Sabato 14 novembre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 novembre 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 novembre 2015 / Cultura (Pagina 55 - Edizione CA)
FESTIVAL DELLA SCIENZA Tutti gli appuntamenti della quinta giornata oggi a Cagliari
I sogni del giovane Einstein e l’esplorazione della Brusin

Strumenti sofisticatissimi piazzati nei posti più sperduti per catturare immagini di mondi alieni, microscopi in grado di spiare l’azione dei farmaci sulle cellule. Stasera uno degli incontri più attesi della quinta giornata di Cagliari Festival Scienza comincia alle 16.30 nella sala conferenze dell’Exmà (via San Lucifero) e avrà come ospite la conduttrice Rai del Tg Leonardo Silvia Rosa Brusin che parlerà di “Immagini della scienza: l’esplorazione e la vertigine”.
Ma la lunga giornata del festival dedicato alla meraviglia della scienza, allo stupore e alla sorpresa che solo le ricerche sanno regalare, comincia già dalla mattina: alle 9 e alle 10.15 i bambini dai 4 agli 8 anni incontreranno Arianna Rasano dell’associazione culturale Bel e Zebù per una lettura animata che li guiderà alla scoperta del mondo dei colori e dell’amicizia con il libro “Piccolo giallo e piccolo blu” di Leo Lionni e poi con “Un libro” e “Colori” di Hervé Tullet per capire, attraverso la sperimentazione artistica, come dai colori primari nascano tutti gli altri.
Sempre alle 10.15 (in replica alle 20.30) ci sarà lo spettacolo “Sogni di Einstein” della Compagnia Diritto e Rovesci o che prende spunto dai sogni che il giovane Albert avrebbe avuto sulla natura del tempo nella primavera del 1905, l’anno in cui avrebbe cambiato il corso della fisica con tre articoli fondamentali. La pièce è liberamente ispirata a “Einstein’s Dreams” di Alan Lightman che nel libro mostra un mondo in cui il tempo scorre in maniera diversa da quello a cui siamo abituati.
Tra spettacoli, laboratori didattici, conferenze, dibattiti e letture animate anche due importanti appuntamenti al Ghetto. Alle 10.15 nella Sala delle Mura ci sarà Claudio Bartocci , scrittore e docente dell’Università di Genova, e presenterà nel corso di una conferenza - dibattito il suo libro, finalista al premio letterario Galileo 2015 “Dimostrare l’impossibile, la scienza inventa il mondo” nel quale spiega come la scienza - in particolare la matematica - si può permettere di «inventare il mondo» e si rivela in grado di costruire il nuovo distruggendo i vecchi pregiudizi. Alle 18 nella Sala della Cannoniera Micaela Morelli, professore ordinario di Farmacologia dell’Università di Cagliari, nel corso della conferenza “Il cervello a colori” esporrà risultati di studi effettuati mediante le moderne tecniche di imaging (ad esempio la PET) che consentono lo studio dinamico dell’attività delle diverse regioni cerebrali. Intanto su Instagram continua il contest fotografico abbinato al festival, basta postare delle immagini catturate all’Exmà o al Ghetto con l’hashtag #meravigliosascienza.
Grazia Pili
  
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 novembre 2015 / Commenti (Pagina 15 - Edizione CA)
Ricordo del professor Bianchi
Ho letto con commozione il ricordo che alcuni colleghi hanno tributato al prof. Umberto Bianchi, indimenticabile insegnante di Biologia presso la facoltà di Medicina di Cagliari. Mi sento uno dei medici degli anni 70 cui fa riferimento l’articolo, che ha avuto la fortuna di averlo come docente. Lo ricordo come una persona al di fuori degli schemi e delle convenzioni, intelligente e curioso, sicuramente mai banale, capace di farci amare la materia e di affascinarci, facendoci capire che la medicina non è fatta di sole linee guida. Ci ha lasciato la sensazione che osare sia una componente imprescindibile del progresso. Grazie professore.
Roberto Tumbarello
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 novembre 2015 / Economia (Pagina 17 - Edizione CA)
INTESA SANPAOLO
Dieci premi ai piccoli imprenditori
isolani Intesa Sanpaolo premia l’eccellenza della piccola imprenditoria sarda. Sono dieci le aziende isolane vincitrici del premio “Promuovere l’eccellenza per sostenere la crescita”, promosso dal gruppo bancario per valorizzare le realtà più significative del panorama economico della Sardegna. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri pomeriggio nella biblioteca universitaria di Cagliari. Le aziende vincitrici sono attive in diversi settori, dall’informatica all’agroalimentare, e hanno ottenuto il gradimento del comitato scientifico presieduto dai magnifici rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli.
Un premio che per Sanpaolo rappresenta anche «un segnale di positività e di apprezzamento alle aziende che, pur in un contesto difficile come quello attuale, sono capaci di esprimere il loro potenziale». A premiare le aziende sono stati il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e il prefetto Giuliana Perrotta. «Siamo arrivati alla quarta edizione in coerenza con il nostro obiettivo di essere vicini alle imprese del territorio, di coglierne le diverse eccellenze e di sostenerle in tutte forme possibili», ha commentato Pierluigi Monceri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo. «Sentiamo la responsabilità di promuovere tutte le iniziative meritevoli, necessarie per favorire la ripresa economica della Sardegna».
Luca Mascia
 
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 novembre 2015 / Salute (Pagina 16 - Edizione CA)
STUDIO SPERIMENTALE
Nuovo farmaco per la plasticità del cervello

Sino a poco tempo fa al paziente colpito da ictus veniva detto: quello che non recuperi in sei mesi, non lo recupererai mai. Poi ci si è spinti oltre: sino a un anno e mezzo. In realtà non si conosceva la plasticità del cervello: vale a dire che un cerebro danneggiato crea delle nuove connessioni neuronali, per cui con l’allenamento costante si possono avere, anche a distanza di anni, dei miglioramenti. È indubbio che appena colpiti, i primi mesi siano fondamentali. Se ben seguiti, si recupera la stragrande maggioranza delle funzionalità. La plasticità è comunque per sempre. Per aumentarla e per farla durare più a lungo, un gruppo di lavoro tutto italiano sta provando un farmaco. Il butamide, già conosciuto come diuretico, aiuta la parte danneggiata ad essere più reattiva e per un tempo maggiore. La sperimentazione, per ora, effettuata in dei topi da laboratorio, ha dato dei risultati incoraggianti. «Adesso stiamo lavorando sugli animali - spiega il dottor Matteo Caleo, professore di Neurobiologia comparata alla Normale di Pisa - il passo successivo sarà quello di testare il farmaco sulle persone. Certo occorre un po’ di tempo, ma siamo fiduciosi». Una volta provato sugli uomini, si vedrà se i risultati saranno buoni e se il farmaco potrà funzionare anche a distanza di anni. La scoperta è il frutto della collaborazione tra l’Istituto italiano di tecnologia di Genova, l’Istituto di Neuroscienze del Cnr di Pisa e il Centro per la biologia integrata di Trento. «Il Gaba, cioè acido gamma-amino butirrico - aggiunge il dottor Caleo - è un neuro-trasmettitore che in giovane età “spinge” il cervello a modificarsi in base agli stimoli esterni. Con il passare degli anni, l’azione del Gaba si riduce. Il butamide fa sì che funzioni più a lungo». La stimolazione dell’organo danneggiato passa anche attraverso altre metodiche. Ad esempio, sempre nel caso dei topi, per mezzo di un robot, alla realizzazione del quale ha partecipato anche un giovane bioingegnere cagliaritano , Stefano Lai, origini ogliastrine. «Praticamente - spiega il 30enne sardo, che lavora nel gruppo del dottor Caleo - il robot aiuta il roditore a riprendere le sue funzionalità». Stefano Lai, oramai da sette anni a Pisa, è considerato un genio emergente. Un cervello, che per fortuna è rimasto in Italia a curare…cervelli. Far parte della famosa squadra del luminare Caleo, dà speranza a tutti coloro che sono stati “sgambettati” da un embolo.
Marcello Atzeni
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 novembre 2015 / Provincia Ogliastra (Pagina 47 - Edizione CA)
TERTENIA Il Puc passa al vaglio del Consiglio:
c’è speranza per alcuni abusivi di Sarrala
Per alcuni abusivi di Sarrala c’è una speranza nel Puc. Lo strumento urbanistico all’esame del Consiglio comunale di giovedì prossimo (seconda convocazione venerdì) prevede pe la possibilità di aderire ad accordi di programma con il Comune di Tertenia. «Sono previsti piani di riqualificazione urbanistica e ambientale che riguardano le zone F e quelle agricole suddivise in sottozone con un’alta densità edilizia». Nei limiti della legalità, l’annuncio del sindaco Luciano Loddo conferma dunque l’apertura di qualche spiraglio. I presupposti del nuovo Puc sono la salvaguardia dell’edificato esistente intrecciato alle esigenze energetiche e ambientali che costituiscono l’anima del piano paesaggistico regionale.
La convocazione dell’assemblea civica annunciata da giorni segna un momento storico per la comunità. Al Protocollo è registrata con il numero 7889. In aula il sindaco e il pool di professionisti che hanno elaborato gli studi presenteranno alla popolazione lo strumento tecnico atteso trentotto anni (il piano regolatore è del 1978). Al Puc, redatto dagli esperti Manlio Vendittelli e Maurizio Imperio, sono affidate parte delle speranze di ripresa economica. La svolta è arrivata la scorsa settimana quando il Comune ha ricevuto dall’autorità di bacino il plico con la delibera di approvazione dello studio di compatibilità idraulica e geologica del Puc. Le analisi sono state condotte dall’università di Cagliari con il coordinamento di due professionisti che hanno individuato le zone a rischio idrogeologico. (ro. se.)
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di sabato 14 novembre 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Mercoledì 18
La Spagnola in Italia: ecco il libro

Quell’epidemia di influenza arrivò all’indomani della fine della Prima guerra mondiale. Causò, secondo le statistiche, più morti dello stesso conflitto e, addirittura, della terribile epidemia di peste nera del XVI secolo: si parla di cento milioni di decessi (solo in Italia sarebbero stati 375 mila). Non a caso, fu letta da alcuni come il segno di un’imminente apocalisse. “La Spagnola in Italia. Storia dell’influenza che fece temere la fine del mondo” (edizioni FrancoAngeli) è il titolo del libro scritto da Eugenia Tognotti. L’opera sarà presentata, alla presenza dell’autrice, mercoledì 18 novembre alle 16.30, nell’aula magna del rettorato (via Università 40). Dopo l’intervento del rettore Maria Del Zompo, è in programma una tavola rotonda con Micaela Morelli, Giancarlo Nonnoi, Andrea Rinaldi.

 


LA NUOVA SARDEGNA 
    
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 14 novembre 2015 / Economia Sardegna - Pagina 14
Consegnati i riconoscimenti a dieci aziende. Uno speciale è andato alla filiera del grano duro coltivato e trasformato
L’ISOLA RIPARTE DALLE SUE ECCELLENZE
CAGLIARI “Promuovere l’eccellenza per sostenere la crescita” è il lungo titolo del premio Banca Intesa San Paolo ideato nel 2012, anno orribile per l’economia italiana e sarda, con lo scopo di raccontare delle aziende che, nonostante le indagini economiche con percentuali e istogrammi tutti negativi, in Sardegna avevano i requisiti dell’eccellenza. Ieri a Cagliari nell’aula magna del rettorato sono stati conferiti i premi dell’edizione 2015, con una novità. Oltre a dieci imprese sarde scelte in una rosa di trenta, il comitato scientifico di cui facevano parte anche i direttori dei quotidiani La Nuova Sardegna, Andrea Filippi, e L’Unione Sarda, Anthony Muroni, hanno premiato una rete di imprese, la “Filiera del grano duro coltivato e trasformato in Sardegna”, l’unica filiera costituita nell’isola, che si aggiunge alle appena 250 nate negli ultimi anni nel resto d’Italia. Al concetto di filiera Banca Intesa ha dedicato una linea di credito che potrebbe dare una robusta mano per risolvere un problema storico delle imprese sarde: la piccola dimensione. Così Stefano Barrese responsabile del marketing: «Con il contratto di filiera facciamo sì che l’insieme delle imprese partecipanti sia un tutt’uno sul quale viene trasferito il merito di credito dell’azienda a capo della rete. La capo-impresa ci indica i fornitori in filiera, noi creiamo un plafond creditizio col quale questi possono essere pagati rapidamente perché la banca anticipa i soldi». Il contratto di filiera esordisce in questi mesi, «sarà senz’altro uno degli strumenti che aiuteranno a creare quel saper stare insieme che tante volte è mancato», spiega Pierluigi Monceri direttore regionale, fra gli ideatori di un premio pensato come un piccolo talismano per la sfiduciata economia sarda: in tre anni sono saltate fuori 40 aziende con i requisiti dell’eccellenza «e crediamo che l’isola abbia straordinarie potenzialità che in passato stentava a far emergere, la risposta alla domanda che fare per la Sardegna è anche qui, nell’innovazione in settori tradizionali». Gregorio De Felice, responsabile dell’ufficio studi di Banca Intesa, ha tratteggiato uno scenario internazionale e domestico che, sulla scia dei cauti spiragli concessi da Bankitalia, deve convincere sulla faticosa ripresa economica in corso. Addirittura l’Italia col suo recente bagaglio di riforme avrebbe credenziali superiori a Spagna e Francia per far valere le clausole dei trattati e quindi, per esempio, innalzare seppur di poco il punto di deficit pubblico ammesso dall’Ue. Maria Del Zompo, rettore dell’università e componente del comitato scientifico del premio ha portato un contributo al quadro di cauta fiducia in una ripresa vera: «Quest’anno per la prima volta è più alto il numero delle immatricolazioni». (a.s.)
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 14 novembre 2015 / Economia Sardegna - Pagina 14
I VINCITORI
Da Abinsula ad Antonio Marras
Ecco le dieci aziende premiate nell’aula magna del rettorato dell’università. Il prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta ha conferito il premio ai 5 giovani ingegneri sassaresi che con la loro Abinsula hanno creato una delle aziende di domotica più importanti al mondo. Poi Antonio Marras di Alghero. Ancora: Esca Dolciaria di Dorgali, Fattorie del Gennargentu di Nuoro, Gruppo Tilocca costruzioni (sempre di Nuoro). E ancora: Mesa sas (azienda agroalimentare di Sant’Anna Arresi), la Paprio Sarda (trasformazione carta, di Assemini) e Pressteck, meccanica di precisione, a Muravera, la Pruneddu Salvatore diTonara, alla Sarda Formaggi di Olbia. Infine, le aziende che coltivano e trasformano il grano sardo.
 
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 14 novembre 2015 / Sardegna - Pagina 2
Non è ancora ufficiale ma la richiesta sarà accolta dalla Regione. Mozione di Sdl anche per Nuoro
OSPEDALI, SASSARI AVRÀ LA «BREAST UNIT»
CAGLIARI Il Piano di riorganizzazione degli ospedali, si sa, non è ancora blindato e l’assessorato alla Sanità ha confermato che «prima di essere consegnato al Consiglio regionale per l’approvazione, ci saranno altre correzioni». Una dovrebbe essere la certezza che anche Sassari avrà presto il reparto multidisciplinare per fronteggiare i tumori al seno, tecnicamente «Breast unit». A sollecitarla è anche una mozione presentata dal gruppo Sdl (Cd-Partito dei sardi-Sinistra sarda) in Consiglio regionale. «Nonostante l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari – scrive il capogruppo Roberto Desini – abbia i requisiti per istituire la struttura pare che la Giunta non abbia ancora recepito le istanze del territorio. Sostenute anche da un gruppo su Facebook, 50mila mi piace in pochi giorni, e da una petizione sia cartacea che on-line». Le ultime indiscrezioni in arrivo dall’assessorato sembrano però essere propense al via libera alla «Breast unit» di Sassari, accanto a quella di riferimento regionale all’ospedale Oncologico di Cagliari. Fra qualche giorno – il Piano è atteso da un altro passaggio in Giunta dopo un primo via libera a luglio – si saprà se la richiesta sarà accolta. «Non ci possono essere incertezza – è scritto ancora nella mozione considerato in Sardegna sono stati censiti mille nuovi casi di carcinoma al seno e un’età più precoce rispetto a quanto accade nelle altre regioni». Nella stessa mozione Sdl sollecita lo stesso impegno, cioè l’apertura della struttura multidisciplinare, anche all’ospedale San Francesco di Nuoro. «Serve un’utenza – scrive i consiglieri – uguale alla soglia minima prevista, 250mila abitanti, per una Breast unit e al San Francesco opera già un reparto che rispetta i protocolli e ha disposizione apparecchiature all’avanguardia. Per questo – è la conclusione – il riconoscimento potenzierebbe una realtà esistente e consolidata e garantirebbe una distribuzione uniforme dei servizi in Sardegna». Anche la questione Nuoro è per ora sospesa anche se sembra, almeno sulla carta, avere meno chance di quella ipotizzata per Sassari, Sempre nei prossimi giorni si saprà se le altre richieste di correzione del Piano saranno accolte dall’assessorato alla Sanità. Sembrano essere entrate in una corsia preferenziale quelle proposte dagli ospedali di Alghero e Ozieri (potrebbero essere promosse al gradino superiore nella gerarchia) e anche al San Camillo di Sorgono dovrebbe essere garantito uno status superiore.
 
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 14 novembre 2015 / Agenda - Pagina 21
IL CONVEGNO
Storia e futuro della Sartiglia, simbiosi tra cultura e turismo
ORISTANO Oggi alle 17, l’Archivio di Stato di Oristano (piazza Ungheria 9), ospita il convegno “Cultura è turismo: la Sartiglia di Oristano. Sostegno, valorizzazione e promozione, azioni compiute e prospettive future”. Il convegno è organizzato dalla Fondazione Sa Sartiglia nell’ambito delle Giornate della Storia, la rassegna, giunta quest’anno alla decima edizione, promosse in tutta Italia organizzate dalla Federazione italiana giochi storici, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il riconoscimento della Presidenza della Repubblica. Dopo i saluti del Presidente della Fondazione Sa Sartiglia Guido Tendas e del Consigliere nazionale della Federazione italiana Giochi storici Maurizio Casu, interverrà l’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi che parlerà delle politiche regionali del settore e in particolare della Legge 7 che dal 1995 finanzia le manifestazioni di grande interesse turistico della Sardegna. Carla Ferrante, dell’Archivio di Stato, illustrerà gli interventi del Ministero dei beni culturali a sostegno dei carnevali storici e delle manifestazioni culturali. Stefano Usai, del Crenos dell’Università di Cagliari, presenterà l’attività avviata dal il Centro universitario per le ricerche economiche per il monitoraggio e la valutazione dell’impatto economico degli eventi culturali sull’economia locale e regionale. A Giuseppe Melis, dell’Università di Cagliari, il compito di presentare i risultati delle interviste effettuate ai turisti durante la Sartiglia che hanno premiato la manifestazione con il 97% di gradimento. Il deputato del Pd Caterina Pes chiuderà i lavori illustrando la Proposta di Legge “Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici”.
 
 
11 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 14 novembre 2015 / Sassari - Pagina 30
FOOD SECURITY >> STORIA E PROGRESSO
Il presidente ieri ha celebrato i 90 anni dell’istituto Zooprofilattico. Il sindaco Sanna: siamo pionieri nella sanità veterinaria
PIGLIARU: «IL FUTURO PARTE DAL CIBO SANO»
di Giovanni Bua
SASSARI «Il ruolo di Sassari e del Nord-Ovest è importantissimo per lo sviluppo di tutta l’Isola. Noi siamo pronti a rinforzare quanto già c’è e a trovare dei nuovi investimenti per dare, a questo territorio, un ruolo molto importante nello sviluppo proprio e della Sardegna nel suo complesso». Così il governatore Francesco Pigliaru, che ha chiuso l’importante appuntamento celebrativo dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna che ieri, nell’aula magna dell’università di Sassari, ha festeggiato i suoi primi novanta anni di attività. Una presenza quella di Pigliaru attesa, viste le fortissime polemiche, ancora in corso, sull’area metropolitana, e la fresca presentazione di una non semplice riforma ospedaliera. Con il presidente che però esce “fuori tema” il minimo indispensabile e, dopo il rassicurante inciso preceduto da un incontro con gli operai del Cedi-Sigma, sale sul palco e dedica il cuore del suo intervento all’emergenza peste suina: «Se non risolviamo in fretta un problema come la peste suina, stiamo prendendo in giro la gente – spiega scommettendo sul successo del piano di endoradicazione – . La filiera agroalimentare mira ai mercati internazionali, la Regione deve favorire le condizioni per perseguire l’obiettivo è una guerra da vincere celermente». Ad aprire l’intensa mattinata di lavori il sindaco Nicola Sanna: «Ho immaginato cosa potesse essere la nostra città novant’anni fa – ha esordito – quando l’Istituto zooprofilattico sperimentale muoveva i suoi primi passi. Una città in crescita dove nascevano le prime banche dell’Isola, le prime aziende ospedaliere private, i primi giornali quotidiani. Un momento storico di fermento sul piano scientifico che ha portato la nostra provincia e il suo capoluogo a essere il faro della ricerca e della produzione primaria nell’isola, nel mezzogiorno e a livello internazionale». «Novant’anni fa, allora, si apriva la storia dell’Izs sardo, uno dei dieci istituti italiani che – ha detto ancora – ha sempre dimostrato di essere all’altezza di un confronto nel campo della ricerca e dell’assistenza del mondo isolano e non solo. Oggi le battaglie economiche si giocano proprio nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’alimentazione. Il presidio dell’Istituto zooprofilattico è allora fondamentale per evitare l’ingresso in Sardegna di patologie che potrebbero rivelarsi deleterie per la nostra economia». Al tavolo dei relatori erano presenti Pasqua Tilocca, presidente dell’Izs, che ha parlato dell’istituto come di un ente virtuoso che ha operato una corretta gestione delle risorse e che, con gli avanzi di amministrazione ha saputo investire nella ricerca. È stato invece Aldo Marongiu, responsabile della struttura di Igiene degli alimenti dell’Izs e già direttore dell’istituto dal 2005 al 2010, a tracciare la storia dell’ente dal 1921, passando per l’anno della prima e vera attività, 1925, quando venne emesso il primo referto, per arrivare poi ai giorni nostri. Il direttore generale Alberto Laddomada ha invece parlato del ruolo e del futuro dell’Izs. Il vertice dell’ente di via Duca degli Abruzzi ha citato i vari fronti sui quali l’Izs si trova a operare. Tra questi i fenomeni dell’inquinamento ambientale e dei contaminanti. Il preside del Dipartimento di Veterinaria, Eraldo Sanna Passino, ha chiesto di volgere uno sguardo al futuro della Veterinaria, degli ospedali veterinari in un percorso di dialogo senza prevaricazione. Che porti a lavorare assieme per la crescita professionale. Un contributo lo ha portato anche Silvio Borrello, direttore generale della Sanità veterinaria del ministero della Salute, ricordando il ruolo centrale dell’Izd nel panorama italiano. In apertura anche l’intervento del presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau che ha ribadito l’importante lavoro svolto dall’ente e ha citato alcuni dei direttori che si sono succeduti alla guida dell’Izs sardo che rappresenta un’eccellenza nel settore. «Sono certo che l’Amministrazione regionale saprà tenere in debita considerazione il ruolo strategico di quest’istituzione, anche evitando e correggendo quegli errori che hanno creato, nel recente passato, qualche piccolo problema». Sulla peste suina poi: «L’istituto svolge oggi funzioni di controllo e prevenzione con un’organizzazione capillare in tutta l’isola in particolare quella strategica per l’eradicazione della peste suina africana, battaglia decisiva e essenziale per la Regione che ha consentito di confinare la malattia in un territorio molto limitato. Obiettivo strategico irrinunciabile per il futuro della nostra zootecnica ed economia».


12 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 14 novembre 2015 / Ed. Nazionale - Pagina 23
Food security, sei sardi “diplomati” all’Expo
di Elena Corveddu
SASSARI Non solo cibo sardo all’Expo di Milano appena conclusosi, ma anche giovani professionisti sardi che si sono occupati di sicurezza alimentare. Tra cento partecipanti del corso di perfezionamento sulla sicurezza degli alimenti, che si è svolto nel padiglione Italia, sei erano sardi. Il corso, interamente finanziato dal padiglione Italia, ha coinvolto cento giovani provenienti da tutte le regioni e da diversi Paesi in via di sviluppo. Obiettivo primario quello di approfondire gli aspetti scientifici sui rischi biologici e chimici, ma anche i temi legati alla comunicazione e gestione del rischio, e all’analisi del comportamento del consumatore. Promosso dall'università Cattolica del Sacro Cuore, dall’università degli studi di Milano, in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il corso di perfezionamento è stato occasione di crescita per i giovani laureati. I sardi partecipanti: Pierluigi Erre, di Alghero, laureato in biosicurezza e qualità degli alimenti, Andrea Sanna, di Sassari, agronomo, Marvinia Tilocca, di Bottidda, veterinario, Giulia Ibba, di Quartu Sant’Elena, laureata in biologia sperimentale, Enrica Mura, di Atzara, tecnologo alimentare, Francesca Murru, di Uri, biologa. Provenienti dalle università di Sassari e Cagliari, i giovani sardi si sono poi specializzati e formati ulteriormente in altre città italiane allargando i loro settori di competenza con un occhio di riguardo al campo della sicurezza alimentare. Prima della chiusura dell’esposizione universale, i ragazzi hanno conseguito il diploma. Il programma fa parte delle iniziative promosse dalla nascente Scuola di alta formazione sulla “food security” che mira a formare esperti con competenze specifiche e multidisciplinari su un tema di essenziale importanza per lo sviluppo di sistemi agroalimentari.



QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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