Lunedì 31 agosto 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 agosto 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 31 agosto 2015 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Il Censis ribalta il giudizio negativo del Sole 24 Ore: bene borse di studio e stage esterni
LE DUE FACCE DEGLI ATENEI SARDI
Attrattività e risultati: dati contrastanti per Cagliari e Sassari
Si può lottare per lo scudetto e essere contemporaneamente in zona retrocessione? Due classifiche, due risultati diversi: le università di Cagliari e Sassari oscillano tra le fasce nobili del mondo accademico italiano e i posti peggiori nelle graduatorie di attrattività, utilizzo di fondi per la ricerca e dispersione degli studenti.
Un’altalena di giudizi, arrivati a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro: prima il disastroso report sulla qualità degli atenei pubblicato dal Sole 24 ore; poi la Guida delle università firmata dal Censis.
I RISULTATI DEL SOLE Il quotidiano economico boccia senza appello entrambe le università sarde. Sassari è quarantottesima, Cagliari ancora più in basso, al gradino numero 59 su 61. E se nel caso dell’ateneo sassarese c’è stato un leggero miglioramento rispetto ai dati del 2014 (era cinquantesimo un anno fa) per le facoltà del capoluogo c’è stato un peggioramento (nella precedente classifica l’ateneo era cinqantacinquesimo).
I CRITERI A pesare sulla bocciatura dell’università di Cagliari da parte del Sole 24 ore sono stati i punteggi minimi in quattro ambiti sui dodici che contribuiscono a formare il voto finale. L’ateneo ha un bassissimo grado di soddisfazione dei propri studenti: il giudizio dei laureandi sui corsi di studio è quasi irrisorio. Molto male anche per quanto riguarda la «capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca», poi sotto il profilo dell’attrattività, ovvero la percentuale di immatricolati fuori regione. Infine ha una bassa media di crediti annuali conquistati da ciascuno studente. Anche Sassari ha una scarsa attrattività (posizione 57 in Italia) e inoltre ha una alta dispersione: quest’ultimo criterio è tra i più “pesanti” nella formazione della classifica del Sole, ed ecco spiegato perché gli atenei sardi annaspano nelle zone basse della graduatoria. I punti di forza sono pochi. Cagliari è quarta in assoluto per quanto riguarda il numero di stage frequentati dagli studenti, per Sassari il vanto è invece la mobilità, cioè la percentuale di crediti raccolti all’estero, magari durante l’Erasmus.
CENSIS Nella classifica annuale del Censis (Centro studi investimenti sociali) le due università si ritrovano invece nelle zone alte. Qui il sistema di analisi è diverso. Gli atenei sono raggruppati per numero di iscritti. Così Sassari guadagna il terzo posto assoluto tra le strutture medie (prima è Siena), fino a 20mila iscritti. Cagliari è invece ottava tra le università grandi, fino a 40mila iscritti (la prima è Perugia). Per il Censis Sassari ha un ottimo punteggio nel settore della «spesa per borse di studio» e per quanto riguarda le strutture. Cagliari se la cava bene nei servizi dedicati agli studenti ed è efficace sul web e sui social network.
Michele Ruffi



L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 31 agosto 2015 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
IN CODA VIALE SANT’IGNAZIO
Male i poli giuridici: didattica bocciata, perso l’antico fascino
Un tempo era la facoltà buona a prescindere, quella dove ogni anno si contavano diecimila matricole, apprezzata da studenti e mondo accademico. Ora invece il Censis, nelle «classifiche della didattica», boccia il polo giuridico di Cagliari. Prima, manco a dirlo, è Bologna. Il gruppo composto dalle facoltà di viale Sant’Ignazio è trentaquattresimo su trentotto. I colleghi di Sassari sono messi meglio: ventesimi, quasi a metà classifica. Quello del gruppo giuridico è il peggior risultato degli atenei sardi nella guida dettagliata del Censis. Non vanno molto meglio le lauree a indirizzo economico-statistico: il capoluogo è al ventinovesimo posto tra le 42 prese in considerazione. Maluccio anche l’ambito linguistico (31 su 40). Il «gruppo ingegneria» si classifica diciannovesimo su 26. Bene il «gruppo scientifico» (Fisica, Matematica, Informatica), al quinto posto in Italia. E anche l’ambito «geo-biologico» ha risultati migliori rispetto alle altre facoltà: posto numero 13, su 37.
Proprio sotto l’aspetto della didattica il rettore cagliaritano Maria Del Zompo spiega: «Dobbiamo continuare a migliorare da questo punto di vista, pur essendo in buona posizione. Dobbiamo garantire servizi a più di 26mila studenti: tutte le statistiche internazionali dimostrano che ad una crescita del numero degli iscritti, in un quadro di risorse costantemente ridotto come nel caso italiano, non corrisponde un aumento del numero dei laureati. Cagliari non vuole andare in questa direzione».
Nelle graduatorie delle singole facoltà se la cava meglio Sassari. Oltre all’exploit di Architettura (la migliore d’Italia), è tredicesima su 36 per quanto riguarda i corsi di studio delle professioni medico-sanitarie. Buon risultato anche per l’ambito agrario-veterinario: ottavo posto su 22. A metà classifica (20 su 42) il gruppo economico-statistico dell’ateneo. (m. r.)


L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 31 agosto 2015 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Il primato di Alghero per i futuri architetti
È la migliore, per il terzo anno consecutivo, ma rischia di morire, per mancanza di aiuto da parte della politica e per lo scarso sostegno del mondo accademico sardo. La facoltà di Architettura di Alghero è è paradosso fatto di premi e lodi da parte dei centri di analisi, e di finanziamenti sempre a rischio.
Il motivo: fa parte dell’università di Sassari, ma non ha fondi dedicati perché non ha mai ottenuto lo status di sede decentrata.
A febbraio, quando è stato reso noto che per il dipartimento sarebbero arrivati appena 300mila euro, il direttore Arnaldo Cecchini ha prima minacciato lo sciopero della fame, poi ha deciso di dimettersi.
Pochi giorni fa, quando è stata pubblicata la classifica del Censis che vede la facoltà di Alghero in prima posizione, ha commentato laconico: «So che chi dovrebbe tenere conto di questo continuerà a non farlo».
I vertici di Architettura chiedono di avere il riconoscimento di sede distaccata, con fondi certi ogni anno. Il presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru durante l’ultima visita (a maggio) nell’ex ospedale di Santa Chiara non ha scartato questa ipotesi: il primo passo dovrebbe comunque essere la firma di un protocollo in cui verranno inserite tutte le spese che ogni anno sostiene il dipartimento algherese dell’università di Sassari.
Uno dei pochi in Sardegna - forse l’unico - che può vantare un alto numero di docenti esterni e “visiting professor” e un alto indice di “attrattività” di studenti, in arrivo da altre regioni e nazioni. (m. r.)
 
 
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4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 31 agosto 2015 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Cronaca di Cagliari (Pagina 11 - Edizione CA)
Studio di Università, Saras e Cnr fotografa le tempeste del futuro tra Capo Carbonara e Capo Teulada
ONDE GIGANTI NEL GOLFO DEGLI ANGELI
Dagli otto ai dieci metri: dopo il 2008 i frangenti sono cresciuti in altezza
Cinque marzo 2013. Il mare si ingrossò forte, quella notte e poi ancora il giorno successivo, scaricando la sua violenza, la sua incredibile energia, sulla terraferma. Il Golfo era in subbuglio. Stesso anno, ma novembre: Cleopatra , così la chiamarono, non risparmiò l’Isola intera. Alluvione assassina: 9 morti.
 LE MAREGGIATE «Tempeste importanti, inusuali». Così le definirono i più esperti osservatori di questioni meteo. Alla Saras, dove le onde immense qualche problema lo procurarono a pontili, attracchi, petroliere e manovre di carico e scarico, decisero che forse era arrivato il momento di rivedere la «letteratura scientifica» e l’impatto delle mareggiate «sul Porto Foxi e più in generale sull’intero golfo di Cagliari». D’altra parte anche i più anziani operai non ricordavano tempeste simili.
ESPERIENZE Testimonianze dirette e verità che sono state ben presto confermate dagli studi avviati dall’azienda petrolifera, dall’Università in collaborazione con l’Ismar, l’Istituto di scienze marine del Cnr.
 I QUESITI «Le domande che ci siamo posti - spiega Riccardo Cozza, ingegnere capo del settore responsabilità e ispezioni della Saras - sono state diverse. Le principali: sta davvero cambiando qualcosa nel Golfo e se sì, le nostre attrezzature e gli impianti sono ancora adeguati?». Confrontando i dati degli ultimi anni, delle due imponenti mareggiate del 2013 con gli elaborati scientifici del passato, la verità è venuta presto a galla. Ismar-Cnr hanno messo a disposizione di Saras e Università vent’anni di studi. Gli elaborati che ricostruivano l’andamento delle maree, delle tempeste. «Ebbene - racconta Andrea Sulis, docente di Costruzioni marittime al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura di Cagliari - dal confronto tra i dati storici e le informazioni più recenti abbiamo scoperto che mareggiate e onde hanno subìto un’importante modifica. Queste ultime, fino al 2008, avevano un’altezza massima di otto metri, da quell’anno in poi hanno raggiunto anche i dieci». Duecento centimetri che se al profano possono sembrare modesti, non lo sono affatto per chi il mare lo studia e ne analizza la sua forza dirompente.
GLI ELABORATI «Il Cnr per ricostruire la mappa delle mareggiate si è servito dei dati satellitari ma anche delle informazioni ricavate dalle fonti ondametriche disponibili nel golfo di Cagliari», precisa Andrea Sulis. «La Saras ha messo a disposizione le informazioni raccolte dalle sue stazioni meteo e dall’ondametro presente nella testata del pontile e tra le due isole», aggiunge Riccardo Cozza. Onde più imponenti, dunque, ed evidentemente maggiore energia scaricabile sulla costa. Ma anche sugli impianti della raffineria di Sarroch. Quindi, rischi in aumento.
 LO SCENARIO La fotografia sulla direzione, l’altezza, la velocità delle onde in ogni punto del Golfo aggiunge fondamentali contributi scientifici. «Facendo un paragone col passato e giocando sulle differenze tra la foto digitale e quella analogica possiamo dire che oggi abbiamo un’immagine ben più definita, più nitida», precisano Cozza e Sulis. «Possiamo capire con quale probabilità un’onda insisterà su un punto esatto del golfo di Cagliari». Una previsione di tipo statistico, insomma, ben più affidabile di quanto non lo fossero i già preziosissimi studi disponibili fino ad oggi. «Sia chiaro, a quegli studi ci siamo necessariamente ispirati, a cominciare da quelli in mano all’Autorità portuale», precisa Cozza.
 IL FUTURO Lo scenario futuro nella baia racchiusa tra Capo Carbonara e Capo Teulada, dunque, non promette nulla di buono. Il mare si annuncia agitato. Più vigoroso di quanto non lo sia stato in passato. I dati di Università e Saras potranno essere utili anche per governare l’erosione costiera che sta divorando metri e metri di litorale sia a sud-est che a sud-ovest dove insistono gli impianti della raffineria ma anche località turistiche, le rovine archeologiche di Nora, importanti spiagge. «Non è l’erosione l’obiettivo del nostro studio. I beneficiare saranno certamente Saras ma anche chi sulla costa gestisce strutture a mare e impianti portuali», conclude Riccardo Cozza.
Andrea Piras
 


L’UNIONE SARDA

5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 31 agosto 2015 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Provincia di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
CAPOTERRA. Maggioranza e opposizione in Consiglio non vogliono che si realizzi
Un esposto alla Procura contro la discarica
«Sono pronto a presentare un esposto alla Procura se il Comune non si mobiliterà per bloccare l’ennesima discarica realizzata a poca distanza dal centro abitato». La realizzazione del centro di raccolta delle ceneri provenienti dal termovalorizzatore del Cacip scuote il Consiglio comunale. Le preoccupazioni verso il progetto realizzato dall’Università di Cagliari, che sorgerà in località “S’Ottoni Mannu”, sul territorio di Uta ma a soli quattro chilometri dal centro abitato di Capoterra, è bipartisan.
Giuseppe Cabiddu, già consigliere di maggioranza, oggi indipendente, tre anni fa sul rischio di apertura della discarica di ceneri aveva presentato un’interrogazione in Consiglio comunale. «Il sindaco in quella seduta aveva garantito massima attenzione su questa faccenda, ma da allora non una volta l’argomento è stato affrontato in Aula. Siamo di fronte a un’omissione d’atti d’ufficio della quale verrà informata la Procura».
Cabiddu, inoltre, punta il dito sui vantaggi che la discarica di ceneri porterà al territorio. «A guadagnarci, come nel caso della centrale a biomasse della Powercrop, saranno altri», dice: «Ai cittadini di Capoterra resterà la convivenza con l’ennesimo deposito di rifiuti, barattata per un pugno di posti di lavoro».
Dai banchi della minoranza, la condanna alla discarica arriva da Gigi Frau: «Questo progetto è andato avanti nel silenzio più assoluto», commenta: «Dopo la vicenda legata alla centrale a biomasse ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso da parte del sindaco, che è il vice presidente del Cacip. La possibilità che il Tecnocasic diventi un sito di smaltimento dei rifiuti di interesse nazionale significa che nell’inceneritore di Macchiareddu potrebbero finire rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia».
Ivan Murgana
 
 

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6 - L’UNIONE SARDA di lunedì 31 agosto 2015 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Nasce un portale europeo costruito da studiosi, attivisti e comitati
ALLARME TRIVELLE SUL WEB
I dossier sardi tra le grandi battaglie ambientali
Trivelle, servitù militari, impianti fotovoltaici, pale eoliche, vecchie industrie inquinanti e bonifiche sempre soltanto sulla carta. «Vertenze ambientali emblematiche», le hanno battezzate, e raccolte in una grande piattaforma web costruita da ricercatori, giornalisti, attivisti e comitati territoriali. C’è anche la Sardegna, con sei dossier (per ora) in questa enorme mappa che abbraccia l’Italia e l’intero pianeta, e rientra in un progetto di ricerca finanziato dalla Commissione europea che ha coinvolto per 5 anni oltre 20 partner internazionali tra università e centri studi indipendenti e ha catalogato 1400 casi di conflitto nel mondo.
Dal progetto Eleonora della Saras alla chimica verde di Porto Torres, dal polo di Portovesme alla Carbosulcis, dall’area archeologica di Tuvixeddu al poligono di Quirra, e poi le emergenze delle altre regioni, da Taranto a Brescia, dalla Terra dei fuochi alla Val di Susa. Dove spesso latitano le istituzioni, ecco l’impegno di associazioni e gruppi di cittadini a protestare e lottare contro il degrado, lo sfruttamento e la corsa speculativa alla terra. Nasce così l’Atlante italiano dei conflitti ambientali, una raccolta dettagliatissima e documentata di storie di tentativi più o meno riusciti di devastazione e di esperienze di difesa portate avanti dai movimenti. «Una Regione che non ha nel proprio storico il controllo delle attività nel sottosuolo non è certo la massima garanzia», sottolinea Paolo Piras, del Comitato No Eleonora, autore della scheda, insieme con Giulia Bagni del Centro di documentazione conflitti ambientali, che ripercorre le tappe di una delle più importanti battaglie condotte negli ultimi anni nell’Isola. C’è tutto, il disegno e gli obiettivi della Saras e le tesi contrarie. E lo stesso per quanto riguarda Matrica e la chimica verde di riconversione dell’ex polo petrolchimico a Porto Torres; le emissioni, gli scarichi e le discariche di rifiuti del Sulcis, la grande battaglia sull’area archeologica cagliaritana di Tuvixeddu.
Questo, sottolineano gli autori, è appena l’inizio, il mega archivio - cresce giorno dopo giorno. L’obiettivo principale è quello esposto anche dal Coordinamento Sardo Non Bruciamoci il Futuro e dai Comitati Sardi InRete nella richiesta di moratoria fatta al presidente Pigliaru per fermare tutti i progetti di possibile land grabbing in corso, per rivendicare «il diritto dei cittadini all’accesso alle informazioni e alla partecipazione ai processi decisionali che coinvolgono ambiente, salute, lavoro e benessere sociale». (cr. co.)
 
 
L’UNIONE SARDA

7 - L’UNIONE SARDA di lunedì 31 agosto 2015 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
GLI ESAMI. Il record italiano
Il 30 per cento degli studenti deve “riparare”
Gli studenti sardi sono stati costretti a trascorrere l’estate sui libri. Rispetto alle altre regioni l’Isola ha il non invidiabile primato delle sospensioni di giudizio, ovvero i rimandati. Il 30% degli alunni da domani dovrà tornare tra i banchi per gli esami di riparazione. Il secondo posto spetta agli alunni lombardi con il 28%, poi i toscani con il 27,4.
LE CIFRE La Sardegna non è solo quella col più alto tasso di alunni rimandati (il dato di 30 alunni su cento supera di 5 punti la media nazionale), ma dai dati diffusi dal ministero dell’Istruzione emerge anche che il 14,1 per cento dei ragazzi è stato bocciato. Il dato mette l’Isola al primo posto pure in questa classifica. È seguita da Campania, con l’11,2, e Sicilia (10,5 per cento). Solo 83 ragazzi maturati hanno raggiunto 100 e lode. L’Isola occupa il tredicesimo posto in Italia. La Puglia è la regione che ha conquistato il maggior numero di 100 e lode: 788 in tutto.
 L’ANALISI «Non bisogna leggere i dati pensando che gli insegnanti sardi siano troppo severi perché qui si registra il numero più alto di studenti rimandati, oppure pensare che gli studenti sardi siano meno studiosi dei loro coetanei», dice Peppino Loddo, dirigente del liceo classico Siotto Pintor di Cagliari. «È certo che il 30 per cento di rimandati è un dato elevato, che esprime grande sofferenza da parte del mondo della scuola e degli studenti. Il disagio nasce anche dal fatto che l’istruzione non ha più un valore potente, oggi sembra quasi residuale. La scuola sarda è in sofferenza i dati lo confermano».
«MOLTA DISPERSIONE» Il dirigente dell’Istituto professionale Sandro Pertini di Cagliari, Roberto Pianta, si sofferma sull’«alto tasso di dispersione scolastica. Questo problema si riflette sulla didattica e sull’apprendimento. Bisogna combattere l’abbandono, è fondamentale. Nella nostra scuola dobbiamo garantire un recupero in itinere delle materie insufficienti, ma spesso non si riesce. I nostri studenti dovranno recuperare matematica e inglese. Molti di loro invece lavorano e studiare in estate non li aiuta».
SFIDUCIATI E gli insegnanti, in prima fila con gli studenti, cercano di capire questi numeri forniti dal ministero. Spiega Anna Sanna, da 27 anni docente di latino e greco al liceo Siotto di Cagliari: «I ragazzi vedono la scuola staccata dal proprio mondo. Si sentono demotivati, non credono che il diploma o la laurea possano dare loro delle possibilità concrete. Ecco perché nello studio hanno difficoltà oggettive, che comunque nascono anche da lacune pregresse, che noi cerchiamo di colmare». (m. p.)
 


L’UNIONE SARDA

8 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 agosto 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
Comune
«La gara non è andata deserta»
«Alla gara per i servizi integrati della Cittadella dei Musei hanno partecipato quattro gruppi: è conclusa la prima parte del bando, secondo quanto previsto nel protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune, la Direzione regionale dei beni culturali del Mibact, l’Università e l’Isre». Lo conferma l’assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni in risposta a quanto dichiarato dal presidente dell’associazione politica “Polo civico”, Antonello Gregorini. «La prima fase della gara, il cui termine per la presentazione delle offerte si è conclusa nell’ottobre del 2014, come è facilmente verificabile sul link. http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1403857979128_bando_servizi_cittadella.pdf, non è quindi andata assolutamente deserta come sostiene Gregorini». Il presidente di Polo civico aveva anche parlato di grave danno all’erario dovuto proprio ala mancata partecipazione al bando e aveva parlato esplicitamente di «fallimento dei bandi sui servizi».
 
 

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9 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 agosto 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 48 - Edizione CA)
Alghero
Cinque Stelle denuncia: «Ospedali declassati»
L’ospedale di Alghero verrà declassato, con una consistente riduzione di posti letto e la perdita di numerosi servizi sanitari. Lo denuncia il Movimento 5 Stelle di Alghero, che mercoledì scorso ha partecipato alla seduta di commissione consiliare incentrata sul futuro della sanità locale, presente anche il commissario straordinario della Asl di Sassari, Sussarellu. «La Regione vorrebbe far diventare Alghero un "presidio ospedaliero di base", che detto così non dice nulla - fa sapere il consigliere comunale Roberto Ferrara - ma significa una drastica riduzione dei servizi offerti dall’ospedale». Si rischia infatti di perdere tra gli altri, i reparti di Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Cardiologia e Oncologia, per esempio, ma anche la Radiologia. «Il piano tende ad accentrare tutto su Cagliari e Sassari - avverte Ferrara - in particolare sull’Università, depauperando Alghero e Ozieri, anche in quei servizi offerti in reparti di eccellenza». ( c. fi. )
 
 

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10 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 agosto 2015 / Cultura (Pagina 50 - Edizione CA)
Paperin di Tarascona
I l felice incontro tra gli eroi dei fumetti cari a generazioni di bambini (ma non solo) e alcuni dei principali classici della letteratura italiana e mondiale ha generato nel corso del tempo personaggi ibridi dai nomi evocativi, quali Paperin Furioso, Edgar Allan Top, i Bravotti, e perfino la scocciatrice di Monza. Il modo in cui le opere più famose di Ariosto e Manzoni, Dante e Omero, ma anche tanti altri, rivivono in veste disneyana, è indagato con gli strumenti della critica letteraria da quattro studiosi del Dipartimento di Filologia, Letteratura, Linguistica dell’Università di Cagliari nel volume “Le grandi parodie Disney” ovvero “I classici fra le nuvole” (NPE, 197 pagine., 19,90 euro).
Andrea Cannas analizza lo spazio/tempo in cui si muovono paperi e topi nelle riletture a fumetti dei classici; Pier Paolo Argiolas approfondisce la questione dei generi letterari; Gianvito Di Stefano indaga il rapporto tra i personaggi disneyani e quelli letterari (e cinematografici) che di volta in volta si trovano a interpretare; Marina Guglielmi esamina il concetto di tema in relazione agli adattamenti disneyani analizzati nel libro. Molto utili per i lettori meno avvezzi alla terminologia della critica letteraria le brevi schede poste in coda a ciascun capitolo nelle quali vengono spiegati in maniera semplice concetti tecnici quali parodia, cronotopo, genere, cornice, adattamento e tema.
Nell’epoca che ha visto la nascita (e secondo alcuni anche la fine) del concetto di postmoderno, caratterizzato dalla compresenza sullo stesso piano e negli stessi testi (romanzi, film, etc.) di elementi di cultura alta e elementi di cultura popolare, appare finalmente normale riconoscere un posto ufficiale nella produzione culturale del ’900 al fumetto, definito “la nona arte” dal critico francese Francis Lacassin. Tant’è vero che fra i sostenitori del fumetto disneyano troviamo un insospettabile (per l’epoca) come Dino Buzzati, l’autore del “Deserto dei Tartari”, che firma la prefazione al volumetto “Vita e dollari di Paperon de’ Paperoni” (1968). Citando l’Umberto Eco del classico “Apocalittici e integrati”, Cannas sottolinea come gli eroi dei fumetti vivano in una realtà di tipo circolare, che fa sì che non comincino la loro esistenza secondo il normale ciclo lineare che dalla nascita conduce alla morte. Ecco quindi che, per esempio Qui, Quo e Qua, i nipoti di Paperino, continuano a vivere costantemente in una condizione preadolescenziale, nonostante le innumerevoli avventure vissute nel corso degli anni, al contrario di noi lettori, soggetti alle leggi della natura. Dunque Superman, come Paperino o Topolino, ha tanto una dimensione archetipica, immutabile nel tempo, quanto una caratteristica in comune con i personaggi dei romanzi, ovvero il dispiegarsi delle proprie avventure secondo le modalità dell’esistenza quotidiana.
Sebbene non manchino esempi di parodie disneyane nate negli Usa, come “Re Topolino e i Cavalieri della Tavola Rotonda” (1966), la maggior parte di queste nasce in Italia, da autori come Guido Martina, il cui “Inferno di Topolino” inaugura magistralmente questa grande tradizione nel 1949. Con il passare del tempo lo stesso Martina abbandona l’iniziale prudenza indotta dalla percezione generale all’epoca del profondo divario tra il fumetto e testi come questo, circondati da un’aura sacrale, per affrontare via via altri classici, come in “Paperino Don Chisciotte” (1956), “Paperin di Tarascona” (1957), “Paperino e il Conte di Montecristo” (1957), “Paperino e i Tre Moschettieri” (1957), e così via. Nel tempo si sono aggiunti a lui altri autori di valore come Edoardo Segantini, sceneggiatore de “I Promessi Paperi” (1976) o Giovan Battista Carpi, autore sia dei testi che dei disegni di “Guerra e Pace” (1986). Gli adattamenti in chiave Disney proseguono fino ai giorni nostri: tra le parodie più recenti, “Dracula di Bram Topker” (2012), che si riferisce al film di Francis Ford Coppola, e “Moby Dick” (2013).
Ignazio Sanna
 
 

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11 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 agosto 2015 / Provincia Medio Camp (Pagina 39 - Edizione CA)
Sanluri
Aiuti per gli studenti
Il gruppo di minoranza “Insieme per Sanluri” rinuncia al gettone di presenza per creare una borsa di studio a favore dei giovani laureati. Unico requisito: devono essere studenti residenti nella cittadina capoluogo. Ad annunciarlo, con una nota scritta al sindaco Alberto Urpi e ai responsabili degli uffici finanziari, sono i consiglieri Giuseppe Tatti, Roberta Maccioni, Massimiliano Paderi e Franco Congiu. «Siamo consapevoli - spiega Paderi - che si tratta di una piccola somma: circa 800 euro l’anno. Non arricchisce noi e neppure i ragazzi. È solo un segno di riconoscimento a quanti s’impegnano nello studio, ma anche un modo per valorizzare le nostre eccellenze culturali».
Nel corso della prima assemblea cittadina, era stato il consigliere di maggioranza Sandro Lai, dirigente scolastico, a proporre la rinuncia del compenso a favore della scuola. L’ufficialità è arrivata solo dai banchi dell’opposizione. (s. r.)
 
 
 

L’UNIONE SARDA

12 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 agosto 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 32 - Edizione CA)
CITTADELLA MUSEI. Giovani ricercatori
Conferenza sul morbo della Bse
Al via domani, alla Cittadella dei Musei, la Summer School “Prion and Prion-like neurodegenerative disorders”, rivolta a giovani ricercatori, assegnisti, borsisti, dottorandi e medici specializzandi che nelle loro attività professionali e di ricerca studiano i meccanismi di insorgenza delle malattie da prioni umane e animali come la Bse, nota come morbo della mucca pazza. Partecipano Giuseppe Legname, docente della Sissa di Trieste, il professor Gianluigi Zanusso, neurologo dell’Università di Verona (che ha recentemente brevettato un test nasale per diagnosticare la malattia di Creutzfeldt-Jakob sporadica), il professor Maurizio Pocchiari (Neuroscienze dell’istituto Superiore di Sanità) e la docente Alessandra Pani (Scienze biomediche).
Per maggiori informazioni: Summer School all’indirizzo: sites.unica.it/prion/.
 
 

L’UNIONE SARDA

13 - L’UNIONE SARDA di sabato 29 agosto 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 38 - Edizione CA)
Firmata una convenzione
La città di Sassari si fa bella con l’Accademia
Sassari segue la strada già battuta da altri Comuni e firma una convenzione per sfruttare le competenze di docenti e studenti dell’Accademia delle Belle Arti “Mario Sironi”. L’accordo di durata decennale funziona nei due sensi. Da una parte l’amministrazione sassarese avrà un aiuto per individuare, catalogare, conservare e restaurare, valorizzare e promuovere i beni storico-artistici e architettonici di pregio. Basti pensare ad esempio alla gestione dei siti e dei sistemi museali, all’allestimento delle mostre. Dall’altra gli studenti dell’Accademia potranno sostenere tirocini professionali in Comune e concorsi su temi di arredo urbano e artistici sulla città e il territorio.
La firma posta a Palazzo Ducale tra il sindaco Nicola Sanna e la presidente dell’Accademia Simonetta Sanna riguarda pure l’utilizzo dell’ex Mattatoio, un’area di 3.000 metri quadri e sette edifici situata quasi di fronte all’istituto di Belle Arti. La giunta comunale ha destinato recentemente altri 440 mila euro per completare la parte degli allestimenti previsti nel restauro conservativo. I lavori sono iniziati nell’ormai lontano gennaio del 2009 e ad oggi sono stati impegnati sei milioni di euro. Quello che ormai viene definito l’ExMà comporrà insieme all’Accademia e alla vicina facoltà di Lettere e Filosofia «un vero e proprio villaggio della scienza, della cultura e della creatività, dove si ritroveranno l’Università di Sassari, l’Accademia delle Belle arti e le associazioni culturali della città, con priorità per quelle che svolgono attività cinematografiche, di teatro, musica e astronomia».
Giampiero Marras
 


L’UNIONE SARDA

14 - L’UNIONE SARDA di sabato 29 agosto 2015 / Cronaca di Nuoro (Pagina 36 - Edizione CA)
NUORO
Rischio ambientale, esperti internazionali a confronto per dodici giorni
Sarà Nuoro, dal primo al 12 settembre, ad ospitare la settima edizione della scuola internazionale sul rischio ambientale, manifestazione organizzata dalla facoltà di architettura di Alghero con la collaborazione del comune di Nuoro, del Man, della biblioteca Satta e dell’ordine dei geologi della Sardegna. Dodici giorni di incontri, convegni e dibattiti dove docenti e studenti provenienti da Emirati Arabi, Indonesia, Inghilterra, Giappone, Olanda, Polonia, Svizzera, Thailandia, si misureranno sui temi del rischio ambientale focalizzandolo sul territorio nuorese e sull’incidenza nella progettazione. Occasione di confronto interdisciplinare e multiculturale sulle politiche di difesa del suolo, sulla pianificazione e corretta gestione del territorio.
Il lavoro della scuola internazionale sarà concentrato sull’ex Artiglieria e sulle possibilità di modificazione, destinazione e utilizzo. «Un interessante incontro scientifico che con gli eventi in programma sarà un importante momento di riflessione per quanto si sta facendo e programmando nella nostra regione nella gestione e prevenzione del dissesto idrogeologico», ha affermato Davide Boneddu, presidente dell’ordine dei geologi della Sardegna. «Conoscere prima di un processo decisionale significa scegliere consapevolmente come, dove, quando, a chi e perché, e capire quali fattori includere nel percorso decisionale o progettuale - ha affermato Paola Rizzi, docente della facoltà di architettura di Alghero e organizzatrice della scuola -. Se non si conosce, si corre il rischio di scartare a priori elementi imprescindibili per una corretta progettazione». ( f. le. )
 
 
 
L’UNIONE SARDA

15 - L’UNIONE SARDA di sabato 29 agosto 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Nominati a fine 2014 e rinnovati a maggio, resteranno in carica almeno per un anno
ASL, PROROGATI DI NUOVO I COMMISSARI
La Regione ha prorogato l’incarico dei commissari straordinari delle Aziende sanitarie. L’ipotesi circolava da settimane, ma solo la riunione di Giunta di ieri ha dato l’ufficialità.
I commissari nominati alla fine del 2014, il cui mandato era già stato rinnovato a maggio, rimarranno così sulle poltrone almeno un anno intero, fino al prossimo 31 dicembre. Si tratta di Federico Argiolas, assegnato alla Asl di Lanusei, Maria Maddalena Giua (Sanluri), Antonio Onnis (Carbonia), Savina Ortu (Cagliari), Mario Palermo (Nuoro), Giuseppe Pintor (Azienda mista Sassari), Graziella Pintus (Azienda Brotzu), Maria Giovanna Porcu (Oristano), Giorgio Sorrentino (Azienda mista Cagliari), Agostino Sussarellu (Asl Sassari) e Paolo Tecleme (Olbia).
Una decisione «necessaria per evitare una vacatio ai vertici delle Asl e delle Aou sarde», ha spiegato l’assessore della Sanità Luigi Arru, in attesa della legge di riorganizzazione. Ed era proprio la lentezza dell’iter della riforma sanitaria a rendere quasi certa quest’ultima proroga. Complici le vacanze estive e la riorganizzazione degli Enti Locali in alto mare, la riduzione della Asl annunciata da Arru non potrà realizzarsi prima dell’autunno.
Una legge di ristrutturazione della rete ospedaliera parzialmente criticata anche da Emilio Usula, consigliere regionale nelle file dei Rossomori e neo componente della Commissione Sanità. Eletto nel Nuorese, Usula chiede maggiore attenzione per l’ospedale San Francesco. La struttura barbaricina è stata infatti “declassata” a Dipartimento di primo livello e non di secondo come vorrebbe il consigliere. Uno status invece meritato «nei fatti, nei numeri e nella sua collocazione geografica», spiega. Trecentomila potenziali utenti che promuovono Nuoro come terzo centro sanitario «meritevole per questo di pari dignità, rispetto e relative risorse dei poli di Cagliari e Sassari».
Luca Mascia



L’UNIONE SARDA

16 - L’UNIONE SARDA di sabato 29 agosto 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Cultura
Polo civico: «Fallimento dei bandi sui servizi»
L’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, dichiara che il Comune vuole firmare un protocollo d’intesa che porti a un bando per la gestione unica dei servizi, e subito arriva la reazione dell’associazione politica “Polo civico”: «Sorprende che l’assessore non conosca gli accordi pregressi», scrive il presidente Antonello Gregorini in una nota, «e il fallimento della procedura».
Gregorini ricorda che «per i cinque servizi richiesti dal bando, non erano offerti spazi adeguati per fornirli in modo decoroso e nemmeno si forniva l’idea grafica e delle dimensioni di questi spazi». Per questo, secondo Polo civico, la gara era andata deserta, «comportando un danno rilevante all’erario e alla città, dal momento che per almeno gli ultimi quattro anni non sono stati resi i servizi al pubblico in maniera decorosa e congrua alle potenzialità della Cittadella dei musei e della città». Secondo il presidente, «gli apparati poli-burocratici sono gli unici a non fallire in questo Paese, ma non scendono dalle spalle dei sofferenti».
 




LA NUOVA SARDEGNA
 
17 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 29 agosto 2015 / Olbia - Pagina 26
L’università cresce:
dopo la triennale ecco la magistrale
OLBIA Il Polo universitario cresce. Dall’anno accademico alle porte il mini ateneo olbiese arricchisce il suo percorso di studi con un corso di laurea magistrale in Economia aziendale, che va ad affiancare il corso triennale in Economia e management del turismo, entrambe del Dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’università di Sassari. Una novità che denota lo stato di buona salute della piccola università gallurese, guidata dalla presidente Lucia Giovanelli, che finalmente non solo permetterà a chi ha cominciato gli studi a Olbia di proseguire il percorso nello stessa sede, ma aprirà le porte anche a chi ha conseguito la triennale in un altro ateneo. Corso triennale. Il 3 agosto, intanto, sono state aperte le immatricolazioni al nuovo anno accademico in Economia e management del turismo. Il corso, che conta ad oggi 358 laureati, è stato innovato con una semplificazione del percorso formativo, l’aumento dello studio delle lingue e una ulteriore focalizzazione sul settore del turismo. Le domande di immatricolazione e di iscrizione dovranno essere compilate unicamente online, collegandosi alla pagina dedicata https://uniss.esse3.cineca.it/Home.do. Per accedere al corso di laurea è necessaria un’adeguata preparazione iniziale, che viene verificata attraverso lo svolgimento e il superamento del test d’ingresso, fissato il 10 settembre, in due turni alle 11 e alle 14, e l’11 in un unico turno alle 9 al primo piano dell’aeroporto Costa Smeralda, sede del polo universitario. Iscrizioni: http://www.disea.uniss.it entro il 31 agosto. Obbligo formativo. L’eventuale esito negativo della prova non preclude la possibilità di immatricolarsi al corso di laurea, ma prevede per lo studente il cosiddetto obbligo formativo aggiuntivo, ossia l’obbligo di colmare le lacune nella propria preparazione di base attraverso la ripetizione del test nelle date successive e la frequenza di corsi di recupero a partire dal mese di settembre. Corso magistrale. Per procedere, invece, con l’immatricolazione al corso di laurea magistrale occorre superare il colloquio di verifica della preparazione del candidato che si svolgerà il 14 settembre alle 15 nella stessa sede universitaria. Per poter accedere al colloquio occorre aver conseguito il titolo di laurea di primo livello al momento dell’iscrizione al colloquio, effettuare l’iscrizione al colloquio tramite il sito http://www.disea.uniss.it entro il 10 settembre. Per ulteriori informazioni, lo Sportello unico e la segreteria didattica del Polo universitario sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle13, dal lunedì al mercoledì dalle 14 alle 18. (al.pi.)

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
18 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 29 agosto 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 10
IN BREVE Cittadella dei musei
Summer school sulle malattie da prioni

Al via lunedì alla Cittadella dei Musei la Summer School «Prion and Prion-like Neurodegenerative Disorders», rivolta a giovani ricercatori, che nelle loro attività professionali e di ricerca studiano i meccanismi di insorgenza delle malattie da prioni umane e animali, . Ai lavori della Scuola partecipa Giuseppe Legname, docente della Sissa di Trieste e allievo di Stanley Prusiner, premio Nobel nel 1972 per la scoperta dei Prioni.


 
LA NUOVA SARDEGNA 
19 – LA NUOVA SARDEGNA di sabato 29 agosto 2015 / Sassari - Pagina 21
Comune e Accademia firmano l’alleanza
SASSARI Valorizzare i beni storico-artistici e architettonici di pregio, con l’individuazione e catalogazione dei beni e attività finalizzate alla loro conservazione. Questo quanto prevede la convenzione siglata tra il Comune di Sassari e l’Accademia delle Belle arti. La firma l’altro ieri a Palazzo Ducale tra il sindaco Nicola Sanna e la presidente dell’Accademia Simonetta Sanna. L’accordo, che avrà una durata di 10 anni, prevede lo sviluppo di percorsi di formazione nel campo della conservazione e del restauro storico-artistico, di percorsi della formazione nel campo della scenografia. Quindi ancora la mobilità di studenti dell’Accademia per tirocini professionali in Comune e concorsi su temi di arredo urbano e artistici sulla città e il territorio. L’Accademia, una volta terminati i lavori nell’area dell’ex mattatoio, potrà svolgere la sua attività all’interno di una delle strutture ristrutturate. La giunta comunale, di recente, ha destinato circa 440mila euro per completare la parte degli allestimenti previsti nel restauro conservativo dell’ex mattatoio. «L’ex mattatoio sarà un vero e proprio "villaggio della scienza, della cultura e della creatività", dove - afferma il primo cittadino - si ritroveranno l’Università di Sassari per alcune sue attività specifiche legate al vicino dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione quindi l’Accademia delle Belle arti per l’attivazione di corsi di restauro di opere di pregio e, ancora, le associazioni culturali della città, con priorità per quelle che svolgono attività cinematografiche, di teatro, musica e astronomia».


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionario e social

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