Venerdì 15 gennaio 2016

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 gennaio 2016

 

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO
 
 
L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
La carica dei sindaci del nordovest «Trasporto low cost da salvare»
CASO RYANAIR. Il vertice a Sassari con assessore, rettore e commercianti
 
Un documento condiviso che impegni la Regione e lo Stato a sollecitare la commissione europea a concludere celermente la procedura di infrazione aperta contro la Regione per gli aiuti alle compagnie di volo. È il risultato della riunione che si è svolta ieri, a Palazzo Ducale, per discutere le azioni da intraprendere per la tutela degli interessi alla mobilità delle comunità del Nord Sardegna. La riunione è stata convocata dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, in coordinamento con i sindaci dell’area vasta e ha visto la partecipazione dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, del presidente della Camera di commercio del Nord Sardegna, Gavino Sini, in rappresentanza del mondo economico e imprenditoriale, del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, oltre ai numerosi sindaci del territorio del Sassarese.
 SINDACO CAPOFILA «La questione dei trasporti aerei - ha detto da subito il sindaco Nicola Sanna- riguarda non soltanto il nostro territorio ma anche l’intera Sardegna, l’Italia e tutta l’Europa. La continuità territoriale ordinaria ha avuto di recente un aspetto positivo, con i 30 milioni stanziati dal governo per aumentare la mobilità dei nostri cittadini. Al momento per la "continuità territoriale 2" c’è una procedura di infrazione della commissione europea e per la quale si attende un chiarimento. Siamo quindi in una fase delicata. Allora, siamo qui per confermare che sul trasporto aereo la Sardegna, il nostro territorio non possono arretrare di un millimetro». A rincarare la dose ci pensa il rettore Massimo Carpinelli, che ricorda come «l’Università di Sassari sia la prima in Italia per la movimentazione degli studenti Erasmus. Perdere i collegamenti sarebbe un danno incalcolabile». Mario Bruno, sindaco di Alghero ricorda invece che manca il piano regionale dei trasporti che indichi la regia, la programmazione, il "chi deve fare cosa". E sollecita la Regione ad avere coraggio. Il coraggio che, dice Gavino Sini, presidente della Camera di Commercio, hanno dimostrato i commercianti e non solo, con la decisione del fondo comune, un’autotassazione per far capire quanto è forte la volontà di non fare passi indietro. «Dopo anni bui la principale economia dell’Isola, quella turistica, ha ricominciato a viaggiare con percentuali impensabili, più 25% - dice - anche grazie ai battitori dell’Isis che ci stanno mandando i cinghiali. Noi avanziamo una proposta, che chiameremo Destinazione Sardegna: tre agenzie di destinazione, con obiettivi ben definiti e protocolli d’intesa tra Comuni e Regioni, tutto a gestione privatistica. Fuori la politica, sceglieremo noi i mercati, i clienti, le destinazioni, in base a studi ben precisi. Sceglieremo noi, finalmente, non ci faremo scegliere».
 LA REGIONE Agli Stati Generali del Nord Sardegna sui trasporti l’assessore regionale Massimo Deiana si è tolto più di un sassolino. Facile andare per slogan, ha detto, quando per anni in Regione, con le passate amministrazioni si è gestito il settore in una maniera «diciamo così, confusa». La verità è che questa disattenzione o incapacità di gestire le cose, con contributi alle compagnie low cost concessi in spregio alle prescrizioni europee, ha portato tutti sull’orlo di un baratro da 60 milioni di euro». Quindi, dice l’assessore, «in questo terreno desolante riproporre qualcosa, per esempio nuovi aiuti, fa molto danno». «Stiamo aspettando di conoscere le decisioni europee - conclude Deiana - La decisione dovrebbe arrivare entro il 15 febbraio. A quel punto, se tutto andrà bene, potremo entrare a gamba tesa sul mercato non solo per i low cost ma anche per la privatizzazione dell’aeroporto di Alghero. Io mi impegno personalmente a mettere in ballo le risorse per i tre aeroporti, sin dal giorno dopo». La parola Ryanair non viene mai pronunciata. «Continuare a citare e a postare foto di viaggi della speranza da una compagnia aerea, non ci fa onore. Bisogna capire che quelle foto, quelle dichiarazioni, sono la copertina del dossier della procedura di infrazione, per l’Unione europea».
 Patrizia Canu
 
 
 L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Nominati i tre commissari per la Campidano Ambiente
SELARGIUS. Si tratta di Aldo Pavan, Giampiero Tronci e Giovanni Maria Motzo
 
Aldo Pavan (professore ordinario di Economia aziendale ed ex preside della facoltà di Economia dell’Università di Cagliari), Giampiero Tronci (avvocato del Foro di Cagliari, patrocinante davanti alle magistrature superiori, con esperienza in materia finanziaria, bancaria e fallimentare), e Giovanni Maria Motzo (ingegnere con esperienza in imprese pubbliche di importanti dimensioni e nel settore dell’igiene urbana): è questa la terna degli amministratori scelti «per la straordinaria e temporanea gestione della Campidano ambiente». La comunicazione arriva dagli uffici di piazza Palazzo, dove mercoledì mattina il prefetto Giuliana Perrotta ha incontrato i prescelti, insieme ai sindaci dei comuni di Selargius, Sinnai e al commissario straordinario di Monserrato.
LA COMUNICAZIONE “A seguito dell’adozione nei confronti della Società medesima di informativa antimafia interdittiva, la nomina dei commissari consente di assicurare il completamento dell’esecuzione e la prosecuzione dell’esecuzione dei contratti in essere da parte della Campidano ambiente”, si legge nella nota della Prefettura. “La finalità è quella di salvaguardare i livelli occupazionali ed evitare l’interruzione di servizi indifferibili per la tutela di diritti fondamentali, come i servizi di igiene urbana, ambientale e di smaltimento dei rifiuti”. Il testo va avanti: “Gli amministratori straordinari dovranno eseguire preliminarmente la ricognizione di tutti i contratti pubblici di appalto in essere e di tutte le concessioni di natura pubblica in corso di esecuzione o di completamento, esercitando tutti i poteri e le funzioni degli organi di amministrazione della suddetta società, con contestuale sospensione dei poteri di disposizione e gestione dei titolari della società”. Atto obbligato, dopo il terremoto d’inizio dicembre dell’anno scorso.
 RETROSCENA Il nastro si riavvolge, si ferma agli inizi di dicembre, quando una comunicazione della stessa prefettura accende i riflettori sulla Gesenu, socio privato della Campidano Ambiente: la società che gestisce il servizio di Igiene urbana nei comuni di Selargius, Monserrato e Sinnai. Interdittiva antimafia: misura preventiva, notificata alle tre amministrazioni (soci pubblici, ognuno al venti per cento), che fa partire il procedimento nei confronti della società con sede a Perugia. Insieme alla richiesta della documentazione relativa all’appalto con cui è stato affidato il servizio. Uno scandalo che affonda le radici nell’inchiesta di “Mafia Capitale”, e arriva anche in Umbria. Sotto la lente c’è la Gesenu, l’ipotesi di infiltrazioni mafiose porta la Prefettura di Perugia a inviare le prime notifiche. Il copione si ripete nel nord Sardegna, dove la Gesenu gestisce diversi appalti. E a dicembre anche nell’hinterland cagliaritano. Dove la Gesenu è arrivata nel 2006, dopo una gara d’appalto bandita nel 2005. Un anno e mezzo di attesa, poi l’aggiudicazione e la creazione della Campidano Ambiente, società a capitale misto di cui detiene il 40 per cento delle quote. Rimasta senza rappresentanti sino alla nuova nomina del prefetto, dopo le dimissioni dell’amministratore delegato e del consigliere di parte privata.
 Sara Marci
 
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 34 - Edizione CA)
Festival della legalità: tutto esaurito
MACOMER. Sono già 11 le scuole iscritte alla manifestazione
 
Si scaldano i motori per la terza edizione del Festival «Conta e cammina. La legalità appartiene al tuo sorriso», la manifestazione itinerante nata a Macomer, che in pochi anni ha raggiunto dimensione nazionale. A tre mesi dalla partenza, prevista ad aprile, gli organizzatori annunciano il tutto esaurito nelle iscrizioni per le scuole. «Per la tappa macomerese abbiamo già raggiunto il numero massimo di adesioni -dichiarano soddisfatti- Sono, pertanto, ufficialmente chiuse le prenotazioni». Alla manifestazione, che si svolgerà dal 10 al 16 aprile hanno aderito le scuole elementari e medie di Ales, Barumini, Cabras, Gergei, Isili, Genoni, Carbonia, Lunamatrona, Nurallao, Pimentel, Ussaramanna: 283 gli studenti iscritti, per un totale di 600 presenze nell’arco della settimana. Un numero destinato a crescere, se si contano le iscrizioni che verranno raccolte per le altre 4 tappe previste quest’anno. Ci sarà anche una novità: il coinvolgimento dell’Università di Sassari. «Non abbiamo ancora i dati totali dell’intera manifestazione -spiegano i promotori- Le tappe itineranti sono ancora in fase di definizione. Attraverso attività ludiche e di confronto -dicono gli organizzatori bambini, ragazzi e insegnanti saranno guidati ad affrontare argomenti come mafia, regole e legalità». Tante le iniziative in programma anche per gli adulti: teatro proiezioni e mostre. ( al.n. )
 
 
 L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 36 - Edizione CA)
 Nuoro. Master universitari sull’assistenza infermieristica, domande entro l’8 febbraio
 
Al via due master universitari di primo livello su “Area critica ed emergenza sanitaria per infermieri” e “Infermieristica per la continuità assistenziale territorio-ospedale-territorio”. Il primo ha l’obiettivo di dare una formazione specialistica incentrata sull’analisi teorico-pratica delle problematiche relative a gestione e assistenza del paziente con patologia critica configurante quadri clinici di emergenza. Il secondo punta a fornire all’infermiere competenze specifiche per gestire strategie assistenziali continue e tempestive di elevata qualità, anche al di fuori dell’ospedale.
Sono organizzati dai dipartimenti di Scienze biomediche e di Scienze chirurgiche microchirurgiche e mediche dell’università di Sassari, in collaborazione con il Consorzio universitario, la Asl e l’Ailun. Le domande vanno compilate online e consegnate entro l’8 febbraio.
 
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Sassari. Neuropsichiatria infantile, apre il nuovo reparto
 
Taglio del nastro per la nuova sede dell’Unità operativa di neuropsichiatria infantile dell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari, in viale San Pietro. L’inaugurazione avverrà sabato alle 11.30 alla presenza del rettore Massimo Carpinelli, dei vertici dell’azienda universitaria di Sassari e dei direttori dei dipartimenti. Il trasferimento ha consentito un notevole abbattimento dei costi grazie alla cancellazione delle spese di locazione e delle spese di trasporto dei pazienti e di materiale. Si tratta quindi di un passo avanti importante nell’assetto delle strutture assistenziali dell’azienda universitaria che avrà una ricaduta positiva nell’assistenza dei bambini. Diretto da Stefano Sotgiu, il reparto sarà intitolato al professor Camillo Mastropaolo, recentemente scomparso, maestro nei numerosi ambiti della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. La cerimonia commemorativa si svolgerà nell’aula "Andreoni". ( c. f. )
 
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Scuola, lotta alla dispersione
GIUNTA. Passa il nuovo piano di dimensionamento
 
È ancora la lotta alla dispersione scolastica uno degli obiettivi chiave del Piano di dimensionamento per il prossimo anno approvato ieri dalla Giunta.
Con il nuovo assetto si cerca di organizzare le rete scolastica per garantire una grande varietà di offerta formativa e arrivare all’assegnazione dei docenti «che risponda realmente alle necessità di istruzione nell’Isola», sottolinea l’assessore regionale Claudia Firino. Così diventa fondamentale sostenere gli studenti in difficoltà con il sostegno educativo e psicologico ma anche con sussidi e incentivi economici. Ma la scuola è anche struttura e tra le linee guida del Piano è prevista la valutazione del patrimonio edilizio in modo da garantire interventi di riqualificazione. A fronte di una dispersione scolastica che in Sardegna sfiora il 25% (ben oltre la media nazionale) cresce il numero degli iscritti ai Cpia (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti).
Intanto arriva la richiesta della Cgil-scuola per un incontro urgente con l’assessore. Il sindacato chiede di parlare dell’impiego del personale nei progetti contro la dispersione scolastica contenuti in Tutti a Iscol@. Il segretario Ivo Vacca lamenta una lacuna di comunicazione «sulle questioni contrattuali perché nel bando alcune non sono chiare». (m. s.)
 
 
 LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
Provveditorato. «Crescono gli iscritti a scuola e università»
 
Un capitolo molto interessante del rapporto del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria riguarda il titoli di studio dei reclusi. Negli istituti sardi 17 reclusi hanno in tasca una laurea, 114 si sono diplomati alle scuole superiori, 41 sono privi di qualsiasi diploma e 14 sono considerati tecnicamente analfabeti. Ad avere un diploma di scuola professionale sono 20 detenuti, la licenza di scuola media inferiore l’hanno conseguita in 807. «L’istruzione – spiega Giampaolo Cassitta, direttore dell’Ufficio detenuti del Provveditorato della Sardegna, nella foto accanto – è uno dei punti cardine del trattamento e quindi cerchiamo di privilegiarlo anche all’interno dei penitenziari. Tra Alghero e Tempio abbiamo più di trenta iscritti a un corso di laurea dell’Università di Sassari e molti alunni frequentano le lezioni dell’Alberghiero e del Tecnico commerciale. Poi – continua Cassitta – ci sono i corsi di formazione a un mestiere: casaro, apicoltore, macellaio. I prodotti sono poi venduti negli spacci carcerari di tutto il territorio nazionale e ultimamente anche a una società alberghiera che si è impegnata anche ad assumere i detenuti». (a.m.)
 
 
 LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 19
Nella battaglia sul campus persi venti milioni di euro
Il progetto all’americana sfumato definitivamente: gli alloggi saranno diffusi
Il sindaco Nicola Sanna: «La Regione si è impegnata a darci altrettanti fondi»
 
SASSARI Con la delibera del Cipe che lo scorso novembre ha assegnato definitivamente 23 milioni 500mila euro per la realizzazione in città di alloggi universitari diffusi, è stata messa la pietra tombale sul progetto di campus all’americana dell’Ersu. Ma anche su venti milioni di fondi regionali legati alla realizzazione di quello stesso progetto. «I venti milioni erano il cofinanziamento della Regione che si affiancava a quello Cipe – ammette il sindaco Nicola Sanna –. Siamo riusciti però a blindare gli altri venti prima che fossero persi attivando le nostre richieste alla Regione. Di fatto però quei soldi rimangono sul territorio: sono stati utilizzati per il trasporto locale, e ciò ha consentito di acquistare i nuovi treni che collegheranno la città con Alghero e Sorso . Ma abbiamo ottenuto di poter avere la stessa somma nella prossima programmazione regionale per completare il pacchetto di residenze previsto». Gli alloggi per gli studenti fuori sede verranno distribuiti tra ex Fondazione Brigata Sassari, a Serra Secca, vicino all’Orto botanico nell’area di San Lorenzo, nell’ex Brefotrofio di viale delle Croci e, infine nell’ex caserma La Marmora, in piazza Castello, non appena ci sarà la dismissione del complesso da parte dell’Esercito. Giovedì prossimo, 21 gennaio, su richiesta dell’Ersu, a Palazzo Ducale si terrà la conferenza di servizi per definire l’accordo di programma, così come previsto dal Puc, indispensabile per la realizzazione dei 285 posti letto a San Lorenzo. La tabella di marcia prevede che entro febbraio l’Ente regionale per il diritto allo studio dovrà pubblicare il bando di gara per la progettazione preliminare e definitiva, successivamente verrà predisposto il bando per la progettazione esecutiva e la costruzione del nuovo complesso per studenti. L’intervento dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2018. È uno dei primi passi concreti che vengono compiuti per la realizzazione dei 500 posti letto necessari a Sassari per soddisfare completamente la richiesta di alloggi universitari. Quello determinante è stato l’avvio del cantiere nell’ex Fondazione Brigata Sassari, che essendo avvenuto entro il 31 dicembre scorso, ha scongiurato il rischio di perdita delle risorse economiche. Il Comune, l’Ersu, l’Università e la Regione hanno trovato l’accordo dopo che la vicenda campus è stata contrassegnata per anni da tensioni e polemiche. All’origine proprio la possibile perdita del finanziamento da 40 milioni di euro di cui 20 di fondi europei e altrettanti regionali. «Bisogna fare la cronistoria di quanto è avvenuto in questo ultimo anno – afferma Maria Assunta Serra, direttore generale dell’Ersu – per comprendere i passaggi che hanno portato a trovare una soluzione condivisa. L’intervento campus universitario, su proposta dell’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, è stato riprogrammato in “studentato diffuso” nella ex "Fondazione Brigata Sassari" e "San Lorenzo", di proprietà dell’Università, per un totale di 355 nuovi posti letto e servizi accessori, ed è stato approvato dalla giunta regionale nel luglio del 2015. L’originario finanziamento Fas 2007/2013 di 20 milioni è dunque aumentato a 23 milioni e 500 mila euro. Il presidente Francesco Pigliaru nella delibera del 28 luglio scorso ha anche dichiarato l’impegno della Regione a fine di consentire la realizzazione di un altro studentato mediante le risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, in fase di programmazione, secondo gli accordi presi tra Comune, Ersu e Università. Accordi che sono stati sottoscritti lo scorso settembre e riguardano appunto gli ulteriori alloggi nell’ex Brefotrofio e in piazza Castello, nella caserma La Marmora, previa dismissione da parte dei militari». Perciò, i fondi per gli altri 150 alloggi sono ipotecati, a meno che la Regione non mantenga le promesse. Lo stesso impegno, però, la giunta regionale lo ha preso per l’università di Cagliari, che ha perso interamente gli oltre 25 milioni richiesti perchè non poteva avviare i lavori del campus nei tempi richiesti e che verranno previsti nella nuova programmazione regionale. «Direi che con questo accordo – aggiunge Maria Assunta Serra – l’Ersu , insieme al Comune e all’Università, porta a casa un ottimo risultato che permetterà un notevole incremento di posti letto, per giunta realizzati su un patrimonio pubblico, con un ingente risparmio di risorse finanziarie, e di questi tempi non è poco». Per concretizzare il precedente progetto di campus all’americana sarebbe stato necessario acquisire l’area da privati.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie