Domenica 18 ottobre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 ottobre 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Dalle 10 il tour a Castello; dalle 15 le visite ai musei di Sa Duchessa e all’Orto botanico
Fai Marathon 2015 al traguardo: sette bellezze per scoprire la città
I luoghi dei saperi e della cultura si aprono ai cagliaritani, in un’altra domenica d’autunno regalata dal Fai (Fondo ambiente Italia), terza e ultima tappa di un percorso avviato il 3 ottobre con la visita alla mostra “La memoria ritrovata” alla Cittadella dei musei. Oggi è il giorno della Fai Marathon (legata alla campagna nazionale di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”), l’occasione per esplorare la città in lungo e in largo, alla scoperta di luoghi spesso sconosciuti al grande pubblico e dove si nascondono autentici tesori ancora da scoprire. Tutti i dettagli sono contenuti nell’inserto pubblicato ieri su L’Unione sarda con l’indicazione del programma e dei siti da visitare. Dalle 10 la diretta streaming su www.unionesarda.it.
Sono sette i luoghi da ammirare, nel cuore della città e in ciascuno, mentre gli studenti accompagneranno i visitatori, si svolgeranno dibattiti, concerti, presentazioni dei siti da parte di storici ed esperti. Due i percorsi della Fai Marathon: il primo, dalle 10 alle 14, e il secondo dalle 15 alle 19. La mattina è dedicata a Castello. C’è da vedere Palazzo Belgrano , sede dell’Università (ai civici 40 e 32: da quest’ultimo si va alla cappella tridentina), la collezione Piloni , il casamento scolastico di Santa Caterina e, in via Corte d’Appello, il dipartimento di Architettura con la chiesa di Santa Maria del Monte . In questa zona, consiglia il Fai, c’è altro da scoprire: giratevi da una parte e c’è Palazzo Boyl e il teatro civico, dall’altra la Torre dell’Elefante e il bastione di Santa Croce. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, prua puntata sui musei di Geologia-Paleontologia e di Mineralogia , in via Trentino, e sull’ Orto botanico .

 
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Sorella bucch’e nassa e fratel prìogu
Via Is Mirrionis 1, sede universitaria del polo umanistico: qui è stato presentato il Dizionario del dialetto cagliaritano di Anna Rosa Maxia, come ha raccontato nelle pagine di cultura del nostro giornale Anna Cristina Serra. Ora, al di là degli aspetti linguistici, c’è un aspetto che merita una riflessione. Il volume è la testimonianza di un fatto incontrovertibile: se la città nei secoli è mutata per nulla sono cambiate alcune sue categorie umane.
Ad esempio, se non ci sono più is piccioch’e crobi (nel dialetto casteddaio le doppie alle consonanti non sono state cassate) proliferano e dominano le bucch’ e nassa. Genere sia femminile che maschile per definire chi non solo non è uso farsi gli affari propri ma ha il brutto vizio di divulgare quelli degli altri. Magari ingigantendoli o alterandoli sino all’inverosimile. Genere altrimenti detto bucch’e popolu.
Di certo non c’è più il ciabattino Urighedda (aveva un orecchio deforme) ma il pìnnixi allicchirìu magari dotato di Suv, abituato a frequentare i locali più alla moda, invece imperversa. Altrimenti detto prìogu arresuscitau. Il termine ben si addice al tipo che questa settimana ha deciso di parcheggiare il Bmw sopra le scalette di Santa Teresa (sì, sopra). Macchina costosa o no, resta unu priogu imparentau cun unu molenti.
 
3 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
AEROPORTO. Assemblea
Cherchi eletta nel nuovo Cda della Sogaer

La professoressa Elisabetta Cherchi è il nuovo componente del consiglio d’amministrazione Sogaer. Il neo consigliere eletto nel Cda è professore associato di Ingegneria dei Trasporti nella Technical University of Denmark. La nomina, proposta dalla Regione, è stata approvata all’unanimità ieri dall’assemblea dei soci riunita nella sede della società di gestione dell’Aeroporto. All’assemblea, presieduta da Carlo Ibba, presidente Sogaer, hanno partecipato Paola Piras, commissario della Camera di commercio, azionista di maggioranza della società di gestione, e i rappresentanti dei soci di Regione, Banco di Sardegna, Consorzio Sardegna Costa Sud, Associazione industriali Sardegna Meridionale e Confapi Sardegna. Il nuovo Cda di Sogaer, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio 2015, è composto da Carlo Ibba (presidente), Gavino Pinna (vicepresidente) e da Elisabetta Cherchi.
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 ottobre 2015 / Provincia Ogliastra (Pagina 61 - Edizione CA)
TORTOLÌ
Test dei droni all’aeroporto: c’è l’accordo con il Consorzio

Si profila un futuro dual use per l’aeroporto di Tortolì: sperimentazione aerospaziale per 8 mesi l’anno, scalo turistico per 4 mesi. Sulla base del precontratto sottoscritto pochi giorni fa con il Distretto Aerospaziale sardo dal Consorzio industriale, proprietario dell’aeroporto tramite la controllata Aliarbatax, la pista di volo dovrebbe ospitare la sperimentazione di droni e aerei senza pilota da ottobre a maggio, i vacanzieri con la valigia dal primo giugno al 30 settembre.
Il condizionale è d’obbligo in quanto il perfezionamento del contratto d’affitto per la pista, con canone di 300mila euro all’anno, resta subordinato al buon esito degli sforzi profusi da Mimmo Lai presidente del Consorzio per liberare la pista di volo dalle ipoteche che hanno innescato la procedura fallimentare.
Il Dass ha acquisito recentemente progetti aerospaziali per 230 milioni di euro.
Tra questi figura la sperimentazione dell’aereo a guida remota Predator riservata agli aeroporti di Tortolì e Fenosu, insieme a quella su droni di ultima generazione. Per l’aeroporto ogliastrino si tratta di una importante opportunità nel settore aerospaziale, sulla scia delle esperienze maturate negli anni scorsi con il lancio delle navicelle Castore e Polluce condotto con successo dal Centro italiano per le ricerche aerospaziali in collaborazione con il Poligono del Salto di Quirra. Il Dass lavora in sinergia con istituzioni pubbliche come il Cnr, il Cr4, gli atenei di Sassari e Cagliari e solide industrie private. ( ni. me. )
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 ottobre 2015 / Provincia Ogliastra (Pagina 62 - Edizione CA)
PERDASDEFOGU. Protezione civile, le reazioni alla candidatura nuorese
Scuola di alta formazione: «Non temiamo nessuno»

Chi si attendeva l’ennesima contrapposizione tra l’Ogliastra e il capoluogo della ex provincia comuna rimarrà deluso.
La proposta avanzata dall’assessore comunale Antonio Belloi di istituire a Nuoro la Scuola regionale di alta formazione per la protezione civile ha suscitato da parte degli amministratori ogliastrini risposte decise ma dai toni pacati. «Che l’idea della Scuola - commenta Mariano Carta sindaco di Perdasdefogu - potesse essere avanzata da altri territori isolani era stato già messo in conto. Non abbiamo paura del confronto. Restiamo fermamente convinti che la dislocazione della struttura presso il Poligono del Salto di Quirra sia quella ottimale in quanto presenta punti di forza irripetibili nel resto del territorio regionale. Nuoro compresa».
L’IDEA MADRE Il progetto di una Scuola di formazione per la protezione civile nelle aree del Pisq era stato elaborato diversi anni prima dal ricercatore ogliastrino Alessandro Loddo. L’idea era stata poi inserita nel programma territoriale promosso da Confindustria con i sindaci e gli imprenditori dell’Ogliastra. Per approdare, subito dopo, sul tavolo di contrattazione con la giunta regionale. «La nostra - spiega Davide Ferreli, imprenditore e sindaco di Lanusei - ha tutti i caratteri di una proposta meditata e strutturata, che ha già riscosso l’attenzione e il consenso di massima da parte della giunta regionale. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Francesco Pigliaru nel corso di due diversi incontri, tenuti a Cagliari e a Tortolì».
I CREDITI Nuoro si fa forte della presenza di Simannu, centro di simulazione medica affiliato all’università Ailun e diretto fino a qualche anno fa da Luigi Arru. Ogliastra e Sarrabus presentano però soluzioni di logistica e di alta professionalità di cui può disporre solo un Poligono esteso dodicimila ettari, per terra e per mare. «Il progetto della Scuola regionale di Protezione civile - conclude il sindaco Mariano Carta - è inserito negli scenari che Regione e Governo nazionale stanno delineando per la conversione del Poligono da militare in dual use , aperto alle sperimentazioni aerospaziali e ai servizi civili. Un atto dovuto ai territori di Ogliastra e Sarrabus nel quadro di revisione delle servitù militari».
Nella speranza che i progetti sulla carta diventino in breve tempo realtà e le promesse posti di lavoro.
Nino Melis
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 ottobre 2015 / Cultura (Pagina 67 - Edizione CA)
Con l’Università di Cagliari
L’opera di Camilleri sbarca in Brasile

Non si ferma il lungo viaggio sull’opera di Andrea Camilleri intrapreso dall’Università di Cagliari, organizzato dal Dipartimento di Filologia, Letteratura, Linguistica e coordinata da Giuseppe Marci: dal 26 al 30 ottobre sarà Fortaleza ad ospitare l’iniziativa. Dopo Cagliari, Malaga, Sassari e Pécs il progetto sbarca in Brasile con la collaborazione della Univerisidade Federal do Cearà. Tra gli interventi in programma mercoledì 28 anche quello dei cagliaritani Alessio Pisci (dottorando in Letterature comparate, con “Apologo dei re banditi: canto all’età dell’oro ormai perduta” parlerà di Camilleri e Sergio Atzeni) e Elena Sanna, studentessa iscritta al corso di laurea magistrale in Traduzione specialistica dei testi che affronterà i problemi riguardanti la traduzione del “camillerese” in inglese.
Ad aprire gli incontri, lunedì 26 alle 19, sarà Giuseppe Marci insieme a Rafael Ferreira e Yuri Brunello, martedì si parlerà di Camilleri e Sciascia. ( gr.pi. )
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di domenica 18 ottobre 2015 / Cultura (Pagina 66 - Edizione CA)
FINISSAGE. Oggi l’ultima giornata per ammirare l’esposizione ospite al Trigu di Castello
L’arte dell’eretico, pragmatico, ingegner Meloni

Il Tuffatore di Bruno Meloni è un omino di ceramica blu pronto a tuffarsi da una cornice nella tela che non c’è. Un po’ ammaccato, è il simbolo di chi accetta consapevolmente di vivere e di farsi male. Tra le poche opere inedite della mostra “Pane al Pane”, che raccoglie una selezione dei lavori degli ultimi dieci anni, e si chiude oggi, occupa la parete centrale del Trigu di via Corte d’Appello di Cagliari, luogo di lavoro creativo per Nicola, Vanna, Martina, Silvia e Sara. Oggi, in occasione delle Giornate del Fai, resterà aperto tutto il giorno.
A Meloni piace dare un nome alle cose: lui è un ingegnere (tutor alla Facoltà di Architettura), non un artista (termine abusato e generico). Quanto alle sue opere, ognuna ha una carta d’identità da presentare. Come la Pecora eretica, rigorosamente nera e bruciacchiata, esposta anni fa in una collettiva (di pecore) al THotel, o la Sindone, anch’essa eretica, che rappresenta un originale autoritratto. Esposta nel 2010 a Roma, Palazzo Taverna, rappresenta una tensione all’eleganza del pensiero, se è vero che eretico è “colui che sceglie” ed elegante “colui che sa scegliere”.
Un passo del “Trattato del Ribelle” di Ernst Jünger sintetizza il senso della mostra: «Ribelle è il singolo, l’uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il ribelle attinge alle fonti della moralità non ancora disperse nei canali delle istituzioni. Qui, perché in lui sopravviva qualche purezza, tutto diventa semplice». E allora, «in questa società che consuma le idee ed esige originalità e creatività», l’eretico, pragmatico ingegner Meloni sceglie (e sa scegliere) di indagare il banale, l’abitudine distratta, cercandone di coglierne l’essenza.
Una camera delle meraviglie, la sua, che contiene passioni infantili e mature, e supera i confini del Trigu: coi coccodrilli di moquette nera di via Corte d’Appello, il Minotauro di piazza San Giuseppe, il Cavallo di Troia che ha invaso il Ghetto, i tre ragni arrampicati sulla facciata del Libarium, a Santa Croce. Tutti lavori legati a SardegnaArteFiera, Facoltà di Architettura, Marina Cafè Noir, Festa della Ceramica.
A vigilare sul dentro e sul fuori, all’ingresso del Trigu, la faccia seriale di Francis Bacon che si trasforma in uno sberleffo. Quasi a dirci: abbiamo scherzato. E abbiamo fatto maledettamente sul serio.
Maria Paola Masala
 
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 18 ottobre 2015 / Sardegna - Pagina 5
L’Accademia italiana dei fornelli ha inserito 300 ricette sarde nel nuovo ricettario nazionale
Pane frattau e zimino nel gotha della cucina
di Alessandra Sallemi
CAGLIARI L’orgoglio è constatare che la minestra di erbe selvatiche di Gavoi è entrata nel gotha della cucina italiana. In compagnia della ziminata sassarese e della burrida cagliaritana. Senza dimenticare il pane frattau nuorese e la merca oristanese. L’elenco arriva a 300 ricette sarde sulle 3mila italiane del nuovo ricettario ufficiale dell’Accademia della cucina italiana, il glorioso consesso fondato a Milano nel 1953, tra gli altri dal giornalista Orio Vergani, con lo scopo di salvaguardare il patrimonio gastronomico del Belpaese. Nel 2003 il ministero per i Beni culturali ha riconosciuto l’Accademia quale istituzione culturale italiana e il compito di proteggere la tradizione e l’evoluzione della nostra cucina si è rafforzato. Da quindici anni funziona un Centro studi sulle gastronomie dell’intera nazione che cerca e certifica piatti, ingredienti, dosaggi, modalità di esecuzione. Ieri, nella preziosa biblioteca settecentesca diretta da Ester Gessa, la delegazione sarda coordinata Maria Gabriella Guiso di Nuoro ha presentato il nuovo ricettario nazionale e il lavoro fatto in Sardegna dal Centro studi di cui è responsabile Salvino Leoni docente della facoltà di Agraria a Sassari. Un lavoro in Sardegna tanto più necessario perchè nel vecchio ricettario nazionale l’isola era rappresentata da sole 25 ricette e alcune assolutamente improbabili (come l’anatra alle albicocche). Un vero riscatto: «La cucina sarda spesso relegata ai margini della cucina italiana - sottolinea Leoni - con questo lavoro viene riconosciuta protagonista. La Sardegna si è confermata un continente anche in cucina. Ci sono piatti antichissimi e relativamente recenti ma tutti capaci di restituire un’immagine del territorio, della sua economia, dei contatti commerciali. Anche del carattere delle persone. Le fave in Sardegna ci sono dappertutto, ma a Cagliari si cucina un piatto che si chiama pisci a collettu che potrebbe tradursi con pesce in quantità o pesce col colletto ed è ironico perché sono solo fave lesse, ma i cagliaritani meno abbienti le chiamavano così per reggere il paragone con i signori che alla sagra di Sant’Efisio portavano ricchi piatti di pesce vero». Ancora Leoni: «La cucina ha un valore identitario, stiamo lavorando su alcune proposte per promuovere la conoscenza della Sardegna». Come un pieghevole per i turisti con cinque, dieci piatti corredati di foto e ricette. E poi altre ricerche: sulla cucina di zone meno esplorate quali Marmilla, Barigadu e Goceano, sui piatti delle sagre e sulla grande tradizione sarda dei salumi. Maria Ausilia Fadda archeologa già direttore della soprintendenza di Nuoro ha affascinato il pubblico col racconto dei ritrovamenti che testimoniano dell’abilità delle cuoche nuragiche che erano anche artigiane e nei manufatti cercavano la funzionalità e la bellezza, come dimostra lo splendido vaso di Arzachena con un anello per non far traboccare il liquido in ebollizione e un sistema per rabboccarlo. Micaela Morelli prorettore alla ricerca all’università di Cagliari: «La cucina è la prima attività di ricerca dell’Uomo, trasformare i cibi col fuoco, conservarli, è frutto di una ricerca spontanea, non organizzata, che porta diritto all’odierna fisiologia del gusto». Ester Gessa ha proposto un’interessante carrellata storica sulla cucina, assente nei libri fino alla fine del 400. Successivamente negli archivi delle famiglie nobili cagliaritane Aymerich e Amat sono stati trovati testi sulla cucina spagnola, «la tradizione sarda invece – ha spiegato - è stata trasmessa oralmente. Oggi, questo libro dell’Accademia della cucina, diventa una fonte della tradizione sarda»
 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 18 ottobre 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 7
AEROPORTO
Dalla Danimarca alla Sogaer Elisabetta Cherchi nel cda
CAGLIARI Elisabetta Cherchi è il nuovo componente del consiglio d’amministrazione Sogaer. Subentra a Francesca Medda docente in Inghilterra che alcune settimane fa ha rassegnato le dimissioni. Il neo consigliere eletto nel cda è professore associato di Ingegneria dei Trasporti, presso la Technical University of Denmark. La nomina, proposta dal socio Regione, è stata approvata all’unanimità questo pomeriggio dall’assemblea dei soci riunita presso la sede della società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari. All’assemblea, presieduta dal Carlo Ibba, presidente Sogaer, hanno partecipato la docente universitaria Paola Piras, commissario della Camera di Commercio di Cagliari, azionista di maggioranza della società di gestione, e i rappresentanti dei soci che sono la Regione, il Banco di Sardegna, il Consorzio Sardegna Costa Sud, l’Associazione industriali Sardegna Meridionale e Confapi Sardegna. Il nuovo cda di Sogaer che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio 2015, è pertanto composto dal presidente Carlo Ibba, dal vice presidente Gavino Pinna (noto Gabor, ex assessore comunale) e dal consigliere appena nominato Elisabetta Cherchi.


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

Questionario e social

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