Sabato 31 ottobre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 ottobre 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 31 ottobre 2015 / Libri (Pagina 53 - Edizione CA)
L’autore Novità
Il prezioso lavoro di Giuseppe Marci nel volume fresco di stampa edito da Cuec
Umberto Cardia e Atzeni, lettere in cerca di un amico
 
Per Sergio Atzeni, romanziere dagli orizzonti larghi e frastagliati, quel concorso Rai era una disperata via di fuga: gli serviva per uscire dagli abiti stretti dell’impiegato e volare sui territori infiniti della scrittura, che gli erano più congeniali. A dispetto delle previsioni e delle speranze, quel concorso andò male ed Atzeni si ritrovò ancora più solo. Fu allora che maturò scelte per certi versi rivoluzionarie: dare le dimissioni, licenziarsi, chiudere con la marijuana e col Partito comunista. Partito dove era nato e cresciuto: figlio di un dirigente, aveva ricevuto un’educazione a sinistra in linea col rigore e con le indicazioni che arrivavano da Botteghe Oscure.
Nella penisola, da emigrato, soprattutto in Piemonte e in Emilia dopo una parentesi in Germania, riuscì a diventare il romanziere che voleva, a pacificarsi, a scoprire addirittura il viottolo accidentato che porta alla conversione.
Di tutto questo, mentre si celebrano i vent’anni dalla morte e si sgranano come rosari le citazioni dai suoi libri, si è parlato poco e male. Giuseppe Marci, docente di Filologia italiana all’università di Cagliari, ha riempito il vuoto con un saggio di grande respiro. Si intitola “Caro Umberto, Sergio carissimo” (edito dalla Cuec, 235 pagine, 12 euro), raccoglie lo scambio di lettere tra Atzeni e quello che riteneva, in un certo senso, suo padre in seconda: Umberto Cardia, consigliere comunale, eurodeputato e molte altre cose, soprattutto intellettuale raffinato e libero. Talmente libero da vedersi censurare sull’Unità un pezzo sull’antistalinismo di Antonio Gramsci. Era il 1994 quando scrisse quell’articolo: l’Italia, tanto per cambiare, era nel vortice della crisi, la Dc ormai passato remoto mentre il Pci si preparava a diventarlo.
Atzeni, che aveva avuto un battesimo editoriale di rango con la pubblicazione dell’Apologo del giudice bandito da Sellerio, aveva intelligenza e sensibilità per darsi una buona pagella ma senza esagerare. Proprio ad Umberto Cardia confessa: «Non credo di essere un artista quanto piuttosto un artigiano apprendista della penna, e il giallo è un bel mestiere artigianale». Si riferiva ad un suo racconto fresco di premiazione al Myfest. Servendosi di un dizionario lieve e trascinante, Marci riesce a inquadrare il personaggio nel suo tempo, a narrare la storia di un giovane sospeso tra le prescrizioni di vita di un sano militante di partito e le voglie legate all’ingresso in un’età adulta, in una dimensione nuova: che era quella di un’altra Italia, civile e progressista ma profondamente lontana dalla rigidità dei comandamenti di Togliatti.
Chi vuol capire quella stagione, in Sardegna e dintorni, deve leggere il libro di Marci perché offre strumenti importanti per capire la fuga di Atzeni, il rifugio in una comunità missionaria, la rinuncia al fumo (rischiava di diventare un’ossessione) e l’incontro col cattolicesimo. Bellissima la lettera in cui ne parla a Cardia, che si dichiara sorpreso e curioso di capire come sia finito in un comunità e «per quale ancor più misteriosa ispirazione abbia deciso - tu così terribilmente volterriano - di prepararti alla prima comunione. Ma se questo è il cammino verso la terraferma, ben venga tutto questo». E ancora, proprio come un vecchio padre: «Vorrei...che tu smettessi di fuggire . Il paesaggio dove sei, che non conosco, deve essere bellissimo, meglio dell’India e della Cina: perché non mettere la valigia a terra?»
La risposta è facile. Atzeni aveva bisogno di marcare una distanza di sicurezza col mondo isolano di ieri, col doloroso purgatorio della gioventù.
Giorgio Pisano
 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 31 ottobre 2015 / Cronaca di Nuoro (Pagina 46 - Edizione CA)
Corsi di formazione
L’associazione Histudentes ha aperto le iscrizioni alla sesta edizione dei corsi di preparazione ai test d’ammissione per lauree scientifiche. I corsi, che si terranno in diverse sedi della Sardegna, partiranno a fine novembre e proseguiranno sino ad aprile. L’iniziativa è patrocinata dall’università di Nuoro, dalla Provincia e dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri delle province di Nuoro e Ogliastra. Previste 160 ore totali in cui verranno svolte lezioni ed esercitazioni; diverse giornate saranno dedicate alle simulazioni d’esame ed all’orientamento universitario. Per informazioni e iscrizioni consultare il sito www.histudentes.com. Gli interessati possono anche inviare una mail a info@histudentes.com oppure chiamare al numero 347 5182865.
 
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
3 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 31 ottobre 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 7
Sanità per gli studenti
Visite gratuite e assistenza sanitaria garantita per gli studenti universitari fuori sede. Lo prevede il protocollo d’intesa siglato dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo e dal presidente dell’Ersu Antonio Funedda. L’assistenza sanitaria è rivolta agli studenti universitari fuori sede iscritti a tutti i corsi dell’università di Cagliari.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
4 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 31 ottobre 2015 / Economia Sardegna - Pagina 13
L’ottava edizione vinta da tre cagliaritani, seconde due sassaresi
Trionfa un’idea per i non udenti
SASSARI IntendiMe, un’idea imprenditoriale rivolta a chi ha problemi di udito, si è aggiudicata l’ottava edizione di Start Cup Sardegna, competizione tra idee di imprese innovative promossa dalle Università di Sassari e Cagliari e organizzata dai rispettivi Uffici per il trasferimento tecnologico. Il progetto dei cagliaritani Giorgia Ambu, Alessandra Farris e Antonio Pinese ha preceduto ArcolaBio e Smart Sensory Box, che si sono piazzate rispettivamente al secondo e al terzo posto della competizione. Il dispositivo ideato da IntendiMe si basa su una tecnologia capace di rilevare le vibrazioni che generano i suoni: attaccando una placchetta sulla fonte sonora prescelta, non appena questa suonerà si riceverà un avviso tramite vibrazione o illuminazione sul proprio dispositivo. Al secondo posto ArcolaBio di Sassari: Loredana Cubaiu e Gianfranca Ladu hanno sviluppato la produzione di filati da specie botaniche spontanee e da prodotti di scarto di coltivazioni alimentari e non. Si tratta di fibre tessili eco-sostenibili realizzate con tecniche di produzione eco-friendly. Completa il podio la sassarese Smart Sensory Box di Gavino Balata, Marco Nieddu e Carlo Piga. Si tratta di un nuovo prodotto, semplice, flessibile e dinamico, per l’analisi sensoriale. I gruppi si sono aggiudicati rispettivamente ottomila, quattromila e duemila euro, messi a disposizione da Fondazione Banco di Sardegna e Sardaleasing.
 

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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