Venerdì 23 ottobre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 ottobre 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 23 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Timore per un secondo caso-Buoncammino. La proposta: sì ai day hospital
 
I SILENZI SUL SAN GIOVANNI
Ancora nessuna certezza sul futuro dell'ospedale civile
Nella delibera regionale dello scorso 28 luglio sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, tabella 6.2, per il San Giovanni di Dio (come per il Binaghi) il futuro non è stato ancora deciso. Poche parole, nessuna certezze: “ospedale con ruolo da ridefinire”. E questo mentre procedono il suo smantellamento avviato oltre un anno fa e il trasferimento dei reparti verso il Policlinico di Monserrato. Tra breve anche Otorino finirà alla cittadella, seguito dalle due Medicine, dal Pronto soccorso, Diabetologia e Oculistica.
LE PAURE Sulla sorte del vecchio ospedale nulla di ufficiale è stato ancora scritto. Dall'Azienda ospedaliero-universitaria, proprietaria della struttura, non arrivano ancora certezze. Ed è anche per questo che cresce in città il timore che il presidio di via Ospedale possa diventare, una volta smobilitato, in un secondo caso-Buoncammino.
LA COMMISSIONE A sollevare il problema è stato il presidente della Commissione consiliare delle Politiche sociali, Fabrizio Rodin. «Se l'attore principale resta l'Azienda opedaliero-universitaria, credo che non si possa davvero rischiare di ripetere l'esperienza del carcere. E credo anche che sia il Comune che l'Università e la stesa Asl 8 debbano avere un ruolo sulle future scelte. Non sono per esempio convinto che lasciare il centro storico di Cagliari e dunque il presidio San Giovanni di Dio senza la sua anima sanitaria possa essere un errore, vista anche la popolazione anziana che vi gravita intorno». In sintesi: «Non si può svuotare il San Giovanni senza avere le idee chiare sul suo futuro prossimo». La proposta è una sintesi: «Sediamoci assieme e ragioniamo per una destinazione strategica». Anche alla luce della recentissima approvazione del Piano particolareggiato per il centro storico.
IL RETTORATO Il professor Francesco Marongiu, Prorettore delegato per le attività sanitarie, è convinto che il “Civile” debba mantenere la sua vocazione sanitaria. «Di sicuro lo chiediamo noi universitari ma credo che su questo sia assolutamente d'accordo la direzione dell'Azienda mista. Chiaro che non si parla di degenza, a noi interessa però dare al San Giovanni una destinazione precisa che contempli il day hospital per varie discipline mediche».
Insomma, in attesa che si esprima ufficialmente la direzione dell'Azienda ospedaliero-universitaria, restano i timori, le perplessità. E resta alto il rischio per le soluzioni drastiche di abbandono e smantellamento dovute alla scarsa disponibilità finanziaria (la stessa che ha costretto più volte ad annunciare tagli alla sanità e il ridimensionamento degli ospedali cosiddetti di periferia). Si teme, insomma, che l'esperienza Buoncammino possa ripetersi.
IN MUNICIPIO Il sindaco Massimo Zedda vuole accelerare i tempi. «Ho convocato per i prossimi giorni la Conferenza sanitaria, composta da tutti i sindaci dell'Area metropolitana», avverte, «proprio per ascoltare l'assessore Luigi Arru sul piano di razionalizzazione e riorganizzazione della rete ospedaliera». Un momento per capire anche quale potrà essere lo sviluppo del vecchio Civile di Stampace.
Andrea Piras
 
  
 
2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 23 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Incroci senza più semafori. Il sindaco: meno incidenti e meno spese
SLALOM TRA LE ROTATORIE
Dal Poetto a piazza D'Armi sino a S.Avendrace
Al “Museo del semaforo” sono in arrivo altri pezzi: stanno per essere rottamati e rimpiazzati da nuove rotatorie. «Si amplia la collezione». Tenerli accesi costa: «La manutenzione richiede una spesa di 250 mila euro all'anno», ricorda l'assessore comunale ai Trasporti Mauro Coni. I semafori diventano gradualmente pezzi di antiquariato: finiranno - fuori metafora - a Macchiareddu, dove verranno smaltiti.
BYE-BYE SEMAFORI La mappa degli incroci da rinnovare copre una parte ampia della città. Tra rotonde in corso di esecuzione, oppure già programmate e finanziate, questo il quadro: «Dal Poetto a piazza D'Armi, da Mulinu Becciu a piazza Sant'Avrendrace, sono tantissime», dice il sindaco Massimo Zedda. Che ironizza: «Ho notato che quella di piazza Amsicora non funziona».
IL POETTO Mauro Coni nel suo ufficio di via Sonnino srotola progetti, indica punti qua e là nella carta di Cagliari: «Con la commissione Trasporti e il sindaco abbiamo ipotizzato questo scenario: l'eliminazione dei semafori in via Vergine di Lluc e gli altri tre nel Lungo Saline». Obiettivo: «Percorso senza soste dal Margine rosso fino a via Roma. I benefici vanno dal risparmio di tempo prezioso a quello più importante, la drastica riduzione di incidenti», mette in rilievo Coni.
AI NASTRI DI PARTENZA Avviati i lavori inseriti nel progetto da 207 mila euro per la realizzazione della rotonda sull'Asse mediano, all'altezza di via Tramontana: «Addetti all'opera nel cantiere della pista ciclabile e del sistema di illuminazione, presto inizieranno anche i lavori per la realizzazione della rotonda». Da firmare, invece, nelle prossime settimane il contratto con l'impresa che si è aggiudicata i lavori di piazza Sant'Avendrace. «È il nodo più complesso, lo percorrono mezzi pesanti e tantissime auto». Dalla piazza del futuro partirà una pista ciclabile per Is Mirrionis che arriverà in via Cadello.
PIAZZA D'ARMI Il baccano dei clacson scandisce le giornate, da queste parti, nella piazza che poggia sul vuoto, nel cuore della città universitaria. È stato aggiudicato l'appalto per gli interventi di riempimento. Dopo il consolidamento potranno partire anche i lavori per la rotonda. I tempi sono ancora incerti.
VIA ROMA Piazza Cimitero, viale Diaz e lo spazio tra le vie Sassari e Sant'Agostino: anche qua non ci si fermerà più davanti al rosso. Per semplificare negli uffici comunali li chiamano i lavori della metro. E le future tre rotatorie fanno parte del piano progettato da Arst e Comune e finanziato dalla Regione con fondi Por e Pac per 22 milioni di euro. «L'Arst sta predisponendo le carte per pubblicare le gare», fa sapere Coni. «Il traffico verrà spostato sul lato mare: diventerà, sì, più lento ma decisamente più fluido».
I PARCHEGGI Il progetto metro avrà ripercussioni anche sui parcheggi. Quello della stazione ferroviaria verrà potenziato: «Ai 660 attuali si sommeranno altri 600 posteggi». Previsto il sacrificio delle aree di sosta nella parte centrale della via Roma: sono 28 quelle accessibili a tutti, 120 per i residenti.
MULINU BECCIU Lunedì scorso, invece, sono state appaltate le rotatorie tra Mulinu Becciu, Su Planu e la statale 554. Saranno cinque, come prevede il progetto da 5 milioni e 500 mila euro approvato in giunta. Una in via Ticca e quattro in via Piero della Francesca: all'altezza degli incroci con via Peretti, via de Medici, via Crespellani e fronte Himalaya Sport.
Mariangela Lampis
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 23 ottobre 2015 / Provincia di Oristano (Pagina 33 - Edizione CA)
Gramsci e il Mediterraneo
Il pensiero di Antonio Gramsci e il suo rapporto con le culture del Mediterraneo. Se ne parlerà oggi alle 18 nella sala convegni del Comune in un nuovo appuntamento organizzato dall'associazione Casa Natale Antonio Gramsci in collaborazione con il Gramscilab dell'Università di Cagliari e Sassari. (an.pin.)
 
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 23 ottobre 2015 / Provincia di Oristano (Pagina 33 - Edizione CA)
Cabras
MONT'E PRAMA La ruspa entra  in Parlamento
La collina di Mont'e Prama sbarca nuovamente in Parlamento. Chi parla del sito archeologico del Sinis dove sono stati rinvenuti i Giganti è il deputato sardo di Unidos Mauro Pili. Nel suo intervento di mercoledì pomeriggio, si rivolge al presidente del Consiglio Matteo Renzi ricordandogli che nessuno ancora ha risposto all'interrogazione riguardo la presenza di una ruspa all'interno dell'area scavata dagli archeologi dell'Archeosistemi di Reggio Emilia per conto del ministero della Cultura. Ma non solo, il deputato ricorda inoltre che il mezzo meccanico, che oggi è ancora in azione nella collina del Sinis, è lo stesso che tre mesi fa ha sfregiato la testa di una statua.
«Ad oggi non c'è stata risposta a quella interrogazione - ha detto Pili - per questo sollecito la Presidenza perché possa intervenire sul Governo». Pili, sempre ieri nella sua pagina Facebook ha scritto: «Un rappresentante della Soprintendenza ha dichiarato che la ruspa nel sito di Mont 'e Prama è sospesa e che svolge la funzione della “carriola volante”. La realtà però è un'altra: il Ministero e la Soprintendenza, con la complicità la Regione, stanno facendo realizzare gli scavi ad una cooperativa rossa, dopo aver cacciato gli archeologi sardi delle università di Cagliari e Sassari. E per rendere più agevole il lavoro si sta utilizzando una ruspa, la stessa che aveva sfregiato una testa di un Gigante e spaccato le lastre delle tombe». E ancora: «A questo punto credo che sia necessario che il Ministero dia delle risposte in merito». ( s. p. )
 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 23 ottobre 2015 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
L'iniziativa Quattordici detenuti e tre tutor per creare una narrazione collettiva Nuchis AS3: il romanzo
dal livello di alta sicurezza
Anche in carcere si può parlare d'amore. Anche quando il fascicolo porta un definitivo fine pena mai o comunque molto avanti nel tempo e le storie d'amore restano oltre le sbarre. Si può lavorare per ore, giorni, settimane, mesi, sulle parole, in quell'esercizio di disciplina che è la scrittura, finché le parole si materializzano stampate su un libro. Si chiama “I ricordi non bussano”, il romanzo frutto di un laboratorio di scrittura creativa, organizzato all'interno del carcere di alta sicurezza di Nuchis, diretto da Giovanni Gelsomino con la partecipazione di Carlo Deffenu e Federico Piras. La firma scelta dai quattordici autori, Nuchis AS3, collettiva, con la sigla del livello di sicurezza, dice tutto. Il romanzo, d'amore ma con un finale noir, è un lavoro corale dove ogni autore ha portato una parte di sé ma ha anche dovuto fare delle rinunce.
 I RACCONTI Esercizio non facile per chi ha alle spalle certe vite. I detenuti di Nuchis devono scontare pene lunghe e quasi tutti hanno condanne per appartenenza ad associazioni di stampo mafioso o camorristico. «Non siamo orsoline, qua dentro», taglia corto Massimiliano: «Ma abbiamo dovuto imparare a non arrabbiarci quando Giovanni ci diceva che il lavoro di tutta la settimana era da buttare via e bisognava ricominciare da capo». La storia d'amore tra Claudio, affascinante uomo di mezza età, e Beatrice, una ragazza fiorentina di nobile famiglia, si svolge tra Firenze, Pisa e Siviglia con dettagliate descrizioni dei luoghi e dotti riferimenti artistici e musicali. «Perché abbiamo scritto d'amore? Forse vi pare strano che gente come noi parli d'amore. Ma l'ultimo pensiero di tutti, la notte prima di andare a dormire, è il desiderio di un abbraccio alla moglie che è fuori, una carezza ai figli».
 IL CARCERE Quello di Nuchis è un carcere in cui si crede sul serio alla funzione rieducativa della pena. In teatro, per la presentazione del libro, c'è il popolo del carcere, detenuti, agenti di polizia penitenziaria, educatori, ma anche il mondo fuori che ha deciso di varcare quella porta e stabilire un contatto. Ottanta detenuti frequentano una scuola superiore, 25 sono iscritti all'Università, quasi tutti sono impegnati in progetti artistici. Profeta dell'idea che «il carcere non deve essere carcericentrico», la direttrice Carla Ciavarella. «La detenzione consente in alcuni casi, e ad alcuni uomini, di cambiare il corso della propria storia personale e di scoprire capacità prima sconosciute - commenta - è su queste capacità, che tutti gli uomini possiedono, che la nostra Costituzione fonda il principio della funzione riabilitativa della pena». Una strada che passa anche dalla parola. La serata si chiude con l'editor Susy Lella che cita Pavese: La letteratura è una difesa contro le offese della vita .
Caterina De Roberto
 
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 23 ottobre 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
PROGETTO TUVIXEDDU
Questo pomeriggio alle 16, nella sala Coroneo alla Cittadella dei Musei, si terrà la tavola rotonda sul “Progetto Tuvixeddu”, organizzata dall'Intercral Sardegna, con la presentazione dei lavori aggiornati al 2015 e l'intervento di competenze istituzionali, professionali e sociali.
   
  
 
7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 23 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
CAMERA DI COMMERCIO. La Guardia di Finanza nella sede del Largo: sospetto danno erariale
ACQUISTI E INCARICHI, NUOVO BLITZ
Acquisiti i documenti sul palazzo dell'ex Banca commerciale
La Guardia di Finanza torna alla Camera di commercio. Il mandato è quello della Procura della Corte dei Conti, l'ipotesi è di danno erariale. Il nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle ha acquisito tutti i documenti sull'acquisto del palazzo dell'ex Banca commerciale, lì accanto, costato più di dieci milioni di euro e mai utilizzato. Stando alle poche indiscrezioni dalla sede del Largo Carlo Felice sarebbero uscite anche le carte su alcuni incarichi affidati a società interne al sistema camerale sui quali i magistrati contabili vogliono vedere chiaro.
INDAGINE La visita di ieri mattina non è giunta inaspettata: i finanzieri avevano da tempo chiesto ai vertici dell'ente la preparazione di specifici faldoni. L'interesse degli inquirenti è concentrato sulla verifica del contenuto di numerosi esposti presentati dal collegio dei revisori della Camera che, soprattutto negli ultimi mesi della gestione Deidda, avevano messo nero su bianco numerose perplessità sulla gestione dei fondi. L'attività investigativa sul palazzo dei veleni con vista su piazza Yenne continua quindi su due fronti. Quello penale, condotto dal pm Giangiacomo Pilia, che lavora sulle accuse di peculato per l'ex presidente Deidda e il segretario generale Luca Camurri e su altre presunte anomalie. E l'altro contabile, che ricostruisce flussi di denaro e passaggi di alcune operazioni immobiliari.
 SOCIETÀ E mentre i magistrati cercano di capire cosa è successo in passato, alla Camera e nelle società controllate continua il lavoro della commissaria, Paola Piras. Sono già state avviate le pratiche per il rinnovo del consiglio, nel quale l'anno prossimo dovrebbero tornare a sedere i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali cagliaritane. Che però restano ancora fuori dalla gestione della più importante partecipata dell'ente, la Sogaer, che gestisce l'aeroporto. Lo scorso fine settimana sono stati azzerati i vertici delle controllate di Elmas, Sogaerdyn e Sogaer Security, che si occupano di handling e sicurezza nello scalo. Al vertice della prima è entrato Carlo Ibba, presidente anche di Sogaer, che verrà affiancato dalla consigliera Maria Chiara Di Guardo, professoressa associata di Scienze economiche dell'ateneo cittadino. Amministratore unico di Sogaer security è invece Gabor Pinna, componente del cda della società madre. Nomine tutte in casa e di ambito accademico, che hanno fatto storcere il naso a qualche rappresentante delle associazioni degli imprenditori, tagliate fuori. Gli incarichi, sulla carta, dovrebbero durare tre anni. Ben oltre, quindi, la data di presunto ritorno alla normalità alla Camera di commercio. Ma nei corridoi c'è chi assicura che i vertici delle due società seguiranno la tempistica stabilita in Sogaer: via tutti dopo il bilancio e elezioni.
Enrico Fresu
 
 



LA NUOVA SARDEGNA 

 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Sardegna - Pagina 4
Dossier sui bilanci. Sabatini: deficit da colmare. Asl 1: Ortopedia è un’eccellenza
AZIENDE MISTE E BROTZU IN ROSSO
CAGLIARI L'azienda ospedaliera Brotzu e le due universitarie di Cagliari e Sassari sono i tre ospedali sardi con i bilanci in rosso e quindi a rischio di un piano di rientro secondo i dati del 2014 pubblicati dall’Agenzia nazionale per la Sanità, l’Agenas. Il Brotzu è in perdita di 19,1 milioni di euro, l'Azienda mista di Sassari per 20,1 milioni e quella di Cagliari di 16,5 milioni. La prima registra un attivo di 170,2 milioni (ricavi netti con 160,5 che arrivano dal fondo sanitario nazionale e oltre 9 da entrate proprie). I costi interni però superano i 183,6 milioni: tra questi 99,7 per il costo del personale e 22,1 caricati su servizi non sanitari, a cui si aggiungono 501 mila euro dovuti alle spese di trasporto sanitario e al saldo per la mobilità negativa, le prestazioni sanitarie seguite nella penisola. All’Azienda di Sassari i ricavi netti sono di 121,3 milioni, con 114,5 milioni dal Fondo nazionale, mentre i costi toccano i 138,9 milioni (tra i quali 62,6 in carico al personale e 27,4 destinati alla spesa farmaceutica. ed emoderivati). Anche in questo caso le prestazioni di trasporto sanitario sono la voce principale dei costi esterni: pari a 697 milioni. Infine nella Azienda mista di Cagliari i ricavi arrivano a quota 139,620 milioni (134,2 dal Fondo nazionale), mentre i costi ammontano a 144,1 mln dovuti essenzialmente al personale (70 milioni) a cui si aggiungono gli 11 milioni per consulenze. Inoltre ci sono 523 mila euro di costi esterni. Proprio sul disavanzo della sanità è intervenuto Franco Sabatini (Pd), presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale. «Fare fronte al deficit delle Aziende sanitarie con i tagli dei servizi, sarebbe un grosso danno per la comunità. D’accordo invece sull’ipotesi di un finanziamento, a patto che ci sia un’intesa con il Governo che comprenda anche un piano quinquennale di rientro della spesa. Non è più il tempo dello scaricabarile servono scelte coraggiose di trasparenza e responsabilità politica». Ancora in tema di sanità dall’Asl di Sassari arriva una precisazione sulle pagelle assegnate agli ospedali sardi. «I risultati dell’Agenas del 2013 registrano che il reparto di ortopedia dell’Ospedale civile ha raggiunto il 53 per cento degli interventi al collo del femore operati entro 48 ore, con un balzo in avanti incredibile se confrontato con quelli del 2011 (era 3,9) e nel 2012 (9,8). Il miglioramento è stato quindi del 43 per cento e oggi il reparto diretto da Franco Cudoni risulta fra i cinque migliori in Italia».
 
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Provincia di Oristano - Pagina 23
Sedilo, cinque nazioni, 130 partecipanti tra studenti e luminari al 19esimo incontro internazionale
Il rally matematico, weekend con i numeri
SEDILO Comincia oggi e terrà banco fino a domenica la full immersion di matematica che radunerà in paese circa 130 partecipanti tra docenti e studenti di nazionalità italiana, francese, belga, svizzera e lussemburghese. La 19esima edizione del Rally matematico transalpino sarà scandita da dibattiti, sessioni di studio, tavoli di lavoro e gare e avrà per protagonisti i ragazzi delle scuole dell'obbligo e 110 luminari della scienza esatta appartenenti a quindici sezioni rappresentative delle cinque nazioni europee in gara. L'evento organizzato dalla sezione cagliaritana dell'Associazione Rally matematico transalpino si aprirà alle 9 con la conferenza ospitata all'hotel Su Baione di Abbasanta, soluzione logistica obbligatoria per un appuntamento che vedrà la presenza di quasi 200 ospiti, compresi una sessantina di docenti provenienti da ogni angolo della Sardegna. Presenzieranno alla cerimonia inaugurale il sindaco di Sedilo Alessio Petretto, il dirigente dell'istituto comprensivo di Ghilarza, Carlo Passiu, i rappresentanti della Regione, dell'Ufficio scolastico regionale, delle università di Cagliari e Sassari, del Dipartimento di Matematica e Informatica e i referenti del Crsem e dellArmt. Tema d'apertura sarà la costruzione e la risoluzione dei problemi. I relatori saranno Angela Pesci e Maria Polo, delle università di Pavia e di Cagliari, François Jaquet (presidente onorario dell'associazione Rmt della Svizzera), Daniela Medici, dell'università di Parma e Graziella Telatin, dell'associazione valdostana. Nel pomeriggio si svolgerà a Sedilo la prima sessione di gara delle fasi finali del Rally e alle 16,30 si riunirà l'assemblea generale dell'Armt, nei locali di Sa prima ighina. Domani sono previste nuove sessioni di gara per gli studenti che nel corso dell'anno precedente avevano primeggiato nelle qualificazioni. La giornata conclusiva sarà dedicata ai tavoli di lavoro dei professori. L'evento potrebbe significare un importante ritorno d'immagine per il territorio. La ricaduta economica avrà invece un riscontro immediato: tutti i posti letto dei bed and breakfast prenotati per le prossime tre notti (a Sedilo soggiorneranno circa 60 dei 110 partecipanti in trasferta, gli altri saranno sistemati nel circuito ricettivo di Ghilarza e Abbasanta), un incremento delle richieste per le attività di ristoro locali e per gli esercizi commerciali, agenzia di trasportomobilitata per le visite ai siti d'interesse culturali del territorio. «Per Sedilo è un evento molto importante», ha dichiarato il sindaco Alessio Petretto. «Farà conoscere il nostro paese ai giovani e agli accompagnatori sia italiani che stranieri. Inoltre determinerà positivi risvolti di natura economica per le nostre attività».
Maria Antonietta Cossu
 
 
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Attualità - Pagina 11
GOVERNO >> LA MANOVRA
Scontro tra l’esecutivo e gli enti locali: aumento automatico delle addizionali. Maggiore stretta sulle assunzioni pubbliche
Sanità, più tasse per le regioni in deficit
di Gabriele Rizzardi
ROMA Il blocco all’aumento delle tasse locali varrà per tutti «fatta eccezione per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le regioni in eventuali disavanzi sanitari». Nel giorno in cui il testo della legge di Stabilità approda al Quirinale, a riaccendere lo scontro sono le parole del sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, secondo il quale il blocco all’aumento delle tasse locali varrà solo per quelle regioni che non hanno una sanità con i conti in profondo rosso. «La legge prevede un aumento automatico di addizionali Irpef e Irap, ma i presidenti e le giunte possono anche scegliere di agire sui ticket» aggiunge il coordinatore degli assessori al Bilancio, Massimo Garavaglia. A proposito dei conti in rosso, il presidente della Conferenza delle regioni, Sergio Chiamparino, ha presentato ieri le sue dimissioni (poi congelate) proprio perché la sua Regione, il Piemonte, ha registrato un disavanzo di 5,8 miliardi nel 2014. Quanto alla manovra, tra le misure destinate a far discutere c’è anche la scure sul turnover nella Pubblica amministrazione. Per tutto il triennio 2016-2018 l’assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigenziale si assottiglia ancora, scendendo al 25 per cento della spesa del personale andato in pensione l’anno precedente. Tra le novità della manovra c’è anche la previsione di uno sconto del 50 per cento sull’acquisto dei mobili (fino a 4 mila euro) da parte delle giovani coppie sposate o che convivono da almeno tre anni e acquistano casa. E ancora: nella dichiarazione dei redditi precompilata entrano le spese funebri e quelle universitarie. Ci sarà la possibilità di scaricare dalle tasse un importo pari al 22 per cento degli oneri sostenuti per le due voci. Sull’impianto della manovra, comunque, non mancano le critiche. Annamaria Furlan (Cisl) definisce «insufficiente» l’aumento a 300 milioni delle risorse per i contratti pubblici mentre per Susanna Camusso (Cgil) è «devastante» il messaggio che il governo dà sull’uso del contante. A difendere gli sforzi del governo ci pensa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri, parlando ai cavalieri del lavoro, ha definito «vitale per la crescita» la lotta alla corruzione e poi ha ammesso che il quadro economico è migliorato rispetto alle previsioni: «Dopo una lunga crisi in questi mesi abbiamo registrato dati incoraggianti di ripresa. Ora tocca a noi consolidarli e rafforzarli». E Renzi? Con un post su Facebook e poi con una intervista al Tg2, il premier risponde alle critiche. E dopo aver elencato tutte le cose che secondo le opposizioni il governo non sarebbe riuscito a fare (dagli 80 euro in busta paga al jobs act) taglia corto. «Dicevano, dicevano, dicevano. Il ritornello dei gufi degli ultimi 20 mesi è tutto qui. E mentre loro dicevano noi facevamo. Le chiacchiere stanno a zero, l’economia non più. Avanti tutta. Questa è proprio la volta buona» dice il presidente del consiglio, che non rinuncia a punzecchiare la minoranza dem. «A quella parte del Pd che contesta sempre, a prescindere, vorrei domandare: cosa è più di sinistra? Litigare su 1.000 euro di contante o mettere finalmente le risorse sul sociale e sulla povertà?». 
 
 
 
11 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Edizione di Sassari – Pagina 22
Università,
tempo fino al 31 per pagare l’iscrizione
SASSARI Proroga al 31 ottobre per le immatricolazioni e le iscrizioni ad anni successivi al primo dei corsi di laurea e laurea magistrale dell’Università. «Contestualmente, slitta la scadenza per il pagamento della prima rata di iscrizione – annuncia l’ateneo –. Per i corsi a numero programmato, invece, valgono le scadenze indicate nei bandi». Hanno riaperto i termini i corsi di laurea triennale Scienze dei beni culturali, Lettere, Scienze dei servizi giuridici, Economia e management, Economia e management del turismo, Scienze della comunicazione, Scienze della politica e dell’amministrazione, Mediazione linguistica e culturale, Scienze del turismo culturale. Riaperto le iscrizioni ad anni successivi al primo e le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale Sistemi agrari, Sistemi forestali e ambientali, Scienze delle produzioni zootecniche, Scienze chimiche, Giurisprudenza, Biologia, Biotecnologie sanitarie, Gestione dell’ambiente e del territorio, Economia, Economia aziendale, Comunicazione, Politiche pubbliche e governance, Lettere, Filologia moderna e industria culturale, Lingue e letterature straniere , Servizio sociale e politiche sociali, Archeologia, Scienze dell’uomo.
 
 
 
12 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 33
UNIVERSITÀ
Presentazione con gli studiosi
I sei volumi dell'opera "La flora dell'isola di Sardegna" (Carlo Delfino Editore) di Pier Virgilio Arrigoni (docente di Fitogeografia all'università di Firenze) verranno presentati oggi a partire dalle 11 nell'aula magna della facoltà di Agraria di Sassari, al civico 39 di viale Italia. Con l'autore intervengono Roberto Pantaleoni e Ignazio Camarda (curatore dell'opera con Enio Nardi). Chiuderà la mattinata un dibattito sul ruolo delle flore regionali per la Flora Critica d'Italia con Carlo Blasi (università di Firenze), Franco Maria Raimondo (direttore dell'orto botanico di Palermo) e Maria Immacolata Siniscalco (presidente della Società italiana di Botanica).
 
 
 
13 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Edizione di Sassari - Pagina 24
La Giornata del medico compie sessant’anni
SASSARI Un anniversario importante per un appuntamento che celebra l’impegno e la professionalità di una professione. Domani alle ore 16.30, in una cornice resa ancora più solenne dal fatto che si tratta della sessantesima edizione, nell’aula magna dell’Università avrà luogo “Giornata del medico”. «La lectio magistralis della edizione 2015 – annuncia una nota dell’Ordine provinciale dei medici – sarà affidata al professor Giovanni Fadda e avrà come argomento “Il microbiota intestinale: un organo importante per la salute dell’uomo”». Seguiranno le premiazioni e le consegne delle medaglie ai medici. «Come ogni anno – annunciano gli organizzatori – l’Ordine conferirà il Sigillo a un cittadino che si è distinto perché “Custode e divulgatore dei nostri valori”, e con il suo impegno e con una vita al servizio della società, si è speso per la salvaguardia della salute collettiva: la scelta è ricaduta su Peppino Masala, fondatore della associazione La Sorgente, di volontariato per disabili, e del Polisoccorso di Alghero». Sarà inoltre consegnata una benemerenza a due medici, Antonella Fois e Marco Mannazzu, che si sono distinti per il coraggio, per il senso del dovere e per l’attaccamento ai valori deontologici, dimostrati con un ammirevole comportamento in occasione della “Emergenza Ebola”, verificatasi a Sassari nel maggio del 2015. Medaglie di benemerenza anche per undici medici che hanno compiuto 50 anni di laurea. «Infine – conclude la nota dell’Ordine provinciale –, il tanto atteso Giuramento deontologico per i giovani medici, neo iscritti all’Ordine dei medici, 76 all’Albo dei medici chirurghi e undici all’Albo odontoiatri».
 
 
 
14 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Oristano - Pagina 27
Il futuro degli enti locali, confronto con l’assessore Erriu
NUORO La riforma degli enti locali. Sarà questo il tema al centro dell’attenzione, questo pomeriggio dalle ore 16, nell’auditorium della Camera di commercio in via Papandrea, un incontro organizzato dal Comune di Nuoro che vedrà la presenza, oltre che del sindaco Andrea Soddu, degli amministratori del Nuorese, della Gallura e dell’Ogliastra, nonché di diversi parlamentari sardi e dei consiglieri regionali. Il convegno sarà introdotto dal primo cittadino di Nuoro, che cercherà di interpretare lo spirito con il quale gli amministratori delle zone interne stanno vivendo la definizione della riforma in discussione nel consiglio regionale. È previsto l’intervento del costituzionalista Omar Chessa dell’università di Sassari, che descriverà il contenuto delle proposte in essere nella commissione del consiglio regionale. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu. La riforma, sull’onda della omologa proposta nazionale contenuta nella cosiddetta “riforma Del Rio”, si basa sul “superamento” del livello di governo provinciale a favore delle singole aggregazioni comunali. Gli effetti risultano tutti da definire, in ordine all’individuazione dei soggetti che saranno chiamati a svolgere le funzioni amministrative e politiche prima affidate alle province. Questa situazione, sul piano normativo e su quello politico, fa sì che il momento che si s ta vivendo sia fecondo di confronto e dibattito come da tempo non succedeva su questo tema determinante per la vita politica ed amministrativa e per la stessa autonomia delle nostre comunità locali. L’incontro sarà un’occasione per fare luce sulle prospettive e sulle conseguenze della riforma. Il coinvolgimento delle comunità dell’Ogliastra e della Gallura, ha l’obiettivo preciso di far sì che diventi un momento di condivisione.
 
 
 
15 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 23 ottobre 2015 / Sardegna - Pagina 6
Sardegna al terzo posto nazionale nella classifica dei papà che si assentano dal lavoro per i figli
Congedo parentale, è l’isola dei “mammi”
di Luca Fiori
SASSARI Sardegna isola dei “mammi”. I papà sardi risultano al terzo posto in Italia, infatti, per congedi parentali legati alla nascita di un figlio. I “mammi” sardi sono molto più della media nazionale. Un padre su sei nell’isola (16,7%) ha fatto ricorso al periodo di assenza dal lavoro concesso in queste occasioni: solo la Sicilia (34,7%) e Lazio (18,4%) hanno numeri superiori. A rivelarlo è una indagine di Assiteca, broker assicurativo italiano indipendente, quotato all'Aim di Borsa Italiana, per l'edizione 2015 del suo premio (www.premioassiteca.it) dedicato al welfare aziendale nelle imprese italiane. I papà di Veneto (8,1%), Lombardia (8,1%) e Piemonte (8,4%) sono, invece, agli ultimi posti nella classifica nazionale per la scelta di accudire i figli nei primi anni di vita. In termini assoluti il numero di padri in congedo ha sfiorato le 6.000 unità nel Lazio, seguito da Lombardia (oltre 5.400 congedi), Sicilia con quasi 4.000 adesioni ed Emilia Romagna con oltre 3.400 casi. Il congedo parentale è un'indennità che lo Stato riconosce e tutela affinché sia garantita il diritto del bambino ad un’adeguata assistenza. La mamma lavoratrice e il padre lavoratore hanno entrambi diritto ad assentarsi, anche contemporaneamente, dal lavoro per un periodo complessivo non superiore agli 11 mesi e fino ad un’età massima del bambino di 8 anni, il periodo spettante può essere frazionato in mesi, settimane o giorni ma non può essere fruito ad ore. Nello specifico: la madre può astenersi per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a 6 mesi, il padre può astenersi per un periodo, continuativo o frazionato, non superiore a 7 mesi, madre e padre possono astenersi contemporaneamente, senza superare il limite complessivo di 11 mesi. Il congedo parentale spetta a diverse categorie di lavoratori e quindi non solo a dipendenti pubblici e privati, infatti, grazie all’entrata in vigore del decreto “Salva Italia”, lo Stato ha provveduto a riconoscere ed estendere la tutela del diritto all’indennità per malattia e congedo parentale anche ai professionisti iscritti alla gestione separata i cosiddetti parasubordinati, ai venditori a domicilio porta a porta, a progetto. L’Inps ha riconosciuto dal 2012 le tutele di malattia e un congedo parentale di 3 mesi entro il primo anno di vita del bambino a fronte di almeno tre mesi di contributi versati, a tutti i professionisti, a tutti i lavoratori “parasubordinati”, amministratori, sindaci, revisori, venditori porta a porta e prestatori “mini co.co.co.”




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