Sabato 21 novembre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 novembre 2015
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA
 

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 novembre 2015/ Cronaca Regionale (Pagina 11 - Edizione CA)
A Cagliari il leader alla Camera Rosato
L’iniziativa del Pd: «Nelle piazze sarde per parlare di riforme»

Il Partito democratico benedice le riforme del Governo e la Legge di Stabilità, anzi si spinge ancora più avanti e decide di scendere in piazza per illustrarle ai cittadini. I prossimi 5 e 6 dicembre in numerose piazze dell’Isola ci saranno i banchetti del Pd. Una decisione confermata in occasione del convegno che si è tenuto ieri sera, organizzato dal deputato Romina Mura con ospite il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato. Una parte del destino della Sardegna si gioca a Roma in attesa di avere certezze non solo dalla Legge di Stabilità ma anche dal Piano sud: «Dal primo gennaio 2016», annuncia Rosato, «spenderemo i soldi e lo faremo sulla base degli accordi tra presidenti di Regione e Governo». Si parla della legge sulla Buona scuola che, sottolinea il segretario regionale, Renato Soru, «è riuscita a risolvere per tante persone la condizione di precarietà, nonostante in tanti temessero gli effetti».
Sulla Legge di stabilità Rosato sottolinea che «si tratta di una manovra da 29 miliardi di euro che punta allo sviluppo». Nonostante la difesa di riforme e manovra economica, per Renato Soru la chiave di lettura è diversa. «Il futuro della Sardegna non dipende esclusivamente dalle riforme e dalla Legge di stabilità, ma tutti dobbiamo impegnarci per migliorare. Non sarà qualcuno che viene da Roma a salvarci ma noi stessi, migliorando la qualità della pubblica amministrazione e uscire dai luoghi comuni». Ci sono, poi, gli interrogativi soprattutto da parte di sindaci, sindacati e università. Il Prorettore della Ricerca dell’Università di Cagliari, Micaela Morelli, sottolinea che i criteri standard di valutazione penalizzano gli atenei sardi. «Mi riferisco all’obbligo di avere almeno 50 studenti per corso oppure la migliore valutazione per chi applica tasse maggiori». Simona Fanzecco della Filcam Cgil, chiede «maggiore condivisione sui temi del lavoro».
(m. s.)
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 novembre 2015/ Politica Italiana (Pagina 17 - Edizione CA)
Molte modifiche (con la fiducia) nella manovra che conferma l’abolizione della Tasi
Legge di Stabilità, sì dal Senato: giù tasse casa, canone Rai a rate

ROMA La legge di stabilità supera il primo esame con il via libera del Senato. Palazzo Madama licenzia il testo ricorrendo alla fiducia al governo con il voto favorevole di 164 senatori, tra cui non figurano però i dissidenti di Ap. Ci sono novità sul capitolo casa, con una riduzione delle tasse ma resta in attesa il tema della sicurezza, diventato sempre più pressante dopo gli attacchi terroristici di Parigi. Al palo anche l’argomento Mezzogiorno, che era considerato primario a Palazzo Madama, e quelli delle pensioni e dei tagli alle Regioni e alla sanità.
Sono tutti “blocchi” che saranno vagliati alla Camera, dove modifiche e aggiustamenti (più qualche novità infilata in corsa) renderanno la legge di stabilità più corposa e variegata. In ogni caso, il capitolo al quale il presidente del Consiglio Matteo Renzi teneva particolarmente - cioè l’abolizione della Tasi - ha avuto il palcoscenico principale.
Nel dettaglio il Senato ha aggiunto la riduzione del 25% di Imu e Tasi sugli affitti a canone concordato, e in materia di edilizia popolare, ha ribadito che militari e coniugi separati non sono tenuti al pagamento della tassa sulla prima casa, così come gli immobili in comodato a figli, genitori o parenti disabili fino al secondo grado che saranno esentati dalla Tasi, al pari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa e gli alloggi sociali. Stretta sugli affitti in nero: i contratti devono essere registrati entro 30 giorni ed è nullo ogni accordo in base al quale il canone è superiore a quello registrato. Novità per le giovani coppie: potenziato il “bonus mobili”, portandolo ad un ammontare complessivo di 16.000 euro (anziché gli originari 8.000 euro). Ritocchi sono stati apportati anche al congedo parentale per i neopapà e sono stati ridotti i tagli a Caf e a patronati. Il canone Rai si pagherà in dieci rate da 10 euro con la fattura bimestrale della bolletta elettrica: l’extragettito atteso (500 milioni) va ad aumentare la platea di over 75 esenti, alzando a 8mila euro il tetto di reddito. Torna il tetto sul money transfer: la soglia, che era stata alzata con la manovra a 3mila euro, torna a 1.000. Salgono di altri 25 milioni gli stanziamenti per le scuole paritarie (totale 497 su 500 dello scorso anno) ma 10 milioni l’anno vanno anche all’acquisto di libri e materiale didattico, anche digitali. Tagli invece a Caf (da 100 a 40 milioni) e patronati 8da 48 a 28 milioni). Via libera anche all’assunzione di ricercatori all’università e negli Enti di ricerca; incremento del Fondo di finanziamento ordinario degli atenei e delle borse di studio.
Certo, molto ora si gioca sul versante della sicurezza, dove vanno concentrate nuove risorse. Ha detto il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda: «Aspettiamo con fiducia e con la piena solidarietà di tutto il Parlamento, le misure che il governo presenterà alla Camera per ulteriormente incrementare risorse e dotazioni. Dobbiamo sostenere con misure adeguate l’essenziale missione democratica dei nostri apparati di sicurezza».
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 novembre 2015/ Commenti (Pagina 19 - Edizione CA)
Buoni segnali dopo l’Expo
IL RILANCIO DELLA RICERCA
Roberto Roveda
L’Expo di Milano alla fine è stato un successo, nonostante ritardi, errori e polemiche. A nostro parere, ha rilanciato l’immagine non solo di Milano ma anche dell’Italia intera. Lo ha fatto mostrando che il Paese ha ancora energie positive da spendere e può avere un futuro in linea col suo splendido passato.
Ora si tratta di capitalizzare e far fruttare al meglio le dinamiche virtuose attivatesi attorno all’Esposizione universale. E in questo senso ci sembra un segnale molto positivo che già a pochi giorni dalla fine dell’evento il governo abbia lanciato un progetto di largo respiro destinato proprio al sito dove si è svolta Expo. Un progetto reso poi ancora più interessante perché mira a favorire la ricerca e l’innovazione, due settori che in Italia negli ultimi tempi hanno segnato drammaticamente il passo.
L’idea presentata dal premier Renzi, infatti, è di realizzare a Milano un polo internazionale per la ricerca e la tecnologia applicata in cui occuparsi di tutti quei settori - medicina, alimentazione, tecnica - che sono in grado di migliorare il benessere e la qualità della vita. Il progetto dal titolo provvisorio “Human technopole. Italy 2040” - peccato questa ossessione tutta renziana per gli anglicismi! - prevede 1,5 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni, lavoro per un migliaio tra tecnici, scienziati e ricercatori e soprattutto ben 600 posti riservati a dottorati di ricerca. Insomma una operazione che se realizzata segnerebbe una svolta per un Paese come il nostro in cui i “cervelli” fuggono e università e istituti di ricerca perdono giorno dopo giorno risorse umane ed economiche.
Altro segnale importante è legato al fatto che questo progetto guarda decisamente al futuro, punta a migliorare salute e qualità della vita entro il 2040 con una ricaduta decisiva sui costi del Servizio Sanitario Nazionale. Indice che c’è una volontà inedita per l’Italia di fare programmazione e pianificazione sul lungo periodo come accade nelle nazioni serie.
In sintesi troviamo in questa iniziativa molta speranza e molta capacità di guardare finalmente alla prossima generazione e oltre, senza fossilizzarsi all’orizzonte asfittico della prossima campagna elettorale. Certo, per ora siamo solo alle dichiarazioni d’intenti e alle parole. Non passare rapidamente ai fatti, però, sarebbe in questo caso un tradimento imperdonabile.
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 novembre 2015/ Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Fucilata esplosa da vicino dall’interno di un’auto, autopsia lunedì Il volto cancellato dalla rosa dei pallettoni
NORAGUGUME La rosa dei pallettoni lo avrebbe raggiunto all’altezza dell’occhio sinistro, spappolandogli il cranio, quindi uccidendolo all’istante. È finita in quel tratto di strada di Chintorza, ad un tiro di schioppo dalle prime case dell’abitato, la movimentata esistenza di Giampietro Argiolas, l’allevatore di 43 anni di Noragugume implicato, ma sempre assolto, in alcune vicende giudiziarie, che lo hanno però portato in carcere per quattro anni. Un nuovo fatto di sangue, che ha riaperto la ferita mai rimarginata della sanguinosa faida, che ha trasformato il piccolo centro del Marghine tra i paesi più violenti della Sardegna. Un agguato che assume caratteristiche mafiose, giacché, secondo la ricostruzione dei carabinieri, la fucilata (quante volte il killer abbia sparato è al vaglio egli inquirenti) sarebbe stata esplosa da un paio di metri di distanza, dall’interno di un auto, che si sarebbe affiancata al camioncino guidato dalla vittima, nel lungo rettilineo della provinciale 33 che collega Borore con Ottana. Argiolas a quel punto avrebbe perso il controllo del mezzo, finendo in cunetta, dall’altra parte della strada. L’auto con a bordo il commando omicida avrebbe invece proseguito la corsa, dileguandosi nel buio, lasciandosi dietro una scia di morte. Nel luogo del delitto, presidiato dai carabinieri, ancora nella tarda mattinata di ieri, ai bordi della strada era ben visibile una larga chiazza di sangue. Su disposizione del magistrato, il sostituto procuratore del tribunale di Oristano Armando Mammone, la salma dell’allevatore è stata portata al policlinico universitario di Monserrato per l’autopsia. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Ottana, col tenente Massimo Meloni e il maresciallo Davide Usai, si svolgono a tutto campo, a Noragugume, ma anche in altri centri della zona. Nessuna indiscrezione, ma il silenzio è d’obbligo ovunque. Nessuna data è stata stabilita per i funerali, legati agli esiti dell’autopsia, che dovrebbero svolgersi non prima di lunedì.
Francesco Oggianu
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 novembre 2015/ Cronaca di Nuoro (Pagina 53 - Edizione CA)
Il testo ora all’esame del Consiglio
La Regione adotta Man, Fondazione universitaria e consorzio di Satta
Nel testo del disegno di legge sulla riforma degli enti locali licenziato martedì scorso dalla Prima commissione della Regione, che ora dovrebbe approdare in Consiglio per l’esame e per l’approvazione, spunta il riconoscimento da parte della Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica nella Sardegna centrale.
Un atto formale che dà forza alla posizione riconosciuta dalla vecchia amministrazione comunale di Nuoro, quella presieduta dal sindaco Alessandro Bianchi, che aveva creato la Fondazione per superare il Consorzio universitario. Passaggio sconfessato subito dopo dalla nuova amministrazione guidata da Andrea Soddu con la nomina alla guida del Consorzio di Fabrizio Mureddu come commissario.
Il riconoscimento della Fondazione è contenuto nell’ultimo testo del ddl numero 176, all’articolo 40 ter, e parla di “Disciplina transitoria delle partecipazioni provinciali di enti a rilevanza regionale e del polo culturale nuorese”. Si tratta di una modifica alla prima bozza del disegno di legge. Se dovesse passare l’esame dell’Aula, di fatto, creerebbe due soggetti preposti a gestire la stessa università. Alla Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica nella Sardegna centrale - di cui era già stato nominato anche il Consiglio di amministrazione - mancava solo il riconoscimento della Regione.
Nello stesso articolo la commissione ha pensato anche al consorzio Satta e al Man: in attesa della ridefinizione degli ambiti territoriali, infatti, verrebbe sancito il passaggio del consorzio Satta alla Regione, come il Man.
La riforma degli enti locali sarà al centro della seduta del consiglio comunale di Nuoro convocato per lunedì mattina con un unico punto all’ordine del giorno. ( f. le. )
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 novembre 2015/ Cronaca di Nuoro (Pagina 53 - Edizione CA)
NUORO. Tassi rinegoziati
Mutui, la Giunta risparmia 790 mila euro

Ieri mattina il consiglio comunale di Nuoro, convocato in una seduta straordinaria, ha approvato all’unanimità la proposta presentata dalla maggioranza per la rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti. Grazie ad un più vantaggioso tasso d’interesse, le casse dell’ente nuorese risparmieranno nella rata dei mutui di dicembre 790 mila euro. Solo una piccola boccata di ossigeno per i conti in rosso del comune barbaricino che così riesce a recuperare un po’ di liquidità di cassa prima della chiusura dell’esercizio 2015. Un passo in avanti dopo il riconoscimento qualche giorno fa di nove debiti fuori bilancio che costringeranno l’amministrazione a sborsare ulteriori 3,2 milioni di euro per espropri e risarcimenti, debiti che si sono aggiunti al buco da 23 milioni che la giunta Soddu aveva denunciato di aver trovato a luglio all’atto del suo insediamento.
Ma chiusa una partita contabile, se ne potrebbe aprire un’altra: il bilancio preventivo approvato poche settimane fa si fonda sull’alienazione di diversi immobili dell’amministrazione, ma questa strategia potrebbe saltare se il collegio dei revisori dovessero dare ragione al gruppo consiliare del Pd che chiede se l’amministrazione potesse mettere in vendita il caseggiato di Carta Loi dato in usufrutto a alla Fondazione dell’università. Si tratta di una voce che vale quasi un milione di euro. Il consigliere Leonardo Moro avverte: «Se come pensiamo il Collegio ci darà ragione il bilancio salterà, e manderemo tutto alla Corte dei Conti».
( f. le. )
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA 
 
 
7 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 novembre 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 13
L’INDAGINE
Sanità, sono 45mila i sardi con problemi psichiatrici
CAGLIARI Quarantacinquemila sardi soffrono di gravi problemi psichiatrici. E circa 150 mila combattono episodi sporadici. Tra i fattori scatenanti anche l’emigrazione: a volte i disagi colpiscono chi ritorna nell’isola dopo essere stato fuori per lavoro. I dati emergono dai lavori specialistici presentati alla Cittadella universitaria di Monserrato. L’ateneo di Cagliari, con lo staff di Mauro Carta, è al centro del progetto dell’Organizzazione mondiale per la sanità teso alla tutela dei diritti dei disabili psicosociali. Al convegno Who-Quality rights ha preso parte anche l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru. In Sardegna il tre per cento della popolazione, ovvero 45mila pazienti, ha problemi molto gravi: tra questi, schizofrenia, disturbi della personalità e bipolari. «Queste persone- spiega Carta – vanno supportate affinché imparino a prendere le proprie decisioni. È questo l’obiettivo del progetto: assisterli dando loro la massima libertà, allenarli a muoversi in autonomia per affrontare la quotidianità». Inoltre, c’è una fetta più grande della popolazione pari a circa il 10 per cento, circa 150mila persone, che può avere problemi transitori, come un episodio depressivo o una reazione ansiosa. In Sardegna ci sono problemi legati all’emigrazione. «Spesso chi torna è più debole e rientra con un figlio fragile e magari senza lavoro. I migranti? Tra quelli che arrivano da noi, un 15per cento ha problemi dovuti a disturbi post traumatico da stress. Ma nei campi dei rifugiati che abbiamo visitato in Burkina Faso, Libano e Giordania si arriva anche al cinquanta per cento».
 
 
8 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 novembre 2015 / Economia Sardegna - Pagina 15
La maggior parte dei richiedenti ha tra 15 e 24 anni
GARANZIA GIOVANI, 38MILA DOMANDE E MOLTE DIFFICOLTÀ
L’assessore Mura ammette: «Non tutto ha funzionato»
di Stefano Ambu
CAGLIARI Oltre 38mila richieste di adesione finora al programma Garanzia giovani. La maggior parte, 22.498, sono nella fascia di età dai 15 ai 24 anni. Gli altri 13.477 arrivano sino ai 29 anni. Una curiosità. Non tutti i ragazzi che vogliono partecipare sono domiciliati nell’isola: il 4 per cento delle domande arriva da altre regioni. Sono gli ultimi report sardi del piano nazionale anti-disoccupazione rivolto ai Neet, i giovani che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione. Per loro l’avvio di un percorso, che, dopo la sottoscrizione di un Patto di attivazione, dovrebbe portare a vedere il lavoro non come un fantasma, ma come qualcosa, come dire, in carne e ossa. Tutto questo attraverso apprendistato, tirocini, formazione, corsi per mettere su un’impresa e tanto altro. Sì, ma come sta andando? Ieri la Sardegna si è messa a confronto anche con altre esperienze come Spagna e Portogallo in una conferenza dal titolo “Dalla Garanzia per i giovani alla Garanzia per tutti. I servizi del lavoro come diritto". Presente anche l’assessore regionale al Lavoro Virginia Mura. «Un’occasione importante di confronto con altre realtà territoriali che hanno più o meno gli stessi problemi di disoccupazione giovanile e un alto numero di Neet. Da quello che stiamo sentendo siamo abbastanza avanti nel dare risposte, ma ci sono anche situazioni che non hanno funzionato. Nell’incontro stanno emergendo tutte le eccellenze, ma vengono anche segnalati i punti di difficoltà e sono proprio questi che a me come assessore interessano di più. Ad esempio il fatto che ci siano stati più attori istituzionali ha comportato in alcuni casi, soprattutto in partenza, delle difficoltà di interazione». L’assessore ha anche annunciato nuove iniziative. «Le misure di Garanzia giovani non sono esaustive per quel target. Recentemente con 3 milioni di euro abbiamo fatto partire gli IeFP, corsi triennali per ragazzi disoccupati privi di qualifica che in Sardegna non esistevano ancora. Il fenomeno è molto pesante, non potremo dare un lavoro a tutti, ma abbiamo il dovere di dare un diritto al collocamento a queste persone". Al centro del dibattito anche il Disegno di legge regionale che riforma i servizi e le politiche per il lavoro, presentato dalla Giunta e attualmente all’esame del Consiglio.
 

9 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 novembre 2015 / Economia - Pagina 16
Il maxi-emendamento passa al Senato con il voto di fiducia. Astenuti due ex Ncd
Manovra ancora in cantiere, servono soldi per la sicurezza. Le misure sulla casa
STABILITÀ, SEMAFORO VERDE In arrivo altre correzioni
di Nicola Corda
ROMA Con il voto di fiducia è giunto ieri il primo via libera del Senato alla legge di Stabilità. Il sì, scandito da 164 senatori (116 contrari e due astenuti) sul maxi-emendamento del governo, composto di 557 commi. Il nuovo testo è il frutto del lavoro della commissione Bilancio che ha apportato alcune modifiche alla manovra, varata dal governo e che ora passa all’esame della Camera che dovrà sciogliere alcuni nodi. Unica nota di rilievo per gli equilibri di maggioranza, l’astensione (al Senato assimilabile al voto contrario) dei centristi ex Ncd, Quagliariello e Giovanardi. Manovra però ancora “in cantiere”, con correzioni che il governo promette nei passaggi successivi. La strage di Parigi ha cambiato alcune priorità e il capogruppo del Pd Zanda ha assicurato il sostegno «con misure adeguate, ai nostri apparati di sicurezza». Le risorse antiterrorismo saranno integrate alla Camera. Brunetta di Forza Italia attacca Renzi, denunciando una manovra «irresponsabile, in gran parte in deficit». Sel la considera «un’occasione mancata» per l’assenza delle misure sul mezzogiorno. Il peso delle correzioni adottate dal Senato è di circa 600 milioni nel 2016 e di 300 nel 2017. Casa. Addio alle tasse sulla casa anche per i proprietari che la danno in comodato ai figli (o ai genitori). Esenzione per separati e divorziati la cui abitazione è stata concessa al coniuge. Per chi affitta con canone concordato previsto lo sconto del 25 per cento dell’Imu associato a una stretta per gli affitti in nero. Estesa anche all’acquisto di una seconda casa l’imposta di registro agevolata al 2 per cento. Comuni. Salve le delibere sugli adeguamenti della Tasi tra fine luglio e fine settembre. Canone Rai. Il pagamento di 100 euro della tassa tv avverrà in dieci rate mensili che per il 2016 partiranno da luglio. Le maggiori entrate utilizzate per portare a 8mila euro la soglia di esenzione agli over 75. Bonus mobili. Raddoppia il tetto al bonus per l’acquisto di mobili per le giovani coppie. La soglia su cui applicare la detrazione del 50 per cento sale da 8.000 a 16.000 euro. Famiglia. Due giorni di congedo parentale obbligatorio per i neo papà. Proroga per il voucher babysitter. Contante. Il tetto di 3.000 euro non vale per i Money Transfer che resta a 1.000 euro. Caf e patronati. Ridotto da 100 a 40 milioni il taglio per i centri di assistenza fiscale. Da 48 a 28 milioni il taglio per i patronati Istruzione. Aumenta di 25 milioni il fondo per le paritarie. 10 milioni all’anno per l’acquisto di libri di testo per la scuola dell’obbligo. Esenzione Irpef per le borse Erasmus, proroga del regime fiscale agevolato per i “cervelli in fuga” e aumento di 500mila euro ogni anno sul fondo per il diritto allo studio. Incremento di 47 milioni sul finanziamento ordinario delle università statali per l’assunzione di ricercatori. Sanità. 57 milioni in più per il contratto dei medici. Per i farmaci innovativi (epatite C) le regioni potranno contare sul Fondo sanitario nazionale.

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10 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 novembre 2015 / Sassari - Pagina 29
L’ASL
«L’attività di Oculistica non è mai stata interrotta»
SASSARI In relazione all’ articolo pubblicato venerdì 13 novembre dal titolo "Niente intervento, specialisti tutti al convegno a Las Vegas. Retina ko, ma deve aspettare" la direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari intende fare alcune precisazioni: «Per quanto riguarda la Unità operativa di Oculistica, il chirurgo oculista deputato agli interventi per distacco di retina era regolarmente in servizio. L’attività chirurgica retinica della struttura non è stata pertanto in alcun modo interrotta: la mattina di venerdì 13 novembre sono stati operati tre pazienti per distacco di retina. La chirurgia del distacco di retina è un tipo di intervento che la Struttura della AOU assicura e svolge con regolarità. Nell’ anno in corso infatti sono stati operati per questa problematica un totale di 800 pazienti, una casistica che pone la Clinica Oculistica della AOU di Sassari quale centro di riferimento per interventi sulla retina anche nel panorama nazionale».




QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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