Domenica 12 luglio 2015

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 luglio 2015

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL'UFFICIO STAMPA DELL'ATENEO


L’UNIONE SARDA

1 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 45 - Edizione CA)
Ecco le mappe del tesoro
La collezione Piloni sarà di nuovo visitabile
L'idea. Donata all'Università è da tempo chiusa: ora c'è un progetto per farla rinascere

Lo sapevate che vista dall'alto la Cagliari pisana assomiglia a un'aquila? Per capirlo basta guardare la preziosissima pianta disegnata nel 1550 dal giurista e letterato sardo Sigismondo Arquer per la “Cosmographia universalis” di Sebastian Münster. Ed eravate al corrente che sono stati necessari due secoli, fino al 1753 per essere precisi, per vedere nel racconto dell'assedio francese dell'Isola, la città di Cagliari rappresentata frontalmente?
Mappe, carte e piante, in buona parte disegnate dagli ingegneri militari piemontesi, che mettevano a frutto la loro formazione topografica, possono costruire la storia della Sardegna per immagini, dal '500 all'800, disegnando un percorso visivo affascinante. Poco conosciuto e poco valorizzato. Racchiuso nella Collezione Luigi Piloni, un tesoro donato nel 1980 dallo studioso e collezionista all'Università di Cagliari e custodito (fin troppo) nell'edificio settecentesco accanto al Rettorato. Fu proprio l'appassionato “ricercatore” cagliaritano (nato nel 1907 e morto nel 1991), a scegliere per la sua collezione la nuova casa, dopo quella di Serdiana dove la famiglia era sfollata durante la guerra. Sono mappe geografiche comperate da rigattieri che squinternavano gli atlanti, i disegni dei viaggiatori dell'Ottocento, come gli acquerelli di Giuseppe Cominotti o quelli del pittore piemontese Agostino Verani che hanno raffigurato i costumi della Sardegna; e ancora quadri dei maestri come Biasi o Sassu, Manca o Floris, Ballero e Delitala, i gioielli sardi, 900 pezzi. Il gesto di generosità fu accompagnato da alcune condizioni: che la collezione fosse visitabile almeno tre volte la settimana e che ci fosse all'ingresso una targa con la dicitura “Università degli Studi di Cagliari - Collezione Sarda Luigi Piloni Bogliolo”.
Per come sono andate le cose negli anni, si può solo dire che le richieste di Luigi Piloni sono state in buona parte tradite dall'istituzione alla quale aveva affidato il suo patrimonio. Ora però si volta pagina. Il Magnifico Rettore Maria Del Zompo ha deciso di “restituire” la collezione Piloni sia all'Università, con un robusto progetto didattico e di studio, che alla città di Cagliari, riaprendo le porte da tempo chiuse.
Si comincia da subito, martedì, 14 luglio. Per l'Università è la giornata dell'orientamento in cui si illustrano a studenti e genitori le proposte di studio. In questa circostanza la collezione riapre per un giorno (ore 9-14 e 16 -21) in cui sarà possibile curiosare tra le carte, i disegni dei costumi, i dipinti, i volumi scritti da Piloni.
Giusto un assaggio, perché la nuova vera vita ricomincerà a ottobre. Lo spazio espositivo sarà riorganizzato, ma soprattutto per la prima volta sarà compilato un catalogo che studierà organicamente il materiale della collezione. Gli studenti poi potranno fare il loro tirocinio formativo sul campo. E raccontare, per esempio, che uno dei gioielli della collezione è la carta della Sardegna di Alberto Ferrero della Marmora, la prima a grande scala (1: 250.000), pubblicata contestualmente a Parigi, Torino, Genova e Cagliari nel 1845, ed è l'importante risultato dei rilevamenti geodetici compiuti nell'Isola dall'ufficiale e scienziato piemontese, basati su una rete di triangoli costruita tra il 1835 e il 1838 con la collaborazione del capitano Carlo De Candia. Tra le curiosità, potranno citare la carta con la Sardegna suddivisa in arcivescovadi, i cui confini sono dipinti ad acquarello, o quella con la rete di strade, non così dissimile dall'attuale. E magari soffermarsi sulle prime vedute interne della città.
Si apre insomma un'altra stagione e anche la targa tanto sognata da Luigi Piloni sarà finalmente visibile, utile indicazione per un tesoro non più segreto.
Caterina Pinna

L’UNIONE SARDA

2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Architetti senza frontiere
Con il sì dell'Europa, laurea a Cagliari e progetti a Londra
Arrivato il prestigioso (e attesissimo) riconoscimento di conformità alle direttive Ue

Architetti a Cagliari, architetti in tutta Europa. Liberi di iscriversi agli albi professionali, di fare progetti e direzioni lavori, di partecipare a bandi in tutti i Paesi dell'Ue. Ad armi pari con i laureati di Londra, Berlino, Parigi. Il 2 giugno scorso la laurea magistrale (cioè quella che conclude il percorso di studi 3+2) della Facoltà di Ingegneria e Architettura dell'Università di Cagliari ha ottenuto il riconoscimento di conformità alle direttive europee.
«Decisione attesa ma non scontata, che darà certezze ai laureati, agli studenti e alle loro famiglie», spiega Antonello Sanna, direttore del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura. Il riconoscimento è retroattivo, vale dal 2008. Non solo, anche le lauree in Ingegneria edile-Architettura (in vigore tra il 2001 e il 2004) hanno ottenuto l'accreditamento. In pratica, si allargano i confini lavorativi per i neo laureati. Con la speranza che non diventino cervelli in fuga , bensì professionisti che dalla Sardegna prestano la loro opera nel mondo. «Pensiamo Architettura in uno scenario sardo e mediterraneo dove la qualità del paesaggio sia un fattore di sviluppo. Speriamo di formare architetti che sappiano interpretare questo atteggiamento. Ed esportarlo», afferma Sanna.
«È un obiettivo che abbiamo perseguito con impegno, che ci dà grande soddisfazione e apre nuove opportunità», commenta Alessandra Carucci, presidente della Facoltà di Ingegneria-Architettura. Come pro-rettrice all'Internazionalizzazione, sottolinea che l'accreditamento europeo rende Cagliari più interessante per gli stranieri. Il che (pensiero inespresso, ma forse sottinteso), con gli attuali criteri di valutazione, solleva il rating dell'ateneo. «Un centinaio di studenti del Maghreb frequenterà corsi nelle università di Cagliari e Sassari all'interno di un progetto finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna», spiega la docente, che preannuncia anche corsi in inglese.
Il bollino di conformità europea corona una lunga battaglia per innestare Architettura in una facoltà nata nel 1939 come Ingegneria mineraria. Quanto ha pesato la mancanza di architetti nel caotico sviluppo di Cagliari, nel sacco delle coste? «Premetto che io sono un ingegnere», precisa Antonello Sanna. «Cagliari non ha il monopolio delle brutte periferie, diffuse anche nelle città dotate di famose facoltà di Architettura». E comunque, ha i suoi padri nobili. «La prima scuola di architettura cagliaritana è quella di Gaetano Cima. Ha formato gli architetti che hanno rivoluzionato la faccia della Sardegna. Cambiando il modo di progettare e costruire. Questa tensione di ricerca è proseguita nella facoltà di Ingegneria». Oggi la forza della facoltà cagliaritana, suggerisce Sanna, è l'appartenenza a due culture: «Siamo una scuola di architettura dentro una situazione politecnica. Per questo non ci si limita a imbellettare il paesaggio, ma si cercano soluzioni concrete, ecologiche e sostenibili ai problemi del vivere urbano, e non solo».
Daniela Pinna

L’UNIONE SARDA

3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Mineraria: è il 1939
e nasce Ingegneria

È il 1939 quando la Facoltà di Ingegneria decolla con un corso di laurea in Ingegneria Mineraria. Nel 1950 arriva Ingegneria civile. Per le lauree che aprono la strada alla professione di Architetto si deve aspettare il Terzo Millennio: nel 2000 nasce il corso di Ingegneria edile-Architettura. Sforna 500 dottori in Architettura che possono iscriversi sia nell'Albo degli Architetti che in quello degli Ingegneri civili, e quest'ultima è la scelta più diffusa. Nel 2006 nasce la Facoltà di Architettura, con la laurea specialistica in Architettura delle Costruzioni; vive per tre anni, e battezza 200 dottori, prima di essere estinta dalla riforma dell'università. Dal 2008 è in vigore lo standard attuale, con la laurea triennale in Scienze dell'Architettura e laurea magistrale in Architettura. Le iscrizioni scadono il 23 luglio. Nel 2014, in poco meno di 400 hanno partecipato alla selezione per circa cento posti. Non lo sapevano, ma il loro orizzonte era l'Europa. (d. p.)

L’UNIONE SARDA

4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
«Per due anni mi è stato impedito di lavorare»
IL RACCONTO. Il titolo accademico di Francesca Pintus nel Regno Unito non era valido

«Per due anni mi è stato impedito di svolgere il mio lavoro». La storia di Francesca Pintus, trent'anni, cagliaritana, inizia nel 2008. «Un anno dopo essermi laureata in Ingegneria edile -architettura, sono partita a Londra per fare un master», racconta. «Nel 2011 ho scoperto che esisteva una direttiva europea - la 2005/36/CE - che regola le qualifiche professionali per quanto riguarda l'architettura in tutta Europa. Nell'allegato quinto compare una lista dei corsi di studio riconosciuti a livello europeo, ma nessuno di quelli dell'Università di Cagliari rientrava nella direttiva. I corsi venivano pubblicizzati come conformi alle direttive, quando, di fatto, per la legge non lo erano», rivela.
«In concreto non potevo né dare l'esame di Stato d'architettura in Inghilterra e se anche l'avessi dato in Italia non me lo avrebbero riconosciuto. Avrei dovuto sostenere un altro esame integrativo e pagare settemila sterline». Per due anni ho dovuto lavorare senza poter usare il mio titolo, e tanti altri laureati cagliaritani si sono ritrovati nella mia stessa situazione. In Spagna chiedevano ulteriori esami universitari, a seconda dello Stato la risposta era diversa».
Francesca Pintus ha creato una pagina Facebook (che in poco tempo ha riunito ottocento iscritti), si è rivolta a un legale e ha iniziato a contattare Università e Ministero. «Sono venuta a conoscenza che al Ministero mancava il dirigente che si occupava di queste procedure, era da anni in pensione e nessuno aveva provveduto a sostituirlo».
Dopo anni di lotte ha ottenuto un primo grande risultato. «Qualche giorno fa il Miur ci ha comunicato che la Commissione Europa ha rilasciato l'accreditamento per i corsi di studio in Architettura e Ingegneria edile architettura. Un risultato importante, ma alcuni corsi restano comunque fuori dalla direttiva». Oggi Francesca ha un posto da architetto in uno studio americano tra i più noti al mondo. Resta l'amarezza. «Non è possibile ingaggiare battaglie contro i mulini a vento per un diritto che dovrebbe essere garantito».
Sara Marci

L’UNIONE SARDA

5 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
In Sardegna 370 centenari
L'archivio AKeA: i 3191 segreti della lunga vita

MILANO Più di 370. Tanti sono, su una popolazione complessiva di quasi 1 milione e 600mila abitanti, i residenti in Sardegna con più di un secolo di vita. Un record, conosciuto ormai in tutto il mondo. La longevità dei sardi è da 17 anni al centro delle ricerche del progetto AKeA (A Kent'Annos) dell'Università di Sassari, guidato dal professor Luca Deiana.
E in oltre tre lustri il progetto è riuscito a produrre un archivio contenente i dati di 3191 centenari, tra viventi e deceduti. Le loro informazioni cliniche e quelle relative alle loro abitudini, alimentari e di vita.
«Le loro schede - spiega il team AKeA - esaltano l'importanza del vino, della frutta e del formaggio, prodotto, quest'ultimo, mangiato dal 91 per cento dei centenari, con analisi del sangue che evidenziano tutte valori normali di colesterolo». Questo il caposaldo per la nuova fase del progetto, ritenuto degno di essere inserito nel prestigioso bando “Best sustainable development practices” promosso in occasione di Expo: dimostrare in maniera inequivocabile che il formaggio ottenuto dai circa 3 milioni di capi di pecore sarde è un rimedio efficace contro il colesterolo e, quindi, contro le patologie ad esso correlate. «Se i nostri studi troveranno ulteriore conferma - conclude il team AKeA - saremo capaci di produrre un prodotto autoctono ad azione probiotica, frutto di una buona pratica di allevamento, riproducibile in tutto il mondo e capace di diminuire i rischi delle malattie cardiovascolari per far sì che si viva più a lungo». A kent'annos e prusu. ( l.b.f. )

L’UNIONE SARDA

6 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
«I formaggi sardi anti-colesterolo»
La conferenza del docente Luca Deiana sull'alimentazione nel progetto
A Kent Annos La longevità in tavola all'Expo

MILANO Dimostrare al mondo che Madre Natura ci ha dato la possibilità di vivere a lungo, riducendo il rischio di essere colpiti dalle patologie connesse al colesterolo, un killer silenzioso, causa di milioni di morti ogni anno, per ictus e infarti. E dimostrarlo puntando i riflettori sulla Sardegna.
Questa l'ambiziosa sfida del professor Luca Deiana, docente di Biologia molecolare alla Facoltà di Medicina dell'Università di Sassari.
Il palcoscenico scelto per lanciarla è l'Expo di Milano, dedicato proprio al tema “Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita”, dove ieri mattina Deiana è stato ospite di una conferenza-fiume in qualità di team leader del progetto AKeA (acronimo di A Kent Annos) , tra i vincitori del bando internazionale “Best sustainable development practices” incentrato sulle ricerche d'avanguardia in fatto di buone pratiche alimentari e miglioramento della qualità della vita.
Punto di partenza degli studi di Deiana: la formidabile longevità del popolo sardo. «Nell'Isola ci sono 22 centenari ogni 100mila abitanti», spiega il professore. «In questi anni abbiamo cercato di capire quale fosse il denominatore comune di tale longevità. E l'abbiamo individuato, tra l'altro, nell'alimentazione. In particolare, nell'abitudine a mangiare formaggio ottenuto dal latte delle nostre pecore, che vivono allo stato brado, in un territorio caratterizzato da una biodiversità unica».
Proprio il formaggio, sempre demonizzato quando si parla di colesterolo? «Sì, proprio lui, ma prodotto privatamente dai nostri pastori o dalle cooperative locali. Durante le analisi sui formaggi nostrani - prosegue Deiana - siamo riusciti a isolare trenta diversi tipi di bacilli. E già nelle prove in vitro abbiamo appurato che, combinati assieme in un determinato modo, tali bacilli avevano un'influenza positiva sul metabolismo del colesterolo. Quindi abbiamo deciso di passare alle prove sui topi. E anche negli animali, sottoposti a una dieta ricca di colesterolo dove abbiamo però introdotto tali combinazioni, abbiamo accertato che il livello di colesterolo tende a diminuire. Ora è arrivato il momento di iniziare i test sugli esseri umani».
La fase decisiva dello studio comincerà subito dopo l'estate e coinvolgerà un centinaio di uomini e donne, di diverse età e di tutte le zone dell'Isola.
«Entro un anno - assicura Deiana - avremo i risultati. E, se anche questo step confermerà i precedenti, avremo in mano un'altra prova che la longevità non è solo legata a fattori genetici, ma anche all'alimentazione. Soprattutto dimostreremo che la biodiversità della nostra Isola, le modalità di allevamento e la produzione casearia della nostra tradizione rappresentano un esempio eccezionale, da studiare e imitare. Con tutti i benefici e le ricadute positive che questo comporta, non solo dal punto di vista medico, ma anche economico e sociale».
Luigi Barnaba Frigoli

L’UNIONE SARDA

7 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
CARABINIERI. Cittadella, mostra
Opere d'arte trafugate e recuperate

Sarà presentata mercoledì, alla Cittadella dei musei, la mostra “La memoria ritrovata”, che sarà ospitata nello spazio di San Pancrazio. Saranno esposte un centinaio di opere trafugate, in seguito recuperate dai carabinieri del Corpo tutela patrimonio culturale. Non mancano i capolavori esposti per la prima volta in Sardegna, tra cui il celebre ritratto “La muta” di Raffaello, “Il giardiniere” di Vincent Van Gogh, “La sacra famiglia appare a San Clemente” attribuito a Giambattista Tiepolo e “Frutta su tavolo” di Paul Gauiguin. A presentare la mostra ai giornalisti sarà il presidente della Regione, Francesco Pigiliaru, con il comandantedei carabinieri che hanno recuperato le opere, generale Mariano Mossa. Saranno presenti il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e il comandante generale dell'Arma, Tullio Del Sette.

L’UNIONE SARDA

8 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
In Breve
INSULARITÀ

Un convegno sui costi dell'insularità chiude il progetto di ricerca sull'analisi dei costi economici di Crenos e Università. Si svolgerà lunedì e martedì dalle 15 nell'aula magna della facoltà d'Ingegneria e Architettura.

L’UNIONE SARDA

9 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 39 - Edizione CA)
Soddu sulla sanità
Nuoro, sindaco a seminario

Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu è intervenuto ieri al seminario “Chronic Care Model” nel Sistema Salute Sardegna organizzato dalla Uninuoro in collaborazione con l'università di Sassari e la Asl barbaricina. Soddu, salutando anche l'assessore regionale Luigi Arru, ha riproposto la centralità delle politiche universitarie all'interno del programma amministrativo sottolineando l'importanza di tenere alto il livello dell'offerta formativa dei corsi di laurea e dei master. Si è soffermato sull'idea che l'università di Nuoro deve svolgere rispetto ai due atenei dell'isola un ruolo che non sia subalterno ma complementare.


LA NUOVA SARDEGNA

10 – La Nuova Sardegna
Cagliari24Ore – pagina 9
Università
Tutto sui corsi dell’ateneo: parla il rettore

CAGLIARI L’offerta formativa dell’università di Cagliari per l’anno accademico 2015-2016 sarà presentato lunedì 13 luglio dal rettore Maria Del Zompo. Al centro dell’incontro col rettore ci sarà tutto ciò che l’università offrirà agli studenti, ma anche l’evento studiato per promuovere la conoscenza del mondo universitario da parte degli studenti che si avvicinano per la prima volta all’università e da parte delle loro famiglie. Si tratta dell’evento “UnicaComunica”, l’università di Cagliari si racconta, cui sono invitati studenti e famiglia. L’appuntamento è per martedì 14 luglio, il programma della giornata sarà presentato lunedì nell’occasione della conferenza stampa che si terrà in rettorato.

LA NUOVA SARDEGNA

11 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
Nei formaggi il segreto della longevità
Presentata a Milano la ricerca di Luca Deiana: una dieta a base di un mix di pecorini allunga la vita

MILANO Un mix calibrato di formaggi pecorini allunga la vita. L'ha scoperto il ricercatore dell'università di Sassari Luca Deiana. La sua ricerca è stata presentata ieri all'Expo dopo aver vinto un bando internazionale. Il docente è uno dei professionisti che negli ultimi 20 anni si è dedicato con più impegno allo studio dei centenari dell'isola. «E dopo tanto tempo passato ad analizzare le schede alimentari e le abitudini esistenziali di migliaia di sardi che hanno superato il secolo di vita – spiega adesso – posso dire che proprio questa dieta particolare ha contribuito a rendere particolare il fenomeno non soltanto nelle zone d'Ogliastra e delle Barbagie solitamente indicate come Zone Blu, ma anche in molte altre della nostra regione: insomma, è un po' tutta l'isola ad essere contrassegnata da questi invidiabili aspetti. Ne ho le prove, statistiche e non solo: persino a Sassari e ad Alghero ci sono picchi di longevità che si ripetono nei decenni in una maniera incredibile». «In questo caso però ho sperimentato sui ratti sommistrando a due gruppi diversi quantità e miscele differenti di formaggi – chiarisce il ricercatore – Il risultato è stato che la vita di questi animali era influenzata più positivamente nella sua durata dal fatto di mangiare pecorini dell'isola piuttosto che miscele di prodotti nazionali acquistati nelle catene della grande distribuzione. Un esito che, com'è ovvio, dovrà adesso venire esteso con elaborazioni analitiche sugli esseri umani. Ma che è in qualche modo già riscontrabile negli esami del tipo di diete alimentari seguite per decenni da tutti gli ultranovantenni con i quali sono venuto a contatto nella mia ricerca in Sardegna: per loro, in tutti i casi, i formaggi nostrani sono ricorrenti a pranzo e a cena». Da qualche tempo in pensione, Luca Deiana continua a lavorare "a titolo gratuito", come lui stesso tiene a sottolineare, per l'ateneo sardo. Gli sviluppi della sua ricerca Akea, A kent'annos, sono stati fin dagli scorsi anni incoraggiati dal precedente rettore Attilio Mastino. «E ora elogiati in una lettera nella quale si complimenta per il riconoscimento internazione ottenuto all'Expo dallo stesso rettore in carica, Massimo Carpinelli», ricorda con soddisfazione lo studioso. A Milano il professore ha presentato un breve filmato che riassume l'intera programmazione scientifica sviluppata nell’isola. Il resoconto di ieri ha costituito la sintesi della ricerca condotta da Deiana proprio nell’ambito dello studio Akea. Lo stesso lavoro che ha dato la possibilità di creare un archivio comprendente più di 3.300 centenari, tra deceduti e viventi, e di oltre 22.000 persone con età compresa tra i 90 ed i 99 anni. «Oltre a una Biobanca della longevità, dove sono conservati a - 20° e a -80° Dna, siero, plasma ed elementi cellulari», aggiunge Luca Deiana. Del progetto arrivato all’Expo, rassegna internazionale dedicata proprio al cibo come energia per la vita, sono partner la Regione (suo lo slogan sull’Isola senza fine con la quale partecipa alla kermesse milanese), i dipartimenti sassaresi di Agraria e Veterinaria, l’agenzia Agris e il Cnr. (pgp)

Questionario e social

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