Domenica 25 ottobre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 ottobre 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

LA NUOVA SARDEGNA
1 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
Pagamenti digitali: c’è il “sì” della Regione
Il governatore Pigliaru sposa il progetto DigiPay4Growt promosso dal gruppo Sardex
 
CAGLIARI Per Francesco Pigliaru l’idea è fantastica e vale la pena di avviare una fase di sperimentazione. La pensa così anche Gianluca Cadeddu, il direttore del Crp, il centro di programmazione regionale. Come dire che per Sardex - l’azienda che ha organizzato al teatro Massimo la terza edizione del Mitzas, il festival dell’isola che cambia - c’è il via libera della Regione per lavorare alla realizzazione del progetto DigiPayGrowt, rivolto a rendere più veloce la spesa e a dare alle imprese la possibilità di accedere più facilmente al credito. Alla base di tutto c’è il software Cyclos, che offre una nuovissima tecnologia di tracciabilità dei flussi finanziari e dei pagamenti. Le nazioni coinvolte sono sei e la Sardegna, grazie anche a Sardex, è una delle zone pilota - le altre sono la Catalogna e Bristol - per un progetto che nell’arco di tre anni coinvolgerà diecimila piccole e medie imprese e muoverà 34 milioni di euro. Pigliaru, che ha espresso «grande ammirazione per il gruppo Sardex e per quello che sta facendo per la Sardegna» ha spiegato che la realizzazione di DigiPay4Growt - finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Horizon 2020 - sarebbe un passo avanti verso la sharing economy, una sorta di messa in comune di risorse immobilizzate e inutilizzate. Un progetto in linea con la filosofia di Sardex, che col suo meccanismo di scambio e di condivisione di servizi e prodotti coinvolge in Sardegna tremila aziende e ha ormai sconfitto ogni scetticismo di partenza. La Regione - ha spiegato il governatore - è pronta a favorire in ogni modo possibile la fase d’avvio di aziende innovative, malgrado gli ostacoli alla realizzazione delle idee siano sempre gli stessi: la lentezza del credito e lo scetticismo delle banche di fronte a iniziative non ancora sperimentate. Sardex ha aperto una strada, ma - ha sostenuto Pigliaru, intervistato dalla giornalista Leyla Manunza - per dare sostanza all’innovazione «servono giovani brillanti» e quindi università e scuole al passo coi tempi. In quanto agli investimenti stranieri «regole fallimentari dementi come quelle italiane - ha detto il presidente - non aiutano le imprese». Nel campo delle start-up l’amministrazione regionale si è mossa di recente con una delibera che dando il via al fondo Seed & Venture Capital garantisce il raddoppio con fondi pubblici degli investimenti privati per piccole e medie imprese ad alto contenuto di innovazione, uno strumento che nelle intenzioni della Regione dovrebbe facilitare l’avvio dell’impresa e l’attrattività dei progetti riducendo il rischio grazie alla condivisione pubblica. (m.l)
 
LA NUOVA SARDEGNA
2 – La Nuova Sardegna
Attualità – pagina 9
Lavoro, nel pubblico ci si ammala il doppio
Elaborazione dei Consulenti del lavoro: nel 2014 una media di 10,2 giorni di assenza, 5,5 nel privato
 
ROMA I lavoratori pubblici si ammalano il doppio di quelli privati: il dato è contenuto in un’elaborazione dei Consulenti del lavoro su dati Inps secondo la quale nel 2014 si è registrata una media di 5,5 giorni di assenza per malattia dei lavoratori privati e 10,2 giorni per i lavoratori pubblici. In pratica ogni giorno manca in media dal lavoro per malattia il 3,01% dei dipendenti pubblici e l’1,8% dei privati. E nell’anno si è registrato un lieve calo delle giornate di fermo per i dipendenti del settore privato (quasi due milioni in meno, -2,4%) e un lieve aumento per il pubblico (+60.011 giornate). I giorni di malattia nel settore privato sono stati 75.753.714 per circa 13,6 milioni di lavoratori dipendenti mentre per i circa tre milioni di lavoratori pubblici i giorni di assenza per questa ragione hanno superato quota 30,8 milioni. Se il tasso di assenza complessiva è al 2,04% questo tiene conto del 3,01% di assenza nel pubblico e dell'1,8% nel privato. Nel complesso si sono registrate 106,6 milioni di giornate di assenza a fronte delle 108,4 del 2013 con un risparmio per le casse dello Stato di circa 50 milioni. Nel 2014 sono stati emessi 459.456 certificati in meno rispetto all’anno precedente. Il mese nel quale ci si ammala di più è gennaio (1.380.000 certificati nel pubblico e 690mila nel privato su 13,34 milioni in totale) mentre il giorno della settimana nel quale è più frequente la comunicazione dell'inizio della malattia è il lunedì con il 30,3% degli eventi complessivi nel privato, e il 27,22% nel pubblico (il martedì sono rispettivamente il 18,76 e il 19,86%). I casi di malattia denunciati nel 2014, sempre sulla base dei dati provvisori Inps, è di 8,49 milioni nel settore privato e 4,85 nel settore pubblico. Nel settore privato i lavoratori che hanno avuto almeno un evento di malattia sono stati poco più di quattro milioni (poco meno del 30%) mentre nel settore pubblico sono stati 1.751.000 (il 58,36%). Se si guarda alla durata dell’evento, in entrambi i comparti la frequenza più alta di eventi si colloca nella classe da 2 a 3 giorni, con il 31,7% per il settore privato e il 36,2% per la pubblica amministrazione. Tra i travet è frequente anche la comunicazione di un solo giorno di malattia (1.315.776, il 27% delle denunce di malattia) mentre per i lavoratori privati le assenze per malattia di un solo giorno sono appena il 12,3% del totale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 12
Appalti pubblici, aumento del 10%
Ma l’importo medio delle gare si riduce da 840mila a 720mila euro
 
CAGLIARI In Sardegna appalti pubblici in aumento nei primi nove mesi del 2015: crescono i bandi di gara ma diminuisce il loro valore. Fra gennaio e settembre sono state 900 le gare (+10% rispetto all'anno precedente) per un valore complessivo di 560 milioni di euro (-6,7% rispetto al primi sei mesi del 2014), con 468 aggiudicazioni censite e un valore complessivo pari a 390 milioni: il mercato segna una flessione del 21% e 16% rispetto ai primi nove mesi del 2014. La maggior parte dei bandi sono ancora inferiori al milione: 714 per un importo complessivo di 138 milioni. Sono i dati diffusi da Cna. «Permane una situazione di estrema fragilità e volatilità del mercato, che continua a manifestare gli effetti della difficile congiuntura economica, con i problemi persistenti di tagli alle risorse delle amministrazioni pubbliche - hanno sottolineato Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente della Cna Costruzioni - accelerare la spesa del piano infrastrutture e rimuovere i vincoli del patto di stabilità per gli enti locali sono la condizione per rilanciare il mercato nel 2016». I lavori più piccoli sfiorano il 92% del numero complessivo delle opere in gara e il 25% della spesa. L'importo medio delle gare si riduce da 840mila a 720 mila euro e crescono gli appalti banditi dalle amministrazioni territoriali: 870 per un valore di 455 milioni. I Comuni continuano ad essere i principali committenti con l'80% delle gare e il 50% delle risorse. Fra le province Nuoro è quella più dinamica con un aumento del numero e delle risorse messe in gara. A Sassari inoltre e nel Campidano cresce la spesa ma diminuiscono i bandi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 17
parliamone
i numeri del territorio
L’area metropolitana è giustificata da porti aeroporti, università turismo e industria
di DANIELA SCANO
 
Diciamolo: chi doveva perorare la causa si è distratto, oppure si è dedicato ad altro. Ha fatto come quegli studenti svogliati che non aprono libro fino alla settimana prima dell’esame e poi implorano il professore di promuoverli perché sanno che a casa, dopo la bocciatura, ci sarà la bufera. Eppure tutti sapevano da dieci mesi che quello dell’area metropolitana sarebbe stato un esame impegnativo.
Il disegno di legge numero 176 per la riforma degli enti locali è stato presentato a gennaio e parla chiaro: la Sardegna avrà una sola città metropolitana, a Cagliari, e tutto il resto dell’isola sarà diviso in unioni di comuni e associazioni di unioni. Sono chiarissime anche le differenti funzioni attribuite alle due realtà. Per rendersene conto è sufficiente leggere il disegno di legge e prestare attenzione ai verbi. La città metropolitana elabora piani strategici, promuove e gestisce servizi e infrastrutture, cura relazioni istituzionali, struttura sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, promuove e coordina lo sviluppo economico e sociale. L’unione dei comuni invece pianifica servizi, gestisce l’edilizia scolastica, cura lo sviluppo strategico del territorio e le «funzioni non fondamentali già esercitate dalle province». In altre parole: la città metropolitana drena le vere risorse economiche e i finanziamenti che contano, l’unione (o l’associazione di unioni) dei comuni amministra i fondi. Se e quando questi arrivano. Pochi giorni fa, quando mancano poche settimane alla discussione in Consiglio del disegno di legge 176, gli amministratori del nord Sardegna sono insorti dopo che Erriu ha ripetuto in pubblico ciò che aveva scritto nero su bianco dieci mesi fa. Insomma, l’esame è alle porte e i nostri rappresentanti politici e istituzionali non avevano ancora aperto libro.
Il risultato è che in un periodo di insostenibile crisi economica e industriale Sassari rischia di perdere ulteriormente terreno e ruolo programmatico rispetto alla città capoluogo di Regione. Questo proprio mentre a Cagliari c’è il più folto drappello di rappresentanti del nostro territorio. Per la prima volta sono sassaresi sia il presidente della giunta sia quello del consiglio regionale. Ora entrambi dicono che nella riforma degli enti locali faranno gli arbitri. L’arbitro deve fare rispettare le regole e vigilare affinché le squadre possano giocare in condizioni di pari opportunità. E tuttavia, nel disegno di legge 176 è chiarissimo chi sarà in Sardegna l’asso pigliatutto delle risorse finanziarie e delle opportunità di sviluppo. Quando è stata scritta la legge gli arbitri si sono distratti? Detto questo e tornando al punto, il nord Sardegna e Sassari stanno progressivamente perdendo ogni forza di contrattazione politica, strategica, produttiva. L’area vasta di cui si parla da anni esiste solo sulla carta, ma non nei programmi politici degli amministratori locali.
Che magari ne parlano in campagna elettorale ma appena si insediano, come ha dimostrato la vicenda sassarese al confine tra la tragedia e la farsa, si dimenticano le grandi questioni e si dedicano al proprio cortile politico. Eppure questo territorio ha tutte le carte in regola per aspirare a diventare area metropolitana: ha due aeroporti, due porti, una blasonata università con oltre 450 anni di storia, due tribunali, una sezione distaccata della corte d’appello (di cui si ricomincia a temere la soppressione), industrie, due parchi nazionali, aree protette, turismo. Il nord Sardegna, insomma, ha nel presente tutte le carte in regola per chiedere e ottenere ciò che gli spetta: un futuro da protagonista e non da comparsa. Banalizza chi riduce tutto a una questione di campanile tra Cagliari e Sassari. Si tratta di un diritto.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 18
la scadenza
Università, iscrizioni prorogate fino a sabato 31 
 
SASSARI C’è ancora tempo fino al 31 ottobre per le immatricolazioni e le iscrizioni ad anni successivi al primo dei corsi di laurea e laurea magistrale dell’Università di Sassari. Contestualmente, anche la scadenza per il pagamento della prima rata di iscrizione slitta al 31 ottobre. Per i corsi a numero programmato, invece, valgono le scadenze indicate nei bandi. Si comunica, inoltre, che è attivo il call center studenti Uniss: il numero verde 800.882.994, completamente gratuito sia dai telefoni fissi sia dai cellulari, sarà raggiungibile dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e il martedì dalle 15 alle 16.30. Gli operatori potranno dare informazioni su corsi di studio dell’Ateneo, procedure di immatricolazione, bandi di concorso ai corsi a numero programmato, corsi ad accesso libero con test di valutazione delle conoscenze di base, iscrizione ai singoli insegnamenti, modalità e scadenze di presentazione dei piani di studio, passaggi di corso e trasferimenti, rilascio certificazioni e pergamene di laurea, tasse e contributi.
 
6 – La Nuova Sardegna
Oristano – pagina 32
Il cancro e il rapporto coi malati
Incontro per parlare della comunicazione tra sanitari e pazienti
 
ORISTANO Fattore K, il messaggio continua a passare e la staffetta raggiunge l’ospedale San Martino. La campagna nata per ribadire l’importanza della comunicazione tra operatore sanitario e malato oncologico è frutto dell’opera di Sardegna Medicina, con il patrocinio della Società italiana psiconcologia, dell’Associazione italiana oncologia medica, dell’Asl 5 di Oristano e della Regione ed è realizzato con il contributo non condizionato di Celgene. L’appuntamento con “Fattore k e territorio. L’importanza della giusta comunicazione” è fissato per giovedì nella sala conferenze dell’ospedale alle 15.30.
Saranno i pazienti e di chi si prende cura di loro a raccontare le criticità e le prospettive della comunicazione fra operatori sanitari e malati. A Oristano l’obiettivo è puntato sul ritorno a casa dei pazienti oncologici, sull’importanza della continuità della cura e dell’alleanza oncologo-medico di base.
Interverrano Giovanni Andrea Ruiu, direttore sanitario dell’Asl 5, Maria Dolores Palmas, infermiera dell’Oncologia medica dell’Oncologico Cagliari, le pazienti, Lorena Dessì, Sabina Nurra, Maria Bonaria Pittau, e i care-givers, Roberta Dessì e Bonacata Sanna. E ancora i medici Tito Sedda, direttore del day hospital di Oncologia del San Martino, e Francesco Carta, medico di base, la psicologa Maria Pia Serra e l’assistente sociale Alessandra Lai. L’evento, aperto a tutti i cittadini, è nato dall’iniziativa di Sardegna Medicina e Maria Dolores Palmas, infermiera del Businco.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie