UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 20 gennaio 2016

Mercoledì 20 gennaio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 gennaio 2016

 

 

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO
 
 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 12 - Edizione CA)
Fitto casa per studenti, nuovi criteri per i contributi
GIUNTA. Università, il bando sarà modificato. Il 2016 proclamato “anno gramsciano”
 
Cambiano i criteri per l'accesso al bando “Fitto casa”, destinato agli studenti sardi fuori sede. La Giunta ha approvato la delibera che permette di abbassare il limite minimo dei crediti formativi di accesso per le singole annualità. La proposta è arrivata dall'assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino, nel tentativo di tarare al meglio il bando a fronte di una «situazione di grande disomogeneità dell'offerta formativa dei corsi di studio».
LE MODIFICHE Per la laurea triennale il quoziente minimo di crediti per il secondo anno è di 35, per il terzo 80 mentre per il primo anno fuori corso sono necessari almeno 135 crediti. Per il corso di laurea magistrale a ciclo unico, servono 35 crediti per il secondo anno mentre per il terzo è necessario accumularne almeno 80 e per il quarto anno 135. Per il quinto, sesto e primo anno fuori corso dopo il sesto, i crediti necessari per partecipare al bando sono 190, 245 e 300. Infine, nel corso di laurea magistrale per il secondo anno fuori corso il minimo è di 40 crediti e nel primo fuori corso di 80.
 SCUOLA DIGITALE Sono state riprogrammate le risorse per i progetti della scuola digitale, che potrà contare su 40,2 milioni di euro. La Giunta ha poi rettificato il costo complessivo del Progetto Culturas 3, interventi mirati alla realizzazione di forme di aggregazione giovanile. Il Progetto, finanziato con fondi statali e regionali ammonterà a 138,6 mila euro invece che 132,7 mila, portando la quota di cofinanziamento regionale da 22.200 euro a 28mila.
 GRAMSCI In occasione del 125esimo anniversario della nascita di Antonio Gramsci, la Giunta ha istituito l'Anno gramsciano. Si tratta di una serie di iniziative culturali in suo onore nei Comuni dell'Isola. Saranno coinvolte le Università, la fondazione “Istituto Antonio Gramsci”, le associazioni più rappresentative intitolate allo studioso e la Fondazione Banco di Sardegna. (m. s.)
 
2 – L’Unione Sarda
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Dalla bocca di un bimbo un verme di 20 centimetri
BROTZU. Una specie sconosciuta: sorpresa durante la visita medica
Non riusciva a respirare facilmente. Dimagriva a vista d'occhio. Vomitava sangue. Alla fine la mamma, una donna extracomunitaria, ha deciso di portare il bambino nel reparto di Pediatria dell'ospedale Brotzu di Cagliari. Durante l'accurata visita il piccolo ha vomitato un verme lungo venti centimetri di una specie sconosciuta.
NESSUN COMMENTO Sulla notizia, trapelata ieri, i medici cagliaritani tengono uno stretto riserbo. «Non possiamo dire niente», è l'unica dichiarazione rilasciata dalla dottoressa Marinella Spissu, direttore sanitario della struttura. L'intento è quello di salvaguardare il paziente ma soprattutto di evitare un allarmismo che conduca a reazioni irrazionali.
 IL FATTO Tutto pare sia avvenuto domenica scorsa. La madre del piccolo di sei anni, una giovane africana, si è recata disperata al pronto soccorso del Brotzu perché le condizioni del suo piccolo erano diventate gravissime. I medici l'hanno trasferito immediatamente nel reparto di Pediatria diretto dal primario Pierpaolo Pusceddu, medico di grandissima esperienza che si è trovato tra le mani un caso davvero incredibile. Il paziente è stato sottoposto a una serie di accurate visite. Ma dagli esami non risultava niente. Sino a quando un medico, auscultando il petto del bambino, gli ha dato un colpetto sulla schiena per stimolare la reazione dei polmoni. E il piccolo, quasi per miracolo, ha vomitato un verme nero lungo di venti centimetri. Un parassita di origine sconosciuta, quasi certamente proveniente dal continente africano e che forse il piccolo aveva in corpo da molto tempo.
I TIMORI La notizia ha destato allarme in tutta la Asl. Perché si tratta di un fatto rarissimo e anche abbastanza inspiegabile. La direzione sanitaria del Brotzu, che tace sull'accaduto, sta valutando la possibilità di informare la Procura di Cagliari per eventuali accertamenti. «È una notizia che deve restare riservata», fanno sapere dall'ospedale. Non vogliono che si crei un allarme sociale che vedrebbe coinvolti gli immigrati, cioè le persone più deboli della società, soprattutto in un momento storico come questo.
Nel frattempo, il verme - era ancora vivo quando è uscito dallo stomaco del bambino - è stato inviato al Dipartimento di zoologia dell'Università di Cagliari per appurare la specie e le origini.
 Virginia Saba
 
 
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
La città del 2020 ridisegnata da Sias e Figus
LIBRO. “Ali per Cagliari”
 
Guardare il mondo con le ali della fantasia è come scrivere un racconto sapendo che il finale, se si vuole, può essere rassicurante. Nel caso di Maria Sias (ingegnere civile, ricercatrice di architettura e urbanistica all'Università di Cagliari) e Paolo Figus (giornalista, per otto anni direttore e oggi componente del Consiglio di amministrazione de L'Unione Sarda) l'esperimento è diventato un viaggio che, coniugando tecnica e immaginazione, ha permesso di raffigurare la città del futuro. Come sarà il profilo (e non solo) della Cagliari del 2020 lo spiegheranno i due autori nell'incontro-presentazione del volume “Ali per Cagliari 2020: la città del futuro” (Kalb Edizioni, 93 pagine, 15 euro) domani alle 18,30 al THotel. Il libro affida a una dedica il senso ideale del progetto e la stessa morale della fatica letteraria: «... dedicato a quanti sono stati costretti a lasciare Cagliari per cercare un futuro al di là del mare lasciando qui le loro radici, con la speranza che un giorno possano tornare quando la città sarà diventata più benevola, accogliente, attraente ed economicamente in salute ». Sias e Figus avvertono di non aver scritto né un romanzo né un saggio e tantomeno un'opera di fantasia. Si tratta, come chi mette le ali alla propria immaginazione, di una proiezione beneaugurale: la visione di una città - quella del 2020 - senza ferite, o “fratture urbane”. Una città, scrive Figus, ambientata fra quattro anni «per un semplice motivo: solo l'ipotesi che il cambiamento partitico e politico sia già avvenuto, ha reso possibile lavorare fuori dagli schemi tradizionali, pensando in grande, pensando e facendo».
 
 
 
4 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Tarquinio Sini e la sua arte
BIBLIOTECA. In via Università
 
La biblioteca universitaria di Cagliari, in collaborazione con l'Associazione Amici del Libro, propone per domani pomeriggio alle 17, nella sala settecentesca di via Università 32, la conferenza sull'artista cagliaritano Tarquinio Sini. L'ingresso è libero. La figura del grande pittore e illustratore Tarquinio Sini sarà ricordata dalla dottoressa Giuseppina Cossu Pinna. La sua opera artistica lo rende esponente di spicco di livello nazionale. Sini aveva cominciato la sua attività artistica da illustratore per varie riviste satiriche come “Pasquino”. Fu anche protagonista di collaborazioni importanti con case cinematografiche e di tante mostre personali. Tarquinio Sini è morto a Cagliari nel 1943 durante i bombardamenti che hanno colpito la città in quell'anno.
 
 
 
5 – L’Unione Sarda
Lo studioso oristanese riceve la stella
Premio a Graziano Pinna
 
Il neuroscienziato Graziano Pinna, per la rilevanza delle sue scoperte, riceverà fra qualche settimana la stella d'argento oristanesi nel mondo. È il riconoscimento istituito qualche anno fa dal Comune (su iniziativa del sindaco Guido Tendas) per esaltare il lavoro e le esperienze dei figli della città che si sono affermati lontano dalla Sardegna, mantenendo un costante legame con la terra d'origine. Graziano Pinna da anni lavora con successo a Chicago. Uno degli ultimi suoi studi ha analizzato la cannabis per capire se può dare benefici al disordine da stress post traumatici. Per capirci: è il disturbo che colpisce un militare su quattro al rientro da Iraq e Afghanistan. E proprio per dare una risposta a questi soldati, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che affronta costi altissimi per mantenere a vita e pagare l'invalidità, nei mesi scorsi ha finanziato con un milione di dollari il progetto dello scienziato oristanese Graziano Pinna.
Lo scorso anno il riconoscimento era andato alla memoria di tre sorelle straordinarie: Bice, Vanina e Maria Sechi che negli anni Sessanta diventarono rispettivamente ricercatrice e docente di fisica a Baltimora, docente di filosofia a Yale con tesi su Arthur Schopenhauer e docente di letteratura tedesca moderna e contemporanea all'università di Cagliari. Nel 2014 era stato invece premiato Paolo Mancosu, docente di Filosofia alla Berkeley University.
Patrizia Mocci
 
 
 
6 – L’Unione Sarda
Confindustria boccia Regione e Piano di rilancio
NUORO. Bornioli: «Per far ripartire il territorio servono finanziamenti statali»
 
Per l'elettroshock dell'economia del centro Sardegna non bastano 50 milioni, ma serve qualcosa di simile al Piano Sulcis, con 630 milioni di euro stanziati e il contributo dello Stato. Le ultime novità sul Piano di rilancio del Nuorese, con lo schema per l'accordo di programma firmato lunedì in Provincia tra il capo di gabinetto della presidenza Filippo Spanu e i rappresentanti del territorio, che prevede 50 milioni di euro per il centro dell'isola oltre i fondi per la Scuola forestale e l'università, non convincono Confindustria Sardegna Centrale. In una nota, il presidente Roberto Bornioli sottolinea la differenza di trattamento da parte di una Regione matrigna tra le due aree di crisi della Sardegna, il Nuorese e il Sulcis, e chiede il coinvolgimento nel piano di rilancio anche del Governo, che deve riconoscere il centro dell'isola come area di crisi nazionale.
«A febbraio - scrive Bornioli - è prevista la firma dell'accordo per il Nuorese. Sono previste misure importanti che non sottovalutiamo, ma insufficienti per far ripartire l'economia di un territorio in fortissima crisi. Niente di paragonabile ai 630 milioni stanziati per il Piano Sulcis dove è previsto anche il contributo dello Stato». Per questo Confindustria propone di integrare il Piano del Nuorese con fondi statali «affiancando misure di portata strutturale con il coinvolgimento del Governo, così come accaduto per altre aree di crisi nazionali». A preoccupare poi è la tempistica: i bandi non partiranno prima di giugno.
Di questo, e del futuro del sito industriale di Ottana, si parlerà nel convegno “Non c'è più tempo. Recuperiamo i territori dimenticati” in programma venerdì nella sala di Confindustria a Nuoro. Anche i sindaci, dopo l'incontro di lunedì, ora chiedono alla Regione di accelerare i tempi. «I fondi saranno una boccata di ossigeno per molti progetti che erano nei cassetti delle amministrazioni - ammette il sindaco di Nuoro Andrea Soddu - ma il cambiamento è nelle mani di cittadini, imprese e istituzioni che devono cambiare mentalità». Anche il sindaco di Macomer Antonio Succu chiede di fare in fretta: «Il piano è un progetto costruito dal basso e può funzionare, ma c'è la necessità che gli adempimenti burocratici siano semplificati il più possibile». Anche per il primo cittadino di Siniscola Rocco Celentano occorre fare in fretta. «Se gli investimenti tardano, gli obiettivi non saranno colti al momento giusto». ( f. le. )
 
 
 
7 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli. I tedeschi e l'oblio: stasera all'Odissea
Giorno della memoria
                                  
C'è stato un momento in cui la Germania non ha avuto un passato. Esisteva, eccome, ma non se ne parlava. La generazione del dopoguerra ha scelto il silenzio, intrecciando sentimenti che tacevano l'orrore dell'Olocausto e del campo di sterminio di Auschwitz a mezze verità. Ben distanti dalla consapevolezza delle proprie colpe. Di questo tempo sospeso, un limbo di emozioni, parla ora “Il labirinto del silenzio”, il film sorpresa del regista italo tedesco Giulio Ricciarelli, candidato all'Oscar come migliore film straniero. “Im Labyrinth des Schweigens”, titolo originale, sarà presentato questa sera alle 21 al Cinema Odissea di Cagliari (ingresso libero e gratuito) per iniziativa dell'Associazione culturale italo tedesca nell'ambito della Giornata della Memoria 2016, in collaborazione con Spazio 2001 e Dipartimento di Storia dell'Università. La visione del film, in lingua originale con sottotitoli in italiano, sarà introdotta da una relazione di Claudio Natoli, ordinario di Storia contemporanea all'Università di Cagliari.
La vicenda si svolge a Francoforte nel 1958. Johann Radmann (interpretato da Alexander Fehling), appena nominato pubblico ministero, deve occuparsi come tutti i novizi di casi minori. Fino al giorno in cui il giornalista Thomas Gnielka (André Szymanski) porta alla sua attenzione un caso diverso, secondo il quale un suo amico avrebbe riconosciuto un'ex guardia di Auschwitz, ora insegnante. Nessuno ha voglia di perseguire legalmente quest'uomo, tranne Radmann che, contro il volere del suo diretto superiore, inizia a esaminare il caso cercando di far cadere il muro di omertà che gli ex nazisti - e non solo - hanno eretto per garantirsi l'impunità. Sono gli anni in cui tra i tedeschi c'è chi non ha mai sentito nominare la parola “Auschwitz” e chi, invece, la vuol dimenticare, o meglio, rimuovere il più in fretta possibile. Radmann incontra solo ostacoli sul suo cammino, fatta eccezione per il procuratore generale, Fritz Bauer (cui presta il volto Gert Voss), che appoggia la ricerca del suo giovane collega, con l'intento comune di riportare all'attenzione pubblica i crimini commessi nel campo di concentramento. (c.p.)
 
 
 
8 – L’Unione Sarda
«Caserme da destinare al turismo e all'arte»
I COMMENTI. Il sindaco Zedda, l'ex rettore Mistretta e il cantautore Marras
 
Tutti d'accordo o quasi sul fatto che a Cagliari il peso delle servitù militari, tante caserme ormai inutilizzate, sia eccessivo. Il sindaco Massimo Zedda, l'ex Rettore dell'Università Pasquale Mistretta e il cantautore Piero Marras semmai discutono sui costi legati alla dismissione di spazi oggi abbandonati dalle forze armate e sui costi per la loro trasformazione. «Con l'abolizione del servizio militare di leva obbligatorio - dice il professor Mistretta - è venuto meno anche un importante scambio culturale che arricchiva la città. Oggi si parla spesso della dismissione di alcune strutture militari. Il problema sono le lungaggini burocratiche e il fatto che lo Stato non ha fondi da destinare al recupero di edifici molto imponenti e datati».
Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, sogna un albergo al posto della caserma Ederle di Calamosca: «Potrebbe essere il luogo ideale per ospitare la cittadella sportiva nel caso a Cagliari arrivassero atleti da tutto il mondo in occasione delle eventuali olimpiaci del 2022. E anche altre strutture militari potrebbero essere utilizzate diversamente in favore della città: oggi la dismissione di queste aree, già avviata, è un'occasione importante che non possiamo lasciarci sfuggire, magari con il coinvolgimento di investitori privati. L'obiettivo finale è la riqualificazione delle strutture in disuso».
Piero Marras, cantautore e attivista sardo, autore di un brano contro le servitù militari (intitolato Quirra), si schiera più apertamente contro il peso della presenza delle forze armate non solo in città ma nell'Isola: «I poligoni e le esercitazioni militari così nocive per ambiente e salute stonano in una paradiso come la Sardegna. La nostra “Grande Bellezza” è stata trasformata in sgabuzzino d'Italia, un avamposto bellico affittato a chiunque voglia testare armi. Barattare la salute per il lavoro è un vero e proprio ricatto a cui abbiamo ceduto, in particolare nell'ultimo secolo». La proposta di Marras per le caserme cittadine ormai quasi inutilizzate smaschera la sua natura artistica: «Bisogna riconvertire gli spazi di guerra e dolore in luoghi di creatività e progresso».
Francesca Della Valentina
Veronica Orgiano
Antonio Piredda
Maria Puddu
Martina Senserini
 
 
 
9 – L’unione Sarda
Un mondo di continuità territoriali
L'esponente della Giunta Pigliaru: pari opportunità tra gli studenti sardi e quelli della Penisola
Assessore Firino al Martini: la cultura sfonda le barriere geografiche
 
«L'istruzione non dipende dalla geografia». Claudia Firino, assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Cultura e Sport, va dritta al nocciolo della questione. A quasi due anni dall'inizio del suo mandato ha emanato una serie di iniziative, molte per la risoluzione dei problemi legati alla discontinuità territoriale.
Si potrà eliminare la discontinuità territoriale e culturale che vivono le scuole sarde?
«Non vivono una forte discontinuità culturale. Abbiamo problemi di continuità territoriale, però tanti progetti sono fatti in collaborazione con scuole di OltreTirreno, ciò vuol dire che si sono create relazioni, canali di comunicazione. Come tutte le altre regioni abbiamo delle particolarità: abbiamo un'identità, una cultura e una lingua molto forte, concetti che vanno difesi e valorizzati, che però non mettono in discussione la possibilità di dialogare con le scuole d'Italia e non solo».
Come sarà possibile dare agli studenti sardi le stesse opportunità di quelli della Penisola?
«Fornire pari opportunità e dare una preparazione omogenea a tutti gli studenti italiani non dipende dalla geografia. Dipende dalla scuola e dagli strumenti di cui si dota, dal patto deciso tra docenti e studenti per metterli in campo: dalla didattica in senso più stretto come i programmi, gli aspetti innovativi, tecnologici; e supporti a diritto allo studio come borse di studio, libri in comodato d'uso e sostegno a chi è più in difficoltà».
Ci sono altri progetti che il suo assessorato sta intraprendendo?
«Dopo oltre un anno e mezzo di lavoro abbiamo messo in campo un progetto ambizioso, chiamato “Tutti a iscol@”, per contrastare la dispersione scolastica e aumentare le competenze degli studenti sardi. All'interno c'è il tentativo di colmare un gap che ci distanzia come risultati dalle scuole di altri territori italiani e europei. Conosciamo bene le graduatorie impietose per matematica e italiano, su queste si concentra un sottoprogetto: l'introduzione di altri insegnanti che andranno ad affiancare quelli già presenti per fare attività di potenziamento. Riguarda molto anche le nuove tecnologie, la didattica digitale e il sostegno psicologico, sociale agli studenti emigrati e con disabilità».
Cosa è la scuola del nuovo millennio?
«L'idea è quella di riqualificare le scuole o in alcuni casi di crearne di nuove, cercando di guardare alle nuove metodologie didattiche: creando spazi in comune, dove ragazzi di classi diverse fanno lavori comuni. Tutto con un'attenzione particolare al risparmio energetico e all'utilizzo di materiali ecosostenibili».
Le scuole sarde sono allo stesso livello tecnologico di quelle continentali?
«Quando si parla delle scuole continentali sembra che la situazione sia migliore della nostra, ma anche in Sardegna i progetti sono tantissimi. I dati sulla dispersione scolastica e sui risultati raggiunti a livello internazionale ci mettono in una situazione di difficoltà rispetto ad altri territori, ma non attribuirei ciò a una carenza infrastrutturale e di laboratori».
Elisa Greco, Marco Cabras, Gabriele Manias, Daniele Lecca
 
 
 
10 – L’Unione Sarda
Per la Difesa spendiamo 17 miliardi
Allo stesso tempo l'Italia investe in cultura e turismo soltanto 1,6 miliardi di euro
 
Nel codice dei beni culturali e del paesaggio (parte terza, dall'articolo 131 al 159), il paesaggio è definito come «il territorio espressivo dell'identità, il cui carattere deriva dall'azione dei fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni». Il Ministero e le Regioni operano al fine di assicurare la conservazione, il recupero e la valorizzazione del paesaggio. Tutto il contrario, ad esempio, di quanto accaduto nel 2014, quando un'esercitazione di Tornado tedeschi ha provocato danni all'interno della base militare di Capo Frasca, riducendo in cenere 33 ettari di macchia mediterranea. Allo stesso tempo, su un altro fronte, la mancanza di risorse ha “costretto” un archeologo a pagare di tasca propria per proteggere il sito archeologico di Mont'e Prama, in provincia di Oristano, da possibili violazioni dopo la profanazione di una delle ultime tombe scoperte nell'area.
Questi eventi portano a domandarsi dove vadano a finire i fondi necessari al mantenimento dei beni culturali e paesaggistici e quante risorse invece servano a finanziare le spese militari. A questa domanda si può rispondere con i dati: nell'ultimo anno sono stati utilizzati a questo scopo 17 miliardi di euro (carabinieri esclusi), di cui 4,7 miliardi per l'acquisto di carri armati, navi da guerra, aerei, missili e fucili, 10 miliardi in stipendi e pensioni per uomini e donne di Esercito, Marina e Aeronautica. Sono 90 mila gli ufficiali e sottufficiali, un numero che supera addirittura gli 82 mila militari della truppa. Il resoconto dei finanziamenti utilizzati per le spese militari di quest'anno è di gran lunga maggiore rispetto al costo preventivo per le attività culturali e del turismo, che raggiunge circa 1,6 miliardi di euro. Non si può dire certo che sia poco, ma i fondi stanziati a questo scopo non sono sufficienti ad assicurare la gestione di aree e siti culturali, come appunto Mont'e Prama e tanti altri.
Lorenzo Alberico, Elisabetta Angius,
Pavel Usala, Stefano Zito
 
 
 
11 – La Nuova Sardegna
Sardegna  - pagina 7
Distretto Aerospaziale, la Regione acquista le azioni
Aumento di Capitale
 
CAGLIARI La Giunta ha autorizzato l’Agenzia Sardegna Ricerche a acquistare nuove azioni (il costo sarà 7.390 euro) del Distretto Aerospaziale della Sardegna. Il motivo è presto spiegato: in questi mesi al Distretto sono arrivate numerose richieste d’ingresso nella compagine sociale da parte di imprese private e su cui il consiglio d’amministrazione già si è espresso a favore. L’ingresso di nuovi soci privati però, scrive la Regione in una nota, comporterà l’aumento del capitale sociale perché lo statuto del Distretto impone che la quota dei soci pubblici non possa scendere sotto il 51 per cento. Da qui la necessità che Sardegna Ricerche acquisti le nuove azioni per riportare alla quota prevista il capitale pubblico. Nei prossimi giorni, la Giunta suggerirà al Distretto di modificare lo statuto, per favorire sia favorire e semplificare l’ingresso di nuovi soci privati, che contribuiscano a consolidare e far crescere in Sardegna il settore dell’aerospazio.
 
 
 
12 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
Fitto casa, i crediti sono più leggeri
Gli studenti hanno ottenuto le modifiche del bando contestato
 
CAGLIARI Glu studenti universitari hanno vinto la loro battaglia per modificare i criteri del bando «fitto casa», cioè i contributi per i fuorisede. Come richiesto dal comitato, l’assessorato alla Pubblica istruzione ha abbassato il limite minimo dei crediti formativi – i Cfu – necessari per accedere alle le singole annualità. Nella proposta approvata dalla Giunta, l’assessore Claudia Firino ha sottolineato l'importanza della modifica dei criteri «in un momento dove è necessario far fronte a una situazione di grande disomogeneità dell'offerta formativa dei corsi di studio e che avrebbe reso complessa l'applicazione della tabella semplificata introdotta in precedenza». Sempre su proposta dell’assessorato alla Pubblica istruzione sono state riprogrammate le risorse del Piano di azione-coesione sui finanziamenti a favore della sulla scuola digitale per l'uso delle nuove tecnologie, Con 40,2 milioni, sono state modificate le coperture finanziare per i progetti. Mentre il piano Culturas per l’aggregazione giovanile potrà contare su un budget complessivo di 138mila euro.

 

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