Martedì 6 ottobre 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 ottobre 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Erasmus, il benvenuto agli stranieri
UNIVERSITÀ. Quasi trecento gli studenti non italiani
 
Un'opportunità per gli studenti stranieri e per la comunità pronta ad accoglierli. Questo lo spirito del progetto Erasmus, nel benvenuto che il rettore Maria Del Zompo ha dato ieri pomeriggio agli studenti stranieri che frequenteranno l'ateneo cittadino nell'anno accademico appena iniziato.
L'iniziativa, rimandata la scorsa settimana in seguito all'allerta meteo, è stata una babele di applausi e sorrisi. Gli studenti stranieri ospiti sono 258 (ma il numero è in costante aumento) e provengono da 33 Paesi europei ed extraeuropei. «La novità di quest'anno», ha spiegato Anna Aloi, responsabile del settore Rapporti internazionali, «sta proprio nella presenza di tanti ragazzi dall'America Latina e dal Medio Oriente, attirati a Cagliari grazie alla rete del progetto Erasmus Mundus».
A fare la parte da leone è la Spagna con 72 ragazzi, seguita dal Marocco che, insieme con la Tunisia, ha condotto in Sardegna 38 studenti grazie al progetto Formed: cofinanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna, permetterà loro di soggiornare nel capoluogo per l'intera durata del ciclo degli studi fino al conseguimento del titolo finale.
Le facoltà più frequentate, quelle umanistiche e Medicina, grazie al curriculum europeo che non pone problemi di riconoscimento degli esami sostenuti.
Clara Mulas
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Sardegna ricerche, il governo impugna la legge
Bocciata la trasformazione dell'ente: violazioni sui contratti da applicare ai dipendenti
 
Il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale che trasforma Sardegna ricerche in agenzia per l'assistenza alle piccole e medie imprese.
La decisione è stata presa in occasione della riunione di ieri che blocca il provvedimento approvato dal Consiglio regionale lo scorso quattro agosto. In un comunicato, pubblicato sul sito di Palazzo Chigi, sono riportate le motivazioni dell'impugnativa da parte del governo. Le violazioni riguardano alcune decisioni sui contratti da applicare ai dipendenti dell'agenzia che «eccedono dalle competenze statutarie e si pongono in contrasto con i principi di buon andamento sanciti dagli articoli 97 e 117 (secondo comma lettera 1) della Costituzione.
Dopo aver saputo dell'impugnazione da parte del Governo, arriva un breve commento da parte dell'assessore regionale del Personale, Gianmario Demuro: «La Regione ribadisce le ragioni che stanno alla base del provvedimento. Attendiamo, però, di leggere nel dettaglio e approfondire le motivazioni del Consiglio dei ministri».
Le questioni relative all'ordinamento civile e ai contratti collettivi sono di «competenza esclusiva dello Stato». Non solo, secondo il Consiglio dei ministri ci sarebbe anche un problema di illegittimità «nell'ottica del coordinamento della finanza pubblica».
Durante il dibattito, la Giunta aveva presentato un emendamento in cui veniva stabilito che il personale di ruolo non sarebbe stato inquadrato nell'ambito del contratto collettivo dei dipendenti della Regione: i dipendenti di Sardegna ricerche avrebbero mantenuto l'inquadramento del comparto bancario, senza modifiche nemmeno all'anzianità.
L'esecutivo aveva anche nominato Giorgio Pisanu e Agostino Galizi rispettivamente direttore generale e revisore dei conti dell'agenzia che, come aveva sottolineato l'assessore regionale del Bilancio, Raffaele Paci, non avrebbe avuto consiglio di amministrazione.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Truzzu parla di «scelte affrettate e di perplessità già in sede di discussione in commissione Bilancio». Per l'esponente di Fratelli d'Italia «si è agito con troppa fretta nel voler trasformare un ente che funzionava senza approfondire questioni che adesso causano un blocco delle attività».
M. S.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Dall'Ue all'anticorruzione, il master in appalti pubblici
Contrattualistica, al via le iscrizioni per la IV edizione che si terrà da novembre a giugno
 
Le tre recenti direttive comunitarie in materia di appalti, la centralizzazione degli acquisti ed il MEPA, la micro contrattazione, la disciplina dei servizi di ingegneria e architettura, i temi della sicurezza, della regolarità contributiva, dell'esecuzione dei contratti, l'impatto della legge anticorruzione, il Public Private Partnership (PPP): questi alcuni dei temi, insieme a tutte le novità normative e giurisprudenziali, che verranno approfonditi nella IV edizione del master in contrattualistica pubblica, l'unico master in Sardegna sul tema degli appalti pubblici, organizzato da Ancitel Sardegna, in collaborazione con Anci Sardegna e con il patrocinio della rivista “Edilizia e Territorio” del Sole 24 Ore.
Tutto questo per aiutare gli operatori pubblici e privati a districarsi tra le numerose novità normative che hanno ridefinito il sistema degli appalti pubblici, contribuito alla ulteriore stratificazione delle leggi di settore e reso sempre più difficile e gravosa la gestione delle procedure così come la partecipazione alle gare da parte delle imprese.
Dopo le tre precedenti edizioni, che hanno formato decine di funzionari pubblici e professionisti, si avvia quindi la quarta edizione del Master, con un percorso didattico articolato in 7 moduli e 27 unità didattiche per complessive 190 ore di formazione. Il master si svolgerà a Cagliari dal mese di novembre 2015 al mese di giugno 2016 (per informazioni www.ancitel.sardegna.it), è a numero chiuso, assicura 20 crediti formativi per gli avvocati e la pubblicazione della migliore tesi finale su “Edilizia e Territorio”.
I docenti sono magistrati, professori universitari, dirigenti della pubblica amministrazione e avvocati. I componenti del comitato scientifico sono il dirigente del Sole 24Ore Irene Chiappalone, il sostituto procuratore Paolo De Angelis, il presidente di Anci Sardegna Pier Sandro Scano, il direttore scientifico del master Ivana Falco, Riccardo De Lisa dell'Università di Cagliari, Domenico Galli, direttore dell'Ufficio Affari Legali di Trenitalia ed il docente di contrattualistica pubblica della SDA Bocconi Daniele Spinelli.
Il percorso formativo alterna ai momenti didattici esercitazioni pratiche mirate alla risoluzione di casi particolari o alla redazione di atti di gara. Sono inoltre previsti una unità didattica di chiusura del percorso formativo, dedicata agli ultimi aggiornamenti intervenuti sul piano normativo, giurisprudenziale e di prassi ed un intermezzo culturale rivolto a una lettura del mondo degli appalti attraverso il cinema, la letteratura, i documentari.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Mostra sino al 15 ottobre
Il Fai esulta: duemila visitatori alla Cittadella
 
Erano diecimila sino a venerdì sera. Nel giro di un weekend sono aumentati del venti per cento. Gioisce il Fai che, sabato e domenica («Solo nel pomeriggio perché di mattina era chiuso», puntualizza un po' piccata la capodelegazione sarda Maria Antonietta Mongiu), ha accompagnato i duemila visitatori che hanno ammirato la mostra “La memoria ritrovata. L'Arma e lo scrigno dei tesori recuperati”, la collezione che riunisce i capolavori (la “Natura morta” di Gauguin “Il giardiniere” di Van Gogh, giusto per citarne due), recuperati dai carabinieri.
Dopo una partenza al rallentatore (sabato in contemporanea, oltre alla splendida giornata di mare, c'erano anche il Turisport e la partita del Cagliari in diretta), i visitatori hanno affollato la Cittadella dei musei. «A un certo punto», racconta Mongiu, «la fila arrivava sino a Porta Cristina». Esulta il Fai. «La dimostrazione del fatto che la cultura, a parte tutti gli altri vantaggi, porta anche ricchezza». Peccato che l'occasione non sia stata colta al volo. «Se il baretto fosse stato aperto, chissà quanto avrebbe incassato».
L'importante, comunque, è che i visitatori siano arrivati per tutto il fine settimana. «Alcuni, addirittura, hanno preso il treno e sono venuti da Oristano». Hanno approfittato dell'evento e non si sono voluti perdere una mostra che sta per chiudere i battenti: i battenti saranno chiusi definitivamente il 15 ottobre. Ci sono, dunque, altri dieci giorni per porter visitare la mostra in extremis. ( mar.co. )
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
La carica dei futuri teologi
Centottanta iscritti, 100 e lode a una tesi su donne e Corano
FACOLTÀ PONTIFICIA. Inaugurato l'anno accademico. Miglio: «Il Vaticano II non si tocca»
 
Prima una messa nella chiesa di Cristo Re, con l'arcivescovo Arrigo Miglio a concelebrare insieme agli altri vescovi sardi, poi una cerimonia al tempo stesso solenne e informale in aula magna: è stato inaugurato ieri sera l'anno accademico 2015-2016 della Pontificia Facoltà teologica della Sardegna.
Snella la prolusione del preside, padre Maurizio Teani: dopo un'introduzione che ha ripercorso alcuni temi cari a papa Francesco (misericordia, accoglienza, necessità di una Chiesa aperta a tutti, senza esclusi), il ricordo delle ricorrenze che cadono nel 2015 (500 anni dalle nascite dei santi Filippo Neri e Teresa d'Avila, 200 da quella di san Giovanni Bosco, 70 dalla morte del teologo Dietrich Bonhoeffer), quindi la relazione sull'anno accademico scorso.
Denso l'elenco delle attività culturali (numerosi e variegati i seminari, uno dei quali dedicato all'argomento gender) ed editoriali (con le pubblicazione di uno studio del docente Andrea Oppo su “La meraviglia e il fallimento”, del volume “In preghiera con Santa Teresa di Gesù” di padre Dionigi Spanu”, degli “Scritti sull'etica” di Romano Guardini e del 24° volume della rivista Theologica & Historica).
Quindi, le novità sul corpo docente (promozione per Massimiliano Spano, conclusione dell'insegnamento per Ettore Cannavera con la prospettiva di «trovare un modo per proseguire la collaborazione»). Infine, i numeri degli studenti: 180 iscritti, di cui 29 presbiteri e diaconi, 51 seminaristi, 22 religiosi e 78 laici. Dieci quelli che hanno conseguito il baccellierato, due le licenze (una con specializzazione in Teologia Fondamentale, per Diego La Spina, presbitero della Diocesi di Brescia, una in Teologia sistematica per Felix Mahoungou, studente dell'arcidiocesi di Sassari, con tesi su “La condizione femminile secondo il Corano: parità o uguaglianza?”), un dottorato in Teologia morale e spirituale al laico Mario Pintori (tesi su “Chiesa e banditismo nelle Barbagie tra XVIII e XIX secolo”), unico fra i graduati presente alla cerimonia: ha ritirato la pergamena tra gli applausi.
Alla cerimonia hanno preso parte, sia in chiesa che in Facoltà, autorità civili e religiose: oltre al prefetto Giuliana Perrotta e all'assessore comunale Barbara Argiolas con la fascia tricolore, erano presenti i vertici di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza. L'arcivescovo Miglio, dall'altare, li ha ringraziati tutti. Ringraziamento anche al rettore Maria Del Zompo per il rapporto di collaborazione fra Facoltà teologica e Ateneo.
Nella sua omelia, l'arcivescovo si è soffermato sulla centralità del Concilio Vaticano II: «Certe battute di dubbio gusto - ha detto fra l'altro monsignor Miglio - nascono dall'ignoranza del magistero conciliare, il che è grave». Un riferimento alle posizioni degli ultra-tradizionalisti che, anche a Cagliari, sognano un ritorno alla Chiesa pre-conciliare: tesi che, nei mesi scorsi, hanno contribuito non poco ad alimentare le tensioni all'interno della Diocesi.
Marco Noce
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
In Breve
DIGITAL MEDICINE
 
Domani, dalle 9, nella sala conferenze dell'ex Distilleria di Pirri, (via Ampère, 2), si terrà il 13° incontro con i ricercatori del CRS4, rivolto al grande pubblico, agli studenti e alle imprese, dal titolo: “Digital Medicine: ICT for health”. I ricercatori Francesca Frexia e Alessandro Sulis analizzeranno come le moderne tecnologie informatiche sono diventate di vitale importanza per garantire ai pazienti un corretto e sicuro percorso di cura.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Scarti, risorsa da non buttare
Da ieri a Pula il quindicesimo simposio internazionale sulla gestione dei rifiuti
 
I rifiuti prodotti nelle città e negli impianti industriali sono in grado di alimentare un'economia dalle diverse potenzialità. Il loro impiego, il riutilizzo, la gestione dei siti di stoccaggio e la normativa di settore sono i temi al centro del Quindicesimo simposio internazionale sulla gestione dei rifiuti e sullo scarico controllato, appuntamento che ha preso il via ieri nel centro congressi del Forte Village di Santa Margherita di Pula. Ottocento partecipanti da tutto il mondo si confrontano sulle principali emergenze ambientali. Negli anni, il simposio ha contribuito allo sviluppo di moderni concetti di gestione integrata e smaltimento sostenibile dei rifiuti. Il calendario scientifico includerà 500 lavori selezionati e le presentazioni si articoleranno in 95 sessioni , 33 workshop e una sessione poster continuamente accessibile.
La Sardegna sarà protagonista di alcuni progetti presentati da ingegneri, docenti ed esperti di società specializzate. Uno di questi riguarderà Portisco, una delle zone più note della Costa Smeralda. Un esempio concreto, sul territorio, di riqualificazione di un'area turistico-ricettiva che prevede il recupero delle valenze naturalistiche con l'obiettivo primario della sostenibilità ambientale. Intervento ideato dal noto architetto argentino Emilio Ambasz.
Domani partirà inoltre il workshop sulla “Architettura dei rifiuti”. L'evento sarà aperto da una comunicazione del professor Giovanni Macciocco, docente del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università di Sassari. Interverrà, inoltre, l'architetto Enrich Batlle, autore del progetto di riqualificazione della discarica di Barcellona, nella valle di En Joan.
Matteo Mascia
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 45 - Edizione CA)
La Legione Garibaldina
e i suoi eroi nella Grande Guerra
ESPOSIZIONE E SEMINARIO. Domani alla Mem di Cagliari
 
La Mediateca del Mediterraneo, a Cagliari in via Mameli 164, ospita domani alle 17 la mostra storico documentaria e il seminario dal titolo “Gli Emigrati Italiani e la Grande Guerra. La Legione Garibaldina”. L'appuntamento, inserito nel programma ufficiale delle commemorazioni del centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato ideato dal circolo Su Nuraghe di Biella, dedicato alla Legione Garibaldina in Argonne, e accolta dalla nascente sezione cagliaritana dell'Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini. L'esposizione andrà avanti fino al 24 ottobre.
Il seminario “Alla scoperta della mostra”, che inizierà alle 17.30, sarà moderato da Emanuela Locci e vedrà gli interventi di Cecilia Novelli (direttrice Dipartimento di Scienze sociali e delle Istituzioni dell'Università di Cagliari), Ettore Angioni (Comitato sardo per il centenario della Grande Guerra), Annita Garibaldi Jallet (presidente dell'Anvrg), Angelo Mura (presidente della sezione di Cagliari dell'Associazione Nazionale Brigata Sassari), Federica Falchi (presidente sezione di Cagliari dell'Anvrg). Interverranno inoltre Roberto Ibba (“La Grande Guerra: scenari storico-politici”), Battista Saiu (presidente del circolo Su Nuraghe, Biella), Paolo Bullita (“Le vicende della famiglia cagliaritana Alziator durante la Prima Guerra mondiale”), Antonello Tedde (presidente federazione Liguria-Sardegna Anvrg), Ernesto Butta, giornalista militante. (gr.pi.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
Agenzia Sardegna ricerche: il Governo boccia la legge
Approvata ad agosto dal Consiglio, la norma sarebbe un eccesso di potere
Contestato il passaggio automatico del personale nell’organico della Regione
 
CAGLIARI La legge del Consiglio regionale sull’agenzia «Sardegna ricerche» è stata bocciata dal Governo: la impugnerà davanti alla Corte costituzionale. Non è tanto la riforma in sè a essere finita nel mirino di Palazzo Chigi, anzi l’idea di ridurre i costi di una controllata dovrebbe piacere eccome a Renzi, ma il trasferimento del personale dalla vecchia società – «Sardegna ricerca» era un consorzio autonomo – all’Agenzia, ora rientrata in tutto e per tutto, anche nella contabilità, sotto la vigilanza della casa madre. È proprio quel passaggio automatico nell’organico della Regione – segnalato e denunciato qualche giorno fa dal sindacato dei dirigenti regionali, lo Sdirs – ad aver convinto il ministero agli Affari regionali che non può esserci il lasciapassare. Secondo Palazzo Chigi, la Sardegna, con questa decisione, avrebbe «commesso un eccesso di potere rispetto alle competenze previste dallo Statuto», perché «per la Costituzione i contratti collettivi di lavoro sono una prerogativa dello Stato». Il contrasto – sempre secondo il Consiglio dei ministri – è ancora «più evidente se questa legge non rispetta il coordinamento della finanza pubblica». In altre parole, rappresenta un costo in più per le casse della Regione. Ora bisognerà vedere quali saranno i prossimi passi della Giunta: sosterrà il confronto con il Governo nell’aula della Corte costituzionale, oppure proporrà al Consiglio di modificare la legge per evitare lo scontro? Chissà. Per il momento dalla Regione non ci sono segnali sulle future mosse. Sta di fatto che ad agosto era stato il sindacato interno dei dirigenti regionali a sollevare per primo il caso con un quesito sulla costituzionalità della legge che istituiva l’agenzia «Sardegna ricerca» e cancellava l’esistente società consortile per azioni. Secondo lo Sdirs il punto debole della riforma era proprio quel del trasferimento automatico del personale dalla Spa all’Agenzia. «È in doppio conflitto – scriveva a suo tempo il sindacato – Da un lato con il principio costituzionale di accesso al pubblico impiego mediante concorso. Dall’altro è in conflitto con l’istituto della mobilità all’interno del pubblico impiego, la cui disciplina è riservata allo Stato». Il Governo ha accolto le perplessità dello Sdirs e impugnato la legge per «palese illegittimità costituzionale».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 12
Ora i rifiuti diventano risorse
Al Sardinia symposium si discute di una nuova concezione delle discariche
di Alessandra Sallemi
 
Il più importante consesso di studi del mondo attorno alla gestione dei rifiuti è riunito al Forte Village di Pula da un giorno e ha già prodotto un messaggio per le amministrazioni pubbliche e le popolazioni del pianeta, riguarda le discariche e in sostanza dice: il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per quanto questi possano essere trattati e riusati, si conclude sempre con una sostanza non riciclabile che va sistemata da qualche parte sulla crosta terrestre e quindi bisogna congedarsi dal vecchio modello di discarica sgradito alle popolazioni per imparare a progettarne di nuove col criterio guida della sostenibilità. Lo spiega in margine alla prima giornata di incontri Raffaello Cossu, l'ordinario di Ingegneria ambientale all'università di Padova che, in omaggio alla sua terra natale, la Sardegna (è di Sassari), continua a organizzare nell'isola il simposio che richiama esperti dai quattro angoli del mondo. Quest'anno l'ospite speciale è la Cina che sul tema rifiuti corre spedita verso le tecnologie più avanzate. Il Sardinia 2015 - 15th internazional waste management and landfill symposium durerà fino a venerdì e ha in serbo anche un altro importante momento. Il simposio, infatti, è stato scelto come luogo del battesimo ufficiale di una nuova disciplina, la waste architecture, sostenuta da un gruppo di giovani architetti (studio Arcoplan di Padova) i quali hanno elaborato una piattaforma web che raccoglie i temi della sostenibilità architettonica e urbanistica nonchè i saperi cresciuti negli anni attorno al ciclo dello smaltimento dei rifiuti e cominciano a sottolineare i limiti del sistema di gestione finora attuato. Ecco un esempio di Anna Artuso: «Mettere in sicurezza un sito non esaurisce il lavoro, è necessario andare oltre, intervenire sul degrado e restituire il luogo alla sua bellezza». Dall’estero arrivano interessanti esperienze, le fotografie nei pannelli digitali rimandano le immagini di prati e parchi così eleganti da essere scelti come location per matrimoni e tutto questo dove fino a pochi anni fa erano distese di rifiuti. La waste architecture confuta l'idea che ci siano aree da lasciare a discarica e aree da difendere: «Non ci devono più essere territori di seconda scelta», la sostenibilità deve ispirare tutti i progetti, spiega Elena Cossu. In questa piattaforma ha trovato spazio il progetto di Portisco dell'architetto brasiliano Emilio Ambasz. Spiega Piergiorgio Piga presidente del consorzio che ha commissionato il lavoro: «Portisco alle porte di Olbia è il tipico esempio di urbanistica degli anni Settanta, la sostenibilità e il recupero dell'identità del luogo sono alcune delle caratteristiche di questo lavoro». Il progetto verrà presentato stamani, i tecnici spiegano che accanto alla bellezza il piano inserisce soluzioni tecniche per mantenerla e, quindi, non si tralascia di dettagliare il percorso e la gestione dei rifiuti, a terra e a mare. Tornando alle discariche: «È arrivato il momento di legiferare a livello europeo, le normative in vigore risalgono al 1993 e prevedono discariche nate da un’idea solo protettiva. Nelle discariche tradizionali i rifiuti hanno tempi di impatto che sono superiori al tempo nel quale un'impermeabilizzazione perde la sua capacità protettiva del terreno sottostante. In Italia, a Padova, abbiamo già studiato la prima normativa basata sulla discarica sostenibile, nella quale si afferma che entro i prossimi 30 anni le discariche tradizionali devono raggiungere la sostenibilità». Cos'è una discarica sostenibile? In parole povere: prima di andare in discarica i rifiuti devono subire trattamenti che rimuovano tutte le sostanze che provocano inquinamento, al terreno deve essere restituito un materiale inerte.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 20
Il benvenuto dell’ateneo ai ragazzi Erasmus
Una settimana di festa per gli studenti stranieri. Venerdì il saluto ufficiale in aula magna con il rettore
 
SASSARI Non uno, ma sette giorni: il Benvenuto Erasmus dell'Università si moltiplica in tanti eventi diversi, per accogliere gli studenti stranieri che si accingono a studiare nell'Ateneo turritano e a favorire l'integrazione. Il culmine si raggiungerà venerdì 9 settembre in aula magna, alle 18 , con la serata del benvenuto ufficiale. Gli eventi della settimana. L'associazione Esn - Erasmus Student Network, promotrice della manifestazione assieme all'Università e all'Ersu, ha inaugurato ieri la Welcome Week con il City Game, a metà tra la caccia al tesoro e la visita guidata della città. Un gioco per rompere il ghiaccio, e conoscersi. L'Erasmus Welcome Week prosegue oggi, martedì 6, con l'Italian Night. Domani, grazie alla collaborazione del Cus Sassari, è in programma un pomeriggio all'insegna dello sport nei moderni impianti sportivi di San Giovanni. La settimana si concluderà con un tandem linguistico e una gita con visita guidata al sito archeologico di Monte d'Accoddi, dove la folta comitiva degli studenti Erasmus potrà recarsi grazie al servizio offerto dall'Azienda Trasporti Pubblici. Venerdì 9 ottobre si terrà il classico "Erasmus Welcome Day", il benvenuto istituzionale che l'ateneo turritano rivolge tutti gli anni agli studenti stranieri in entrata. La cerimonia si svolgerà in aula magna a partire dalle 18. In apertura sono previsti gli interventi di saluto del rettore, Massimo Carpinelli, del sindaco Nicola Sanna, dei professori Piero Sanna e Giuseppe Moniello, delegati del Rettore per la mobilità internazionale studentesca e per l'Erasmus, di Valentina Pintus e Mauro Pala, rispettivamente rappresentante locale e vice presidente dell'Associazione ErasmuSS- ESN Sassari. Coordinerà la serata la presidente dell'Erasmus Student Network (ESN) Sassari, Alessandra Sechi. La cerimonia sarà animata dagli intermezzi musicali offerti dagli allievi del corso di Jazz del Conservatorio "Luigi Canepa", dai tenores del Coro di Abbasanta e dal duo "Chitarra Erasmus" degli studenti spagnoli, Berto e Adrià. Saranno presenti i componenti del Comitato Erasmus d'Ateneo, la professoressa Elena Sanna Ticca, garante degli studenti stranieri e le delegazioni accademiche dei tredici Dipartimenti, che al termine della serata, negli stand allestiti nel loggiato del Palazzo centrale, daranno il benvenuto. Quest'anno sono circa 120 gli Erasmus in mobilità in entrata per fini di studio previsti per il primo semestre (+ 20% rispetto al 2014-15, quando furono 98). Ad essi si devono aggiungere 18 Erasmus incoming in mobilità per tirocini (erano 14 l'anno scorso) e i 30 studenti provenienti dalle università del Maghreb di Tunisia, Algeria e Marocco.

Questionario e social

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