UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 14 febbraio 2016

Domenica 14 febbraio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 febbraio 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Laboratorio in miniera, tutto tace
La scienza vuole Lula, la politica non ascolta
 
La ricerca che porta oggi la scienza alla scoperta delle onde gravitazionali passa anche per le miniere di Sos Enattos a Lula. Sito a ottanta metri sotto terra, ancora oggi pieno di interesse per la comunità scientifica, sebbene lasciato ai margini dalla politica. «La miniera di Lula è il posto ideale perché è sotterraneo, a bassa densità di popolazione», ricorda Fulvio Ricci, scienziato dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e dell'università La Sapienza di Roma, coordinatore dell'esperimento internazionale Virgo che con le ricerche a Cascina (Pisa) ha un ruolo fondamentale nella svolta di questi giorni.
«A Lula abbiamo condotto le prime esplorazioni all'interno di un progetto europeo, abbiamo sistemato strumentazioni. Abbiamo pensato di utilizzare il sito come un laboratorio perché a basso rumore sismico e ambientale. Ma il progetto si è scontrato con le vicende politiche e l'alternanza delle Giunte», sottolinea il fisico. Nel 2011 la miniera di Lula accoglie il professore e i suoi collaboratori. Scelgono Sos Enattos lasciando perdere altri siti di tutto il mondo che ambiscono a diventare laboratori scientifici. «Ho trovato persone con alto livello di competenza», ricorda Ricci pensando a direttore e lavoratori della miniera. «Noi ci credevamo, abbiamo dato anima e corpo per quel progetto», commenta ora Paolo Calia, in quegli anni direttore della miniera. I risultati scientifici sono incoraggianti, ma la politica complica il percorso. Nel 2014, infatti, quando la protesta dei lavoratori esplode con la clamorosa occupazione della miniera, lo scienziato fa un appello, rimasto inascoltato. «Abbiamo installato strumentazione scientifica sfruttando quel sito che ha un rumore microsismico in assoluto tra i più bassi d'Europa». E poi: «Il sistema di monitor sismico che il nostro gruppo Virgo dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e dell'università di Roma La Sapienza, in collaborazione con l'università di Salerno, ha installato in miniera ha dato indicazioni interessantissime sulle potenziali applicazioni scientifiche di quell'impianto minerario».
Quelle ricerche sono la premessa per la svolta scientifica di questi giorni. Per la miniera Ricci presenta un progetto: «Con un investimento di qualche centinaio di migliaia di euro era possibile far nascere il primo nucleo di un laboratorio a basso rumore sismico, di qualità almeno pari a quella del laboratorio sotterraneo Rustrel-pays D'apt già esistente in Francia». In Regione, però, non se ne fa nulla. La ricerca scientifica va avanti, ma non a Sos Enattos che, tuttavia, resta ancora nel cuore del professor Ricci.
«L'idea di costruire lì un laboratorio può essere utile per il futuro dell'evoluzione del progetto e delle ricerche sulle onde gravitazionali. La prospettiva scientifica è di 50 anni: per Sos Enattos l'interesse dal punto di vista scientifica c'è, quello politico si è spento. È un'occasione notevole», sottolinea pur senza troppa fiducia nella Regione. Perché finora il promettente futuro scientifico di Sos Enattos finisce nel grigio elenco delle occasioni mancate.
Marilena Orunesu
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Università
Giornata di studio
sul trasporto locale
 
Ci sono anche due testi elaborati dall'Università di Cagliari (Trasporto pubblico locale, Corona e Trasporti marittimi, Ritossa) nell'ambito del progetto editoriale relativo alla realizzazione della collana "Ingegneria dei Trasporti". Un lavoro che ha l'obiettivo di fornire un quadro aggiornato sugli sviluppi tecnologici, sulle possibilità applicative, sui sistemi gestionali, sugli innovativi interventi infrastrutturali e su metodi e criteri di dimensionamento e verifica nell'ampio settore dei Trasporti. La collana, edita dalla Egaf di Forlì, con il coinvolgimento di 18 atenei e di oltre 200 docenti ed esperti, fino ad oggi sono stati dati alle stampe undici volumi.
Il 26 febbraio, nell'aula De Donato, al Politecnico di Milano è in programma una giornata di studio, dedicata alla memoria di Eugenio Borgia, sul trasporto pubblico locale. Per informazioni è possibile consultare il sito egaf.it o contattare il numero telefonico 0543/473347.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 46 - Edizione CA)
Una banca dati per raccontare le genti d'Ogliastra
LANUSEI. Il progetto di un antropologo: «Video e foto per un archivio aperto a tutti»
 
Riscopre usi, costumi e tradizioni dell'Ogliastra raccogliendo foto e video in una grossa banca dati. Simone Ligas ha 32 anni, è di Lanusei e di professione fa l'antropologo visuale. Quando parla della sua attività e dei suoi progetti gli brillano gli occhi. Come tanti suoi coetanei, per motivi di studio e di lavoro ha lasciato l'Ogliastra trasferendosi nel nord dell'isola. Ma quel fazzoletto di Sardegna gli è rimasto nel cuore e ora vuole utilizzare conoscenze e ed esperienza lavorativa per studiare e riscoprire la sua terra e le sue origini.
LA RACCOLTA Simone Ligas lavora per il laboratorio visuale intitolato a Fiorenzo Serra, il più grande antropologo sardo. Tra i progetti del gruppo c'è la realizzazione di una banca dati nella quale scoprire a fondo e raccontare l'Ogliastra: «Questa è una terra sconosciuta, tutta da scoprire. Sono pochi gli antropologi, i letterati o gli studiosi che hanno esplorato questo paradiso terrestre, ecco perché a molti è sconosciuto», spiega l'operatore culturale. «Ma grazie a una raccolta di file, foto e video di qualsiasi epoca anche recenti potremmo catalogarli e conservarli». Il materiale sarà consultabile da chiunque: «Chiunque potrà accedere alla banca dati: scolaresche, appassionati o studiosi», precisa l'antropologo.
L'ARCHIVIO Per curare l'archivio però servirebbe la collaborazione di tutti gli ogliastrini. Momenti che raccontano di feste paesane, balli in piazza, cerimonie o banchetti nuziali e ancora costumi tradizionali o giornate trascorse al mare. «Chiunque possieda materiale fotografico, video o pellicole di qualsiasi epoca potrà contattare il laboratorio. Noi provvederemo a digitalizzare il materiale raccolto e restituire l'originale ai legittimi proprietari». Rispetto a molte altre zone l'Ogliastra è un territorio vergine e quasi inesplorato: «Questa è una piccola realtà - sostiene Ligas - e per farla vivere, crescere e soprattutto conoscere anche al di fuori dei confini sardi è fondamentale puntare sulla cultura».
Il laboratorio sassarese sta lavorando al progetto grazie a una convenzione con il dipartimento di Storia dell'Università di Sassari e la collaborazione della Cineteca sarda.
LA DISCIPLINA Di cosa si occupa l'antropologo visuale? L'antropologia è una materia olistica che utilizza i risultati acquisiti tramite altre discipline. La figura professionale lavora direttamente sul campo attrezzato di macchina fotografica e videocamera: «Noi invece - puntualizza Ligas - effettuiamo i nostri studi attraverso foto e filmati, grazie ai quali siamo in grado di avere maggiori particolari e informazioni».
Giovanna Falchetto
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società (Pagina 53 - Edizione CA)
La campana sommersa
Su il sipario della lirica: esordisce l'opera di Respighi 
Teatro Nella tradizione cagliaritana il 1°aprile aprirà la stagione
 
L'opera lirica italiana patrimonio dell'umanità per l'Unesco? È l'auspicio del Teatro Lirico. Il quale ha scelto di inaugurare la stagione, venerdì 1° aprile, con un titolo di Ottorino Respighi, e di proseguire con altri cinque capolavori tutti italiani. Puccini, Verdi, Rossini i grandi protagonisti.
Come nella miglior tradizione delle stagioni firmate da Mauro Meli (tornato nel teatro cagliaritano, su proposta del sovrintendente Claudio Orazi, in veste di direttore artistico), l'opera inaugurale è anche rara: ed ecco allora, a ottant'anni dalla morte di Respighi, “La campana sommersa”, per la prima volta in Italia in forma scenica. Ispirata a un racconto di Hauptmann, conta sulla regia di Pier Francesco Maestrini e sui costumi di Marco Nateri, l'uno regista, l'altro costumista della “Turandot” scioliana di due estati fa. Le scene sono di Juan Guillermo Nova. Un'atmosfera favolistica, per un esordio all'insegna dell'ottimismo, quello della volontà. La fredda ragione delle cifre (finanziamenti ridotti negli anni del 35 per cento) non farebbe certo ben sperare. Direttore di prestigio, Donato Renzetti.
“La Bohème” è la seconda opera (dal 29 aprile), proposta in un allestimento del Maggio Musicale Fiorentino (e in uno scambio virtuoso con il nostro “Nabucco”). Nomi di grande richiamo, il regista inglese Jonathan Miller e i premi Oscar per scene e costumi Dante Ferretti e Gabriella Pescucci. Sul podio il giovane Michelangelo Mazza.
L'opera dell'estate (15 recite, dall'8 luglio al 13 agosto) è “La Traviata”, la stessa che debuttò in città due anni fa. Firmata dai coniugi Herrmann, e acquistata dal Lirico in comproprietà con la Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf. Sul podio Gérard Korsten, che tornerà dopo il trionfale concerto di apertura della stagione sinfonica.
Ed ecco una bella sorpresa per chi da tempo attende Rossini. È “La pietra del paragone”, mai eseguita a Cagliari, che viene proposta dal 14 ottobre nell'originale allestimento del Théâtre du Chatelet di Parigi (ambientazione anni Cinquanta) e nella regia, scenografia e video di Giorgio Barberio Corsetti e Pierrick Sorin, erede di Jacques Tati. Se “La pietra del paragone” è stata composta da un Rossini ventenne, il “Falstaff” che esordirà l'11 novembre è l'ultimo capolavoro di un Verdi ottantenne. Ritorna a Cagliari dopo 8 anni nell'allestimento, di proprietà del teatro, che vide (e vedrà) la regia di Daniele Abbado, e fu segnato, in varie recite, dallo sciopero dei lavoratori. Sul podio ancora Donato Renzetti, a dirigere orchestra e coro del teatro. Maestro del coro, come sempre, Gaetano Mastroiaco. Chiude in bellezza ancora Verdi, con un “Trovatore” che mancava da tempo. Era il 2002. L'allestimento, del 2012, ha esordito al Festival di Atene nel teatro all'aperto di Erode Attico. Regia, scene, costumi e luci di Stefano Poda. Sul podio Giampaolo Bisanti. Giuseppe Filianoti debutterà nel ruolo di Manrico, Daniela Schillaci sarà Leonora, Sonia Ganassi Azucena e Roberto Frontali il conte di Luna.
Per gli amanti del balletto solo un titolo, ma di altissimo livello: dal 25 al 29 maggio sarà di scena il Tokyo Ballet, che torna a Cagliari dopo 30 anni con “Spring & Fall” (Dvorak), “Dreamtime” (Toru Takemitsu) e “Le Sacre du Printemps” (Stravinskij). Tre gioielli per tre mostri sacri della coreografia mondiale: John Neumeier, Jiri Kylian e Maurice Béjart. Sul podio Nicholas Bronchot.
Finalmente la lirica, dunque. In un clima di collaborazione con Conservatorio, Regione, Università. L'obiettivo è guardare avanti, nonostante la riduzione dei finanziamenti e dei dipendenti (passati dai 270 del 2001 a 214, e tra i meno pagati d'Europa), e nonostante le frizioni che ancora segnano questi anni. Ieri, con un Orazi che si è detto «felice (e anche un po' emozionato)» e un Meli chiamato a presentare la stagione, hanno preso la parola l'assessore comunale alla cultura Enrica Puggioni, il rappresentante della Fondazione Banco di Sardegna Francesco Boggio, il regista Maestrini. Festeggiata per il suo compleanno un'abbonata storica, Maria Teresa Lavena. Anche questo è un bel segnale. Come lo sono gli oltre duemila abbonati alla stagione sinfonica appena avviata.
Maria Paola Masala
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 36 - Edizione CA)
Cibi e farmaci, nuovi controlli
Due “cervelli” non in fuga premiati per una loro innovazione
CARBONIA. Il lavoro di Chiriu, fisico, e Mereu, biologo, utile nella lotta alle contraffazioni
 
«Restiamo e resistiamo: bisogna anche sacrificarsi e credere nel futuro del Sulcis e della Sardegna». Parola di due “cervelli”, stavolta non in fuga ma capaci di dare un contributo di peso nella lotta alle contraffazioni alimentari sempre dietro l'angolo. Restano (al momento lavorano in un'azienda cagliaritana come ricercatori, in attesa del decollo della loro idea) e testimoniano l'eccellenza di un territorio e di una città - in questo caso Carbonia - Alberto Mereu, 38 anni, e Daniele Chiriu, 37, rispettivamente biologo e fisico: in partnership hanno vinto il concorso dell'Ordine nazionale dei biologi (legato a Expo Milano) chiamato Bio Plug In sulle idee imprenditoriali innovative.
L'IDEA Il loro programma, in sintesi, prevede la creazione di una start-up che produca un sistema a lettura ottica per tenere sotto controllo la catena del freddo. L'idea sfrutta un nuovo materiale in grado di memorizzare l'informazione iniziale e determinare (tramite l'oscillazione ottica dei sali minerali) se e, addirittura, quando un prodotto surgelato è stato scongelato. Oppure se il sistema di monitoraggio della temperatura (tipo il termostato) è stato manomesso o si è guastato. «È un'etichetta di controllo qualità - precisa Alberto Mereu - che trova applicazione anche nella caccia alle frodi alimentari e in parte pure nel mondo farmaceutico in relazione ai medicinali antitumorali: il materiale può essere utilizzato in aggiunta agli attuali sistemi di controllo della catena del freddo, come ulteriore elemento a disposizione delle autorità».
IL PREMIO Va da sé che il premio portato a casa da Alberto e Daniele è quello del comparto “consumatori: qualità e sicurezza alimentare”. «I vantaggi - avverte Daniele Chiriu - sono oltre che per la salute del consumatore, anche per le ditte produttrici e trasportatrici contro le sofisticazioni». In effetti, se da un lato esiste una facilità di lettura dell'etichetta da parte del consumatore, non si hanno altre informazioni sullo stato di conservazione. Sono vari i segmenti di mercato in cui applicare la loro start-up: i vegetali, le patate, i prodotti ittici, la carne rossa e bianca, paste semilavorate, pizze, dessert e frutta.
RESTIAMO NEL SULCIS La soddisfazione dei due è palpabile. Ma non esula dal contesto territoriale in cui sono cresciuti, hanno studiato e di cui conoscono tutte le difficoltà per averle vissute anche loro dopo anni di studio e di sacrifici. «Sappiamo - testimonia Alberto Mereu - leggiamo e ascoltiamo gli amici, ma al momento vogliamo restare e non incrementare il fuggi fuggi da questa terra: abbiamo fatto di tutto per rimanere qua tuttavia capiamo anche chi è stato costretto a farsi valere altrove, soprattutto in Inghilterra». Dopo la laurea a Cagliari, per loro una trafila comune a molti altri: «Pur di rimanere in Sardegna ci siamo già reinventati un'occupazione mille volte - confessano Alberto e Daniele - ma il futuro ce lo vogliamo creare qua: non sarà una gran cosa, ma questo premio ci ha convinto ancora di più».
Andrea Scano
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 48 - Edizione CA)
Piscina disabili a rischio, servizio verso la chiusura
SASSARI. Impianto seguito dalla Clinica di ortopedia e traumatologia
 
La struttura riabilitativa per disabili utilizzata dalla Clinica di Ortopedia e Traumatologia dell'Aou nelle piscine comunali di Lu Fangazzu rischia di chiudere alla fine del mese. Un grido d'allarme è stato lanciato su Facebook insieme a una lunga petizione che presto ha superato le 630 unità. Il sindaco è intervenuto immediatamente postando due righe: «Il Comune di Sassari non chiuderà affatto la piscina per le persone disabili ma ne chiederà l'accreditamento al servizio sanitario nazionale». Il problema sarebbe proprio questo: l'accreditamento. Fino ad oggi non è mai stato chiesto alla Regione, di conseguenza senza l'autorizzazione dell'assessorato l'Aou sarebbe destinata a bloccare il servizio. Un'ipotesi che terrorizza utenti e familiari. Occorre muoversi immediatamente e, nel caso ci fossero dei problemi relativi ad alcuni cambiamenti della normativa, attivare tutte le procedure per mettersi in regola.
FINANZIAMENTI La storia del day hospital riabilitativo di idrochinesiterapia è lunga trenta anni. Costruita nel 1980 dal Comune la piscina ebbe vita brevissima per una vertenza con la Asl. Nel 2000 il comune cominciò una trattativa con la Asl conclusa nel 2008 con il ritorno della struttura all'amministrazione comunale. Con un finanziamento di 182 mila euro il Comune effettuò i lavori necessari per rendere idonei piscina e impianti al trattamento di pazienti neurologici e ortopedici conclusi nel 2010. Il 16 marzo del 2011 l'attività riabilitativa è ripresa grazie ad una convenzione tra la Clinica di Ortopedia e Traumatologia diretta dal professor Paolo Tranquilli Leali e la società Garden che gestisce l'impianto per conto del comune. La convenzione scadrà il 29 febbraio. I trattamenti in vasca con fisiatra o fisioterapista si svolgono tre giorni alla settimana per 4 ore con una media di 15-20 pazienti al giorno.
PETIZIONE Da alcune settimane l'hospital è frequentato anche dall'ex rettore Attilio Mastino che cura i postumi di una frattura ad un'anca. Anche lui è preoccupato per le voci di una chiusura: «Sarebbe una cosa molto grave. Il servizio è davvero eccellente». La petizione, prima firmataria Barbara Giannico, è stata inviata all'assessore alla Salute, ai responsabili dell'Aou e al sindaco con un appello: «Diciamo no alla chiusura del Day Hospital. Opponiamoci a una ingiustificabile e inaccettabile ingiustizia». Un'altra battaglia per una sanità giusta.
Gibi Puggioni
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Cagliari – pagina 7
l’allarme
«No all’accorpamento
dei conservatori di musica»
 
CAGLIARI Concerti e momenti di riflessione in un fitto cartellone di iniziative da ieri 13 febbraio 2016 e per tutto il mese, per sensibilizzare sullo stato dell'alta formazione artistica e musicale. I conservatori di Cagliari «Giovanni Pierluigi Da Palestrina» e Sassari «Luigi Canepa aderiscono alla «Giornata nazionale dell'alta formazione». È organizzata da Afam, sigla che riunisce Conservatori, Accademie e Istituti superiori di industrie artistiche, in attesa da 16 anni dell'applicazione della riforma datata 1999. Nel corso di una conferenza stampa la direttrice del Conservatorio di Cagliari, Elisabetta Porrà, e il presidente Gianluca Floris hanno spiegato che in Sardegna gli studenti rischiano di essere penalizzati dalla riorganizzazione del comparto. «C'è il rischio che, per ridurre i costi del personale, del mantenimento delle strutture e dei docenti, i trienni siano accorpati in alcuni conservatori d'Italia, con la conseguenza che gli allievi sardi si troverebbero costretti a fare i pendolari».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Cultura e spettacoli – pagina 34
Al Lirico di Cagliari
Mauro Meli riparte dalla tradizione italiana
Presentato ieri il cartellone della nuova stagione
Novità e molti classici dal primo aprile al 30 dicembre
di Gabriele Balloi
 
CAGLIARI Rossini, Verdi, Puccini e Ottorino Respighi. L’Opera lirica italiana come Patrimonio dell’Umanità. È l’auspicio che campeggia sulla Stagione operistica e di balletto 2016, presentata ieri mattina al Lirico dal sovrintendente Claudio Orazi e dal direttore artistico Mauro Meli. Quasi un manifesto programmatico che intende svilupparsi, negli anni venturi, valorizzando quel repertorio che da sempre ci rappresenta nel mondo. Dunque sei opere, per l’appunto italiane, più il balletto. Con l’inaugurazione prevista venerdì primo aprile (alle 20,30) che riporta la consuetudine di rompere il ghiaccio con un titolo di raro ascolto: “La campana sommersa” di Respighi, in Italia per la primissima volta in forma scenica. Insomma, Meli decide di riprendere da dove si era fermato. Ci aveva lasciati con la fiaba di Ciajkovskij “Gli Stivaletti” e ritorna adesso con un’altra invenzione fiabesca, affidandola a Pier Francesco Maestrini, regista di quell’apprezzata “Turandot” (2014) che ebbe le geniali scenografie di Pinuccio Sciola; i costumi saranno ideati da Marco Nateri, cagliaritano che già firmò quelli assai originali per “I Shardana” (2013). E sul podio, guarda caso, ritroveremo la validissima bacchetta di Renzetti, la stessa che guidò l’orchestra nel successo degli “Stivaletti”. Da segnalare, poi, nel ruolo di protagonisti il soprano Valentina Farcas, applaudita nel “Rossignol” del 2012, e il tenore Angelo Villari. Direttamente dal Maggio Musicale Fiorentino, invece, arriva l’allestimento della “Bohème” di Puccini (dal 29 aprile all’8 maggio), firmato dall’estro multiforme di Jonathan Miller con la collaborazione di due premi Oscar: Dante Ferretti per le scene e Gabriella Pescucci per i costumi. Il tutto con la direzione orchestrale di Michelangelo Mazza. Appuntamento con la danza contemporanea, dal 25 al 29 maggio, con la prestigiosa compagnia The Tokio Ballet che si esibirà in alcuni capolavori del XX secolo: “Spring and Fall” di Neumeier su musiche di Dvorák, “Dreamtime” di Kylián su composizione di Takemitsu e “Le Sacre du Printemps” di Béjart sulla straordinaria partitura di Stravinskij. In estate, si punta sull’offerta al turismo e, per questo, si ripropone “La Traviata” di Verdi (ben 15 rappresentazioni, 7 in abbonamento e 8 extra) nella “mise-en-scène” dei coniugi Hermann che tanti sold out fece registrare nell’autunno 2014. A dirigere ritroveremo Gérard Korsten. Mentre nel cast vi saranno Zuzana Marková (Violetta), Antonio Gandia (Alfredo) e Vittorio Vitelli (Germont). Lo “storico” fondatore della compagnia teatrale La Gaia Scienza, Giorgio Barberio Corsetti, e il poliedrico artista e filmmaker Pierrick Sorin, firmeranno regia, scene e video per “La pietra del paragone” di Rossini, dal 14 al 23 ottobre, mai rappresentata a Cagliari. Un applauditissimo allestimento del 2007, realizzato dal Théâtre du Châlet di Parigi, con i costumi del Premio Abbiati 2007, Taraborrelli e la bacchetta direttoriale di Francesco Ommassini. E ancora di Verdi sono gli ultimi due importanti e bellissimi titoli in calendario. Il “Falstaff”, dall’11 al 20 novembre: produzione del Teatro Lirico di Cagliari (2008) con la regia di Daniele Abbado, la guida orchestrale di Donato Renzetti e protagonista il baritono Roberto de Candia. Dulcis in fundo, dal 15 al 30 dicembre, “Il Trovatore”, con l’allestimento scenico ideato, per il Festival di Atene al Teatro di Erode Attico sull’Acropoli (2012), dal regista, scenografo, costumista e lighting designer trentino Stefano Poda, e con la valente direzione musicale di Giampaolo Bisanti.

Questionario e social

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