UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 19 novembre 2015

Giovedì 19 novembre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 novembre 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
Una catena di solidarietà dal capoluogo alla Francia
Messa in Cattedrale in suffragio delle vittime di Parigi, poi la fiaccolata in piazza
 
«Penso a una catena umana piena di solidarietà che parte da questa chiesa e arriva fino alla Francia». Nelle parole di Andrea Dore, console onorario in Sardegna, è racchiuso il senso della messa in suffragio delle vittime di Parigi, celebrata ieri sera nella Cattedrale di Cagliari.
Tra i banchi i rappresentanti politici, militari e della comunità musulmana, assieme a tante persone venute per prendere parte a un momento di solidarietà. La messa, celebrata da don Alberto Pala è stata l'occasione per ricordare tutte le vittime innocenti dei massacri. Dopo la celebrazione, c'è stata la fiaccolata in piazza Palazzo dove sono state accese centinaia di candele e sono stati ascoltati i diversi messaggi di cordoglio. Il console ha ribadito l'importanza di un momento in cui «dobbiamo essere fermi, uniti e decisi per difendere la libertà di un paese come la Francia, grande esempio di democrazia». Ha preso la parola anche il portavoce della comunità musulmana in Sardegna, Omar Zaher che ha condannato fermamente gli atti terroristici perché «non hanno nulla a che vedere con la nostra religione. In questi attentati assassini sono morti anche dei musulmani». Per il presidente della Regione Francesco Pigliaru «serve fermezza ma anche tanto coraggio ed è per questo che la conferenza mondiale sul cambiamento climatico, che si terrà a Parigi a dicembre è un segnale importante. Dobbiamo premiare le nazioni coraggiose come la Tunisia, paese musulmano che ha investito in democrazia». Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda ha ricordato la necessità di «non farsi accecare dalla violenza perché per vincere questa battaglia serve intelligenza». Sono intervenuti anche i rappresentanti degli studenti universitari e delle scuole superiori per spiegare il punto di vista delle generazioni più giovani. Veglia di preghiera sabato prossimo alle 21 nella Cattedrale di Oristano. L'arcivescovo Ignazio Sanna ha invitato tutta la diocesi per «pregare il signore perché illumini gli operatori di pace in tutto il mondo».
Matteo Sau
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 10 - Edizione CA)
Cardiologia pediatrica
La telemedicina per collegare specialisti lontani
 
Un consulto specialistico da effettuare ovunque e in qualsiasi momento grazie alla tecnologia delle telemedicina. È questo il cuore del programma di ricerca sperimentale “Connect” presentato ieri mattina dal reparto di Cardiologia pediatrica dell'Ospedale Brotzu di Cagliari in collaborazione col Crs4 e la Asl di Lanusei. Un progetto che consentirà a tutti i presidi sanitari periferici di usufruire dell'aiuto degli specialisti cagliaritani collegati a distanza con sofisticati sistemi video e audio. «Un'opportunità preziosa di poter estendere una medicina evoluta come la cardiologia pediatrica in tutti i territori dell'Isola», ha sottolineato l'assessore della Sanità Luigi Arru, «anche in quelli più interni e lontani dal capoluogo». La sperimentazione è stata condotta dal cardiologo Roberto Tumbarello, che ha sviluppato con gli ingegneri del Crs4 i protocolli per consulti ed esami diagnostici svolti in tempo reale tra Cagliari e Lanusei.
Ieri Arru ha anche partecipato all'audizione della Sesta commissione regionale Sanità, presentando la delibera della Giunta con cui vengono stanziati per il 2015 1 milione 360mila euro da dividere per il 70% alle nove Case di accoglienza dell'Isola e per il restante 30% ai cinque Centri antiviolenza. «In una materia così delicata e di forte impatto emotivo sulle persone c'è la particolare necessità di una cabina di regia regionale», ha spiegato l'assessore, «sia per disporre del maggior numero di dati che per misurare l'efficacia degli interventi e far emergere le nuove domande presenti nella società».
Luca Mascia
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
Ostriche e spumante: ecco i fondi
Con un milione e mezzo la Regione finanzia prodotti innovativi
SARDEGNA RICERCHE. Tra i progetti anche formaggi legati a sapori e profumi locali come il mirto
 
Piedi nella terra ma testa nel mondo, si potrebbe dire. Con un milione e mezzo di euro la Regione finanzia attività di ricerca per produrre nuovi spumanti ottenuti da vitigni autoctoni e formaggi legati ai profumi e ai sapori dell'Isola (come potrebbe essere, per esempio, quello al mirto). Tra gli obiettivi c'è anche la produzione e la commercializzazione di ostriche.
Sardegna Ricerche apre così nuovi bandi riservati a gruppi di imprese che intendono sviluppare, con Agris, Porto Conte Ricerche e Icm, prodotti innovativi in alcuni settori dell'agroalimentare considerati strategici (vale a dire lattiero caseario, vitivinicolo e ittico). «L'agroalimentare è uno dei settori più importanti della nostra economia», afferma l'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci. «Dobbiamo far crescere questo settore con l'innovazione tecnologica, in modo da consentire ai nostri prodotti di arrivare sui mercati internazionali».
L'agroalimentare, quindi, è sempre in prima linea. Cibo e innovazione sono le due eccellenze protagoniste della strategia S3 (la smart specialisation strategy contenuta nel piano regionale dei fondi Fesr) che punta a favorire processi di innovazione grazie alla collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca. «In questo modo le imprese locali hanno l'opportunità di diventare più competitive e acquistare la forza necessaria per imporsi sui mercati internazionali», afferma Paci.
La sperimentazione durerà 36 mesi. Due sono i bandi previsti per il lattiero caseario: uno per la produzione di nuovi formaggi freschi che intrecciano la tradizione casearia sarda con i sapori tipici del territorio isolano (come mirto e cannonau), l'altro per la sperimentazione della produzione di pecorino romano con stagionature più lunghe del solito (a 12, 24 e 36 mesi, come accade per il parmigiano reggiano).
Per il settore vitivinicolo è previsto, invece, un terzo bando che punta a produrre nuovi spumanti ottenuti da vitigni sardi. Saranno eseguite prove con il metodo Charmat e con quello classico, sia dei vitigni più diffusi sia di quelli minori. Entrambi i progetti saranno curati da Agris, l'agenzia regionale per ricerca scientifica, sperimentazione e innovazione tecnologica in agricoltura.
Infine, per il settore ittico è previsto un ultimo bando per la realizzazione di una filiera tutta sarda di ostriche, dalla caratterizzazione dell'habitat, alle tecniche di produzione del seme, all'insediamento e allo sviluppo, sino alla commercializzazione. «Scopo di queste attività», afferma Giorgio Pisanu, direttore generale di Sardegna Ricerche, «è quello di costruire opportunità economiche a favore delle imprese del settore e sostenerle nello sviluppo di un proprio percorso innovativo». Per questo motivo, la ricerca orientata a nuovi mercati assume un ruolo decisivo. «Per far crescere nel mercato globale l'agroalimentare sardo è necessario che il mondo produttivo sia collegato in maniera strutturata a chi fa ricerca», sottolinea Elisabetta Falchi, assessore regionale all'Agricoltura.
Dal 27 novembre Sardegna Ricerche promuoverà quattro incontri per presentare alle imprese i progetti. Il calendario degli appuntamenti e il bando per la partecipazione sono disponibili sul sito di Sardegna Ricerche, www.sardegnaricerche.it.
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 48 - Edizione CA)
Festival
Quella grande pazza idea
Da Toscani a Insopportabile: evviva la creatività 
Presentato a Cagliari il cartellone in programma da giovedì 26 a domenica 29
 
Pazza idea è un festival che, nato per parlare di libri, ha raffinato le sue ambizioni ed è diventato un progetto che mette in rete più agenzie culturali. Pur partendo dalle suggestioni della parola scritta e incrociando i suoi percorsi con la narrativa, intende rappresentare a tutto tondo la forza e il genio all'origine della creatività. Vuole anche riattualizzare la filosofia di Adriano Olivetti che pensava alle imprese come fucine di cultura.
Tanti gli ospiti che saranno a Cagliari per partecipare alla quarta edizione della manifestazione che, organizzata dall'associazione Luna Scarlatta e finanziata da Comune e Regione, si svolgerà tra giovedì 26 e domenica 29 novembre al Ghetto di via Santa Croce. A ragionare della principale dote che il mondo riconosce e invidia all'Italia ci sarà uno dei maestri, il fotografo Oliviero Toscani . Sabato 28 (alle 19 e 30), sarà protagonista dell'incontro “50 anni di magnifici fallimenti. Un progetto creativo lungo una vita”. Altro grande ospite sarà Derrick de Kerckhove , sociologo della cultura digitale e ordinario del Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Napoli Federico II. Nel corso della lectio (sabato 28, Sala delle mura, 18 30) risponderà al quesito “Come riaccendere la scintilla creativa in Italia?”. Sono solo due nomi significativi di un calendario che - illustrato da Mattea Lissia, presidente di Luna Scarlatta - mette al centro tecnologia, innovazione, cultura digitale, giornalismo, nuovi linguaggi e imprese culturali. Suggerisce anche buone pratiche di sostenibilità ambientale nell'ambito di eventi. Gli spunti di riflessione sono frutto della collaborazione con associazioni e istituzioni sensibili alla materia da cui Pazza Idea scaturisce: le associazioni Acta (che si occupa di tutela dei professionisti autonomi) e Bes (acrononimo di Best events Sardinia) e l'Istituto europeo di design che ha sede a Cagliari.
La programmazione si apre sotto il segno di Pier Paolo Pasolini, al quale sarà dedicata la giornata di giovedì. Per ricordare i 40 anni dalla scomparsa sarà proiettato (ore 18, Sala Cannoniera), il documentario “La Voce di Pasolini”. Il tributo al genio sarà anche reso attraverso reading, libri e illustrazioni.
Venerdì e sabato si susseguiranno workshop e incontri di cui saranno protagonisti scrittori, giornalisti, filosofi, blooger, designer, illustratori e documentaristi. Molti sono nomi diventati celebri anche grazie ai social network: Daniele Chieffi , Daniele Rielli , Paolo di Paolo , Alessandro Mari . Interverranno poi tra gli altri (venerdì alle 19 e 30) il social influencer Insopportabile , Anna Masera , Vera Gheno , Stefania Iannizzotto , la prima responsabile della comunicazione della Camera dei deputati, l'altra social media manager dell'Accademia della Crusca.
A conclusione di “Pazza Idea” si tratterà delle seduzioni che il cibo, ossessione del momento, è in grado di esercitare. Domenica si parlerà di antropologia e narrazione del mangiare e del bere, ma anche della rappresentazione del cibo nei fumetti. La trattazione dell'argomento non sarà solo teorica. Ci saranno degustazioni dei piatti “forti” della tradizione gastronomica sarda. Durante i quattro giorni della manifestazione verrà anche riproposta la mostra sulla Sardegna allestita all'Expo di Milano. A proposito di percorsi espositivi, alla chiusura di Pazza Idea, sarà possibile apprezzare i lavori realizzati durante il workshop (sabato 28), organizzato dai docenti dello Ied. Intitolato “Rose nell'insalata”, è un omaggio a Bruno Munari.
Manuela Arca
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Fatto del giorno – pagina 8
Alla Sorbona il ricordo di Valeria
Cerimonia con genitori, amici e colleghi. Veglia in piazza San Marco
 
PARIGI Nella più stretta intimità, i colleghi della Sorbona e gli amici più cari hanno reso omaggio a Valeria Solesin, stretti in un’aula al settimo piano nella sede dell’Istituto demografico dell’università di Parigi, dove la giovane veneziana era dottoranda. La cerimonia avrebbe dovuto essere strettamente privata, ma all’ultimo momento le autorità italiane e francesi hanno deciso di essere presenti, per mostrare la loro vicinanza personale e istituzionale in questo momento di sofferenza agli amici e ai parenti di Valeria. In sala sono quindi presenti il sottosegretario per l’Università e la Ricerca, Thierry Mandon, il rettore dell’Academie de Paris, Francois Weil, il presidente dell’università Paris 1-Pantheon Sorbona, Philippe Boutry, l’ambasciatore d’Italia a Parigi Giandomenico Magliano e il console generale Andrea Cavallari. Alla stampa, invece, viene chiesto di restare fuori. Gli amici più stretti di Valeria e i suoi colleghi di dottorato hanno preferito, spiegano dalla direzione dell’ateneo, in accordo con i familiari, che questo momento di ritrovo e raccoglimento restasse intimo. «Sono sicuro che capite», dice con estrema gentilezza il responsabile della sorveglianza ai giornalisti rimasti nel corridoio. L’atmosfera è pesante, ma in qualche modo solenne, il dolore è palpabile quanto silenzioso. I ragazzi in attesa fuori dalla sala rimangono muti, i volti tirati, qualcuno ha gli occhi lucidi o rossi. Nel gruppo più vicino all’ingresso, una ragazza vestita di scuro piange sulla spalla di un’amica. Alcuni si abbracciano, si stringono la mano, si sostengono a vicenda con lo sguardo, senza bisogno di parlare. C’è chi ha portato dei fiori, una lunga rosa bianca, una rosa rossa avvolta nella plastica trasparente. Nessuno, però, è venuto vestito a lutto, forse a rimarcare che questo ritrovo carico di emozione è una celebrazione dei momenti passati insieme e non un mesto funerale. Nell’aula, al di là dei due tricolori affiancati e del filtro della sicurezza che confronta i documenti di ognuno con la lista dei nomi degli invitati, li aspettano i genitori di Valeria. Sono arrivati presto, almeno quaranta minuti prima dell’orario d’inizio ufficiale, accompagnati dal fidanzato Andrea Ravagnani. Come ieri davanti all’obitorio, sono chiusi in un doloroso silenzio. Il fratello Dario, invece, è rimasto a Venezia, per partecipare alla veglia in memoria della sorella in piazza San Marco.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 23
cerimonia dell’addio
Enza Chessa, la studiosa che portò i fichi d’India alla Fao
 
SASSARI Donatella Spano, assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente e sua collega all’Università di Sassari, l’ha voluta ricordare elencando i suoi traguardi: gli studi universitari coronati a 24 anni con la laurea conseguita con 110 e lode, la brillante carriera scientifica, la cura dell’azienda di famiglia, il grande amore per la sua famiglia, la docenza universitaria che nel 2001 fu un record nel record: prima donna diventata professore ordinario nella facoltà di Agraria. Enza Chessa, scomparsa prematuramente il 15 ottobre all’età di 62 anni, era questo e molto altro. Come tutte le donne che riescono a realizzare i propri sogni, affrontava i sacrifici che questo comporta con entusiasmo e passione. Ma anche con un sorriso per tutti. La docente della Scuola di arboricoltura dell’Università era una donna che sapeva far amare la materia ai propri allievi e che con lo stesso sorriso riuscì a convincere i suoi interlocutori, della politica e delle istituzioni accademiche, a dotare la Sardegna delle tutele per la biodiversità. Chi l’ha conosciuta, la descrive come una gran signora capace di offrire «esempio – per usare ancora le parole di Donatella Spano –, guida, affetto e preziosi orientamenti per il proprio futuro». Enza Chessa domani alle 16.45 sarà ricordata dal marito Luigi Lotto, dalla figlia Eleonora, dal fratello Pasquale Chessa e dai numerosi familiari e amici alla messa per il trigesimo che sarà celebrata nella chiesa di San Michele ad Alghero, la sua città di origine e alla quale era molto legata. All’Università di Sassari il suo curriculum è un esempio per i tanti che aspirano a una carriera universitaria: laurea in Scienze Agrarie con il massimo dei voti, per dieci anni ricercatrice all’Isbcam del Cnr (per un anno sostituì il direttore), fino a diventare primo professore donna di prima fascia nella “sua” facoltà. Di Enza Chessa rimangono i risultati della scrupolosa attività di ricerca sulle modificazioni fisiologiche, biochimiche e morfologiche dei processi di sviluppo delle principali specie arboree da frutto. Autrice di circa 120 pubblicazioni scientifiche, di numerose comunicazioni e poster a congressi, la docente dedicò un impegno speciale alla coltura del Fico d’India. «Soprattutto il gruppo di lavoro della Fao sul Fico d’India, una creatura di Enza – ha ricordato l’assessore Donatella Spano – è divenuto un luogo di amicizia, comprensione di diversità e collaborazione senza frontiere. Il centro della biodiversità, altra passione di Enza, ha ricevuto impulso e guida illuminata fino a istigare i luoghi della politica e della famiglia a dotare la nostra regione delle tutele legislative per la preziosa biodiversità della Sardegna». Di Enza Chessa sono note anche le collaborazioni determinanti alla redazione del volume “Patrimonio genetico di specie arboree da frutto. Le vecchie varietà della Sardegna”, ma anche il capitolo sulla Conservazione nel volume “La coltura del ficodindia”. Onorare la memoria di una studiosa come Enza Chessa significa, per l’Università alla quale ha dato tanto lustro, continuare i suoi studi. Con lo stesso entusiasmo, con lo stesso impegno.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Porto Torres – pagina 29
Seduta a porte chiuse con la società Avio per il caso razzo Vega
Non ci sarà l’annunciata assemblea pubblica sul progetto
Il sindaco ha invitato per domani solo il consiglio comunale
di Gavino Masia
 
PORTO TORRES Il sindaco ha invitato solo i consiglieri comunali alla presentazione del progetto della società Avio Spa - vettore europeo di generazione avanzata sviluppato dall’Agenzia spaziale italiana e dall’Agenzia spaziale europea attraverso una società controllata da Avio - che si terrà domani alle 11 nella sala consiliare di piazza Umberto I. «Lo spirito dell’incontro è di fornire all'amministrazione alcune informazioni sullo stato dell’iniziativa industriale Sptf (Space Propulsion Test Facility) – scrive Sean Wheeler –, e in occasione dell'incontro verranno esposti i seguenti punti: motivazioni dell’iniziativa; il manifesto delle attività proposte nel breve termine, insieme alle prospettive identificate nel medio e lungo termine, in termini di volumi e di risorse; lo stato delle attività di localizzazione, il lay-out della facility; lo stato delle analisi sulle ricadute ambientali, per i diversi ambiti di esercizio la fasatura e la pianificazione delle attività di messa in opera e il piano degli adempimenti; i punti duri e le difficoltà da superare».
Il primo cittadino, comunque, nelle dichiarazioni date al consiglio comunale di lunedì aveva parlato di una assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini, per conoscere nei dettagli l’esposizione di questo progetto. Un cambiamento di rotta forse voluto dalla società Avio, per illustrare prima agli amministratori il progetto, perché a quanto pare il piano di sviluppo dell’iniziativa è ancora oggetto di diversi approfondimenti.
La società richiede infatti a tutti i partecipanti, secondo la comunicazione inviata da Wheeler ai consiglieri, una riservatezza sulle informazioni fornite in questa fase. Il docente dell’università di Cagliari Giacomo Cao, presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna, nei mesi scorsi aveva annunciato l’avanzamento delle trattative per l’acquisto di un sito a Porto Torres dove realizzare il progetto, con un investimento complessivo di circa 40 milioni, e sui social network si era acceso subito un dibattito al vetriolo con post di proteste e interrogativi da parte degli eternauti sul progetto che prevede la realizzazione di due piattaforme per testare i motori del razzo Vega, vettore europeo per il lancio di satelliti artificiali nello spazio, all’interno dell’area industriale della Marinella.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 35
A Cagliari il festival “Pazza idea”
con Toscani e De Kerkhove
di Sabrina Zedda
 
CAGLIARI Dicono che per avere successo il talento da solo non basta. Occorre anche avere progetti ed essere capaci di sfruttare le potenzialità offerte dalla multimedialità, stando al passo con l’innovazione. Da queste riflessioni prende spunto la terza edizione di “Pazza idea”, un contenitore di libri, letteratura, media e design che quest’anno vuole sondare il campo della concretezza, cercando di capire come dare forma ai progetti. Lo farà chiamando a raccolta, dal 26 al 29 novembre negli spazi del Ghetto, i guru delle nuove tecnologie e della comunicazione.
Due nomi su tutti: l’inventore dell’intelligenza connettiva, Derrick De Kerkhove, e il fotografo apprezzato universalmente Oliviero Toscani. «Nelle prime due edizioni – spiega Mattea Lissia, anima di Luna Scarlatta, l’associazione organizzatrice dell’evento – abbiamo osservato come nasce un talento e come prende forma un’idea creativa. Quest’anno vogliamo capire che cosa fare perché il progetto prenda concretamente forma». Il primo passo è capire che tutti sono interconnessi: non si può fare cultura senza un’impresa che la sostenga, così come ha poco senso un’impresa dietro cui non ci sia cultura.
Primo appuntamento giovedì 26 alle 18 nel segno di Pierpaolo Pasolini, con “Ti diranno di non splendere. E tu splendi, invece”, serata pensata per ricordare il grande intellettuale a quarant’anni dalla scomparsa: in collaborazione con il festival Creuza de Mà, sarà proiettato il film- documentario “La voce di Pasolini”, per la regia di Mario Sesti e Matteo Cerami.
Venerdì si entra nel vivo con una giornata tutta dedicata a linguaggi e comunicazione: dal workshop su come reinventarsi nel lavoro (con Mafe de Baggis e Filippo Petrolani) al convegno, moderato dalla giornalista Barbara Sgarzi, “Giornalismo e nuovi media: l’informazione e gli scenari del futuro”, con il giornalisti Daniele Chieffi e Daniele Rielli.
Sabato il piatto forte della giornata sono la lectio magistralis di Derrick de Kerkhove, dal titolo “Come riaccendere la scintilla della creatività in Italia?” e l’incontro con Oliviero Toscani dal titolo “50 anni di magnifici fallimenti. Un progetto creativo lungo una vita”. I due appuntamenti saranno condotti dal giornalista del Sole 24 ore Stefano Salis. Domenica si parla di fumetti e buon cibo: Gud, saggista e autore di fumetti, in conversazione con il regista Renato Chiocca, parlerà di “Tutti possono fare fumetti, i fumetti possono fare tutto”, mentre l’antropologa Alessandra Guigoni parlerà di “Antropologia e narrazione del mangiare bene”. Info e programma completo su: pazzaidea.org.

Questionario e social

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