnare una comitiva a Nora o a Barumini. Il guaio è che da anni, cioè almeno dal 2006, anno dell'introduzione della legge regionale in materia, nessuno verifica le competenze di chi chiede di essere iscritto nel registro delle guide turistiche. Molti non conoscono nemmeno una lingua straniera. Per iscriversi senza dover sostenere alcun esame basta essere laureati in materie umanistiche. E in provincia di Sassari basta la laurea in Scienze Politiche». C'è un problema di competenze: «Io, dopo la laurea in Filosofia, sono stata all'estero per imparare le lingue, poi ho fatto un corso qualificante regionale da 1.800 ore, poi un altro da 600, poi un corso di narrazione del paesaggio alla Scuola Holden di Baricco».
REGISTRI La competenza in materia è stata affidata dalla Regione alle Province, col risultato che ognuna s'è mossa un po' come credeva. «L'unica che rilascia alle guide il patentino, quello senza il quale in regioni come Sicilia, Campania, Lazio o Toscana non puoi svolgere la professione, è la Provincia di Cagliari», prosegue Mura. «Le altre, all'atto dell'iscrizione nei registri, non rilasciano un documento».
ABUSIVI Poi ci sono gli abusivi. «Nessuno controlla. Abbiamo problemi sia con le associazioni, che per le visite guidate chiedono contributi ai titoli più vari, sia con operatori non italiani che vengono a lavorare qui dall'estero. Ma noi paghiamo le tasse. Per risolvere il problema stiamo percorrendo la strada di un accordo con l'Anci, l'associazione dei Comuni». Domenica, dice, vogliono «far apprezzare le differenze fra una guida qualificata e quelle improvvisate». Obiettivo finale? «Chiediamo che le competenze in materia tornino alla Regione e che si verifichino le competenze».
Marco Noce
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
IL BENESSERE. Asl, medici e Aou
Attività fisica “polipillola” per star bene
 
La Asl di Cagliari, in collaborazione con l'Ordine dei medici della Provincia e l'Aou, organizza il convegno “Attività fisica in Medicina” che si svolgerà domani, alle 8.30, nel seminario arcivescovile (via Monsignor Cogoni 9).
L'attività fisica è stata definita come una vera “polipillola” per le sue capacità uniche di prevenire o curare quasi tutte le più importanti malattie croniche (dalle malattie cardiovascolari al cancro, dal diabete alla depressione e alla demenza), aumentando il senso di benessere soggettivo a costi minimi. Nel convegno si discuterà di come ottenere il massimo dei benefici potenziali dell'attività fisica nel contempo minimizzando i possibili rischi. Interverranno specialisti di varie discipline ed esperti di counseling dell'Istituto Change di Torino che illustreranno le tecniche più adatte a rapportarsi in modo costruttivo con i pazienti.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Sassari (Pagina 44 - Edizione CA)
ALGHERO. «Facoltà salva»
Architettura: gli scettici del salvataggio
 
L'ennesimo annuncio sull'imminente ingresso di Architettura di Alghero tra le sedi universitarie decentrate fa scatenare la polemica. Dopo le rassicurazioni del governatore Pigliaru, adesso è l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Claudia Firino, a dichiarare che la formalizzazione avverrà in occasione della Finanziaria di prossima definizione. «Sono orgogliosa di poter ribadire - ha detto durante la visita al dipartimento di Architettura che ospita l'Urban Thinkers Campus - la volontà della Giunta di valorizzare una realtà di eccellenza come questa. Il dipartimento entrerà nel sistema delle Università decentrate: la Finanziaria sarà l'occasione per formalizzare la decisione». Soddisfatto il sindaco Mario Bruno, che non aveva dubbi «sulle conferme che arrivano puntuali in merito alla volontà di valorizzare e sostenere in maniera stabile il dipartimento: un'eccellenza che appartiene a tutta la Sardegna». Scettico, invece, il consigliere regionale Marco Tedde. «Annunciano, riannunciano ma stanno fermi», commenta il vice-capogruppo di Forza Italia, secondo cui anche quello della Firino sarebbe un «fumoso impegno, ad oggi privo di contenuti considerato che la Finanziaria non contiene norme in questa direzione. Anzi, un emendamento di questo tipo dovrebbe in teoria essere respinto in quanto "norma intrusa". Inoltre la Firino - prosegue Tedde - non è al corrente che oggi il fondo per l'Università decentrata è stato anche ridotto rispetto allo scorso anno. Crediamo che sia arrivata l'ora di smetterla di blaterare sul punto e di scrivere impegni sul vapore acqueo». ( c. fi. )
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 50 - Edizione CA)
M'illumino di meno, contest
sul tema del risparmio energetico
AGENDA. Feltrinelli: Ardu e Sarritzu per “Capolinea”
 
RACCONTI Oggi alle 18 (libreria Feltrinelli di Cagliari, in via Paoli 19), incontro con lo scrittore Antonello Ardu e l'autrice del racconto “Capolinea” Maria Claudia Sarritzu, alunna del liceo Pacinotti. Interverrà Sonia Argiolas per commentare il racconto inserito nella raccolta “Storybus. Un finestrino sulla città”.
CONTEST KaraLettura oggi aderisce a “M'illumino di meno”, giornata del risparmio energetico, e dalle 19 al Caffè Savoia di Cagliari saranno spente quante più luci possibili e, in collaborazione con la Lips, verrà presentato un contest letterario sul tema del risparmio energetico dal titolo “Cucù, è sparito il Polo Sud”. I partecipanti potranno leggere solo pezzi propri (poesia o narrativa), che verranno votati dal pubblico presente.
IN LIBRERIA Domani alle 18 il libro di Michela Capone verrà presentato a Cagliari (libreria Camboni, Mondadori, in via Redipuglia, 20). A parlare con all'autrice di “Maltempo. Storie di povera gente” (Arkadia Editore), la giornalista Manuela Arca e lo scrittore Gianni Mascia.
BIBLIOTECA Lunedì a Cagliari la Biblioteca Universitaria ospiterà alle 17 la presentazione del libro “Cose da prendere sul serio. Le antropologie di Giulio Angioni” (Il Maestrale) a cura di Francesco Bachis e Antonio Maria Pusceddu. Nella sala di via Università 32, interverranno Maria Del Zompo, Francesco Atzeni, Ester Gessa Antonio Fanelli, Francesco Bachis, Antonio Maria Pusceddu e Giulio Angioni coordinati da Giacomo Mameli. Letture di Giacomo Casti, musica di Arrogalla. ( gr. pi. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
Finanziaria rattoppata Soldi anche per il sociale
Con l’utilizzo dei fondi europei, il centrosinistra potrebbe recuperare 32 milioni
La maggioranza è su di giri e anche fra gli assessori i rapporti non sono facili
di Umberto Aime
 
CAGLIARI La Finanziaria continua a essere rattoppata. Dopo aver sventato l’aumento delle tasse, la maggioranza è impegnata a evitare il taglio della spesa sociale: 32 milioni in meno. Se il primo ricamo ha messo a dura prova le coronarie del centrosinistra e della Giunta, alla fine la soluzione l’hanno trovata, questo secondo è persino più difficile. Non solo per la scelta della cassa in cui andare a prendere i soldi – dovrebbe essere quella dei fondi europei – ma soprattutto per le tensioni nella coalizione e forse a causa anche di qualche rapporto difficile fra gli assessori. Nulla d’irrimediabile, sia chiaro, però è evidente: sulla Finanziaria Consiglio e Giunta devono lavorare ancora molto prima di chiudere il cerchio. Con i tempi che si fanno sempre più stretti e con la difficoltà di aumentare le entrate, non sarà facile ma almeno non manca la buona volontà. L’ultimo vertice. Ormai le riunioni allargate del centrosinistra sono quotidiane. Due di seguito in due giorni, quasi un record, sono il segnale che i partiti non hanno intenzione di votare a scatola chiusa la bozza presentata dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci. Anzi, qualcuno azzarda che ci sarebbe la volontà di «riscriverla in gran parte». Altri più cauti accennano al rito da consumare «dell’inevitabile confronto prima di ogni Finanziaria ma sempre costruttivo». Poi ci sono i pompieri e sono quelli che, su ogni focolaio, gettano secchiate d’acqua, o comunque s’impegnano fino all’inverosimile a far sì che «i panni sporchi siano lavati in casa» e niente trapeli.
Impossibile: i malumori ci sono, forti ed evidenti. Il controllore. Non è un caso che all’ultimo vertice – ieri pomeriggio e di tre ore abbondanti – oltre agli assessori Paci e Luigi Arru (Sanità) abbia partecipato anche Francesco Spanu, il capo di gabinetto del governatore. È una presenza solo tecnica, è stata la versione ufficiale, ma il suo ruolo potrebbe essere stato soprattutto di calmare gli animi, far da paciere o evitare troppe scintille fra Paci e Arru, che pare in questi giorni bollenti non sempre siano in sintonia. Spanu che in diplomazia e pazienza dicono abbia pochi rivali, sarebbe riuscito nell’impresa. Dal vertice i consiglieri regionali, compresi i più turbolenti, sono riapparsi compatti, Anche Paci è sembrato abbastanza sorridente e poi pronto nel dire: «Per il sociale abbiano recuperato i milioni che cercavamo». Solo Arru è sembrato scuro in volto e frettoloso, ma solo perché «gli aerei non aspettano e deve partire in missione», è stata un’altra delle secchiata sulla brace. Secondo altri, più indiscreti, invece l’assessore alla Sanità sarebbe stato invitato con decisione ad accelerare «i sistemi di controllo sulla spesa sul welfare», diventata insostenibile per i troppi errori e le maglie larghe del passato. Senza farsi scaricare addosso colpe e peccati, Arru è stato deciso nella risposta: «Il processo è avviato e fra sei mesi presenteremo i risultati».
La soluzione. A parte quello che accadrà in futuro, oggi una delegazione della maggioranza – Francesco Agus (Sel), Raimondo Perra (Psi) e Franco Sabatini (Pd), sono tutti presidenti di commissione – incontrerà lo staff tecnico della Giunta per chiudere anche la partita dei 32 milioni. La soluzione ipotizzata nel vertice di maggioranza dovrebbe essere questa: «stornare» una parte dei finanziamenti europei destinati agli interventi per lo «sviluppo sociale». Sulla carta l’operazione dovrebbe essere possibile, anche se non sarà facile destreggiarsi fra le regole rigide dell’Unione Europea, che sul welfare è sempre attenta, non ammette scorciatoie e neanche troppa fantasia creativa. Comunque, il tentativo sarà fatto e stamani – dopo la riunione – si saprà se con successo o meno: «Con un successo sicuro», è stato l’annuncio finale degli ottimisti. La spesa sociale sarà davvero l’ultimo ostacolo? Chissà, e con il dubbio che un ennesimo tiramolla – dopo quelli sulle tasse e il welfare – potrebbe essere invece fatale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
Il centrodestra contesta:
“Troppi ritardi”
 
Il centrodestra comincia ad affilare le armi sulla Finanziaria. Forza Italia, con Alessandra Zedda e Ignazio Locci ha contestato il nuovo rinvio (a martedì) per depositare gli emendamenti. «È stata una decisione unilaterale della maggioranza – hanno denunciato – senza alcun rispetto del regolamento, destinata a far scattare il terzo mese di esercizio e che avrà ancora effettivi negativi: bloccherà gli investimenti». Paolo Truzzu (Fdi-An) ha detto invece: «Con un colpo di mano, in Finanziaria, la Giunta ha azzerato i finanziamenti per la formazione professionale». Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha aggiunto: «Con i tagli annunciati dal Governo, le università di Cagliari e Sassari avranno meno fondi e la Regione non interviene per sostenere borse di studio, formazione e ricerca».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
Operazione sorriso, un successo
I risultati ottenuti con un finanziamento per i meno abbienti
 
CAGLIARI L’operazione sorriso è riuscita. Seicento pazienti, ma presto potrebbero essere mille, in condizioni economiche svantaggiate hanno avuto il loro «impianto dentale» che altrimenti non avrebbero potuto acquistare. È il risultato ottenuto dal dipartimento di Scienze odontostomatologiche dell'università di Cagliari, con il finanziamento di un milione stanziato dalla Regione nel 2013.
A tracciare il bilancio è stato Franco Sabatini, attuale presidente della commissione Finanze del Consiglio.Quando era all’opposizione, riuscì a far inserire il progetto nella Finanziaria di tre anni fa . «Ho voluto comunicare i risultati – sono state le sue parole – perché in occasione della delibera che autorizzava la spesa, ci furono diverse polemiche e qualcuno sollevò anche un polverone. Co fu chi polemizzò su addirittura presunte “dentiere d’oro” senza capire la portata sociale del finanziamento». Il direttore del dipartimento, Vincenzo Piras, ha ribadito che «siamo riusciti a migliorare la qualità della vita c hi sarebbe rimasto invece in una situazione di profondo disagio senza l’operazione sorriso». Oltre i 600 sardi che già hanno beneficiato dell’intervento, «altri sono in lista d'attesa e continueremo ad aiutare chi non ha i soldi per permettersi impianti costosi».
Per ogni protesi, l’Università ha speso 600 euro, in uno studio privato il costo può superare anche cinque volte superiore. Va ricordato che in Consiglio regionale Fabrizio Anedda (Sinistra sarda) ha presentato una proposta di legge per estendere il progetto ad altri 50mila sardi nelle stesse condizioni dei 600 pazienti finora curati dall’Università.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 22
Ricerca ed etica del benessere sostenibile
Martedì un incontro dibattito organizzato dall’Associazione sassarese di filosofia e scienza
 
SASSARI “La ricerca del ben-essere tra vincoli e possibilità”. È il tema dell’incontro-dibattito, organizzato dall’Associazione Sassarese di Filosofia e Scienza, in programma martedì 23 alle 16.30 nella sede della Fondazione Banco di Sardegna in via Carlo Alberto 7. «L’iniziativa, patrocinata dalla Fondazione Banco di Sardegna, vuole essere un’occasione per riflettere sulla complessità dell’impresa scientifica nell’incrocio di aspettative, compatibilità, rischi e realizzazioni – spiegano gli organizzatori –. Lo sguardo sui processi di modernizzazione consentirà di indagare le ragioni che orientano la ricerca, i criteri in base ai quali si decide di allocare le risorse, di comunicare e divulgare gli esiti delle scoperte». Particolare attenzione sarà riservata ai nuovi scenari produttivi ed economici in agricoltura, alla sfida della sostenibilità che s’indovina nel binomio “cibo-benessere”, nel tentativo di conciliare il bisogno di una sana alimentazione con l’urgenza di produrre cibo per tutti. Questioni che pretendono un approccio non riduzionistico alla domanda di verità e giustizia che avanza dalla società civile di tante “periferie” del mondo. «Un discorso a più voci che chiama in causa sensibilità, intuizioni e saperi diversi – dicono all’Associazione di Filosofia e Scienza –. Non solo Ricerca del benessere, ma anche Ben-essere della ricerca, per consentire ai giovani e ai meno giovani di scoprire i propri talenti, la propria vocazione, la fiducia nel senso del proprio lavoro, nel futuro, nell’idealità, nelle relazioni con le Istituzioni pubbliche». «La ricerca del ben essere – si legge nella nota – non può prescindere dal riconoscimento del valore della cultura e di un progetto di autorealizzazione, rispettoso della vita del pianeta e della dignità delle persone. I superbi traguardi del progresso scientifico e tecnologico non possono far dimenticare che la ricerca e le sue applicazioni devono essere orientate dall’antropologia e dall’etica attraverso scelte consapevoli, conformi alla dignità dell’uomo». L’incontro sarà coordinato da Federico Francioni, direttore di “Mathesis. Dialogo tra saperi”. I relatori saranno Sergio Uzzau, docente di Microbiologia e Microbiologia clinica all’Università di Sassari; Pietro Pulina, professore ordinario di Economia Agraria ed Estimo; Matilde Silvia Schirru, coordinatrice Adi-Ss (Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani).
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 33
«L’Isre, un’eccellenza che va tutelata»
Giulio Angioni attacca il cda dell’istituto di cultura nuorese per la nomina di Domenico Canu a direttore generale
di Costantino Cossu
 
Per molti anni docente di Antropologia culturale all’Università di Cagliari, allievo e collaboratore di Ernesto De Martino e di Alberto Mario Cirese, Giulio Angioni si è formato in Germania come Stipendiat della Alexander von Humboldt Stiftung, ha insegnato in Francia alla Università di Provenza (Aix) ed è fellow del St. Antony’s College dell’Università di Oxford. Dalle sue ricerche sul mondo contadino (da cui Angioni proviene) hanno origine i fodamentali saggi “Rapporti di produzione e cultura subalterna. Contadini in Sardegna” e “Sa laurera. Il lavoro contadino in Sardegna” .di Costantino Cossu Il consiglio di amministrazione dell’Isre (Istituto superiore regionale etnografico) nei giorni scorsi ha nominato un nuovo direttore generale, un funzionario regionale addetto a tempo pieno a occuparsi dei compiti istituzionali di cura e di alta ricerca nell’ambito dell’etnografia della Sardegna. La scelta è caduta sull’architetto Domenico Canu. Scelta che non è piaciuta a tutti. Dei dubbi e delle perplessità diffuse in ambienti non soltanto scientifici, si fa portavoce, in questa intervista alla "Nuova", Giulio Angioni, uno dei nomi più prestigiosi dell’antropologia italiana. Perché la nomina di Domenico Canu la lascia dubbiosa? «Vorrei rappresentare la preoccupazione di tutta la comunità scientifica degli antropologi e di altri specialisti di cose di Sardegna, sardi e più in generale italiani e anche dell’Europa e del mondo, visto il prestigio internazionale dell’Isre. A parte i modi in cui è avvenuta, infatti, la nomina dell’architetto Domenico Canu pone il problema delle personali competenze del candidato prescelto, che non pare siano state finora quelle della ricerca e della cura dei beni etno-demo-antropologici, sardi e no. L’architetto Canu subentrerebbe a Paolo Piquereddu, direttore generale dell’Isre negli ultimi tre o quattro decenni, di formazione antropologica già da quando, da giovane, prese in mano le incombenze scientifiche e organizzative dell’Isre con risultati che tutti apprezziamo, fino all'ultima impresa del rifacimento rigorosamente filologico del Museo della vita tradizionale della Sardegna, nei locali del vecchio e obsoleto Museo del costume al colle di Sant’Onofrio, a Nuoro. Ora, certamente l’architetto Canu, del quale mi è stata lodata l’esperienza in architettura medica (e la bravura come pittore e come corista), potrebbe alla fine rivelarsi anche un buon manager di un istituto di ricerca e di conservazione dei beni etnografici della Sardegna, quale è stato l’Isre negli ultimi decenni. In fondo, pur essendo vizio dei politici italiani quello di occuparsi, da ministri o da sottosegretari o da assessori, di qualunque aspetto del vivere e del governare, può anche capitare che un ingegnere navale si riveli un buon ministro dell’agricoltura». Ma… «Ma l’Isre ha già avuto, nei suoi primi anni, la disavventura di essere governato da brave persone troppo estranee alle cose dell’etnografia e dell’antropologia della Sardegna. L’Isre è stato, per alcuni lustri iniziali, una specie di sportello pagatore di magre sovvenzioni alle sagre vecchie e nuove della Barbagia, come lamentava il suo fondatore Giovanni Lilliu. Finché negli anni Ottanta non è arrivato proprio lui, il Sardus Pater Lilliu, grande paleontologo, a far diventare l’Isre un istituto di ricerca e di organizzazione di cultura con forza e notorietà internazionale, senza pari in altre parti d’Italia. A parte altri compiti e competenze (come la gestione di un’ottima biblioteca demo-etno-antropologica, l’attività editoriale e la gestione della Casa museo deleddiana), basti citare il Sieff, festival internazionale biennale di film etnografici, nato nel 1982, il più vecchio festival di cinema etnografico in Europa e uno dei più conosciuti e apprezzati in campo internazionale. Oppure l’Etnu, festival biennale italiano dell’Etnografia, istituito nel 2007, con mostre di etnografia, artigianato e design, convegni, laboratori, concerti, proiezioni cinematografiche, presentazione di libri e altro. E poi mostre, convegni e incontri di studio con altri organismi scientifici e culturali, a Nuoro e in diverse altre località non solo sarde, studi e ricerche dirette o mediante collaborazioni con le Università sarde e no». Lei ebbe modo di collaborare con Lilliu? «Ebbi la ventura di vivere in prima persona gli inizi dell’iter legislativo che portò alla nascita dell’Isre, istituito dalla legge regionale numero 26 del 5 luglio 1972. Giovanni Lilliu, allora consigliere regionale, si consultava con gli antropologi dell’Università di Cagliari, gente come Alberto Mario Cirese e Clara Gallini. Mi ricordo lunghe e appassionate riunioni a cui partecipavo a volte anch’io, e so quanta attenzione e competenza sono state messe in campo per questa impresa, epocale per la Sardegna. E ancora più in prima persona ho partecipato, più tardi, tra gli anni Ottanta e Novanta e oltre, all’altra più difficile impresa di far diventare l’istituto nuorese un vero luogo di studio e di organizzazione culturale, come membro per molti anni del Comitato tecnico-scientifico dell’Isre ai tempi della presidenza di Giovanni Lilliu, quando appunto l’istituto nuorese è stato organizzato in centro di ricerca e di coordinamento di studi etno-antropologici di livello internazionale. Ricordo che bisognava resistere alle pressioni di certa pseudo politica regionale, con le sue abitudini spartitorie di incarichi manageriali, distribuiti con la logica dell’accontentare i politici locali di terza e di quarta fila». Abitudini spartitorie dalle quali l’Isre si è salvato? «Diciamo che tutto sommato è andata bene. Ed è soprattutto per questo che l’Isre non merita oggi di correre l’alea di una direzione debole scientificamente nel senso dei suoi compiti e delle sue competenze istituzionali. Mentre ci sono candidati a quel ruolo che hanno curricula adeguati e promettenti, non soltanto come manager, ma soprattutto come specialisti nei campi di studio istituzionali. Per non dire delle università sarde (e italiane ed europee), dove operano specialisti assolutamente in grado di dirigere un prestigioso istituto di ricerca e di fruizione dei beni culturali qual è l’Isre».
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 34
l’assessore Claudia Firino
«Finanziamenti sicuri per Architettura»
 
ALGHERO Architettura sarà ricompresa tra le sedi dell’Università decentrata della Sardegna. Lo ha confermato ieri l’assessore regionale Claudia Firino ad Alghero. La formalizzazione della decisione assunta ormai da mesi avverrà in occasione della finanziaria di prossima definizione. «Sono orgogliosa di poter ribadire, in questa sede – presso il dipartimento di Architettura di Alghero che ospita lo Urban Thinkers Campus “The City We Need: Open for Art” – la volontà della giunta regionale di valorizzare una realtà di eccellenza come questa. Il dipartimento entrerà nel sistema delle Università decentrate: la finanziaria sarà l'occasione per formalizzare la decisione», ha affermato l’assessore alla Cultura, alla presenza del sindaco di Alghero Mario Bruno. «La decisione presa da alcuni mesi dalla Regione ed annunciata dal presidente Pigliaru – commenta Mario Bruno – trova seguito e concretezza. Non avevamo dubbi sulle conferme che arrivano puntuali in merito alla la volontà di valorizzare e sostenere in maniera stabile il dipartimento: un’eccellenza che appartiene a tutta la Sardegna. La città tutta considera Architettura una grande risorsa per il territorio e l’amministrazione ha da subito puntato a rendere stabile il rapporto, anche con impegni reciproci alla base di accordi sottoscritti per favorire lo sviluppo in relazione ai temi della qualità e della sostenibilità architettonica e urbana, della pianificazione urbanistica, territoriale, paesaggistica e ambientale, delle politiche della casa, della mobilità, della partecipazione, delle politiche turistiche». La facoltà di Architettura entrerà a far parte di un regime di tutela particolare, con un sistema di finanziamento distinto rispetto ai contributi che la Regione attribuisce ai due atenei della Sardegna. Firino è stata particolarmente chiara nell’esprimere la volontà della Regione di «riconoscere il prestigio e il valore del dipartimento, che deve continuare a svolgere il suo ruolo importante, esempio positivo per tutta l’isola».
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 34
Urban thinkers
Così l’arte salverà le città
di Paolo Curreli
 
ALGHERO Si sono aperte mercoledì ad Alghero le iniziative di “The city we need: Open for Art”, appuntamenti per interrogarsi sulla citta che ci serve attraverso gli “Urban thinkers campus”, contenitori di idee, promossi dall’Onu, sui processi di urbanizzazione mondiali che porteranno alla conferenza mondiale “Habitat III” che si terrà a Quito, in Ecuador, a settembre. L'appuntamento di Alghero, in particolare, è dedicato a “Open for Art": una città aperta all'arte, perché l'arte è condizione necessaria per la bellezza e la qualità della vita, strumento di riqualificazione e rigenerazione urbana, opportunità di sviluppo. Questi incontri preliminari forniranno gli spunti di riflessione per la “Nuova agenda urbana”, il principale documento che verrà poi sottoscritto a Quito. Motore dell’iniziativa l’università di Sassari, con il suo dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica. Mercoledì scorso, dopo i saluti di benvenuto del sindaco Mario Bruno, il direttore del dipartimento Nicola Sechi e Roberta Porcu e Pietro Garau dell’Istituto Nazionale di Urbanistica L’Urban Thinkers Campus è stato inaugurato nella Biblioteca del Mediterraneo, nel Complesso di Santa Chiara. I lavori sono proseguiti con gli interventi di diversi studiosi di livello internazionale. In serata sono state inaugurate anche le diverse esposizioni legate al progetto. Il museo Nivola di Orani offre il suo contributo col progetto del gruppo Stalker, nella torre Sulis rinominata, da Stalker, “Esulis”. Dopo l’esplorazione del territorio e gli incontri che ne sono scaturiti è nato un laboratorio aperto per la progettazione di un “Esuleion”, un luogo poetico dell'esulare, non solo per “rifugiarsi nella poesia”, ma per dar luogo ad una assemblea poetica tra i tanti esuli che abitano Alghero. Al complesso di Santa Chiara sono state inaugurate le mostre realizzate dagli studenti del corso di alta formazione PaeSarTour con “Stones Dreams of Cities”, la mostra di Pinuccio Sciola curata in collaborazione con Giannella Demuro, e, al piano terra, quella di Giovanni Carta. Una mostra sarà dedicata all’attività del gruppo di Ricerca e Azione TaMaLaCà, che verrà trasferita alla Torre di San Giovanni dopo la chiusura del Campus. Le mostre nelle torri saranno aperte fino al 13 marzo. Previsti anche due interventi in collaborazione con il collettivo ResPublica: gli “Assalti floreali” che renderanno di nuovo verdi le aiuole di Piazza della Juharia. Oggi al centro sociale ResPublica, in piazza Pino Piras, presentazioni del graphic novel “Guerrilla Radio - La possibile utopia di Vittorio Arrigoni”, il pacifista italiano che ha dedicato la sua vita a Gaza. L'incontro si terrà alle 19 con la partecipazione della madre di Vittorio Arrigoni, Egidia Beretta, e con l’autore del libro, Stefano Piccoli. È previsto anche l’intervento dell'associazione Ponti non muri di Sassari, che porta la testimonianza del suo impegno nella West Bank. E ancora, nel complesso di Santa Chiara, “Gaza Open for Art”, esposizione di opere grafiche del giovane Mohammed Hassona, il quale non ha potuto partecipare all'evento per la situazione di blocco imposto alla sua città da ormai dieci anni. L'esposizione comprende lavori realizzati nel 2015 e altri più recenti dedicati al poeta Mahmoud Darwish. Coinvolta anche la Società Umanitaria, che propone oggi alle 19 (sempre nei locali della facoltà) il docu-film “Milano 2015. La radiografia umana di una grande città” e domani “Thomas Hirschhorn. Gramsci Monument” e “Maria Lai. Ansia d’infinito”. Anche l’Ordine dei giornalisti partecipa all’Urban Thinkers Campus. La sessione dedicata al giornalismo si svolge oggi dalle 15 alle 18 nella sede del Dipartimento di Architettura. L’appuntamento formativo dei giornalisti si svilupperà sul tema: “Diritto ed economia del turismo, la Carta dei doveri del giornalista”.
 

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