UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 4 novembre 2015

Mercoledì 4 novembre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 novembre 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 novembre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Farmacologia
PREMIO ALLA CARRIERA PER GESSA
Porta a Cagliari gli applausi dei colleghi, Gian Luigi Gessa, professore emerito di Farmacologia, e soprattutto il premio alla carriera “Lifetime Achievement Award in Pharmacology” per i risultati conseguiti negli anni.
Il riconoscimento è arrivato durante il congresso nazionale della Società Italiana di Farmacologia che si è svolto a Napoli. È stata una giuria internazionale a indicare il nome del professore: le sue scoperte hanno rivoluzionato la ricerca, aiutando a individuare nuovi farmaci per il trattamento dell'alcolismo e dell'obesità.
Gessa ha diretto diversi gruppi di ricerca impegnati nel campo delle neuroscienze, della farmacologia, della depressione e delle tossicodipendenze. Ha pubblicato più di 600 articoli su riviste scientifiche internazionali e numerosi libri, adottati nei corsi universitari e nelle scuole di specializzazione.
Sotto la sua direzione, all'inizio degli anni Novanta, il Dipartimento di Neuroscienze si è classificato al ventitreesimo posto, su scala mondiale, tra gli istituti di ricerca più produttivi e prestigiosi nel campo della farmacologia. (m.lam.)
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 novembre 2015 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
PRESENTAZIONE  Alla Cittadella dei Musei oggi alle 17,30 il saggio di Francesco Benigno
Criminali, eccellenti spioni al servizio del Regno d'Italia
Mafia e camorra sono nate spontaneamente? Oppure hanno avuto sin dalle origini una relazione importante col potere costituito, perché sono state utilizzate per combattere soggetti ritenuti pericolosi e sovvertitori dell'ordine istituzionale?
A queste e altre suggestive domande cerca di rispondere Francesco Benigno nel suo ultimo volume, “La mala setta. Alle origini di mafia e camorra 1859-1878” (Einaudi, pp. 448, € 35) che sarà presentato oggi a Cagliari nella Sala Rossa della Cittadella dei musei a partire dalle 17,30 da Francesco Atzeni, direttore del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio che organizza l'incontro, Aldo Accardo, Maria Lepori, Nicoletta Bazzano, Rafaella Pilo, Gianni Murgia e Gianfranco Tore.
Docente di metodologia della ricerca storica all'Università di Teramo, Benigno guida il lettore in un viaggio ricco di complessità storiografiche utilizzando una prospettiva che mette insieme documenti d'archivio, fonti letterarie e a stampa.
L'obiettivo, che risulta ben delineato nel libro, è quello di dimostrare come l'evolversi delle organizzazioni criminali nei primi due decenni dopo l'Unità debba essere studiato su un piano di contaminazioni e relazioni con le questioni dell'ordine pubblico, delle vicende politiche e della cultura. E in questo senso Benigno mostra che in quei primi decenni di vita del nuovo Regno d'Italia emerse una visione idealizzata di questi fenomeni criminali, anche sulla base delle suggestioni che provenivano dalla Francia e dall'Inghilterra dove Balzac, Victor Hugo o Jules Verne raccontavano l'assedio alla borghesia da parte di oscuri malviventi.
In realtà, mafia e camorra non nacquero per caso ma furono il frutto delle vicende della nostra storia unitaria, in connessione con la teoria di derivazione francese delle “classi pericolose” secondo la quale, al fine di preservare l'ordine costituito da sobillatori e agitatori delle organizzazioni anarchiche e socialiste, occorreva servirsi di criminali molto capaci nel lavoro di spionaggio e di reperimento di notizie. Un aspetto denunciato alla Camera già nel dicembre 1861 dal deputato Angelo Brofferio che evidenziò le debolezze della cultura liberale della Destra e della Sinistra storica nel gestire l'ordine pubblico. Orientamenti che non di rado vedevano l'opposizione criticare il governo per queste pratiche, salvo poi applicarle una volta giunta al potere. Quando nel libro l'autore si sofferma sulla figura di Liborio Romano, protagonista della transizione dal regime dei Borboni alla nuova epopea garibaldina grazie all'utilizzo della malavita, ci offre un esempio chiarificatore di quanto sia complesso il gioco della politica e degli intrecci di relazioni che si svolgono intorno a essa.
Ecco perché secondo Benigno i contatti e i condizionamenti fra mafia, camorra e politica istituzionale agli albori del Regno andrebbero studiati con lo stesso distacco utilizzato per ricostruire le vicende legate alla massoneria, ricordandoci che queste organizzazioni non sono nate per parto spontaneo, ma sulla base dei condizionamenti della realtà concreta e che specie nell'Ottocento queste formazioni malavitose non ebbero solo una dimensione meramente criminale.
È probabile che alla fine del volume il lettore si chieda se lo Stato italiano abbia fatto ricorso anche in tempi recenti a delinquenti di diverso tipo per garantire l'ordine sociale. Benigno non entra in questa sfida, continuando a indossare i panni dello storico e invitandoci a riflettere sulle modalità attraverso le quali il nuovo stato unitario non esitò a utilizzare criminali per contrastare potenziali eversori del potere.
Gianluca Scroccu
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 novembre 2015 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
Anniversario e mostra
Strage di Srebrenica: una conferenza domani all'Università
Il progetto “Our Genocides - il viaggio nella memoria”, di Sardonia associazione culturale incontra l'Università degli Studi di Cagliari nella conferenza a ingresso libero: “1995-2015 Souvenir Srebrenica” domani alle 16,30, in Aula Magna ex facoltà di Scienze Politiche in via Sant'Ignazio 78. A cura del professor Gianluca Borzoni si affronterà la storia di Srebrenica a 20 anni dal massacro, a seguire la proiezione del film documentario di Roberta Biagiarelli: Souvenir Srebrenica. L'evento, in collaborazione con la Fondazione Luca Raggio, rientra nelle iniziative di approfondimento sui genocidi e crimini di razza legati al progetto “Our Genocides - il Viaggio nella Memoria”. L'obiettivo: informare, sensibilizzare e rendere testimonianza del dramma degli stermini di massa avvenuti nel corso della storia rendendo iconografico l'Olocausto.
 
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 novembre 2015 / Cronaca di Nuoro (Pagina 36 - Edizione CA)
Grande guerra, conferenza
L'associazioen “Raichinas e chimas” propone oggi una conferenza sulla Grande guerra. Appuntamento alle 18 nella sala consiliare del Comune che ospita Marco Pignotti e Gianluca Scroccu dell'università di Cagliari e Eugenia Tognotti dell'ateneo di Sassari.
 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 novembre 2015 / Provincia di Oristano (Pagina 34 - Edizione CA)
BOSA  Canti e poesie
Seimila euro per creare un catalogo
Il canto e la poesia della città del Temo saranno ora studiati e catalogati con un progetto che il Comune ha affidato all'Università di Cagliari, dipartimento di storia, beni culturali e territorio. In particolare, sarà il laboratorio Labimus (Laboratorio interdisciplinare della musica) diretto dal professor Ignazio Macchiarella a realizzare l'intervento. Mediante fondi messi a disposizione nell'ambito del progetto Manos de Oro, l'Università realizzerà la documentazione, la catalogazione e la pubblicazione dei canti e della musica della tradizione orale bosana. Un patrimonio ricchissimo, incentrato sulla peculiarità de su cantu a traggiu, ma anche uno scrigno caratterizzato da testi sarcastici, di brani d'amore o malinconici, di cui il modo di cantare a sa osinca, ormai patrimonio di pochissimi interpreti locali è assoluta espressione. Altrettanto importante sarà la documentazione della tradizione orale della poesia e delle preghiere tipicamente locali, fino ad oggi tramandate semplicemente attraverso l'eredità culturale che risiede nella memoria e si esprime con la parola. La somma per ora messa a disposizione sfiora i seimila euro.
Antonio Naitana
 
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 novembre 2015 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
VECCHIO MULINO. Di Sante Maurizi
Spettacolo teatrale dal libro di Mameli
C'è il primo adattamento teatrale dal libro di Giacomo Mameli “Le ragazze sono partite” (Cuec edizioni). Venerdì 13 novembre, al Vecchio Mulino di Sassari, ore 21, con la regia di Sante Maurizi, il libro verrà portato in scena da due attrici, Daniela Cossiga e Antonella Masala con i costumi di Antonio Marras. Durante lo spettacolo interverrà anche l'autore che proporrà alcune letture. Il libro verrà presentato venerdì pomeriggio, 6 novembre, alle 17 a Borore al “Museo del pane”. Con Mameli ne parlerà la giornalista Maria Paola Masala, letture a cura di Roberta Balestrucci. Organizza l'Associazione Nino Carrus. Martedì 10 alle 18 il saggio aprirà a Urbino (Libreria Montefeltro, ore 18, Collegio Raffaello) il corso di Laurea in Scienza della comunicazione. Con l'autore intervengono il direttore del corso di laurea Guido Maggioni, la direttrice dell'Istituto per la formazione al giornalismo Lella Mazzoli e la giornalista Stefania Divertito.
 
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 4 novembre 2015 / Sardegna - Pagina 6
INCONTRO ALL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI
Airc, studenti a lezione di ricerca sul cancro
CAGLIARI Per trascorrere ore in laboratorio, chini sulle provette, a incrociare dati, controllare formule e verificare le reazioni, serve una passione enorme. Quella che trasforma un lavoro in una missione. Chi fa ricerca medica è spinto dalla vocazione di aiutare gli altri, chi studia il cancro vuole dare una speranza di vita a chi è colpito dal “male oscuro”, quello che fa ancora così paura al punto che tanti rifiutano di chiamarlo con il suo nome. L’Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, festeggia 50 anni di attività e promuove e organizza i “giorni della ricerca”. Un ricco programma che andrà avanti sino a domenica 8, con una serie di appuntamenti per informare l’opinione pubblica sui risultati ottenuti nei laboratori e raccogliere fondi: in cantiere iniziative sui media e sul territorio per sostenere progetti dedicati al percorso di crescita di giovani ricercatori italiani di talento. Dal Palazzo del Quirinale alle aule delle università, dalle scuole secondarie alle piazze di moltissime città, dalle trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai fino agli stadi di calcio i ricercatori saranno in prima linea, impegnati a raccontare i progressi nel campo della ricerca e della cura del cancro. Anche in Sardegna. L’Università di Cagliari è uno dei quattro atenei scelti da Airc (gli altri sono Pisa, Genova e Pavia) per ospitare una giornata-incontro con i ricercatori. Che racconteranno la loro esperienza, spiegheranno la fatica nel raggiungere i risultati, descriveranno la gioia che si prova nell’essere d’aiuto a chi soffre. I pazienti salvati dalla ricerca saranno i testimonial di una giornata in cui racconteranno la loro storia, prima e dopo la malattia. E diranno come la loro vita è cambiata grazie all’attività dei ricercatori e alla generosità di volontari e donatori. L’appuntamento è fissato per le 11 nell’aula Boscolo della cittadella universitaria di Monserrato. Previsti gli interventi di Daniela De Angelis Danieli, presidente comitato Airc Sardegna, di Marilena Iorio della Fondazione Irccs istituto nazionale dei tumoti di Milano e dii Eleonora Guzzi, testimonial della ricerca. L’incontro all’Università mira a creare un dialogo con gli studenti per fare conoscere il delicato mondo della ricerca. Con lo stesso obiettivo volontari e ricercatori Airc domani e dopodomani - 5 e 6 novembre - andranno a scuola: porte aperte in oltre 50 istituti superiori, anche in Sardegna. Mentre si svolgerà sabato 7 nelle principali piazze, anche nell’isola, l’iniziativa “I cioccolatini della ricerca”: con una donazione di dieci euro, sarà possibile sostenere il lavoro dei ricercatori e ricevere dai volontari Airc una confezione di cioccolatini insieme a una guida con informazioni utili sulla prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro.
 
 
 
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 4 novembre 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 9
IL PREMIO
Al farmacologo Gessa il Lifepharm award
CAGLIARI Nuovo riconoscimento a Gian Luigi Gessa, professore emerito di Farmacologia dell'Università di Cagliari, a cui è stato assegnato il premio alla carriera «Lifetime Achievement Award in Pharmacology» Lifepharm award. Il nome di Gessa è stato indicato da una giuria internazionale presieduta da Sam J. Enna, presidente dell'International union of basic and clinical pharmacology «Iuphar». Medico, nato a Cagliari nel 1932, Gessa ha fondato una vera e propria scuola che continua, con i suoi allievi, a mietere successi. Gessa ha diretto diversi gruppi di ricerca impegnati nel campo delle neuroscienze, della farmacologia, della depressione, dell'alcolismo e delle tossicodipendenze.
 
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 4 novembre 2015 / Sassari Pagina 29
LA RISSA IN PIAZZA D’ITALIA
Cinque giovani si presentano in questura
di Nadia Cossu
SASSARI Nessun punteruolo, men che mai un coltello: «Io gli ho dato un pugno mentre avevo un mazzo di chiavi in mano e siccome nel portachiavi c’è una piccola Tour Eiffel di metallo, la punta deve averlo ferito. Ma non avrei mai voluto farlo». Dispiaciuti, spaventati e anche sorpresi, i ragazzi sassaresi protagonisti della mega rissa scoppiata sabato notte in piazza d’Italia con un gruppo di studenti spagnoli, hanno capito quello che era successo realmente – e cioè che lo studente Erasmus era finito in ospedale con un ematoma al basso ventre provocato da un oggetto appuntito che avrebbe potuto perforargli l’intestino – soltanto dopo aver letto il giornale. «Noi non ci siamo accorti che il ragazzo spagnolo stesse male o perdesse sangue. È stata un’azzuffata tra coetanei, ma non per questioni di razzismo nei loro confronti. Eravamo due gruppi, si è partiti dalle parole e poi si è arrivati alle mani». Un bicchiere di troppo, l’euforia in una serata di festa e gli animi si sono accesi. Poi si sono resi conto della gravità e ieri sera si sono presentati in questura. In tutto cinque: quattro accompagnati dall’avvocato Ettore Licheri e uno dall’avvocato Paolo Spano. Alla polizia – l’indagine è stata coordinata dalla dirigente della squadra mobile, Bibiana Pala – hanno raccontato la loro versione dei fatti e si sono detti molto dispiaciuti per quello che era accaduto. In serata il pubblico ministero Corinna Carrara, titolare del fascicolo d’inchiesta, stava valutando le singole posizioni e responsabilità per decidere gli eventuali provvedimenti da adottare. I ragazzi – alcuni lavoratori, altri studenti – hanno voluto chiedere scusa e hanno anche precisato che «sabato notte non c’è stato alcun lancio di bottiglie. Non siamo un branco, stavamo solo passando tutti insieme una serata di festa. A un certo punto – hanno detto attraverso i loro avvocati – ci sono state provocazioni reciproche ed è finita così ma siamo molto dispiaciuti». Ad avere la peggio sono stati uno studente e suo fratello che era arrivato proprio il giorno prima dalla Spagna con i genitori per trascorrere qualche giorno in famiglia. Il giovane è intervenuto in difesa del fratello, ma è stato colpito al ventre. A caldo ha pensato a un pugno più forte degli altri e non ha capito subito di essere stato ferito con un punteruolo. Sono stati i suoi amici a rendersi conto che aveva la maglietta e la felpa sporche di sangue. «È successo mentre scappavamo verso via Carlo Alberto, dove ci siamo rifugiati nell’androne di un palazzo – è stato il loro racconto subito dopo il fatto – Ma quelli non hanno desistito, hanno preso a calci il portone mentre noi spingevamo dall’interno per evitare che lo abbattessero. Sono scappati solo quando hanno capito che stava arrivando la polizia». In via Carlo Alberto è infatti intervenuta una pattuglia della sezione volanti della questura. Gli agenti hanno trovato ad attenderli un gruppo di giovani sconvolti dalla paura. La prima preoccupazione è stata quella di soccorrere i due ragazzi feriti che sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale “Santissima Annunziata”. Ieri l’epilogo: i cinque sassaresi si sono presentati spontaneamente in questura.
 
LE INDAGINI Le due versioni dei fatti sono al vaglio della squadra mobile
SASSARI Il fatto che i cinque giovani si siano presentati in questura chiude parzialmente il capitolo. La loro versione dei fatti è al vaglio della squadra mobile che la confronterà con quella fornita dagli spagnoli e con quanto è emerso dalle registrazioni delle telecamere acquisite dagli investigatori. Una cosa è certa: che questi giovani si siano presentati in questura per raccontare la loro versione dei fatti è un segnale positivo. Hanno capito quale era la cosa giusta da fare e l’hanno fatta. Ora spetterà alle forze dell’ordine chiudere il cerchio. L’episodio di sabato notte ha scatenato una incredibile ondata di solidarietà in città. Tra la gente e tra le istituzioni. Tutti hanno chiesto scusa ai due fratelli e alla loro famiglia. Padre, moglie e figlio erano arrivati proprio il giorno prima dalla Spagna per trascorrere un po’ di tempo tutti insieme.Anche il sindaco e il rettore hanno voluto porgere personalmente le scuse alla famiglia spagnola a nome della città e dell’ateneo. (na.co.)

I NUMERI ERASMUS
Un’ombra sull’accoglienza degli studenti Erasmus l’episodio avvenuto la notte tra sabato e domenica in piazza d’Italia. Ma anche un fatto isolato, visto che mai era avvenuta un’aggressione di questo genere. Con gli studenti stranieri Sassari ha un rapporto che va sempre più stringendosi e l’internazionalizzazione dell’ateneo turritano è ormai una realtà consolidata. Al primo semestre 2015-2016 si sono iscritti 119 studenti Erasmus , 18 studenti in mobilità per tirocinio e 30 giovani maghrebini giunti in città con il progetto Sardegna Formed (sostenuto da Unimed e Fondazione Banco di Sardegna). Ancora. Gli studenti e i tirocinanti in uscita (outgoing) sono passati da 343 a 824, mentre gli studenti e i tirocinanti in entrata (incoming) sono aumentati da 93 a 229. Il 19 ottobre scorso, come è diventata ormai consuetudine, nell’aula magna dell’univeristà si è tenuto il “Welcome Day” la cerimonia di accoglienza degli studenti Erasmus. Una giornata di festa per i nuovi arrivati e per tutta la città.
 
 
 
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 4 novembre 2015 /Alghero - Pagina 31
Università
Riaperte le iscrizioni in Urbanistica e in Architettura
ALGHERO L'Università di Sassari ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di ammissione al corso di laurea magistrale in Architettura fino alle ore 12 del 6 novembre. Inoltre son0 riaperti i termini per la presentazione delle domande di ammossione anche al corso di laurea triennale in Urbanistica, pianificazione della città, del territorio, dell'ambiente e del paesaggio fino alle ore 12 del 4 novembre. Tutte le informazioni sono reperibili sui rispettivi bandi pubblicati sul sito www.uniss.it. (g.o.)
 
 
 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 4 novembre 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 35
Forum all’università di Sassari
I FILM “IMPERFETTI” DELLE DONNE
 “FAScinA 2015”: da domani incontri e proiezioni sul cinema al femminile
La rottura degli schemi alla ricerca di nuove strade, dal muto al contemporaneo
SASSARI Un forum, organizzato da studiose di cinema e audiovisivi, dedicato ad individuare una nuova chiave interpretativa della storia del cinema attraverso l'analisi dei lavori e delle attività delle donne della filiera filmica. Giunto al quarto appuntamento prende il via domani alle 17 in aula Eleonora di Arborea, nella sede centrale dell’Ateneo “FAScinA 2015”, forum annuale curato per l’edizione di quest’anno da Lucia Cardone, docente di Storia del Cinema dell'università di Sassari, Daniela Aronica (Università di Barcellona), Cristina Jandelli (Università di Firenze) e Chiara Tognolotti (Sarah Lawrence College, Firenze). Anche in questa edizione l'evento raccoglie un team di studiose chiamate ad approfondire un tema specifico, declinandolo ciascuna nel proprio campo di interessi. Convenute dalle università di tutta Italia, Europa e dalla Nuova Zelanda le relatrici si confronteranno in particolare quest'anno sul tema “L’imperfezione nel cinema delle donne. Spazi imprevisti di libertà femminile”. Il Forum sarà inaugurato da due eventi special i. Ad aprire sarà un corto di Marilisa Piga dal titolo “Urban bike messengers in Cagliari” presentato da Nevina Satta (Fondazione Sardegna Film Commission). A seguire sarà presentata la sessione “Deledda reloaded”, con la prima assoluta di “Per Grazia ricevuta” un video realizzato per il forum da Giusy Calia e dedicato a Grazia Deledda. Si proseguirà con la proiezione del film muto “Cenere” (1916), nella versione restaurata dalla Cineteca sarda, tratto dall'opera di Deledda e interpretato da Eleonora Duse. «La scommessa di “FAScinA 2015” – dice Lucia Cardone – sta nel ripercorrere la storia del cinema e dei media dal punto di vista delle donne partendo dall’idea di imperfezione di cui si possono seguire le tracce dal primo cinema, dal muto, fino ad arrivare alla contemporaneità. In particolare offre molti spunti la produzione audiovisiva degli ultimi anni, così disponibile grazie alle nuove tecnologie alle manipolazioni, all’uso “improprio”, imperfetto appunto, del linguaggio e delle sue strategie. Luogo dello scarto e del ritardo, della mancata corrispondenza ad un modello inteso come assoluto, l’imperfezione può diventare uno spazio di libertà dove elaborare pratiche impensate e impreviste, cogliendo la sfida delle mancanze possibili, dell’inadeguatezza ai ruoli prestabiliti e istituzionali e giungendo addirittura ad un loro rifiuto o capovolgimento». Dopo le tavole rotonde sarà presentata la sessione “Ri-creare" con proiezione di audiovisivi legati alla tematica del riuso e della valorizzazione di materiali “imperfetti”. Le giornate di studi proseguiranno il 6 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19 con diversi panel tra cui “Narrarsi e riconoscersi imperfette. Le “Scritture del sé”, a cura di Federica Villa (università di Pavia); “Donne imperfette. Women in media”, a cura di Mariagrazia Fanchi (università Cattolica di Milano). Il forum si concluderà il 7 novembre (dalle 9 alle 11 con “Scampoli, avanzi, scarti” a cura di Veronica Pravadelli (Università di Roma III). (mo. dem.)



QUOTIDIANI NAZIONALI
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