Martedì 5 aprile 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 aprile 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 aprile 2016/ Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
ATENEO. Inaugurata dalla rettrice Maria Del Zompo e dal presidente Zoppi
UNA BIBLIOTECA NEL CAMPUS
Ingegneria: 330 posti a sedere e 26 mila volumi
Via le auto, arrivano i libri. Nel campus di Ingegneria, dove fino a poco tempo fa studenti, docenti e dipendenti della facoltà parcheggiavano le macchine, adesso ci sono scaffali stracolmi di volumi, riviste, documenti. E, intorno ai tavoli con 330 posti a sedere, sedici postazioni web. Un gioiello - la nuova biblioteca centralizzata del distretto tecnologico - al servizio della città e in particolare degli studenti che frequentano la facoltà di piazza d'Armi - via Is Maglias, inaugurato ieri dalla rettrice Maria Del Zompo e dal presidente Corrado Zoppi. Un momento importante non solo per l'Università ma anche per Cagliari, cui non sono voluti mancare gli ex rettori Giovanni Melis (era stato lui ad avviare il complesso e lungo percorso per la realizzazione) e Pasquale Mistretta («Ora voi studenti - ha puntualizzato - dovete utilizzarla al meglio anche per laurearvi in tre più due e non tre più tre o tre più cinque, perché l'Università non si può permettere fuori corso») e il sindaco Massimo Zedda («Aprire questo presidio è un fatto positivo per la nostra città»). Presenti anche gli ex presidenti Giorgio Massacci e Alessandra Carucci. Insieme a loro numerosi insegnanti, ricercatori, tecnici, personale bibliotecario e naturalmente gli studenti, i veri destinatari di questo nuovo tassello voluto da Uni.ca.
«Questa biblioteca è un risposta decisa al diritto allo studio, ancora più importante oggi perché arriva in un momento di forti tagli per l'Università e la ricerca», ha detto Maria Del Zompo, ricordando anche le recenti battaglie che hanno visto Cagliari in prima fila a livello nazionale per chiedere pari dignità e pari condizioni con gli altri atenei italiani». È stato il
presidente Corrado Zoppi a ricordare «il contributo del Comune per accelerare i tempi sulla modifica della destinazione d'uso dei locali».
Oltre ai suoi 330 posti a sedere, la biblioteca è dotata di una sala di lettura interamente coperta da connessione web-wifi mentre ogni posto è provvisto di alimentazione elettrica. I ragazzi - hanno spiegato Donatella Tore e Sandra Astrella, della Direzione biblioteche e della Direzione opere pubbliche dell'Ateneo - possono accedere a tre spazi per lo studio di gruppo ma anche a un'aula con sedici postazioni web».
In via Is Maglias si potranno consultare 23mila volumi e 150 titoli di periodici, disponibili direttamente a “scaffale aperto”. Consultabili su richiesta, 46 mila monografie e oltre duemila titoli di riviste. Il nuovo impianto, che offre anche il servizio di auto-prestito, unifica in un'unica grande biblioteca centralizzata tutte le sezioni del campus di Ingegneria.
Andrea Piras
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 aprile 2016/ Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
ATENEIKA
Studenti in gara dal 27 maggio al 5 giugno: iscrizioni entro il 22 aprile
Musica, cultura e aggregazione dal 27 maggio al 5 giugno. Circa 1500 studenti si sfidano per la quarta edizione di Ateneika in undici discipline con quattro new entry: calcio balilla, badmington, crossfit e scacchi. Le iscrizioni all'evento - che si tiene negli impianti del Cus Cagliari a Sa Duchessa ed è curato dall'associazione Il paese delle meraviglie - chiudono il 22 aprile. Un progetto in ascesa. Discipline sportive, aggregazione e socializzazione, cultura, musica e spettacoli con il pieno coinvolgimento dell'ateneo: dalle 7.500 presenze del 2013 alle 32mila dello scorso anno, con 19 artisti, sette sport e un budget di 92mila euro (29mila nel 2013) AteneiKa cresce e si rafforza.
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 aprile 2016/ Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
CAMPAGNA CONTRO NUOVE DROGHE
Giovedì alle 9.30, nel liceo classico Dettori, si terrà il quarto appuntamento della campagna di informazione pubblica sui danni alla salute delle nuove sostanze psicoattive (novel psychoactive substances, Nps), rivolta ai ragazzi di terza e quarta delle superiori. Il progetto, promosso dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Cagliari, è diretto dal professor Gaetano Di Chiara, ordinario di Farmacologia, e coordinato da Maria Antonietta De Luca, ricercatrice e docente di Farmacologia.


 
 
4 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 aprile 2016/ Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
MARATONA TIM
Domani alle 9, nella sede Tim di via Calamattia 17, #timgirlshackathon, la maratona di coding dedicata alle studentesse delle scuole superiori. Interverranno: Silvia Ponzoni, responsabile direzione Audit Tim, Alessandra Fanni, docente ordinaria del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell'Università di Cagliari, Enrica Puggioni, assessora alla Cultura.
 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 aprile 2016/ Provincia di Oristano (Pagina 34 - Edizione CA)
Gonnostramatza
Accordo tra Comune e Soprintendenza per il sito di Bingia 'e Monti
Comune e Soprintendenza sono pronti a valorizzare il sito archeologico di Bingia 'e Monti. Il sindaco Alessio Mandis ha incontrato i responsabili della Soprintendenza per i beni archeologici. «Abbiamo concordato - dice Mandis - di avviare una serie di iniziative che avranno come obiettivo la valorizzazione del sito e la prosecuzione della ricerca scientifica. Partiremo dalle risorse che abbiamo: studi, acquisizione dell'area circostante e messa in sicurezza della copertura della tomba di Bingia 'e Monti». Il sindaco ha aggiunto: «Già a partire dai prossimi mesi inizieremo una collaborazione con docenti e ricercatori del corso di paleografia dell'Università di Cagliari». ( an. pin. )
 
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 aprile 2016/ Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Incontro pubblico e documentario stamane al Comune, in serata spettacolo teatrale
«Per non dimenticare», manifestazione a Cagliari
Cerimonia a Livorno, domenica prossima. Come sempre, da 25 anni. Omaggio dovuto e sentito alle 140 persone (25 sarde), passeggeri ed equipaggio, morte nella tragedia della Moby Prince. In prima fila, naturalmente, le due associazioni delle famiglie delle vittime. Anche Cagliari ricorderà il disastro, oggi, in due momenti: “Moby Prince, 25 anni senza verità e giustizia” riassume il titolo. «La commissione parlamentare d'inchiesta - si legge in un nota dell'Associazione 10 aprile - rimane per noi l'ultima speranza, ma sia chiaro, in ogni caso non ci fermeremo mai, perché capire cosa è successo quella notte è diventato un atto di democrazia». Perché «il dolore si è traformato in rabbia, la disperazione in determinazione nella ricerca della verità».
In mattinata, alle 11, incontro pubblico nell'aula del Consiglio comunale, «aperto a tutti coloro che si sentono di condividere la lotta dei familiari delle vittime nella ricerca della verità». Saranno presenti, oltre ai familiari sardi delle vittime, consiglieri comunali e parlamentari. Interverranno il sindaco Massimo Zedda, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il senatore Silvio Lai (che presiede la commissione del Senato) e Luchino Chessa, in rappresentanza dell'Associazione 10 aprile. Verrà proiettato in anteprima il documentario “Buonasera, Moby Prince”, curato dal giornalista Paolo Mastino del Tgr Sardegna. In chiusura, un dibattito pubblico.
Al pomeriggio, ore 18 nella Sala congressi in piazza L'Unione Sarda, è in programma lo spettacolo teatrale “Canale 16”, organizzato da Lisa Zedda, Mattia Murgia e dalla stessa Associazione 10 aprile, e realizzato dalla compagnia Figli d'arte Medas, con la collaborazione degli studenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione dell'Università di Cagliari. Incentrato sul racconto della tragedia, ripreso dalle comunicazioni e dai suoni fissati sui nastri del canale di soccorso, lo spettacolo si sviluppa attraverso la narrazione di Gianluca Medas e le musiche originali di Alberto Sanna.
 
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 aprile 2016/ Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
Architettura Luca Peralta, ingegnere sardo, nel team che progettò il Betile di Cagliari
«Il talento di Zaha Hadid: sapeva esplorare l'ignoto»
Zaha Hadid immaginava un'opera «facendo pulizia, vuoto intorno. Lei andava sempre oltre al déjà vu perché voleva che l'astrazione le suggerisse qualcosa di nuovo e che l'esperienza non uccidesse la novità». A testimoniare oggi questo prezioso lascito è Luca Peralta, 46 anni, nato a Carbonia, formatosi all'estero (America, Finlandia, Olanda, Inghilterra), adottato da anni da Roma, ingegnere votato all'architettura, passione che lo ha portato a lavorare con l'archistar angloirachena, scomparsa giovedì scorso. Domani a Londra si celebrano i funerali dell'architetto morta a Miami e l'ex borsista sardo sarà di nuovo, come ai tempi del Maxxi e del Betile, accanto alla «grande famiglia» dello studio Hadid. «È stata proprio una borsa di studio della Regione Sardegna - racconta l'ingegnere - a permettermi di coronare il sogno e studiare per due anni nella prestigiosa scuola d'avanguardia della Architectural Association School of Architecture di Londra dove nel gennaio del 2000 ho ottenuto il Master of Architecture and Urbanism. Il mio tutor era Patrick Schumacher, braccio destro di Zaha Hadid. Lei, capitava spesso come commissario esterno».
La conosciamo attraverso le opere. Ma sul campo com'era?
«Una diva. Sicura di sé, spesso antipatica, con una straordinaria capacità di leggere i progetti in modo istintivo. Esattamente l'opposto di quel che faceva Rem Koolhaas, così cerebrale. Ci metteva in soggezione e non risparmiava giudizi pesanti. Ma li rivolgeva anche a se stessa. Ho visto più di un plastico volare. Aveva però una doppia faccia: le critiche restavano a casa e quel progetto diventava poi il più azzeccato del mondo. È difficile portarsi addosso una presenza così importante come quella di Hadid, perciò ho sentito il bisogno di staccarmi da un'architettura costosa, di lusso e ho completato la mia formazione lavorando con Massimiliano Fuksas a Roma, e soprattutto a Londra nel 2001 con Foster&Partners».
Una delle critiche più frequenti fatte alle opere di Hadid è che, una volta create, sono difficili da gestire. È vero?
«La sua capacità era quella di anticipare i tempi. Basta pensare all'idea di museo per l'arte contemporanea. Hadid ha rivoluzionato gli spazi, concependoli per accogliere sculture alte otto metri e miniature. È la flessibilità del concetto di spazio la sua cifra, la peculiarità del suo successo nel mondo».
Come è il Maxxi di Roma, progetto con il quale lei torna a collaborare col team di Hadid.
«Sì, un'opera del 1998. Lei sapeva cogliere e soprattutto interpretare questa esigenza. Io ero stato chiamato da aveva chiamato Schumacher».
Betile, nome che evoca sacralità, era il museo progettato per Cagliari. Ce lo racconta?
«Si partiva dall'idea di due estremi, arte contemporanea e nuragica, racchiusi in una struttura pensata per far sì che tra questi due contrasti si creasse sinergia, dialogo. Il Betile rispondeva all'esigenza di dare a Cagliari, città europea, un landmark. Oggi le capitali competono attraverso i musei, pensiamo a Bilbao, Parigi, Londra, Roma. Il Betile sarebbe stato questo ma sarebbe stato anche la casa dei Giganti di Mont'e Prama. Sarebbe stato un volano di cultura nel centro del Mediterraneo, anticipatore di temi oggi ben presenti. Il Betile avrebbe poi svolto una funzione di riqualificazione urbanistica del lungomare di Cagliari, da via Roma fino al quartiere di Sant'Elia. Non a caso era stato pensato per dialogare con quel bellissimo mare».
C'era un'idea ispiratrice?
«Sicuramente prendeva spunto dai tafoni, le rocce erose dal vento. Anche se poi si era pensato a una concrezione corallina che avesse uno scudo forte ma fosse morbida all'interno, capace di raccogliere tutte le esperienze. Aveva un nucleo di cemento armato e una pelle interna metallica, che ovviava ai problemi nati con il Maxxi, e una pelle esterna bianca, morbida alla vista. Come bianchi sono gli edifici che accolgono il visitatore che arriva dal mare. Non realizzarlo credo sia stata un'opportunità non colta».
Torniamo ad Hadid. Il suo talento lasciato in eredità?
«Avere voglia di esplorare l'ignoto. Essere rigida, severa e insieme permeabile alla novità. È stata lei a marcare il passaggio dell'architettura verso un'idea chiara: questo non lo abbiamo mai fatto, facciamolo».
Caterina Pinna
 


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LA NUOVA SARDEGNA
 
 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 aprile 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 7
SUPERBIBLIOTECA NEL VECCHIO GARAGE
Sale confortevoli con sistemi di consultazione tecnologicamente avanzati nel campus di Ingegneria progettato per accogliere 330 studenti
CAGLIARI Era un garage inutilizzato, adesso è la grande biblioteca del campus di Ingegneria che ieri mattina qualche minuto dopo l’inaugurazione aveva già il suo gruppetto di studenti sistemato davanti alle finestre con vista su una parete del colle di Tuvumannu, un pezzo di mare e, a guardare da un angolo, forse anche il castello di San Michele. Un luogo confortevole, con un’apprezzabile attenzione ai dettagli se ad esempio, per rendere agevole la ricerca degli scaffali, le indicazioni segnaletiche sono state affidate a un grafico dell’università (Stefano Asili) che ci ha lavorato con i suoi studenti. Ieri c’è stata una cerimonia ufficiale che di paludato non aveva neppure il rettore: Maria Del Zompo era molto felice di dare la parola alle bibliotecarie Alessandra Strella e Donatella Tore che a loro volta hanno ringraziato pubblicamente Antonietta Arghittu per aver caricato migliaia di dati (la biblioteca di Ingegneria è agganciata alla biblioteca nazionale) con un lavoro senza soste che aveva lo scopo di essere in rete nel gran giorno dell’inaugurazione, ieri. Maria Del Zompo ha invitato i due rettori precedenti Pasquale Mistretta e Giovanni Melis e a quest’ultimo ha riconosciuto il merito di aver promosso la trasformazione del garage nella biblioteca da 330 posti supertecnologica. Un grazie anche al sindaco Massimo Zedda uscito dal Consiglio metropolitano per venire ad ammirare l’opera: fu decisiva l’accettazione da parte del Comune del cambio di destinazione d’uso del garage. E’ un’opera importante per l’università questa biblioteca accogliente, Del Zompo: «Siamo in prima linea per restare research university, avvieremo presto un progetto pilota assieme al Crs4 per una sorta di muro interattivo dove, con un software, gli studenti potranno studiare assieme lavorando sul muro». Per tenere in quota l’università cagliaritana anche il tempo impiegato dagli studenti per laurearsi è un parametro di valutazione, ecco perché una sala luminosa tecnologicamente avanzata dove «è bello studiare» è stata salutata tra i sorrisi dalla folla di studenti e di docenti. Il progetto è degli architetti cagliaritani Mario Cubeddu e Pier Francesco Cherchi (C+C04studio), così come cagliaritana è l’impresa che l’ha costruita, Imma spa di Luigi Mamusa. (a.s.)
 

 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 aprile 2016 / Fatto del giorno - Pagina 2
Scontro sanità
Vertice tra Arru e i sindaci. L’assessore presenta il piano, ma non piace agli amministratori dell’isola
Per la Regione i servizi devono essere organizzati sulla base del numero dei residenti. Scelta contestata dai Comuni
LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 aprile 2016 / Fatto del giorno - Pagina 2
E IN REGIONE SI VARA LA ASL UNICA
Giunta tecnica per discutere del progetto e da oggi passaggio in maggioranza

CAGLIARI A sorpresa la Giunta si è portata avanti col lavoro. Un giorno prima del vertice di maggioranza, oggi in Consiglio regionale, il presidente Francesco Pigliaru ha convocato gli assessori per mettere a punto il dossier da presentare alla coalizione. È un dossier complesso: oltre alla riorganizzazione della rete ospedaliera, c’è il progetto dell’Asl unica. Sul confronto, nella sala riunioni di viale Trento, è trapelato poco, nonostante sia durato diverse ore. Si sa solo che sulla mappa dei posti letto il governatore avrebbe preteso il massimo della «condivisione preliminare» con i territori. L’obiettivo è evidente: evitare strappi con le singole comunità e per questo è stato promosso a pieni voti il confronto ad Abbasanta fra l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, e i sindaci, anche se ci sono ancora molti spigoli da limare. Ma soprattutto Pigliaru non vorrebbe contraccolpi pericolosi con i partiti dell’alleanza in una fase molto delicata: l’avvio della riforma per azzerare il deficit di 700 milioni entro il 2018. L’Asl unica, invece, continua a essere la prima scelta del presidente, ma sui risparmi che potrebbero arrivare gli assessori avrebbero sollecitato alcuni chiarimenti. Soprattutto sull’organizzazione dei distretti territoriali gestiti dall’amministratore unico: saranno 8 come le attuali Asl, oppure saranno accorpati in tre macro aree? In attesa delle risposte – spetteranno all’assessorato alla Sanità – oggi il presidente Pigliaru si presenterà al vertice con una serie di punti fermi concordati in Giunta. La prima richiesta alla maggioranza dovrebbe essere questa: tempi rapidi e certi. Sia sulla rete ospedaliera e soprattutto sull’Asl unica visto che c’è già una scadenza: il 30 giugno, quando non sarà più rinnovato il mandato ai commissari, prorogato per la quarta volta pochi giorni fa. In altre parole, il percorso della «rete» andrebbe concordato prima che la commissione Sanità del Consiglio regionale cominci le audizioni. Il presidente Raimondo Perra (Psi) ha già detto: «È intenzione dei consiglieri sentire tutte le parti in cause, nessuna esclusa e saranno possibili anche sopralluoghi negli ospedali» e quindi i tempi non potranno essere certo molto veloci. L’importante – potrebbe essere la richiesta di Pigliaru – è che non si ripeta quanto accaduto con la rete di assistenza territoriale: è stata restituita alla Giunta senza il parere della commissione e alla fine è diventata operativa solo per «decorrenza dei termini». È stato un incidente di percorso, il mancato parere, oppure l’avvisaglia che la maggioranza vuole avere maggiori margini di manovra sul calendario? Sì, perché sia la rete ospedaliera che l’Asl unica, destinata a fare da apripista anche all’Azienda per le emergenze-urgenze, dovranno passare tutti e due all’esame del Consiglio e in aula, come sanno in molti, potrebbe accadere di tutto ma è proprio quello che non vuole il presidente della Regione. (ua).
 
 

 


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