Lunedì 14 dicembre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 dicembre 2015
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

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L’UNIONE SARDA
 
1 – L’UNIONE SARDA di lunedì 14 dicembre 2015 / Cultura (Pagina 27 - Edizione CA)
Convegno a Cagliari
Identità e cinema sardo a confronto  con altre piccole patrie da oggi alla Cittadella
“Estetica, identità e industria culturale del cinema locale”. È il tema della tre giorni di approfondimento, che si apre questa mattina alla Cittadella dei Musei di Cagliari, organizzata dall'Università di Cagliari dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio e dal Centro per l'educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission all'interno del progetto Heroes 20.20.20. L'iniziativa si avvale della collaborazione dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico, del dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell'Università di Sassari, del dipartimento di Lingue Straniere dell'Università norvegese di Bergen.
Durante le giornate di studio si punterà l'attenzione sugli ultimi venticinque anni di produzione filmica realizzata in Sardegna. L'intento è inquadrare ricorrenze e complessità del cinema “made in Sardegna” a raffronto di esperienze maturate in contesti territoriali affini, per la presenza di una lingua minoritaria per esempio, e per una forte connotazione del paesaggio, o di altri elementi identitari della cultura e della storia dei territori periferici europei. Ecco così il cinema del Friuli Venezia Giulia, della Puglia, della Sicilia, ma anche d'Irlanda, Serbia, Galizia, Galles e Olanda, per tracciare una prospettiva di sviluppo e di sfide per l'industria audiovisiva dei territori, messa in tensione con i temi chiave dell'estetica, dell'identità e della sostenibilità.
«Il convegno - spiega Antioco Floris, direttore del Celcam e coordinatore dell'inziativa - nasce da una ricerca sviluppata con Ivan Girina, del King's College di Londra per individuare una serie di punti di forza nel cinema fatto in Sardegna, che lo rende simile alle produzioni di altre realtà culturali e geografiche periferiche rispetto al “mainstream”. Dalla ricerca emerge come la ricchezza del cinema fatto in Sardegna stia proprio nella forza dell'identità. Con questa idea abbiamo coinvolto le realtà più rappresentative, dalla Film Commission all'Isre, dall'Università di Sassari a Moviementu».

 
Spettacoli e Società (Pagina 29 - Edizione CA)
IL PROGETTO. La Film Commission Sardegna, ieri a Cagliari, tra flash mob e tavole rotonde
Caterina Murino: «Perché il cinema è anche donna»
C'è un filo conduttore tra il femminile, il cibo e il cinema. Un filo d'Arianna che unisce una nuova visione del cinema, del ruolo delle donne all'interno di questo mondo complesso e, perché no, del cibo che è nutrimento e condivisione.
Come far rete, dar forza al punto di vista femminile, aumentare i ruoli e gli spazi delle donne all'interno del mondo dell'audiovisivo, per il 70 per cento occupato dagli uomini? E, nello stesso tempo, non ridurre alla sola rivendicazione professionale, un'azione che è molto di più e vuole diffondere l'idea di un cinema che si leghi al territorio, alle sue risorse, a temi di portata mondiale che interessano ognuno di noi.
Un netnetworking brunch di sole donne, che si è svolto ieri alle 13, nella sala “Sapori di Sardegna” a Cagliari, è la prima delle idee (tra molte altre in fase di organizzazione) venuta in mente alla Fondazione Sardegna Film Commission, che raccoglie molte delle professioniste dell'audiovisivo operanti in Sardegna. Una giornata di incontro, condivisione e formazione cui ha partecipato Caterina Murino, attrice sarda, molto nota e apprezzata dal grande pubblico. Insieme a lei, una cinquantina di donne impegnate a vario titolo in progetti ed eventi legati al cinema, seguito da un momento di formazione con le studiose Maria Mantini, resposanbile area consulenza e ricerca del centro studi Progetto Donna e diversity management operante in tutta Europa, e Lucia Cardone, professoressa di Cinema all'Università di Sassari e coordinatrice di Fascina. E concluso con un flash mob, “Women In Film And Audivisuals Sardegna”, in cui le partecipanti hanno raccontato di sé e dei propri progetti.
Come ha spiegato Nevina Satta, direttrice di Film Commission: «Le donne grazie alla loro capacità di lavorare in squadra possono tracciare un nuovo modo di lavorare, collaborativo e propositivo. Il network di sole donne che nasce oggi, ma è maturato nel corso di un anno, si riunirà mensilmente con l'obiettivo di incontarrsi, ma anche formarsi e progettare insieme».
L'iniziativa entusiasma anche Caterina Murino: «Si tratta di un'idea eccellente che avrà sicuramente seguito e speriamo che l'azione della Film Commission sarda dia un imput alle altre affinché il numero delle donne sul set possa essere simile al numero degli uomini». Bisogna crederci, dice, essere caparbie e consapevoli della propria forza.
Franca Rita Porcu
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 – L’UNIONE SARDA di lunedì 14 dicembre 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
A Sassari
Comunicare la politica: un convegno
Oggi alle 9.30, nell'aula magna del dipartimento di Scienze politiche a Sassari, si terrà il seminario sul volume “Politica, società, comunicazione”.
Parteciperanno gli ex parlamentari Giorgio Carta, Pietro Maurandi e Pietro Soddu, i docenti dell'università di Sassari Rosario Cecaro, Camillo Tidore, Omar Chessa e Francesco Soddu, il consigliere d'amministrazione Rai Franco Siddi e il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau.
 
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 14 dicembre 2015 / Sardegna - Pagina 6
LA PROTESTA
Mercoledì si ferma la sanità:
medici in sciopero per 24 ore
SASSARI I medici incrociano le braccia contro le politiche del governo sulla sanità. Anche in Sardegna mercoledì tutti i camici bianchi si asterranno dal lavoro. Uno sciopero generale della sanità pubblica che in Italia non si vedeva da anni. A aderire sono tutte le sigle sindacali: Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil Medici, Fvm, Fassid, Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici, Uil Medici, Fimmg, Snami, Smi, Intesa Sindacale Cisl Medici-Fp Cgil Medici-Simet-Sumai, Sumai, Fespa, Fimp, Cipe e Andi. «I motivi dello sciopero sono diversi – spiega Giovanni Barroccu, segretario regionale di Fimmg –. Dal mancato finanziamento del Fondo sanitario nazionale ai nuovi tagli previsti per la sanità pubblica, dal blocco dei turn over alle politiche orientate esclusivamente a una gestione contabile del Servizio sanitario. Vogliono che dedichiamo più tempo alla burocrazia che alle cure del paziente». I disagi previsti riguarderanno l’erogazione dei servizi ambulatoriali e ospedalieri fatti salvi i casi di urgenza. Saranno garantiti l’assistenza programmata e integrata. Allo sciopero aderiranno anche le guardie mediche, con una astensione dalla mezzanotte alle 8 e dalle 20 alla mezzanotte di mercoledì 16.


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